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La provincia di Rovigo registra una buona crescita dell’export

Il 2022 ha segnato un’importante crescita nelle esportazioni e importazioni a Rovigo. Per quanto riguarda le prime, i maggiori aumenti a livello percentuale vengono registrati dal settore chimico (+35,1% sul 2021), da quello delle materie plastiche (+24,4% sul 2021) e dal settore della lavorazione dei metalli (+74,4% sul 2021). Crescono anche tubi, condotti e profilati. Registra segno meno, invece, il settore farmaceutico (-30,1% sul 2021),il settore macchine per l’agricoltura e la silvicoltura (-17,2% rispetto al 2021), e i prodotti di colture agricole non permanenti che perdono l’8,5% rispetto al 2021. Diminuiscono inoltre gli strumenti e forniture mediche e dentistiche, con una perdita assoluta superiore a 24,4 milioni di euro. Si segnala, infine, la variazione negativa nei valori delle esportazioni delle bevande (-10,7% sul 2021). L’Europa rimane il principale canale di sbocco delle esportazioni rodigine: primo paese in assoluto è la Germania, seguita dalla Francia. Al terzo posto si trovano gli Stati Uniti.

Anche i flussi provinciali in importazione sono in crescita. Il 79,1% delle quote di import è occupato dal gas naturale, che da solo si attesta su un valore di 4,98 miliardi di euro, in crescita del 366,5% sul 2021. Questi valori sono collegati alla presenza del terminale Adriatic LNG, impianto che si trova al largo di Porto

Levante, nell’alto Mare Adriatico, e che ha un’attuale capacità di rigassificazione di 8 miliardi di metri cubi annui, corrispondenti a circa il 10% del fabbisogno nazionale di gas naturale. Al riguardo, aumentano esponenzialmente i valori delle importazioni dal Qatar (+269,6% sul 2021, per un valore di oltre 3,48 miliardi di euro), dagli Stati Uniti (+814,5% sul 2021 e un valore complessivo di 833,6 milioni di euro),dalla Russia (per un importo di quasi 189,7 milioni di euro), dalla Norvegia (per un importo di 108,3 milioni di euro), dalla Guinea Equatoriale (per un ammontare di 104,3 milioni di euro) e da Trinidad e Tobago (per un ammontare di 101,1 milioni di euro). Aumentano anche le importazioni di prodotti chimici di base (+29% sul 2021), apparecchi

Per le esportazioni maggiori aumenti a livello percentuale vengono registrati dal settore chimico, plastico e metallurgico.

L’Europa rimane il principale mercato di sbocco per le telecomunicazioni (+248,3 sul 2021), animali vivi e prodotti di origine animale (+56,7% sul 2021)e prodotti della siderurgia (+93,8% sul 2021) attribuibili al comparto edilizia e dall’aumento delle ristrutturazioni incentivate. L’area geografica di maggior importazione per il rodigino è l’Asia che assorbe il 57,3% del valore complessivo dell’import per effetto delle importazioni di gas naturale dal Qatar (+258,6% sul 2021). Dall’Europa proviene, invece, il 23,4% delle importazioni (+72,9% sul 2021). Crescono di molto anche le importazioni provenienti dal continente americano (+670,4% sul 2021) sempre per effetto degli approvvigionamenti energetici, in particolare da Stati Uniti e Trinidad e Tobago.

Chiara Tomao

Burocrazia zero, Campion: “Ora l’economia potrà ripartire”

È stato accolto con favore dal presidente di Confartigianato Polesine, Marco Campion, l’annuncio del ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo di un pacchetto di interventi su autorizzazioni, modulistica, riduzione dei tempi, silenzio-assenso a beneficio delle attività produttive, l’edilizia (con la semplificazione di Suap e Sue) e l’artigianato.

“Ogni intervento volto alla semplificazione della burocrazia è un passo avanti per la crescita e lo sviluppo del territorio”, ha affermato Campion.

Tra le attività che potranno aprire a “burocrazia zero” ci sono tutte quelle legate all’edilizia, come idraulici, muratori, carpentieri. Ma anche falegnami, ebanisti, fabbri, tornitori, decoratori, restauratori. E poi i riparatori di elettrodomestici, le piccole sartorie, i calzolai.

Lo snellimento delle procedure burocratiche è uno dei target affidati dal Pnrr al dicastero della Pubblica amministrazione. L’obiettivo finale è quello di arrivare allo sfoltimento e alla semplificazione di ben 600 procedure entro il 2026, l’anno entro cui il Pnrr dovrà essere completato. Zangrillo, tuttavia, ha dato mandato ai suoi uffici di procedere con degli step inter- medi. Entro il prossimo mese, dunque, saranno definite circa 30 procedure di semplificazione amministrative. Ma si tratterà solo del primo passo. Entro la fine dell’anno l’intenzione è di portare il numero delle procedure semplificate fino a 1 00.

“Snellimento dunque per la pubblica amministrazione –spiega Campion – e risparmio di tempo e denaro per le imprese. Anche la digitalizzazione è importante, perché accelera i processi e semplifica le procedure, mi auguro che finalmente si dia un taglio netto a questo ostacolo allo sviluppo che si chiama burocrazia”. (g.f.)

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