3 minute read

Grandi spettacoli al teatro di Adria con Panariello, Baglioni e Turci

“Adria è uno spettacolo”: è questo lo slogan che annuncia i prossimi spettacoli teatrali al Comunale. Due spettacoli di teatro e musica che saranno portati sul palco del teatro Comunale del Popolo, con Paola Turci il 10 marzo e Roberto Ciufoli il 13 maggio”- annuncia il sindaco Omar Barbierato.

Paola Turci proporrà lo spettacolo

“Mi amerò così”, scritto con Alessandra Scotti, che prende spunto dall’omonimo libro autobiografico della cantautrice romana. “Oltre a raccontare se stessa e a dar voce a persone che hanno avuto un importante ruolo nella sua vita, interpreterà alcune canzoni per lei fondamentali”- spiega il direttore artistico Massimo Salasnich.

Paola Turci in questo spettacolo si racconta in maniera sincera e talvolta divertente: “porto sul palco uno dei grandi insegnamenti che la vita mi ha donato: qualun- que cosa accada… Mi Amerò Lo Stesso”. diss’ea”, un’analisi comica del poema Omero e quindi del viaggio di Ulisse, fatta con l’intervento musicale del grande jazzista

”L’altra prima assoluta per la nostra regione –prosegue Salasnichsarà con Roberto Ciufoli in “Oh!

Maurizio Camardi ai sassofoni e duduk”.

Gli appuntamenti dedicati al teatro di prosa, poi, prevedono sul palco del Teatro Comunale del popolo, la commedia intergenerazionale con Corrado Tedeschi e la figlia Camilla con “partenza in salita”, prevista per il 26 febbraio in pomeridiana, mentre il 15 aprile con “Uno, nessuno e centomila” di Pirandello, interpretato dalla Nuova compagnia di Enzo Rapisarda.

Infine per la festa delle donne, mercoledì 8 marzo alle ore 21 arriva ad Adria Claudio Baglioni con il suo ultimo spettacolo “Dodici

Barbierato: “Due spettacoli di teatro e musica saranno portati sul palco del teatro Comunale del Popolo, con Paola Turci il 10 marzo e Roberto Ciufoli il 13 maggio” note solo bis”. Baglioni, vincitore del premio Tenco 2022, porterà sulla tavole del comunale per voce, pianoforte e altri strumenti, le composizioni più preziose del suo repertorio, in un concerto appassionante, tra musica e poesia, la summa della sua straordinaria carriera.

Melania Ruggini

A Baricetta grande successo per il film “El canfin de vero”

Nutrita partecipazione di pubblico al centro civico “Il Mulino” di Baricetta per la proiezione del docufilm “El canfin de vero” prodotto nel 2018 dalla Delta Production dell’associazione culturale “Batticuore” per la regia e sceneggiatura di Anita Gallimberti. Giulina Sanavio, membro del comitato frazionale, nel dare via alla loro prima iniziativa di appuntamenti, ha ringraziato i presenti ed in particolare la regista per i successi ottenuti dalle sue pellicole, portate più volte in visione anche alla Mostra internazionale del cinema di Venezia. Tanti applausi per il film che mette in luce le tradizioni del Polesine e che, secondo la regista, dovrebbe essere visto soprattutto dalle giovani generazioni. Anita Gallimberti, nel suo intervento, ha voluto dedicare un pensiero a tre suoi attori presenti nel film, Arduino Nali, Luigi “Gigin” Passadore e la ventuduenne Desy Sartori, mancati recentemente. Parola quindi agli attori protagonisti, Roberto Marangoni ed il piccolo, ormai dodicenne, Gabriele Pastorello, ed alcuni componenti, Loretta Guzzon, Mirella Rossi, Massimo Bolognese e Maurizio Braga, del gruppo folkloristico “Bontemponi” di Bottrighe. Tutti hanno sottolineato il valore delle tradizioni e delle nostre radici contadine che vanno sempre valorizzate, quindi un ringraziamento alla regista che è riuscita anche a mettere insieme divertimento ed amicizia nella realizzazione del film. Ampio il dibattito con gli interventi del pubblico che hanno seguitoil mediometraggio, applaudito ed apprezzato.

Tra stalle, risaie e campi di grano, per rievocare tradizioni degli anni ‘40 e ’50, ma anche tragedie che hanno sconvolto la vita del territorio del Delta, la guerra e l’alluvione. E’ una storia incentrata sulla ricerca del proprietario di un “Canfin de vero” (lucerna ndr) regalato al protagonista Berto (Roberto Marangoni), agricoltore di Panarella, da un cugino di Cà Tiepolo, attraverso il racconto del figlio Gabriele (Gabriele Pastorello). Importante è stata la documentazione storica e la ricerca dell’abbigliamento di quell’epoca, ma soprattutto evitare che elementi anacronistici potessero entrare in scena. La colonna sonora è stata curatae composta da Giovanni e Gaia Pezzolato. La sceneggiatura, regia e riprese sono della regista adriese Anita Gallimberti. La lavorazione della pellicola è durata nove mesi. Il montaggio è stato curato da Francesco Pedrocco e Anita Gallimberti. La voce narrante fuori campo è di Nerino Albieri. All’opera ben novantasei persone, tra attori e comparse, con location a Panarella, Bottrighe, Ariano Polesine, Adria, Loreo, Cà Cappello, Civè di Correzzola, Scardovari, Venezia e Chioggia. Le riprese sono state effettuate anche nei musei di Cà Scirocco ad Adria e in quello de “La Corte” di Cà Capello a Porto Viro. Fondamentale è stata la presenza in molte scene dei componenti del gruppo folkloristico “Bontemponi” di Bottrighe. Un’opera cinematografica dedicata alle nuove generazioni, frutto di tante ricerche ed impegno. (r.m.)

This article is from: