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Deposito di materiale, i comitati si interrogano
Deposito di materiale biancastro sul piazzale retrostante la cementeria: scattano le segnalazioni dei cittadini e dei comitati monselicensi. Il fatto, avvenuto alcune settimane fa, ha riacceso il dibattito intorno alla cementeria Buzzi Unicem. Un’insolita presenza in un’area destinata al deposito del pet coke, di colore nero, che ha destato non poche preoccupazioni ai piedi della Rocca. A farsi portavoce di queste preoccupazioni “Lasciateci Respira” ed “E noi?” che hanno inviato una richiesta di intervento al gruppo Carabinieri Forestali di Padova e ad Arpav per valutare la situazione. “Abbiamo ritenuto opportuno richiedere una verifica da parte degli enti di controllo in quanto in passato si sono già verificate dispersioni di polveri all’esterno dell’impianto causate da eventi favorevoli avversi” si legge in una nota firmata dai comitati monselicensi “Il Parco Colli era già intervenuto sul tema vietando lo stoccaggio all’aperto di materiali derivati da rifiuto e/o da sottoprodotti di origine industriale”. Come stabilito nell’Autorizzazione Integrata
Ambientale del 2013, infatti, tutti i materiali utilizzati nel processo produttivo, a eccezione del combustibile pet coke, devono essere stoccati in depositi dedicati e attraverso sistemi di movimentazione che ne evitino la dispersione accidentale. Nel caso specifico, dato che senza le analisi sarebbe stato impossibile valutare l’origine del materiale biancastro e la sua eventuale pericolosità in termini ambientali, è stata inoltrata questa segnalazione in “via cautelativa”. E proprio quando la questione sembrava essere nelle mani delle autorità preposte, succede qualcosa di inaspettato. A raccontarlo gli stessi rappresentanti di “Lasciateci Respirare” ed “E noi?”. “Dopo 6 giorni dalla segnalazione fatta ad Arpav e ai Carabinieri Forestali, la notizia è apparsa sul web. Nella notte i cumuli di materiale sono stati rimossi” hanno spiegato “Possiamo definirla una strana coincidenza? Per ora nessuna comunicazione ai Comitati che avevano richiesto una verifica sulla natura di questi cumuli”. Di fronte a questo, i comitati monselicensi hanno ribadito le loro perplessità circa una vicenda che pare avere diversi punti oscuri. “Restiamo in attesa che anche questo mistero sia svelato dalle autorità di controllo”.
Martina Toso
La replica di Buzzi Unicem: “tutto sotto controllo e regolarmente autorizzato”
Dopo essere venuti a conoscenza delle segnalazioni dei comitati monselicensi la società Buzzi Unicem ha voluto rassicurare sul non pericolosità del materiale biancastro comparso nelle scorse settimane sul piazzale retrostante la cementeria. “Buzzi Unicem precisa che nell’ultimo periodo sono stati depositati temporaneamente alcuni quantitativi di materia prima che erano presenti all’interno del forno di cottura, per consentire di eseguirne la manutenzione” si legge in una nota diramata dalla società. “Si precisa che per le sue caratteristiche questo materiale non determina fenomeni di polverosità diffusa e che il piazzale in questione è regolarmente autorizzato in Aia per lo stoccaggio di combustibili quali pet-coke e altre materie prime”. L’area al centro delle polemiche, inoltre, è “dotata di appositi sistemi di convogliamento delle acque meteoriche e di un sistema di bagnatura che evita la formazione di polverosità diffusa”. Un modo, questo, che spiegano essere utile a limitare al massimo l’impatto ambientale. “Restiamo a disposizione degli Enti di controllo e di chiunque desideri visitare lo stabilimento per conoscere anche questi aspetti” hanno fatto sapere dallo stabilimento. La questione relativa ai cumuli di materiale è solo l’ultimo capitolo, in ordine temporale, di una polemica che si protrae da anni ai piedi della Rocca. (m.t.)
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