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La Piazza e LaPiazzaweb ospitano i “Cronisti in classe”

La Giornata mondiale dell’ambiente

Il 5 giugno 2023 ricorre la Giornata mondiale per l’ambiente, iniziativa globale promossa dal Programma delle Nazioni unite per l’ambiente per ricordare l’importanza di preservare il nostro pianeta. Slogan di quest’anno è #BeatPlasticPollution e tutte le attività si concentreranno alla lotta all’inquinamento da plastica. Un futuro amico dell’ambiente che va verso un’economia circolare e nel quale ognuno può fare la sua parte. Una giornata che offre l’opportunità di riflettere sulle questioni ambientali e di promuovere azioni concrete, con la consapevolezza che la salvaguardia dell’ambiente è una responsabilità anche e soprattut- to verso le generazioni future, riflessione che abbiamo fatto diverse volte in classe durante questi anni di scuola, perché la

Cavarzere e i luoghi della Resistenza

Qualche settimana fa, grazie all’intervento di due esperti di storia locale, la prof.ssa Liana Iseppato e Luigina Badiale, abbiamo scoperto le persone che hanno guidato la Resistenza a Cavarzere, abbiamo conosciuto i luoghi, i nomi dei partigiani cavarzerani, come hanno organizzato la lotta, la resistenza e come sono stati uccisi. Purtroppo, la passeggiata per le vie di Cavarzere per vedere da vicino i luoghi é saltata, causa maltempo, ma grazie a una carrellata fotografica abbiamo individuato i luoghi della resistenza, la casa del dottor Busonera, la casa del Fascio…. Abbiamo approfondito la figura del dottor Flavio Busonera, il medico sardo, che al servizio dei territori di Rottanova, di San Pietro come medico di condotta, fu portato dalla sua professione in tutti i fronti di guerra partigiana. Arrestato con uno stratagemma, fu impiccato per rappresaglia. Cavarzere e il suo territorio furono anche teatro di due stragi nello stesso giorno. Sono avvenute il 5 luglio 1944 a San Pietro di Cavarzere e a Cavanella d’Adige, ad opera di reparti nazifascisti (Brigate nere, per lo più, e soldati tedeschi) che hanno ucciso, nei due luoghi, rispettivamente, cinque e quattro persone ritenute colpevoli di appoggiare i partigiani locali. La sequenza dei fatti che portò alle due stragi iniziò il 25 giugno 1944, con un aviolancio di armi destinato alla Resistenza, che vennero recuperate e nascoste dal dottor Flavio Busonera e altri nella zona di San Pietro. Il 4 luglio un gruppo di partigiani, tra cui l’adriese Eolo Boccato, si recò a recuperarle ma ebbe uno scontro a fuoco con alcuni fascisti toscani. Nello scontro rimasero sul terreno un partigiano (Maurizio Martello, di Adria) e tre fascisti. Da qui la rappresaglia del giorno dopo, nei confronti dei giovani renitenti alla leva nascosti nelle campagne di San Pietro. Alcide Boscolo di 19 anni, Narciso Enzo (27), Bruno Enzo (21), Rino Berto (24) e Alfredo Marzola (18), furono catturati. Boscolo fu fucilato nella piazza di S. Pietro, Berto e Narciso Enzo poco dopo nella piazza di Cavanella d’Adige, mentre Bruno Enzo e Marzola furono condotti a Cavarzere e, dopo essere stati brutalmente a lungo torturati nella Casa del fascio, che si trovava in largo Manin, furono fucilati sul ponte dell’Adige. Non trovandolo ucci- sero un suo omonimo, Narciso Mantovan. Un altro gruppo si era recato allo spaccio del paese e aveva fatto prigionieri, in successione Ortensia Boscarato e il marito, Mariano Baldin, giunto nel frattempo da Chioggia. Entrambi furono uccisi a colpi di mitra. Più tardi fu catturato anche il figlio 18enne, Ennio, che si era nascosto tra le dune ma poi si era avvicinato al paese per vedere cosa fosse accaduto. Il ragazzo venne picchiato e portato via.

La Piazza e LaPiazzaweb sono liete di proseguire la collaborazione con la Scuola secondaria di primo grado Aldo Cappon di Cavarzere relativa al progetto “Cronisti in classe”. Grazie alla disponibilità della Dirigente dell’IC Cavarzere, Dott.ssa Ilaria Finotti, e all’accordo con la redazione, ogni mese i ragazzi della classe 3B pubblicheranno degli articoli scritti in classe, coadiuvati dalla loro docente di Lettere Lisa Vuocolo.

Il suo corpo verrà ripescato, in mare, 16 giorni dopo. Nove morti e una lunga scia di violenze (incendi, ruberie e devastazioni) colpirono Cavarzere e Chioggia tra il 5 e il 6 luglio. Abbiamo scoperto grazie alle esperte che fatti che a volte riteniamo lontani, perché li studiamo sui libri di storia, in realtà sono vicini a noi, anzi si sono svolti proprio neo luoghi del nostro paese.

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