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Giunta comunale, due assessori escono di scena

Motivazioni personali e politiche sono alla base di questa piccola crepa che si apre tra le fila della maggioranza. Dall’opposizione Montanariello: “Abbiamo perso un anno e mezzo”

Piccola scossa di terremoto in seno alla giunta comunale clodiense. Due assessori non faranno più parte della squadra scelta da Armelao a inizio mandato. Si tratta di Pier Luigi Serafini, assessore al Bilancio ed Elisabetta Griso. Per il primo si tratta di una scelta dettata da motivazioni personali, anche se modalità e tempistiche con cui si è conclusa l’esperienza lasciano perplessi. Più definita la situazione dell’ex-assessore Griso, per la quale, parole del primo cittadino Armelao: “Sono mutate le condizioni politiche e amministrative in seno alla maggioranza per le quali l’assessore Griso non è più rappresentativa dal punto di vista politico, tanto da influire negativamente sul corretto ed efficace funzionamento dell’organo collegiale di cui è parte”.

Una piccola crepa, dunque, che si apre tra le fila della maggioranza, significativa non tanto nei numeri, quanto nel “peso” dei referati ricoperti (Bilancio e Lavori Pubblici) e nel fatto che gli ex assessori erano stati scelti in prima persona dallo stesso Armelao.

Come lecito attendersi, non mancano i commenti delle opposizioni, in particolare del consigliere del PD Montanariello. “Il Sindaco revoca le deleghe all’assessore ai lavori pubblici, a distanza di pochi giorni dalle dimissioni di Serafini. Si tratta dei due assessori che si era scelto proprio lui. Ha fatto perdere alla città un anno e mezzo, avendo puntato su persone che non conoscevano la città dal punto di vista amministrativo e geografico”. Dito puntato in particolare su Elisabetta Griso, fin da inizio mandato criticata dai Democratici.

“Abbiamo detto più volte – insiste - che l’operato dell’assessore era inadeguato. Non si tratta di una questione personale; si vede anche dai video relativi ai consigli che la Griso non era in grado di fornire risposte tecnico-politiche; più volte addirittura confondeva i testi delle risposte che doveva dare alla città. Ripetutamente abbiamo incalzato il sindaco, ci ha dato contro. La sua maggioranza ha detto che eravamo inopportuni. In questo modo ha sbagliato due volte: la prima nello sceglierli, la seconda nel non ascoltarci”. Polemica la chiosa finale del consigliere PD “Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Vogliamo bene alla città, non ai droni telecomandati che si levano in volo”.

Luca Rapacciuolo

I nuovi assessori: Angelo Mancin e Paola Orlando

A pochi giorni dall’uscita di scena dalla giunta comunale degli exassessori Serafini e Griso, arrivano i nomi scelti dal sindaco Mauro Armelao per portare avanti il lavoro dei predecessori. Si tratta di Paola Orlando, (che avrà deleghe a bilancio, finanze, tributi, partecipate, personale, informatizzazione e innovazione) e Angelo Mancin (deleghe a lavori pubblici, edilizia scolastica, Legge speciale per Venezia, viabilità, rapporti con le frazioni, patrimonio e servizio manutentivi). Si tratta di figure molto diverse che cerchiamo di conoscere meglio.

L’Avvocato Paola Orlando è iscritta all’Ordine degli Avvocati di Venezia e titolare di uno studio legale specializzato in diritto civile, diritto penale, diritto di famiglia e diritto del lavoro. Nata a Torino e trasferitasi a Fiesso d’Artico, vanta esperienze lavorative e politiche assai diversificate, con un profilo di crescita continua e costante che dovrebbe garantire doti di “trasversalità”; requisito necessario per un territorio particolare come il clodiense. Per la Lega, a partire dal 2021, ha ricoperto i ruoli di Referente per la provincia di Venezia per il Referendum sulla Giustizia e Referente per la provincia di Venezia per il Dipartimento Antimafia.

E’ una scelta agganciata al partito anche quella di Angelo Man- cin, in servizio presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Venezia. Per lui da segnalare un importante incarico organizzativo nel triennio 2007-201 0, come consigliere di amministrazione del Gruppo Veritas.

Dunque l’indirizzo del sindaco sembra essere quello di rafforzare il peso politico della giunta clodiense; non adeguatamente garantito dagli uscenti Serafini e Griso. (l.r.)

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