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Daniele Stecco: “I referati assegnati non avrebbero dovuto essere un dopolavoro”

“Mi auguro che il nuovo assessore svolga il suo compito a tempo pieno e che abbia quella capacità politica, fino ad oggi assente, per affrontare quelle opportune azioni promesse in campagna elettorale”

Come ovvio che sia, le dimissioni dell’assessore al Bilancio Pier Luigi Serafini non sono piaciute a molti in consiglio comunale. Il tema è principalmente legato alle modalità e tempistiche dell’uscita dalla giunta; oltre che chiaramente le motivazioni. Portavoce del malumore da parte del Movimento 5 Stelle locale è Daniele Stecco, che dichiara: “In questi giorni ci sono state le dimissioni dell’assessore Serafini e per le motivazioni date, faccio fatica a giustificarle. Avrei compreso meglio se l’abbandono fosse stato causato da divergenze politiche rispetto alla maggioranza, ma a quanto pare sembra che siano tutti in armonia, nonostante le richieste di Fratelli d’Italia, non accolte nell’ultimo bilancio, senza causarne malu- mori, almeno così ci vogliono far sembrare”. Sembra che a spingere l’ex assessore a fare un passo indietro sia stata l’eventualità di dovere svolgere il proprio incarico a tempo parziale; principalmente in ragione di una mancata riforma nazionale su quota 100 per la pensione che di fatto lo obbligherebbe a tenere un piede a Chioggia e uno nell’ Azienda Sanitaria Polesana.

“Proprio all’inizio di questa amministrazione avevo criticato la scelta del sindaco di avere tutti gli assessori part-time, precisando che avrebbero avuto delle difficoltà, mentre secondo lui questo non era assolutamente un problema - ricorda Stecco, che aggiunge - oggi lo stesso ex assessore Serafini lo conferma dichiarando che nei referati as- segnati l’amministrazione avrà sicuramente bisogno di un collaboratore sempre attivo e presente”.

Il “peccato originale” secondo Stecco è stata dunque proprio la scelta iniziale fatta da Armelao e dallo stesso Serafini; impegni importanti richiedono riflessioni accurate.

“Forse Serafini doveva fare più attenzione ad accettare una delega di assessore così impegnativa, se riteneva di farlo a tempo pieno soltanto una volta andato in pensione”.

L’esponente M5S riconosce la preparazione tecnica dell’ex- assessore, ma al contempo ne sottolinea la “fragilità politica”; in particolare in riferimento all’ aumento della Tari, l’assenza di esenzione Irpef per i redditi più bassi e i numerosi tagli nonostante un avanzo presunto disponibile di circa 7 milioni di euro. Dirette e “pungenti” sono le dichiarazioni finali di Stecco: “Chissà se proprio questi errori politici hanno fatto capire che gestire il bilancio del nostro Comune non è un dopo lavoro? Ad ogni modo mi auguro che il nuovo assessore svolga il suo compito a tempo pieno fin da subito e che abbia quella capacità politica, fino ad oggi assente, per affrontare quelle opportune azioni promesse in campagna elettorale, perché la nostra città non ha bisogno di un ragioniere (senza nulla togliere a questa professione), ma di una persona che sappia risolvere i problemi del bilancio”.

Luca Rapacciuolo

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