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Ponte delle Trezze, a fine giugno partiranno i lavori
Dureranno circa 6 mesi, al termine il ponte verrà riaperto alla circolazione. Soddisfatto il sindaco Armelao: “Era un impegno che avevo assunto in campagna elettorale”
Dopo 4 anni di chiusura al traffico, al via i lavori per il rinforzo strutturale del Ponte delle Trezze a Valli di Chioggia. Lo scorso 8 giugno, alla presenza dei residenti della frazione c’è stata la consegna del cantiere alla ditta esecutrice. I lavori dureranno circa 6 mesi e partiranno tra la fine di giugno e i primi giorni di luglio, approfittando anche del più favorevole clima estivo. Al termine, il ponte verrà riaperto alla circolazione, permettendo il ripristino di una mobilità più veloce all’interno del territorio comunale.
“Finalmente i cittadini della frazione di Valli - ha detto il sindaco Mauro Armelao – riprenderanno a percorrere il ponte delle Trezze. Era un preciso impegno che mi ero assunto in campagna elettorale e che avevo inserito anche nel programma di coalizione. Pensare che lo avremmo già consegnato più di 6 fa se non fosse stato per un decreto del governo precedente che obbligava gli enti pubblici a rivedere i prezzi delle opere a seguito dei rincari delle materie prime. Si tratta di un’ulteriore riprova del mio impegno personale e di tutta l’Amministrazione comunale nei confronti delle frazioni. A fine estate poi a Valli partiremo anche con le asfaltature concordate con il Presidente del Comitato della frazione. Inoltre, comunico che il giardino dell’asilo verrà sistemato dopo l’allagamento delle scorse settimane e verranno posizionate le telecamere per la videosorveglianza. Ringrazio il Dirigente del Settore Lavori pubblici del Comune, ing. Stefano Penzo e i suoi collaboratori per l’impegno profuso a favore della collettività”.
“La frazione attendeva i lavori da molti anni - ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici Angelo Mancin - e finalmente ora decretiamo l’avvio della ristrutturazione del ponte”.
La struttura si trova all’intersezione tra la strada comunale dei Sedici Laghi e la pro- vinciale dell’Arzarone. I lavori, assegnati tramite gara alla ditta CGX Costruzioni Generali Xodo srl di Porto Viro, serviranno a risolvere le criticità rilevate dai sopralluoghi eseguiti: il cedimento della spalla posta a nord-est con conseguente mancato appoggio delle travi dell’impalcato del ponte; la presenza di fessurazioni nella parte bassa dei pilastri; il precario stato di manutenzione dei pali infissi nel terreno; il precario stato di conservazione dei pali di fondazione infissi sulle pile centrali.
L’intervento prevede il completo rifacimento delle spalle del ponte con inserimento di nuovi pali che ne rafforzano il sostegno; il rinforzo strutturale degli elementi strutturali in cemento armato (pilastri); la realizzazione nelle pile di una nuova serie di getti in cemento armato per sostenere gli elementi esistenti. L’intervento verrà completato con l’asfaltatura e il rifacimento della segnaletica e la risagomatura della rampa sul lato Valli che verrà riasfaltata per una lunghezza di circa 100 metri. La chiusura al transito del ponte risale al 2019, quando un sopralluogo eseguito dalla Polizia locale e dai Vigili del fuoco di Chioggia aveva rilevato l’esistenza di un allargamento dello spazio sul giunto tra il ponte e la rampa nord della struttura che ne pregiudicava la stabilità. L’intervento ammonta a circa 730.000 euro.
Una fetta di torta di grano saraceno scattata nel Parco delle Dolomiti. Con questa foto Valentina Gallimberti Ballarin ha ricevuto una Menzione Speciale per la sezione “Parchi da gustare” (premio alla più bella foto di un piatto tradizionale di un’Area Protetta italiana, in collaborazione con Euro-Toques Italia e Federazione Italiana Cuochi) alla XIV edizione di “Obiettivo Terra” 2023, il concorso fotografico dedicato alla difesa e alla valorizzazione del patrimonio ambientale, del paesaggio, dei borghi, delle peculiarità e delle tradizioni enogastronomiche, agricole, artigianali, storico-culturali e sociali delle Aree protette d’Italia.
La cerimonia di premiazione si è svolta
Roma a Villa Celimontana il 21 aprile scorso, giorno che precede la Giornata Mondiale della Terra (International Mother Earth Day) celebrata dalle Nazioni Unite ogni 22 aprile.
Al prestigioso concorso, promosso da Fondazione UniVerde e Società Geografica Italiana e che si avvale del patrocinio del Senato della Repubblica, del Ministero dell’Agricoltura e di numerose altre istituzioni, hanno partecipato circa 850 candidati che potevano concorrere con una sola foto a colori. Contando anche le precedenti edizioni di “Obiettivo Terra” si arriva ad oltre 14000 fotografie.
Valentina Gallimberti Ballarin - il cognome “Ballarin” aggiunto in onore della famiglia materna e degli zii Aldo e Dino Ballarin, giocatori del Grande Torino scomparsi nella tragedia di Superga - oltre alla fotografia, diventata col tempo una professione, ha anche una grande passione per il buon vino (è sommelier dal 2006) e il cibo. Le sue foto le hanno permesso di vincere il primo premio, a livello nazionale, delle Città del Vino per Calici di Stelle; altri scatti importanti hanno riguardato gli chef di Stelle del Nordest, le creazioni pasticcere del maestro Luigi Biasetto, le “Marie del Carnevale di Venezia”; Arrigo Cipriani l’ha scelta per la riedizione in inglese del suo libro “The Harry’s Bar Cookbook”. E a questo si aggiungono le suggestive foto dedicate a Chioggia e alla Laguna Sud. (e.f.)