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In 12 mesi effettuati oltre quattrocento arresti e cinquemila denunce

“Forti del convincimento che l’attenzione alle persone più deboli è uno dei tratti distintivi di una comunità realmente inclusiva e coesa, i carabinieri della Provincia lagunare hanno svolto una capillare opera di sensibilizzazione a favore delle fasce meno giovani della popolazione”

Gli ultimi dodici mesi sono stati intensi per i carabinieri di Venezia e provincia. In occasione delle tradizionali celebrazioni in occasione dell’anniversa rio dell’Arma - che quest’anno ha spento 209 candeline - il comando provinciale ha elencato i principali numeri dell’attività sul territorio. Oltre 32mila i servizi esterni svolti, 429 le persone tratte in arresto e 5.167 le denunce in stato di libertà. Ma il vero focus, precisano i carabinieri, è statto sulle attività preventive, in particolare con le campagne di sensibilizzazione a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione.

“I risultati conseguiti dall’Arma nella provincia sono noti alla cittadinanza, particolarmente attenta alle problematiche connesse con l’ordine e la sicurezza pubblica e supportata dalla scrupolosa opera degli organi d’informazione costantemente in prima linea e impegnati quotidianamente in un lavoro caratterizzato da elevata professionalità, apprezzato senso critico e imparzialità” ha affermato il comandante provinciale della città metropolitana lagunare, generale di Brigata Nicola Conforti. “Forti del convincimento che l’attenzione alle persone più deboli è uno dei tratti distintivi di una comunità realmente inclusiva e coesa, i carabinieri della Provincia lagunare hanno svolto una capillare opera di sensibilizzazione a favore delle fasce meno giovani della popolazione, di coloro che, talvolta abbandonati alla loro solitudine, sono facili vittime di malintenzionati abili nel raggirarli con ogni tipo di sotterfugio” ha proseguito.

Negli ultimi mesi sono stati 45 gli incontri organizzati nei circoli anziani, le associazioni e le parrocchie a favore di oltre 1.300 persone della terza età. Si è trattato di incontri semplici e diretti finalizzati a sensibilizzare gli anziani, consentendo loro di alzare la guardia nei confronti dei tanti malintenzionati che, come ha evidenziato il Generale, “fanno leva sui sentimenti più profondi e viscerali, come l’amore di una madre per i propri figli, ma anche sulla fragilità fisica di chi si sente ormai relegato ai margini di una società che non riesce talvolta più a capire”.

Non è mancato il contributo dei carabinieri forestali: nel periodo 1° giugno 2022– 31 maggio 2023 hanno effettuato 940 controlli (nel corso dei quali sono state controllate 315 persone e 35 veicoli). Sono stati contestati

350 illeciti amministrativi per un importo di oltre 149mila euro 8 e comunicate all’autorità giudiziaria 33 notizie di reato a carico di 27 soggetti noti con 20 sequestri penali complessivi. Quanto al lavoro, negli ultimi dodici mesi il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Venezia ha sottopo- sto a verifica ispettiva 220 aziende, ove è stata riscontrata la presenza di oltre 570 lavoratori, per i quali è stata vagliata ogni singola posizione lavorativa pervenendo al riconoscimento di 29 situazioni irregolari, di cui 26 “in nero”. Un altro fronte che ha visto i carabinieri di Venezia particolarmente attivi è stato quello della prevenzione e contrasto di tutti quei comportamenti che ledono le donne, fisicamente, psicologicamente e nella loro dignità. “Dai dati dell’ultimo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese” – è stato precisato –“si evince che l’83,5% delle italiane è dell’opinione che tra i lasciti della pandemia ci sarebbe un aumento della violenza fisica e psicologica nei confronti delle donne”. L’opera preventiva messa in campo dal dispositivo molecolare dell’Arma, costituito dalle 5 Compagnie, dalle 2 Tenenze e dalle 38 Stazioni Carabinieri, supportati dai Nuclei Investigati- vo, Informativo e Natanti, è finalizzata a “intercettare ogni campanello di allarme, per essere sempre pronti ad ascoltare, comprendere, aiutare. L’obiettivo è quello di diminuire il numero dei reati, talvolta sommersi, che ledono le donne e che, concretizzandosi molto spesso all’interno delle mura domestiche, sono difficilmente individuabili”. Infine, l’attenzione ai giovani: “A loro, ai quali noi adulti abbiamo il dovere di restituire il futuro – ha continuato il Generale Conforti – dedichiamo e vogliamo continuare a dedicare molta attenzione. È per questo che con entusiasmo rinnoviamo annualmente le nostre campagne di incontri presso gli istituti di ogni ordine e grado. Nell’anno scolastico che sta per volgere al termine sono stati svolti, complessivamente, 75 incontri a favore di circa 8.300 ragazzi tra gli 11 ai 19 anni”.

Giorgia Gay

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