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tra Lavori socialmente utili per indagati e imputati

Anche il Comune di Conselve ha stipulato con il Tribunale di Padova la convenzione che permette l’impiego gratuito di indagati, imputati e condannati per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità. E’ un’opportunità che permette di impiegare nei servizi pubblici persone che intendono ricorrere alla messa alla prova o la sostituzione della pena pecuniaria o detentiva, con un beneficio immediato per la collettività attraverso l’impiego in piccoli lavori. “Gli indagati o gli imputati - spiega il sindaco Umberto Perilli - hanno così la possibilità di uscire subito dal processo penale e, addirittura, di evitare l’ingresso in carcere. Questo vale in particolare per i reati più diffusi, specialmente quelli stradali fra i giovani, come essere sorpresi alla guida in stato di ebbrezza o lo stato di alterazione da sostanze stupefacenti. Siamo attenti alle esigenze della Giustizia penale che, sempre più orientata al proprio decongestionamento, continua ad introdurre nell’ordinamento misure alternative alle pene pecuniarie e detentive. Per questo abbiamo fortemente voluto sottoscrivere la convenzione che offre questa opportunità. Sia l’istituto della messa alla prova (da attuarsi nel corso del processo), sia la sostituzione delle pene pecuniarie e detentive (da attuarsi contestualmente alla sentenza di condanna), offrono all’interessato, mediante i lavori di pubblica utilità, la possibilità di intraprendere una pronta rieducazione ed una risocializzazione”.

L’amministrazione conselvana è già disponibile ad accogliere e a mettere al lavoro due persone che potranno essere impegnate gratuitamente, per l’appunto, in servizi di pubblica utilità in base a quanto previsto dalla convenzione sottoscritta tra l’amministrazione comunale e il tribunale padovano. “Finalmente il nostro Comune di - continua Marco Casella, consigliere con delega alla sicurezza e alla polizia locale - permette a queste persone di reintegrarsi in società dedicandosi in attività solidaristiche a servizio del prossimo. Queste attività non retribuite sono una valida alternativa al carcere che, purtroppo, non sempre si rivela un luogo favorevole alla rieducazione. Ad esempio una persona che deve affrontare un processo penale può chiedere di svolgere lavori socialmente utili: se li farà bene il giudice dichiarerà estinto il suo reato. Chi è stato condannato invece può chiedere la conversione della pena. E’ una misura particolarmente valida per i più giovani che hanno commesso reati legati alla guida in stato di ebrezza ma anche per chi ha l’intenzione di saldare il proprio conto con la giustizia rendendosi utile”.

Bocciata la mozione su Norma Cossetto, Fdi protesta

Non passa la mozione per intitolare uno spazio pubblico alla memoria di Norma Cossetto, vittima e simbolo delle stragi nelle foibe alla fine della seconda guerra Mondiale. Protesta il consigliere di opposizione Carlo Capuzzo, che è anche presidente del circolo di Fratelli d’Italia. “Con la bocciatura della nostra azione l’amministrazione ha dimostrato la propria insensibilità al tema e il consueto atteggiamento di preconcetta ostilità alle proposte altrui.

Siamo inoltre negativamente stupiti dal fatto che nessun componente della maggioranza abbia voluto dissociarsi dalla scelta esplicitata dal sindaco. “Non riesco a spiegarmi - aggiunge il senatore Roberto Menia, promotore della legge sul giorno del Ricordo - come ancora oggi, a 80 anni di distanza dal suo sacrificio, ci sia chi - con argomentazioni pretestuose o banalmente prive del senso di fratellanza che dovrebbe unirci come figli della stessa Nazioneritenga di non ricordare Norma Cossetto, vittima simbolo delle stragi delle foibe, che furono una grande tragedia italiana, prodromo del successivo esodo di 350.000 istriani fiumani e dalmati dalle loro terre per rimanere liberi e italiani”.

“Un’occasione persa per intitolare uno spazio ad una donna, a una studentessa dell’Università di Padova, uccisa con la sola colpa di essere italiana”, conclude Elisabetta Gardini, coordinatrice provinciale di Fratelli d’Italia.

Il finanziamento. La sala, tra le più grandi della provincia, potrà essere usata anche d’estate

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