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Avvio dei lavori a settembre
Dovevano partire a giugno e protrarsi per circa un anno i lavori di rifacimento del Ponte di Riva, l’infrastruttura sul Vigenzone lungo la Sp 17, invece l’avvio dell’opera ha subito un ritardo. Adesso per l’apertura del cantiere si parla di luglio inoltrato, per contro la prevista durata dell’intervento pare possa essere ridotta di qualche mese. Invariati rimarranno i disagi che con la chiusura del ponte e il blocco totale del traffico dovranno sopportare i residenti a est del manufatto e i tanti automobilisti che giornalmente percorrono la strada nei due sensi di marcia per raggiungere la Statale “Adriatica”, il casello autostradale di Terme Euganee o la provinciale 92 “Conselvana”. Le varie soluzioni suggerite separatamente da Comune e gruppo consiliare di minoranza “Due Carrare per il Futuro” alla Provincia di Padova, ente titolare dell’intervento, per mitigare i disagi non verranno messe in atto. “Abbiamo raccolto centinaia di firme di cittadini che chiedono delle soluzioni al blocco totale del traffico previsto, durante i lavori che tutti comunque riteniamo sicuramente necessari – spiegano i consiglieri di opposizione
Claudio Garbo e Pierangela Negrisolo
-. Alcune idee e soluzioni fattibili sono state proposte e le relative firme sono state consegnate alla Provincia. Abbiamo incontrato personalmente il presidente Sergio Giordani e i vicepresidenti in varie occasioni. Abbiamo dato delle possibili soluzioni per cercare di ovviare al disagio che arriverà con la chiusura per circa un anno e per tanti cittadini ed attività produttive. Ma tutto questo non ha sortito la necessaria operatività e al momento non abbiamo ricevuto soluzioni a tali disagi”.
Il gruppo di opposizione, dopo aver interpellato un tecnico, aveva anche suggerito alla Provincia di consolidare il vecchio Ponte di Riva, rendendolo così fruibile ai mezzi leggeri con transito a senso unico alternato. Il costo preventivato per il consolidamento dell’infrastruttura, situata a pochi me- tri dal ponte sulla Sp 17, era stato stimato in circa 120 mila euro, da coprire con il ribasso d’asta della gara d’appalto. “Siamo esterrefatti dalla mancanza di pianificazione, sia da parte della Provincia di Padova che del Comune di Due Carrare, a cui spettava un ruolo più attivo e di stimolo, sugli aspetti che riguardano direttamente la vita di migliaia di cittadini e attività – criticano i consiglieri -. Non era possibile pianificare per tempo le possibili soluzioni e senza arrivare alla presentazione del progetto? Dissentiamo apertamente sul percorso adottato dalla Provincia e che ha portato a tale situazione. Le soluzioni da noi proposte erano supportate da pareri tecnici molto qualificati, ma non sono state valutate”.
Francesco Sturaro
Il sindaco Moro: “Stiamo facendo di tutto per ridurre i disagi”
“Come amministrazione abbiamo seguito e stiamo seguendo attentamente la questione della chiusura del Ponte di Riva per i lavori di rifacimento –spiega il sindaco Davide Moro –. A febbraio abbiamo inviato alla Provincia di Padova una mozione in cui suggerivamo l’installazione di un ponte mobile provvisorio per permettere il passaggio veicolare a senso unico alternato o il ripristino dell’uso del vecchio Ponte di Riva sempre a senso unico alternato. Ci è stato risposto che il ponte mobile non è fattibile per la conformazione degli argini. Per quanto riguarda la seconda soluzione, avventurarsi nel recupero del ponte storico, che necessita di un’importante operazione di consolidamento, comporterebbe una dilatazione dei tempi”. Provincia e Genio Civile concordano che l’attuale ponte deve essere rifatto al più presto per questioni di sicurezza. “Comprendiamo i disagi che la chiusura del ponte comporterà – prosegue Moro –. Capiremo le esigenze di tutti per cercare di attutire l’impatto dei disagi in tutti i modi possibili”. Il blocco del traffico per i lavori sul ponte dividerà in due il territorio comunale, con i residenti a est della struttura costretti a percorrere svariati chilometri per raggiungere il centro del paese. Per quanto concerne i tempi dell’opera, il sindaco precisa che rispetto le previsioni della vigilia l’intervento dovrebbe concludersi in anticipo. “In questi mesi i nostri uffici comunali hanno lavorato in collaborazione con quelli provinciali per cercare di accorciare i tempi tecnici di esecuzione dei lavori – puntualizza Moro –. Grazie alle scelte tecniche decise anche in fase istruttoria dell’opera, siamo passati dai previsti dodici mesi a dieci per veder completato l’intervento”. (f.s.)