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“Salviamo l’ex sala Eden”

Continua a far discutere il destino dell’ex cinema Eden da lungo tempo al centro di un dibattito infinito e da anni praticamente in disuso. Nei mesi scorsi l’amministrazione comunale ha dato il via libera allo studio di fattibilità che prevede la demolizione della vecchia sala per far posto ad un parcheggio con area pedonale, per una speda da 545 mila euro. Un’iniziativa che punta a sbloccare la situazione e a ripensare gli spazi in centro, anche se non sono mancate le voci critiche. Fra queste si leva quella di Antonio Bodon, ex amministratore comunale di lungo corso e attento osservatore della vita sociale e politica di Bovolenta.

E’ sua la proposta di creare un sito “Salviamo la sala Eden” per favorire uno scambio di opinioni e idee e capire se si possa poi concretizzare un comitato o qualche altra azione civica. «E’ bene chiarire da subito che questo mio personale intervento - afferma Bodon - non deve essere inteso come una polemica precostituita contro l’amministrazione Comunale, anzi, la stessa ha tutto il diritto di intervenire come meglio crede, e prendersi le relative responsabilità. Nello stesso tempo da cittadino oltre che da uno che ha avuto responsabilità sia in amministrazione sia nell’associazionismo, mi sento di proporre una iniziativa di coinvolgimento popolare per salvaguardare un bene pubblico che per storia e per memoria deve andare salvaguardato. Dico di più, si tratta di mettere in atto ciò che questa giunta nel suo programma amministrativo poneva come un punto qualificante il completamento dell’ex sala Eden per una destinazione civica multifunzionale. Questo edificio anche se non presenta pregi architettonici o storici di rilievo ha avuto nel nostro paese una rilevanza significativa, che deve andare preservata e valorizzata. Non si tratta di nostalgia, ma di guardare al futuro, ai giovani, rivitalizzare “il Centro Storico” oggi disertificato e abbandonato”.

L’iniziativa trova subito l’appoggio del gruppo consiliare Siamo Bovolenta: “Ci fa piacere vedere che anche i cittadini si sono mobilitati. - afferma Matteo Griggio - È la dimostrazione che i bovolentani hanno a cuore il patrimonio storico di questo paese, ma soprattutto che, prima che di parcheggi, hanno bisogno di spazi aggregativi pubblici che a Bovolenta mancano totalmente e per i quali questa amministrazione continua a non dare risposte. Non ci risulta che in paese ci sia un problema strutturale di mancanza di parcheggi. Quello che certamente manca è un qualsiasi progetto per lo sviluppo commerciale del paese, nella pia illusione che tutto si risolverà con la bretella. Ci auguriamo che queste istanze vengano ascoltate.”

Provinciale chiusa a Terrassa, traffico deviato a Bovolenta

Ha ripercussioni su Bovolenta la chiusura al traffico per tre mesi la strada provinciale che collega Terrassa alla frazione di Azercavalli. Per consentire i lavori di allargamento del ponte sullo scolo Prarie la strada è stata interrotta al traffico e anche il bus della linea CandianaTerrassa - Bovolenta - Padova viene deviato con una variazione di orario per gli studenti che salgono a Terrassa centro. Tutto il traffico è deviato su via Madonna dal centro di Terrassa, su via Navegauro da Arzercavalli e via D’Annunzio in territorio di Bovolenta. Delle ripercussioni sul trasporto pubblico, in particolare per gli studenti diretti a Padova e per i pendolari, penalizzati dai nuovi orari, si è occupato il vice presidente della Provincia Vincenzo Gottardo. “In accordo con Busitalia Veneto- spiega - abbiamo individuato le modifiche alla linea Agna - Candiana Padova per ridurre i disagi. Le corse in arrivo da Candiana una volta giunte ad Arzercavalli proseguono per Bovolenta lungo via Navegauro. Sono state introdotte delle corse - bis per il capoluogo. Alla mattino la corsa in partenza da Candiana alle 6.30 fa il giro per Conselve e transita a Terrassa alle 6.45. Da Padova le due corse bis in partenza alle 13.45 e 14.10 e prima limitate a Bovolenta sono prolungate fino a Terrassa. Gli studenti diretti a Terrassa devono salire esclusivamente sulle corse bis perché le medesime corse di linea una volta giunte a Bovolenta proseguiranno per Arzercavalli”. Protestano i lavoratori pendolari di Terrassa per le poche corse a disposizione.

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