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Un percorso per aiutare le persone ad affrontare la perdita di un caro
Elaborare una devastante vicenda personale fino a trasformarla in un dono da mettere a disposizione di tutti. Ci sta provando Ombretta Rosati, titolare di un’impresa funebre cittadina, che è riuscita a dare forma a un’idea sulla quale lavora ormai da oltre un anno. La prematura scomparsa del marito Mirko nel 2018, che l’ha lasciata sola con dei figli ancora piccoli, l’ha portata ad affrontare un percorso per provare a dare un senso a tutto quel dolore che sembrava una montagna insormontabile da scalare. Quell’idea adesso ha un nome, “Progetto Clessidra – La vita oltre il tempo”, che si concretizza in un percorso di “deepcounsellin”, un accompagnamento specializzato per sostenere chi deve affrontare la prova della perdita di un proprio caro.
“Ho sentito il bisogno di creare il Progetto Clessidra - spiega Ombretta Rosati - per estendere a tutte le famiglie che vivono il lutto, la possibilità di conoscere una modalità nuova per raggiungere la consapevolezza del dolore, entrarci dentro per poter trovare un equilibrio nuovo che porti ad una nuova forma di serenità e che ti dia la possibilità di ricominciare. Nasce dal desiderio di essere dono per gli altri, grazie alla condivisione di un’e- sperienza personale, che mi ha portato con i miei figli a ritrovare nel “nostro viaggio” la serenità interiore, la felicità e la gioia per la vita. Percorso che, accompagnando fuori di noi la sofferenza, ci permette di poter essere ancora terreno fertile dove far fiorire nuovi sogni. Nel mio lavoro sono quotidianamente a contatto con il dolore delle famiglie in lutto. Questo sentimento di forte dolore, si traduce in pianto profondo che si sente dentro e si vede fuori. Il Progetto Clessidra vuole coinvolgere la persona, nella sua totalità, a vivere diversamente questo momento affinché, anche il significato stesso della parola lutto possa cambiare”.
Il deepcounsellin, l’accompagnamento specializzato per sostenere il dolore del lutto. Collaborano al progetto anche Francesca Marzotto e Paolo Zanarella, il celebre “pianista fuori posto”
Con Ombretta Rosati ci sono anche Francesca Marzotto, consulente per lo sviluppo della coscienza attraverso discipline integrate che utilizza il counseling per riportare armonia nel corpo e vita nella mente grazie a degli strumenti che vanno a regolare il sistema nervoso-emotivo-ormonale, e il musicista compositore Paolo Zanarella, noto ai più come “il pianista fuori posto”, che propone l’esperienza del Pianobenessere. Progetto Clessidra ha adesso anche una sede fisica con degli spazi dedicati in via San Rocco. Per informazioni sul progetto: 328/5688999 e contatti@ progettoclessidra.it.
Alessandro Cesarato
La lampada della pace, il passaggio di consegne a Chioggia
La lampada della pace della Diocesi è arrivata in città per il passaggio di consegne a Chioggia. L’appuntamento si è tenuto nella chiesa parrocchiale del quartiere di Sant’Anna. Si è trattato dell’ultima tappa padovana del progetto Custodi di pace, avviato lo scorso 23 novembre, con la fiammella che ha girato l’intero territorio diocesano invitando a pregare per la pace, in varie occasioni. Ci sono state veglie, adorazione, incontri ecumenici e interreligiosi, sensibilizzazione nelle scuole e nei luoghi di lavoro. La lampada è stata adesso consegnata a un’altra diocesi del Triveneto, quella di Chioggia appunto, che ha accolto la proposta di proseguire questo cammino nel suo territorio, perché la preghiera non si interrompa e si mantenga viva l’intercessione per la pace. Il vescovo Claudio Cipolla, al termine della veglia di preghiera, l’ha messa nelle mani di monsignor
Giampaolo Dianin, vescovo di Chioggia, affidandogli la custodia di questo prezioso dono. Alla veglia, oltre ai sindaci delle due città, erano presenti anche quelli del territorio del Piovese.
“Al termine di questo “pellegrinaggio” nei vicariati padovaniha fatto sapere il vescovo Dianin tramite la sua segreteria - è stato chiesto alle diocesi vicine di continuare questa iniziativa perché la preghiera non si interrompa e si tenga sempre viva l’intercessione per la pace.
Così mi è stata fatta la proposta di continuare noi questa staffetta della pace, per il tempo che riteniamo opportuno, e poi consegnarla a un’altra diocesi. Mi è sembrata una proposta bella che può aiutarci a essere anche noi custodi della pace”. (a.c.)