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A Padova il Centro Culturale San Gaetano ospita un’altra mostra di richiamo Frida Khalo e Diego Rivera, coppia tra passione e talento artistico

Èuna delle mostre più attese a Padova nel 2023: Frida Kahlo e Diego Rivera, dedicata alla coppia di artisti messicani, verrà ospitata al Centro Culturale San Gaetano fino al 4 giugno. Un evento di rilievo per la città di Padova, unica tappa italiana per una mostra che, dopo essere già stata allestita a Melbourne, proseguirà verso Londra, New York per poi tornare quindi in Messico. Frida Kahlo e Diego Rivera, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e organizzata da Vergel Foundation, MondoMostre e Skire, in collaborazione con l’Instituto Nacional de Bellas Artes y Literatura (INBAL), si propone di far conoscere l’arte e il legame di due artisti che hanno lasciato un’importante traccia nell’arte messicana e mondiale e che hanno vissuto un rapporto intenso e talora turbolento, caratterizzato da una grande passione ma anche da tradimenti da ambo le parti.

Una coppia unita anche dal talento artistico che seppe conquistare numerosi estimatori, come Jacques e Natasha Gelman, dalla cui collezione privata proviene il cuore della mostra ospitata a Padova con la curatela di Daniela Ferretti: ventitré opere di Frida Kahlo e nove di Diego Rivera, compresi numerosi autoritratti della pittrice diventati ormai iconici. La collezione statunitense del regista Jacquee Gelman e della moglie include numerose opere di alcuni degli artisti più rappresentativi dell’arte contemporanea, da Picasso a Bacon, ma fu con la coppia di artisti messicani che i collezionisti instaurarono un rapporto diretto e intenso, diventando anche protagonisti di alcuni loro ritratti. Oltre trenta opere che permetteranno non solo di esplorare l’arte di Frida Kahlo e di Diego Rivera, ma anche di compiere un viaggio in Messico, terra tanto amata dalla pittrice: la mostra include infatti anche un’esposizione di costumi tradizionali messicani, nei quali si possono riconoscere gli stessi colori e la stessa forza espressiva che si ritrovano nelle opere dei due artisti.

Altra protagonista della mostra è la fotografia, forma d’arte che ebbe una forte influenza su Fri-

Interessante anche l’esposizione di costumi tradizionali messicani, nei quali si possono riconoscere gli stessi colori e la stessa forza espressiva che si ritrovano nelle opere dei due artisti da Kahlo. Il padre, Karl Wilhelm Kahlo, era un fotografo d’architettura e la figlia, da giovane, lo accompagnava spesso nei suoi viaggi in Messico, potendolo quindi ammirare all’opera. Il legame fra la pittrice e il mondo della fotografia trovò espressione anche in vari ritratti che alcuni dei migliori fotografi internazionali del suo tempo vollero dedicarle e che fanno parte della mostra.

Scatti di Héctor Garcia, Manuel Álvarez Bravo, Giséle Freund, Martin Munkacsi, Nickolas Muray, Lucienne Bloch e Edward Weston permetteranno ai visitatori di gettare un ulteriore sguardo su un’artista che, a quasi settant’anni dalla sua scomparsa, continua ad affascinare con la sua storia, il suo vissuto e la sua arte.

Barco Teatro: musica, prosa e arte fino al 20 maggio

È iniziata lo scorso gennaio la seconda parte della stagione di Barco Teatro, che fino a maggio proporrà un programma ricco di eventi teatrali e musicali. Nato nel 2018 dal desiderio di creare in città uno spazio dedicato a nuove modalità di fare cultura e spettacolo, Barco Teatro persegue la sua missione puntando su una proposta originale e varia, il tutto in uno spazio particolarmente affascinante, situato nella ristrutturata barchessa di Villa Tron. La seconda parte della stagione 2022/2023 propone una doppia programmazione: una stagione musicale e una teatrale. La stagione musicale denominata “La scatola sonora” prevede un totale di otto concerti di musica classica introdotti da musicologi e storici musicali. La direzione artistica è affidata ad Alessandro Tommasi con la consulenza di a tema allestite in platea. Fra gli spettacoli in programma: Maschere. Cronache di servitori e padroni nella Commedia dell’arte (11 marzo), Prova Generale (teatro d’improvvisazione, 25 marzo- nella foto qui a fianco), Le Allegre comari (22 aprile), Raccontare la resistenza (25 aprile), La Castellana (12/13 maggio), La pazzia di Isabella (20 maggio).

Giacomo Susani per la chitarra classica.

“Innesti teatrali” è invece il titolo scelto per la stagione teatrale, un totale di undici spettacoli con la direzione artistica di Bruno Lovadina preceduti da cene

Fra teatro e musica, spazio anche all’arte: Barco Teatro ospita infatti una mostra d’arte dedicata al pittore e scultore padovano Carlo Schiavon (creatore anche di oggetti scenici per registi del calibro di Liliana Cavani e Giorgio Strehler), visitabile durante gli appuntamenti della stagione. (f.t.)

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