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Idrovia a Mira , fondi in arrivo per le telecamere
In arrivo i fondi per le telecamere lungo l’idrovia. Il Comune di Mira ha infatti ricevuto conferma da parte della Regione di un contributo di 15mila euro per installare un nuovo servizio di videosorveglianza dedicato alla lotta contro l’abbandono rifiuti. “L’idrovia è purtroppo un posto dove vengono abbandonati molti rifiuti - spiega il sindaco di Mira Marco Dori - e spesso si tratta di inerti o altro materiale da demolizioni, anche eternit. Quando abbiamo saputo che la Regione Veneto aveva lanciato un bando per finanziare impianti di videosorveglianza contro l’abbandono rifiuti, la nostra Polizia Locale, che si occupa di questo tipo di attività, si è subito fatta trovare pronta e ha presentato un progetto che è stato premiato con il finanziamento. Pensiamo di completare l’impianto entro l’autunno e di dare uno stop a questi abbandoni”. L’impianto riceverà un finanziamento regionale di 15mila euro, altrettanti ne metterà il Comune di Mira, e prevede l’installazione di una coppia di telecamere fisse con riconoscimento targhe, in grado di coprire gli accessi alle due strade arginali dell’Idrovia, ma anche di un ulteriore apparato di videosorveglianza con capacità di copertura a 360 gradi, per le indagini territoriali necessarie all’individuazione di possibili attività riconducibili all’abbandono. “Ricordo che abbiamo sempre in dotazione un impianto di videosorveglianza ambientale che stiamo già utilizzando per trovare chi abbandona rifiuti, mentre dalla prefettura hanno confermato un secondo finanziamento per integrare l’attuale sistema di controllo territoriale”. Nei mesi scorsi lo stesso sindaco Dori, aveva lanciato un appello per ottenere fondi per installare sistemi di controllo. Lo sversamento continuo di rifiuti in questa area infatti comporta un esborso costante da parte delle casse comunali. Spesso a sversare rifiuti in modo abusivo sono aziende nel campo edile che lavorano fuori dal territorio comunale e che così intenderebbero non pagare i costi di smaltimento necessario per i materiali recuperati.
della Riviera del Brenta
Dalla Regione stanziati
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Questa edizione raggiunge le zone di Mira e Dolo per un numero complessivo di 13.319 copie. Iscrizione
Una stagione da vivere e da condividere, grazie ad una ricchezza e varietà di proposte e di appuntamenti, dalla grande città al paesino di campagna o al borgo montano, dalla località balneare alle mete culturali. Nel nostro Veneto le iniziative non mancano e in questi mesi il calendario è denso e quantomai ricco: c’è solo l’imbarazzo della scelta per chi vuole regalarsi un giorno spensierato o una serata all’aperto tra buona musica, la magia del palcoscenico o i piaceri della tavola. Fino a tutto settembre ogni località ha le sue iniziative, ogni città i suoi eventi, per tutti i gusti. Spesso però non consideriamo un dettaglio. Fondamentale. Dietro ai programmi, ai volantini e agli striscioni di grandi e piccoli appuntamenti ci sono gruppi di persone, il più delle volte volontari, che prestano il loro tempo per l’organizzazione, l’allestimento, il servizio. Un aspetto fondamentale e non di poco conto, soprattutto per la miriade di proposte, dalla sagra paesana al concerto in piazza, che animano anche i paesi più piccoli e che arricchiscono la nostra estate. Il volontariato diventa così il “motore” indispensabile di numerosi appuntamenti, che altrimenti non potrebbero aver luogo con la stessa intensità, capillarità e durata. Pensiamo al lavoro incessante delle varie Pro Loco, come di chi presta il proprio servizio nei gruppi parrocchiali, o in varie associazioni e gruppi che ogni estate rendono possibili decine di proposte.
Come accade per altri settori, dallo sport al sociale, anche lo svago e il divertimento vivono grazie all’impegno gratuito e generoso di tante persone che scelgono di dedicare intere giornate all’allestimento e all’organizzazione degli eventi più disparati. Senza il volontariato le nostre lunghe estati sarebbero un po’ più spente e silenziose, soprattutto nei piccoli centri, nei quartieri, nei rioni. I nostri ragazzi avrebbero meno occasioni di ritrovo e di divertimento, così come molti anziani che si ritrovano nelle feste organizzate sotto casa. Se le nostre estati sono più belle, coinvolgenti e divertenti lo dobbiamo anche a loro, ai tanti volontari e al loro generoso entusiasmo.