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La Regione investe sull’Interporto e punta su uno sviluppo sostenibile

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A tavola

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“La posizione favorevole unita alla crescente affermazione della logistica integrata, sta facendo acquisire all’interporto di Rovigo una significativa rilevanza logistica”

Non ha dubbi la vicepresidente della Regione Veneto, Elisa De Berti: “Si può, anzi si deve, sviluppare la logistica con una forte attenzione all’ambiente. Con interventi innovativi, che con tecnologie avanzate migliorano l’impatto sull’ecosistema, dando nel contempo vantaggi nella gestione di processi complessi, come quelli portuali”. E così ha introdotto l’annuncio dei due nuovi bandi di gara per il completamento della pavimentazione dei piazzali a servizio delle banchine di attracco fluviali e per l’elettrificazione delle banchine.

Un primo provvedimento avrà lo scopo di consolidare e implementare lo sviluppo dell’area interportuale dal punto di vista commerciale e turistico. Una seconda procedura, invece, servirà alla realizzazione di quello che in gergo tecnico è definito “cold ironing”, vale a dire l’elettrificazione delle banchine per permettere alle navi di ormeggiare spegnendo i motori. La Regione del Veneto punta, con questi due interventi, sullo sviluppo del Porto Interno di Rovigo, infrastruttura strategica per la logistica del Nord-Est.

“L’interporto di Rovigo, come individuato dal Piano Regionale dei Trasporti 2020-2030, ha un ruolo strategico nella politica regionale per il trasporto delle merci – prosegue la vicepresi- dente della Regione del Veneto, Elisa De Berti – non solo è una delle cinque strutture che costituiscono il Sistema interportuale regionale, ma è anche un unicum nel sistema veneto perché qui si concentrano le tre modalità di trasporto delle merci, su gomma, su ferro e per via d’acqua. È collegato con l’idrovia Mantova Venezia; tramite raccordo ferroviario dedicato è collegato alla linea ferroviaria Bologna Padova, infine grazie al raccordo stradale è collegato alla viabilità primaria stradale e autostradale”.

Il primo intervento prevede il consolidamento di un’area di circa 6 mila metri quadrati di banchina interportuale, impiegando una platea su pali per scongiurare cedimenti e garantire una portata finale omogenea di 5 tonnellate per metro quadrato. In aggiunta verranno realizzati una vasca per la raccolta delle acque meteoriche di dilavamento del piazzale e un pacchetto stradale idoneo a garantire il traffico interportuale.

L’ importo complessivo dell’intervento è di 2,3 milioni di euro.

Il secondo intervento, finanziato nell’ambito del Piano complementare al Pnrr per un importo complessivo di 3 milioni di euro, consiste principalmente nella realizzazione di una nuova cabina elettrica di ricezione Enel a 20kV, e nel posizionamento di quattro co- lonnine di servizio elettrico e acqua potabile da posizionare lungo le banchine.

Per entrambi gli interventi Infrastrutture Venete, stazione appaltante, ha già avviato la procedura negoziata per l’af- fidamento del contratto d’appalto. I lavori avranno inizio in autunno per terminare a primavera 2024.

“La posizione favorevole – aggiunge la vicepresidente De Berti – unita alla presenza

Iras, nulla di fatto: non passa la delibera che proponeva una transazione

Non è passata la delibera avanzata dal capogruppo della Lega Michele Aretusini e poi condivisa anche da gran parte dell’opposizione e dal capogruppo del Pd Nello Chendi. La proposta era andare a una transazione per risolvere la convenzione di Casa Serena, permettendo all’Iras di non sprofondare ed evitando la strada del contenzioso.

In particolare, la delibera è stata è stata bocciata con 16 voti contrari e 13 a favore da parte dell’opposizione e metà Pd. Tra i contrari, il sindaco e i consiglieri Graziano Azzalin, Giovanni Salvaggio, Elisa Pinato, Giovanni Punzo e Angelo Montagnolo del gruppo Pd, Matteo Masin,

Federico Saccardin, Vanni Borsetto e Gianmario Scaramuzza del Forum, Giorgio Osti, Elisabetta Traniello, Alessandro Romagnolo ed Elena Biasin della lista Gaffeo, infine Luca Andretto e Marco Bonvento del gruppo misto.

Nella sua dichiarazione di voto, il sindaco Edoardo Gaffeo ha espresso tutta la sua amarezza per la situazione creatasi che “non è una vittoria per nessuno”.

Il primo cittadino ha quindi chiarito la sua posizione contraria affermando che, dopo aver analizzato tutti gli aspetti di natura contabile, amministrativa, legale e patrimoniale è giunto alla conclusione che l’approvazione di diversi magazzini che consentono lo shift modale tra le diverse modalità di trasporto, e alla crescente affermazione della logistica integrata, stanno facendo acquisire all’interporto di Rovigo una significativa rilevanza logistica. Inoltre va considerato che l’interporto ha anche potenzialità nello sviluppo turistico della navigazione interna, grazie al porticciolo turistico posizionato nei pressi della banchina commerciale. È per questo che l’interporto di Rovigo merita attenzione e investimenti particolari”. della delibera non consentirebbe di tutelare gli interessi del Comune.

Sulla vicenda, l’assessore regionale alla sanità e al sociale Manuela ha dichiarato: “Prendiamo atto con rammarico della decisione del consiglio comunale di Rovigo che, seppur in parte attesa e scontata, mette la parola fine su un percorso di salvataggio al quale abbiamo lavorato a lungo con l’obiettivo condiviso di mantenere in attivo l’Iras. Mi impegno sin d’ora ad incontrare il personale e i creditori per fare chiarezza sulla situazione”.

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