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Un luogo alla memoria di Berlusconi: la prima mozione è a Rovigo

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A tavola

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ARovigo una mozione per intitolare una via, un parco, uno spazio o un’area pubblica confacente alla memoria di Silvio Berlusconi. È quanto ha proposto il consigliere comunale di Rovigo, Antonio Rossini.

“Visto il tributo delle più alte autorità istituzionali, che hanno tributato a Silvio Berlusconi onori e i e meriti riservati solitamente ai più importanti statisti della Repubblica italiana – spiega Rossini – e pensando sia opportuno celebrare in modo significativo la figura del noto politico e imprenditore italiano, quattro volte Presidente del Consiglio, ho voluto avanzare questa mozione, anche in considerazione del fatto che la normativa vigente permette con deroga del Prefetto l’intitolazione di vie, parchi, monumenti a personalità scomparse da meno di 10 anni”.

“Il valore della parabola professionale, umana e politica di Silvio Berlusconi, che ha le sue radici profonde nella cultura del lavoro nonché i legami profondissimi tra Silvio Berlusconi e il tessuto imprenditoriale e civile della nostra nazione, incoraggiandone lo sviluppo economico-sociale contribuendo a raggiungere un livello di eccellenza con risultati per l’Italia nel mondo, è certamente degna di riconoscimento – continua il consigliere –. La comunità internazionale ha unanimemente riconosciuto il ruolo che Silvio Berlusconi ha avuto nel rafforzare l’Europa, rinsaldando i rapporti con gli Stati Uniti d’America, proponendosi come mediatore tra Russia e Occidente, capendo la valenza strategica del Mediterraneo, rafforzando i legami con i Paesi Nato e promuovendo l’ingresso di nuove Nazioni Nell’Alleanza Atlantica ed avviando un credibile processo di rinascita

Rossini: “Il ricordo di Berlusconi merita di trovare, al di là dell’orientamento politico, una giusta e riconoscente collocazione, a memoria delle prossime generazioni” politico-economico delle nazioni africane. Il tutto in un quadro politico mondiale in cui la nostra Nazione ha raggiunto altissimi livelli di credibilità e di consenso”.

“Silvio Berlusconi ha cambiato il volto della politica italiana, diventando una figura chiave della politica italiana ed è rimasto al centro dell’attenzione del paese per molti anni – prosegue Rossini –. Il suo ricordo merita di trovare, al di là dell’orientamento politico, una giusta e riconoscente collocazione, ad imperitura memoria delle prossime generazioni di cittadini di Rovigo. Da qui la mia proposta di avviare l’iter di intitolazione di un luogo pubblico alla sua memoria”.

UniverCity card, Rizzato: “Ampliarla a tutti gli studenti rodigini”

“Sulla card universitaria si può e si deve fare meglio”. A sostenerlo è il consigliere comunale leghista Lorenzo Rizzato, ex rappresentante degli studenti di Rovigo.

“Qualche giorno fa – dichiara Rizzato – ho appreso dalla stampa dell’iniziativa del Cur, il Consorzio universitario di Rovigo, di rilanciare UniverCity card, dopo l’emergenza Covid 19”. Rizzato, che della card è stato il proponente, ricorda il percorso di questa iniziativa: “Proposi questa idea prima come rappresentante degli studenti universitari. La mia proposta prevedeva che la card venisse estesa a tutti gli studenti universitari della città, dunque non solo a coloro che frequentano i corsi di laurea della sede di Rovigo (come avviene attualmente), ma a tutti quelli che abbiano la residenza nel capoluogo. I primi ad essere interessati a questa modifica sono proprio i commercianti poiché gli studenti del Cur nel 90% dei casi provengono da fuori città e rimangono a Rovigo lo stretto necessario per le lezioni, mentre gli studenti residenti abitano in città 365 giorni all’anno e quindi logicamente hanno una maggiore probabilità di acquistare nei negozi rodigini”.

Rizzato continua: “Purtroppo però, ancora una volta, sono rimasto deluso nello scoprire che non si è fatto questo ulteriore ed importante passo in avanti. Purtroppo, così facendo continuano a sussistere studenti di serie A e di serie B, una situazione che trovo inaccettabile”.

Per concludere, Rizzato evidenzia: “Rovigo ha tutte le carte in regola per diventare una città universitaria e questo potrebbe dare un enorme contributo a rendere la città più vivace e dinamica, creando anche un maggiore indotto economico. L’obiettivo però si può realizzare solo attraverso il presupposto fondamentale della collaborazione tra le istituzioni locali, altrimenti si resta nel campo delle ambizioni, e recependo le proposte costruttive che provengono da chi conosce bene la realtà universitaria come dagli studenti”.

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