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Polemica su Rovigo città murata: “Si riconosca il merito di Italia Nostra”
“Rovigo è città murata e un videoclip del 2015 hanno riportato in luce tanti interessanti aspetti del nostro capoluogo”. Come presidente di Italia Nostra, sezione di Rovigo, anche se in carica da soli quattro anni e non avendo quindi vissuto la stagione 2011- 2015 del progetto educativo, Fabio Bellettato ritiene doveroso fare alcune precisazioni, in merito alla presentazione del nuovo videoclip di Rovigo medievale, presentato all’Urban Digital Center, nel corso di un appuntamento organizzato dal Rotary Club. “Italia Nostra naturalmente plaude all’iniziativa promossa dal Rotary, per il completamento di questo video sulla Rovigo medievale e chiede che nelle prossime comunicazioni si faccia almeno cenno che questa iniziativa parte dal progetto “Rovigo è città murata” di Italia Nostra del 2015. Non per puro vanto, ma per un giusto riconoscimento del lavoro di tutti”.
Bellettato ricorda che mentre erano note realtà come quelle di Montagnana, Cittadella, Este, “come in tanti altri ambiti che riguardano il Polesine, in cui vengono trascurate o perfino disconosciute reali eccellenze, non si sapeva di Rovigo o quantomeno nessuno, fino a questo momento, aveva avviato una campagna di sensibilizzazione, iniziata da Italia Nostra sezione di Rovigo, per far emergere questo tesoro nascosto, che racconta la storia di una città e del suo territorio. Infatti i tratti di mura medievali salvati dalle demolizioni, perpetrate fin dal XIX secolo, sono per la maggior parte inglobati negli edifici, costruiti lungo l’antica cinta difensiva e quindi non percepibili dai frequentatori del centro rodigino”.
Necessitava quindi un’azione volta ad aiutare ad aprire gli occhi su questa pregevole caratteristica storica della città che Italia Nostra ha avviato partendo dalla civile e responsabile segnalazione di alcuni cittadini,circa l’abbattimento di un tratto di mura antiche, durante una ristrutturazione: era il 2011. Dal convegno che ne seguì, svoltosi in Accademia dei Concordi, nacque l’ide-
Dal 2011 a oggi numerosi i progetti messi in campo per valorizzare questa importante caratteristica del capoluogo polesano azione del progetto con capofila Italia Nostra, insieme ad altre associazioni culturali,condiviso dal Comune di Rovigo, sostenuto da un contributo della Fondazione Banca del Monte, della Fondazione Cariparo,dell’impresa edile Milan Luigi, con la partecipazione di due istituzioni scolastiche della città: ltg
“Amos Bernini” e Iis “Edmondo DeAmicis”.
Allievi e insegnanti si impegnarono per realizzare la mappatura della parte di mura visibili, nonché la loro promozione turistica attraverso un percorso studiato e descritto in una mappa per guidare i visitatori. La condivisione di questi anni di lavoro e ricerca con la cittadinanza si è concretizzata nel convegno e nella mostra che si sono tenuti nella Pescheria Nuova nel gennaio 2015. Alla mostra, visitata da circa 1000 persone,era stato proiettato un video, che consentiva un tuffo nel passato, un viaggio virtuale lungo le mura di una straordinaria Rovigo del 1650. Questo originale filmato era stato realizzato solo per metà, dal paziente lavoro del maestro d’arte Francesco Davin, coadiuvato dall’architetto Fiorenza Ronsisvalle, responsabile della sezione pianificazione e dal professore Leobaldo Traniello, chiamato più volte per una verifica e corretta interpretazione della mappa del Mortier.
Marco Scarazzatti
I tratti di mura medievali salvati dalle demolizioni, perpetrate fin dal XIX. secolo, sono per la maggior parte inglobati negli edifici, costruiti lungo l’antica cinta difensiva, e quindi non percepibili dai frequentatori del centro rodigino