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La Regione ha scelto Treviso come centro di Medicina dello sport nei giovani atleti

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A tavola

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L’esperienza acquisita negli ultimi dieci anni con l’attività dedicata anche al monitoraggio dei giovani atleti con gravi patologie cardiovascolari è valsa alla Medicina dello sport di Treviso, diretta dal dottor Patrizio Sarto, la designazione da parte della Regione come centro di riferimento veneto per lo sport nei giovani affetti da cardiopatie. Un percorso di équipe unico in Italia: dalla presa in carico clinica a quella psicologica e sportiva, con il coinvolgimento di specialisti di discipline diverse grazie alla collaborazione con il dipartimento cardiovascolare, con il Suem 118 e con il servizio di psicologia ospedaliera. Oggi sono più di cinquanta i ragazzi, con età media di 16 anni, seguiti dal centro. Altrettanti sono quelli in attesa di essere presi in carico. “In dieci anni – fa presente il direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana, Francesco Benazzi – sono stati valutati più di 22mila atleti per 65mila volte e sono state diagnosticate 69 patologie a rischio di arresto cardiaco”.

“Quando un giovane riceve la diagnosi di cardiopatia e per questo viene escluso dal mondo sportivo c’è il rischio – racconta Sarto – che si esponga all’adozione di stili di vita sedentaria con conseguenze negative sul suo sviluppo psicofisico, causato anche dallo stato di fragilità psicologica secondario alla diagnosi. Ma c’è anche il rischio della negazione della patologia diagnosticata, con prosecuzione dello sport in autogestione, con possibili rischi anche gravi per la salute”. L’équipe interdisciplinare trevigiana interviene sia sui pazienti che sulle loro famiglie: “È fondamentale che raggiungano uno stato di consapevolezza della diagnosi che permetta di cambiare comportamenti e stili di vita, oltre a un’indicazione personalizzata sull’esercizio fisico da svolgere in sicurezza”. Fondamentale è anche il supporto del Suem 118: “I

Il Direttore generale Francesco Benazzi con il dottor Patrizio Sarto e la dottoressa Marialuisa Ferramosca nostri operatori – spiega la direttrice Marialuisa Ferramosca – stanno formando i familiari a saper riconoscere l’arresto cardiaco, spiegando le modalità per attivare il 118, praticare le compressioni toraciche e usare il defibrillatore”.

Stop al punto tamponi il sabato alla Madonnina

Dal primo luglio l’accesso del sabato mattina al punto tamponi Covid alla sede del Dipartimento di prevenzione della Madonnina è stato sospeso a seguito della mutata situazione epidemiologica e del numero delle richieste. Chi avesse la necessità di eseguire nella giornata di sabato un tampone molecolare pre-operatorio per un intervento programmato in una struttura al di fuori dell’Ulss 2 può eseguirlo (con prenotazione obbligatoria sul sito) all’ospedale Ca’ Foncello in microbiologia. Nel resto della settimana rimangono inviati sedi e orari dei centri tampone, sempre con accesso tramite prenotazione obbligatoria sul sito internet.

Vademecum per la difesa da zecche e zanzare

Una puntura di una zanzara o un morso di una zecca possono essere più che una semplice scocciatura e rappresentare un vero e proprio problema di salute.La maggior parte delle punture/ morsi sono innocui ma alcune zanzare e zecche possono trasmettere malattie anche gravi, chiamate arbovirosi. Sul sito dell’Ulss 2 tutti i consigli per proteggersi e le raccomandazioni per affrontare viaggi ed escursioni.

Prosecco hills link. Dalla stazione di Conegliano autobus a basso impatto durante i fine settimana estivi

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