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Turismo sostenibile sulle Colline Unesco Ora si viaggia su treno e navette green
Dal primo luglio fra le Colline del Prosecco ci si muove in autobus green. Perché il basso impatto ambientale sul sito Unesco conta e la sfida annunciata di un milione di turisti in arrivo entro i prossimi cinque o sei anni deve andare di pari passo con la sostenibilità. È questo l’obiettivo di “Prosecco hills link”, progetto di valorizzazione del turismo sul territorio della Docg all’insegna di una nuova mobilità: un collegamento (un link, appunto) tra ferro e gomma, con i turisti che oggi hanno la possibilità di raggiungere Conegliano in treno e poi muoversi fra le prestigiose Colline del Prosecco in autobus, percorrendo un itinerario segnato da tappe e fermate fra spettacolari paesaggi.
A mettere la firma sull’iniziativa, che tecnicamente vede la stretta collaborazione di Trenitalia e Mobilità di Marca, è la Regione del Veneto, assieme a Provincia di Treviso, Comune di Conegliano, associazione Patrimonio Colline Conegliano Valdobbiadene, Consorzio Tutela Prosecco Conegliano Valdobbiadene. “Si apre – afferma Luca Zaia, presidente della Regione – una grande sfida che si inserisce in quella di investire sul turismo emozionale e su circuiti solo per ora minori”. Con territori che finora hanno vissuto di agricoltura, ma che si stanno preparando velocemente ad aprire le proprie porte anche al turismo. “Quattro anni fa ci siamo guadagnati con le unghie il riconoscimento dell’Unesco. Le previsioni – continua il governatore – dicono che per il decimo anno ci saranno un milione di presenze turistiche. Un ulteriore traguardo per il Veneto, che ne conta complessivamente oltre 70 milioni annui ed è la regione più turistica d’Italia”.
Un turismo sempre più sulle due ruote, quello che si muove in Veneto. Che conta il 25 per cen-
Legambiente:
Nelle acque del Sile ci sono ancora troppi batteri fecali. Soprattutto nel tratto di Santa Cristina e Quinto di Treviso, dove la presenza di Escherichia coli supera per il terzo anno consecutivo il limite di qualità. Ad affermarlo è Legambiente, che a fine giugno ha presentato i dati della propria indagine sul fiume nell’ambito di “Operazione Fiumi”, campagna di citizen science e ambientalismo scientifico realizzata con il supporto di Arpav, in collaborazione con Coop Alleanza 3.0 e Anbi Veneto (associazione regionale dei consorzi di bonifica), oltre che con il partenariato tecnico di Strada. Il batterio fecale ricercato dall’equipaggio di Legambiente serve a monitorare il livello di depurazione delle acque e la presenza di eventuali picchi di inquinamento dovuti a scarichi non to delle 25mila biciclette che in Italia vengono caricate sui treni. “Questo è il futuro”, sostiene Zaia, che rassicura: le bici potranno passare dal vagone ferroviario al bagagliaio del pullman. La stazione di Conegliano è raggiungibile con i treni regionali, che vedono nel fine settimana un buon numero di corse: 80 il sabato e 68 nei giorni festivi. Da qui ci si può spostare in autobus, che garantirà sei corse al giorno (sempre durante i fine settimana, fino all’autunno) e che toccherà in un percorso ad anello 13 comuni, con 38 possibili fermate. Fra borghi e vigneti, sarà possibile raggiungere, oltre che Conegliano, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Vidor, Valdobbiadene, Miane, Follina, Cison di Valmarino, Revine Lago, Tarzo e Vittorio Veneto. In un’unica giornata sarà possibile salire e scendere sul mezzo più volte: il biglietto giornaliero costa 15 euro, mentre quello valido 48 ore costa 22 euro. Entrambi acquistabili su tutti i canali di vendita di Mom, ma anche direttamente a bordo. La prima corsa parte dalla stazione di Conegliano alle 9.50 e l’ultimo autobus arriva alla stazione alle 19.55.
Trenitalia e Mom interagiscono per affrontare la sfida annunciata di un milione di turisti in arrivo nei prossimi 5-6 anni autorizzati o a sversamenti illegali. Un parametro utilissimo a capire se l’acqua del fiume può essere utilizzata per irrigare. Tre punti del Sile sui cinque monitorati hanno valori di poco superiori al limite di qualità indicato da Arpav (Silea, Casale e Quarto d’Altino). Di Quinto si è detto, mentre a Cavallino Treporti i valori anomali fanno pensare a una possibile criticità nelle vicinanze. “I livelli idrometrici sono in recupero, ma – ha spiegato Francesco Tosato, portavoce dell’operazione – questo è il segnale che avviare interventi per l’allaccio alla rete fognaria delle abitazioni ancora sprovviste porta risultati e che gli amministratori devono insistere in questo senso, oltre a non abbassare l’attenzione verso fenomeni degli scarichi abusivi e a sversamenti agricoli illegali”.