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Lago Film Fest, il cinema del futuro Retrospettiva per il Leone d’oro Lav Diaz

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A tavola

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Duecento film provenienti da 45 Paesi. Nove giorni di proiezioni, incontri e masterclass dedicati al cinema del futuro, dal 21 al 29 luglio. E poi fireworks, focus tematici con ospiti italiani e internazionali. Il tutto a Revine Lago, dove ormai ogni dettaglio è pronto per la diciannovesima edizione di Lago Film Fest, festival indipendente di cinema di ricerca che mette a fuoco il futuro del cinema attraverso la lente d’ingrandimento sul cortometraggio. Un’esperienza di festival unica nel suo genere, sospesa nel tempo, che va vissuta di persona per poterla comprendere.

La selezione dei film in concorso quest’anno – tra fiction, documentari e animazioni – è avvenuta fra oltre 3mila candidature pervenute da tutto il mondo, suddivise in nove concorsi ufficiali: Moving Bodies, Nuovi Segni, Principi Award, Regione del Veneto, Concorso Nazionale, Concorso Internazionale, insieme a tre concorsi legati ai più piccoli, Unicef Kids e Unicef Teens, Unicef Young Adults e il concorso LOST (Lago Originale Soundtrack) alla migliore colonna sonora. Tutti i film vengono proiettati in lingua originale e sottotitolati in italiano.

Tra i titoli in concorso si segnalano “Natureza Humana” di Monica Lima, anteprima nazionale del film vincitore dell’International Film Festival Rotterdam; “Remix Remix” del Collettivo L’Ambulante, anteprima mondiale del film collettivo girato tra gli altri da Gaetano Crivaro, Riccardo Giacconi e Margherita Pisano; “Stasis” di Djamel Kerkar, anteprima internazionale del nuovo film di uno dei registi algerini di punta del momento; e un Premio Regione del Veneto che ospita ben quattro anteprime mondiali, film diretti dai giovani registi emergenti Anouk Chambaz, Andrea De Fusco, Giovanna Repetto e del duo Giovanni Benini e Luca Mantovani.

In apertura di festival ci sarà la proiezione fuori concorso di “Cuore di Mamma” di

Francesco Sossai, film inedito in anteprima mondiale del regista bellunese di ritorno dal successo di Cannes. Mentre come film di chiusura festival ci sarà l’anteprima italiana del restauro di “O Movimento das Coisas” di Manuela Serra, film perduto e recentemente riscoperto su un mondo rurale che va scomparendo, scelto dalla regista Catarina Vasconcelos.

Molte le proiezioni fuori concorso, tra proiezioni speciali, focus tematici e curatoriali, retrospettive dedicate ai giovani autori. E l’evento centrale di Lago Film Fest 2023 sarà proprio una retrospettiva italiana: quella dedicata a Lav Diaz, regista filippino vincitore del Pardo d’oro e del Leone d’oro alla mostra del cinema di Venezia. Alle opere di Diaz verrà dedicata una sala cinematografica adibita ex novo nel borgo di Lago, realizzata recuperando uno stabile in disuso. Sette i film in programma: dal fluviale “Evolution of a Filipino Family” (della durata di ben 11 ore) alla consacrazione avvenuta nel 2014 con il Pardo d’oro per “From What is Before”. Il regista sarà presente al festival per introdurre le proprie opere e per incontrare il pubblico in questo contesto decisamente inedito.

Al regista argentino Eduardo Williams (giovane cineasta annoverato fra i più innovativi della sua generazione), alla tedesca Helena Wittmann (il suo “Human Flowers of Flesh” dopo l’anteprima a Locarno è già stato distribuito in tutto il mondo) e allo svizzero

Cyril Schäublin (nel 2022 ha vinto alla Berlinale il premio come miglior regista) sono dedicati i fireworks. Mentre tra i focus tematici la novità assoluta è costituita dallo spazio “Frontiers”, dedicato alle contaminazioni fra cinema e arti contemporanee, dedicato quest’anno allo studio di architettura Forensic Architecture, che con le sue videoinvestigazioni ha affrontato, attraverso gli strumenti cinematografici, questioni sociali. Tra le proiezioni speciali quest’anno ci saranno due cortometraggi inediti al cinema di Eva Giolo, videoartista belga conosciuta a livello internazionale per i suoi lavori tra cinema e arte, oltre all’anteprima italiana di “Mother Melancholia” di Samantha Shay, dance film realizzato con Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch.

Al dialogo fra cinema e musica sono dedicati gli appuntamenti con alcuni ospiti d’eccezione: Davide Favargiotti, David di Donatello al miglior suono per “Dogman” di Matteo Garrone”; il sound designer e artist attivo sul cortometraggio e l’animazione Enrico Ascoli; la compositrice Giulia Tavaglia, che ha firmato anche la colonna sonora della serie “L’amica geniale”.

200 film da 45 Paesi e nove concorsi ufficiali Del regista filippino, che interverrà in presenza, saranno proiettati sette film, fra cui il fluviale “Evolution of a Filipino Family”(11 ore)

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