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Chi vincerà la corsa per Ca’ Sugana?

La campagna elettorale non è ancora davvero entrata nel vivo, ma dietro le quinte non mancano le scintille (anche fra alleati)

Ci siamo quasi, il dado è pressoché tratto, abbiamo la data e buona parte degli interpreti in campo.

I trevigiani saranno chiamati alle urne il 14 e 15 maggio per eleggere il nuovo consiglio comunale e, soprattutto, il nuovo sindaco.

I bookmaker che animano piazze e bar danno per stra-favorito il sindaco in carica: il leghista Mario Conte, 43 anni, sostenuto oltre che dalla Lega, da Fratelli d’Italia, Forza Italia e dalla lista civica che porta il suo nome. Alle sue spalle sembrerebbe potersi piazzare l’imprenditore Giorgio De Nardi, 62 anni, sostenuto dalla coalizione di centrosinistra formata da Partito Democratico, Treviso Civica, Coalizione Civica per

Treviso, Volt, Europa Verde e dalla civica del sindaco. Lotta, sempre a sentire i bookmaker piazzaroli, per il terzo posto tra Nicolò Rocco, alfiere calendiano del Terzo Polo e il pentastellato Maurizio Mestriner. Il primo ha 33 anni, è consigliere comunale uscente, mentre l’esponente del Movimento 5 Stelle ha 43 anni. Saranno rispettati i pronostici della vigilia? Decisamente presto per dirlo. Due mesi di campagna elettorale potrebbero anche produrre qualche scossone.

A proposito di campagna elettorale: non sembra ancora essere entrata nel vivo. Molti incontri, qualche aperitivo, tante riunioni preparatorie, ma poche azioni pubbliche. La città, diciamo così, non sembra an- cora essere coinvolta in quella frenesia tradizionalmente tipica di questi periodi. Tanto che ci si aspetta, da un momento all’altro, un improvviso susseguirsi di fiammate.

A tenere banco, in queste settimane, c’è certamente il tema della sicurezza. Su questo Conte e De Nardi se le sono date di santa ragione, come è normale che sia. Il primo ha scritto a ben otto ministri per chiedere sostegno alla definizione e conduzione di un progetto integrato capace di parlare a quei giovani troppo spesso protagonisti di risse e vandalismi. De Nardi ha però bollato questa iniziativa del sindaco uscente come un atto di pura propaganda e ha ricordato a Conte come, in tutti questi anni, si sia le liste a loro collegate saranno stampati sul manifesto e sulla scheda elettorale. Mentre stavamo per andare in stampa con il numero di marzo de “La Piazza di Treviso” è arrivata la notizia che la corsa amministrativa di Treviso si arricchisce di un quinto candidato. Si tratta di Ugo Moro, 60 anni, architetto, che rappresenterà il Partito Comunista, di cui è dirigente nazionale. Per il numero di aprile non mancheremo di rivolgere anche al candidato Moro le stesse domande che porremo a Mario Conte, Giorgio De Nardi, Maurizio Mestriner e Nicolò Rocco.

Sara Salin

rebbe in un ruolo di rilievo in caso di conferma alla guida di Ca’ Sugana. Vedremo cosa accadrà. Intanto sono comparsi i primi manifesti del sindaco. Altra curiosità: oltre al simbolo della sua civica compare quello della Lega dal quale è stato, saggiamente, rimosso il nome di Salvini.

sempre detto indisponibile a definire questi fenomeni come segnale di un’emergenza, accorgendosene quindi solo oggi, a poche settimane dalle elezioni.

E fin qui tutto normale. Ma a mettere ulteriore pepe ci ha pensato uno dei rappresentanti di spicco di Fratelli d’Italia, l’avvocato Fabio Crea, che nel corso di una trasmissione televisiva ha segnalato come ampie zone della città siano effettivamente insicure e non si possa derubricare tutto a fenomeni isolati. Apriti cielo! Conte ha chiesto immediatamente rassicurazioni al partito di Giorgia Meloni sulla fedeltà alla sua candidatura e, pare, abbia posto il veto su Crea che, viceversa, Fratelli d’Italia vor-

Scintille tra Terzo Polo e il centrosinistra: i primi, all’indomani della vittoria delle Primarie da parte di Elly Shlein hanno fatto un appello a tutti i moderati, De Nardi compreso, perché andassero con loro. I secondi, invece, hanno notato come ci sia una certa assonanza tra il candidato del Terzo Polo e il Sindaco Mario Conte. Durante l’ultimo consiglio comunale, infatti, non è sfuggito a nessuno uno scambio importante di attestazioni di reciproca stima. Talmente evidente che lo stesso Rocco è dovuto ricorrere ad una comunicazione mezzo stampa per smentire qualsiasi accordo pre-elettorale con il leghista Conte. Insomma, la campagna elettorale è un po’ sonnolenta, ma con il dietro le quinte non ci si annoia.

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