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Via Orsenigo, da discarica a bosco urbano Qui nascerà la prima comunità energetica

Per Treviso è “una delle opere di bonifica ambientale più importanti mai realizzate”. Sono queste le parole del sindaco Mario Conte in merito ai lavori di rimodellamento superficiale e bonifica dell’ex discarica di via Orsenigo partiti nelle scorse settimane. L’area di 96mila metri quadrati, pari a 13 campi da calcio, è stata ammessa al finanziamento regionale nell’ambito del piano di bonifica dei siti inquinati per 4,3 milioni di euro. I lavori permetteranno di riconsegnare lo spazio situato nel quartiere di Santa Bona alla collettività con un nuovo bosco urbano e un parco fotovoltaico che produrrà un megawatt di energia per gli edifici pubblici. Il primo step è però la bonifica delle acque inquinate dai rifiuti. L’assessore all’Ambiente Alessandro Manera durante l’inaugurazione dei lavori ha infatti spiegato che, dopo un anno e mezzo di studi, si è arrivati a scoprire che i rifiuti che si trovano per quasi quaranta metri in profondità andavano a toccare la falda e questa era la causa dei punti di inquinamento a valle. Pertanto, prima si interverrà con la baulatura e poi si procederà al prelievo e alla purificazione delle acque grazie a un nuovo impianto che sarà costruito. I risultati saranno così due: l’isolamento dei rifiuti rispetto alla falda e dell’acqua piovana dall’alto verso il basso. Verranno inoltre scavati un canale esterno lungo per la raccolta delle acque e un bacino di laminazione in caso la piovosità sia elevata. Nello specifico, alla superficie dell’ex discarica verrà data una pendenza di circa tre metri affinché l’acqua possa defluire verso le estremità. Infine, erba, piante (tra cui sempreverdi) e cespugli andranno a coprire una superficie pari a 25mila metri quadrati; la scelta della vegetazione privilegerà però alberi ad altro coefficiente di abbattimento di PM10. Per quanto riguarda il parco fotovoltaico, alimenterà la comunità energetica in fase di realizzazione che l’amministrazione uscente conta di completare prima della fine del mandato (maggio): fornirà scuole, uffici pubblici e case di riposo. “Un processo di comunità importante e unico nel suo genere anche dal punto di vista sociale: da un’ex discarica si passerà ad una fonte di energia per la collettività a costo zero”, ha dichiarato Manera. In collaborazione con Ats saranno inoltre inseriti una serie di “pozzi-spia” a diverse altezze per monitorare la falda di passaggio e conoscere la qualità dell’acqua in ogni punto.

“Si tratta di un progetto che proietta Treviso nel futuro da un punto di vista ambientale ed energetico. In particolare, il nuovo campo fotovoltaico sarà un passo fondamentale verso l’efficientamento energetico della nostra Città”, le parole del sindaco Mario Conte. Presente all’avvio dei lavori anche l’assessore regionale all’Ambiente Bottacin: “In via Orsenigo partendo da un problema si è arrivati ad un’opportunità: non solo è stata messa in sicurezza l’area della discarica ma si è fatto molto di più. Questo è un esempio virtuoso di quello che stiamo facendo in Veneto recuperando situazioni degradate”. Dal punto di vista operativo, l’intervento verrà effettuato da Contarina in virtù della convenzione stipulata fra Comune di Treviso e Consiglio di Bacino Priula per la messa in sicurezza e la gestione del sito. I lavori, realizzati da Gruppo Cosmo, si concluderanno con la semina dell’erba e il livellamento del terreno che sarà reso pianeggiante per la futura installazione dell’impianto fotovoltaico, in grado di evitare l’emissione di ben 500 tonnellate di CO2 l’anno. “Tra i vari lavori che saranno svolti, - ha sottolineato il direttore del Consiglio di Bacino Priula, Paolo Contò - c’è anche la costruzione di un impianto di depurazione, che estrae e pulisce le acque inquinate attraverso un sistema di filtri, tra cui quelli a carboni attivi. Un impianto di cui ci sono pochi esempi in Italia e che permetterà di purificare le acque di falda”. Insomma, quello di via Orsenigo a Treviso sarà (ci si augura) non solo un grande intervento dal punto di vista ambientale per la città, ma un intervento che farà scuola a livello nazionale.

Marika Andreoli

Primo colpo di benna per l’intervento che durerà un anno e che è stato ammesso al finanziamento regionale di bonifica dei siti inquinati per 4,3 milioni di euro. Saranno realizzati un’area verde di 25 mila metri quadrati e un parco fotovoltaico da un megawatt

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