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Nuovo corso della Filarmonia Veneta nelle mani del direttore Massimo Raccanelli
L’ Orchestra Regionale Filarmonia Veneta ha un nuovo direttore artistico. È il trevigiano Massimo Raccanelli, trentacinquenne classe 1988, violoncellista e direttore d’orchestra. A lui l’onore e l’onere di guidare il nuovo corso artistico della compagine orchestrale, pronta per una profonda riorganizzazione con una visione di respiro maggiormente internazionale. Al suo fianco, in qualità di segreteria artistica, la musicista Anna Campagnaro.
Raccanelli, dopo il diploma in violoncello con il massimo dei voti al Conservatorio di Castelfranco Veneto, si è perfezionato sotto la guida dei maestri Mario Brunello, Enrico Bronzi e Antonio Meneses. Nel 2016 alla Hochschule di Monaco di Baviera si è diplomato anche in direzione d’orchestra. Come primo violoncello della Venice Baroque Orchestra si è esibito nelle più prestigiose sale da concerto del modo e come direttore, invece, da molti anni frequenta podi altrettanto acclamati, da Monaco a Lienz. Non è un volto nuovo per l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta: nel 2022 ha collaborato a diversi appuntamenti della rassegna “Gocce Musicali per la Natura”, dedicata alla transizione ecologica, con la quale l’Orchestra è tornata a suonare con un proprio cartellone al Teatro comunale Mario del Monaco.
Il giovane talento trevigiano si è detto entusiasta della nomina. “Sono pronto a mettere le mie esperienze di studio e musicali a servizio di quella che sento l’orchestra del mio territorio, impegnandomi a farla crescere da tutti i punti di vista”, ha dichiarato Massimo Raccanelli, che ha spiegato che il suo desiderio è riuscire a portare suggestioni e relazioni dal centro Europa, con l’obiettivo di far dialogare l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta con altre compagnie europee, facendo arrivare a Treviso e nella regione i migliori talenti
Compito del 35enne trevigiano portare maggiore respiro internazionale e avviare un rinnovamento della musica internazionale. La scelta di Raccanelli è stata spiegata Alberto Barbaro come conseguenza logica della necessità di rinnovamento. “Abbiamo voluto puntare su un giovane direttore trevigiano con un solido curriculum e un’esperienza internazionale per promuovere una profonda riorganizzazione”, da dichiarato il presidente dell’Orchestra, nata nel 1980 e protagonista per anni delle stagioni concertistiche di Treviso, Rovigo e Bassano del Grappa, oltre che strumento principale della bottega-laboratorio per giovani cantanti e musicisti diretti da Peter Maag.
La Regione sceglie Federico Pupo per la Fondazione Arena di Verona
Federico Pupo è stato nominato dal Consiglio regionale del Veneto, in rappresentanza della Regione, nel consiglio di indirizzo della Fondazione Arena di Verona. Il 63enne trevigiano, docente universitario all’Egart di Ca’ Foscari, è stato proposto da Alberto Villanova, capogruppo di Lega-Liga veneta, ottenendo 32 voti su 44. Va a sostituire
Gabriele Maestrelli, eletto nel 2017 nell’organo di indirizzo politico e amministrativo dell’ente di governo della fondazione scaligera, alla cui presidenza siede il sindaco di Verona Damiano Tomasi. Diplomato in violino, Pupo dal 1980 ha suonato nell’Orchestra Filarmonia Regionale Veneta e dal 1989 ne è diventato segretario organizzativo. Ha collaborato per alcuni anni con i Solisti Veneti per l’organizzazione artistica di produzioni discografiche e attività concertistiche. Membro del comitato promotore del Festival Organistico Internazionale “Città di Treviso e della Marca Trevigiana”, dal 1991 al 1996 è stato responsabile dei servizi musicali del Teatro Comunale di Treviso. Dal 1995 è direttore artistico di Asolo Musica – Veneto Musica. Dal 2000 al 2008 è stato direttore organizzativo di Teatri Umanesimo Latino e dal 2017 è direttore artistico della stagione concertistica del Teatro Comunale di Monfalcone. Non è la prima volta che Federico Pupo ha a che fare con l’Arena: già nel 1997 è stato capo servizio programmazione e organizzazione artistica dell’Ente Lirico che, l’anno successivo, lo ha nominato direttore artistico del 76° Festival Areniano.
La donazione. L’iniziativa fa parte del progetto Piccolo Principe della Fondazione