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Media.Azione: ora si può partire con l’attività nelle scuole
Dopo aver concluso il proprio percorso di formazione intrapreso da più di un anno e mezzo, nelle scorse settimane, studenti, genitori e docenti degli istituti comprensivi Mandela e Minerbi di Mogliano Veneto sono stati proclamati “Mediatori dei conflitti a scuola” ed ora potranno svolgere il loro ruolo nei propri istituti. Facendo un passo indietro, “Media.Azione” è un progetto sperimentale e pilota in Veneto, che l’amministrazione comunale ha ideato in collaborazione con l’Associazione La Voce per la mediazione dei conflitti e la Cooperativa La Esse; l’obiettivo era riuscire a dare un aiuto concreto ai giovani pre-adolescenti e adolescenti per contrastare fenomeni quali il bullismo, la tensione relazionale e l’esclusione sociale. Tra gli strumenti a supporto per far comprendere alla fascia giovanile il valore degli altri e della comunità, la giustizia riparativa e l’educazione stradale.
I mediatori junior e senior, formati e inseriti in uno speciale Albo comunale, aiuteranno gli studenti a gestire i conflitti a scuola (incomprensioni, litigi, bullismo…) in maniera non violenta, ma riparativa. Per questo fine, sono state ufficialmente inaugurate e aperte nelle due scuole secondarie di primo grado Margherita Hack e Rita Levi Montalcini due aule di mediazione.
Le aule costituiranno uno spazio di ascolto, di non giudizio, libero e confidenziale, a cui accedere anche in alternativa ad una sanzione disciplinare. Qui avrà luogo il vero e proprio confronto tra coloro che hanno vissuto il conflitto, accompagnati in questo percorso dai mediatori. “Siamo soddisfatti che questo progetto di grande valore stia producendo i primi risultati. Dopo i periodi bui della pandemia che hanno messo a dura prova soprattutto i giovani, stiamo percorrendo un sentiero che ha per obiettivo finale plasmare i buoni cittadini di domani, coloro che porteranno avanti i valori fondanti della nostra società: il senso civico e la cura della comunità” ha dichiarato il sindaco Davide
Bortolato.“Il progetto sta funzionando – ha aggiuntol’assessore alle Politiche educative Martina Cocito – C’è stata una buona risposta da parte di tutte le persone che sono state coinvolte in questa iniziativa.
Piace percepire l’entusiasmo e il senso di responsabilità che i ragazzi hanno sviluppato e mi auguro che tali emozioni positive possano essere contagiose”.
Marika Andreoli