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Bersaglio centrato con la Stella d’argento al merito sportivo
Continuano a far sognare le associazioni sportive di Zero Branco. E dopo il riconoscimento alla Kosmos Volley del mese scorso, è arrivato anche per gli Arcieri di Villa Guidini il momento di festeggiare il conseguimento della Stella d’argento al merito sportivo, che è stata consegnata alle società che si sono dimostrate vittoriose in almeno 10 campionati italiani. E tra queste, ci sono anche gli arcieri zerotini, che hanno ritirato la loro targa commemorativa nel corso dell’Assemblea Nazionale svoltasi lo scorso 5 marzo. Un traguardo certamente importante che non verrà dimenticato tanto facilmente e che fa compagnia agli altrettanto importanti titoli conseguiti in questi giorni dagli atleti del gruppo.
Gli Arcieri di Villa Guidini hanno infatti partecipato ai Tricolori
Indoor, svolti nei padiglioni della fiera di Rimini, dove la gara prevedeva una distanza di 18 m con bersaglio da 40 cm.
“Un ringraziamento alla perfetta organizzazione della trasferta di una trentina di persone tra atleti e accompagnatori – ha commentato il presidente degli Arcieri di Villa Guidini, Fiorino Gobbo –. Chi in macchina, chi in treno, ci siamo trovati a Rimini nell’albergo che ci ha sempre portato fortuna e anche quest’anno abbiamo vinto un titolo italiano con la Squadra Junior Femminile di arco nudo, composta dal trio Linda Berto, Matilde Trevisan e Sofia Cecchetto”.
Ma le vittorie non si sono fermate qui. Un argento è infatti stato consegnato alla Squadra Ragazze di arco nudo, composta da Micol Rigobon , Alice Semenzato e Ve- ronica Antonello, e un bronzo è andato alla Squadra Allievi di arco nudo, composta da Riccardo Luzza, Cesare Cecchetto e Riccardo Fedalto.
“Buona esperienza fatta dagli altri partecipanti – ha confermato
Zero Branco e Trieste unite sotto la luce di Gilberto Parlotti
Ha ricevuto il voto unanime del Consiglio comunale di Zero Branco l’approvazione del patto di fratellanza fra il Comune di Zero Branco e il Comune di Trieste.
“A legare i due Comuni è il motociclista Gilberto Parlotti, il Valentino Rossi degli anni ‘70 - ha spiegato nel corso del consiglio l’assessore allo Sport, Andrea Favaretto -. Nel ‘54 la famiglia Parlotti si è trasferita a Trieste. Da qui il legame tra le due città”.
“Lo scorso anno una delegazione di cittadini zerotini si è recata a Trieste per la commemorazione di Parlotti presso la sua tomba, il 9 giugno - ha poi continuato Favaretto - e in accordo col figlio Paolo, la sorella Maria e il fratello Mauro, abbiamo organizzato il 17 settembre, giorno di nascita di Gilberto Parlotti, una commemorazione anche qui a Zero Branco, per la quale ringrazio il presidente del Moto Club Trieste, Massimo Pacor, per questa possibilità”.
“Il 3 gennaio mi sono recato personalmente nel palazzo del municipio di Trieste, dove sono stato accolto dal sindaco Roberto Dipiazza e dall’assessore Giorgio Rossi; è stato questo il momento in cui è iniziata una collaborazione tra i due comuni, soprattutto per quanto riguarda i temi dello sport e della cultura”.
“Il 22 gennaio, in occasione della Mostra del radicchio rosso di Zero Branco, una delegazione di Trieste è venuta a farci visita e ha incominciato a svilupparsi in quest’occasione l’idea di unirci in fratellanza, favorendo gli scambi culturali e le collaborazioni tra le due città, con la possibilità di visitare Trieste da parte dei ragazzi dei centri estivi e non solo - ha concluso l’assessore allo Sport -: saremo lieti di accogliere da Trieste chi volesse visitare Zero Branco per scoprire il nostro territorio e le sue eccellenze enogastrono- il presidente Gobbo –: per la categoria Juniores di arco nudo, hanno partecipato Iker Brugnaro, Riccardo Lazzarini e Devis Florian”.
Un mese dunque iniziato e proseguito col piede giusto per gli Ar- cieri di Villa Guidini, che centrano ancora una volta il bersaglio, dando a Zero Branco ancora una volta motivo di orgoglio e dimostrazione di grande impegno e passione nell’ambito sportivo. miche, come il radicchio rosso e l’asparago di Badoere”.
Una grande occasione per Zero Branco, dunque, che non è passata indifferente nemmeno ai gruppi di minoranza, con il risultato di un voto unanime in Consiglio, che permetterà ora di rafforzare non solo il ricordo di un grande campione come Gilberto Parlotti, ma anche di stringere un’alleanza con una città molto importante e ricca di cultura, storia e turismo. (g.z.)
Ormai l’ipotesi sta diventando una pista d’atterraggio del dibattito politico, peraltro così sgombra da far prevedere che l’aereo delle buone intenzioni plani in sicurezza e in (relativamente) poco tempo. L’idea è quella del terzo mandato per i governatori, argomento che interessa da vicino il Veneto, visto che Luca Zaia terminerà il suo compito nel 2025. Ma davvero lo concluderà? Sarebbe il terzo mandato, che in verità è il quarto perché Zaia presidente lo è diventato nel 2010. E, a voler essere precisi, è in giunta dal 2005, quando era vicepresidente di Giancarlo Galan, non proprio un incarico da niente. Era l’anno, il 2005, quando i consiglieri della Lega, per fare sentire la propria forza, alla seduta inaugurale entrarono volutamente insieme, in leggero ritardo e facendo perfino rumore. Volevano fare capire che erano ben vivi nel Veneto in cui