2 minute read
In arrivo la nuova viabilità per Chirignango e Forte Marghera
Arriva l’atteso nuovo piano per la mobilità sostenibile sulla A57, con una nuova bretella, interventi di fluidificazione e un by-pass per il traffico in direzione zona industriale e due aree a scavalco che porteranno a snellire il traffico in centro.
Il Pums, il nuovo “Piano urbano della mobilità sostenibile” è stato adottato da poco dalla città metropolitana e disegnerà lo scenario della viabilità per lo meno per i prossimi dieci anni. Andando nello specifico, il Pums definirà le azioni orientate a migliorare il sistema della mobilità e la sua integrazione con l’assetto e gli sviluppi urbanistici e territoriali per concorrere al conseguimento degli obiettivi strategici a livello europeo e nazionale Le principali aree cittadine coinvolte partono dalla zona del Miranese, nel tratto che passa per Chirignago e che crea ingorgo all’altezza della strettoia davanti alla chiesa di San Giorgio. Qui sono previste due nuove strade “a scavalco”: una bretella che passerà oltre il cimitero per ricollegarsi alla Miranese dopo l’incrocio con via Trieste e un secondo collegamento tra l’inizio di via Oriago e via Trieste innestandosi su via del Parroco. L’altro fronte riguarda invece il lato dell’autostrada, dove è previsto l’arretramento del casello di Villabona e lo spostamento del traffico pesante in zona industriale senza passare più per la rotatoria dell’uscita di Marghera e sul primo tratto della Romea con snellimento anche del collegamento attuale con la Riviera del Brenta attraverso via Oriago. Dalle carte via Oriago dovrebbe essere allargata con un conseguente nuovo innesto su via Miranese. Dopo il tunnel sotto la ferrovia saranno poi realizzati dei nuovi innesti sull’autostrada .Il piano è già stato discusso anche dall’opposizione,che ha presentato alcune osservazioni. “Si tratta di un documento importante – spiega Emanuele Rosteghin, consigliere metropolitano del Pd – e per questo pensiamo che debba prima essere discusso anche con i cittadini e non solo a livello amministrativo e politico. Sono aree, soprattutto quelle della “Porta Ovest”, cioè gli assi della A57 e, soprattutto, della Miranese, sulle quali si registrano più incidenti di tutta la città e per questo vanno attentamente valutati. Il Pums è un piano metropolitano, poi spetterà comunque ai comuni fare analisi più specifiche. Ma è importante aprire un confronto sul futuro del “Quadrante Ovest” e degli altri scenari in città come hanno già iniziato a fare in altre aree della città metropolitana”.
Massimo Tonizzo
Il Vega verso la vendita all’asta
Per il parco tecnologico Vega si va ormai verso la soluzione della vendita all’asta. L’annunciata offerta del fondo israeliano della società Truyoins Ventures, che aveva previsto dieci milioni di investimenti, non è in realtà mai arrivata e ora si procederà con una nuova gara con la possibilità anche del cambio delle destinazioni d’uso della struttura.
Il termine ultimo per la presentazione delle offerte era stato fissato al 31 gennaio, ma la data è passata senza che l’offerta vincolante del fondo israeliano Truyoins Ventures arrivasse effettivamente. Si trattava di dieci milioni che il fondo avrebbe inizialmente messo sul banco per prendere in gestione l’intero parco tecnologico scientifico e trasformarlo uno spazio per start up legate alla nano-tecnologia e al settore biotech. “I tempi sono scaduti e noi non possiamo più aspettare – spiega il commissario liquidatore del Vega Paolo Marchiori –. Ora bisognerà procedere con la gara almeno che non intervengano novità a breve”. La gara – alla quale comunque Truyoins Ventures paradossalmente potrebbe partecipare lo stesso - non sarà più disegnata sulla manifestazione di interesse che avrebbe dovuto formulare il fondo e, contrariamente a quanto espresso in precedenza, dell’asta non farà parte l’edificio “Porta dell’innovazione” che ospita Ca’ Foscari e il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, che resterà nelle mani del Comune, con il quale poi l’eventuale vincitore dell’asta potrà poi trattare a parte. Il nuovo bando di gara sarà pronto entro metà marzo e si baserà sull’ultimo prezzo base proposto all’asta del 2019, dopo un passaggio con il comitato dei creditori per abbassare leggermente il prezzo di vendita fissato per ora a un valore di 14 milioni e 385 mila euro. (m.s.)