Un omaggio alla satira, da Bill Hicks a George Carlin.
Immaginate di entrare in un teatro senza posti, tutto buio. Una luce soltanto si illumina ed un uomo sul palco inizia a parlare.
La storia di un comico che, serata dopo serata, battuta dopo battuta, si avvicina sempre di più alla verità. L’attitudine alla critica sociale aumenta di pagina in pagina, fino a diventare fastidiosa. Una storia che si muove tra il palco e la realtà, tra verità e finzione, tra recita e vita. Dov’è il palco? Quali sono i confini che lo segnano? Dove sono gli spettatori? Chi è a ridere? Assisterete a una rappresentazione tragicomica, surreale. Chi ha parlato? Chi è caduto?
Il racconto di uno spettacolo pericoloso e della più efficiente delle censure.
Spegnete i telefoni, fate silenzio. Si apre il sipario ed inizia lo spettacolo.
Testi di Salvatore Vivenzio, disegni di Jacopo Maran, lettering di Gianluca Francesconi.