N°2 - Marzo 2016
Latin Style
LAMBORGHINI L’auto dei VIP
FILM E SERIE TV La tra Nos 5 Top
Scelti per te Eventi e concerti in Italia Farruko, what time is it?
Speciale : 8 Marzo Festa della Donna!
SOMMARIO 4
8 Marzo : Festa della Donna!
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Prince Royce
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La Nostra Top5 di Marzo
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Uscite di Marzo Film & Series
14
Lamborghini, l’auto dei VIP
16
Concerti in Italia
18
Farruko, what time is it?
Fatto con
da Latin Style
www.latinstyle.eu info@latinstyle.eu
8 Marzo: Festa della Donna! a Festa della Donna, anzi chiamiamola correttamente “Giornata Internazionale della Donna”, è una festività annuale che si presenta ogni 8 marzo. Sicuramente avrete sentito e letto molte storie riguardo il perché si festeggi quel preciso giorno e spero sappiate che la maggior parte di esse sono
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false. Niente incendio in una fabbrica tessile a New York o chissà cosa da qualche parte in Russia. Assolutamente niente di tutto questo. La Festa della Donna è una delle prime vittorie storico-politiche, insieme al suffragio universale, dei movimenti femministi. Ma la politica è noiosa e la storia non è affascinante come vorremmo. Soprattutto in tempi di disaffezione verso tutto, come questo nel quale viviamo. Un po’ come la storia della mimosa. Lo sapete perché si regalano le mimose in Italia? Le maestre a scuola molte volte ci raccontavano la favoletta dell’isola con le “donne dai lunghi capelli color oro”, se non erro. Forse perché a quell’età ci era difficile comprendere la complessità dell’argomento. Il perché della mimosa come fiore simbolo della Festa della Donna è abbastanza semplice e, oserei dire, banale: è economico, fiorisce (quasi) spontaneamente verso l’inizio di marzo ed è profumato e delicato.
Lo sapete perche' si regal È, invece, “chi” ha proposto questo fiore ad essere interessante e, a mio avviso, estremamente simbolico: Teresa Mattei. Nelle favole c’è sempre una principessa in pericolo ed un cavaliere errante deve correre a salvarla da una qualche creatura mitologica, per conquistare il suo eterno amore. Ecco, se c’era una persona più lontana da quella principessa questa era proprio la Mattei. Anzi era lei che impugnava la spada e sconfiggeva i draghi, e non per salvare un principe o una principessa. Ma per salvare tutti gli abitanti del “Regno”. Teresa Mattei era una partigiana ed ha combattuto attivamente contro l’occupazione nazista in Italia. Si narra che fece saltare in aria un convoglio tedesco sotto un tunnel e, subito dopo, andò
a discutere la tesi di laurea. E pensare che anche a lei avranno sicuramente detto che combattere non è roba da donne. Così come anni prima le dissero che studiare non l’avrebbe resa una perfetta “donna di casa”. Il punto di tutta questa storia ed il senso di questo articolo è proprio questo: Quante volte una donna ha dovuto udire la frase “Non è roba per te” ? In qualsiasi ambito. Se ai 15 anni di età Eva Perón non si fosse emancipata dalla propria famiglia e non avesse preso in mano la sua vita, l’Argentina avrebbe un gran vuoto storico adesso. Lo stesso vale (con le dovute proporzioni) per una giovane Jennifer López, la quale molte volte si udì dire da “talent scout” che il canto e la recitazione non era un lavoro da latina, negli USA. O Salma Hayek, obbligata dal padre, uomo politico ed imprenditore di successo, ad intraprendere determinati studi manageriali perché essere attori, a detta di lui, non era un lavoro rispettabile. Questi così diversi esempi sono la “prova provata” che una donna determinata può tutto. Nonostante il contesto storico in cui siamo vissuti. Nonostante le sfortune che la vita così gentilmente ci ha donati. Nonostante i gentili suggerimenti machisti e razzisti di presunti esperti.
lano le mimose in Italia? Nonostante le manie e ambizioni di un padre autoritario. E non serve un giorno specifico ogni anno per ricordarsi di questo. Non più ormai. L’8 marzo dovrebbe essere tutti i giorni, ma non affinché le donne ricevano i loro profumati e delicati mazzi di mimose quotidianamente, ma perché si armino di coraggio, mandino a quel paese chiunque non le aiuti a raggiungere le proprie mete e sconfiggano, così, i draghi riuscendo a salvarsi loro stesse. Con le proprie mani.
PRINCE
ella propria stanza in una casa popolare del Bronx, un ragazzino di 13 anni, magro, magrissimo, goffo e impacciato si chiudeva nella propria stanza a scrivere. Scriveva tutto quello che sentiva. Gioie, dubbi, pensieri e paure. La notte rumorosa di quello che viene considerato “uno dei quartieri più pericolosi d’America” era sana ispirazione per questo giovane di origine dominicana. Dopo aver completato diligentemente tutti i compiti, perché come diceva il vecchio:
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«Se non vuoi finire a sgobbare in fabbrica la mattina e guidare taxi la notte come me, devi studiare hijo mío.» E proprio questo faceva Geoffrey, questo era il suo nome, studiava tanto. Però dopo il dovere, questo atipico “teen” apriva il proprio quaderno, prendeva la sua penna nera e trascriveva su carta tutto quello che aveva nel cuore. Il sorriso della ragazza segretamente amata, i lividi lasciati dai bulli della scuola durante la ricreazione, l’abbraccio della madre quando tornava a casa dalle infinite ore di lavoro.
No se trata de ganar o perder, si no de ser real, como uno mismo. Questa frase accompagnava le nottate di Geoffrey, era scritta con pennarello nero indelebile sul vecchio quaderno delle rime e risaltava alla perfezione sulla copertina gialla. Quella frase, “essere sé stessi”, era molto di più di un semplice consiglio da madre a figlio. Di certo un ragazzino amante della scrittura, non sarebbe mai stato il tipo più popolare della scuola. Geoffrey era esattamente il contrario del “macho alfa” del Bronx. Ed a lui andava bene così nonostante tutto. Ma da lì a poco, seguendo il banale consiglio della madre lo sarebbe diventato. Popolare. E non solo tra i ragazzi del quartiere, ma dell’intero continente. Semplicemente essendo sé stesso. Anni dopo, esattamente dieci anni dopo, il tre volte nominato ai Latin Grammy’s Daniel Santacrúz va a casa di Geoffrey, che intan-
ROYCE
to non abita più nel Bronx ed è diventato una super-star mondiale, e lo aiuta a mettere a punto alcune canzoni del suo prossimo album. La esperienza di Daniel è preziosa, e tutti nell’ambiente lo sanno. Ha scritto tanti di quei successi e vinto così tanti premi come autore, che un ragazzo di 23 anni non può che imparare da lui. Geoffrey, anzi adesso chiamiamolo così come tutto il mondo lo conosce “Prince Royce”, si allontana in camera alcuni minuti intanto che Daniel si accomoda in studio e accende il laptop. Il nostro ormai-non-più-magro-e-goffo amico si presenta in studio con sottobraccio un quadernino dalla copertina gialla. Quel quadernino dalla copertina gialla. Daniel, attento com’è sempre stato, lo nota subito e si ricorda di quando durante la produzione di “Incondicional” Geoffrey teneva spesso in mano quel mucchio di fogli avvolti in quella particolare copertina.
No estoy aquí para tratar de reemplazar a nadie ni competir con cualquiera. Allora gli chiede il perché di quel quaderno. Perché lo teneva sempre con sé e se era quello che aveva già visto negli studi di Top Stop Music anni prima. Royce risponde prontamente con tono deciso, che dentro quel quaderno c’è tutto sé stesso: il ragazzino timido seduto in prima fila nella classe di letteratura americana, l’adolescente che studiava la mattina e lavorava da Sprint il pomeriggio per poter permettersi di pagare un sogno, il giovane adulto che vanta centinaia di migliaia di album venduti e decine di premi internazionali. Sempre sé stesso.
I giorni, le settimane dopo vedranno la nascita dell’album “Soy El Mismo”, quello che secondo la critica internazionale risulterà essere: «Il lavoro più maturo, completo e qualitativamente migliore di Prince Royce, ritornando ad essere emozionante tanto quanto, se non di più, dell’album di debutto.» Che prezzo ha un sogno? Questa potrebbe essere considerata una domanda retorica per chiunque, un po’ come “el precio del cielo” questionato da Marc Anthony, ma scommetto che se facessimo questa domanda a Geoffrey lui risponderebbe esattamente con una precisa cifra: diecimila dollari. Una demo di qualità ha più o meno quel prezzo. E questo lui lo ha imparato dopo anni di lavoro, diverse demo registrate, e molte bocciature. Parlando di bocciature, una casa discografica non nominata, quando il giovane Geoffrey ancora riempiva le caselle vocali di produttori e manager, ascoltò la prima versione di “Corazón Sin Cara” e la bocciò senza pietà bollandola come brutta, non vendibile e banale. Più di un anno dopo, per quasi un mese, la hit Corazón Sin Cara sarà la numero uno indiscussa della Tropical Chart Billboard e singolo di punta di uno degli album d’esordio più venduti nella storia della musica latinoamericana. Ma sapete qual è la differenza tra chi sogna in grande e chi no? Come si incassano i colpi. Un “montante” del genere avrebbe steso chiunque: definire la tua canzone migliore come -e qui stiamo drammatizzando- “roba da buttare”, avrebbe demoralizzato anche il più talentuoso dei cantautori. Ma Geoffrey riuscì a girarla a proprio vantaggio.
Lui sapeva di avere talento, gli bastava convincere uno scout a credere in lui, doveva inventarsi qualcosa. Ed è qui che nacque l’idea da 300 mila copie: qualcosa di conosciuto, che rassicurasse, ma con un ritmo nuovo, innovativo, che sappia incuriosire. Il cantante latinoamericano più famoso del mondo, uno dei migliori salseri della storia, iniziò la propria carriera con la cover di un bolero messicano. Prese in prestito una canzone conosciuta e la rese sua. La plasmò adattandola alle proprie corde vocali e le diede quel tocco finale osando alcuni strumenti all’epoca non comuni per quel genere di musica. Hasta Que Te Conocí aprì la porta principale verso il successo a Marc Anthony. Era il 2009 e Geoffrey stava per spendere i suoi ultimi dieci mila dollari in una demo. Alla recita di natale della Elementary School nelle case popolari del Bronx, il brusio del chiacchiericcio dei genitori venne improvvisamente interrotto da una voce che fin dalla prima nota intonata riuscì a catturare l’attenzione dei presenti. Quella stessa voce stava ammutolendo il pubblico più esigente che un artista possa trovarsi davanti. I diecimila presenti al Mandalay Bay Arena di Las Vegas stavano assistendo alla nascita di un nuovo “principe” della musica: il vent’enne Geoffrey Rojas, il Prince Royce di MySpace, incantava con Stand By Me sul palco dei Latin Grammy’s.
2
HASTA EL AMANECER Nicky Jam
1
GINZA J. Balvin
La Nostra 3 Top 5
OBSESIONADO Farruko
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VAIVÉN Daddy Yankee
4
CULPA AL CORAZóN Prince Royce
Rispetto al mese scorso, marzo vedrà la “Prima Visione” di meno serie tv ma di eguale qualità. Le nostre prime tre scelte assolute sono:
Daredevil 2 : Finalmente è in uscita la seconda stagione di una delle più apprezzate Netflix
Original Series . Matt Murdock continuerà a salvare Hell’s Kitchen seguendo la legge la mattina e combattendo i cattivi la notte. Ma avrà un nuovo non-simpatico “collega”: The Punisher. Bingewatching disponibile in contemporanea mondiale dal 18 marzo.
Mr. Robot : Primissima italiana per questa pluripremiata serie-tv fresca di Golden Globe come
“Best Drama Serie”. Elliot è un ingegnere informatico sociofobico, profondamente disturbato e dipendente dalla morfina che ne causa allucinazioni paranoiche. Seguendo la vendetta per la morte del padre si unisce ad un gruppo anarco-insurrezionalista di hacker che aspira alla distruzione del mondo capitalista. Dal 3 marzo su Premium Stories.
Falling Skies 3 :
L’apprezzata serie fantascientifica prodotta da Steven Spielberg arriva in Italia con la terza stagione, anche se con notevole ritardo. La comunità umana di Charleston cerca di tornare alla normalità sotto la guida di Tom, ma l’occupazione della razza aliena degli Eupheni prende sempre più una piega sanguinolenta. In Italia su Fox dal 10 marzo.
SERIE
FILM Questo mese, oltre alle nostre tre prime scelte consigliate per voi, ci sarà una nomina speciale per un un docu-film su una personalità che ha fatto la storia: l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti che ha rotto il record di presenza nello spazio con 199 giorni, 15 ore e 42 minuti. Il docu-movie è Astrosamantha in uscita il 1 marzo.
Kung Fu Panda 3 : Il “Guerriero Dragone” dovrà fare alcuni cambiamenti nella sua vita
secondo richiesta Shifu e diventare a sua volta Maestro Kung Fu, ma l’arrivo del (vero) padre panda scombussolerà ancora di più la vita di Po. In uscita il 17 marzo (con anteprime il 12 e 13).
Batman vs Superman - Dawn of Justice : Arriva il tanto atteso sequel de “L’uomo d’Acciaio” diretto da Zach Snyder: Batman non si fida di Superman ed arriva a Metropolis a dichiarare guerra al “figlio di Krypton”. Ma qualcosa di ancora più pericolo incombe. Nelle sale italiane il 23 marzo.
Ave, Cesare! :
Mettiamo insieme due registi Premi Oscar, un cast stellare capeggiato da George Clooney e Scarlett Johansson ed un’idea geniale: “cosa succede durante le riprese di un film?”. Il risultato sarà questo originalissimo film creato, prodotto e diretto dai Fratelli Coen. L’uscita è prevista per il 10 marzo.
Lamborghini
L a’ uto fatta per i vip oi siamo abituati a vedere le star della musica durante le esibizioni live, a spostarsi di qua e di là del paese, del continente, dell’intero Globo o vivere la propria quotidianità attraverso i Social Network. Se c’è qualcosa che vediamo spesso su Instagram è come spendono i soldi che fatturano e quali giocattoli ci fanno desiderare possedere. Alcuni però, ahimè, sono per noi semplici mortali irraggiungibili: parliamo delle loro automobili. Eh si, non hanno delle semplici utilitarie o city car. Qualcosa che accomuna le popstars e gli artisti urbani è proprio l’ossessione per dei veri e propri bolidi. Soprattutto verso un marchio in particolare. Una eccellenza italiana: la Lamborghini.
N
A dicembre l’artista urbano Nicky Jam ha postato su Instagram la foto di lui seduto sul cofano del suo nuovo mezzo di trasporto. Una “macchinetta” da 610 cv e 200 mila euro di prezzo di base: una spettacolare Lamborghini Huracán completamente nera. L’auto l’ha comprata da un celebre autoconcessionario Lamborghini di Miami, fornitore ufficiale di altre celebrità. Uno di questi è niente di meno che l’idolo delle teenager Justin Bieber.
Cristiano Ronald
Nicky Jam
Il cantante di “Sorry”, fresco vincitore di un Grammy come miglior canzone dance per “Where Are Ü Now” insieme a Skrillex e Diplo, ha una vera e propria collezione di super-car. Tra questi non potevano mancare le auto bolognese. Non ne ha solo una, bensì tre: una Gallardo, con la quale si è fatto arrestare nel ‘14 dalla polizia (di Miami); una Aventador verde fluo ed infine una Huracán bianca. Un altro acquirente di eccellenza delle Lamborghini a Miami è l’attore statunitense di origine venezuelane Wilmer Valderrama. Poco famoso in Europa ma oltre oceano è una vera star del piccolo schermo. Nel suo curriculum vanta “That’ 70s Show”, “From Dusk ‘Till Dawn” e la voce del celebre cartone animato “Manny Tuttofare”. L’attore possiede nella propria collezione d’auto una splendida Lamborghini Murciélago nera. Un altro VIP amante delle auto, è uno degli sportivi più famosi del momento: parliamo del calciatore Cristiano Ronaldo. Ne possedeva a decine a Manchester, ma una volta trasferito a Madrid dovette venderle tutte per via della guida a destra. Nell’attuale garage dell’attaccante del Real Madrid possiamo trovare una splendida Lamborghini Aventador completamente nera lucida.
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Justin Bieber
on l’arrivo di marzo si apre ufficialmente la stagione dei concerti. Questo mese le performance live latinoamericane soddisferanno decisamente tutti i gusti: dal più romantico al più reggaetonero, passando per la salsa e la bachata. La nostra redazione si è impegnata a selezionare i migliori concerti, quelli che ogni appassionato di musica latina non dovrebbe perdersi.
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EVENTI
Per inaugurare il mese abbiamo scelto il cantante urbano cubano Osmani Garcia che farà ballare il pubblico di Caserta con i suoi tormentoni più celebri quali “El Taxi” e “Sacúdete La Arena”. Caserta - Studio Uno, 8/03.
La stella assoluta di marzo sarà Prince Royce con ben tre tappe: Milano, Roma e Salerno. Il “Príncipe de la Bachata”, uomo-copertina di questo magazine, ci delizierà con i suoi più grandi successi come “Corazón Sin Cara”, “Las Cosas Pequeñas”, “Soy El Mismo” e “Culpa al Corazón”. Milano - Fabrique, 27/03; Roma - Atlantico, 30 Marzo; Salerno - Palasele, 31/03.
Il reggaetonero portoricano Farruko, fresco degli ultimi successi “Obsesionado” e “Sunset”, si esibirà per il vasto pubblico urbano di Roma a metà mese circa. Roma - Pala Garden, 18/03
La città di Milano si vestirà di gala per presentare una delle leggende della salsa: il grandissimo Gilberto Santa Rosa con alcuni dei suoi brani più celebri quali “La Conciencia” e “Sin Voluntad”. Milano - New Madison, 25/03
Infine presentiamo alla super-star peruviana Gian Marco che con il suo #Libre World Tour canterà per la prima volta i brani del suo ultimo album #Libre, con il quale ha sfiorato la vittoria ai Grammy Latinos. Milano - Alcatraz, 24/03; Roma - Atlantico, 28/03
t a h w , u r r a F i h E ? t i s i time
e reloj!»
que guapo és o er ¡P ! u rr a F o el «¡Dím
Immagino che Farruko ascolti spesso commenti del genere circa i suoi (abbastanza) vistosi orologi, e che la sua risposta standard sia più o meno questa: «¡Lo sé, mi hermano! ¡Los hice yo!» Eh si. Il cantante di Obsesionado, oltre ad essere una macchina di successi, è anche un imprenditore e designer di orologi provetto. La sua linea di orologi in fibra di carbonio comprende quattro diversi modelli per soddisfare i più svariati gusti. Anche i più sobri. Pensate che J Balvin è un suo fedele cliente, con tanto di foto su Instagram! Il prezzo è unico e si aggira intorno ai 250 € (289 $) e la vendita è in concessione ad “Aqua Master”, azienda latina di orologi negli States, la stessa, per capirci, che produce e vende la collezione di Nicky Jam. Ma Farruko fa sogni tranquilli, il target di Nicky è (molto) diverso dal suo. E non di poco. Gli orologi del cantante residente a Medellín sono molto più “vistosi”: in oro, con diamanti ed altre svariate pietre luccicanti con valore intorno ai 1000 $. Nicky Jam avrà anche avuto un #1 su Billboard, ma Farruko è stato il primo reggaetonero ad avere un modello di orologio in “Sold Out”. Sono soddisfazioni! :)
“Coming together is the beginning. Keeping together is progress. Working together is success.� - Henry Ford
Latin Creativity