Laura Galasso landscape architecture portfolio
Master in Landscape Architecture at Manchester School of Architecture Bachelor in Science of Architecture at Politecnico di Milano
INDICE
CONCRETE SLABS INGLESTON INDIGENOUS STONES TEAK WOOD SLATES
N
CONCRETE
Laura Galasso - 16057662
Introduzione Landscape Architecture Master Course - Stockport Floodplain - Mostra di fine anno 2017-2018 - Equilibrium | Contemplation | Protection - Manchester Dock 5 - Green Sequence Lavori professionali
pag. 1 pag. pag. pag. pag. pag.
3 17 20 21 24
pag. 26
Architecture Bachelor Course - SOPRAsottodentroFUORI - Connections - Erg Atlas
pag. 34 pag. 37 pag. 40
GREEN SEQUENCE PORTFOLIO
PLAN
1:500
11
INTRODUZIONE
I MIEI PRINCIPI ISPIRATORI I miei studi universitari (Laurea Triennale in Architettura e Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio) mi hanno dato l’opportunità di conoscere il lavoro di architetto da due diversi, e a volte anche opposti, punti di vista, aiutandomi a sviluppare una conoscenza e una filosofia che sia in grado di includere e di bilanciare entrambi gli approcci. Credo che l’Architettura del Paesaggio sia, o debba essere, alla base dello sviluppo e delle rigenerazioni urbane. Prima di creare edifici, è importante organizzare e progettare gli spazi che li circondano, così facendo viene realizzata una “superficie” valida e ordinata che farà poi da base per la composizione di eventuali strutture. Gli spazi esterni sono quelli che vengono incontrati per primi, quelli che ci permettono di spostarci da una zona ad un’altra, e per questo motivo dovrebbero essere una priorità, in modo tale da creare luoghi armoniosi ed invitanti. Come Architetti del Paesaggio dobbiamo aspirare a creare spazi che abbiano qualità artistiche, funzionali e tecniche. Uno spazio deve essere “artistico” perché è importante rappresentare e sottolineare l’immagine, e qualche volta la storia, di un luogo attraverso l’uso di simboli ed elementi di design rilevanti. Ogni configurazione deve essere realizzata seguendo una storia che viene raccontata tramite il design proposto. Uno spazio deve essere “funzionale”, quindi ricco di elementi e componenti che attirano l’attenzione del visitatore e che siano capaci di creare un luogo che le persone possono usare e gradire. Infine, uno spazio deve essere “tecnico”, perché il design deve essere realizzato tramite l’applicazione di teorie e soluzioni che aiutino a risolvere possibili problemi. Questi solo gli obiettivi che io cerco di raggiungere in ogni mio progetto e che mi propongo di perseguire nella mia futura carriera come Architetto del Paesaggio.
1
LANDSCAPE ARCHITECTURE
STOCKPORT FLOODPLAIN a.s. 2017-2018 Professori: I. Fisher, E. Fox
Landscape Atelier 2
Il laboratorio proponeva di sviluppare un “manifesto” di idee che avrebbero fatto da guida nello sviluppare un progetto per la zona metropolitana di Manchester. L’approccio preso per creare queste linee guida segue i principi che io penso rilevanti per il miglioramento della città e prende in considerazione entrambi i valori umani (antropocentrici) e naturali (biocentrici). Con il mio manifesto (immagine a destra) ho voluto sottolineare la possibilità di creare una rete di habitat umani e naturali per migliorare sia l’aspetto sociale e funzionale della città e sia la sua biodiversità. Questo sarebbe possibile tramite il riutilizzo di aree abbandonate (come quelle industriali), creando spazi unici e invitanti per le persone, e tramite la creazione di strategie sostenibili che possono fronteggiare cambiamenti climatici. Ho scelto un’area che comprende una delle ex zone industriali di Stockport (zona periferica di Manchester) per applicare le idee del mio manifesto e per sviluppare un masterplan. Questa mi ha permesso, grazie alle sue caratteristiche, di sviluppare la mia strategia tramite il riuso di edifici industriali, la creazione di spazi resilienti per affrontare cambiamenti climatici e sottolineare il rapporto simbolico tra le industrie e il fiume. Site Location
TOWARD A NETWORK OF HABITATS Peripheries need to be the starting point for future developments, where people and nature must be at the centre of urban regeneration strategies. This manifesto aims to give a series of statements useful for achieving an urban space where human and natural habitats coexist.
ANTHROPOCENTRIC
BIOCENTRIC
PROMOTE A FRAMEWORK FOR SOCIAL AND FUNCTIONAL DIVERSITY
Achieve good land use regulations and develop city tools and technique for the urban management in order to avoid a fragmented urban layout and to promote diversity for its inhabitants. Through this mechanism ‘infrastructures’ can be provided to people within a short distance avoiding the problem of traffic congestion toward the city centre and consequently pollution.
PROMOTE A NETWORK FOR DIFFERENT ECOLOGIES
CONNECTION/ NETWORK
Site Land Use
DESIGN URBAN HABITATS STARTING FROM THE EXISTING
It is important to consider the existing urban areas and infrastructures in the peripheries and develop regeneration proposals from what we already have now, through the rethinking of existing elements to improve them and to create unique environments. Abandoned industries, wastelands, secluded areas are examples of the possible components to take into consideration.
Site Terrain
It is important to design green networks that can develop throughout a city to enhance its biodiversity. Well designed ecologies are needed to provide liveable spaces for species and to give them the possibility to be various and rich like in a ‘wild’ environment. This improvement will allow the cohabitation of people and other species in an urban space where also structures and nature will be able to coexist in an harmonious way.
DESIGN NATURAL HABITATS TO ANTICIPATE FUTURE CLIMATE ADAPTATION
ADAPTATION/ RESILIENCE
Address environmental change through a range of new sustainable strategies that include the management of water, waste and energy, stormwater management, air quality and biodiversity. It is important to start thinking of sustainability as the one of the firsts achievement when designing.
Site Problems
PROMOTE NATURAL HABITATS TO IMPROVE CITIES LIVEABILITY
PROMOTE DESIGN-BASED SOLUTIONS
It is important to encourage the use of innovative solutions to solve urban problems, taking inspiration from other contemporary cities. Design outcomes are vital to set up a rich public environment in the peripheries. Providing dynamic and significant places where a combinations of activities are produced and consumed is important to improve existing areas and to attract people.
COMPLEXITY/ EFFICIENCY
Rich green areas are very important to people, to make them escape from urban routines, to provide a space for leisure, social and cultural cohesion. They are therefore needed to improve unity and sharing between people and nature. Natural habitats will also increase well-being providing a clean and healthy environment.
3
Per affrontare i problemi alluvionali dell’area, la soluzione migliore è quella di ripristinare il fiume alla sua forma naturale, allargando il suo letto e le sue sponde. Una golena è necessaria per attenuare i rischi e per creare il giusto habitat per il fiume. Questa sarà caratterizzata da una serie di canali che rallenteranno la velocità dell’acqua e che daranno vita a diversi isolotti. Essi cambieranno la loro forma durante l’anno a seconda dei livelli del fiume, creando layout diversi ogni volta. L’area del fiume includerà gli edifici industriali esistenti per rappresentare l’importante connessione storica tra i due elementi. Queste strutture saranno in parte allagate in caso di aumento dei livelli dell’acqua diventando parte della natura adiacente, e ospiteranno attività al chiuso come sport e mostre. Questa nuova area sarà circondata da una zona di vegetazione che aiuterà ad aumentare la flora e la fauna. Questo corridoio verrà anche usato per creare un cambiamento graduale dall’habitat umano a quello naturale del fiume. La zona residenziale verrà resa più sostenibile attraverso la creazione di una serie di drenaggi naturali che raccoglieranno l’acqua piovana per essere trasportata fino al giardino botanico dove verrà poi depurata in stagni per la fitodepurazione e rimandata successivamente nel fiume. Due passerelle principali caratterizzeranno la zona del fiume: una sarà elevata sull’acqua e sarà usato per connettere tutti gli edifici industriali presenti nell’area; l’altra congiungerà gli isolotti creati e permetterà ai visitatori di esplorare la natura da vicino.
Natural
Cohabitation
Human 4
FLOW CONTROL STRUCTURE (weir to manage water and in floodplain) INFLOW (water entering the floodplain)
FLOOD STORAGE AREA (floodplain to storage water and avoid flooding) OUTFLOW (water leaving floodplain through weir)
5
Gli edifici esistenti situati nella zona adiacente al fiume sono stati scelti per la loro struttura e apparenza industriale. Questi verranno riutilizzati come nuove attrazioni ospitanti attività ludiche e spazi per mostre e gallerie. Le isole all’interno del fiume sono state scolpite seguendo il movimento naturale dell’acqua, e durante l’anno possono essere inondate in caso di innalzamento dei livelli del fiume. Queste verranno dedicate alla fauna e alla flora, e sono accessibili solo tramite i percorsi disegnati per permettere agli animali e alla vegetazione di crescere indisturbati. Il giardino botanico, oltre ad essere stato creato per ripulire l’acqua raccolta nelle zone residenziali attraverso sistemi di fitodepurazione e per migliorare e intensificare la biodiversità dell’area, è stato pensato come luogo per i residenti e i visitatori per passare il tempo ed esplorare la natura. Il corridoio di vegetazione ha la funzione di proteggere dall’inquinamento dell’aria e da quello acustico creati dalla rete ferroviaria e dall’autostrada adiacente.
riparian habitat
green buffer
river channels with flooded building
floodplain
riparian habitat
river buffer
green buffer
recreational space
urban botanical garden
transition space into human habitat
6
7
(come passo successivo ho scelto di selezionare un’area più piccola all’interno del masterplan per sviluppare un design dettagliato e per entrare nello specifico della vegetazione proposta)
Lo scopo principale era quello di creare una serie di spazi nei quali i visitatori potessero osservare gli habitat proposti e interagire con la natura. La zona umida fatta a terrazzamenti si estende dalla strada al fiume, ed è affiancata da un bosco umido. Questo spazio è il primo che le persone vedono dalla strada e dal passerella, ed introduce al tema generale del masterplan che è l’habitat rivierasco.
River Mersey
Industrial building Wet woodland
Una serie di spazi sono stati creati lungo la strada principale per introdurre i visitatori al giardino botanico e alla zona umida.
Terraced wetland
L’edificio presente all’interno del giardino botanico è un parcheggio esistente sviluppato su più piani che verrà riusato come esposizione di piante e come entrata principale al parco. All’interno del giardino ai visitatori viene mostrato il primo stagno di fitodepurazione che pulisce l’acqua raccolta dai sistemi di drenaggio sostenibile introdotti nelle strade delle zone residenziali adiacenti.
Wetland boardwalk Stone retaining wall
Vegetation planted in street Street gabions retaining wall Open space pergola Entrance pergola Botanical garden entrance Phytoremediation pond Pond boardwalk Wet woodland Green buffer
Bar decking raised on pond
Habitat edge
Retaining wall
View
Deciduous woodland
Primary path
Woodland walkway
Secondary path
Retaining wall 8
A
Section A-A’
B
Botanical garden building
Pergola
Raised bar decking
Pond boardwalk
B’
Riparian habitat + wet woodland
A’ Section B-B’
Gabions retaining wall Deciduous woodland + walkway
Road Botanical garden building
Pergola
Terraced wetland
Wetland boardwalk 9
River Marginal Plants Wetland Woodland Wetland Marginal Plants Wetland Water Plants Street Plants Phytoremediation Woodland Phytoremediation Marginal Plants Phytoremediation Water Plants Woodland Woodland Wildflowers SuDS
10
11
La pianta a destra con la posizione dei gruppi di piante rappresenta la suddivisione in aree della vegetazione scelta. River Marginal Habitat Matrix
Sotto viene proposta la scheda che elenca le specie scelte per due aree del masterplan: la strada principale e il percorso a sud-ovest del giardino botanico.
Planting Schedule Type
Quantity
Code
Plant Name
Height (cm)
Girth
Age
Root
Container Density/m2
Notes
Wetland Woodland Matrix
Wetland Marginal Habitat Matrix
Grasses 25
Cbr
Calamagrostis brachytricha
CG
2L
3.00
Well formed crown
37
CaKF
Calamagrostis x acutiflora 'Karl Foerster'
CG
2L
4.00
Well formed crown
14
Cbu
Carex buchananii
CG
3L
4.00
20
Cea
Carex elata aurea
CG
2L
4.00
Wetland Woodland Wildflower Mix Wetland Marginal Habitat Matrix Wetland Water Habitat Matrix
34
Cf
Carex flacca
CG
0.5L
6.00
21
Cfl
Carex flagellifera
CG
2L
5.00
15
CoE
5L
3.00
CG
1L
4.00
46
Cp Lm
Carex oshimensis 'Evergold' Carex pendula Liriope muscari
CG
22
CG
3L
5.00
26 30
MsG OpN
Miscanthus sinensis 'Gracillimus' Ophiopogon planiscapus 'Nigrescens'
CG CG
3L 2L
3.00 7.00
13
Pa
Pennisetum alopecuroides
CG
2L
3.00
21
Sa
Stipa arundinacea
CG
2L
3.00
8
Sg
Stipa gigantea
CG
2L
3.00
Well formed crown
37
St
Stipa tenuissima
CG
2L
5.00
Well formed crown
2
PcMC
Phormium cookianum 'Maori Chief'
CG
10-15L
9nr MsG
Shrubs 15nr CaKF
60-80
2
PtP
Phormium tenax 'Purpureum'
60-80
CG
15L
Triple crown
2
PtRS
Phormium tenax 'Rainbow Sunrise'
40-60
CG
10L
Triple crown
8nr Sg 15nr St
Trees
20nr Lm 21nr Cfl
2
Ac
Alnus cordata
300-350
10-12 (Selected Standard)
2x
RB
Clear stem 175-200cm; 4 breaks
1
Bn
Betula nigra
300-350
10-12 (Selected Standard)
2x
RB
Clear stem minimum 200cm; 4 breaks
4
Bp
Betula pendula
350-425
12-14 (Heavy Standard)
3x
RB
Clear stem 175-200cm; 5 breaks
5
Fs
Fagus sylvatica
350-425
12-14 (Heavy Standard)
3x
RB
Clear stem 175-200cm; 5 breaks
14nr Cbu
2nr PtRS
2nr PtP
26nr Lm 34nr Cf 30nr OpN
10nr Sa 1nr Bn
20nr Cea
11nr Sa 2nr PcMC 13nr Pa
22nr CaKF 17nr MsG
15nr CoE
Plants Examples of the Street Palette BOTANICAL GARDEN WOODLAND WILDFLOWER MIX John Chambers Heritage Woodland / Shaded Areas
BOTANICAL GARDEN OPEN WOODLAND WILDFLOWER MIX John Chambers Professional Acid Soils Grass and Wildflower Mix
Usage: deciduous woodland, open woodland and woodland-edge
Usage: Plants particularly found on moderately acid soils
Contains: 20% Wild Flowers and 80% Suitable ‘Low Maintenance’ Grasses.
2nr Ac
22nr St
11nr Cbr
22nr Cp
Sowing Rate: 3 – 5g/m2
14 nr Cbr
Triple crown
Botanical Garden Wet Woodland Matrix
Sowing Rate: 3 – 5g/m2 Wet Woodland Wildflower Mix
Contains: 20% Wild Flowers and 80% Suitable ‘Low Maintenance’ Grasses.
Botanical Garden Water Habitat Matrix
Woodland Wildflower Mix
Botanical Garden Marginal Habitat Matrix
Open Woodland Wildflower Mix
3nr Bp 3nr Fs
2nr Fs
1nr Bp
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Le seguenti sezioni temporali mostrano il bosco creato adiacente alla zona umida e all’edificio industriale. Esse spiegano i diversi tipi di vegetazione proposti e il loro cambiamento in un arco di 30 anni. 15-30 Anni La maggior parte degli alberi raggiungerà la maturità durante questo periodo, ottenendo altezza e forza. I Salici Incrinati dopo aver raggiunto la maturità si spezzeranno.
5-15 Anni Gli alberi staranno ancora crescendo, mentre la vegetazione all’argine della zona umida si sarà ormai insediata. I rami dei Salici da Vimini saranno potati per la prima volta, per garantire la crescita di altre sezioni.
0-5 Anni Il primo stadio della vegetazione scelta viene rappresentato con la collocazione degli alberi, scelti con uno stadio giovane di vita, per far si che si adattino all’area in modo più naturale.
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Wetland Gabions retaining wall
Street planting beds
Pergola Pergola seating
Phytoremediation pond
Pond boardwalk
14
PANCHINA
PANCHINA
La sezione in alto mostra la pergola realizzata per l’entrata del giardino botanico, la panchina proposta e l’aiuola costruita all’interno della strada esistente. La struttura della pergola è stata realizzata con l’uso di due elementi principali: una trave verticale e una orizzontale. Questi due elementi sono fissati tra di loro con una tecnica di congiunzione che viene illustrata nelle immagini a destra. La lastra orizzontale della pergola che ombreggia il passaggio sottostante è stata pensata come un elemento permeabile che permette di proiettare ombre diverse sul suolo. Questa è una sottile lastra di metallo che viene realizzata con l’uso di un taglio a laser che permette di creare la forma proposta. Le panchine posizionate nel percorso sotto la pergola sono coerenti con quest’ultima nella scelta dei materiali: metallo e legno. La tecnica di congiunzione usata per le travi di legno della pergola viene chiamata Tenone e Mortasa, che sfrutta due zeppe come elementi di congiunzione finale.
15
La sezione in alto mostra lo stagno di fitodepurazione, la passerella sull’acqua e come le piante vengono installate all’interno del laghetto. Dei rotoli di cocco vengono usati per stabilire le piante appartenenti all’habitat rivierasco attorno allo stagno, mentre le Ninfee vengono piantate in acqua in vasi posizionati a circa 70cm di profondità. Un rivestimento tessile viene utilizzato come strato impermeabile sul letto dello stagno per permettere a questo di contenere meglio l’acqua e evitare dispersione nel terreno sottostante. La passerella è stata pensata come una struttura leggera ed elegante. Quest’idea è stato raggiunta tramite l’uso di lastre di legno, per il pavimento, e di una struttura in metallo per sostenere in tutto.
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MOSTRA DI FINE ANNO 2017-2018
STOCKPORT FLOODPLAIN STRATEGY PLAN GREEN BUFFER FLOODPLAIN INDUSTRIAL AREA URBAN BOTANICAL GARDEN
WATER LEVEL POSSIBILITIES
NORMAL CONDITIONS
HEAVY RAIN
EXTREME FLOODING
17
ISLANDS AND RIVER VIEW
ISLANDS PATH VIEW
URBAN BOTANICAL GARDEN VIEW
INDUSTRIAL AREA VIEW 18
URBAN BOTANICAL GARDEN RIPARIAN HABITAT SUDS INDUSTRIAL BUFFER URBAN BUFFER
PINUS SYLVESTRIS
SALIX VIMINALIS
BETULA PENDULA
TYPHA LATIFOLIA
ACORUS CALAMUS
QUERCUS ROBUR
SALIX ALBA
SPARGANIUM ERECTUM
SALIX FRAGILIS
ALNUS GLUTINOSA
FAGUS SYLVATICA
POPULUS TREMULA
IRIS PSEUDACORUS
NYMPHAEA ALBA
SALIX BABYLONICA
STACHYS PALUSTRIS
CAREX PENDULA
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equilibrium | contemplation | protection Settembre 2017
EQUILIBRIUM | CONTEMPLATION | PROTECTION GROUP A
Peace Garden Competition
Le direttive del progetto si basavano sulla proposta per il rifacimento di Lincoln Square a Manchester e la creazione di un giardino della pace (proposta che fa parte del nuovo Civic Quarter Masterplan). Il progetto è stato lanciato dal gruppo “The Friends of the Peace Garden” ed è stato gestito in collaborazione con il loro presidente Steve Roman, FN4M (Faith Network For Manchester) e Planit-IE, (il consulente paesaggistico per lo sviluppo del nuovo Civic Quarter). Le proposte degli studenti sono state presentate ad una giuria e hanno formato parte delle idee che avrebbero ispirato o influenzato il progetto finale per lo spazio (assegnato a Planit-IE). La nostra idea voleva evidenziare i memoriali presenti nello spazio attraverso la rigenerazione della piazza e delle strade adiacenti. Il nostro concetto si focalizzava su una serie di simboli che rappresentavano il nostro concetto di pace in relazione con i memoriali già presenti: Abraham Lincoln e la Principessa Diana. symbolism Questi simboli sono stati usati per realizzare le nuove strutture (fontana e scalini) e per l’organizzazione symbolism dello spazio creato nel design. symbolism
astrological astrological
astrological
universal universal
design strategy universal
orbital orbital
plan
A design focused on balancing opposing forces in nature and humanity. Enhancing the enclosed nature of the site offering protection and regeneration of an urban clearing for contemplation and reconciliation.
orbital
sections
legend focal point channel of primary movement protection from wind blow
green corridor pedestrian access points
20
e
MANCHESTER DOCK 5 a.s. 2016-2017 Professori: I. Fisher, E. Fox
Landscape Atelier 1B
Lo scopo di questo progetto si focalizza sulla riqualifica di un’ex area industriale a Manchester dove il canale artificiale presenta ancora alcuni dei bacini navali costruiti durante la rivoluzione industriale. L’area include zone abbandonate, vecchi edifici industriali ed edifici aziendali. Il progetto comprende la creazione di nuovi blocchi residenziali che si affacciano sul fiume e l’integrazione di questi con l’esistente area residenziale. Il masterplan pensato presenta un cambiamento radicale dell’area: uno dei bacini (oggi coperto e non più visibile) viene riaperto per la creazione di uno stagno di fitodepurazione, l’area abbandonata sull’altro lato del canale viene inondata in parte per impedire alluvioni e viene ridisegnata per creare una zona umida ospitante flora e fauna, ed infine la passeggiata lungo il fiume viene ampliata per far spazio ai nuovi blocchi residenziali. Quest’ultimi sono organizzati nello spazio seguendo la griglia stradale esistente, e creando nuove strade primarie e secondarie attorno ad essi. Due nuovi spazi pubblici vengono creati alle due estremità dell’area, creando nuovi punti focali. Le zone verdi esistenti vengono integrate per creare un unico grande parco che circonda il OPPORTUNITIES AND CONSTRAINTS AND ANALYSIS DRAWINGS bacino riaperto e forma una nuova ambientazione per lo stagno di fitodepurazione. CONSTRAINTS L’area rigenerata è pensata per i residenti, per nuovi spazi commerciali e attività culturali. OPPORTUNITIES Water source [1] Polluted water [1] Due edifici esistenti vengono conservati per il loro aspetto industriale, per la loro forma Need of public spaces [2] Lack of designed public spaces [2] allungata e per la loro posizione vicino alla nuova piazza creata; vengono usati per ospitare Creation of community areas [2] Lack of community areas and facilities [2] mostre e gallerie d’arte, e confinano con le nuove attività commerciali situate ai piani inferiori Industrial heritage [2] Unused land [2] dei blocchi residenziali (ristoranti, bar e negozi). Good location opportunity (near the Road cutting through the city centre) [3]
neighbourhood [1] I started by analysing the road network of the nearby areas and I decided I Business wanted to area extend the [1] roads till the river in order to create these main boulevards where all the public facilities arranged in Green area the blocks Wasteland are set.
[2]
Residential area
As you can see from the diagram the river front is mainly a business area, and the residential one is strictly separated. The green areas are a few near Ordsall Lane and are not well designed as well. There is a need of designed public space to create a community area with facilities for the neighbourhoods.
CONSTRAINTS Polluted water [1] Lack of designed public spaces [2] Lack of community areas and facilities [2] Unused land [2] Road cutting through the neighbourhood [1]
I decided to keep these two industrial structure both for their
Road
location and for their shape: River [2]
Business area
near Ordsall Hall (so with the possibility of creating a public area) and with an elongated shape useful in case of exhibition uses. I decided to reopen dock 5 and use it for depurating both the river water and grey waters The river is the main fea-through a phytodepuration systure in the area and it’s tem. For this area I wanted to create parallel to the site. Unfortunately the wateraisspace that could include all these public structures and the polluted and the river side existing green area in Ordsall is not maintained. Lane and the depuration pond. I wanted to widen the river bed Ordsall Lane is crossing creating a wetland where Pomothe whole neighbourhood, na Island is in order to prevent
Wasteland
Residential area
As you can see from the diagram the river front is mainly a business area, and the residential one is strictly separated. The green areas are a few near Ordsall Lane and are not well designed as well. There is a need of designed public space to create a community area with facilities for the neighbourhoods.
creating a strong division, sound pollution and high car speed.
Most of the buildings near the river are old industrial buildings, some of them also abandoned.
Green area
Most of the buildings near the river are old industrial buildings, some of them also abandoned.
Existing building reused
[3] Good location opportunity Manchester city centre
Manchester city centre
Ordsall Lane
Then I started thinking on where to place my block, and I followed the grid system created from the streetI network. started by analysing the road The green area includes the existing green park at the beginning of Ordsall Lane and the one that belongs to OrdsallofHall. network the nearby areas and I decided I wanted to extend the the other of the river promenade, where we have two piazzas. On the right side (where a bridge over the water I wanted toto create roads istillvisible) the river in order cre- a ‘pubs, restaurants area’ ate these main boulevards where bition areas and the green area on the left. all the public facilities arranged in the blocks are set.
Green area
The position of the area is strategic as it is just right next to the city cenHousing blocks tre and could be a good focal points for the future developments. Edges Nodes Primary roads
I decided to keep these two industrial structure both for their
Ordsall Lane location and for their shape:
near Ordsall Hall (so with the possibility of creating a public area) and with an elongated shape useful in case of exhibition uses. I decided to reopen dock 5 and use it for depurating both the river water and grey waters The position of the areaaisphytodepuration strategic through sysas it is just righttem. next to the city centre and could beFor a good focal points to create this area I wanted for the future developments. a space that could include all these public structures and the existing green area in Ordsall Lane and the depuration pond. I wanted to widen the river bed creating a wetland where Pomona Island is in order to prevent
Secondary roads
ESTER DOCK 5 PORTFOLIO
Laura Galasso
04
Laura Galasso SITE ANALYSIS
MANCHESTER DOCK 5 PORTFOLIO
MANCHESTER DOCK 5 PORTFOLIO
06
STRATEGIC Then I started thinking on where IDEAS to place my block, and I followed the grid system created from the street network. The green area includes the existing green park at the beginning of Ordsall Lane and the one that belongs to Ordsall Hall.
Existing building reused
SITE ANALYSIS
04 21
Nella pianta a sinistra è possibile vedere l’organizzazione della piazza e degli spazi circostanti. Questa è caratterizzata da una piattaforma sopraelevata che può essere usata per funzioni differenti (come eventi all’aperto e pattinaggio sul ghiaccio durante l’inverno). Cinque gru simboliche sono presenti nella piazza per ricordare ai visitatori la storia industriale dell’area. Lo stesso approccio viene seguito per la creazione di una sequenza di container lungo il lato del fiume, creando una serie di spazi diversi. Queste strutture sono pensate anche per ospitare bar e piccole gallerie per i visitatori. Sul lato ovest della pianta, cinque padiglioni di vetro (che formano un’estensione della mostra degli edifici industriali) sono posizionati in piattaforme sopraelevate su dei giardini adornati di verde. Una tettoia caratterizza la parte nord delle strutture industriali enfatizzando l’entrata principale. La zona a sud di questi è caratterizzata da una serie di totem che rappresentano la storia di Manchester, del canale e delle sue industrie. Il blocco residenziale a nord è separato dalla piazza da uno schermo verde che si eleva per tutta la facciata dell’edificio per creare una zona più riservata per i residenti.
SECTION A-A’
Laura SECTION Galasso B-B’
Laura Galasso
MANCHESTER DOCK 5 PORTFOLIO
MANCHESTER DOCK 5 PORTFOLIO
1:20 SCALE
1:20 SCALE
1
RESOLUTION
RESOLUTION
19
22
1 3
2 1 6 5
4 7
2
3
4
5
6
7
23
GREEN SEQUENCE a.s. 2016-2017 Professori: I. Fisher, E. Fox
Landscape Atelier 1A [corso focalizzato su disegni a mano]
Lo scopo del progetto si focalizza sulla rigenerazione di un’area della città di Manchester, confinante con un’università e una zona residenziale, che comprende due aree verdi separate dal fiume Irwell. Il design realizzato si focalizza sullo sviluppo di un masterplan che possa far parte di un progetto più ampio per la realizzazione di un corridoio verde all’interno della città. Il design tiene in considerazione la problematica frequente delle alluvioni nell’area. Il fiume è stato rimodellato (prendendo spunto dal progetto Room for the River Nijmegen) per ottenere un letto più ampio ed inoltre sono state create al suo interno delle piccole isole pensate per ospitare flora e fauna. La necessità di aree pubbliche per i residenti mi ha permesso di creare una sequenza di spazi OPPORTUNITIES AND CONSTRAINTS AND gradualmente CONSTRAINTS aperti che OPPORTUNITIES cambiano da una piazza (caratterizzata da piccoli padiglioni / serre e da un anfiteatro), ad uno spazio verde ed infine ad un’area dove la vegetazione è la protagonista che riesce a nascondere la skyline e i rumori tipici della città. Sul lato dell’università, nuovi spazi sono stati creati per gli studenti come padiglioni studio di vetro orientati verso il fiume e aree all’aperto per il tempo libero. OPPORTUNITIES
OPPORTUNITIES CONSTRAINTS
CONSTRAINTS
Water source relationship Water withsource relationship Weak connectivity with (between Weak connectivity the two (between the two surrounding [1] surrounding [1] green areas and the city) green [1] areas and the city) [1] Strong topographical characteristics Strong topographical Flood characteristics risk [2] [2] [2]
Flood risk [2]
Big empty space in which Bigto empty provide space a inDrainage which toareas provide in Peel a Park Drainage create areas in Peel Park create program [3] program [3] separating walls [2] separating walls [2] Importance of the location Importance [4] of the Big location non-functional [4] space Big[3] non-functional space [3]
Create community areas Create for residents community Lack areasoffor community residents areas Lack andoffacilities community areas and facilities [3] [3] [3] [3]
1
1
OPPORTUNITIES:
[2]
OPPORTUNITIES: CONSTRAINTS:
N
Strong topography [2] Strong topography Flood Risk Drainage Areas
Flood Risk Drainage Areas
CONSTRAINTS:
N
- NON-FUNCTIONAL SPACE SPACE - NON-FUNCTIONAL SPACE N - BIG EMPTY SPACE N A- BIG EMPTY L A A L A - NEED OF COMMUNITY AREAS - NEED OF COMMUNITY - LACK OFAREAS COMMUNITY AREAS - LACK OF COMMUNITY AREAS PRIVATE/COMMERCIAL
PRIVATE/COMMERCIAL
UNIVERSITY
UNIVERSITY
RESIDENTIAL
RESIDENTIAL
COMMUNITY/COUNCIL
COMMUNITY/COUNCIL
L
L
COMMUNITY AREA/OPEN SPACE GREEN BEDS GREEN AREA (PLANTS) POINTS OF ACCESS MAIN PATHS FOCAL POINTS
Laura Galasso - Laura 16057662 Galasso - 16057662
GREEN SEQUENCE GREEN SEQUENCE
ISLAND VIEW FROM BRIDGE ANALYSIS
ANALYSIS
MEADOWS SUNKEN PATH
24
GLASS STUDY PAVILION
GLASS STUDY PAVILION
GL
GLASS GREEN PAVILION
Laura Galasso - 16057662
COMMUNITY AREA/OPEN SPACE GREEN BEDS GREEN AREA (PLANTS) POINTS OF ACCESS MAIN PATHS FOCAL POINTS
CONCRETE SLABS INGLESTON INDIGENOUS STONES
ISLAND VIEW FROM BRIDGE
TEAK WOOD SLATES
Laura Galasso - 16057662
GREEN SEQUENCE
N
CONCRETE
MEA
PORTFOLIO
COMMUNITY AREA/OPEN SPACE GREEN BEDS GREEN AREA (PLANTS) POINTS OF ACCESS
FOCAL POINTS
PORTFOLIO
PLAN
1:500
11
N
Laura Galasso - 16057662
MAIN PATHS
GREEN SEQUENCE
ISLAND VIEW FROM BRIDGE
MEADOWS SUNKEN PATH
Laura Galasso - 16057662
GREEN SEQUE PORTFOLIO
La zona sud-est corrisponde, come spiegato prima, all’area dove la vegetazione prevale nell’ambiente, ed è caratterizzata da una serie di percorsi che seguono diversi livelli di terreno. Nella zona del fiume comprendente le isole artificiali, i visitatori possono esplorare la natura attraverso una passerella sopraelevata. Qui la superficie delle isole viene usata come zona resiliente per il fiume, in questo modo le forme del terreno creato si modificano a seconda dei diversi livelli dell’acqua, creando così delle configurazioni diverse per le isole GLASS in ogniSTUDY periodo dell’anno. PAVILION GLASS GREEN PAVILION N
GLASS STUDY PAVILION
GLASS GREEN PAVILION
Laura Galasso - 16057662
GREEN SEQUENCE PORTFOLIO
25 PLAN
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LAVORI PROFESSIONALI
I seguenti sono alcuni dei lavori da me svolti presso lo studio di architettura del paesaggio TPM Landscape.
CASA DI CURA
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MASTERPLANNING
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CASA DI CURA
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ARCHITECTURE
SOPRAsottodentroFUORI a.s. 2014-2015 Professori: L. Cocchiarella, G. M. Fara, E. Faroldi
Thematic Studio
Lo scopo del progetto era quello di migliorare l’area che comprende la facoltà di architettura del Politecnico di Milano a Piola creando una connessione con l’area adiacente della piscina Ponzio. Il tema si concentrava sulla riabilitazione dello spazio pubblico, connettendo gli edifici esistenti nel lotto della scuola di architettura a nuovi spazi creati con lo scopo di soddisfare i bisogni degli studenti. L’obbiettivo non era quello di soffermarsi sulla creazione di nuove aule didattiche, ma quello di riflettere sui servizi di cui l’università ha più bisogno: aule studio, auditorium, sale ristoro, palestra, spazi aperti, sale di lettura, residenze per studenti e professori in visita. Ciò che maggiormente ostacolava il progetto era lo sbalzo di livello dall’area della piscina a quella dell’università, che creava una vera e propria barriera tra i due lotti. I disegni in basso a sinistra sottolineano la differenza di livello tra le due aree e quindi l’importanza di risolvere il problema creando una connessione. Il nostro progetto cercava quindi di fare da tramite tra un livello e l’altro, demolendo simbolicamente questo limite visivo, ampliando le strutture del Politecnico al livello della piscina e al livello sottostante in modo da garantire spazio a sufficienza. In questo modo abbiamo avuto la possibilità di creare una piazza aperta, non solo agli studenti, ma a tutto il pubblico. L’immagine in alto a destra rappresenta il masterplan finale analizzato poi nel dettaglio nel disegno sottostante.
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Gli edifici principali vengono evidenziati dall’uso di due materiali (cemento e vetro) che si alternano con una divisione netta in modo da dare un impatto visivo notevole, specialmente di notte, creando quasi l’effetto luce di un faro, proprio per sottolineare la loro importanza all’interno del progetto. Gli edifici che si elevano dal livello -3.40 oltre il livello 0.00 della strada, fanno parte dei punti focali del progetto perché pensati come edifici di connessione tra le due aree; ed inoltre fungono da entrate alle aule studio incassate all’interno del muro divisorio, che creano una lunga spina al suo interno.
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CONNECTIONS a.s. 2014-2015 Professori: C. Torricelli, H. Holzl
Architectural Design Studio 3
Lo scopo del progetto richiesto era di sviluppare un centro per l’integrazione professionale nell’area adiacente all’università di architettura della città di Porto (Portogallo), realizzata dall’architetto Alvaro Siza, e alle case sociali SAAL. L’area era caratterizzata da stili architettonici diversi, da una forte pendenza e da frequenti diversità nei livelli del suolo; lo scopo principale quindi, oltre ad integrare gli edifici proposti a quelli esistenti, era quello di sfruttare la morfologia del territorio e di sviluppare un progetto adeguato al contesto. Le strutture infatti sono integrate col il terreno ed incassate al suo interno. I punti focali del progetto sono tre e corrispondono ad elementi di connessione tra i diversi livelli e fungono inoltre da spazi aperti simili a piccole piazze. Le funzioni proposte sono: auditorium, edificio espositivo, mensa, uffici e sale riunioni.
Dal prospetto è visibile come la passerella creata connetta le due estremità del progetto, rimanendo sopraelevata e dando una vista ampliata del fiume. Gli edifici alle estremità del progetto sono i punti focali citati prima, ed ospitano l’auditorium (in basso a destra), l’edificio espositivo (in altro a destra) e le sale riunioni (a sinistra). Essi connettono il progetto al resto dell’area in diversi punti, facilitando l’accesso in tutte le direzioni.
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ERG ATLAS a.s. 2013-2014 Professori: G. A. Chiarandà, A. Meda, I. Paoletti
Building Technology Studio
Lo scopo del progetto richiesto era quello di progettare il padiglione di una nazione per l’esposizione universale EXPO 2015 a Milano. L’intento era quello di rappresentare al meglio lo stato scelto attraverso forme architettoniche adeguate, tenendo anche conto dei materiali e delle tecnologie utilizzate per il mantenimento e la costruzione. Il progetto doveva cercare di sfruttare al meglio tutte le risorse disponibili per creare una struttura temporanea che potesse poi essere smontata senza costi eccessivi. La nazione scelta dal gruppo era il Marocco e le caratteristiche principali che dovevano essere sottolineate erano la presenza del deserto e le tipologie di abitazioni usate: edifici costruiti con l’uso della terra, e tende abitate da famiglie di origine nomade. L’idea quindi era quella di creare un padiglione che potesse rievocare, con la forma, una struttura simile ad una tenda, e con i colori, uno dei tipici edifici marocchini costruiti con il fango. Inoltre, con l’uso di cambi di livello in diverse zone dell’area assegnata, ottenuto con il posizionamento di rampe e di scalinate sopraelevate ed incassate nel suolo, l’effetto del deserto poteva essere creato imitando la tipica caratteristica della duna. I materiali usati per costruire il padiglione sono stati pensati in modo tale da poter essere riutilizzati alla fine dell’esposizione universale, e da poter essere montati e smontati con facilità.
Nel disegno sottostante è possibile vedere ognuna delle strutture realizzate per il padiglione e la corrispettiva analisi delle forme e delle funzioni. Per raggiungere queste forme abbiamo usato il plug-in per Rhinoceros, realizzato dal BLOCK Research Group di Zurigo. Grazie a questo software ci è stato possibile calcolare la fattibilità di ogni struttura.
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