P O R T F O L I O
LAURA GALLINATI
CURRICULUM STUDIORUM Data di nascita Nazionalità
13/09/1997 Italiana
Indirizzo Cellulare E-mail personale E-mail istituzionale
Via c.ina Luisetta 31, Agliè (TO) +39 3463856867 gallinatilaura97@gmail.com s275281@studenti.polito.it
ESPERIENZE PROFESSIONALI
EDUCAZIONE Da ottobre 2019 ad oggi Frequento il corso di Laurea magistrale Architettura per il Progetto Sostenibile, al Politecnico di Torino Da ottobre 2016 a novembre 2019 Laurea in Architettura conseguita al Politecnico di Torino votazione finale 96/110 Da settembre 2011 a Luglio 2016 Diploma di Maturità Scientifica presso il Liceo Scientifico Aldo Moro a Rivarolo Canavese (TO)
Dal 01/03/2021 fino ad oggi Tesi di ricerca presso SUPSI, Università della Svizzera italiana Ad oggi collaboro con l’Istituto di ricerca sulla sostenibilità applicata all’edificio di SUPSI (Università della Svizzera italiana). Sto sviluppando insieme al team alcune questioni relative al BIPV (Building Integrated Photovoltaics). Nelle ultime pagine di questo documento si può trovare l’abstract della tesi in via di sviluppo. Dal 24/10/2018 al 15/03/2019 Tirocinio curriculare presso BSA - Bottega Studio Architetti (TO) Durante questo periodo lavorativo ho avuto la possibilità di prendere atttivamente parte allo sviluppo dei progetti in corso nello studio, occupandomi dei disegni bidimensionali e tridimensionali e avendo la possibilità di presenziare durante gli incontri con i clienti e nelle visite in cantiere.
CAPACITA’ PERSONALI E COMPETENZE Conoscenza lingua inglese
Livello B2
Patente di guida
B
Conoscenza dei software: AutoCAD SketchUp Revit Adobe Photoshop Adobe InDesign Adobe Illustrator Pacchetto Office Termolog Ecotect Pro_sap Timbertech
INDICE
00 - 2019, Esame “Il progetto sostenibile di Architettura”
01 - 2020, Esame di progetto urbanistico “Sous le paves, les friches”
02 - 2021, Esame “Rinnovamento del patrimonio edilizio”
0* - 2021, abstract Tesi di Laurea Magistrale
00 - “Il progetto sostenibile di architettura” Durante il laboratorio ci è stato richiesto di progettare una struttura alberghiera a 4 stelle tenendo in considerazione gli aspetti di comfort e energetici dell’edificio. E’ stato diviso in 3 differenti moduli didattici: COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA prof. Carlo Ravagnati, abbiamo lavorato partendo da esercitazioni che indagano le forme e le logiche disributive dell’antichità, riprese e riadatte per il progetto. FISICA DELL’EDIFICIO prof. Valerio Lo Verso, abbiamo analizzato le prestazioni energetiche rispetto ai materiali utilizzati e i parametri illuminotecnici, tenendo in considerazione le normative a riguardo. Inoltre il professore ci ha fornito programmi specializzati sui quali lavorare. TECNOLOGIA prof. Giachino, è stato richiesto il legno come materiale principale del progetto, materiale studiato e analizzato nelle diverse applicazioni. Abbiamo lavorato poi sui requisiti di sostenibilità del Protocollo Itaca.
COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA
Per ogni disegno finale di LOGICHE DI PROGETTO masterplan (rappresentato nella PLANIMETRIA PIANTE E SEZIONI pagina precedente), piante Piscina e sezioni, prospetti, ci è stato Mirabilis. Dell’antica richiesto di lavorare su delle pianta piante antiche a nostra scelta per è stata articolare disegno e logica del mantenuta la griglia di progetto architettonico. COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
PROGETTAZIONE TECNOLOGICA AMBIENTALE
FISICA DELL’ EDIFICIO
IL FOTOVOLTAICO
21 Dicembre, ore 9:00
NORMA UNI/TS 11300 ENERGIA RINNOVABILE L’impianto fotovoltaico è stato installato sul fronte Sud del muro. Grazie alla distanza degli edifici dalla superficie dell’impianto, viene garantita la quantità di radiazione necessaria anche nel periodo dell’anno meno ottimale. Qui viene analizzata proprio questa condizione.
pilastri.
Casa del Fauno, Pompei. Il cortile interno si rifa ai compluvi.
MASTERPLAN
area dell’impronta a terra della copertura: 3234 m2 area stimata dell’impianto 480 m2 area disponibile ad accogliere l’impianto: 1250 m2 produzione stimata dell'impianto: 23000 kWh/anno
STRATIGRAFIE PRINCIPALI
CHIUSURA SUPERIORE: COPERTURA VEGETALE
norma UNI 11235 1 2 3 4 5 6 7 8 9
SPESSORE: 42,5 cm
U: 0,188 W/(m2K)
CHIUSURA VERTICALE: FACCIATA VENTILATA
1- Finitura intonaco, 3 cm 2- Cartongesso, 1,3 cm 3- Struttura in XLAM, 13 cm 4- Barriera al vapore DB+, 0,1 cm 5- Isolante XPS, 13 cm 6- Barriera al vapore DB+, 0,1 cm 7- Interstizio di ventilazione 8- Struttura in listelli di legno, 4 cm 9- Finitura listelli in Rovere, 2 cm SFASAMENTO: 13 h
U: 0,188 W/(m2K)
CHIUSURA ORIZZONTALE INFERIORE: SOLAIO
norma UNI 8290/2 1 2 3 4 5 6
SPESSORE: 32,5 cm
SFASAMENTO: 14 h
norma UNI 11018 1 2 3 4 5 6 7 8 9
SPESSORE: 32,5 cm
1- Inverdimento pensile, 10 cm 2- Telo filtrante, 0,2 cm 3- Drenaggio, pietrisco 4- Strato separatore, strato di scorrimento e tessuto non tessuto, 8 cm 5- Isolante in lana di vetro, 13 cm 6- Barriera al vapore DB+, 0,1 cm 7- Struttura in XLAM, 13 cm 8- Cartongesso, 1,3 cm 9- Finitura Listelli in Rovere, 3 cm
U: 0,190 W/(m2K)
1- Finitura in Sughero, 2 cm 2- Massetto, 12 cm 3- Barriera al vapore DB+, 0,1 cm 4- Isolante fibra di vetro, 13 cm 5- Impermeabilizzante, 0,1 cm 6- Soletta in cls, 25 cm SFASAMENTO: 13 h
POLITECNICO DI TORINO
I RISULTATI DI CALCOLO Classificazione dell'edificio secondo Normativa NAZIONALE: L 90/2013 - D.M. Requisiti Minimi - Intero edificio
Corso di laurea magistrale in Architettura per il progetto sostenibile Anno accademico 2019-2020
EP: 68 kWh/m2 anno Superficie utile riscaldata: 3396,00 m² Volume lordo riscaldato: 12768,00 m³ FABBISOGNI DI ENERGIA TERMICA UTILE Stagione di riscaldamento: 49,54 kWh/m² Stagione di raffrescamento: 139,33 kWh/m²
ATELIER IL PROGETTO SOSTENIBILE DI ARCHITETTURA FORMAZIONI/DEFORMAZIONI GEOGRAFICHE DELL’ARCHITETTURA DELLA CITTÀ
Tavola 2 / Piante e sezioni - 1:100
Disegnato dalla ripetizione dell’abside della basilica Santa Sofia 0 12
5
10
PROSPETTO
Prof. Carlo Ravagnati Prof. Davide Maria Giachino Prof. Valerio Roberto Maria Lo Verso Prof. ssa Sara Viazzo
Disegnato a partire da acquedotto Los Milagros
Disegnato a partire dalla biblioteca di Celso Composizione di più planimetrie: San Lorenzo a Milano, il Pantheon e il Portico dei teatri di Pompei.
Laura Gallinati Ilaria Giubellino
FISICA DELL’EDIFICIO
Grazie ai software quali Ecotect e Revit siamo riusciti ad individuare le ombre create dall’edificio nella zona di progetto e in alcuni ambienti interni. OMBRE ESTATE - EST
ore 8:00 OMBRE INVERNO - OVEST
ore 8:00
Nel modulo di fisica tecnica abbiamo studiato i comfort illuminotecnici di progetto. Sul fronte est non abbiamo previsto alcun tipo di schermatura da progetto poichè la luce naturale entra solo nelle ore mattutine.
ore 10:00
ore 12:00 Sul fronte ovest invece abbiamo inserito delle schermatura fisse in legno poichè questo lato è più esposto alla radiazione diretta del Sole.
ore 13:00
STUDIO DELLA LUCE NATURALE - FRONTE OVEST
ore 1:00 STRATEGIE DI OMBREGGIAMENTO - FRONTE OVEST listello in rovere vetro Planibel Clearlite; 0,4 cm strato acustico PVB Clearlite strato selettivo Stopray vision 60 tenda in lino
esterno: schermatura fissa vetro: stratigrafia interno: tenda in lino
CH
DETTAGLI TECNOLOGICI COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
La tecnologia dell’edificio e le strategie per la sostenibilità ambientale sono state rappresentate attraverso schemini e sezioni tecnologiche per mostrare il funzionamento tecnologico della struttura.
DURABILITÀ
Le aperture sulla copertura sono state ideate per poter recuperare l’acqua piovana. Infatti, sono state previste delle cisterne per raccoglierla e riutilizzarla all’interno dell’edificio.
PROGETTAZIONE TECNOLOGICA AMBIENTALE
SEZIONE TECNOLOGICA
IL
NORM 21 Di L’imp dell’im SPE Qui v CHI area
area area prod
ST
CH
SPES
CH NORM L’imp dell’im Qui v
STRUTTURA DEL PILASTRO
area SPE area area CHI prod
ST
SCHEMA STRUTTURALE
SPES CH
I
C
SPES
CH
SPE
CHI
SPES
I
C
SPES
CH
0 12
5
10
SPES
I
C
01 - “Sous le paves, les friches” Per questo progetto urbanistico la richiesta è stata di ripensare interamente l’area di Mirafiori Sud a Torino. Il lavoro svolto è iniziato in maniera fortemente teorica riprendendo il concetto di Gilles Clément secondo cui lo spazio aperto si articola in tre paesaggi. Il primo paesaggio è lo spazio aperto, il secondo è quello pensato e costruito dall’uomo mentre il terzo, il più importante, è l’incolto. L’ultimo paesaggio ha bisogno di essere lasciato libero di crescere poichè la natura ha bisogno di riprendere i suoi spazi. La prima azione è stata individuare questi tre paesaggi nell’area di progetto, dopodichè sovvertirli per renderli funzionali. Il progetto, che si propone di rivoluzionare lo spazio aperto, prende il suo nome da un motto francese della rivolta sessantottina: “sous le paves, la plage”. In questo caso non abbiamo la spiaggia sotto i paves, ma bensì “les friches”, ovvero l’incolto.
I TRE TEMPI DEL PROGETTO
tempo 0.
tempo 1.
tempo n.
Semplificazione dell’articolazione del suolo.
Strutturazione dell’intervento. ll parco agricolo nella parte meridionale prende forma.
Futuro prossimo. Questo tempo non è delineabile numericamente e spazialmente.
Primi innesti in grigio e nero dello spazio aperto in abbandono, terzo paesaggio.
Gli abitanti e l’incolto prendono il loro spazio e completano il progetto.
Nella parte densificata nuove facciate e nuovi volumi per gli abitanti
LE AZIONI PROGETTUALI NEL PARCO AGRICOLO
LE AZIONI PROGETTUALI NELLA PORZIONE EDIFICATA
casotti per gli attrezzi
serre
addizione volumi
nuovi volumi
passaggi coperti nel parco
galleria attività all’aperto
addizione facciate
sopraelevazioni
PLANIMETRIA GENERALE
DISEGNI DI PROGETTO
02 - Rinnovamento del patrimonio edilizio Nel corso di questo atelier è stato richiesto di migliorare il patrimonio edilizio esistente risalente al 1975. Ci troviamo a Neuville en Ferrain nel nord della Francia. Per migliorarlo sono state adottate soluzioni energeticamente efficienti e con un minor impatto possibile sull’ambiente. Sono stati creati dei nuovi percorsi all’interno dell’area, aumentate le unità abitativa e le tipologie abitative per migliorare e diversificare l’offerta ed è stata dedicata una attenzione particolare alla vegetazione, accessibile da ogni appartamento. Le sopraelevazioni sono state ideate in legno lamellare utilizzando il sistema TLC, sono state verificate le strutture, e pensato il trasporto dalla fabbrica fino al sito di progetto.
LE AZIONI PROGETTUALI
LE FOTO DELL’ESISTENTE
PRIMA PRIMA DOPO DOPO LE STRATEGIE
pareti pareti non isolate non isolate pareti pareti isolate isolate
riscaldamento riscaldamento uso diuso energie di energie fossilefossile tradizionale tradizionale rinnovabili rinnovabili
coperture coperture pianepianeottimizzazione ottimizzazione delledelle non sfruttate non sfruttate superfici superfici
offerta abitativa non nonofferta offerta abitativa offerta abitativa abitativa diversificata diversificata diversificata diversificata
spazio spazio aperto aperto frammentato frammentato
nessun nessun spazio spazio condiviso condiviso
connessione connessione spazio spazio aperto aperto
spazispazi condivisi condivisi e e servizi servizi
affacci affacci a sudanon sud non affacci affacci a suda sud valorizzati valorizzati sfruttati sfruttati
IL DISEGNO DELLO SPAZIO APERTO SEZIONE BB’
SEZIONE AA’
DISEGNI DELLO SPAZIO APERTO
IL NUOVO PERCORSO
VERDE PUBBLICO E PRIVATO - SPECIE ARBOREE
LE SERRE E GLI ORTI
ACER JAPONICUM THUMB rosso /mitiga l’inquinamento /abbatte le isole di calore /alte
capacità
anti
inquinanti gassosi /temperature: fino a -25°
ACER PALMATUM verde /mitiga l’inquinamento /abbatte le isole di calore /alte capacità anti inquinanti gassosi /temperature: fino a -25°
MAGNOLIA GRANDIFLORA /temperature: fino a -20° /fioritura:
primaverile
FAGUS SYLVATICA PURPUREA FAGUS SYLVATICA ZLATIA /temperature: fino a -25°
ULMUS MINOR Olmo /mitiga l’inquinamento /abbatte le isole di calore /alte capacità anti inquinanti gassosi /temperature: fino a -20°
PRUNUS SERRULATA Ciliegio da fiore /temperature: fino a -20° /fioritura: primaverile invernale
MALUS melo da fiore /temperature: fino a -20° /fioritura: primaverile autunnale
PAULOWNIA
ATELIER FINALE DI PROGETTAZIONE B, Proff. Ambrosini, Callegari, Capozzoli, Simeone; Collaboratori: Arch.tti Giulia Cerrato, Luisella Dutto, Roberto Pennacchio e Ing. Giuseppe Pinto; Gruppo 09 Neuville; Studenti: Canavese Chiara, Gallinati Laura, Mancosu Giulia
/IL PROGETTO DEL PAESAGGIO
IL RETROFIT E LE SOPRAELEVAZIONI
Per riqualificare il patrimonio esistente e diversificare l’offerta abitativa sono state trovate soluzioni tecnologiche a basso impatto ambientale e veloci. COIBENTAZIONE DELL’ESISTENTE Sistema TERRACOAT ® per preservare l’estetica dell’esistente con mattoni facciavista.
INTERVENTI
SOPRAELEVAZIONI IN CLT
1. costruzione del cordolo in cemento e impermeabilizazzione dello stesso DETTAGLI TRIDIMENSIONALI
2. posa delle pareti in CLT
3. fissaggio delle pareti in CLT con hold-down. piastre e viti incrociate
4. posa e fissaggio della copertura
0* - abstract Tesi di Laurea Magistrale
Il tema della sostenibilità ambientale è il motore di cambiamento che in modo sempre crescente impatta i comportamenti dei singoli e le scelte di consumo dell’intera società. Il cambiamento climatico e la pandemia di COVID19, le cui origini sono attribuite allo sconvolgimento degli ecosistemi causato dall’uomo, hanno posto l’umanità di fronte alla drammatica necessità di cambiare le priorità nella scelta dei modi e dei mezzi di sviluppo. L’ecologia (nel nostro caso declinata come impatto ecologico) ha definitivamente perduto quell’idea di posizione elitaria, e quindi di scelta facoltativa, che aveva in passato ed è oggi fattore imprescindibile alla base di qualsiasi valutazione di fattibilità. Le Istituzioni hanno colto questa spinta al cambiamento per favorirla, indirizzarla e darne un contesto normativo comune. L’iniziativa del Green Deal, approvato dall’Unione Europea, rende disponibili le risorse per ripensare, tra le altre cose, il modo in cui intendiamo l’edificio, da unità puramente architettonica a soggetto energeticamente attivo, in grado di produrre energia. Una di queste iniziative è la nuova Bauhaus europea che mira a creare una piattaforma interdisciplinare per portare il Green Deal nei nostri luoghi di vita ed immaginare un futuro sostenibile, inclusivo, bello per il cuore e per la mente. Gli edifici sono responsabili di un terzo dell’energia globalmente consumata, utilizzare materiale fotovoltaico nell’involucro edilizio per sfruttare l’energia solare che abbiamo a disposizione è una grande opportunità dal punto di vista ambientale per la decarbonizzazione. Tuttavia, l’integrazione di un materiale come il fotovoltaico negli edifici che ci circondano ha un impatto estetico che implica un ripensamento del linguaggio architettonico della nostra epoca. Per questo motivo l’integrazione non può essere solo una questione tecnologica ma deve rispondere alle varie considerazioni della disciplina dell’architettura. Il materiale energeticamente attivo deve riuscire ad integrarsi non solo come componente in un sistema edilizio, ma anche nella storia, nelle tradizioni, nella geografia, nell’estetica, nel clima e nella società. La ricerca negli ultimi anni ha indagato gli aspetti legati all’estetica dell’involucro energeticamente attivo, dalla flessibilità degli aspetti morfologici/tipologici, al processo di progettazione e al tema dei costi. Nonostante l’avanzamento della ricerca nel campo del materiale fotovoltaico per l’involucro dell’edificio e la quantità crescente di soluzioni sempre più economicamente accessibili, il numero di architetture solari è ancora minimo rispetto alle applicazioni di pannelli standard. Ciò dimostra come oggi la vera sfida è far accettare il materiale fotovoltaico come materiale da costruzione tradizionale da un numero sempre maggiore di professionisti e di utenti, superando le barriere socioculturali che rappresentano oggi uno dei principali ostacoli nello sviluppo di questo mercato. L’obbiettivo della tesi è quindi tentare di capire attraverso un ragionamento sul rapporto storico tra tecnologia e architettura e attraverso l’analisi dell’evoluzione di questo tipo di materiale, quali siano queste barriere, e quali possano essere le soluzioni per superarle, arrivando a dimostrare che il materiale fotovoltaico è un materiale da costruzione considerabile al pari di uno tradizionale, e completare il processo di integrazione.
International School - Copenhagen