l'Automobile Week n. 76

Page 1

Settimanale digitale • Anno 3 • Numero 76 • 8/3/2019

Supplemento settimanale a l’Automobile.

INNOVAZIONE I MOTORI I LIFESTYLE

Ginevra, il Salone. PAOLO ODINZOV ■ Tante elettriche ma anche tante supercar. Il Salone di Ginevra mostra quest’anno gli estremi della mobilità e non solo. Guida autonoma e robot passano in secondo piano davanti a vetture che ancora lasciano all’uomo il compito di guidare. Che siano a zero emissioni, come l’originale concept Centoventi della Fiat, o destinate a pochi eletti come la Lamborghini Aventador SVJ Roadster, le novità della rassegna svizzera rivelano che nel mondo dell’auto c’è ancora spazio per sognare ed emozionarsi. Succede davanti

alla bellissima Ferrari F8 Tributo, ma anche ammirando modelli più terrestri che in pochi metri di carrozzeria racchiudono idee e aspettative. Ad esempio la nuova Peugeot 208, con cui la Casa del Leone punta a riconquistare il pubblico giovane. Oppure la Nissan IMQ con la quale il marchio giapponese porta in Europa la sua idea di elettrico che si ricarica da solo. Succede guardando tutto e tutti dall'alto, sedendo nei tanti (troppi?) crossover e suv parcheggiati all'interno del Palexpo. Nonostante le defezioni da parte di costruttori importanti, Ginevra rimane il salotto snob dell’auto dove tutto è possibile. Anche sognare.


LAVORIAMO PER DISEGNARE UNA MOBILITÀ SEMPRE PIÙ SOSTENIBILE.

Dal 1905 ACI permette al Paese di muoversi meglio, spingendo la ricerca verso una mobilità innovativa, sempre più efficiente, e lavorando a soluzioni che ti danno maggiore sicurezza in auto come sulla strada. Perché ACI disegna la mobilità del futuro per farti muovere bene ogni giorno. Vai su aci.it e scopri tutti i vantaggi di essere un socio ACI. aci.it | infosoci@aci.it | n. verde 803.116 | APP ACISPACE


AUTO E MOTO

Il Salone delle elettriche. EDOARDO NASTRI

■ GINEVRA – Il Salone dell’auto sulle rive del lago Lemàno, aperto al pubblico dal 7 al 17 marzo, è all’insegna della mobilità elettrica. Sugli stand di quasi tutti i costruttori sono esposti gli ultimi modelli a batteria dei marchi in vendita da subito e quelli che verranno. Tanti i prototipi e le soluzioni di mobilità per il futuro, tutti rigorosamente a emissioni zero. Senza dimenticare la presenza di auto, suv e supercar, la maggior parte delle quali pronte a essere commercializzate. Una rivoluzione a batteria che colpisce quasi tutti, a partire dal gruppo Fca che espone sugli stand le concept Fiat Centoventi (elettrica) e Alfa Romeo Tonale (ibrida plug-in), e le elettrificate di produzione Jeep Compass e Renegade. Due “sorprese” del gruppo svelate contestualmente alla conferma degli investimenti di cinque miliardi di euro in Italia da parte del ceo Mike Manley. Nessun rischio quindi di stop alle risorse da impegnare per gli stabilimenti del nostro Paese. Gruppo Volkswagen in prima linea La piattaforma MEB, dedicata alle elettriche del costruttore tedesco, ha “contaminato” molti marchi del Gruppo. A utilizzare la nuova architettura a Ginevra c’è la el-Born di Seat, la Vision iV di Skoda, la ID Buggy di Volkswagen e la Q4 e-tron di Audi. Ed è solo l’inizio: “La diffusione in milioni di esemplari della piattaforma MEB, consentirà l’avvio di economie di scala che renderanno sostenibili, dal punto di vista finanziario, anche modelli di nicchia come può essere l’ID Buggy”, annuncia Herbert Diess, numero uno del gruppo tedesco. L’investimento complessivo di 40 miliardi di euro porterà ad avere 50 elettriche pure entro il 2025. Dieter Zetsche, numero uno di Daimler non ha dubbi: “La

rivoluzione elettrica coinvolgerà tutti e non abbiamo intenzione di farci trovare impreparati”. Sullo stand al fianco della EQC c’è la EQV, monovolume derivata dalla classe V, che verrà presentata come vettura di produzione al prossimo Salone di Francoforte. Il pacco batterie da 100 chilowatt, le dovrebbe assicurare fino a400 chilometri di autonomia. Mobilità urbana Il Salone svizzero propone anche oggetti dedicati esclusivamente alla mobilità urbana: ecco la Seat Minimò, già vista al Mobile World Congress di Barcellona, e la Citroen Ami One, due posti, 100 chilometri di autonomia per 2,5 metri di lunghezza. Tra le citycar c’è la nuova Peugeot 208 che sarà anche in versione 100% elettrica. Tra le concept più interessanti la Kia Imagine, crossover elettrico studiato per ottimizzare spazio e comfort e la Nissan IMQ, elettrificata che anticipa le linee della nuova Qashqai che vedremo tra un paio d’anni. Debutto per la DBX, prima Aston Martin elettrica della storia, anche se per ora ancora in fase prototipale. E poi molto altro ancora. Auto da sogno Diversi i prototipi da “sogno” dei carrozzieri italiani: Fabrizio e Giorgetto Giugiaro presentano la GFG Kangaroo, due posti elettrica con un’architettura a metà tra una coupé e una crossover, Italdesign porta la DaVinci, Gt puro sangue a batteria, con quattro posti comodi e apertura delle portiere ad ali di gabbiano e la Automobili Pininfarina Battista, hypercar a zero emissioni che verrà prodotta in 150 esemplari. Insomma, il Salone di Ginevra sembra proprio aver preso la scossa. 8 Marzo 2019 ·

Week

3


AUTO E MOTO

Centoventi, Fiat elettrica e democratica.

Alla stregua di un computer o di uno smartphone, Fiat Centoventi è aggiornabile e modificabile andando persino a cambiare il pack modulare di batterie che alimentano la sua propulsione plug-in per estenderne l’autonomia da 100 fino a 500 chilometri. È “un’auto che non teme il passare del tempo” ribadisce François. Priva di componenti ridondanti e complesse lascia spazio alla persona (More You), alla cura dell’ambiente e della comunità (More Care) e al valore del marchio Fiat (More Fiat).

AUTO E MOTO

PAOLO ODINZOV

Una Tonale per Alfa. VALERIO ANTONINI

■ GINEVRA – L’auto su misura: Fiat svela al Salone di Ginevra la Centoventi, concept che celebra 120 anni di attività della Casa torinese e allo stesso tempo ne traccia il futuro, anticipando le linee di una compatta in grado di rendere la mobilità elettrica accessibile a tutti.“Democratizzare ciò che fa tendenza è un fondamento del brand Fiat. The Abc of cars. Affordable But Cool” ha detto Olivier François, numero uno del marchio. Ogni esemplare è unico Lunga 3,68 metri e studiata per soddisfare ogni necessità, dallo stile alle prestazioni, Fiat Centoventi “è una sorta di tela bianca” spiegano i progettisti, una livrea di base che può essere “dipinta” all’esterno grazie allo specifico programma di personalizzazione. Per fare di ogni singola unità un esemplare unico conta anche sull’elevata modularità dell’abitacolo (capace di ospitare 4 persone) e su 120 accessori prodotti dalla divisione Mopar di FCA. Questi potranno essere stampati in 3D direttamente a casa dagli acquirenti o presso le concessionarie ufficiali Fiat. Si potranno anche rivendere o scambiare sul web, alimentando un nuovo modello di business per l’automotive fondato su una community di appassionati del marchio Fiat e del made in Italy. Guarda al futuro Come la 500 negli anni ’50 e poi la Panda (di cui prefigura l’erede), Fiat Centoventi è stata pensata per andare oltre le tradizionali categorie di estetica, design e ingegneria al punto da costituire un riferimento per l’industria automobilistica, guardando anche alle nuove forme di mobilità come lo sharing. 4

Week

· 8 Marzo 2019

■ GINEVRA – Alfa Romeo presenta in anteprima mondiale al motorshow svizzero il Tonale. Si tratta di un suv compatto 5 porte ibrido plug-in (a giudicare dalla colonnina per la ricarica elettrica nello stand dove si è svolta la presentazione) che si posizionerà appena sotto lo Stelvio: non a caso il passo del Tonale si trova 900 metri più in basso rispetto a quello dello Stelvio a un altitudine di 1.883 metri. Dovrebbe arrivare nei concessionari nel 2020. La storia in un suv Dal punto di vista estetico il Tonale si ispira alle linee della storica Alfa Junior degli anni ’60 e richiama in alcune forme anche la leggendaria Duetto. Altro ritorno dal passato (ma rivisitato in chiave moderna) sono i cerchi da 21 pollici “a disco telefonico” che rimandano a quelli che 50 anni fa adornavano la 33 stradale. Sulla calandra centrale spicca la classica griglia con lo scudetto Alfa Romeo. I gruppi ottici anteriori rievocano quelli della Brera. Gli interni in pelle di Alcantara sono caratterizzati da pannelli in alluminio. Il tunnel centrale è retro illuminato. La plancia digitale è dotata di uno schermo da 12,3 pollici e cruscotto touch screen da 10,25. L’auto pre-


senta tutte le funzionalità di infotainment e le app Alfista e Paddock che offrono un interfaccia totalmente connessa con i club Alfa Romeo. Il Tonale condivide la piattaforma con la Jeep Compass di Fca e dovrebbe essere alimentato da un inedito sistema ibrido, lo stesso che probabilmente verrà montato anche sulla futura generazione della Jeep Renegade. Il motore è supportato da una piccola batteria ricaricabile che consente alla vettura di viaggiare in modalità completamente elettrica per alcuni chilometri. L’Alfa Tonale dovrebbe entrare in produzione entro l’anno presso lo stabilimento di Pomigliano d’Arco. Stile italiano Il ceo del “Biscione” Timothy Kuniskis promette che il Tonale sarà “un suv compatto come nessun altro. Abbraccerà completamente i nostri principali obiettivi: tecnologia avanzata del motore, elettrificazione, proporzioni e design tipici dello stile italiano. Non lanceremo solo un altro suv, ma ne presenteremo uno che solo Alfa è in grado di realizzare”. Il top manager ha aggiunto: “il design del nuovo prodotto mostra al mondo come potrebbero apparire nel futuro le nostre compatte. Il sistema ibrido, oltre che aiutarci a raggiungere gli obiettivi di emissioni standard richiesti dall’Unione europea, è stato scelto per migliorare ancora di più l’esperienza di guida. Il Tonale avrà una personalità distinta e un design che evoca l’incredibile passioni di chi l’ha disegnato”. Il concept – circondato finora da estrema segretezza – era stato in realtà parzialmente svelato nella tarda serata di lunedì sulla pagina facebook del designer Alessandro Masera. Auto prioritaria Secondo indiscrezioni Alfa Romeo potrebbe lanciare nei prossimi anni un altro crossover, ancora più piccolo, che deriverà verosimilmente il nome da un altro passo delle Alpi. L’amministratore delegato del gruppo, Mike Manley, considera il Tonale “l’auto prioritaria del marchio per il prossimo biennio”.

AUTO E MOTO

presentazione internazionale della F8 Tributo è avvenuta in occasione del Salone di Ginevra 2019 (7/17 marzo). 720 cavalli Sotto al cofano della F8 Tributo pulsa un 3.9 litri turbocompresso capace di sprigionare 720 cavalli e 770 newtonmetri di coppia, disponibili a 3.250 giri al minuto. Il rapporto peso/potenza del propulsore sale ora a 185 cavalli per litro. Brucia lo 0-100 in 2,9 secondi e raggiunge una velocità massima stimata di 340 all’ora. L’unita è collocata in posizione centrale-posteriore, protetta dal lunotto in Lexan: resina ancor più flessibile e resistente del plexiglass. Come nella F40, la speciale copertura mostra delle feritoie realizzate per facilitare il raffreddamento del motore. Più rapida in curva Rispetto alla 488 Gtb, la nuova sportiva di Maranello vanta un peso inferiore di 40 chilogrammi e un carico aerodinamico aumentato del 15%. Quest’ultimo elemento è stato ottenuto grazie al nuovo frontale, figlio degli studi realizzati per la progettazione 488 Pista (lanciata nel 2018 proprio a Ginevra). Il tutto si traduce in doti dinamiche migliorate.

BUSINESS

Ferrari Investimenti la regina è Fca in Italia, la F8 Tributo. l’ok di Manley. SAMUELE MARIA TREMIGLIOZZI

STEFANO ANTONETTI

■ GINEVRA Ferrari svela in anteprima la F8 Tributo, berlinetta che sostituirà la 488 Gtb lanciata nel 2015. La Rossa monta l’otto cilindri a V più potente mai realizzato dalla Casa di Maranello, motore vincitore del riconoscimento “Best Engine of the Year” nel 2018. Alleggerita e migliorata nell’aerodinamica, richiama elementi stilistici della F40: una tra le più celebri e acclamate supercar del Cavallino. La

■ GINEVRA – In un incontro riservato al Salone di Ginevra, Mike Manley, numero uno di Fiat-Chrysler del dopo Marchionne, ha dichiarato che il piano di investimenti da 5 miliardi per le fabbriche italiane andrà avanti. Nessun rischio quindi di stop alle risorse da impegnare per gli stabilimenti del nostro Paese. Parole che rassicurano. 8 Marzo 2019 ·

Week

5


detto che il gruppo Volkswagen ha assegnato proprio a Seat la sperimentazione di nuovi prodotti per la micromobilità urbana: “Pensare soluzioni con prodotti di una lunghezza non superiore ai 2,50 metri, un bel business considerando che si tratta del 66% dell’attuale mobilità urbana”.

Maserati non in vendita Manley ha anche aperto ad eventuali alleanze, a lungo cercate da Sergio Marchionne: “Il futuro di Fca è indipendente, ma siamo pronti a valutare opportunità’”. Una (non) risposta alle voci di un possibile dialogo in corso con i francesi di Psa. Il ceo di Fca ha poi smentito una eventuale vendita di Maserati: anche in questo caso una precisazione rispetto ai rumors di un interessamento dei cinesi di Geely. Dal punto di vista finanziario c’è la conferma degli obiettivi al 2022. Sì all’elettrico C’è poi l’elettrico. In mattinata Manley aveva già mostrato di credere nel processo di elettrificazione annunciando il concept della Fiat Centoventi elettrico e soprattutto la 500e una versione ibrida plug-in della futura Tonale di Alfa Romeo e delle Jeep Renegade e Compass (a partire dal 2020). La domanda però che Manley fa sua però è la solita: “Il pubblico vorrà comprare le elettriche? Oggi questo tipo di veicoli rappresenta meno del 2% del mercato europeo e, guardando alle previsioni, il segmento crescerà al 30% al 2024. Un grande aumento rispetto a oggi e per questo stiamo analizzando i veicoli più giusti da offrire nei prossimi anni per intercettare la potenziale domanda”.

“Prodotto accessibile e sicuro” “A Barcellona – dice ancora de Meo – negli ultimi anni sono state tolte dalla strada 30mila automobili, anche se contemporaneamente sono aumentati quasi dello stesso numero scooter e moto. L’idea di Minimo e di altre cose che faremo è avere un prodotto per la mobilità dal costo accessibile, minimale, sicuro, chiuso, che non dipenda dalle infrastrutture esistenti per ricaricarsi ma dotato di una batteria facilmente da sostituire e ridurre così anche i costi operativi per società di car sharing elettrico”. Il faro cinese Seat vuole arrivare a offrire ai clienti una “mobilità dal costo comparabile a quello del trasporto pubblico”. Questo sarà possibile, dice ancora de Meo, “pensando il prodotto in modo diverso”. Ciò vale per l’Europa come per la Cina, dove Seat è appena sbarcata come marca leader del gruppo Volkswagen per una nuova joint venture con Anhui Jianghuai. “Un accordo che oggi prende molto del mio tempo”, conclude de Meo, “ma tra 15 anni se non sei in Cina non sei nessuno”.

AUTO E MOTO

Micromobilità, ci pensa Seat. Volkswagen, con l’elettrica è tutto possibile. BUSINESS

FRANCESCO PATERNÒ

■ GINEVRA – Seat Minimó è un veicolo due posti elettrico in forma di concept che si può guidare a 16 anni senza patente. È la proposta per un’altra mobilità urbana che il marchio spagnolo ha portato al salone di Ginevra insieme al concept di suv elettrico el-Born, il primo modello a batteria del marchio, e al concept sportivo ibrido plug-in Cupra Formentor.

“Un bel business” Parlando con la stampa, il presidente di Seat Luca de Meo ha 6

Week

· 8 Marzo 2019

ALESSANDRO MARCHETTI TRICAMO


BUSINESS

Toyota, l’ibrido fa profitti. FRANCESCO PATERNÒ ■ GINEVRA – Transizione verso il futuro. Ovvero elettrificazione. Il Salone di Ginevra 2019 del gruppo Volkswagen si gioca tutto su questo tema, anticipato come da tradizione alla Group night dell’industria tedesca che precede di qualche ora l’apertura delle porte dello show svizzero. Primato negli investimenti Nessun investe come noi sull’elettrificazione dichiarano subito in Volkswagen. Un percorso iniziato nel 2018 con la prima e-tron di Audi che continuerà con la Volkswagen ID Neo lanciata entro la fine dell’anno. I piani sono quelli già annunciati: 50 elettriche pure, senza alcun tipo di motore a combustione a bordo, entro il 2025. Un investimento complessivo di 44 miliardi di euro, 30 dei quali fino al 2023. Piattaforma milionaria Tutto ruota intorno alla piattaforma MEB pensata e sviluppata specificatamente per la trazione solo elettrica. È l’anima dei futuri modelli a batterie del gruppo. Ne vedremo di tutti i tipi: “La diffusione in milioni di esemplari della piattaforma MEB, consentirà l’avvio di economie di scala che renderanno sostenibili, dal punto di vista finanziario, anche modelli di nicchia come può essere l’ID Buggy”, annuncia Herbert Diess, numero uno del gruppo tedesco.

■ GINEVRA – Il messaggio di Toyota ai concorrenti è diretto: sull’elettrificazione “abbiamo cominciato molti anni fa – ci dice alla vigilia del Salone di Ginevra Didier Leroy, vice presidente esecutivo del gruppo giapponese e unico straniero nel board dei direttori – per questo possiamo permetterci di essere profittevoli in questo settore oggi e nel futuro”. Come dire, tutti parlano e fanno – o stanno per fare – auto ibride ed elettriche per rispettare le nuove regole europee sulle emissioni ed evitare multe, “noi dobbiamo soltanto continuare a fare ciò che facciamo da oltre vent’anni”.

Il ritorno del Maggiolino In sintesi, con l’elettrico tutto sarà possibile anche quello che oggi non lo è. Compreso il ritorno del Maggiolino la cui produzione si concluderà nel 2019, proprio per l’impossibilità di far quadrare i conti. Nel complesso dovrebbero essere, secondo le stime di Diess, circa 15 milioni le auto prodotte sulla base della MEB. Tanto più se la piattaforma sarà condivisa con altri, come dimostra l’accordo delle scorse ore con la startup e.Go che realizzerà, secondo fonti interne, dei veicoli commerciali elettrici sulla MEB.

La “lunga strada” dell’idrogeno Una dichiarazione di forza. Che significa produrre ancora tanto ibrido dopo la prima Prius del 1997; ibrido con batteria ricaricabile anche se “nello stesso periodo in cui abbiamo venduto 6 milioni di ibride sono state 80mila le plug-in nel mondo” specifica Gerald Kilman, vice presidente di ricerca e sviluppo; veicoli elettrici “con 10 modelli a partire dagli inizi del 2020” spiega Johan Van Zyl, presidente di Toyota Europa; e idrogeno, “una lunga strada e non in competizione con l’elettrico” aggiunge Leroy, dalla quale ormai non si torna indietro.

Il momento giusto “La mobilità elettrica è pronta e questo è il momento giusto per la sua diffusione”, dichiara ancora Diess. Che cerca poi di rassicurare sull’ansia da autonomia: “Nelle principali autostrade europee ci sono ormai colonnine di ricarica ogni 200 chilometri”. Parole, queste sulle infrastrutture, che in Italia sembrano ancora un sogno tutto da realizzare.

Gli obiettivi Gli obiettivi di Toyota per l’Europa li indica Van Zyl: passare dal mix ibrido del 2018 del 46% (61% in Europa occidentale) al 50% nel 2019 e al 60 entro il 2021, avere entro il 2025 una versione elettrificata per ogni modello. E ancora vendere entro il 2030 nel mondo 5,5 milioni di veicoli elettrificati, di cui 1 a zero emissioni fra elettriche pure e a idrogeno. Per Toyota sono però più importanti le 8 Marzo 2019 ·

Week

7


seconde che le prime, stando all’enfasi usata sul tema dai top manager del gruppo giapponese. Costi e accessibilità Come raggiungere gli obiettivi? Uno dei grandi problemi dell’elettrificazione – insieme a quello delle infrastrutture per la ricarica – è l’accessibilità dei costi per il consumatore, “e risolvere questo problema sta nel nostro dna”, ripete Leroy. Sembra un mantra e invece è un numero: perché dietro questa sfida ai concorrenti ci sono 13 milioni di veicoli ibridi già venduti dal gruppo Toyota nel mondo. Non significa che il traguardo sia facile da raggiungere, ma sicuramente una corsa lanciata è meglio di una partenza dai blocchi.

AUTO E MOTO

La Peugeot 208 è anche a batteria. PAOLO ODINZOV

della vettura, mentre nella parte posteriore la francese si caratterizza per la fascia scura al centro del portellone che unisce i gruppi ottici e rivela alla vista il carattere innovativo del modello. Anche all’interno la nuova 208 riprende alcuni elementi dalla sorella maggiore. A cominciare dalla plancia i-Cockpit che prevede il piccolo volante a due razze e il quadro strumenti digitale in posizione rialzata con head-up display 3D. Fino al sistema di infotainment evoluto con schermo touch da 5, 7 o 10 pollici a seconda dell’allestimento. L’elevata qualità di finiture e materiali per i rivestimenti regala inoltre al modello un tono superiore e – tra le varie dotazioni – la vettura non si fa mancare equipaggiamenti hi-tech tra i quali uno scomparto wireless per ricaricare gli smartphone senza l’utilizzo di cavi. Peso ridotto Ridotta nel peso di 30 chilogrammi rispetto alla precedente generazione, la nuova Peugeot 208 verrà proposta con una gamma di motorizzazioni benzina 1.2 a tre cilindri da 75, 100 e 130 cavalli, e un 4 cilindri 1.5 diesel da 100 cavalli, associati a seconda del tipo a un cambio manuale a 5 o 6 marce o un automatico a 8 rapporti. Autonomia da 340 chilometri Ordinabile già in questi giorni, attraverso un portale dedicato sul sito ufficiale Peugeot, la nuova 208 è disponibile fin da subito anche nella versione elettrica a zero emissioni e-208. Quest’ultima è equipaggiata con un motore da 100 chilowatt e 206 newtonmetri alimentato da una batteria della capacità di 50 chilowattora che si ricarica in circa 16 ore da una presa domestica e in meno di un’ora all’80% sfruttando una colonnina da 100 chilowatt. Tutto per delle prestazioni che non penalizzano la tradizionale indole dinamica della vettura, capace di scattare da zero a cento in 8,1 secondi e di garantire un’autonomia di marcia fino a 340 chilometri (ciclo Wltp).

AUTO E MOTO

■ GINEVRA – Presentazione ufficiale al Salone di Ginevra (7/17 marzo) della nuova Peugeot 208. La compatta del Leone è stata completamente riprogettata impiegando coma base la piattaforma Common Modular Platform del gruppo Psa (la stessa della DS 3 Crossback E-Tense). Ispirata nel design alla 508, vanta nella meccanica le più recenti tecnologie in materia di riduzione di consumi ed emissioni e propone nella gamma una versione completamente elettrica. La firma luminosa All’esterno la nuova 208 si distingue subito per la parte frontale dove sfoggia una inedita firma luminosa con luci diurne a led verticali sul paraurti, oltre ai classici fari ad “artigli” Peugeot. Le fiancate sono impreziosite dai profili neri sui passaruota che evidenziano il profilo 8

Week

· 8 Marzo 2019

Audi Q4 e-tron la seconda elettrica. EDOARDO NASTRI ■ GINEVRA – Audi presenta al Salone di Ginevra (7-17 marzo) la Q4 e-tron, la nuova concept car, un prototipo di vettura elettrica con architettura crossover che sfrutta la piattaforma MEB del gruppo Volkswagen. Il costruttore premium tedesco ha intenzione di farla entrare in produzione tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021. La vettura sarà dedicata in particolare modo ai mercati europei.


architettura inedita (prima vettura dell’Alleanza RenaultNissan-Mitsubishi ad utilizzare la piattaforma CMF-B), al design di esterni ed interni rinnovato e a nuovi motori.

Al centro del frontale ritroviamo la grande griglia unica – che in Audi chiamano “single frame” – questa volta però chiusa data l’assenza del radiatore, inutile su un’auto elettrica. Più in basso c’è lo scenografico logo e-tron retroilluminato. Famiglia allargata La crossover si inserisce nel piano per l’elettrificazione di Audi. Le intenzioni del costruttore lo porteranno a presentare dodici nuovi veicoli completamente elettrici entro il 2025. La famiglia delle e-tron di cui al momento è in vendita solo una componente (la suv Audi e-tron) verrà presto allargata.

AUTO E MOTO

Renault Clio buona la quinta. GIOVANNI BARBERO

Sarà anche ibrida La Clio è anche il primo dei 12 modelli elettrificati promessi dal Gruppo francese entro il 2022, grazie al nuovo motore ibrido E-Tech di cui saranno svelati maggiori dettagli nel corso dell’anno “È una vettura fondamentale per il nostro marchio dato che è la best-seller nel suo segmento e la seconda auto più venduta in Europa. Abbiamo notevolmente migliorato la qualità percepita e rivoluzionato alcune parti della vettura, soprattutto negli interni. Siamo comunque riusciti a mantenere un legame con il modello passato”, ha detto Laurens van den Acker responsabile del design del gruppo Renault. Guardandola ci si accorge di alcune migliorie e cambiamenti che hanno subito gli esterni sebbene non siano stati stravolti nell’impostazione stilistica. La nuova Clio è più corta di 14 millimetri e più bassa di 30 rispetto alla precedente, ma ha interni più spaziosi. Ora è lunga 4,05 metri, larga 1,80 e alta 1,44. Gli sbalzi della carrozzeria sono stati ridotti al minimo per avere una linea più pulita e nel complesso elegante. La griglia frontale è più grande e il paraurti anteriore più pronunciato ospita una presa d’aria di maggiori dimensioni. I fari a led sono stati disegnati seguendo la firma luminosa “C-Shape” che caratterizza gli ultimi modelli Renault. Rivoluzione interna La vera rivoluzione è all’interno dove l’impostazione dell’abitacolo è stata completamente rivista. La battaglia con le rivali si combatte a colpi di tecnologia e qualità percepita. Al centro della plancia c’è il nuovo schermo verticale da 9,3 pollici per la gestione del sistema infotainment, il più grande mai installato su una Renault. Sotto al display ci sono alcuni comandi fisici e alla base della console quelli per la gestione della climatizzazione caratterizzati da un design circolare. Davanti agli occhi del guidatore la strumentazione analogica è stata sostituita da quella digitale grazie ad un nuovo display che può essere da 7 o 10 pollici a seconda dell’allestimento scelto. La nuova Clio è disponibile in tre versioni: Intens, la sportiveggiante RS Line e l’elegante Initiale Paris e potrà supportare tutti i nuovi sistemi di assistenza alla guida, dal Cruise Control adattivo al dispositivo per il mantenimento della corsia a quello per la gestione automatica dei fari abbaglianti.

AUTO E MOTO

■ GINEVRA – Cinque generazioni e 15 milioni di unità nel mondo dal 1990. La Renault Clio, il modello più venduto del marchio francese, si rinnova completamente grazie alla

Mazda, CX-30 arricchisce la gamma. EDOARDO NASTRI 8 Marzo 2019 ·

Week

9


design ereditato dalla versione coupé. Il tetto si può aprire in meno di 12 secondi, anche con la vettura che marcia, fino alla velocità massima di 50 chilometri orari. Proposta nelle versioni 911 Carrera S Cabriolet e Carrera 4S Cabriolet (con trazione integrale), la super car è alimentata in entrambi i casi da un propulsore sei cilindri boxer turbo da 3 litri in grado di erogare 450 cavalli. Il potente powertrain consente alla nuova 911 cabrio di accelerare da 0 a 100 in meno di 4 secondi fino a toccare di 306 chilometri orari.

■ GINEVRA – Mazda completa la sua gamma suv con il lancio della CX-30, una crossover che si inserisce tra la grande CX-5 e la compatta CX-3. La vettura è lunga 4,39 metri, larga 1,79 e alta 1,53 metri.“La CX-30 è una vettura globale che sarà prodotta nei nostri principali stabilimenti e che verrà venduta in Europa già da quest’estate”, dice Akira Marumoto, presidente e ceo del costruttore giapponese.

Le altre proposte Ad affiancare la Carrera “a cielo aperto” anche le nuove Cayman e Boxster nella declinazione 718T. Il suffisso “T” sta per Touring: tradotto nel linguaggio della Casa di Zuffenhausen significa “puro piacere di guida”. Le nuove versioni, infatti, promettono di aumentare ancora di più le prestazioni grazie ad una serie di accorgimenti tecnici improntati alla massima sportività come il telaio ribassato di 20 millimetri, i cerchi in lega e il pacchetto Sport Chrono di serie che amplifica la risposta del motore a giri bassi.

Il Kodo Design Le forme esterne della nuova suv seguono da vicino il linguaggio stilistico già preannunciato dall’ultima Mazda3 e che prende il nome di “Kodo Design”. Superfici lisce e frontale sportivo, la CX-30 ha un profilo affilato e un posteriore bombato che ricordano nelle profilature la sorella con architettura da berlina. All’interno, a dominare è la razionalità, con linee pulite e sviluppate su un piano orizzontale. Al centro della moderna plancia spicca il display per la gestione del sistema infotainment da 8,8 pollici. Motori tutti mild hybrid La suv verrà equipaggiata con gli ultimi motori di nuova generazione del costruttore giapponese, tutti mild hybrid. Sarà quindi disponibile con lo Skyactiv-X, il benzina che funziona in parte per compressione come un diesel, con il 1.8 diesel e con il 2.0 a benzina.

AUTO E MOTO

Porsche, Carrera cabrio. VALERIO ANTONINI ■ GINEVRA – Porsche presenta al salone dell’auto svizzero le sue ultime novità di prodotto. Innanzitutto la nuova 911 Cabriolet, in anteprima mondiale e giunta all’ottava generazione. Rispetto alla 992 lanciata a fine 2018, si distingue per la capote in tela apribile che si integra perfettamente con il 10

Week

· 8 Marzo 2019

AUTO E MOTO

Škoda, sfida elettrica. PAOLO ODINZOV ■ GINEVRA – “Allo stand di Skoda quest’anno va in scena la mobilità del futuro”, dice Bernhard Maier, capo del board del marchio boemo che fa parte del gruppo Volkswagen. Prosegue la strategia di elettrificazione che porterà il costruttore ceco ad aver in gamma 10 modelli a batteria entro il 2022. Primi fra questi l’ammiraglia ibrida plug-in Superb Phev e la versione a zero emissioni della compatta Citigo. La Vision iV Al salone elvetico c’è la concept Vision iV: il prototipo anticipa un modello completamente a batteria, il primo del


■ GINEVRA – Dopo vari teaser che ne hanno anticipato la linea, Automobili Pininfarina presenta al Salone svizzero (7/17 marzo) Battista: hypercar elettrica a zero emissioni, ispirata nel nome al fondatore della carrozzeria di Moncalieri, oggi appartenente all’indiana Mahindra. Disponibile nel 2020, Battista verrà prodotta in serie limitata a 150 esemplari dei quali 50 destinati all’Europa. Al momento, è l’auto più potente mai progettata e costruita in Italia, realizzata impiegando una scocca in fibra di carbonio e tecnologie derivate dal mondo delle corse.

marchio basato sulla piattaforma Modular Electric Drive Kit (MEB) del gruppo Volkswagen. Linee marcate, grande presenza scenica per un design futuristico e sportivo. Distinta nello stile della carrozzeria da linee tese e dotazioni come il grande estrattore posteriore o i sottili fari a led “cristallini”, la Vision iV monta cerchi da 22” ed è priva di maniglie sulle portiere. Al posto degli specchietti impiega piccole telecamere montate su supporti aerodinamici a forma di pinna di squalo, mentre per renderla riconoscibile fin da lontano sfoggia sulla parte superiore della calandra una sottile striscia luminosa. All’interno la vettura propone uno design minimalista che comunica un senso di spazio e larghezza. Ricca di dotazioni hi-tech ha una strumentazione completamente digitale e un sistema di infotainment che si gestisce da uno schermo touch sistemato al centro della plancia in modo da sembrare sospeso nell’aria. Il volante è a due razze e nella vettura sono presenti due piastre a induzione per la ricarica degli smartphone. Anche a due ruote Nello stand non ci sono solo auto. Al debutto anche la Klement, una bicicletta elettrica pensata per la mobilità del futuro in città. Sellino e manopole riscaldati, Abs e sistema di navigazione. “Prima di tutto la nostra bicicletta deve essere divertente da guidare”, dice soddisfatto Maier. La Klement monta un motore da 4 chilowatt integrato nel mozzo posteriore, che le permette di toccare i 45 orari per 62 chilometri di autonomia dichiarata. “Perfetta per il tragitto urbano casa-lavoro e per la mobilità del così detto ‘ultimo miglio’, la vera sfida per il futuro”, conclude Maier.

AUTO E MOTO

Pininfarina Battista al debutto. LUCA GAIETTA

Da 0 a 100 in meno di due secondi La meccanica prevede un sistema elettrico che sviluppa una potenza totale di 1.436 chilowatt (equivalenti a 1.926 cavalli) e una coppia massima di 2.300 newtonmetri. Numeri da primato grazie ai quali la Battista può sfidare le rivali con una accelerazione da 0 a 100 in meno di 2 secondi e una velocità massima superiore ai 400 chilometri orari. Tutto questo con un’autonomia di circa 450 chilometri. “Battista è l’hypercar del domani, ispirata a un passato leggendario. Nel realizzarla il nostro obiettivo era creare un’icona del futuro classico e automobilistico, capace di scrivere una pagina nella storia dell’auto”, ha detto l’amministratore delegato di Automobili Pininfarina, Michael Perschke.

AUTO E MOTO

Seat punta all’elettrico. EDOARDO NASTRI ■ GINEVRA – Allo stand Seat si respira aria di cambiamento. La el-Born, concept car completamente elettrica e prima vettura del marchio a sfruttare la piattaforma MEB, quella del gruppo Volkswagen dedicata alle auto a zero emissioni, è vicino alla Cupra Formentor, sportiva ed elettrificata. el-Born La el-Born è una monovolume di medie dimensioni e con un 8 Marzo 2019 ·

Week

11


suv che GFG Style, il centro stile torinese fondato da Giorgetto e Fabrizio Giugiaro, presenta al Salone di Ginevra dal 7 al 17 marzo. Dotato di propulsione elettrica, che gli permette di avere prestazioni degne di nota, Kangaroo avrà 2 posti, quattro ruote motrici e sterzanti e potrà raggiungere i 100 chilometri orari in 3,5 secondi a fronte di una velocità massima di 250 all’ora. Adatta per ogni terreno La piattaforma del suv è stata sviluppata in collaborazione con CH Auto, società cinese di componentistica e design fondata nel 2003. Il corpo vettura è in fibra di carbonio e il telaio in alluminio. Sopra il tetto in vetro, sono posizionate due telecamere. La vettura potrà essere guidata su qualsiasi terreno. posteriore caratterizzato da luci a led che si estendono per tutta la larghezza. Il nome deriva da uno dei quartieri più famosi di Barcellona. Progettata nella città spagnola, la vettura verrà prodotta nello stabilimento tedesco di Zwickau e sarà lanciata sul mercato nel 2020. La vettura monta un pacco batterie da 62 chilowattora che le permette di avere, secondo quanto dichiarato dalla Casa, un’autonomia di 420 chilometri. Le prestazioni sono quasi da sportiva: scatta da 0 a 100 in 7,5 secondi. “Abbiamo voluto rendere accattivante la nostra prima vettura elettrica. E’ nostro compito fare innamorare le persone delle auto a zero emissioni”, ha detto Alejandro Mesonero-Romanos, responsabile del design Seat. Cupra Formentor Formentor anticipa il primo modello sviluppato specificamente per il brand: un suv sportivo equipaggiato da un sistema ibrido plug-in. “I suoi punti di forza della Cupra Formentor sono la bellezza delle proporzioni, la potenza delle sue linee, l’eleganza delle superfici e la magnificenza dei colori” ha detto ancora Alejandro Mesonero-Romanos. La propulsione della Cupra Formentor è affidata a un powertrain che prevede l’accoppiata tra un motore elettrico e un propulsore termico quattro cilindri 2.0 TSI. Questo sviluppa in totale 245 cavalli, trasmessi alle ruote tramite un cambio Dsg a doppia frizione, e impiega un pacco batterie che garantisce fino a 50 chilometri di marcia in modalità solo elettrica a zero emissioni.

AUTO E MOTO

Kangaroo, il salto di Giugiaro. GIOVANNI BARBERO ■ GINEVRA – Si chiama Kangaroo ed è il concept di un 12

Week

· 8 Marzo 2019

AUTO E MOTO

Mercedes EQV versatilità zero emission. LUCA GAIETTA


■ GINEVRA – Mercedes presenta al Salone di Ginevra la concept EQV, monovolume derivata dalla classe V con propulsione 100% elettrica. “La rivoluzione elettrica coinvolge anche i veicoli monovolume, perfetti per il trasporto di passeggeri e merci in città”, dice soddisfatto Dieter Zetsche. Per lui è l’ultimo appuntamento svizzero da numero uno di Daimler, dato che lascerà l’incarico a maggio in favore di Ola Kallenius. La Mercedes EQV sarà presentata come vettura di produzione al prossimo Salone di Francoforte (10-13 settembre). La capacità delle batterie, pari a 100 chilowattora, è in grado di garantire un’autonomia dichiarata di 400 chilometri per una velocità massima di 160 chilometri orari. “Nel realizzare questa concept abbiamo utilizzato materiali innovativi per gli interni, altamente resistenti e completamente riciclabili. Una finestra sul futuro”, ci spiega Gorden Wagener, responsabile del design del gruppo premium tedesco. Per famiglie Come ogni mpv (monovolume) il punto di forza della vettura è la versatilità d’uso. La EQV potrà essere utilizzata da famiglie numerose, persone che hanno bisogno di molto spazio per il trasporto di attrezzature sportive o passeggeri. Il tutto a emissioni zero.

metri. La batteria si ricarica totalmente in circa 2 ore con una normale presa domestica. Ami One nasce digitalizzata e connessa. Ogni sua funzione può essere gestita anche in remoto attraverso una app per smartphone (dall’acquisto, all’apertura delle portiere fino a tutti i servizi di bordo). Dal cellulare sarà anche possibile cercarne una disponibile in sharing e affittarla. Il display centrale ha un accesso intuitivo e può fungere anche da schermo riflesso del proprio dispositivo elettronico, smartphone o tablet. La funzione Charging Pass consente di trovare le stazioni di servizio più vicine, il dispositivo Trip Planner permette una navigazione intelligente offrendo tutte le informazioni di viabilità in tempo reale. Design simmetrico Esternamente Ami One è caratterizzata da un design simmetrico, che non si discosta molto dal nuovo stile voluto dal suo creatore Alexandre Malva che ha poi lasciato Citroën per Daimler. Sulle portiere sono ben visibili i tipici airbump, le protezioni laterali già viste sulla C4 Cactus. I colori della livrea sono arancione e nero lucido con inserti blu scuro.

AUTO E MOTO INNOVAZIONE

Ami One, futuro Citroën.

Bugatti Voiture Noire. CARLO CIMINI

VALERIO ANTONINI

■ GINEVRA – Al salone svizzero dell’auto Citroën presenta la minicar elettrica Ami One, due posti e 100 chilometri di autonomia. La vettura ha una forma quasi cubica: 2.5 metri di lunghezza, 1.5 di larghezza e altezza. Le dimensioni contenute sono studiate per un utilizzo urbano, così come la velocità massima, 45 chilometri orari. Ami One promette agilità e maneggevolezza da record, con un angolo di sterzata che si avvicina a quello dei ciclomotori. Il piccolo elettromotore assicura un’autonomia di 100 chilo-

■ GINEVRA – Tra sogno e realtà. Ma non per tutti. La Bugatti Voiture Noire – esposta al Salone svizzero (7/17 marzo) – rappresenta qualcosa di più. Un collezionista si è già assicurato l’unico esemplare per la cifra record di 11 milioni di euro (tasse escluse): la somma più alta mai pagata per un’auto. Il marchio di lusso appartenente al gruppo Volkswagen festeggia 110 anni di storia. E lo fa a Ginevra in grande stile, svelando tre vetture esclusive. “Voiture Noire, la special edition di Chiron e Divo rendono omaggio alla lunga tradizione della nostra Casa automobilistica”, ha detto il presidente Stephan Winkelmann. Voiture Noire – realizzata anche per omaggiare la storica Type 57 SC Atlantic voluta 8 Marzo 2019 ·

Week

13


da Jean Bugatti negli anni trenta – è stata costruita completamente a mano e abbina la sportività di un’hypercar all’eleganza di una limousine. La sportiva segue il solco tracciato da Ettore Bugatti, padre fondatore della Casa nel 1909. L’auto è realizzata in fibra di carbonio nero profondo lucido, ma oltre al design e alla qualità dei materiali che la rendono la vettura più preziosa del mondo. La biposto monta un motore a 16 cilindri con una cilindrata di 8 litri capace di erogare una potenza di 1.500 cavalli. Da 0 a 100 chilometri orari in 2,4 secondi e velocità massima superiore ai 400 all’ora. “Abbiamo lavorato a lungo e duramente su questo progetto fino a quando non è stato possibile migliorare più nulla. Per noi, il coupé rappresenta la forma perfetta con una finitura perfetta”, ha commentato il designer Bugatti Etienne Salomé. Parterre de roi Anche il secondo modello esposto nello stand è in linea con la tradizione Bugatti. Si tratta della Chiron Sport “110 ans Bugatti” svelata al pubblico per la prima volta a Ginevra. Questa versione speciale presenta il tricolore francese “le Bleu-Blanc-Rouge” su diverse parti della carrozzeria e dell’abitacolo. La limited edition prevede solo 20 unità ed è venduta al prezzo di 3 milioni di euro. Infine, Bugatti espone la Divo, anch’essa prodotta in pochi esemplari (40 in totale) e progettata per garantire – assicura il costruttore francese – un’accelerazione ancora più elevata rispetto alla sorella Chiron, per un estremo piacere di guida. “Per noi il 2019 sarà un anno eccitante ed emozionante. È appena iniziato con i nuovi modelli esposti al Salone di Ginevra, simboli della nostra tradizione”, ha concluso il presidente Winkelmann.

AUTO E MOTO

■ GINEVRA – Lamborghini presenta la Huracán EVO al Salone di Ginevra (7/17 marzo) nella versione Spyder, destinata a soddisfare gli amanti della guida super sportiva en plein air. Prestazioni da Formula 1 La Huracán EVO Spyder sarà disponibile in primavera con un listino di 202.437 euro tasse escluse e propone lo stesso controllo della dinamica e l’aerodinamica della coupé presentata dalla Casa di Sant’Agata Bolognese a inizio anno. Spinta dal motore Lamborghini V10 aspirato da 5,2 litri da 640 cavalli e 600 newtonmetri, raggiunge i 325 chilometri orari e accelera da zero a cento in soli 3,1 secondi. “La Huracán EVO Spyder si propone come un’auto straordinariamente semplice da guidare e al tempo stesso estremamente reattiva, agile ed emozionante come una vera super sportiva” ha detto il ceo di Lamborghini Stefano Domenicali. “Soprattutto con la capote abbassata, il rombo esaltante del motore aspirato e l’avanzato sistema di scarico alleggerito conducono ad un nuovo livello di esperienza sensoriale”. Si scopre in 17 secondi La Spyder è equipaggiata con una capote leggera elettroidraulica che si apre in appena 17 secondi fino ad una velocità di 50 chilometri orari facendo uscire due pinne dello stesso colore della carrozzeria dal vano in cui si ripiega. Queste prolungano la linea del tetto verso la parte posteriore, enfatizzando la forma ribassata e aerodinamica della vettura, e tramite un condotto integrato riducono le turbolenze. A prescindere dalla posizione della capote, il conducente può alzare o abbassare il lunotto posteriore.

AUTO E MOTO

Lamborghini Nissan IMQ, Huracán EVO un crossover Spyder. dal futuro. PAOLO ODINZOV

14

Week

EDOARDO NASTRI

· 8 Marzo 2019


■ GINEVRA –Nissan presenta al Salone di Ginevra (7-17 marzo) una nuova concept car a ruote alte. Il primo disegno rilasciato dal costruttore giapponese mostra la visuale di tre quarti posteriore di una suv che riprende nello stile gli ultimi prototipi di Nissan. Intelligent Mobility Secondo quanto dichiarato dalla casa il crossover dovrebbe rientrare all’interno del piano Nissan Intelligent Mobility dedicato alla mobilità sostenibile, alla guida autonoma e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Date queste ragioni si presume che la IMQ abbia un powetrain a zero emissioni. Seguendo il trend stilistico iniziato con la concept IMx presentata al Salone di Tokyo nel 2017, la vettura ha superfici lisce ed è composta da poche linee tese. La linea di cintura, a giudicare dal disegno, appare decisamente alta con una conseguente riduzione delle superfici vetrate. I fari a led posteriori sono sottili e affilati e ospitano una netta scanalatura che arriva fino al passaruota di colore nero che ospita degli enormi cerchi.

INNOVAZIONE

Tanto spazio Il team di progettazione europeo di Kia, di base a Francoforte, ha sfruttato al meglio il telaio dell’elettrica per ottenere uno spazio interno particolarmente confortevole. Il concept è tecnologicamente avanzato e dispone di 21 schermi ad altissima risoluzione. “Imagine by Kia” rappresenta un passo avanti nello sviluppo delle auto a batteria e introduce elementi di design interni ed esterni che potrebbero senza dubbio essere adattati ai futuri modelli di produzione del marchio. Le altre proposte Presente al Salone anche e-Soul. Il crossover completamente elettrico di Kia debutta in Europa e sarà in vendita nel Vecchio Continente dalla fine del primo trimestre del 2019. Il costruttore ha poi annunciato una serie di aggiornamenti per la versione ibrida e plug-in di Niro: piccoli ritocchi estetici e un nuovo avanzato sistema telematico – Uvo Connect – che introduce funzionalità aggiuntive connesse.

AUTO E MOTO

Imagine, il domani secondo Kia.

Tutti quanti i colori di Bentley.

SERGIO BENVENUTI

CARLO CIMINI

■ GINEVRA – Al Salone internazionale dell’automobile (7/17 marzo) il direttore Kia Motors Europe Emilio Herrera e Gregory Guillaume, capo design, svelano il concept elettrico a quattro porte della Casa coreana: Imagine. Secondo il costruttore, l’automobile “rappresenta l’incarnazione visiva dell’approccio umano verso l’elettrificazione e riunisce elementi di una vettura sportiva, una berlina familiare e un crossover versatile e spazioso”.

■ GINEVRA – Al Salone internazionale dell’auto (7/17 marzo) Bentley celebra il centenario dell’azienda presentando la versione da collezione della nuovissima Continental GT Number 9 Edition. Prodotta in 100 esemplari realizzati a mano da Mulliner a Crewe, in Inghilterra. Adrian Hallmark, ceo della Casa britannica, ha definito così l’ultima creazione: “Semplice e ambiziosa. Veloce, lussuosa e definitiva come una supercar e una limousine”. 8 Marzo 2019 ·

Week

15


Omaggio a una leggenda L’edizione numero 9 di Mulliner rende omaggio a Sir Henry Ralph Stanley “Tim” Birkin, cliente Bentley, investitore e pilota automobilistico, grazie a cui nacque il “Blower” da 4.5 litri. I (pochi) fortunati clienti avranno la possibilità di scegliere tra vernice verde viridiana o nera Beluga, con cerchi da 21 pollici. La Continental GT da 12 litri Tsi scatta da 0 a 100 in 3,7 secondi, con una velocità massima di 333 chilometri orari. Presente al Salone anche la versione Speed della Bentayga. Il suv monta il W12 6.0 biturbo che eroga 635 cavalli, sufficienti per passare da 0 a 100 chilometri all’ora in 3,9 secondi e toccare i 306 chilometri orari di velocità massima. Una delle versioni del segmento più potenti esposte a Ginevra.

ambiente spazioso, realizzato con materiali di pregio e finiture a mano. Il marchio britannico non ha rivelato se e quando il suv Lagonda verrà prodotto e non sono nemmeno trapelate notizie riguardo le caratteristiche tecniche. Il motore elettrico dovrebbe garantire prestazioni elevate e un’autonomia di oltre 600 chilometri. Aston Martin presenta a Ginevra 2019 anche la AM-RB 003, concept da 500 esemplari, dotato di motore V6 turbo benzina ibrido. Presente anche un terzo prototipo, la Vanquish Vision, che anticipa la nuova supercar a motore centrale che il costruttore inglese prevede entrerà in produzione a partire dal 2022.

AUTO E MOTO AUTO E MOTO

Lagonda e il robot.

Pagani per l’Italia. VALERIO ANTONINI

FRANCESCO GIANNINI

■ GINEVRA – Aston Martin porta in Svizzera l’All-Terrain Concept, il primo veicolo di Lagonda, il sotto-marchio che dal 2022 si occuperà della produzione di mezzi elettrici per conto degli inglesi. L’All-Terrain Concept è un grande suv a zero emissioni lussuoso e tecnologico, dotato dei più moderni sistemi di guida robot: è previsto che arrivi fino al livello 5, che non ha bisogno di volante. Le poltrone anteriori possono ruotare e consentire ai passeggeri di sedersi uno di fronte all’altro mentre si marcia. Anticipa il futuro La All-Terrain Concept anticipa il design della gamma elettrica di Aston Martin anticipato sulla Lagonda Vision Concept vista lo scorso anno, sempre a Ginevra. Il suv è caratterizzato da linee affusolate, tetto arcuato e lunotto spiovente. Le ampie spaziature concave sulle fiancate esaltano le ombre sulle portiere. I gruppi ottici posteriori sono collegati fra loro e sporgono fin sotto i montanti laterali. Anche gli interni riprendono in parte la Vision Concept. I sedili compongono un 16

Week

· 8 Marzo 2019

■ GINEVRA – Al motorshow svizzero è in mostra l’ultima creazione di Horacio Pagani, la Huayra Roadster, supercar open air in edizione speciale, destinata al mercato Usa, personalizzata con dettagli unici: carrozzeria in fibra di carbonio in un’esclusiva tonalità chiamata Blu Tricolore opaco – che vuole rievocare l’azzurro delle divise della Nazionale italiana – con dettagli bianco Malta. La tonalità della livrea si abbina perfettamente agli interni bicolore – anch’essi bianco e blu – con sedili cuciti a mano. Come tutte le Pagani, anche la Huayra Roadster è creata e sviluppata nelle officine modenesi del marchio secondo le richieste specifiche dei clienti. Oltre metà degli esemplari sono già stati ordinati. Dettagli di storia Per festeggiare il ventennale dalla nascita della sua Zonda C12, Pagani ha portato a Ginevra anche il primo esemplare con telaio numerato 001 prodotto nel 1999 dal marchio. L’hypercar venne presentata quell’anno proprio all’appuntamento sulle rive del lago Lemano. La storica sportiva da 450 cavalli è stata restaurata per l’occasione dagli esperti del programma Pagani Rinascimento.


AUTO E MOTO

INNOVAZIONE

Cullinan, Arcfox Ecf, la Rolls-Royce tra design tutta d'oro. e tecnologia. FRANCESCO GIANNINI

CARLO CIMINI

■ GINEVRA – Rolls-Royce presenta la gamma completa dei concept realizzati dalla sua divisione Bespoke, specializzata in allestimenti specifici e personalizzazioni dal valore inestimabile. Tra questi spicca un’edizione speciale in un unico esemplare del super suv Cullinan, già considerato il più lussuoso del mondo nella versione originale: figuriamoci in quella rivista dai geni di Bespoke.

■ GINEVRA – “Dalla Cina al mondo per riscrivere la storia”. Al salone internazionale dell’auto, il costruttore asiatico Arcfox espone tre nuovi modelli: la GT – in una doppia veste, da pista e street edition – e soprattutto Ecf, il primo concept della “volpe artica” progettato dall’ex capo design di Volkswagen Walter De Silva. Il marchio, votato allo sviluppo della mobilità a batteria, è di proprietà di Beijing Electric Vehicle, una divisione di Baic, uno dei più grandi gruppi automobilistici della Cina.

Metallo prezioso L’auto si riconosce per la vistosa livrea verniciata in oro metallizzato con riflessi in blu oltremare, la stessa tonalità scelta per colorare gli interni dal lusso sfrenato. Il “salotto” dell’abitacolo è caratterizzato da ampie poltrone in pelle di Alcantara rifinite in legno pregiato, lo stesso usato per rivestire gli yacht più prestigiosi. Il cliente si è accordato direttamente con i designer di Bespoke per modificare gli interni e aggiungere particolari inediti e costosi optional. L’identità del compratore è top secret: di certo si sa che è facoltoso. Se la Rolls-Royce Cullinan costa circa 400mila euro, questo pezzo unico potrebbe valerne almeno il doppio. Phantom spaziale Il costruttore di Goodwood ha presentato alla kermesse svizzera anche altri due modelli unici, la Rolls Royce Dawn cabrio con motore V12 da 420 cavalli e la Ghost “Black Badge”. Le due auto sono affiancate poi dall’ammiraglia Phantom nella speciale declinazione Tranquillity (il nome richiama quello del luogo scelto per l’allunaggio dell’Apollo 11 il 20 luglio del 1969 – la prima volta che un uomo mise piede sul suolo lunare – il Mare della Tranquillità), versione ispirata all’esplorazione spaziale e prodotta in soli 25 esemplari, già tutti prenotati.

Semplice e intelligente Il suv Ecf – al cui debutto ha assistito il presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile Jean Todt – è il fiore all’occhiello di Arcfox. Il costruttore assicura sistemi intelligenti e uno standard avanzato di guida autonoma (livello 3). Il brand collabora a strettamente coi migliori partner al mondo in ambito tecnologico e non solo – Daimler, Magna, Huawei su tutti – in tema di innovazione e sicurezza. Il design di Arcfox Ecf vuole essere più che mai legato al concetto di pratica semplicità. Il suv riprende le linee “senza bordi” anche negli interni, ma confermando ugualmente il proprio carattere solido e dinamico. Fascio di luce Arcfox intende svolgere un ruolo di primo piano nel futuro della mobilità elettrica. Questo è anche l’inizio della strategia di globalizzazione di Baic attraverso dei marchi premium. A proposito, il presidente del gruppo cinese Xu Heyi ha dichiarato: “Arcfox – per Baic – è un fascio di luce: la sua vocazione all’innovazione illumina la strada su cui procediamo”. 8 Marzo 2019 ·

Week

17


AUTO E MOTO

Koenigsegg Jesko, in nome del padre. VALERIO ANTONINI STEFANO ANTONETTI ■ GINEVRA – La notizia arriva direttamente dal Salone di Ginevra: il fondo di investimento italiano Investindustrial ha acquisito il pacchetto di maggioranza dello storico marchio inglese Morgan. I termini della transazione saranno svelati al completamento dell’operazione ad aprile. La famiglia Morgan resterà in azienda con compiti di rappresentanza. La Casa inglese – fondata nel 1909 – produce auto sportive nello storico stabilimento di Malvern in Inghilterra. Fabbrica che è anche museo, visitato ogni anno da circa 30mila appassionati. Il fatturato del 2018 è stato di 33,8 milioni di sterline con un profitto netto di 3,2 milioni: numeri che indicano il buon stato di salute dei conti del marchio inglese. ■ GINEVRA – La svedese Koenigsegg conferma le attese che la vedevano pronta a lanciare una nuova hypercar al posto della Agera Rs. Il costruttore ha presentato in Svizzera il concept Jesko, il nome del padre del fondatore Christian von Koenigsegg. Il prototipo avrà solo 125 esemplari e raggiungerà i 480 all’ora. Fino a 1500 cavalli La Jesko è alimentata da un potente motore V8 bicilindrico – leggermente più leggero di quello della Agera – da 5 litri, capace di erogare fino ad un massimo di 1.500 cavalli. L’hypercar è stata studiata nei minimi particolari da almeno due anni nelle officine di Angelholm per garantire la massima efficienza in termini di aerodinamica e bilanciamento del peso, abbattuto ancora di più rispetto ai modelli precedenti. Gran parte dei componenti con cui è fatta la super sportiva sono in fibra di carbonio. Non si conosce ancora il prezzo della Jesko ma, visto le sue caratteristiche tecniche, per avere uno dei 125 esemplari potrebbero non bastare 2 milioni e mezzo di euro. Roba da sceicchi.

Risorse per lo sviluppo Le risorse di Investindustrial saranno necessarie per accelerare lo sviluppo di nuovi prodotti come la Plus Six presentata proprio in queste ore al Motor Show di Ginevra. Il fondo d’investimento gestito da Andrea Bonomi non è nuovo a partecipazioni azionari nel settore automotive con operazioni nei suoi 30 anni di attività che hanno interessato prima Ducati e ora Aston Martin. Andrea Bonomi ha così commentato l’operazione: “Morgan è uno dei nomi più famosi del business automotive. Le sue auto artigianali sono delle vere icone dell’industria automobilistica. Vediamo in Morgan un grande potenziale di sviluppo internazionale”.

Week

Supplemento settimanale a l’Automobile Pubblicazione online - Reg. Tribunale di Roma n. 24/2016 del 09/03/16 Iscrizione R.O.C. n. 14674 - ISSN 2499-670X Direttore Responsabile Alessandro Marchetti Tricamo Redazione via Solferino, 32 - 00185 Roma tel. 06.45406719 • fax 06.49982874-2829 www.lautomobile.it • redazione@lautomobile.it • segreteria@lautomobile.it @lautomobile_ACI

BUSINESS

lautomobile.aci

l’Automobile ACI

Editore ACI Informatica SpA Sede legale e Amministrazione, via Fiume delle Perle, 24 - 00144 Roma

Morgan è italiana. 18

Week

· 8 Marzo 2019

REA 268993 C.C.I.A.A. Roma • P. Iva 00883311003 • C.F. 00405030586 Reg Imprese di Roma n°00405030586 Capitale sociale Euro 2.064.000 i.v. Società con unico socio soggetta all’attività di direzione e coordinamento dell’Automobile Club d’Italia Copyright © 2019 ACI Informatica SpA - Tutti i diritti riservati. Foto: Getty Images


aci.it | infosoci@aci.it | n. verde 803.116 | APP ACISPACE


COVER STORY STRATEGIE

Alleati a Ginevra. ALESSANDRO MARCHETTI TRICAMO

Parola d’ordine, condividere. Al Salone svizzero tutti parlano con tutti. Alla ricerca di accordi per mantenere alti i profitti.

20

Week

· 8 Marzo 2019


...dal nostro mensile PUBBLICATO SUL NUMERO 22 - OTTOBRE 2018

8 Marzo 2019 ·

Week

21


■ GINEVRA – Al Salone di Ginevra l’anno dell’auto entra nel vivo. Ces e Detroit sono stati solo un aperitivo servito sul tavolo del mercato nordamericano. È in Svizzera che si inizia a fare sul serio. Parole più che modelli. Colloqui. Strette di mano. La rivoluzione digitale che rovescia il paradigma dell’auto ha bisogno di investimenti. Risorse milionarie in grado di mettere in fuorigioco margini e profitti, con costi di sviluppo del prodotto che bruciano valore più rapidamente di altri settori. Pensiamo all’elettrificazione – in

22

Week

· 8 Marzo 2019

particolare a batterie e sistemi di recupero di energia – e alla guida autonoma: difficile fare da soli senza una condivisione delle spese, necessaria a rendere il vecchio business ancora sostenibile. La guerra dei dazi costringe poi ad una rapida marcia indietro sulla globalizzazione: per evitare pesanti tassazioni, le auto dovranno essere prodotte laddove saranno vendute. Una moltiplicazione di impianti con costi, ancora una volta, difficili da sostenere in solitaria. È fondamentale quindi un processo di consolidamento del settore che coinvolga impianto

produttivo, piattaforme e investimenti in ricerca e sviluppo. Capital Junkie Lo aveva anticipato nel 2015 Sergio Marchionne nel suo “Confessions of a Capital Junkie” (Confessioni di un drogato di capitale). Stesso pensiero di Carlos Ghosn, riuscito nell’intento di mettere insieme l’unica grande alleanza funzionante: Renault, Nissan e Mitsubishi. Almeno fino al suo arresto. Ora tutto è nelle idee - molto diverse - di governi e nuovo manage-


Getty.

Accanto la stretta di mano tra il ceo di Ford Jim Hackett (a sinistra) e il ceo di Volkswagen Herbert Diess (a destra). In basso Jean-Dominique Senard (a sinistra) e Thierry Bollorè (a destra) nominati, rispettivamente, nuovo presidente e nuovo ceo Renault.

ment, con un rapporto che rischia di concludersi proprio al momento di raccogliere i frutti. Chi sembra non avere esitazioni sulla strada da intraprendere sono Ford e Volkswagen: svilupperanno insieme veicoli commerciali e pickup di medie dimensioni per il mercato globale a partire dal 2022. Ford si occuperà di veicoli medi e grandi per l’Europa, Volkswagen porterà sul mercato un city van. Collaborazione anche su guida autonoma, servizi di mobilità ed elettrificazione. “Siamo entrambe aziende globali presenti

in tutto il mondo ma Volkswagen è leader di mercato in Europa e Cina, Ford è uno dei player più importanti negli Stati Uniti”, ha spiegato Herbert Diess, numero uno del gruppo tedesco. Dichiarazione che lascia aperta ogni possibilità futura. D’altronde Ford continua a perdere soldi in Europa, ha annunciato un taglio di migliaia di posti di lavoro, l’uscita da mercati non redditizi e lo stop ad alcune linee di produzione. E Volkswagen, nonostante le “concessioni” al presidente Trump in termini di investimenti e posti di lavoro (ultimi quel-

Nell’industria dell’auto i costi di sviluppo del prodotto bruciano valore più rapidamente che in altri settori

8 Marzo 2019 ·

Week

23


L’accordo tra Bmw e Daimler porterà a una fusione dei servizi di car sharing Car2go e DriveNow (in basso). Accanto il powetrain ibrido plug-in di Volvo: i costi dell'elettrificazione spingono le Case ad alleanze tecnologiche.

A partire dal 2025 Mercedes e Bmw potrebbero sviluppare auto compatte da una piattaforma comune

24

Week

· 8 Marzo 2019

li a Chattanooga), non sembra aver risolto i suoi problemi americani. Si è fatto trovare subito pronto Ola Källenius, dal prossimo maggio nuovo ceo di Daimler: “Siamo aperti al dialogo su alcuni argomenti in una situazione win-win, ovvero di vantaggio per tutti”. Dalle parole ai fatti. Almeno così racconta il quotidiano economico tedesco Handelsblatt: dal 2025 Mercedes e Bmw (che hanno già un accordo per la fusione dei rispettivi servizi di car sharing, Car2go e DriveNow) potrebbero sviluppare auto compatte su una piattaforma comune. Oltre a colla-

borare su elettrificazione e guida autonoma. Amiche rivali. Ne parleranno a Ginevra. Källenius ha anche un altro compito: consolidare il rapporto con Geely dopo le voci (smentite) su un possibile taglio alla partecipazione dei cinesi in Daimler (vale il 9,7%). E, perché no, aprire a condivisioni con Volvo e Lotus, marchi di proprietà dell’industria guidata dal manager – poeta Li Shufu. Intorno agli stessi cinesi si potrebbe riaprire anche il capitolo delle alleanze di Fca (che ha una intesa consolidata con Psa sui commerciali). Il gruppo


Getty.

guidato da Mike Manley sembra averne bisogno più di altri: l’elettrificazione non può essere lasciata alla sola Fiat 500 e i dispositivi di automazione hanno bisogno di andare oltre un semplice accordo commerciale con Waymo (Alphabet-Google). I cassetti dei centri di ricerca a Torino e Detroit sono stati svuotati per arrivare al pareggio di bilancio, ma ora produrre auto tecnologicamente alla pari delle concorrenti non è facile. Soprattutto se, con Alfa Romeo e Maserati, si vuole puntare sul mercato premium. Geely porterebbe in dote piattaforme e tecnologie Volvo

(su elettrificazione e guida autonoma gli svedesi sono in prima fila), aprendo anche le porte alla Cina che, seppur in fase di rallentamento, resta il primo al mondo. Geely ha finora sempre smentito l’interessamento. Vedremo. Le aspirazioni di Chung Eui-sun E gli altri? Jaguar Land Rover ha trovato un equilibrio finanziario con Tata. Psa ha ora un altro marchio (Opel) e mercati (Germania e Regno Unito) per aumentare economie di scala. Toyota ha alleanze con Mazda,

Subaru e Suzuki. Alla finestra sembra restare Hyundai: con Kia le sinergie consentono un taglio di costi che rende il business nel segmento generalista profittevole ma resta l’ambizione del premium. È il sogno del giovane Chung Eui-sun, pronto a succedere al padre al comando del gruppo: utilizzare il brand Genesis per competere con i tedeschi. Ecco perché il rampollo Chung, si dice, potrebbe presto sedere ad un tavolo insieme a Mike Manley per dar vita a un’Alfa alla coreana. E di questi tempi, per noi, forse, sarebbe una bella notizia.

8 Marzo 2019 ·

Week

25



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.