Supplemento settimanale a l’Automobile.
INNOVAZIONE I MOTORI I LIFESTYLE
Settimanale digitale • Anno 2 • Numero 64 • 30/11/2018
L’America da Salone. EDOARDO NASTRI ■ La festa dell’auto a Los Angeles è partita tra novità di serie e concept. Ma, al di là di luci e sfarzo, è una festa con ombre. A rompere le uova nel paniere sono le notizie che arrivano da due Case americane: General Motors e Ford. Gm ha appena annunciato la chiusura di cinque stabilimenti, con quasi 15mila posti di lavoro a rischio in Nord America. Ford è in difficoltà: le perdite anche del terzo trimestre giustificano un piano di ristrutturazione già annunciato che taglia produzione, modelli e dipen-
denti. In questo caso i posti di lavoro a rischio a livello globale sarebbero circa 24mila. Immediata la reazione del presidente Trump che, a colpi di tweet, ha minacciato l’introduzione di nuove tariffe sull’importazione delle vetture costruite fuori dagli Usa, oltre al taglio agli incentivi sulle auto elettriche. “Abbiamo salvato General Motors e questo è il ringraziamento”, ha scritto il presidente. A Los Angeles comunque il Salone tira dritto: crescono il numero di partecipanti e le anteprime di modelli per il mercato a stelle strisce ma anche per la nostra Europa.
AUTO E MOTO
L.A. Auto Show 2018: tutte le novità. EDOARDO NASTRI
■ C’è chi scende e c’è chi sale. Se ultimamente alcuni Saloni dell’automobile hanno difficoltà a raccogliere adesioni, quello di Los Angeles, in programma dal 30 novembre al 9 dicembre, va in controtendenza e cresce anno dopo anno per numero di partecipanti e pubblico. A Los Angeles la forma più tradizionale del salone espositivo, così come l’abbiamo sempre conosciuta, non è morta, anzi è più viva che mai. Ecco allora che ai grandi classici dedicati al mercato a stelle e strisce, muscle car e suv mastodontici, si affiancano novità perfette anche per il mercato europeo. Da Europa e Usa Audi presenta in anteprima mondiale a Los Angeles la concept car e-tron GT, sportiva elettrica a quattro porte che arriverà sul mercato a partire dal 2020. E' il terzo modello della famiglia a batteria. 2
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· 30 Novembre 2018
Bmw presenta il nuovo X7, un maxi suv che completa la gamma X. Tra le altre anteprime la Serie 8 Cabriolet, la serie 3 in due versioni: la performante M340i e la ibrida plug-in 330e. Non manca uno sguardo al futuro con la concept elettrica e autonoma Bmw Vision iNext. Ford fa debuttare a Los Angeles la nuova Lincoln Aviator. La grande suv può essere scelta in versione ibrida ricaricabile con un propulsore V6 turbo benzina 3.0 litri da 450 cavalli. Jeep presenta un pick up derivato dalla Wrangler, a 26 anni dall’uscita di scena della Jeep Comanche. Si chiama Gladiator. Land Rover porta la nuova Range Rover Evoque. Oltre al design rinnovato, le novità importanti sono anche sotto pelle: piattaforma aggiornata, propulsori mild hybrid e – tra un anno – una variante ibrida ricaricabile, abbinata a un nuovo motore benzina a tre cilindri.
Mercedes-Benz svela la sportiva AMG GT R Pro, una serie speciale ed estrema della AMG GT che ne aumenta ulteriormente le prestazioni. La AMG GT R Pro sarà a tiratura limitata. Porsche sceglie il salone californiano per il debutto mondiale della 992, la nuova generazione della mitica 911. Il sei cilindri in linea rimane al suo posto e declinato in diverse potenze e cilindrate. Rivian fa debuttare l’R1T e R1S: il primo è un pickup elettrico, il secondo è un suv sempre a batteria. Per entrambe tre versioni di potenza e una formula d'acquisto che ricorda quella di Tesla: mille euro di anticipo per la prenotazione. Volkswagen fa dire addio a Los Angeles alla sua auto più famosa: il Maggiolino. La Beetle Final Edition è l’ultima versione della vettura che uscirà di produzione nel luglio del 2019. Debutto per la I.D. Buzz Cargo, concept car elettrica con architettura minivan della casa di Wolfsburg. Pannelli solari sul tetto, presa da 230 volt per alimentare gli attrezzi da lavoro e sistema di guida autonoma I.D. Pilot. Volvo non espone neanche una vettura sul suo stand al Salone di Los Angeles. Il costruttore svedese, assente ormai da numerosi saloni internazionali, lancia una vera e propria provocazione: niente automobili ma discussioni sulla mobilità del futuro. Arrivati allo stand del marchio, i visitatori del Salone leggeranno una semplice scritta: “This is not a car”.
Dall’Asia Hyundai entra con la Palisade in un nuovo segmento nel quale non era presente sul mercato statunitense: un suv di grandi dimensioni con otto posti derivato dalla concept car Grandmaster Hdc-2. Il modello è stato svelato a giugno al Salone di Busan (Corea del Sud). Honda presenta a Los Angeles un nuovo suv che si chiama Passport. Dedicato al mercato americano verrà prodotto nello stabilimento dell’Alabama del costruttore giapponese e lanciato sul mercato nei primi mesi del 2019. Kia introduce la nuova generazione della Soul. La vettura sarà ordinabile dal prossimo anno negli Stati Uniti con due motori a benzina: un 1.6 turbo e un 2.0 aspirato. Al salone di Los Angeles c'è anche la versione elettrica. Mazda sceglie la vetrina californiana per presentare la nuova Mazda3 nelle varianti due volumi e tre volumi. L'auto di segmento C è un modello fondamentale per il brand e ha forme derivate direttamente da quelle della Kai Concept che abbiamo visto a Tokyo 2017. Subaru porta la versione ibrida ricaricabile della Xv, che in Usa si chiama Crosstrack. La vettura sarà equipaggiata con il consueto 2.0 litri a benzina boxer affiancato da un'unità elettrica che consente di percorrere circa 30 chilometri a emissioni zero. Toyota presenta la Prius a trazione integrale. La vettura è la prima a sfruttare il nuovo sistema Hybrid AWD-i. A Los Angeles si svelano anche le berline sportive Camry Trd e Avalon Trd che però non saranno per l’Europa. 30 Novembre 2018 ·
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SMART MOBILITY
Los Angeles, città a quattro ruote. PATRIZIA LICATA
piste ciclabili e dove i trasporti pubblici incorporano le più avanzate tecnologie, dagli scooter elettrici in condivisione ai droni-elicottero driverless. I risultati della sua amministrazione sono però a luci e ombre e fuori dall’hotel dove si teneva la convention Nacto i ciclisti angelenos si sono riuniti per protestare contro un sindaco che ha permesso al consiglio comunale di tornare indietro su alcuni progetti di Vision Zero, come la messa in sicurezza e la riduzione delle carreggiate per le auto di Playa del Rey. Luci e ombre I ciclisti chiedono più fermezza nel proteggere bici e pedoni: la contea di Los Angeles è la più pericolosa d’America per gli utenti deboli della strada, rivelano i dati sull’incidentalità della National highway traffic safety administration. Non va meglio sul fronte smog: la California conta otto delle dieci città con la peggiore qualità dell’aria in America e Los Angeles è in testa per i livelli di ozono, secondo l’American lung association. La (ricca) California è però anche la numero uno americana dell’auto elettrica, concentrando la metà di tutte le vendite nazionali (quasi 500mila elettrificate immatricolate dal 2011 a oggi): è qui che dovrà indirizzarsi la passione per l’auto degli angelenos, in nome della sicurezza delle persone e dell’ambiente.
AUTO E MOTO
■ Con oltre mille veicoli in passerella, l’Auto Show di Los Angeles (30 novembre – 9 dicembre) dimostra che la metropoli californiana è davvero “il più grande mercato delle auto in genere e delle auto di lusso e elettriche in particolare”, come l’ha definita il sito J.D. Power. Non è un caso che il 57% dei modelli che debutteranno al Los Angeles Convention Center appartengono al segmento luxury e che le auto elettriche saranno “decine”, annunciano gli organizzatori. “Le automobili sono progettate, acquistate, personalizzate e guidate con entusiasmo tutto l’anno qui a Los Angeles”, dice Terri Toennies, General manager del Los Angeles Auto Show. “Questa è una città famosa per la sua cultura dell’auto e la passione per le automobili”.
Range Rover Evoque, si cambia. PAOLO ODINZOV
Obiettivo sicurezza È una passione che costa cara in termini di qualità dell’aria e di sicurezza sulle strade, come sa bene il sindaco Eric Garcetti. Il primo cittadino di Los Angeles si è fatto promotore di un ambizioso programma chiamato Vision Zero che punta ad azzerare le morti su strada entro il 2025 e per il quale ha ottenuto un finanziamento di 91 milioni di dollari. La strategia viene nutrita da iniziative come riduzione delle corsie per le automobili e creazione di piste ciclabili, potenziamento dei mezzi di trasporto pubblico e stimoli all’uso dell’auto elettrica. La vision di Garcetti Alla conferenza Nacto (National association of city transportation officials), che ha riunito nei giorni scorsi i responsabili della mobilità di una sessantina di città nordamericane, Garcetti ha descritto la sua visione di una Los Angeles riprogettata per le persone, con più spazi verdi e 4
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· 30 Novembre 2018
■ LONDRA – “Qui passava Ermine Street, la famosa strada romana che collegava Londra con York”, ci dicono i progettisti della Land Rover dopo averci fatto provare in anteprima la nuova Range Rover Evoque. Siamo a Shoreditch, sobborgo della capitale inglese diventato nel tempo uno dei
punti di aggregazione della generazione hipster. Il posto ideale per presentare alla stampa di tutto il mondo, anticipando di pochi giorni il debutto ufficiale al prossimo Salone di Los Angeles, l’erede di una vettura che in otto anni di vita ha conquistato oltre 720mila clienti facendo tendenza nel segmento dei suv compatti di lusso. Silhouette da coupé Subito riconoscibile per la tradizionale silhouette da coupé, con il tetto spiovente e la linea di cintura inclinata, la nuova Evoque rimane fedele nel family feeling al modello originale. Riprende però ora nel design alcuni tratti della sorella più grande Range Rover Velar, come i sottili fari Led Matrix, le maniglie a scomparsa e gli indicatori di direzione in stile dinamico. Le dimensioni non cambiano (la lunghezza totale è di 4,37 metri), le diverse proporzioni della carrozzeria e il passo aumentato di 21 millimetri regalano però alla vettura un aspetto più filante e qualcosa in più di spazio nell’abitacolo, oltre a un bagagliaio della capacità fino a 1.383 litri.
AUTO E MOTO
Volkswagen, l’ultimo canto del Beetle. CARLO CIMINI
Anche ibrida plug-in e mild hybrid a 48 Volt La nuova Evoque è stata sviluppata sulla piattaforma Premium Transverse Architecture (PTA) di Jaguar-Land Rover. Soluzione che permette alla vettura di essere equipaggiata non solo con delle tradizionali motorizzazioni termiche 4 cilindri benzina e diesel della famiglia Ingenium, ma anche con delle propulsioni mild hybrid a 48 Volt e ibride plug-in per una gamma di potenza da 150 a 300 cavalli. Le versioni destinate al mercato italiano offrono inoltre la trazione integrale con Terrain Response 2 e propongono di serie un cambio automatico a 9 rapporti. Cofano trasparente Equipaggiata con delle ruote da 21 pollici, la nuova edizione della sport utility inglese è stata progettata per affrontare ogni tipo di fondo stradale. Può attraversare guadi della profondità di 60 centimetri e conta su numerosi sistemi di assistenza. Tra questi il Ground View che rende virtualmente trasparente il cofano e proietta su un touchscreen le immagini del suolo su cui poggiano le ruote anteriori, oppure lo specchietto retrovisore ClearSight che diventa all’occorrenza un display ad alta definizione per riprodurre in caso di scarsa visibilità l’area retrostante la vettura. Disponibili anche diverse tecnologie di guida autonoma di livello 2 tra le quali l’Adaptive Cruise Control con Steering Assist che mantiene l’auto al centro della carreggiata di marcia e rispetta in automatico la distanza di sicurezza dal veicolo che precede. Impara dal conducente L’abitacolo della nuova Range Rover Evoque è stato progettato per garantire il massimo comfort. Tra i vari materiali pregiati per i rivestimenti, l’elitaria inglese prevede esclusivi tessuti prodotti impiegando microfibre di poliestere provenienti plastiche riciclate. Mentre per fare la differenza con le molti rivali dello stesso segmento propone all’interno perfino uno ionizzatore per purificare l’aria. La vettura, inoltre, impara le preferenze del conducente anche in fatto di gusti musicali, usando le tecnologie Smart Setting e Self Learning. Se occorre dialoga a distanza con l’applicazione InControl Remote per regolare, ad esempio, la giusta temperatura prima di salirci a bordo. La nuova Range Rover Evoque avrà prezzi a partire da 44.500 euro.
■ Al Salone di Los Angeles (in programma dal 30 novembre al 9 dicembre), Volkswagen presenta l’edizione conclusiva della Beetle. Il nuovo Maggiolino, una delle icone per eccellenza del settore automobilistico, arriva alla terza generazione ed entra nel suo ultimo anno di produzione con questa Final Edition. Assemblata in Messico, nello stabilimento di Puebla, la vettura sarà disponibile in versione coupé e cabrio (convertible). Tecnologia a bordo Volkswagen Beetle Final Edition potrà essere ordinata in due colori: Safari Uni, una particolare tonalità di beige, e in blu stonewashed. L’ultima generazione del Maggiolino ha in dotazione fari bi-xenon con illuminazione a led e ruote da 17 pollici con design a 15 raggi o a 18 pollici con cerchi bianchi. Tutte le versioni prevedono la funzionalità keyless, il pulsante di avviamento elettronico e un volante multifunzione abbinato a un sistema infotainment con touch screen capacitivo da 6.3 pollici, tecnologia Bluetooth, porta USB, comando vocale e integrazione Android Auto e Apple Carplay. Sicuro e sportivo La Volkswagen Beetle Final Edition è dotata di un motore benzina Tsi da 2.0 litri da 174 cavalli accoppiato a una trasmissione automatica a 6 velocità. Non manca la guida assistita con l’assistente del traffico, l’avviso dell’angolo cieco e i sensori di parcheggio anteriori e posteriori. Per gli Stati Uniti il prezzo della versione coupé parte da 23.045 dollari. 30 Novembre 2018 ·
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AUTO E MOTO
AUTO E MOTO
Bmw X7, lusso Mazda3, extra large. neanche uno spigolo. LUCA GAIETTA
PAOLO ODINZOV
■ Bmw presenta al pubblico al salone di Los Angeles (30 novembre – 9 dicembre) la nuova X7. Lunga 5,15 metri, larga 2, alta 1,81 e con un passo di 3,11 metri, l’ammiraglia nel segmento dei suv della Casa tedesca è un’auto che fa delle dimensioni extra large il punto di forza. Obiettivo, conquistare clienti nei mercati di Nordamerica, Cina e Russia, in competizione diretta con la Mercedes GLS o la Range Rover. Ospita fino a sette persone Nonostante la stazza, la X7 ha una linea dinamica e punta su dotazioni ricercate, tra cui i sottili gruppi ottici full Led di serie o Laserlight adattivi optional, per ribadire il carattere premium del modello. All’interno può ospitare fino a sette persone su tre file di sedili e offre un bagagliaio che va da 326 a 2.120 litri. Propone inoltre plus da limousine, come il climatizzatore a cinque zone e un tetto panoramico che si estende fino ai posti in coda. Questo può essere richiesto nella versione Sky Lounge con un sistema per creare al buio sulla superficie più di 15.000 motivi grafici, compreso un cielo stellato, sfruttando mini led integrati. Grazie al Live cockpit professional e all’Intelligent personal assistant il guidatore può gestire e tenere sotto controllo sulla X7 tutte le funzioni di bordo. A trazione integrale Sviluppata sulla piattaforma Clar allungata per l’occasione, la X7 è stata progettata per andare fuori dall’asfalto. Impiega sospensioni pneumatiche, trazione integrale xDrive e cambio automatico Steptronic a otto marce. A richiesta può essere poi equipaggiata con l’Integral Active Steering e il pacchetto Off-Road. L’arrivo sul mercato è previsto a marzo 2019. In Italia la gamma comprenderà al lancio un ventaglio di motori benzina e diesel a sei cilindri della potenza da 265 a 400 cavalli. 6
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· 30 Novembre 2018
■ Mazda sceglie il salone di Los Angeles (30 novembre/ 9 dicembre) per il debutto mondiale della nuova Mazda3. Una vettura fondamentale per il costruttore giapponese, che ha venduto più di 6 milioni di unità dal lancio nel 2003 e che verrà commercializzata in tutti i mercati mondiali – a partire dal Nord America – dall’inizio del 2019. Quarta generazione La quarta generazione della compatta è cambiata parecchio sia dentro che fuori. Sotto la carrozzeria c’è un’evoluzione della piattaforma Skyactiv-Vehicle Architecture “capace di garantire – dicono i progettisti – prestazioni brillanti e allo stesso tempo un comfort di bordo da categoria superiore”. Il design degli esterni è chiaramente ispirato alla concept car Kai svelata al motor show di Tokyo nel 2017: superfici lisce e totale assenza di spigoli. Belli gli interni, orientati al minimalismo. Debutta lo Skyactiv-X Destinata a vedersela nel mercato con modelli come Volkswagen Golf e Peugeot 308, la nuova Mazda3 proporrà diverse motorizzazioni tra cui il nuovo propulsore Skyactiv-X: il benzina che funziona in parte per compressione, come un propulsore a gasolio. Oltre alle versioni aggiornate dei 1.5 e 2.0 Skyactiv-G sarà disponibile anche il 1.8 diesel Skyactiv-D. Meno consumi ed emissioni Su tutti i modelli a benzina sarà disponibile un sistema mild hybrid che contribuirà a ridurre consumi ed emissioni. Per la prima volta sulla Mazda3 è prevista anche la trazione integrale Awd i-Activ che sarà probabilmente abbinabile solo alla motorizzazione diesel.
AUTO E MOTO
AUTO E MOTO
Audi e-tron GT un futuro elettrico da 590 cavalli.
Los Angeles, la Kia presenta la nuova Soul.
GIOVANNI BARBERO
LUCA GAIETTA
■ Una nuova Audi elettrica al Salone di Los Angeles (30/11-9/12). Il marchio premium tedesco presenta all’evento californiano la e-tron GT: coupé sportiva a zero emissioni e quattro porte da 590 cavalli. Il pacco batterie da 90 chilowattora permette di percorrere più di 400 chilometri con una sola ricarica. Il dato è stato misurato secondo le regole del nuovo ciclo d’omologazione Wltp.
■ Kia ha presentato al Motorshow americano (dal 30 novembre al 10 dicembre) la nuova Soul, un suv mediopiccolo, la cui commercializzazione è prevista nelle concessionarie entro i primi mesi del prossimo anno. Il crossover coreano, destinato ad affiancarsi nella gamma del costruttore per tipologia alla Stonic, è stato “rivisto e corretto” nel design e nella meccanica.
Tenuta di strada Il posizionamento delle batterie tra il sottoscocca e gli assali fa sì che la vettura abbia un baricentro molto basso, “paragonabile a quello di un’Audi R8”, assicurano gli ingegneri di Ingolstadt. La produzione del modello di serie della e-tron Gt, prevista nel 2020, sarà affidata ad Audi Sport GmbH, consociata del marchio per le vetture ad alte prestazioni.
Il nome sul montante C La nuova versione della Soul, nella parte posteriore, presenta gruppi ottici verticali a boomerang, simili a quelli impiegati sulla versione precedente. Svela inoltre un inedito elemento in plastica nera, sul quale è inciso il nome della vettura, applicato sul montante C.
Piattaforma condivisa Nonostante i quasi cinque metri di lunghezza a un primo sguardo la vettura appare raccolta, merito di una linea del tetto bassa e rastremata. La piattaforma è stata realizzata in collaborazione con Porsche e probabilmente è la stessa che verrà utilizzata per la Taycan, l’elettrica della casa di Stoccarda. La mancanza di un propulsore a combustione ha permesso di ottenere un passo di 2,9 metri con conseguente aumento dello spazio interno. I rivestimenti della vettura sono realizzati con materiali ecocompatibili e si è rinunciato all’uso di prodotti di origine animale.
Diverse opzioni Sotto al cofano, la nuova Soul disporrà di diverse motorizzazioni un quattro cilindri 1600 turbobenzina e un 2000 aspirato benzina. Essendo in Nordamerica, non si è parlato ovviamente di diesel. In alternativa, c'è la versione elettrica (in foto), con un pacco batteria da 64 chilowattora, autonomia con una sola carica non ancora dichiarata. A fianco della e-Niro In casa Kia, a zero emissioni c’è anche la e-Niro, modello che prevede nella versione entry level un propulsore elettrico della potenza di 101 kW, alimentato da un pacco batterie da 39 chilowattora. 30 Novembre 2018 ·
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AUTO E MOTO
Porsche, è ancora 911. VALERIO ANTONINI
permette l’accesso ai sistemi di connettività – Porsche Connect Plus – che collegano la vettura alla rete internet. La nuova Porsche 911 è equipaggiata di serie con i migliori dispositivi di assistenza alla guida tra i quali l’inedito Porsche Wet – che migliora l’aderenza della vettura su strade bagnate – e il sistema anticollisione Night Vision Assist che, grazie ad una telecamera termica, è in grado di rilevare gli ostacoli anche di notte. Il Cruise Control adattivo (a richiesta) comprende l’adeguamento automatico alla distanza di sicurezza e l’innovativa funzione autonoma Emergency Assist che chiama immediatamente i soccorsi quando necessario. La nuova 911 Carrera S è già ordinabile a partire da 124mila euro. La 911 4S arriva a 132mila euro. Prime consegne nel 2019.
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Un maxi suv per Hyundai. PAOLO ODINZOV ■ Porsche presenta l’ottava generazione della 911 in anteprima mondiale al Salone dell’automobile di Los Angeles 2018 (30 novembre – 9 dicembre). Fedele nel design ai modelli del passato, più potente e veloce della precedente, la sportiva tedesca è ancora più avanzata tecnologicamente con sistemi di connettività e assistenza alla guida di ultima generazione. La “noveundici” – originariamente disegnata dal nipote di Ferdinand Porsche, fondatore del marchio – continua a essere il punto di riferimento della Casa con oltre un milione di unità prodotte da mezzo secolo a questa parte. Più potente e veloce La nuova Porsche 911 è alimentata dal 3.0 turbo benzina a 6 cilindri in linea da 450 cavalli – 30 in più rispetto alla precedente – che spinge la vettura fino a 308 chilometri orari di velocità massima e da 0 a 100 in meno di 4 secondi. Il cambio automatico Pdk a doppia frizione ora ha 8 rapporti, uno in più della versione uscente. Design nostalgico L’estetica richiama le sue prime storiche generazioni. In particolare la forma dei nuovi gruppi ottici anteriori a Led ed il cofano profondamente ribassato ricordano i modelli Carrera degli anni ’70. Nella parte anteriore la carrozzeria, completamente in alluminio, è più larga di 45 millimetri. I passaruota contengono cerchi anteriori da 20 pollici e posteriori da 21. La calandra è riempita da grandi prese d’aria e inserti concavi che ospitano i sensori dei numerosi sistemi di assistenza equipaggiati sulla nuova 911. Inediti i fascioni in plastica nera che avvolgono il frontale ed i terminali di scarico posteriori. Connessa e iper tecnologica All’interno due sottili schermi piatti senza cornice – posizionati accanto al contagiri centrale – forniscono le principali informazioni al guidatore. Il display centrale da 10,9 pollici 8
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· 30 Novembre 2018
■ Hyundai presenta al Salone di Los Angeles (30 novembre/10 dicembre) un nuovo sport utility a 8 posti. Si chiama Palisade e per adesso verrà commercializzato nel solo mercato nordamericano dove al momento la Casa coreana offre nel segmento dei maxi suv la Grand Santa Fe. Gemella della Kia Telluride Basata sul HDC-2 Grandmaster Suv Concept, svelato allo scorso Auto Show di Busan (Corea), il Palisade sfrutterà per sinergie di gruppo la stessa piattaforma meccanica della Kia Telluride e proporrà un abitacolo con tre file di sedili posizionandosi come la vettura a ruote alte più grande mai prodotta dal costruttore dopo la Veracruz uscita di scena nel 2013. Un V6 biturbo da 365 cavalli Per adesso Hyundai non ha rilasciato alcuna informazione riguardo alle motorizzazioni che equipaggeranno il Palisade. È comunque probabile che possa impiegare lo stesso V6 biturbo da 3.3 litri e 365 cavalli già destinato alla Kia Telluride.
AUTO E MOTO
AUTO E MOTO
Rivian R1T, il pickup elettrico sfida Tesla.
VW I.D. Buzz Cargo, van elettrico ed autonomo.
EDOARDO NASTRI
GIOVANNI BARBERO
■ La startup americana ha rilasciato le prime immagini dell’R1T, il pickup elettrico che viene presentato al Salone di Los Angeles (30 novembre/9 dicembre) anticipando quello di Tesla annunciato da Elon Musk qualche mese fa. Il prezzo è già stato comunicato: 61.500 dollari, al netto degli incentivi, ed è prenotabile da subito con mille dollari.
■ Debutto californiano all’Auto Show di Los Angeles 2018 (30 novembre – 9 dicembre) per la Volkswagen I.D. Buzz Cargo, concept car o meglio concept van che mostra il futuro dei veicoli da lavoro a zero emissioni secondo il costruttore tedesco. Costruito sulla nuova piattaforma MEB, il van dovrebbe essere lanciato sul mercato europeo nel 2022. I.D. Buzz Cargo è l’ultimo prodotto entrato a far parte della famiglia I.D., l’ormai prossima gamma elettrica di Volkswagen.
Tre potenze diverse Tre le versioni di potenza previste: l’entry level, disponibile dal 2021, permetterà di percorrere circa 370 chilometri con una sola ricarica grazie a un pacco batterie da 105 chilowattora, la versione intermedia da 135 chilowattora e 480 chilometri di autonomia e la più potente con batterie da 180 chilowattora e 640 chilometri di percorrenza dichiarata. Due motori da 200 cavalli Il sistema propulsivo prevede due motori elettrici da 200 cavalli l’uno, disposti su ciascun asse. Questo permette all’R1T di avere una trazione integrale a controllo elettronico. Il pickup può raggiungere una velocità massima di 200 chilometri orari e, nella versione più potente, scatta da 0 a 100 in 3 secondi. Una volta sul mercato potrà essere equipaggiato con un pacchetto dedicato alla guida autonoma di livello 3. E per chiudere in bellezza all’evento californiano, Rivian presenterà anche l’R1S, un ulteriore nuovo modello a batteria con architettura suv.
Fino a 550 chilometri di autonomia Il veicolo sarà disponibile in differenti configurazioni con un’autonomia, a seconda del pacco batterie scelto dal cliente, che può variare da 320 a 550 chilometri. La vettura adotta un motore elettrico con una potenza equivalente a 201 cavalli posizionato sull’asse posteriore abbinato a una trasmissione automatica monomarcia. Sarà possibile avere anche un secondo motore sull’asse anteriore per una configurazione a trazione integrale. Pannelli sul tetto I tedeschi hanno pensato a diverse soluzioni innovative per semplificare la vita di chi lavora con la I.D. Buzz Cargo. I pannelli solari sul tetto sono utili per ricaricare gli strumenti di bordo e recuperare fino a 15 chilometri di autonomia al giorno e la presa da 230 Volt nel vano posteriore serve per ricaricare gli attrezzi da lavoro. La Buzz Cargo si potrà anche muovere da sola per le strade cittadine: è prevista la dotazione del sistema di guida autonoma I.D. Pilot. Meglio di così. 30 Novembre 2018 ·
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BUSINESS
Nordamerica, Gm taglia la produzione in 5 fabbriche. GIOVANNI BARBERO
berline, il gruppo ha dichiarato che i dazi messi dall’amministrazione Trump sull’acciaio importato hanno pesato sull’azienda per più di un miliardo di dollari. Gm ha fatto anche sapere che dedicherà le risorse risparmiate allo “sviluppo di veicoli elettrici e a nuove tecnologie di guida autonoma”. Nel mese di ottobre il colosso americano avrebbe offerto un assegno di buonuscita a circa 18mila addetti al fine di ridurre il personale negli Usa. Stop alla produzione Il colosso americano ha previsto inoltre la fine della produzione per alcuni modelli come la Chevrolet Cruze, la Cadillac CT 6 e la Buick LaCrosse, grandi berline con sempre meno mercato a fronte di una richiesta di suv e crossover. Mary Barra incontrerà all’inizio del 2019 il sindacato dei lavoratori “United Auto Workers” durante il quale verranno affrontate tutte le questioni sul tema. Con questo annuncio, Gm ha di fatto anticipato sul tempo quanto Ford potrebbe fare prossimamente.
AUTO E MOTO
■ General Motors si prepara ad avviare un piano di ristrutturazione che prevede tagli a personale, modelli e impianti di produzione di motori e vetture. La riduzione della forza lavoro nel nord America, secondo gli analisti, sarebbe del 15% con un taglio di 14.700 posti di lavoro. In particolare verrà ridotto il numero dei dirigenti del 25%.
Motorshow, americane in sordina. EDOARDO NASTRI
Gm guadagna in borsa Il primo gruppo di Detroit dell’auto ha annunciato la decisione nonostante l’ottimo momento per l’economia americana, che continua a crescere fra il 3 e il 4%. “L’industria dell’auto sta cambiando e vogliamo essere ben posizionati quando sarà necessario”, ha dichiarato il ceo di Gm Mary Barra. Immediata la reazione del titolo a Wall Street che ha guadagnato quasi 4 punti percentuali. La ristrutturazione Il gruppo, a partire dal 2019, dovrebbe chiudere la fabbrica di Hamtramck a Detroit, quella di Lordstown in Ohio e quella di Oshawa in Canada. I tagli riguarderebbero anche la Baltimore Operations in Maryland e la Warren Transmission Operations nel Michigan, fabbriche dove vengono prodotti motori e sistemi di trasmissione. Tutto questo avviene dopo la conferma della chiusura dello stabilimento di assemblaggio di Gunsan, in Corea del sud. Le motivazioni Oltre ad aver patito per la flessione della domanda delle 10
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· 30 Novembre 2018
■ L’Auto Show di Los Angeles è in espansione. L’evoluzione dell’esposizione californiana è dimostrata dalle numerose anteprime mondiali, perfette anche per mercati diversi da quello americano: dalla nuova Porsche 911, alla Mazda3, dalla coupé elettrica Audi e-tron Gt alla Bmw X7. A mancare all’appello semmai sono le Case con passaporto americano. Lincoln, Jeep e Rivian Sono solo tre i costruttori statunitensi che hanno presentato in anteprima mondiale le loro novità. Lincoln, marchio di
lusso di Ford, ha svelato la nuova Aviator: le dimensioni – 5 metri e 10 di lunghezza – e i motori di grande cilindrata, ne fanno un modello dedicato al mercato americano e quello cinese. La Aviator può essere scelta in versione ibrida ricaricabile con un propulsore V6 turbo benzina 3.0 litri da 450 cavalli. La versione base è solo termica e ha lo stesso motore con 50 cavalli in meno. Jeep presenta invece a Los Angeles la Gladiator. Ventisei anni dopo la Comanche, il marchio americano torna così ad avere nella sua gamma prodotti una vettura con carrozzeria pickup. Le vetture più innovative arrivano piuttosto da Rivian, startup americana di veicoli elettrici che porta a Los Angeles l’R1S e l’R1T, pickup e suv a zero emissioni. La formula d’acquisto assomiglia a quella di Tesla e le vetture, a parità di segmento, sono più economiche: anticipo di mille dollari per circa 61mila di prezzo finale (65mila per il suv), il tutto al netto degli incentivi Usa. La versione più potente dello sport utility vehicle arriva a 660 chilometri di autonomia dichiarata e tocca i 100 chilometri orari in 3,2 secondi. Le batterie supporteranno la ricarica super veloce da 60 chilowatt che permetterà in mezz’ora di ricaricare la vettura di quasi il 50%. Ora Tesla ha un altro concorrente.
AUTO E MOTO
Nuova Peugeot 508, l’insolita station wagon. GIANLUCA PEZZI
■ CASCAIS (Portogallo) – A pochi mesi dal lancio della versione berlina, Peugeot presenta la nuova generazione della 508 station wagon. La familiare della Casa francese è si rinnova completamente e migliora in ogni suo aspetto:
cura costruttiva ai vertici della categoria, dinamica di guida perfezionata, stile ricercato e tanta tecnologia. Gli allestimenti disponibili in Italia sono sei (inclusa la first edition limitata a soli 100 esemplari), abbinabili a tre motorizzazioni a gasolio e due a benzina, quest’ultime da 180 e 225 cavalli. Per le versioni diesel si parte con il 1.5 litri da 130 cavalli fino ad arrivare al 2.0 litri quattro cilindri da 180 cavalli. Tutte le motorizzazioni – a eccezione della entry level – dispongono di serie del cambio automatico a otto rapporti. In arrivo nel 2020 l’ibrida plug in. La vettura è già disponibile nelle concessionarie, i primi esemplari verranno consegnati a partire da giugno 2019. Prezzo d’attacco 31.530 euro per la versione “active” con cambio manuale. Il design Anticonvenzionale. Chi pensa che la nuova proposta della casa del Leone ricalchi i soliti schemi delle station wagon europee dovrà ricredersi. Gli elementi stilistici inediti sono molti, alcuni di forte impatto, altri più sofisticati, visibili solo agli occhi più attenti. Il frontale non passa inosservato, merito dei gruppi ottici full led, caratterizzati da due firme luminose verticali che attraversano il paraurti anteriore. Lateralmente mantiene un certo dinamismo, nonostante le dimensioni generose: 4,79 metri di lunghezza (40 millimetri in meno rispetto alla precedente generazione), 1,85 di larghezza e 1,42 di altezza. Il posteriore è avvolto da una fascia nera lucida a sviluppo orizzontale. Al suo interno le luci led dinamiche creano un effetto tridimensionale, visibile solo quando la vettura è in funzione. Il bagagliaio è nella media della categoria: i 530 litri (1.780 abbattendo i sedili posteriori) di capacità sono ben sfruttabili sia in altezza che in profondità. Ottima l’altezza di carico. Uno sguardo all’abitacolo L’abitalo della 508 non delude le aspettative e mantiene il carattere movimentato della carrozzeria. I francesi hanno rivoluzionato interamente la plancia e la gestione dei comandi, accessibili da pulsanti fisici, a sfioramento e dal sistema di infotainment da 10 pollici. L’interfaccia è sdoppiata e molte delle informazioni riprodotte sul navigatore sono disponibili anche sull’i-Cockpit, la strumentazione completamente digitale brevettata dal gruppo e presente anche su altri modelli del marchio francese. La logica di funzionamento è tra le migliori del segmento: il sistema è intuitivo, buona la velocità di risposta ai comandi, meno la risoluzione delle immagini e della retrocamera posteriore, comunque utile durante le manovre più delicate. Apprezzati i cristalli laterali e lo specchietto retrovisore entrambi senza cornice, scelte che lasciano intendere la ricercatezza stilistica degli architetti Peugeot. Ottima la qualità delle finiture e l’accostamento dei materiali, di qualità anche nella parte inferiore dell’abitacolo. Come va Due gli esemplari sotto la nostra lente d’ingrandimento: il primo mosso dal 2.0 diesel da 160 cavalli, il secondo dal propulsore 1.6 litri a benzina da 180 cavalli. Entrambe le vetture sono equipaggiate con cambio automatico e trazione anteriore (Peugeot ha escluso la possibilità dell’ingresso in gamma di una versione a quattro ruote motrici). La 508 station wagon non tradisce la sua natura: entrambe 30 Novembre 2018 ·
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le motorizzazioni in prova le conferiscono grinta e carattere, nonostante la vettura prediliga il comfort alle prestazioni, le lunghe tratte autostradali ai percorsi misti più impegnativi. Questo non esclude una guida dinamica: la 508 è stabile anche nelle curve più strette, lo sterzo è preciso e comunicativo. Meno efficaci il selettore delle modalità di guida: anche in modalità sport il comportamento della vettura è pressoché invariato. I paddle al volante – fissi ma corti – non sono sempre raggiungibili con le dita, si finisce così ad optare per la modalità completamente automatica. La dotazione digitale La vettura ha una dotazione Adas (sistemi di assistenza alla guida) completa già a partire dall’allestimento intermedio “Business”. Con le versioni “Allure”, “Gt line” e “Gt” sono disponibili di serie anche il cruise control adattivo – l’auto è in grado di frenare fino a zero chilometri orari e ripartire, seguendo il veicolo che vi precede – il mantenitore di corsia e l’assistente dell’angolo cieco. Il Night Vision – sistema a raggi infrarossi per rilevare fino a 250 metri la presenza di persone e animali sulla carreggiata di notte o in caso di visibilità ridotta – è optional su tutte le versioni (al prezzo di 1.000 euro), fatta eccezione per la first edition.
AUTO E MOTO
Mitsubishi Outlander, ibrido da primato. GIANLUCA PEZZI
■ PHEV, ovvero Plug-in Hybrid Electric Vehicle, più semplicemente l’ibrido con la presa elettrica. È questa la 12
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formula che Mitsubishi ripropone per un suv di grandi dimensioni come l’Outlander, già oggi è l’ibrido plug-in più venduto in Europa. Tre motori Il sistema propulsivo si compone di un nuovo motore endotermico 2.4 litri benzina a ciclo Atkinson da 135 cavalli e di due motori elettrici: 82 cavalli per l’anteriore e 95 per il posteriore. Sono proprio i due motori elettrici a rendere Outlander un suv a trazione integrale permanente. Il sistema Super All Wheel Control (S-AWC) distribuisce inoltre la coppia ottimizzandola per ciascuna ruota motrice, consentendo così una guida fluida senza penalizzare accelerazione, sicurezza e maneggevolezza. Tanta tecnologia Sono cinque le modalità che è possibile scegliere durante la guida: Normale, Sport, Snow, Lock che ripartisce la trazione tra tutte e quattro le ruote motrici ed Eco che permette di ridurre i consumi aumentando l’autonomia in Ev e/o Hybrid. Outlander PHEV si ricarica con una presa elettrica domestica in circa 4 ore; in alternativa, è possibile utilizzare il sistema di carica rapida, che in circa 25 minuti consente di ricaricare fino all’80% della capacità della batteria. Sicurezza garantita Sul fronte sicurezza si segnalano il Forward Collision Mitigation (FCM) di serie, che aiuta a prevenire il rischio di collisione frontale, il Blind Spot Warning (BSW), che utilizza sensori radar nel paraurti posteriore per individuare i veicoli sui punti ciechi posteriori e sui lati destro e sinistro, ed il Cruise Control Adattivo (ACC) che consente di mantenere la distanza impostata rispetto al veicolo che precede sia ad alta che a bassa velocità, mentre l’Automatic High Beam permette di passare automaticamente agli anabbaglianti quando il sistema rileva un veicolo davanti a noi. Completano la dotazione 7 airbag e lo specchietto retrovisore fotosensibile che riduce l’abbagliamento dei fari delle auto. Dotazioni superiori Tanto spazio e comfort a bordo per il guidatore ed i passeggeri, con i sedili dell’auto che sono stati ridisegnati e rifiniti con materiali di qualità. La plancia ha un aspetto razionale, con tutti i comandi a portata di mano, tranne quello che consente di cambiare la visualizzazione del display, posizionato a sinistra dietro al volante. Bello il display touch screen da 7” del sistema infotainment, compatibile Android Auto ed Apple CarPlay. Proprio la decisione di utilizzare il mirroring degli smartphones ha avuto come conseguenza l’abbandono di ogni velleità nel voler proporre un sistema di navigazione satellitare, che quindi non c’è: vedremo se altre case prenderanno decisioni simile. C’è da aggiungere che il nuovo impianto audio sviluppato in collaborazione con Rockford Corporation una buona qualità acustica, grazie a nove diffusori. Silenzioso ed economico Su strada c’è da fare un plauso alla silenziosità: sia in autostrada sia sull’extra urbano il suono del motore è quasi impercettibile. Buona l’accelerazione da fermo, per un suv da 1,8 tonnellate in ordine di marcia. La tentazione di
giocare con la modalità elettrica è grande, considerando che la velocità massima in questo caso è di 120 chilometri. Ovviamente in autostrada l’autonomia elettriche viene “bruciata” in modo inefficiente, dato che le situazioni nelle quali la batteria viene ricaricata sono praticamente nulle. Diverso il discorso nell’extraurbano, dove effettivamente si può vedere il continuo “togliere” e “mettere” da e verso la batteria stessa. Nonostante le dimensioni, e la massa, Outlander Phev si muove bene nel traffico, a patto di non avere pretese da citycar. A proposito di città, su un mezzo di queste dimensioni sorprende il dato dichiarato di 46 grammi al chilometro di CO2 secondo gli standard WLTP, davvero basso. Essendo un ibrido, è un mezzo che può entrare in Area C a Milano così come in molte Ztl del nostro Paese. Prezzi e disponibilità Sarà disponibile dal prossimo gennaio, mentre sarà nelle concessionarie già da dicembre. I prezzi per l’Italia partono da 49mila euro per arrivare a 54,4 salendo di equipaggiamento. In occasione del lancio verrà proposta una formula finanziaria che prevede un importo iniziale di 24mila euro, due anni senza rate ed al termine la possibilità di continuare il pagamento o restituire la vettura
AUTO E MOTO
della cilindrata) degli anni ’70 con colori e linee che la ricordano fortemente. L’analogia fra le due moto è anche sostanziale. Il motore della Milano è opera di Franco Lambertini, lo stesso progettista che nel 1969 creò quello della versione di allora. Oggi il bicilindrico a V è di capacità 1.187 centimetri cubici, ed eroga 116 cavalli a 8mila giri al minuto. A dargli voce un particolare impianto di scarico con due silenziatori sovrapposti in alluminio. Arriva in primavera I tubi del telaio in acciaio hanno struttura a traliccio. La forcella è regolabile a steli rovesciati di 46 millimetri. Il forcellone è in acciaio cromo molibdeno. Le ruote in lega, entrambe di diametro 17 pollici, accolgono un doppio disco di 320 millimetri e pinze ad attacco radiale a 4 pistoni all’anteriore, mentre il singolo posteriore ha diametro 220. Impianto frenante Brembo che adotta anche la pompa radiale. Il sistema Abs Bosch a due vie è disinseribile attraverso un pulsante al manubrio. La Moto Morini Milano sarà disponibile da primavera 2019, nei colori rosso o blu. Il prezzo dovrebbe essere di circa 15mila euro. Disponibili da subito invece i 30 esemplari della Milano in edizione limitata: costano 17.500 euro.
INNOVAZIONE
Moto Morini, la novità si chiama Milano.
Seat e Snam insieme a tutto metano.
ANTONIO VITILLO
FRANCESCO PATERNÒ ■ Per la Seat guidata da Luca de Meo, il metano è e sarà un’energia di “transizione verso l’elettrico puro per i prossimi 10-15 anni”, viste le sue caratteristiche di basso impatto ambientale e di economicità per l’utente finale. Per questo, Seat e Snam, leader europeo nelle infrastrutture gas, hanno firmato un accordo a Milano – definito “strategico” dal costruttore del gruppo Volkswagen – con l’obiettivo di promuovere il tipo di energia per una mobilità sostenibile.
■ La Moto Morini Milano vista all’Eicma 2018 in forma definitiva si ispira alla storica “3 e mezzo” (acronimo
Lotta all’inquinamento A fianco dell’elettrificazione, cui il gruppo tedesco crede fortemente al punto da investirci 44 miliardi di euro entro il 2022, il metano è considerato da Seat una opportunità nel momento in cui le regole sulle omologazioni dei motori sono sempre più stringenti. Il metano è gas esistente in natura, produce la stessa CO2 del diesel ma 30 Novembre 2018 ·
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e a breve sarà sottoposto al voto dell’Aula del Campidoglio per l’ok definitivo. Le risorse “È un’iniezione di liquidità che consentirà di rivoluzionare l’intero sistema dei trasporti”, dichiara il sindaco Virginia Raggi. “Parliamo di quasi 500 milioni che verranno utilizzati in un programma battezzato Sblocca Roma’, con l’intento – ha aggiunto in sindaco – di apportare un cambiamento radicale in città nei prossimi tre anni, con una cascata di investimenti in progetti e opere, alcuni dei quali già in fase di realizzazione”.
abbatte dell’85% il NOx. Meglio ancora fa il biogas, su cui – per de Meo – l’Europa deve fare e investire di più. In Italia la Seat già vende il 20% della sua gamma a metano, dispone di 4 modelli, primo marchio in Europa per questo tipo di alimentazione. Snam ha creato in Italia la prima rete di distribuzione con 1.200 punti, in prevalenza al centro nord.
PAESE
“Sblocca Roma”: 500 milioni sulla mobilità. MARINA FANARA
■ Roma spenderà circa mezzo miliardo di euro per dare una spinta alla mobilità sostenibile. Le risorse destinate al progetto sono state inserite nel bilancio previsionale per il biennio 2019-2021, che è stato approvato in Giunta 14
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Il piano In programma ci sono nuovi bus, tram, corridoi per la mobilità (come le corsie preferenziali che saranno protette da varchi ztl per impedire il transito dei veicoli tradizionali), un potenziamento delle metropolitane e messa in sicurezza degli incroci più pericolosi, specialmente nelle vicinanze delle scuole. “Mi preme sottolineare”, dice il sindaco, “che i 500 milioni di euro sono risorse nostre, senza contare altri trasferimenti di fondi statali ed europei che ci consentiranno di realizzare ulteriori interventi in programmazione”. Quasi metà bilancio ai trasporti Una manovra importante, sottolinea l’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, perché per risollevare il sistema dei trasporti della Capitale in chiave moderna ed ecologica, il Campidoglio ha stanziato poco meno della metà del totale risorse in bilancio per il prossimo triennio che ammontano a 1 miliardo e 120 milioni euro (altre importanti voci di spesa sono destinate a manutenzione urbana e welfare, con particolare attenzione ai singoli Municipi). Metro, tram e nuovi bus In dettaglio, i quasi 500 milioni stanziati nel bilancio previsionale del prossimo triennio prevedono 294 milioni da spendere nella “cura del ferro”, ovvero, l’ammodernamento delle metropolitane A e B e il prolungamento della C oltre il Colosseo (la tratta Venezia-Ottaviano), nuovi tram (tra cui la linea da piazza Vittorio a largo Corrado Ricci), corridoi della mobilità e potenziamento filobus. Poi c’è il capitolo trasporto pubblico locale a cui sono destinati 134 milioni per acquistare nuovi bus (l’obiettivo è avere in circolazione 600 mezzi di ultima generazione entro il 2021) e fare le preferenziali per velocizzare le corse. Nuove ciclabili E ancora, 40 milioni andranno alla mobilità sostenibile: nuove ciclabili (8,2 milioni solo per realizzare il Grab, il Grande raccordo anulare delle bici), isole ambientali (ce ne saranno parecchie, in centro e in periferia, da Ostia Antica a Casal Bertone, dal rione Monti al Quadraro), nuovi impianti semaforici, messa in sicurezza incroci pericolosi, strisce pedonali luminose e hub intermodali. Infine, 23 milioni saranno spesi per le gare e l’avvio dei lavori per i parcheggi di scambio adiacenti alle metropolitane e stazioni ferroviarie. “Un bilancio molto ricco per la mobilità”, sottolinea Linda Meleo, assessore alla Città in movimento.
BUSINESS
Fca, 5 miliardi per le fabbriche italiane. EDOARDO NASTRI
■ Mike Manley, amministratore delegato del gruppo Fca, e Pietro Gorlier, capo del gruppo per la regione Europa e Nord Africa, hanno incontrato per la prima volta i sindacati italiani a Torino. I due manager hanno specificato l’investimento per le sole fabbriche italiane – 5 miliardi di euro – e i nuovi modelli che qui saranno prodotti entro il 2021. Il pacchetto fa parte del piano industriale 2018-2022 rivelato l’1 giugno scorso da parte di Sergio Marchionne, poi improvvisamente scomparso il 21 luglio. 13 novità Fiat Chrysler lancerà nel nostro paese 13 nuovi modelli entro il 2021 – il numero comprende anche restyling di vetture già esistenti – e motorizzazioni per la prima volta elettrificate. Rispetto a quanto detto da Marchionne, l’uscita dal diesel viene rinviata a data da destinarsi (e dunque non più entro l’annunciato 2021), mentre mancano all’appello la piccola Jeep, il grande suv Alfa e la Maserati Alfieri. 500 EV a Mirafiori Fca produrrà nello stabilimento di Mirafiori la 500 elettrica che sarà su strada entro il primo trimestre del 2020. Qui si produce la Maserati Levante, suv di lusso le cui vendite sono diminuite bruscamente negli ultimi mesi anche a causa del calo della domanda in Cina. Di fatto, la 500 elettrica prende il posto dell’Alfa Mito uscita di produzione, mentre non c’è più notizia del grande suv Alfa Romeo che avrebbe dovuto affiancare la Levante.
Mini suv Alfa e Panda ibrida a Pomigliano Nello stabilimento di Pomigliano d’Arco, dove si produce la Fiat Panda, arriverà il mini suv dell’Alfa Romeo, su strada entro il 2020, e non più la baby Jeep che aveva fatto intendere Marchionne al salone di Ginevra in marzo. Altra novità importante è l’arrivo entro il 2021 di una Panda con sistema ibrido mild. Jeep Compass a Melfi Due nuovi modelli per la fabbrica lucana. Nello stabilimento di Melfi, dove al momento attuale si producono la Fiat 500X e la Jeep Renegade, saranno costruite anche la versione ibrida ricaricabile della Renegade e la più grande Compass. Nuovo suv Maserati a Cassino, niente Alfieri In arrivo entro tre anni un nuovo suv medio Maserati (dunque posizionato sotto il Levante), che verrà prodotto nell’impianto di Cassino. A Modena restano per ora in produzione la Gran Turismo e la Gran Cabrio, due modelli “anziani”, mentre sparisce dall’orizzonte la più volte annunciata la sportiva Alfieri, che per altro avrebbe dovuto essere la prima ibrida plug-in del marchio. Né c’è traccia nelle proposte di Manley e Gorlier di altre due Alfa Romeo sportive, l’erede della 8C e una nuova GTV coupé. Motori Firefly a Termoli Nello stabilimento di Termoli sarà realizzata una nuova linea produttiva dedicata ai motori a benzina Firefly 1.0 a tre cilindri e 1.3 turbo a quattro cilindri, ibridi compresi. 30 Novembre 2018 ·
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LIFESTYLE
Charles Schulz, “noccioline” per la Ford. GIUSEPPE CESARO
■ “Io amo la Falcon 1961!”. “Ah! Tu non sai nemmeno cosa vuol dire amare!”. Lui – cappello verde, maglietta rossa con fascia a zig-zag nera e calzoncini neri – è Charlie Brown. Lei – cappello e completo lilla – è, nemmeno a dirlo, l’incontenibile Lucy. E questo è uno dei loro proverbiali battibecchi. Dialoghi che hanno contribuito a rendere leggendaria la Peanuts Gang, figlia della matita geniale e dell’ironia dolceamara, nostalgica, malinconica, sarcastica, spesso completamente dentro talvolta totalmente fuori dalla realtà, di Charles M. Schulz, nato a Minneapolis (Minnesota) il 26 novembre 1922 – 96 anni fa lunedì prossimo – e morto a Santa Rosa (California), il 12 febbraio 2000. Poeta: parola di Eco Un poeta. Non lo diciamo noi, ma Umberto Eco, semiologo, filosofo, linguista, medievalista, accademico, 16
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bibliofilo, traduttore e scrittore tra i più amati, letti, tradotti, venduti e premiati del Novecento. “Se poesia – scriveva Eco nell’introduzione alla prima raccolta italiana dei Peanuts – vuol dire capacità di portare tenerezza, pietà, cattiveria a momenti di estrema trasparenza, come se vi passasse attraverso una luce e non si sapesse più di che pasta sian fatte le cose, allora Schulz è un poeta”. Non è dato sapere se Schulz si ritenesse un poeta. Quello che è certo è che disegnare era la sua vita. “L’unica cosa che ho sempre desiderato – ricorderà spesso – è essere un fumettista. Questa è la mia vita. Disegnerei strisce a fumetti anche se non mi pagassero: sono ossessionato dalle cose divertenti”. Il disegno era la sua vita e la sua vita era nei suoi disegni: “Se leggerete le mie strisce, mi conoscerete. Perché tutto ciò che sono finisce nelle strisce”.
Altro che noccioline L’unica cosa che Schulz non ha mai amato (non-amore del quale non ha mai fatto mistero) è il nome delle sue strisce. Il fumettista-filosofo aveva scelto “Li’l Folks” (contrazione di “Little Folks”: personcine) ma quando (1950) presentò i suoi disegni allo United Feature Syndicate, i dirigenti della company – che amavano i suoi disegni – obiettarono che quel nome ricordava un po’ troppo da vicino altre due serie di fumetti: “Little Folks” e “Li’l Abner”. Fu Bill Anderson – uno dei direttori di produzione dell’UFS – a proporre “Peanuts” (letteralmente “noccioline”, ma anche “spiccioli”, “inezie”, “piccolezze”), nome che evocava le atmosfere di una serie televisiva molto popolare nell’America di quegli anni. A Schulz quel nome non piacque. “Non mi piace affatto la parola”, dichiarò. “Non è una bella parola. È ridicola. Non significa niente: confonde, disorienta e non ha alcuna dignità. Penso che il mio umorismo abbia una sua dignità, e credo che il nome dovrebbe avere classe”. Schulz ricordava che, quando aveva incontrato i dirigenti dell’UFS, questi non si erano resi conto di avere davanti “un vero fanatico”; “un ragazzo che si dedicava anima e corpo a quello che faceva”. Per lui, “etichettare con un nome come ‘noccioline’ quello che sarebbe stato il lavoro di tutta una vita era un vero e proprio insulto”. Quando, però, la striscia divenne abbastanza popolare da dare a Schulz maggiore potere contrattuale, il nome Peanuts era ormai sulla bocca di tutti. Cambiarlo non aveva più senso. Noccioline per il Falcone Ma torniamo al battibecco tra Charlie Brown e Lucy: sapete dove lo abbiamo scovato? Nella pagina di un magazine che pubblicizzava “il più felice compleanno dell’anno”: la nascita della Ford Falcon 1961. “La nuova auto di lusso per 6” – recita l’annuncio (un disegno di una Falcon rossa fiammante, con a bordo una raggiante famiglia media americana) – sottolineando che l’auto è in grado di ospitare, comodamente, sei persone: tre sul divano anteriore, tre su quello posteriore. “Nessun’altra compatta – garantisce la pubblicità – vi dà altrettanto”. Di cosa parliamo? Di una berlina a due porte, lunga poco più di 4 metri e mezzo (4.597 millimetri), larga poco meno di 1,8 metri (1.781millimetri ), per 1.382 chili di peso. Trazione posteriore, cambio a 3 marce con leva al volante, sei cilindri in linea da 2.365 centimetri cubici, 85 cavalli, per una velocità massima di 137 all’ora e una accelerazione da 0 a 100 in 17.2 secondi. La Falcon era disponibile anche con una seconda motorizzazione detta “Special Six”: 2.781 centimetri cubici, 101 cavalli, in grado di raggiungere i 145 orari e di passare da 0 a 100 in 14.2 secondi.
Non mentiva, dunque, la pubblicità quando diceva: “Solo una Falcon vi consente di viaggiare in modo così ‘risparmioso’, con così tanto spazio a bordo per sei persone e tutti i loro bagagli”. Tra le curiosità che emergono consultando il listino, c’è il sorprendente prezzo del motore “Special Six”, offerto tra gli optional a 37,40 dollari. Diciassette dollari meno della radio (54,05$) e solo 7,5 dollari in più dei “white wall tires”, gli eleganti pneumatici caratterizzati dalla striscia di gomma bianca che orla il cerchione. Chissà quale suono avranno privilegiato gli automobilisti americani di quegli anni: il rombo dello “Special Six” o il rock sound dei leggendari “Sixties”? Una striscia al giorno… “Cari amici, ho avuto la fortuna di disegnare Charlie Brown e i suoi amici per quasi 50 anni. È stata la realizzazione del sogno che avevo fin da bambino. Purtroppo, però, ora non sono più in grado di mantenere il ritmo di lavoro richiesto da una ‘striscia’ quotidiana. La mia famiglia non vuole che i Peanuts siano continuati da altri: per questo motivo annuncio il mio ritiro dall’attività. Sono grato per la lealtà dei miei collaboratori e per la meravigliosa amicizia e l’affetto espressi dai lettori della mia ‘striscia’ in tutti questi anni. Charlie Brown, Snoopy, Linus, Lucy... come potrei mai dimenticarli...”. 14 dicembre 1999: con queste parole, Charles Schulz – 77 anni – si congeda dalle strisce dei Peanuts e dai suoi lettori. La prima striscia era apparsa il 2 ottobre 1950. In quarantanove anni di attività, Schulz aveva ideato, scritto, disegnato, inchiostrato e colorato – da solo – 17.897 strisce. 17.897 strisce in 17.667 giorni: 1,01 al giorno! Non un giorno di vacanza in quasi cinquant’anni al tavolo da disegno. Le avventure della Peanuts Gang sono apparse su più di 2.600 testate di 70 paesi, e le raccolte di libri, tradotte in più di 25 lingue. Due giorni dopo la morte del grande disegnatore, il quotidiano inglese The Times pubblicherà il seguente necrologio: “Charles Schulz lascia una moglie, due figli, tre figlie e un piccolo bambino dalla testa rotonda con uno straordinario cane”. E milioni di appassionati lettori di ogni età e ogni paese.
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Supplemento settimanale a l’Automobile Pubblicazione online - Reg. Tribunale di Roma n. 24/2016 del 09/03/16 Iscrizione R.O.C. n. 14674 - ISSN 2499-670X Direttore Responsabile Alessandro Marchetti Tricamo Redazione via Solferino, 32 - 00185 Roma tel. 06.45406719 • fax 06.49982874-2829 www.lautomobile.it • redazione@lautomobile.it • segreteria@lautomobile.it
Lussuosa e “risparmiosa” Con un prezzo base di 1.912 dollari (154 in meno delle concorrenti di pari categoria, sottolineava lo spot video: anche qui i Peanuts erano protagonisti), la Falcon viene presentata come “l’auto americana, per sei passeggeri, col prezzo più basso”. L’ideale per acquirenti di auto nuove che avessero a disposizione un budget limitato o per far provare il brivido di un’auto nuova a quanti fossero soliti orientare le loro ricerche nel mercato dell’usato.
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Nuova serie • Anno 3 • Numero 15 • Febbraio 2018 • €3,00
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Spedizione Poste Italiane Spa - Postatarget Magazine. Pubblicazione Mensile. Data P.I. 27/01/2018
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Anno 120°
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...dal nostro mensile PUBBLICATO SUL NUMERO 15 - FEBBRAIO 2018
COVER STORY INCONTRI
Los Angeles, città aperta. PATRIZIA LICATA
Il capo delle politiche per la sostenibilità, Lauren Faber O’Connor, dichiara guerra all’inquinamento e si prepara alle Olimpiadi 2028. Trump permettendo.
■ LOS ANGELES Innovazione e inclusione: è così che la città di Los Angeles vuole vincere la sfida della mobilità sostenibile. La giunta del sindaco Eric Garcetti ha obiettivi ambiziosi per invertire la rotta sulla qualità dell aria (Los Angeles è una delle città più inquinate degli Stati Uniti): solo autobus elettrici entro il 2030, 10.000 nuove colonnine per la ricarica dei veicoli a batteria entro il 2022, 120 miliardi di dollari per 38 maxi progetti infrastrutturali che potenzieranno nei
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A Los Angeles per ridurre lo smog si punta anche sulla mobilità ciclabile. Bike-sharing compreso.
prossimi decenni i trasporti pubblici e le piste ciclabili. Le cattive abitudini Gli “angelenos” – come la maggior parte degli americani – sono abituati a prendere la macchina per andare ovunque: l automobile è un simbolo di indipendenza e di status sociale e la benzina costa poco. Tutto questo però ha un prezzo che si chiama smog. “I veicoli sono tra i principali responsabili della cattiva qualità dell aria”, ci dice Lauren Faber O Connor, la Chief Sustainability Officer della City of Los Angeles, “ridurre lo smog è un obiettivo su cui siamo molto determinati e l elettrificazione dei trasporti è un elemento chiave per centrarlo”. Insieme a nuove abitudini: “Stiamo cercando di cambiare la mentalità, vogliamo dimostrare ai residenti che ci si può spostare in modo efficiente anche senza prendere la macchina”. Ecco dunque il maxi piano sulla sostenibilità dei trasporti (Los Angeles County Traffic Improvement Plan) nel quale Garcetti ha coinvolto altre 88 città della contea di Los Angeles e ottenuto l approvazione di un aumento dell iva di mezzo centesimo (Measure M) per finanziare 38 grandi interventi infrastrutturali nei prossimi 40 anni. Ci saranno, tra l altro, il completamento della linea Purple della metropolitana verso Westwood e della linea Crenshaw in direzione aeroporto internazionale, la costruzione di una metroplitana leggera da Artesia a Union Station, nuove piste ciclabili e l ampliamento delle zone pedonali. Con questo piano il tempo passato dai residenti della contea in coda in auto si ridurrà del 15%: nella sola
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· 30 Novembre 2018
Los Angeles nel 2016 gli automobilisti hanno trascorso 104 ore a testa in fila nel traffico. E forse gli stessi “angelenos” cominciano a non poterne più: il programma di bike sharing, che conta in città 65 stazioni e 1.090 biciclette, ha totalizzato 113.000 viaggi nel 2016 e oltre 100.000 chili di anidride carbonica risparmiata. Un passo avanti verso il target di Garcetti per il miglioramento della qualità dell aria: al suo insediamento, nel 2013, la città di Los Angeles aveva già ridotto le emissioni di gas serra del 20% rispetto
ai livelli del 1990, ma l attuale sindaco vuole arrivare a un abbattimento del 45% entro il 2025. Per questo l Amministrazione preme anche sull elettrificazione dei veicoli, sia pubblici che privati: entro il 2030 la City of LA vuole usare solo flotte municipali a emissioni zero. L ufficio di Garcetti ha mandato ai costruttori d auto di tutto il mondo una richiesta di informazioni sulla loro offerta di veicoli elettrici per individuare quelli che possono soddisfare la domanda di una flotta cento per
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A Los Angeles sono stati installati sensori, semafori intelligenti e telecamere che scambiano dati e proiettano in un futuro fatto di veicoli autonomi e servizi on-demand
cento a zero emissioni. “Non diciamo ai costruttori che macchine devono fare, ma a noi servono automobili e autobus a batteria”, chiarisce la Faber O Connor. Il messaggio è chiaro: “Se voi li costruite, noi li compriamo”. Colonnine ovunque Quanto alle auto elettriche per i privati, l Amministrazione pubblica interviene con l incentivo numero uno: la creazione di colonnine per la ricarica. “Fanno la differenza quando
si tratta di dare agli automobilisti la sicurezza che la loro auto sia affidabile”, continua la Faber O Connor. A Los Angeles l infrastruttura elettrica è di proprietà pubblica (Department of Water and Power) con quasi 1.500 punti di ricarica – più che in ogni altra città americana; nei prossimi cinque anni, la stessa azienda municipale si è impegnata a installare altri 10.000 stazioni, ci dice la funzionaria, mentre il City Bureau of Street Lighting (l agenzia che si occupa dell illuminazione pubblica) ha avviato l installazione di punti di ricarica per auto a batteria sullo stesso sito dei lampioni stradali, sfruttando la presenza dell elettricità per un duplice scopo. E chi non può permettersi di comprare un auto elettrica? “Noi vogliamo che il passaggio alla mobilità sostenibile sia accessibile a tutti”, risponde la Faber O Connor. Per questo ci sono progetti “inclusivi” e “community-driven”, sottolinea, ovvero decisi in base alle necessità reali delle persone con le associazioni di quartiere. È il caso del car sharing elettrico Blue LA per le zone svantaggiate, finanziato da fondi dell ente statale California Air Resources Board, che si occupa di difesa del clima e operato dalla società Blue LA Carsharing (parte del gruppo Bolloré, che negli Usa ha già lanciato il car sharing elettrico BlueIndy) in collaborazione con il Dipartimento dei Trasporti di Los Angeles. Nel corso del 2018 saranno messi a disposizione 100 veicoli elettrici e 200 punti di ricarica pubblici in aree dove risiedono famiglie con reddito più basso, tra cui Westlake, Koreatown, Boyle Heights, Chinatown. “Non vogliamo che le nuove tecnologie e le nuove opzioni di mobilità sia-
no un lusso per pochi”, ci spiega la Faber O Connor: “L obiettivo emissioni zero deve essere raggiunto subito e con il contributo di ogni cittadino”. Olimpiadi all'orizzonte Certo, le strategie pro-clima di Los Angeles e della California non possono prescindere dal supporto di Washington: standard più blandi a livello federale sulle emissioni inquinanti dei veicoli, per esempio, potrebbero ridurre l efficacia delle strategie locali per la mobilità a zero emissioni, ammette la nostra interlocutrice. Ma la giunta di Garcetti non è pessimista: in vista ci sono le Olimpiadi 2028, ritenute una grande occasione per accelerare sulle strategie per la sostenibilità, “facendo leva sull entusiasmo e l emozione che un evento internazionale di questa portata suscita”. Garcetti si è già incontrato con Anne Hidalgo, sindaco di Parigi (che ospita le Olimpiadi 2024) per mettere insieme idee e condividere strategie. La Faber O Connor non ha dubbi: “Le Olimpiadi aiuteranno a rafforzare il nostro impegno e a spingere le nostre ambizioni ancora più in alto”. Nel frattempo Los Angeles, a differenza di altre metropoli degli Stati Uniti, si è già predisposta per la mobilità interconnessa e driverless: nel 2016 il Dipartimento dei Trasporti ha redatto un suo primo piano strategico chiamato “Mobilità urbana nell era digitale”. In città sono stati installati 30.000 sensori, 4.500 semafori intelligenti e 500 telecamere che scambiano dati sul traffico e proiettano Los Angeles in un vicino futuro fatto di auto autonome e servizi on-demand.
30 Novembre 2018 ·
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