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Pelo e Contropelo
Un cavaliere che cavalca un velocissimo cavallo bianco… a molti sembra una bella immagine di forza, velocità e libertà. Ma è davvero così? Il cavallo è felice?
L’equitazione è lo sport più bello del mondo!
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Eccomi qui, pronto per la gara. L’emozione è grande e anche la concentrazione deve essere assoluta: una carezza d’intesa al mio Duncan e si parte! Ragazzi, io amo tutto lo sport, ma il mio preferito è il salto ostacoli. Mi regala una sensazione di libertà e leggerezza, mi sembra quasi di volare. E soprattutto, per me che amo gli animali, è bellissimo saltare insieme al mio cavallo. Questo è uno dei pochissimi sport dove umani e animali gareggiano insieme e ciò mi rende felice! Per far bene dobbiamo essere in sintonia, Duncan e io: tutto si basa sul nostro rapporto. Ognuno dipende dall’altro e quando salgo in sella diventiamo una cosa sola. Ci alleniamo tutti i giorni e per noi è sempre una festa. Prima lo coccolo e lo spazzolo, poi cominciamo le corse e i salti. Nessun problema, ormai ci intendiamo al volo! Mi basta un’occhiata o un colpo di frustino e lui capisce. L’allenamento talvolta è faticoso, dobbiamo provare e riprovare, ma non ci perdiamo mai d’animo. Duncan è felice quando facciamo progressi, perché lui è un vincente, ma anche perché mi è affezionato e vuole aiutarmi a raggiungere ottimi risultati. E quando vinciamo il merito è di entrambi, della nostra passione e del nostro impegno. Insomma… passiamo del bellissimo tempo insieme, ci divertiamo, vinciamo: viva l’equitazione e viva i cavalli!
Per me che amo gli animali, è bellissimo saltare insieme al mio cavallo. Questo è uno dei pochissimi sport dove umani e animali gareggiano insieme e ciò mi rende felice!
Contropelo
Il cavallo si diverte a trasportare una persona sulla schiena, per di più correndo a tutta velocità? Di questo discutono i nostri due personaggi… e tu come la pensi?
L’equitazione un bello sport? Chiedetelo ai cavalli!
Salve amici, un caro saluto dalla mia Gilda, strappata ai maltrattamenti di un maneggio. Dunque, l’equitazione sarà anche un bello sport ma… avete provato a chiederlo ai cavalli? Scherzi a parte, lo sport si basa sul rispetto e quale rispetto c’è nello sfruttare un cavallo, costringendolo a pesanti allenamenti da professionista e a stressanti gare competitive? Gli umani scelgono di fare sport e magari di dedicare la loro vita a migliorare e vincere, ma i cavalli devono vivere liberi, stando in gruppo a brucare l’erba, correndo solo quando ne hanno voglia. Invece durante gli allenamenti e le gare sono continuamente spinti a superare i propri limiti: questo significa dolore, grande stress e una vita di sofferenza. I cavalli non vogliono correre a perdifiato su una pista, con il morso (un doloroso strumento metallico inserito nella bocca) e le briglie, non vogliono saltare ostacoli alti e pericolosi, non vogliono gareggiare di fronte a un pubblico, portando in groppa un umano che vuole solo vincere a tutti i costi. Bisogna smettere di pensare ai cavalli come mezzi di trasporto. Non sono motociclette e non sono nati per essere cavalcati da noi umani! Il loro maltrattamento negli sport è evidente: basta pensare a loro come esseri sensibili, quali sono! Hai visto cosa è successo alle Olimpiadi di Tokyo? Quando un cavallo stanco e sofferente, con la disperazione negli occhi, si è rifiutato di saltare un ostacolo, l’allenatrice lo ha preso a pugni sotto gli occhi di tutti. E chissà quante volte succede durante gli allenamenti, quando nessuno vede...
I cavalli non vogliono correre a perdifiato su una pista, con il morso e le briglie, non vogliono saltare ostacoli alti e pericolosi, non vogliono gareggiare di fronte a un pubblico.