Numero 06 Anno II - Settembre/Ottobre 2011 - Speciale ambiente Treviolo
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Periodico d’informazione culturale sugli stili di vita e d’impresa sostenibili
Speciale ambiente Treviolo Patto dei Sindaci
Treviolo accetta la sfida per l’ambiente e rilancia “Insieme ridurremo la CO2 di 6.600 tonnellate”
“Per molti secoli l’uomo ha sfruttato le risorse della terra come se queste fossero inesauribili. Nel nome del progresso, l’inquinamento è finito con l’essere considerato un accettabile effetto collaterale del benessere. Ma questo modo di porsi nei confronti dell’ambiente ha causato guasti incalcolabili ed è assolutamente necessario cominciare seriamente ad occuparcene. Per fortuna la sensibilità verso queste problematiche sta oggi aumentando: è compito della classe politica valorizzare le tematiche ambientali sia verso le imprese, fornendo regole chiare e inflessibili, sia verso la cittadinanza, informando e promuovendo quei comportamenti coerenti e positivi che ciascuno di noi può adottare nelle piccole attività quotidiane. Solo così potremo regalare speranza per un futuro migliore alle generazioni che verranno”.
zie al contributo a fondo perduto di 59.000 € provenienti dalla Fondazione Cariplo e ottenuti in partenariato con i Comuni di Bonate Sotto e Bonate Sopra. Nel documento, realizzato con il supporto tecnico di EMS srl Bergamo e IQS srl Milano, vengono focalizzate concrete azioni di risparmio ed efficienza energetica in settori chiave quali edilizia pubblica e privata, trasporti e mobilità sostenibile, produzione locale di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili. Il PAES si propone come strumento programmatico trasversale rispetto ai Piani già esistenti (PGT, Agenda 21, Piano Ambientale
SCONTO 10%
Il Comune di Treviolo ha accettato con entusiasmo la cruciale sfida per la salvaguardia dell’ambiente lanciata lo scorso anno dall’Unione Europea. Anche Treviolo ha infatti aderito al cosiddetto “Patto dei Sindaci” (“Covenant of Mayors”), l’ambiziosa iniziativa promossa dalla Commissione Europea per il rilancio delle politiche di sostenibilità energetica e ambientale che vede come protagonisti atti-
vi proprio i cittadini, gli enti locali e le imprese del territorio. Un impegno assunto volontariamente il 22 aprile 2010, che vincola Treviolo e i suoi abitanti al raggiungimento degli obiettivi di diminuzione delle emissioni di CO2, aumento dell'efficienza energetica e aumento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, oltre a consolidare la linea d’azione dell’Amministrazione comunale nell’ambito della salvaguardia del territorio, già avviata in questi anni. In osservanza a quanto previsto dal Patto è in dirittura d’arrivo il Piano di Azione dell’Energia Sostenibile (PAES), redatto gra-
alla cassa presentando questo coupon
Il Sindaco Gianfranco Masper, firmatario del patto dei Sindaci dell’Unione Europea
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Speciale ambiente Treviolo>Speciale ambiente Treviolo>Speciale a della Provincia di Bergamo) con l’obiettivo di “completare” gli aspetti energetici già evidenziati nei programmi comunali, in una logica di integrazione. Le azioni individuate nel Piano, se implementate con successo, permetteranno di ottenere una riduzione delle emissioni di CO2 addirittura pari a 6.600 tonnellate entro il 2020, vale a dire ben 1000 tonnellate in più dell’obiettivo minimo fissato dalle condizioni del Patto (che prevede una riduzione di 20,1 % rispetto al 2005, l’anno di riferimento). L’intervento pubblico con maggior impatto economico è da considerarsi senz’altro la costruzione del Nuovo Polo Scolastico, originato dalla necessità di ampliare e riorganizzare il sistema della scuola primaria del territorio. Esso rientra di diritto negli obiettivi specifici del PAES, dato che il suo completamento permetterà un miglioramento dell’efficienza energetica del complesso degli edifici scolastici, con benefici stimabili in un risparmio di energia di 300 MWh/anno e minori emissioni di CO2 per 60 tonnellate annue. L’edificio sarà realizzato in classe A. Alla qualità di isolamento termico dell’involucro edilizio e dei serramenti (di standard più elevati rispetto ai minimi previsti di legge), saranno affiancati impianti di produzione di energia rinnovabile e ad alta efficienza: pannelli fotovoltaici con potenza di 20 kW, una centrale termica con caldaia a condensazione e pannelli radianti a pavimento per gli edifici scolastici, impianto di ventilazione a recupero calore, pompa di calore e pannelli solari termici per il riscaldamento
e la produzione di acqua calda sanitaria per la mensa e la palestra e infine illuminazione con sistema di regolazione del flusso luminoso in funzione della luce naturale. Al progetto in corso del Nuovo Polo Scolastico si affiancano quelli per l’implementazione del Piano dell’Illuminazione Pubblica, l’installazione di pannelli fotovoltaici su superfici pubbliche per un obiettivo di 100 kW, l’efficientamento energetico di altri edifici comunali (a partire dalla certificazione energetica del municipio e della scuola media), la sostituzione dei veicoli comunali con mezzi ecologici a basso consumo e l’acquisto di energia elettrica da fonte rinnovabile con certificato verde. Non vengono trascurate infine misure legate alla mobilità sostenibile: in programma nuove piste ciclabili e la riattivazione del servizio piedibus. Per la riuscita degli obiettivi del PAES fondamentale sarà la comunicazione, sensibilizzazione e coinvolgimento della cittadinanza per sviluppare un atteggiamento che possa portare nel tempo ad un reale risparmio energetico quotidiano. In tal senso, l’Amministrazione comunale si farà promotrice di una serie di iniziative finalizzate all’efficientamento degli impianti termici e degli involucri edilizi del settore residenziale e terziario. Diventerà quindi strategico per la buona riuscita del PAES il dialogo tra Amministrazione e cittadini, dialogo certamente favorito dalle iniziative e dai gruppi di coordinamento già avviati dal Comune con i progetti di Agenda 21. Lorena Mora
Treviolo. La scheda energetica Ecco i dati base riferiti al 2005, per calcolare i progressi ambientali fino al 2020. Il 2005 è l’anno di riferimento per costituire la “Baseline” (BEI) del PAES, ossia i dati-base a cui far riferimento per monitorare i miglioramenti nell’uso dell’energia da parte di Treviolo e dei suoi Cittadini. Sulla base di questi dati il Patto dei Sindaci stabilisce di ridurre le emissioni di CO2 di 5.500 tonnellate, entro il 2020. 9.600 cittadini residenti (nel 2011 sono cresciuti a 10.200) 3.800 numero delle famiglie 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio, pari a 72.000 barili, la domanda di energia nel territorio (settore industriale escluso) di cui: 63% per il Settore Residenziale 23% per i Trasporti Urbani 11% per il Settore Terziario 3% per Edifici, Servizi ed illuminazione pubblici 27.600 tonnellate di CO2 emesse in atmosfera nel 2005 (settore industriale escluso), pari a 2,9 tonnellate pro capite 16.200 tonnellate di CO2 emesse dal settore residenziale, pari a 4,3 tonnellate per famiglia 65.900 domanda di gas naturale in MegaWattOra (MWh), pari al 57% del fabbisogno totale di energia 17.700 domanda di energia elettrica in MegaWattOra (MWh), pari al 15% del fabbisogno totale di energia 7.600 totale veicoli immatricolati, di cui 5.400 autovetture 6.500 tonnellate di CO2 emesse dai veicoli sulle strade urbane di Treviolo, pari a 1,2 tonnellate per veicolo 7,5 barili equivalenti di petrolio consumati in media da ciascun abitante per coprire il fabbisogno di energia 7 tonnellate di CO2 emesse in atmosfera ogni anno per famiglia. zero gli impianti di produzione di energia elettrica rinnovabile installati nel 2005. Oggi sono in attività 1 centrale idroelettrica e 50 impianti fotovoltaici in grado di coprire quasi il 15% del fabbisogno di energia elettrica della Baseline e di evitare l’emissione di 1.100 tonnellate di CO2 ogni anno. OBIETTIVO ENTRO IL 2020: 5.550 tonnellate di CO2, l’obiettivo minimo di riduzione previsto dal Patto dei Sindaci (elaborazioni Bergamo Sostenibile su dati PAES Treviolo)
Le Azioni per raggiungere l’obiettivo al 2020 IL PAES di Treviolo contiene 24 misure per una potenziale azione di riduzione di oltre 6.600 tonnellate CO2, ben 1050 tonnellate in più dell’obiettivo minimo pari a 5.550 tonnellate SETTORE ED AZIONE
RISPARMIO
EDILIZIA E SERVIZI PUBBLICI Nuovo Polo Scolastico Risparmio energetico edifici comunali Acquisto energia elettrica da fonti rinnovabili Riduttori di flusso nelle docce delle strutture pubbliche Nuovi veicoli alimentati con carburanti alternativi
Treviolo - Bilancio Emissioni di CO2 2005
Prenotazioni e ritiro esami clinici a domicilio Piste ciclabili e Piedibus
GPL
Rinnovo Parco Veicoli
11%
GAS NATURALE
- 63 t CO2 - 720 t CO2 - 10 t CO2 - 6 t CO2
TRASPORTI
Emisioni di CO2 per Vettore [%] Tot. 27,600 Ton/anno ENERGIA ELETTRICA
- 60 t CO2
Rinnovo impianti termici e diffusione di sistemi ad alta efficienza (caldaie a condensazione, pompe di calore)
1%
GASOLIO
Regolamento edilizio: Nuovi edifici in classe B ed A, ristrutturazione di involucri edilizi e serramenti poco efficienti
48%
BENZINA
(- 1.400) t CO2 (*)
RESIDENZIALE E TERZIARIO
26%
14%
- 3 t CO2 Non quantificabile
Razionalizzazione energetica del settore terziario e dei centri commerciali
- 900 t CO2 - 1.740 t CO2 Non quantificabile
FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI Impianti fotovoltaici su strutture pubbliche Solare termico su strutture pubbliche
Emisioni di CO2 per Settore [%] Tot. 27,600 Ton/anno 24%
2%
14%
0% 1%
Edifici, attrezzature, impianti della Pubblica Amministrazione Edifici, attrezzature impianti del Terziario Edifici residenziali
0%
Illuminazione pubblica
59%
Parco veicoli comunale
- 54 t CO2 - 40 t CO2
Impianti idroelettrici e fotovoltaici privati esistenti
- 1.100 t CO2
Nuovi impianti idroelettrici e fotovoltaici privati
- 1.815 t CO2
AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE E VARIE Verde e spazi urbani (estensione Parco Zanchi, ex Frantoio Parco Callioni)
- 19 t CO2
Certificati energetici e censimento energetico del territorio Acquisti pubblici verdi Formazione e sensibilizzazione su temi energetici
Non quantificabile
Campagna Rifiuti Trasporti pubblici Trasporti privati e commerciali
Prodotti sostenibili (Casa del Latte, Prodotti a km zero)
TOTALE RISPARMIO POTENZIALE
- 6.620 t CO2
(*) risparmio atteso per l’entrata in vigore di normative europee sulle emissioni dei nuovi veicoli immatricolati, non incluso nelle azioni del PAES di Treviolo.
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??? ambiente??? Treviolo>Speciale ambiente Treviolo>Speciale ambiente
Alimentazione e refezione scolastica al top SerCar SpA e Amministrazione comunale insieme per fornire cibi sani e stimolare i ragazzi ad una corretta educazione alimentare Prosegue la proficua collaborazione tra il Comune di Treviolo e la SerCar SpA, ditta aggiudicatrice dell’appalto per la refezione scolastica per il periodo 20102012. Leader del settore con ben 35 anni di esperienza alle spalle, la SerCar è un’azienda che opera nel campo della ristorazione collettiva in ambito scolastico, aziendale, ospedaliero e di comunità, oltre ad essere presente su tutto il territorio lombardo con numerosi impianti di ristorazione.
“L’alimentazione nella prima infanzia è particolarmente importante perché sono i bambini i soggetti più vulnerabili dal punto di vista della salute” Un impegno complesso quello della refezione scolastica, da svolgersi con la consapevolezza che l’alimentazione nella prima infanzia è particolarmente importante perché sono proprio i bambini i soggetti più vulnerabili dal punto di vista della salute ed i più esposti ai potenziali rischi derivanti da una scorretta alimentazione. È sulla base di questo assunto che, a partire dall’anno scolastico 2010/2011, la SerCar ha proposto nel suo Progetto Qualità una serie di migliorie al bando, da attuarsi durante tutta la durata dell’appalto, ben accolte dall’Amministrazione Comunale. In primis l’impegno a somministrare nei pasti distribuiti alle scuole del Comune più del 60% di ingredienti provenienti da agricoltura biologica, come pasta, riso, farine, pomodori pelati, olio, frutta, verdura. Come sottolinea la dott.ssa Chiara Gritti, dietista di SerCar: “La presenza di prodotti biologici in mensa risponde all’esigenza di dare ai bambini cibi sani, senza pesticidi e sostanze chimiche e che diano la sicurezza di non contenere organismi geneticamente modificati”. Al contempo, l’obiettivo rimane quello di favorire anche l’ambiente che ci circonda, grazie a metodi di coltivazione meno inquinanti e più in armonia con
i ritmi naturali: “In questo modo – continua la dott.ssa Gritti– si auspica che tra i tavoli della mensa i bambini possano iniziare ad acquisire le conoscenze utili a mantenere un sano stile alimentare che potrà poi essere utile per il resto della vita”.
Menù a tema Per educare alla varietà Molteplici sono state le iniziative attivate nel corso dell’anno scolastico (che verranno riproposte anche per il periodo 2011/2012), previo accordo con la Asl di Bergamo, grazie alle quali i bambini hanno avuto modo di venire in contatto con “modalità diverse” di alimentarsi. In giornate particolari sono stati proposti i “Menù della Tradizione”, menù a tema in cui sono stati presentati prodotti e piatti
Il cantiere della mensa e della cucina che sorgeranno all'interno del nuovo polo scolastico
tipici della tradizione della nostra provincia (come Scarpinocc, Casoncelli e formaggi tipici bergamaschi), al fine di far meglio conoscere il gusto dell’autentica tradizione gastronomica locale. Una particolare occasione di confronto ed integrazione dei bambini vegetariani –sempre più presenti nella mense– sono stati invece i “Menù Vegetariani”, attraverso i quali i bambini hanno avuto la possibilità di comprendere come sia possibile costruire un pasto completo senza dover ricorrere all’utilizzo di carne o prodotti derivati. Ottimo successo hanno riscosso anche i “Menù delle Feste”, proposti in occasione delle principali festività (Natale, Pa-
squa, Carnevale e fine anno scolastico), e la “Festa della frutta” di fine anno scolastico, all’interno della quale è stato allestito un grande buffet di frutta di stagione già lavata e tagliata dal quale i bambini hanno potuto liberamente servirsi, pensata proprio per incentivare il consumo di alimenti notoriamente protettivi. Oltre al servizio di ristorazione, la SerCar ha proposto alle scuole una serie di interventi di educazione alimentare, senza alcun onere aggiuntivo per l’Istituto Comprensivo. Le insegnanti dei diversi plessi hanno così potuto scegliere tra i molteplici percorsi proposti, sviluppati a livello di classe da professionisti del settore. L’obiettivo è quello
di stimolare i ragazzi –e di riflesso le loro famiglie– a prendere consapevolezza del cibo che mangiano “generando una forza positiva che si autoalimenti” come ci spiega Fabiano Zanchi, Assessore alla Qualità della Vita del Comune di Treviolo (cui fanno capo anche Politiche Giovanili, Cultura, Istruzione e Sport). Nello specifico, per l’anno scolastico 2010/2011, sono stati scelti il percorso relativo all’agricoltura biologica, con particolare attenzione alla lettura delle etichette dei prodotti alimentari, e quello finalizzato al riconoscimento degli alimenti e delle loro caratteristiche, con un approfondimento dedicato al gruppo di alimenti appartenenti all’insieme “frutta e verdura”. In termini di sostenibilità ambientale merita, inoltre, sotto-
lineare l’impegno della SerCar ad utilizzare posate in acciaio sanificato lavate di volta in volta, al posto delle posate di plastica a perdere, accortezza che permette non solo di migliorare il servizio, ma di diminuire drasticamente il quantitativo di rifiuti prodotto. Una collaborazione fruttuosa, dunque, quella instauratasi tra azienda e Amministrazione comunale, che ha portato anche alla realizzazione di una variante ad hoc del Nuovo Polo Scolastico in costruzione. Dietro suggerimento della stessa SerCar, infatti, è stata predisposta una cucina che permetterà di cucinare i pasti degli studenti. Un vantaggio concreto in più per tutti, dunque, dal momento che il pasto preparato in loco mantiene al meglio le qualità nutritive e organolettiche degli alimenti.
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Speciale ambiente Treviolo>Speciale ambiente Treviolo>Speciale
Dal 2012 “Io riciclo l’olio” Il Comune e R.O.B.I. Srl avvieranno un progetto per la raccolta capillare di olio vegetale usato Per trasformare un problema ambientale (ai più sconosciuto) in opportunità! Che il fritto non faccia bene alla salute e soprattutto alla linea è un dato di fatto risaputo, ma forse è assai meno noto il danno ambientale che provoca l’olio da frittura erroneamente smaltito. In Italia si vendono ogni anno 1.400.000 tonnellate di olio, quasi 23 chili di olio a testa neonati compresi. Buona parte viene utilizzato per le fritture e poi smaltito nell’ambiente attraverso gli scarichi del lavello. Il danno ambientale che ne consegue è enorme, perché l’olio così smaltito è ricco di sostanze inquinanti. Basti pensare che un solo chilo di olio usato è sufficiente per coprire una superficie d’acqua di 1.000 metri quadrati, con una sottile pellicola impermeabile che impedisce l’ossigenazione e compromette l’esistenza della flora e della fauna. Se invece l’olio usato viene disperso nel terreno e raggiunge la falda, un solo litro d’olio mescolato ad un milione di litri d’acqua basta per alterare il gusto in limiti incompatibili con la potabilità. Anche nelle migliori delle ipotesi e cioè quando l’olio esausto raggiunge gli impianti di trattamento crea non pochi problemi. Nella fase di depurazione pregiudica il corretto funzionamento dei depuratori modificando negativamente i trattamenti biologici, rendendo inoltre antieconomica l’operazione di depurazione.
L’olio usato infatti aumenta in maniera considerevole la percentuale di fonti organiche presenti nelle acque creando seri problemi. L’olio vegetale, portato alle alte temperature di frittura, modifica la sua struttura chimica. Una complessa serie di reazioni conducono alla formazione di numerosi prodotti di ossidazione e un gran numero di prodotti di decomposizione sia volatili che non volatili. I prodotti volatili vengono perduti durante la frittura, quelli non volatili si accumulano nell’olio per cui quest’ultimo dopo un certo numero di riscaldamenti, lo si deve considerare deteriorato e in più ha assorbito le sostanze inquinanti derivanti dalla carbonizzazione dei residui alimentari. Ne deriva una sostanza che ha praticamente perso tutto della originale purezza e genuinità e che è diventata un grave pericolo se dispersa nell’ambiente. Per tutti questi motivi il Comune di Treviolo si sta attivando, in collaborazione con la R.O.B.I. Srl (azienda di Treviolo leader
a livello nazionale per il ritiro e il recupero di oli esausti con oltre 50 anni di esperienza alle spalle), per lanciare un progetto per la raccolta capillare degli oli vegetali esausti. L’iniziativa in fase di definizione prevede la consegna a tutte le famiglie di un contenitore per la raccolta dell’olio esausto che potrà poi essere conferito gratuitamente presso la piazzola ecologica. Dalla piazzola ecologica l’olio verrà poi ritirato dalla R.O.B.I. Srl per essere lavorato in impianti all’avanguardia ed essere recuperato. Circa l’80% dell’olio vegetale esausto viene recuperato per essere trasformato in biodisel, un ottimo carburante ecologico utilizzato sia per autotrazione che per il riscaldamento. Da un chilo di olio vegetale usato si ricavano 0,8 chili di base lubrificante rigenerata. Il 20% residuo viene anch’esso utilizzato per usi industriali come ad esempio mastici, inchiostri da stampa, saponi industriali, ecc. ecc. L’olio esausto così raccolto passa quindi dallo stato di pericoloso rifiuto per l’ambiente a combustibile ecologico, preziosa risorsa energetica e molto altro ancora. Con la giusta informazione, con un’amministrazione attenta ed attiva, bastano davvero pochi gesti da parte di ogni cittadino per preservare in maniera concreta l’ambiente in cui viviamo.