Il Sistema di Londra

Page 1

Indice Considerazioni introduttive Notizie storiche Idee strategiche

pag.

7 13

Il sacrificio ¥xh7+ Il sacrificio ¥xh7+ (con h4/¤g5/£h5) L’attacco sull’ala di re (con ¤e5/£f3-h3) La formazione Pillsbury Cavallo contro Alfiere cattivo. Il Nero spinge in e5 Il Bianco impedisce ...e5 Il Nero prende in e5 con l’¥ Il Nero attacca b2 con £b6 Prima l’¥ poi il ¤ L’¥ nero in f5/g4 (con ¤c6) Attenti alla Caro-Kann! Il Bianco spinge in b4 Il Nero spinge in c6 Il Nero gioca ¤h5

18 18 26 32 38 39 41 42 43 52 54

57 60 61 63 66

Le strutture indiane La struttura Ovest-Indiana La struttura Grünfeld La struttura Est-Indiana La struttura Vecchia-Indiana La struttura Moderna La struttura Olandese

69 70 75 78 82 83 85

La Teoria

89

Sistema Classico 1...d5 La variante 5...£b6 La variante 5...e6 Sistemi Indiani 1...¤f6 Difese Varie

89 96 98 101 110

Partite significative

116

3


Cenni storici

Notizie storiche Il Sistema di Londra è così chiamato perché giocato più volte nel torneo di Londra del 1922. In realtà, come spesso avviene in questi casi, l’impianto fu adottato molto prima di quanto farebbe pensare il riferimento storico. Vi sono molti esempi a tal riguardo: la difesa Alekhine (1.e4 ¤f6) fu già adottata da Adolf Albin (quello del Controgambetto Albin) nel 1905 quando Alekhine ancora doveva giocare il suo primo torneo. Della popolarissima difesa Nimzo-Indiana (1.d4 ¤f6 2.c4 e6 3.¤c3 ¥b4) vi sono almeno 4 partite a livello magistrale giocate prima della nascita (1886) dello stesso Nimzowitsch. La difesa Cambridge Springs (1. d4 d5 2. c4 e6 3. ¤c3 ¤f6 4. ¥g5 ¤bd7 5. e3 c6 6. ¤f3 £a5) è così chiamata avendo ricevuto il suo battesimo ufficiale nel famoso torneo di Cambridge Springs del 1904. Ma in realtà era già stata giocata da Lasker nel 1892 e da Tarrasch nel 1898! E potremmo continuare con altri esempi che dimostrano come, nella nomenclatura delle aperture, non fa fede la verità storica, ma l’evento o il giocatore che, per ragioni a volte contingenti, hanno reso popolare l’apertura in questione.

Questo portò ad una certa popolarità dell’apertura in ambito locale e, sebbene non ancora etichettata col nome di Sistema di Londra, era considerata oltremare una tipica apertura “made in England”. Il primo dei precursori fu il già citato maestro inglese Joseph Henry Blackburne (1841-1924) che adottò il sistema oggetto di questo libro in una decina di partite dal 1862 al 1892. Qui si fa riferimento solo a partite ufficiali di torneo, ma sicuramente furono molte di più. Bisogna infatti ricordare che allora i tornei erano pochi e rari e che quindi era diffusa la consuetudine delle sfide individuali da circolo o da “caffè” . Basti ricordare il famoso Café parigino de la Régence che fu attivo dal 1681(!!) al 1910 e che per più di due secoli fu il centro pulsante dell’attività scacchistica (ed anche culturale e filosofica) francese. Ricordiamo che le celeberrime partite Immortale e Sempreverde (rispettivamente Londra 1851 e Berlino 1852) furono partite da caffè giocate senza l’assillo dell’orologio e senza obbligo di trascrizione delle mosse. Non si sa esattamente quanto durarono ma certamente furono più veloci di una normale partita da torneo e più lente di un’odierna partita lampo. Per fortuna I precursori qualcuno pensò bene di trascriverne le Lo stesso è avvenuto per il nostro Siste- mosse, ma viene fatto di chiederci quanti ma di Londra che ebbe due importanti capolavori siano andati persi. precursori nel XIX secolo (ma evidenteTornando a Blackburne: egli fu protagomente non abbastanza importanti da dare nista di una carriera lunghissima (vinse il il loro nome al sistema) che operarono in suo ultimo torneo nel 1914 e nello stesso ambito inglese. anno a San Pietroburgo batté Nimzowitsch

13


Cenni storici

in una partita che gli valse il premio di bellezza) e fu molto temuto per le sue capacità tattiche tanto da essere soprannominato (come già detto) “the black death”. Meno noto come giocatore e ricordato soprattutto come autore di buoni libri di scacchi fu James Mason (1849-1905): cresciuto in Irlanda e trasferitosi a New York nel 1861, tornò in Europa nel 1878 stabilendosi in Inghilterra. Il suo migliore risultato fu probabilmente il 3o posto nel torneo di Vienna del 1882 (dietro a Steinitz e Winawer) ed ebbe l’onore di partecipare allo storico torneo di Hastings del 1895 dove si classificò 12o su 22 partecipanti. Scrisse molti libri di scacchi, i più noti sono The Principles of Chess del 1894, The Art of Chess del 1895 e Chess Openings del 1897. Di Mason si conoscono una decina di partite tra il 1881 e il 1894 (quindi durante il suo soggiorno in Inghilterra) ed è interessante notare che preferiva giocare il Sistema di Londra con la sequenza 1.d4 d5 2.¥f4!? anticipando l’uscita di Alfiere al secondo tratto. In questo modo contravveniva alla “regola” di Lasker di sviluppare prima i cavalli e poi gli alfieri, principio che a dire il vero non è mai stato preso troppo sul serio, basti pensare alla popolarità della Partita d’Alfiere (1.e4 e5 2.¥c4) o del Trompovsky (1.d4 ¤f6 2.¥g5). Può sembrare strano che un campione della concretezza come Lasker potesse esprimere un giudizio così dogmatico, ma ricordiamo che il consiglio di sviluppare prima i cavalli e poi gli alfieri era indirizzato ai principianti che proprio di queste indicazioni, nette e senza chiaroscuri, hanno bisogno.

XIIIIIIIIY 9rsnlwqkvlntr( 9zppzp-zppzpp' 9-+-+-+-+& 9+-+p+-+-% 9-+-zP-vL-+$ 9+-+-+-+-# 9PzPP+PzPPzP" 9tRN+QmKLsNR! xabcdefghy

Prima l’alfiere! La cosa sorprendente è che, come vedremo nella parte teorica, se si vuole giocare il Sistema di Londra, 2.¥f4 è attualmente considerata dalla teoria più precisa della naturale 2.¤f3 in quando ridurrebbe le opzioni del Nero in alcune varianti critiche. Davvero non c’è nulla di nuovo sotto il sole!

Torneo di Londra 1922 Come detto la notorietà del sistema in ambito internazionale fu dovuta alle partite del torneo di Londra del 1922 in cui il Bianco giocò, indipendentemente dall’impianto difensivo del Nero, la sequenza di mosse 1.d4 2. ¤ f3 e 3.¥f4. A parte due partite poco significative del dilettante Watson, gli altri giocatori che sperimentarono questo sistema furono nomi famosi come Rubinstein (2 partite) Alekhine, e Maroczy. Vediamone le mosse iniziali: Alekhine,A - Euwe,M Londra 1922 1.d4 ¤f6 2.¤f3 g6 3.¥f4 ¥g7 4.¤bd2 c5 5.e3 d6 6.c3 ¤c6 7.h3 0–0

14


Piani e idee

Idee strategiche In tutte le aperture prima di affrontare in modo sistematico la Teoria vera e propria consigliamo di familiarizzarsi con i temi strategici e tattici tipici dell’apertura stessa. L’intento è di “capire” l’apertura nel suo complesso prima di addentrarsi nel “mare magnum” della Teoria. Questo aiuta lo studente che, senza una conoscenza - pur generica - dell’indirizzo strategico, rischia di perdersi “in questa selva oscura” di varianti e sottovarianti. Così abbiamo impostato lo studio del’Albin, cioè un lungo capitolo introduttivo sui piani e le idee prima della Teoria in senso stretto, e a maggior ragione questa scelta è valida per il Sistema di Londra. In assenza di varianti forzanti, le mosse giocabili sono infatti eccezionalmente alte, e quando in ogni posizione non c’è una mossa chiaramente più forte ma ve ne sono 4 o 5 grosso modo equivalenti, questo genera continue trasposizioni di mosse e uno sviluppo orizzontale della Teoria che ne rende difficile la classificazione. E non solo la classificazione, ma pure la memorizzazione diventa difficile: infatti quando le varianti si somigliano e non vi sono varianti forzanti che aiutano a ricordare, è molto facile confondersi. Ma diciamo allo studente di non preoccuparsi: una volta “digerito” bene questo capitolo sulle idee strategiche, non sforzatevi inutilmente di memorizzare mossa per mossa la parte teorica: le mosse giocabili vi verranno naturali, e in fondo avete probabilmente scelto il Sistema di Londra proprio per questo.... “just let’s play chess”, come si diceva nel capitolo introduttivo.

Il sacrificio ¥xh7+ Il lettore probabilmente si stupirà e potrebbe chiedersi: “Stiamo parlando del classico sacrificio d’alfiere in h7, quello seguito da ¤g5+ e £h5? Possibile? Ma dove siamo? Nel Gambetto di Re? Nel Gambetto Evans? Non ho scelto il Sistema di Londra per giocarmi una partita tranquilla?” In realtà il sacrificio in h7 nel Sistema di Londra è più frequente di quanto si potrebbe pensare. Sono cose che succedono: dalle aperture più tranquille possono scaturire complicazioni inaspettate, così come dai gambetti più spericolati derivare finali aridi e senza prospettive di vittoria. D’altronde gli scacchi sono troppo complessi e la divisione del gioco in compartimenti stagni (aperture, mediogioco, finali, strategia, tattica, gioco aperto, gioco chiuso, ecc.), pur avendo un’indubbia validità didattica, non raggiunge lo scopo di conoscere il gioco nella sua interezza. Tanto è vero che anche i Campioni del Mondo sono ben lungi dal giocare partite perfette. Come ha detto Hubner “quelli che dicono di capire gli scacchi, in realtà non capiscono nulla”. In una delle principali linee difensive del Nero 1.d4 ¤f6 2. ¥f4 e6 3.e3 c5 4.c3 ¤c6 5.¤f3 d5 6.¤bd2 ¥d6 7.¥g3 0–0 8.¥d3 £e7 il Nero intende spingere in e5 il che risolverebbe i suoi problemi. Ma come vedremo nella parte teorica è più sicura 8...b6! proprio per evitare il sacrificio che segue. 9.¤e5 forzata, per impedire fisicamente questa spinta.

18


Piani e idee

XIIIIIIIIY 9r+l+-trk+( 9zpp+-wqpzpp' 9-+nvlpsn-+& 9+-zppsN-+-% 9-+-zP-+-+$ 9+-zPLzP-vL-# 9PzP-sN-zPPzP" 9tR-+QmK-+R! xabcdefghy

13.¥xh7+ ! out of the blue, come dicono gli Inglesi, questo sacrificio sembra scaturire dal nulla. Non è detto che a gioco corretto sia vincente, ma mette il Nero in una situazione difficile e merita il punto esclamativo per l’originalità. Rispetto al classico sacrificio in h7 non sembrano esserci i presupposti tattici, visto i pezzi apparentemente passivi del Bianco. 13... ¢xh7 14. £h5+ ¢g8 15. ¤e4 ecco l’idea: il cavallo sfrutta l’inchiodatura orizzontale del §d5 per raggiungere g5 attaccando la donna.

Ora l’idea del Bianco è di continuare con la spinta in f4, di cui vedremo altri esempi, che pone i presupposti per un’iniziativa sull’ala di re. Questa posizione è stata raggiunta decine, se non centinaia di volte, e la conclusione delle Teoria era che la via più facile verso la parità fosse 9...¤d7!?, con l’idea, dopo 10.f4, di liberarsi del fastidioso cavallo bianco con 10...f6. Ed in effetti i risultati del Nero erano stati otttimi. Ma ad ulteriore testimonianza dell’inesauribilità degli scacchi, nel 2009 la partita Prie- Svetushkin rivelò la possibilità di un inaspettato sacrificio in h7! 10.¤xd7 ¥xd7 11.¥xd6 £xd6 12. dxc5! la punta dell’idea: la donna nera viene attirata in c5 12...£xc5

15...£c4 impedisce l’arrocco del Bianco 16.¤g5 ¦fd8 è inutile difendere h7 con 16... £d3 per via di 17.e4! 17.£xf7+ ¢h8 18.£h5+ ¢g8

XIIIIIIIIY 9r+-+-trk+( 9zpp+l+pzpp' 9-+n+p+-+& 9+-wqp+-+-% 9-+-+-+-+$ 9+-zPLzP-+-# 9PzP-sN-zPPzP" 9tR-+QmK-+R! xabcdefghy

XIIIIIIIIY 9r+-tr-+k+( 9zpp+l+-zp-' 9-+n+p+-+& 9+-+p+-sNQ% 9-+q+-+-+$ 9+-zP-zP-+-# 9PzP-+-zPPzP" 9tR-+-mK-+R! xabcdefghy

XIIIIIIIIY 9r+-+-trk+( 9zpp+l+pzp-' 9-+n+p+-+& 9+-wqp+-+Q% 9-+-+N+-+$ 9+-zP-zP-+-# 9PzP-+-zPPzP" 9tR-+-mK-+R! xabcdefghy

19


Piani e idee

L’attacco sull’ala di re (con ¤e5/ £f3-h3)

10... ¦e8 11. ¤df3 è interessante 11. g4 11... ¤e4 una semplificazione probabilIl Sistema di Londra più spesso di quan- mente prematura 12.¤xd7 £xd7 13.¤e5 to si possa pensare concede al Bianco la £d8 14.f3 ¤f6 15.¤g4 un altro modo per possibilità di un’insidiosa iniziativa ad est, disturbare il ¤f6 15...g6 forzata 16.¥b5 che può concretizzarsi in un vero e proprio ¤d7? un grave errore che autoinchioda il cavallo e lascia indifeso il § f7. Dopo attacco sul ¢ nero. 16...¦f8! il Nero sta solo un po’ peggio. Naturalmente anche i sacrifici di alfiere XIIIIIIIIY visti finora erano attacchi sull’ala di re, qui prenderemo in considerazione altre forme 9r+-wqr+k+( di iniziativa ad est. 9zpl+nvlp+p'

9-zp-+p+p+& 9+Lzpp+-+-% 9-+-zP-vLN+$ 9+-zP-zPP+Q# 9PzP-+-+PzP" 9tR-+-mK-+R! xabcdefghy

Cominciamo con una partita di quello che, come abbiamo visto nella parte storica, fu il più importante precursore del Sistema di Londra. Blackburne - Harmonist Breslau 1889 1. ¤f3 d5 2.d4 ¤f6 3. ¥f4 e6 4.e3 ¥e7 5.¥d3 0–0 6.¤bd2 b6 7.¤e5 ¥b7 8.£f3 c5 9.c3 ¤bd7 10.£h3

XIIIIIIIIY 9r+-wq-trk+( 9zpl+nvlpzpp' 9-zp-+psn-+& 9+-zppsN-+-% 9-+-zP-vL-+$ 9+-zPLzP-+Q# 9PzP-sN-zPPzP" 9tR-+-mK-+R! xabcdefghy

La manovra £f3-h3 - dopo aver giocato ¤e5 - è comune ed insidiosa. Il motivo è evidente: il pedone h7 è messo sotto pressione e se si riesce a importunare il ¤f6 (con ¥g5 o g4-g5) la minaccia diviene concreta. Inoltre in questo modo il Nero non può prendere in e5, a meno che non possa proseguire in sicurezza con ¤e4 che chiude la diagonale.

17.¤h6+! ¢g7 18. ¤xf7! ¥h4+! l’unica che non perde subito: dopo 18...¢xf7 19. £xh7+ ¢f6 20.g4 è matto in poche mosse. 19.¥g3 ¢xf7

XIIIIIIIIY 9r+-wqr+-+( 9zpl+n+k+p' 9-zp-+p+p+& 9+Lzpp+-+-% 9-+-zP-+-vl$ 9+-zP-zPPvLQ# 9PzP-+-+PzP" 9tR-+-mK-+R! xabcdefghy

20.¥xh4 e con un pedone in più e l’iniziativa il Bianco vinse alla 42a mossa, anche se a essere pignoli era più precisa 20.£xh4! £xh4 21.¥xh4 che, speculando sul ¤d7 inchiodato, vinceva immediatamente.

64


Piani e idee

Ovviamente il Nero non si è difeso molto bene, ma la partita dà l’idea di come l’iniziativa bianca possa svilupparsi in modo naturale quando il Nero gioca meccanicamente. *** E’ sorprendente in quante partite di inizio XX secolo sia presente la manovra £f3-h3. Evidentemente l’idea era ben nota già prima del battesimo ufficiale del sistema che, ricordiamo, è del 1922. Vediamo la Rabinovich- Romanovsky (quello del noto libro sul mediogioco) del 1914. 1.d4 ¤f6 2. ¤f3 e6 3. ¥f4 b6 4.e3 ¥b7 5.¥d3 d5 6.¤bd2 ¥e7 7.¤e5 0–0 8.£f3 c5 9.c3 ¤bd7 10.£h3

XIIIIIIIIY 9r+-wq-trk+( 9zpl+nvlpzpp' 9-zp-+psn-+& 9+-zppsN-+-% 9-+-zP-vL-+$ 9+-zPLzP-+Q# 9PzP-sN-zPPzP" 9tR-+-mK-+R! xabcdefghy

nero si installa comodamente in e4 12... cxd4?! ora 12.... ¤e4?! segue 13.f3 ¤f6 14. g4 con forte attacco. Anche la mossa giocata però è dubbia: concede la casa e3 per lo smistamente dei pezzi bianchi (per un’eventuale ¦e3-h3) e apre la semicolonna e alla ¦. 13.exd4 a6 14.0–0 g6 15.¦ae1

XIIIIIIIIY 9r+-wqr+k+( 9+l+-vlp+p' 9pzp-+psnp+& 9+-+psN-+-% 9-+-zP-vL-+$ 9+-zPL+-+Q# 9PzP-+-zPPzP" 9+-+-tRRmK-! xabcdefghy

Ora è evidente come la presa in d4 sia stata affrettata: la ¦e1 esercita una forte pressione sulla colonna e. 15...¤h5 16.¥h6 ¥f6 17.f4 ¤g7 18.¥g5 £e7? era essenziale impedire la successiva mossa del Bianco con 18...h5! 19.¤g4

XIIIIIIIIY 9r+-+r+k+( 9+l+-wqpsnp' 9pzp-+pvlp+& 9+-+p+-vL-% 9-+-zP-zPN+$ 9+-zPL+-+Q# 9PzP-+-+PzP" 9+-+-tRRmK-! xabcdefghy

10...¦e8 giocata in molte partite: l’idea è di permettere la difesa dell’ala di re con ¤f8, ma ha il difetto di indebolire pericolosamente la casa f7. Visto che 10... ¤e4 non va per 11.f3 potrebbe essere interessante 10...h6!? con l’idea di 11... ¤e4, ma certo creare quello che Nimzowitch chiamava il segnale di attacco con la spinta del pedone h è molto rischioso. Più solida e più giocata è 10... g6 anche se dopo 11.¤df3 ¤xe5 19...¥xg5 20.fxg5 il Nero abbandona: le 2 12.¤xe5 ¤h5 13.¥h6 ¤g7 14.f4 il Bianco minacce di ¤h6+/¤xf7 e di ¤f6+/£xh7 conserva una fastidiosa iniziativa 11.¤df3 non sono contemporaneamente parabili. ¤xe5 12.¤xe5 sulla ripresa dxe5 il cavallo ***

66


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.