Gennaio - Febbraio
n.1/2012 Dal 1964
Notiziario ufficiale
Una lunga storia di solidarietà per i sordociechi
DELLA LEGA DEL FILO D’ORO Lega del Filo d’Oro - ONLUS via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)
L’editoriale di Rossano Bartoli Cari amici, nonostante i momenti difficili dovuti alla grave situazione economica, durante tutto l’anno scorso abbiamo visto i nostri sostenitori restare sempre vicini alla nostra Associazione con generosità e fiducia. A loro, come sempre, va il nostro grazie! Negli ultimi mesi si sono anche concretizzate nuove e significative opportunità di collaborazione con il mondo imprenditoriale e bancario, che ci fanno guardare più serenamente al futuro. Il 2012 vedrà il raggiungimento di due traguardi molto importanti per l’Ente. Da un lato l’apertura e l’avvio dell’attività del nuovo Centro socio sanitario residenziale di Modena, dopo molti anni di lavoro e di attesa. Dall’altro, l’avvio del progetto di costruzione della nuova sede del Centro di Osimo, che consentirà di migliorare la nostra operatività e i nostri servizi e che ci vedrà impegnati a lungo, sia in termini di raccolta fondi, sia di coinvolgimento delle risorse umane, vista la notevole entità dell’opera e dell’investimento.
AT T UA L I TÀ
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LE RAPPRESENTAZIONI DELLA COMUNITÀ KALORAMA COINVOLGONO OSPITI , OPERATORI , VOLONTARI ED EMOZIONANO IL PUBBLICO
Attività teatrale:un progetto riabilitativo che ottiene notevoli successi Avviata ormai da diversi anni, l’esperienza di recitazione si è rivelata importante per imparare a comunicare e a socializzare, per conquistare migliore mobilità e orientamento, per acquistare coesione, rispetto e comprensione reciproca
DALL’ASSOCIAZIONE
Qualche anno fa su questo periodico avevamo scritto un articolo dal titolo significativo: “Teatro: una straordinaria avventura sulla strada della riabilitazione”. L’avventura era cominciata, e continua, per gli ospiti adulti della nostra Comunità Kalorama di Osimo - tutti non vedenti, alcuni non udenti, con disabilità intellettiva, tanti con gravi problemi motori - e fa parte del loro percorso riabilitativo globale, investendo tutte le aree di intervento educativo, dall’autonomia personale alla comunicazione, dall’orientamento all’area socio-affettiva e ricreativa. Un cammino non sempre facile Una delle difficoltà maggiori incontrate da questi ospiti è riuscire a...
AVVENIMENTI
IL SALUTO DEL NOSTRO PRESIDENTE FRANCESCO MARCHESI
Sport e solidarietà, un binomio vincente
2012, un anno ricco di progetti impegnativi “A tutti i lettori del nostro periodico, ai generosi sostenitori che sempre ci aiutano, ai nostri numerosi amici desidero rivolgere un sentito ringraziamento. Conosciamo tutti le grandi difficoltà che il nostro Paese sta attraversando, ma è dai momenti di crisi che possono nascere le migliori opportunità. La vostra solidarietà e la vostra fiducia ci hanno consentito, nel tempo, di raggiungere numerosi traguardi. Ora che ci attendono nuove sfide, sono certo che potremo contare ancora su di voi, che ben sapete come il nostro impegno cerchi di migliorare la vita di tante persone”.
Durante i mesi di gennaio e febbraio il nostro Ente ha avuto la grande opportunità di svolgere una vasta attività di sensibilizzazione e di raccolta fondi, attraverso diverse iniziative organizzate all’interno di 22 campi di calcio, grazie a “B Solidale”, il progetto promosso dalla Lega Nazionale Professionisti Serie B a favore di cinque Associazioni non profit tra cui la nostra. Così il mondo dello sport ha voluto, una volta di più, portare un significativo messaggio di concreta solidarietà.
S T O R I E D I V I TA
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Da Osimo a Lesmo per trovare una nuova serenità Luigina Carrella, direttore educativoriabilitativo che segue Roberto fin dal primo giorno del suo approdo nel Centro socio-residenziale di Lesmo – eravamo nel 2004 e la struttura...
NESSUNO È AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro. Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a: Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN)
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AT T UA L I TÀ SEGUE DA PAG.
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... immaginare una realtà diversa dal loro vissuto e dalle loro esperienze quotidiane, le uniche in cui si identificano. Nicoletta Marconi, psicologa presso il Centro di Riabilitazione di Osimo, spiega: “Da questa premessa è partita la sfida di misurarsi con il “recitare”, entrare cioè in una dimensione “altra” da sé: noi eravamo supportati dalla profonda convinzione che l’espressione artistica sprigioni potenzialità immense del proprio io. Uno degli obiettivi è stato pertanto quello di offrire la possibilità di giocare un ruolo nella finzione, di rispettare i tempi, i ritmi e i contenuti di una conversazione a volte “innaturale” ma spontanea nella forma. La scelta dei temi e delle modalità della rappresentazione non è mai predeterminata, ma nasce da quanto spontaneamente emerge dai partecipanti nel corso degli incontri settimanali di laboratorio, che si svolgono negli spazi abitualmente frequentati dagli ospiti, per consentire un adattamento immediato all’ambiente, anche se, in alcuni casi, è stato possibile frequentare un teatro vero ed effettuare laboratori propedeutici alla successiva rappresentazione in loco”. Gli ideatori del “progetto teatro”, gli operatori e i volontari che vi collaborano sono fermamente convinti che l’immaginazione umana riesca a superare molti limiti intellettivi, fisici, sensoriali ed emotivi e che il mettere in
Tante volte “in palcoscenico” Gli spettacoli organizzati finora sono stati davvero numerosi e hanno condotto la “troupe” in luoghi diversi. Ricordiamo, fra i più recenti, “Il circo immaginario”, messo in scena nel mese di settembre sul sagrato della Basilica di Loreto in occasione del Congresso Eucaristico Nazionale e ripreso a Senigallia durante i lavori della 6^ Conferenza Nazionale delle Persone Sordocieche con grande entusiasmo: “Siamo arrivati di buon’ora da Osimo e dietro le quinte il primo ingrediente è stato il nostro divertimento racconta Paola, una delle protagoniste, ospite della Comunità Kalorama – che è stato veramente al mille per mille… Le prove sono iniziate alle sedici, abbiamo creato una bella scenografia, piena di oggetti e colori, e tutto è stato contornato da una bella musica e da belle canzoni di cui due cantate da Milena (anche lei ospite del Kalorama, n.d.r.). Alla fine abbiamo coinvolto anche tutto il pubblico attraverso le bolle di sapone, i palloncini e gli ombrelli colorati…”. E Giovanna dalla Comunità aggiunge: “Avevamo preparato lo spettacolo da tempo, facendo numerosissime prove e io facevo la “strega di zucchero”, ero vestita di bianco e in testa avevo un bel cappello con il tulle…”. E poi la partecipazione al “Festival della Musica impossibile”, un momento diverso nell’a-
scena qualcosa, il recitare risvegli negli ospiti che vivono questa “straordinaria avventura” curiosità, voglia di crescere, di imparare cose nuove, di diventare “attori protagonisti” di ruoli diversi da quello abituale di persone disabili: la realtà dà loro ragione.
bituale attività di musicoterapia: “Abbiamo cantato e suonato con musicisti veri – è ancora Paola che racconta – che ci hanno accompagnato nei nostri suoni e canti con armonia: io mi sono divertita un mondo, anche gli strumenti sembravano esseri che si divertivano allegri e felici;
abbiamo anche inventato un nostro ritmo molto carino. Il mio carattere è fatto un po’ così, dà sul “testardo andante” e la musica in generale, soprattutto quella con Fiammetta (l’insegnate di musicoterapica, n.d.r.) mi aiuta molto: per me la musica è bella come una giornata di sole con annesso canto degli uccellini che completano il mondo!”. Lo spettacolo più recente, ma non certo l’ultimo, è andato in scena a Osimo in occasione della festa di Natale: la parodia dello storico “Lascia o raddoppia” con un bravissimo Angelo del Kalorama nelle vesti e con la voce perfettamente imitata di Mike Buongiorno, che poneva divertenti domande ad allegri ospiti “concorrenti”, e che distribuiva premi con grande gioia di tutti. Come ogni anno, i momenti di commozione nel pubblico non sono certo mancati, soprattutto vedendo la bravura raggiunta da “attori” magari conosciuti ragazzi pieni di gravissimi problemi e ora adulti, più consapevoli di sé e tanto cresciuti “dentro”. E constatando l’affetto, la dedizione, la disponibilità degli operatori e dei numerosi volontari che li aiutano a conquistare la vita anche attraverso l’attività teatrale, partendo tanto tempo prima con la scelta di un argomento; proseguendo con la realizzazione di costumi, scenografie, locandine, biglietti d’invito, che porta allo sviluppo delle abilità manuali; dando ampio spazio all’espressione corporea e abituando ognuno a movimenti, reazioni, emozioni, ambienti ben diversi da quelli quotidiani. “La preparazione è guidata da un’operatrice – conclude Nicoletta - con la collabora-
zione di altri colleghi del Centro di Riabilitazione e di numerosi volontari… Il “progetto teatro”, nella sua complessità e pur passando attraverso molte difficoltà, ha consentito ai partecipanti di sperimentarsi in una situazione non comune, di divertirsi, di arricchire le proprie competenze sociali, psico-emotive e comunicative”. Testimonianze Abbiamo voluto ascoltare le voci di chi vive in prima persona l’esperienza teatrale con i nostri attori ed ecco cosa ci hanno raccontato.
Jessica, operatrice alla Comunità Kalorama (nella foto con Nicoletta e Carlo, uno degli ospiti): “I nostri laboratori settimanali (talvolta diventano bisettimanali grazie alla presenza e all’aiuto dei preziosissimi volontari) cominciano sempre con i movimenti di riscaldamento delle diverse parti del corpo; poi si passa al riscaldamento della voce attraverso gli scioglilingua tradizionali usati dagli attori veri, e a questo punto inizia il divertimento, tra risate e prese in giro, proprio come quando sono gli stessi nostri ospiti a decidere le battute del copione. Così il teatro va incontro ai ragazzi, perché gli spettacoli vengono scelti e organizzati secondo le loro caratteristiche e le loro esigenze. Il nostro cavallo di battaglia è “Il circo immaginario”: pochissimo il parlato, tanti il movimento a suon di musica e vibrazioni, la mimica, i colori, le sensazioni tattili e, soprattutto, il contatto diretto con il pubblico in mezzo al quale i protagonisti
agiscono, cosa che li porta a comunicare, a socializzare e, naturalmente, a divertirsi. Un po’ come la festa di fine anno “interpretata” dalla Comunità Kalorama al Centro di Riabilitazione e diversa da quella di Natale, che coinvolge l’intera Lega del Filo d’Oro, dai suoi rappresentanti a tutti gli ospiti, dai volontari ai parenti e a tanti amici dell’Associazione. Ora stiamo lavorando alla sceneggiatura di una commedia in un atto di Anton Cechov: è una nuova sfida per tutti noi, ma la rappresentazione del testo, che prevede un momento di vita domestica, consentirà ai protagonisti di dimostrare quali e quante abilità residue siano state recuperate durante il loro percorso riabilitativo. E speriamo che anche questo spettacolo sia fonte di serenità, di divertimento e di nuove conquiste”. Silvano, nostro volontario da diversi anni: “L’esperienza teatrale è completamente diversa dagli altri momenti vissuti con gli amici sordociechi perché noi volontari siamo le “spalle”: i veri attori sono loro, anche se si realizza uno scambio vicendevole di emozioni e divertimento che passano dagli uni agli altri su un filo diretto. Ogni spettacolo è una vera sfida: si sa come si comincia, ma non si sa come e quando si finisce perché i ragazzi sono molto emozionati – anche se lo negano -, ci mettono l’impegno di veri professionisti e, alla fine, vanno a ruota libera, aggiungendo battute non previste e difficili da arrestare! Ma, quando tutto si conclude, ci rendiamo conto di aver costruito tanto “con” e “per” loro. Ora dobbiamo cercare di coinvolgere sempre più il pubblico, perché questo teatro diventi davvero di tutti noi”. Nunzia, mamma di Milena, giovane amica seguita da molti anni con trattamento diurno alla Comunità Kalorama e cantante ufficiale del gruppo teatrale perché dotata di una voce davvero notevole: “Mia figlia è molto incentivata e gratificata da questa nuova esperienza, che l’aiuta tanto a sviluppare le sue abilità residue e a socializzare. Nel gruppo Milena riesce a dare moltissimo e io ogni volta che la vedo e la sento non riesco a trattenere una commozione infinita! Tutti noi genitori siamo davvero soddisfatti e ringraziamo operatori e volontari che sanno fare tanto per i nostri figli”.
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Modena: un’altra tappa raggiunta, Osimo: una nuova, impegnativa sfida
La solidarietà arriva via telefono perché...
MODENA
... lo scorso mese di settembre Fondazione Vodafone Italia ha chiesto ai propri clienti di scegliere un campo di intervento sociale su cui concentrare il sostegno dell’azienda. E i clienti hanno scelto l’ambito della CURA: undici progetti che si collocano in una delle aree di maggiore importanza per la vita di tutti, quella della salute, in particolare quella dei giovani. Tra questi l’apertura del nostro nuovo Centro socio sanitario di Modena. Dal 4 ottobre i clienti Vodafone possono sostenere in prima persona i progetti attraverso “Ricarica Insieme”, un nuovo taglio di ricarica da 20 euro che permette di donare 1 euro per l’assistenza di giovani e bambini; in più, Fondazione Vodafone Italia aggiungerà 1 euro alla donazione del cliente: un semplice gesto per contribuire insieme al futuro di una nuova generazione.
Sono terminati i lavori di costruzione del nostro nuovo Centro socio sanitario, articolato su tre edifici e con ampi spazi esterni, destinato a ospiti residenti giovani e adulti che potranno trovare anche qui, come negli altri nostri Centri, personale qualificato e strutture adeguate per affrontare i loro numerosi problemi e migliorare la qualità della loro esistenza. Ora si stanno completando gli arredi, appositamente studiati, e gli adempimenti burocratici necessari per poter finalmente e a breve avviare l’attività.
OSIMO Come anticipato dal nostro Presidente nella sua relazione all’Assemblea dei Soci 2011 e sulle pagine di un precedente numero di “Trilli nell’Azzurro”, stiamo da qualche tempo lavorando a un importante progetto per la realizzazione della nuova sede del Centro di Osimo, che sorgerà su un terreno di proprietà dell’Ente. L’obiettivo è quello di adeguare le nostre strutture garantendo gli stessi standard degli altri Centri, di accorpare tutte le attività dell’Associazione – attualmente dislocate in ben 15 diversi edifici del territorio comunale, molti dei quali in affitto – e di incrementare significativamente la capacità operativa. Ora si sta finalmente avvicinando il momento di dare avvio ai lavori, che confidiamo di iniziare entro quest’anno: il nuovo progetto, infatti, è stato presentato al Comune di Osimo per il rilascio del permesso a costruire.Per un’opera così importante sarà indispensabile ricorrere a finanziamenti sia pubblici che privati, ma soprattutto sarà fondamentale, come sempre, la solodarietà di tutti i nostri sostenitori: privati, aziende, fondazioni. Fin dal prossimo numero del nostro periodico continueremo a parlare di questa realizzazione, che ci vedrà impegnati nei prossimi anni e che sarà presto presentata alle autorità e alla pubblica opinione.
e perché... ... un semplice, ma per noi prezioso gesto ci fa ringraziare di vero cuore amici vecchi e nuovi che hanno aderito alla nostra campagna “SMS Solidale” e, attraverso il tele-
Un’importante iniziativa per sostenerci L’inizio del nuovo anno ha dato il via all’impegno nel sociale che la Banca CARIM ha deciso di assumere verso la nostra Associazione, riconoscendo così la validità del lavoro che svolgiamo in aiuto di bambini, giovani e adulti con pluridisabilità psicosensoriali. Il concreto sostegno che la Banca CARIM ci offre è la donazione di 25 euro per alcuni conti correnti a pacchetto che verranno sottoscritti nel corso dell’anno: un’iniziativa davvero importante per noi e per tutte le persone alle quali, così, potremo fornire servizi sempre migliori. Grazie!
fono cellulare o fisso, fra gennaio e febbraio (il numero del nostro “SMS Solidale” è rimasto attivo dal 21/1 al 12/2) ci hanno inviato numerosi messaggini che si sono trasformati in concreto aiuto per migliorare i nostri servizi. I fondi raccolti saranno perciò destinati al sostegno dell’attività di fisioterapia e idroterapia che si svolge al Centro di Riabilitazione di Osimo e che è particolarmente importante per il recupero della mobilità dei nostri ospiti.
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DAI CENTRI E DALLE SEDI
Centri e sedi della nostra Associazione: feste, visite, incontri e molto altro Dopo gli auguri, il consueto consuntivo delle tante attività svolte dagli ospiti e dagli amici che seguiamo nelle diverse regioni Le festività natalizie sono da sempre, per utenti della Lega del Filo d’Oro, genitori, operatori e volontari appuntamenti attesi. Non solo come occasione per far festa tutti insieme con relativo scambio di auguri e di doni, ma come un’ulteriore opportunità per un proficuo confronto di idee e di impressioni sulle attività svolte durante l’anno nei Centri e nelle sedi della nostra Associazione. Unendo, come si dice, l’utile (la possibilità di fare nuove esperienze sensoriali, di approfondire quelle già provate e di socializzare) al dilettevole (che comunque comporta nuovi stimoli) i nostri amici sordociechi, con operatori e volontari si danno da fare con sempre crescente entusiasmo.
NAPOLI Per i nostri amici, in occasione del
guerriere greca e romana o come quando, incontrando un altro gruppo di visitatori, ne è nato un nutrito scambio di impressioni sul percorso. Nel 1992 l’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) istituiva la Giornata Internazionale delle Persone Disabili. Sulla scorta di questa ricorrenza, nel dicembre del 2011 l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Vico Equense ha organizzato una giornata di riflessione e di approfondimento sul tema “Tutti insieme per un mondo migliore, includendo le persone con disabilità”. All’iniziativa, insieme ad altre associazioni, enti locali, Asl e scuole è stata invitata a prendere parte anche la nostra sede di Napoli, che presso il chiostro SS. Trinità e Paradiso ha gestito uno stand per la promozione di iniziative concrete atte a raggiungere obiettivi condivisi di educazione, formazione e inclusione delle persone con bisogni speciali.
dell’ENS si è conclusa con il pranzo e il rituale scambio di regali e di auguri.
MOLFETTA Molto nutrito il calendario delle attività del nostro Centro socio
LESMO
Natale la sede ha organizzato alcuni laboratori al fine di costruire gli addobbi per l’albero: momenti di divertimento, ma anche di sviluppo delle abilità manuali dei partecipanti. Un’altro Museo, ma questa volta di impronta archeologica, per gli amici seguiti dalla sede campana. Il percorso tattile “Armi greche e armi italiche” è stato seguito con lo stesso interesse dimostrato dal nostro gruppo durante le edizioni precedenti degli incontri organizzati dal servizio educativo della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, sotto la direzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La visita, durante la quale i componenti del gruppo hanno potuto toccare i reperti originali (elmi in bronzo, scudi e armi di vario genere), è stata introdotta dalla professoressa Fiorenza Grasso e ha assunto carattere di vivace dibattito (a dimostrazione delle valenze interattive di queste attività) quando i nostri Stefano Ciccarelli e Antonio Russo hanno discusso con la professoressa su usi e costumi delle antiche societàà
Alcuni ospiti sono partiti di buon’ora dal Centro socioresidenziale, si sono uniti ad altri amici sordociechi provenienti da diverse zone della Lombardia e, su invito dell’ENS (Ente Nazionale Sordi) sono approdati al Museo del Risorgimento di Torino per una visita che loro stessi hanno definito “patriottica”, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Un percorso guidato, denso di emozioni tra cimeli e narrazione delle vicende che hanno dato vita a una nazione. L’ospitalità
il 150° anniversario del Principio di Sussidiarietà, che caratterizza il nostro Stato Sociale, non ha trascurato il lato ludico, che ha visto, tra gli altri spettacoli e occasioni di intrattenimento, anche lo show della cantante Paola Turci, da sempre coinvolta in diversi progetti di volontariato. A fine anno, la pineta del nostro Centro pugliese ha ospitato il campeggio invernale del Gruppo Scout “Agesci 3” di Terlizzi. Una trentina di ragazzi desiderosi di vivere momenti di socializzazione con i nostri utenti, animando gli incontri e partecipando, insieme con le famiglie degli ospiti al rito della Messa. La Festa di Natale del 21 dicembre è stata anche occasione per varare il numero zero di “Mille colori”, il neonato periodico informativo curato dai familiari dei nostri utenti, con la supervisione di alcuni membri dell’équipe della Lega del Filo d’Oro di Molfetta: un foglio su cui fissare notizie, idee e riflessioni sull’attività del Centro.
ROMA sanitario, a cominciare da “Riscoprire l’ideale per vivere il reale”, il Meeting del Volontariato, rivolto anche a insegnanti, istituzioni e cittadini, che si è svolto presso la Fiera del Levante di Bari. Oltre alla “Lega”, erano rappresentate altre 150 Associazioni non profit, impegnate in una serie di convegni su varie tematiche sociali. Il Meeting, organizzato dal Centro di Servizio al Volontariato “San Nicola”, con l’obiettivo di celebrare
Un tuffo nel mondo dell’arte, la visita ai Musei Vaticani, effettuata dal gruppo dei nostri amici sordociechi seguiti dalla sede laziale, che nelle sale della Pinacoteca sono entrati in contatto con alcuni dei capolavori della pittura di tutti i tempi. Il percorso ideato per i non vedenti era davvero “dedicato”, dal momento che la disponibilità del personale di assistenza si è spinto fino al punto di annullare la visita di alcuni gruppi per accogliere i nostri ragazzi in un’unica tranche.
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STO R I E D I V I TA
Roberto, a Lesmo con tanta tranquillità È stato tra i primi a trasferirsi da Osimo nell’allora appena aperto Centro lombardo della Lega del Filo d’Oro SEGUE DA PAG.
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... era stata aperta da poco – lo definisce un ospite dal carattere piuttosto deciso. Mamma Maria, che lo ha messo al mondo trentanove anni fa (quest’anno lui ne compie quaranta) aggiunge scherzosamente un “ex prepotente” diventato in seguito “dolce e buono come una camomilla”. «Alla “Lega” sono riusciti a modificare sensibil-
mente il carattere di mio figlio – ci racconta – anche se gli rimangono quella determinazione e quella vivacità che fanno parte della sua indole. Mio figlio è sordocieco praticamente dalla nascita, avvenuta con parto prematuro, dopo che al terzo mese di gravidanza avevo avuto la rosolia, se si eccettua quel residuo visivo che gli era stato salvato dall’operazione alla cataratta e che all’età di ventinove anni è svanito del tutto». “Gli altri non lo volevano” Dal 1983, anno in cui fece
ingresso per la prima volta nel Centro di Riabilitazione, a Osimo, Roberto ha trascorso almeno due terzi della sua esistenza con la Lega del Filo d’Oro. «La ritengo una grande fortuna – commenta la signora Maria a proposito del suo incontro con la “Lega” – una fortuna che merita un sacrificio da parte di noi genitori avere i nostri figli lontani, con tutti i disagi che occorre sopportare per poterli frequentare, può essere davvero molto pesante. Ci consola e ci dà forza il pensiero che sono seguiti con competenza e amore». È compito istituzionale della Lega del Filo d’Oro garantire a loro un’esistenza dignitosa, da persone aventi pieno diritto alla qualità della vita e ai genitori la certezza del “dopo di noi”. «A questo proposito, pensi che Roberto è stato anche vittima di discriminazione da parte di genitori che non gradivano che stesse insieme ai loro bambini. È accaduto quando Roberto aveva tre anni e fu rifiutato da un asilo in quanto disabile...» Purtroppo accade anche questo. «Si vede che doveva accadere, perché abbiamo trovato un’altra sistemazione per Roberto a Milano, in viale Zara. Lì un insegnante, che aveva preso a cuore le condizioni di nostro figlio, ci segnalò l’esistenza di un istituto per persone disabili a Cannero, sul lago Maggiore, che poteva accoglierlo per un periodo di un anno e mezzo. Roberto ci restò solo un anno: l’istituto, che è per sordomuti,
non era adatto per il suo tipo di disabilità. A Cannero, però, prestava servizio un medico che aveva lavorato alla Lega del Filo d’Oro, così, dietro suo suggerimento, facemmo domanda e fummo accolti a Osimo dopo che Roberto aveva frequentato la scuola per disabili di Rho».
“Qualcosa di speciale”
per fortuna senza problemi motori, tende ad essere pigro, non ama impegnarsi, ma nemmeno stare troppo fermo. Non essendo portato per le attività ludiche, come le gite e i giochi, che presumono la partecipazione attiva in compagnia di altri, Roberto beneficia del programma di attività quotidiana che nel Centro di Lesmo lo porta ad alternare piscina e fisioterapia. L’esercizio fisico stabilito per lui dagli operatori della “Lega” è indispensabile, anche perché quello che gli piacerebbe di più è starsene a letto. Lo si capisce quando, già alle ore 20, si stende tra le coltri con un sorriso di
Preferenze particolari? «Hobby non ne ha, anche perché gliene manca il concetto. Come dicevo, dopo la toeletta del mattino, svolge le attività riabilitative che in un adulto come lui servono soprattutto a non perdere le abilità acquisite. Roberto si esprime a gesti soprattutto per segnalare le proprie necessità, come mangiare e bere o come quando è stanco e desidera smettere un certo lavoro. La sua giornata si articola tra i trattamenti fisioterapici e le piccole autonomie conquistate a Osimo, tra cui
beatitudine dipinto sul volto. Adesso sono felice che viva lì, al Centro socio-residenziale della “Lega”, dove trova tutto ciò di cui ha bisogno, dalle terapie adeguate alle carezze che lui, quando ha voglia di “coccole”, invoca in un modo tutto particolare, portando le mani delle persone da cui desidera riceverle sul proprio viso. Un gesto che fa tanta tenerezza, perché questi ragazzi riescono ad essere straordinari, a sorprendere continuamente...»
suonare il campanello se ha bisogno di aiuto, ritirare la biancheria in lavanderia e sparecchiare la tavola a mezzogiorno. Amo molto questo mio figlio, un metodico che non gradisce le sorprese, e non considero il suo stato una disgrazia, ma qualcosa da cui imparare molto. E ringrazio la “Lega” per aver creato Centri come quello di Lesmo: una grande e fantastica famiglia dove questi ragazzi stupendi vivono con grande dignità, grazie alle cure di persone speciali».
“Nuova vita a Lesmo” Quasi sette anni fa la “Lega” inaugura il Centro di Lesmo, la prima delle strutture territoriali all’avanguardia per l’ospitalità, l’assistenza e la riabilitazione delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali residenti in Lombardia e, com’è naturale, Roberto viene trasferito vicino a casa sua, non senza qualche preoccupazione per eventuali disagi di adattamento al nuovo ambiente. «Invece lui se l’è cavata benissimo. Inutile sottolineare quanti problemi questo trasferimento mi abbia risolto. Adesso posso andare e trovare mio figlio tutte le settimane e qualche volta portarmelo a casa, anche se per pochi giorni. Io e mio marito siamo separati da 20 anni, ma abbiamo mantenuto un ottimo rapporto collegato all’assistenza di questo nostro unico figlio. Ho imparato che quando le cose non durano occorre andare oltre e non farne un dramma, tanto più che il padre di Roberto è attentissimo a tutto ciò che lo riguarda. Lo ritengo un piccolo miracolo che questi ragazzi meravigliosi riescono a fare, pur gravati dalla loro disabilità, o forse proprio per via di questa. Certo senza il sostegno della “Lega” le cose sarebbero andate ben diversamente. Roberto, per esempio, pur essendo vivace, determinato e
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ATTUALITÀ IL RICONOSCIMENTO È STATO ASSEGNATO A ROMA DURANTE UNA CERIMONIA PRESSO IL SENATO DELLA REPUBBLICA
“Premio Socialis”: così si sottolinea l’importanza della sinergia fra le aziende e il mondo non profit Da sempre sensibile e attenta al tema della responsabilità sociale, anche quest’anno la nostra Associazione è stata partner ufficiale del prestigioso evento giunto alla nona edizione “Premio Socialis”, ideato e promosso da Errepi Comunicazione di Roma e unico nel suo genere in Italia, è destinato alla migliori tesi di laurea dal titolo “Responsabilità Sociale d’Impresa e Sviluppo Sostenibile”. Un argomento, questo, di grande attualità perché sono sempre più numerose le aziende, le banche e altre istituzioni che decidono di sostenere concretamente enti e associazioni senza fini di lucro che operano a favore di chi ha bisogno di assistenza e di aiuto. La Lega del Filo d’Oro guarda con speranza allo sviluppo della collaborazione con il mondo imprenditoriale, che può garantire un futuro più sereno soprattutto in questi momenti difficili. Aiuti numerosi e diversi Le modalità di intervento a nostro favore sono davvero tante: dalla donazione una tantum alla raccolta fondi fra i dipendenti, dall’assegnazione a noi dei premiconcorso non ritirati dai clienti o di una percentuale sulle vendite dei prodotti delle aziende all’istituzione di conti bancari finalizzati e molto altro ancora. Così ci hanno sostenuto nel tempo supermercati e centri commerciali in tutto il Paese,
aziende e imprese che riconoscono la validità del nostro impegno, banche che vogliono aiutare insieme a noi tante persone con gravi problemi. Esempi significativi Due le importanti iniziative recentemente realizzate che ci hanno portato sostegni molti preziosi. La BPPB, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, ha promosso una serie di interventi per raccogliere i
possono finalmente affrontare spostamenti e brevi viaggi comodamente, con serenità e sicurezza”. Il Gruppo Gabrielli di Ascoli Piceno, leader della grande distribuzione con le insegne “Oasi” e “Tigre”, ha coinvolto i propri dipendenti in una donazione a nostro favore: tutti hanno rinunciato al tradizionale regalo di Natale da parte del Gruppo che, con il contributo aggiuntivo dei suoi Magazzini, ha devoluto così
divertimento, l’affetto e la dedizione di cui sapete circondarli, quello che gli operatori e i volontari hanno saputo insegnare e trasmettere ci hanno fatto comprendere come la nostra piccola rinuncia sia stato il dono natalizio più bello che abbiamo mai fatto!”. E si sono allontanati commossi, con la promessa di racconta-
re ai colleghi l’esperienza vissuta e di tornare in tanti per visitare il Centro di Riabilitazione. A queste imprese generose e sensibili e alle tante che ci hanno aiutato e continuano a farlo va il nostro “grazie”, con la speranza che il loro esempio possa essere seguito da molte altre.
La visita di un’amica Gli ospiti del Centro di Molfetta inaugurano con soddisfazione il nuovo pulmino
fondi necessari all’acquisto di un pulmino attrezzato da donare al nostro Centro di Riabilitazione di Molfetta (Ba), che ne aveva davvero bisogno, e “adesso – dicono con soddisfazione i responsabili della struttura – gli ospiti e gli amici pugliesi che seguiamo e che hanno problemi motori
l’intera somma alla nostra Associazione. “Avevamo sentito parlare molto della Lega del Filo d’Oro – ci hanno detto alcuni dipendenti arrivati a Osimo per partecipare alla nostra festa di Natale e conoscere la nostra realtà – ma lo spettacolo che avete saputo organizzare con i vostri ospiti, i loro sorrisi e il loro
Un filo d’oro con i giovanissimi
Una tombola, un calendario, tanta solidarietà I bambini della Scuola d’Infanzia di Collevecchio (Ri) sono davvero generosi e hanno imparato molto bene il significato della parola “solidarietà”. Così, in occasione del Natale, si sono dati appuntamento con tanti nonni al Centro Anziani della città per un’allegra tombolata e per far conoscere a tutti la nostra Associazione attraverso la
Il Gruppo Gabrielli ha partecipato alla nostra festa di Natale a Osimo
distribuzione di materiale informativo. E ancora una volta, come già in passato, i disegni di questi nostri piccoli
amici hanno dato vita al “calendario della solidarietà”, presentato durante la Festa di Natale ai genitori e ai parenti: tutti hanno molto apprezzato l’iniziativa che, come la tombolata, ci ha offerto un prezioso sostegno perché i bambini hanno deciso di devolverci parte dei ricavati. Grazie di cuore dai nostri ospiti a cui voi avete regalato un sorriso!
A Osimo per la presentazione del suo libro “L’uomo immobile”, iniziativa organizzata dal Circolo culturale “JU-TER” della città, lo scorso 4 dicembre Enrica Bonaccorti è voluta tornare al Centro di Riabilitazione per incontrare gli ospiti, gli operatori e i volontari. Sono stati momenti emozionanti: grazie, Enrica, adesso abbiamo ritrovato una cara amica!
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DALL’ASSOCIAZIONE
VISTI DAL VICINO Palì, l’imprenditore dal cuore grande Un’azienda dolciaria fra le più conosciute, tante prestigiose cariche pubbliche ricoperte negli anni, una grande passione per il calcio, un grande amore per la famiglia, una profonda capacità di riconoscere e apprezzare le doti di alcune persone incontrate nella vita. Questo è Giampaolo Giampaoli detto Palì, anconetano, classe 1941, titolare dell’azienda di famiglia nata nel 1900, nella quale è entrato nel 1968, che oggi segue insieme al figlio Gabriele e alla nipote Gioia e dove è stato creato l’ottimo Panciocc, il primo panettone al cioccolato in Italia. “La scelta di abbandonare il pallone per l’azienda è stata molto difficile – racconta Palì – ma continuando ad allenarmi e a giocare non riuscivo a fare bene né il calciatore né l’imprenditore, così ho appeso le scarpe al chiodo”. Anche se la domenica mattina ci va ancora adesso sul campo per una partita con gli amici! E anche se, anni fa, ha giocato più che bene nella squadra della Lega del Filo d’Oro contro la Nazionale Cantanti. Come ha conosciuto la nostra Associazione? “Ne avevo molto sentito parlare, nella nostra zona era nota già molti anni fa. Però ritenevo che fosse un Ente puramente assistenziale, un
po’ chiuso in se stesso per rispettare la privacy degli ospiti così sfortunati. Poi diventai consigliere della Fondazione Cariverona, attenta, sensibile e pronta a concreti interventi nel sociale. In questa veste entrai in contatto con diverse strutture non profit e arrivai anche al Centro di Riabilitazione di Osimo, dove incontrai il segretario generale, Rossano Bartoli, e alcuni responsabili e dove visitai le strutture. Così ho scoperto una Lega del Filo d’Oro per me sorprendente: assistenza e volontariato sì, con grande professionalità, umanità e dedizione. Ma anche uno staff di dirigenti, Bartoli in testa, davvero eccezionale, lungimirante, ricco di idee e di progetti, pronto a raccogliere fondi per creare nuovi centri, sviluppare e migliorare la qualità dei servizi, rispondere a domande sempre più numerose di persone in cerca di aiuti validi. Ho capito che il “sociale” dell’Ente non è legato a un
concetto di “elemosina”, ma di solidarietà e di sviluppo continuo, un concetto portato avanti da persone “sane dentro”, alle quali si deve riconoscere il grande merito di impegnarsi con vero amore e tanta serietà. E’ un onore per me avere la “Lega” a soli 20 chilometri di distanza, mi creda”. Alcune di queste persone ci hanno raccontato che lei è sempre disponibile ad accogliere le loro richieste, è così? “Ma come si fa a dire di no, quando ti chiedono magari i biscotti da mettere nei cestini forniti ai ciclisti che corrono per loro o qualche panettone per le feste di Natale? Lo chiedono così gentilmente, sembrano quasi timidi, ma so che sono tutte cose di cui hanno veramente bisogno e non voglio certo che spendano soldi preziosi per andarle a comperare! Quelle gare, quelle manifestazioni, quelle feste a cui anch’io posso contribuire a loro servono per raccogliere fondi, e so che quei fondi verranno utilizzati al meglio, così cerco di fare la mia parte”. Palì, (ci permetta di chiamarla così, come fanno i suoi più cari amici) qual è oggi il suo più grande desiderio? “Stare bene in salute, per me, ma soprattutto per le persone care che ho accanto, compresi tutti voi della Lega del Filo d’Oro”.
: con noi, ogni giorno Tutti i giorni, in ogni momento della giornata, educatori, psicologi, fisioterapisti e gli altri professionisti della Lega del Filo d’Oro si prendono cura con amore e professionalità delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali per aiutarle a vivere una vita più dignitosa e serena. Oggi, per continuare a lavorare con i livelli di attenzione e qualità a cui i nostri ospiti hanno diritto, abbiamo sempre più bisogno del supporto di tutti e il sostegno regolare gioca un ruolo fondamentale perché ci consente di: • pianificare le attività e gestire meglio gli investimenti; • ridurre i costi di comunicazione e destinare maggiori risorse all’attività istituzionale. RID è, per il sostenitore, semplice (basta una firma), comodo (mai più file in banca o in posta), economico (nessuna commissioni per le banche che aderiscono alla campagna «RIDanch’io»). Come racconta la signora Giovanna della provincia di Teramo: “ Dopo tanti anni accanto alla Lega del Filo d’Oro, da circa un anno ho scelto il RID perché avevo paura di dimenticare di mandarvi il mio contributo annuale e so invece quanto sia importante per voi e per i ragazzi sordociechi poter contare su un sostegno costante! Così mi sento tranquilla.” Italo, un altro amico della provincia di Milano che ha voluto esserci vicino con questa modalità, aggiunge: “Ho scelto la donazione periodica perché è il modo più semplice per far sentire la mia vicinanza a voi della Lega del Filo d'Oro. Ho deciso la cadenza e l’importo che desideravo e so che, se ne avrò la necessità, potrò disdire o modificare il mio “impegno” in qualunque momento.” Aderire è semplice: basta compilare il coupon allegato a “Trilli nell’Azzurro”, sapendo che si tratta comunque di una scelta non vincolante “per sempre”: in ogni momento, infatti, si può revocare o modificare e si può controllare lo stato dei propri versamenti con una semplice telefonata al numero verde 800.90.44.50.
Non si tratta di donare di più, ma di farlo in modo diverso!
N.1/2012
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I N I Z I AT I V E
Per Natale una grande festa… …quella organizzata al Teatro “La Fenice” di Osimo da Confcommercio e Manageritalia di Ancona per i soci e tantissimi amici. Una serata speciale, un evento-spettacolo dal titolo “Ciao, come sto?” molto applaudito dal folto pubblico presente, invitato a versare contributi a favore della nostra Associazione. Un’iniziativa generosa per sostenerci voluta da due importanti Organizzazioni che più volte ci sono state vicine, un aiuto prezioso per noi, che ringraziamo di cuore.
…e un suggestivo concerto… …durante il quale hanno cantato tanti bambini e ha suonato la Banda Municipale di Torrigiana di Torre Cajetani (Fr). E gli organizzatori ci hanno scritto: “Vogliamo farvi sapere che l’Associazione Musicale Torrigiana, come sempre quando presenta concerti, raccoglie fondi SOLO ed esclusivamente per la
Lega del Filo d’Oro”. Lo sappiamo, cari amici: anche questa volta avete saputo offrirci un contributo di cui tutti noi vi siamo profondamente grati!
Quando il gioco è solidarietà
I soci del Rotaract Club Palermo, in collaborazione con il Rotary Club e l’Interact Club Palermo, hanno organizzato presso il Country Time Club di Mondello (Pa) il “Torneo di burraco autunnale dei giovani rotariani” per raccogliere fondi e acquistare attrezzature da donare al nostro nuovo Centro di Riabilitazione di Termini Imerese. L’iniziativa ha riscosso notevole successo e ha rappresentato non solo una significativa occasione per far conoscere meglio e di più la nostra attività e i nostri scopi, ma anche l’inizio di una nuova, importante amicizia
perché questi giovani generosi hanno promesso di dar vita in futuro ad altre manifestazioni a nostro favore. Grazie a tutti!
“ ’na parola ” pensando a noi Le parole, per la verità sono molte e compongono le trenta poesie contenute nel libro in vernacolo montefanese “Tanto pe’ di’ ‘na parola” di Roberto Egidi, presentato al Teatro la Rondinella di Montefano (Mc) lo scorso mese di dicembre. E Roberto, grande amico del papà di un bambino seguito dal nostro Centro di Riabilitazione di Osimo, ha dimostrato di essere grande e generoso amico anche di tutta la nostra Associazione perché ha deciso di devolvere a noi l’intero incasso delle vendite della sua opera!
Una tradizione che ci sostiene da vent’anni E’ il Torneo dal titolo “Giochiamo una bella partita di solidarietà” organizzato dalla Federazione Italiana
Bocce in collaborazione con i Comitati Regionali e con il patrocinio dell’Assemblea Legislativa delle Marche, a favore del nostro Ente. Le gare, che hanno visto anche quest’anno una folta partecipazione di giocatori, si sono svolte in tutte le province marchigiane e si sono concluse lo scorso 21 gen-
naio con la cerimonia di premiazione dei vincitori a cui ha partecipato un piccolo gruppo di nostri ospiti, accompagnati dai volontari e da Guido De Nicola, per 21 anni presidente e ora consigliere dell’Associazione, a cui è stato consegnato il significativo contributo raccolto. Il Torneo rappresenta per noi una bellissima tradizione e la conferma di una preziosa amicizia che dura da vent’anni e che ci auguriamo prosegua ancora a lungo.
Per ottenere maggiori indicazioni su come sostenere le attività della Lega del Filo d’Oro o effettuare donazioni con carta di credito o periodiche chiamate il nostro
CI HANNO AIUTATO ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ●
Maxi Garden - Osimo (An) Tabaccheria Marica - Corridonia (Mc) CRAL ACI - Roma Scuola elementare “Don Piero Pappagallo” - Terlizzi (Ba) Scuola elementare “Don Cosma Azzollini” IV Circolo didattico Molfetta (Ba) Leo Top Styling - Mestre (Ve) FISAC CGIL - Campania S.r.l. Fiesta - Roma Gruppo Motoraduno di solidarietà - Sant’Agata Militello (Me) Leroy Merlin - Palermo Mondello S.C.D. Alma Juventus Fano - Fano (Pu) Gambini Group Industrie Ceramiche - Modena Istituto Italiano Sicurezza dei giocattoli S.r.l. - Cabiate (Co)... ... e tantissime altre persone che ci hanno devoluto i loro contributi o hanno organizzato manifestazioni a nostro favore
Trilli nell’Azzurro
L A P O STA Carissimi, alla Lega del Filo d’Oro esprimo tutta la mia ammirazione per il lavoro che svolge verso i bambini nati sordociechi. Ho avuto la fortuna di lavorare per 40 anni con bambini fortunati; tuttavia si incontravano delle difficoltà perché presentavano problemi di socializzazione, di apprendimento e quant’altro. Pertanto era grande l’impegno da parte mia, soprattutto quando dietro a qualche bambino non c’era la famiglia che camminava di pari passo con la scuola. Quindi immagino le difficoltà degli operatori e dei genitori di fronte a casi come quelli che raccontate nei vostri messaggi. Non ci sono parole per esprimere tutta la mia gratitudine
Informarsi ora è più facile
verso il personale che si prodiga 24 ore su 24 verso ognuno dei bambini a voi affidati! Non so cosa potrei fare... speriamo che il Natale con la nascita di Gesù rinnovi in ogni cuore la forza, il coraggio e l’amore per andare avanti, perché questi bambini possano sentirsi rassicurati dal vostro contatto, dal vostro calore che dà loro la capacità di migliorare la vita. Sono da anni in pensione, ho due nipoti che reputo fortunati sotto tutti i punti di vista e che sono la luce dei miei occhi e la forza delle mie braccia. Colgo l’occasione per inviare a tutti infiniti auguri e un forte abbraccio ai vostri bambini… Con tanto affetto. Rossella Rozzano (Mi)
La Sua lettera, arrivata proprio poco prima di Natale, ci ha davvero commosso, cara signora Rossella: la sensibilità e l’affetto che Lei dimostra nei nostri confronti sono per noi un forte stimolo a proseguire con “forza, amore e coraggio” nel nostro lavoro. Grazie per le Sue parole e per il Suo aiuto concreto: entrambi hanno regalato un grande sorriso ai bambini che cerchiamo di aiutare! Gent. Direttore, giorni fa vi ho spedito un contributo, non perché io sia un capitalista, ma per fare del bene alla vostra comunità che io e mia moglie, prima di fare la prima offerta 24 anni fa, venimmo a conoscere per vedere come
funzionava la vostra grande famiglia. Allora facevate pubblicità con un ragazzino che si chiama Alberto: guarda caso anch’io mi chiamo Alberto e quando venni lì da voi, lì fuori mi incontrai proprio con una ragazza che accompagnava Alberto! Poi mi recai in ufficio, feci la mia offerta e dissi al ragioniere di non farmi la ricevuta. Lui mi disse queste testuali parole: “Qui non entra una lira e non esce una lira senza la ricevuta!” e capii che i miei soldi li avevo consegnati in buone mani e a gente seria... Non sono ricco, sono un autotrenista in pensione, ma siccome il 26 ottobre 2011 ricorrevano 50 anni del nostro matrimonio e non l’abbiamo festeggiato, la cifra che dovevamo spendere per il ristorante l’abbia-
mo mandata a voi: vi auguro che altri facciano quello che abbiamo fatto noi, per far sì che questa vostra famiglia diventi sempre più grande. Un forte abbraccio a tutti i bambini che sono da voi e a tutto il personale. Alberto (Ascoli Piceno) A Lei, caro amico, e a Sua moglie gli auguri più affettuosi per le Vostre bellissime Nozze d’Oro e un “grazie” di vero cuore per la Vostra generosità! Voi siete venuti a conoscerci tanto tempo fa: perché non tornate a trovarci e a vedere quello che abbiamo fatto con l’aiuto di tanti amici preziosi come Voi? Vi aspettiamo, così potrete abbracciare “davvero” i nostri bambini.
Notiziario ufficiale della Lega del Filo d’Oro Associazione Nazionale riconosciuta con D.P.R. n. 516 del 19.5.1967 ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) Via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN) tel. 07172451 - fax 071717102 c/c postale 358606 INTERNET: www.legadelfilodoro.it POSTA ELETTRONICA E-Mail: info@legadelfilodoro.it Direttore editoriale Francesco Marchesi Direttore responsabile Rossano Bartoli Redazione Maria Giulia Agostinelli, Gianluca de Tollis, Lorenzo Gatto, Antonio Mellone, Alessandra Piccioni, Elena Quagliardi, Daniela Ruini. Segreteria di redazione Anna Maria Catena, Maria Laura Volpini Progetto grafico R.C.D. & Partners Coordinamento editoriale, stampa e distribuzione Postel S.p.A. Impaginazione Margaret Ferro - Proart s.a.s. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 08/02/2012 ed è stato tirato in 395.500 copie. Autorizzazione del Tribunale di Ancona 29.7.1981 n.15. Bimestrale - Poste Italiane SpA - Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 2 - DCB Milano Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
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