una realtĂ da vedere, sentire, capire
molfetta centro residenziale sede territoriale
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a Lega del Filo d’Oro nasce con lo scopo di assistere, educare, riabilitare, reinserire adulti e bambini sordociechi e pluriminorati psicosensoriali. In oltre 45 anni d’impegno è diventata il più importante punto di riferimento in Italia per il trattamento di queste disabilità. L’Associazione si avvale di équipe multidisciplinari che seguono ogni ospite nelle diverse fasi del
3 | la storia
“dal 1964 un filo prezioso
suo percorso di riabilitazione. La grande quantità di richieste di accoglienza e assistenza specialistica, ci ha portato ad “allargare i nostri orizzonti”. Oggi siamo presenti sul territorio nazionale con i centri residenziali di: Osimo (AN), dove l’Associazione ha la sua sede principale, Lesmo (MB), Molfetta (BA), Termini Imerese (PA) e Modena.
che unisce le persone sordocieche con il mondo esterno”
on poter vedere, sentire, parlare. Essere immersi in un buio silenzioso. È quello che accade a chi è sordocieco ovvero una persona che presenta gravi menomazioni congiunte della vista e dell’udito. Basti pensare che la nostra mente riceve il 95% di ciò che apprendiamo attraverso questi sensi. Ciò provoca quindi gravi problemi anche nella percezione dell’ambiente circostante
sentire nel silenzio vedere oltre il buio
5 | chi aiutiamo
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essere sordociechi
e nelle relazioni interpersonali. Sordocecità e pluriminorazioni psicosensoriali, ovvero disabilità di uno o più sensi unite ad altri tipi di minorazioni (intellettive, motorie, ecc.), comportano serie limitazioni alla capacità di comunicare, all’autonomia personale e all’apprendimento. Eppure anche chi è in questa condizione, grazie ad aiuti seri e qualificati può superare la barriera d’incomunicabilità che lo circonda.
7 | attività
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l Centro Diagnostico l’atmosfera è quella rilassata e familiare di una casa. L’obiettivo è quello di ridurre l’impatto emotivo rispetto alle apparecchiature mediche e interventi scientifici. Per questo è prevista la presenza di un genitore o di un famigliare durante gli esami valutativi. La diagnosi esatta delle potenzialità residue della persona disabile è essenziale per attivare gli interventi riabilitativi più appropriati.
aiutare, educare, riabilitare e reinserire
Ecco perchè il percorso riabilitativo delle persone sordocieche che si rivolgono alla Lega del Filo d’Oro inizia al Centro Diagnostico di Osimo. Al termine della valutazione (che di norma dura una settimana) si stende un programma riabilitativo individuale e personalizzato in base all’età e alle esigenze, che verrà proseguito nel Centro di Riabilitazione oppure nella propria famiglia e nell’ambiente di provenienza.
nella famiglia e nella società le persone sordocieche e pluriminorate sensoriali
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er un sordocieco comunicare è la cosa più difficile, ma anche la più importante. Vari sono i sistemi di comunicazione non verbale e gli ausili che gli consentono di interagire con gli altri. Ciascuno adotta il sistema a lui più idoneo, secondo il tipo di minorazione e dell’età in cui è insorta, sfruttando i propri residui visivi o uditivi qualora ci siano.
con le mani si può vedere, ascoltare, leggere, parlare
9 | le attività
comunicare
11 | le attività
U
na persona sordocieca può imparare a conoscere molte cose del proprio ambiente di vita, perchè può sfruttare le vibrazioni, il ritmo, il movimento: basta darle l’opportunità di toccare e di comprendere le informazioni che le arrivano dal tatto, dal gusto e dall’olfatto. è per questo che gli ambienti sono progettati in modo tale che le informazioni visive vengano affiancate da altre modalità sensoriali.
conoscere
Gli spazi esterni sono attrezzati con vialetti predisposti con materiali olfattivi, tattili e sonori che permettono agli ospiti di muoversi meglio. Gli spazi interni adottano accorgimenti precisi per assicurare ai soggetti portatori di disabilità gravi la più ampia vivibilità e fruibilità: tipologia e disposizione dei mobili, dislocazione dei corrimano, illuminazioni particolari, forme e colori adeguati soprattutto per chi ha ancora residui visivi.
ambienti, oggetti, pareti... ogni cosa è fatta con un materiale diverso, riconoscibile al tatto
tanti piccoli passi verso l’autonomia
13 | attività
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er gli adulti sordociechi che hanno raggiunto un discreto livello di autonomia all’interno del programma riabilitativo s’inserisce l’attività occupazionale. Nelle strutture della Lega del Filo d’Oro sono stati creati ambienti specifici dove gli ospiti svolgono lavori creativi ed occupazionali come pittura, falegnameria, cestineria.
vivere e lavorare
Nell’apprendimento di tali attività, gli ospiti riescono a sviluppare abilità in campo manuale e motorio, cognitivo e comportamentale. L’impegno lavorativo e occupazionale, oltre ad aumentare l’autonomia, la sicurezza e l’autostima, garantisce vantaggi sul piano psico-sociale favorendo scambi continui con le persone che frequentano i laboratori.
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l Centro socio sanitario residenziale di Molfetta nasce per offrire un importante punto di riferimento per l’assistenza e la riabilitazione delle persone con disabilità sensoriali delle regioni meridionali. Nella struttura sono ospitati giovani e adulti che hanno problemi di vista e udito e che, in alcuni casi, presentano altre minorazioni psicosensoriali e motorie.
15 | la sede di Molfetta
la sede di Molfetta
All’interno del Centro opera un’équipe multidisciplinare di specialisti e operatori qualificati che attuano per ciascun ospite un progetto educativo-riabilitativo personalizzato funzionale ad acquisire maggiore autonomia personale e una migliore qualità di vita. Ad oggi il Centro eroga servizi di tipo educativo-riabilitativi, sanitari e assistenziali.
una collocazione strategica nel Sud Italia Sistemi di Gestione Qualità (UNI EN ISO 9001:2008) e Sicurezza (BS OHSAS 18001:2007) certificati da Certiquality
er l’attuazione di tale servizio la Lega del Filo d’Oro ha potuto utilizzare una struttura messa a disposizione dalla Regione Puglia, un edificio dedicato alla cura di persone affette da malattie polmonari, da tempo rimasto inutilizzato. I lavori di ristrutturazione, iniziati nel 2005, sono stati ultimati nell’estate del 2007 quando c’è stato l’ingresso dei primi ospiti. Il Centro Socio-Sanitario di Molfetta è stato fortemente sostenu-
to, fin dalla fase di elaborazione del progetto, dalle famiglie pugliesi vicine alla Lega del Filo d’Oro e nasce anche per riavvicinare gli utenti attualmente ospiti del Centro di Osimo alle famiglie residenti in Puglia e nel mezzogiorno d’Italia. La struttura può ospitare 40 utenti a tempo pieno con la possibilità di 15 posti a degenza diurna. Gli ospiti sono divisi in gruppi, formati in base a caratteristiche quali la disabilità sensoriale, l’età e lo stadio evolutivo.
per non allontanarsi dai propri affetti
17 | la sede di Molfetta
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un punto di riferimento per il mezzogiorno
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el Centro di Molfetta, che si estende su un’area di circa 24.000 m², le diverse funzioni sono distribuite in unico complesso , ristrutturato ed adeguato per assicurare ai nostri ospiti la più amplia fruibilità degli spazi: tipologia e disposizione dei mobili, dislocazione dei corrimano, disposizione e tipologie dell’illuminazione, forme e colori adeguati soprattutto per chi ha ancora residui visivi.
19 | la sede di Molfetta
spazi, forme, luci, e colori
Durante il giorno ogni gruppo, formato in base all’età e al tipo di minorazione, dispone di aule allestite con gli strumenti tattili e visivi necessari allo svolgimento del programma educativo e riabilitativo. Qui gli ospiti imparano ad apparecchiare la tavola e mangiare da soli, semplici attività che hanno un ruolo molto importante nel miglioramento delle abilità motorie e cognitive, agevolando i primi passi verso l’autonomia.
per migliorare l’orientamento e accrescere l’autonomia
fisioterapia e idroterapia per diventare indipendenti Nel percorso di riabilitazione hanno un ruolo molto importante le attività di fisioterapia e idroterapia in quanto stimolano la persona sordocieca pluriminorata psicosensoriale a migliorare le proprie abilità motorie in termini di equilibrio e di coordinazione, agevolando così l’orientamento, la mobilità e l’autonomia. Ecco perché all’interno della struttura residenziale è presente un’area dedicata in cui si trova la palestra
e una piscina predisposta per utenti con diverse forme di disabilità psicomotorie. L’area residenziale è composta dalle camere da letto singole (ognuna con bagno autonomo) e di un’area soggiorno/cucina comune. Tutti i corridoi ed i percorsi interni sono attrezzati con corrimani e segnali a pavimento. In corrispondenza delle porte si trovano sistemi di riconoscimento tattile e visivo.
21 | la sede di Molfetta
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l parco alberato, che si estende per una superficie di circa 8300 m², è attrezzato con tre percorsi sensoriali differenziati, oltre che con giochi funzionali. La presenza di spazi verdi e aree gioco hanno un ruolo importante per la capacità di stimolare in modo armonioso e non invasivo le persone con disabilità sensoriale e rappresentano un momento di piacevole relax facendo sentire i nostri ospiti più liberi nel godersi l’esperienza con il verde.
percorsi sensoriali nel verde per muoversi e orientarsi
il supporto della famiglia
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l fine della riabilitazione è quello di reinserire le persone sordocieche nella società e nell’ambiente da cui provengono, compatibilmente con le loro specifiche minorazioni. Per il raggiungimento di tale obiettivo è indispensabile il sostegno e la partecipazione attiva della famiglia: la sua presenza favorisce, infatti, l’acquisizione di graduali progressi ed è il terreno su cui riuscire a gestire le attività educative anche dopo il ritorno a casa. Per permettere ai familiari di vivere con i figli alcuni periodi dell’attività riabilitativa, sono state allestite delle foresterie. Inoltre da più di 20 anni, viene attuato un programma di coinvolgimento e formazione per i genitori dei pluriminorati: il parent training, condotto da psicoterapeuti o gruppi di genitori.
La Lega del Filo d’Oro, per i sordociechi, è una porta aperta sul mondo. Forse l’unica possibilità per uscire dal loro isolamento. Aiutaci anche tu ad aiutarli: diventa un nostro sostenitore. Riceverai il notiziario dell’Associazione, “Trilli nell’Azzurro”, che ti terrà informato sulle nostre attività, le nuove iniziative e i progetti futuri.
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come sostenerci
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800.904450
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foto R. Caccuri | L. Lo Iacono | E. Ruscio | E. Vendramin _ grafica studioconti.biz _ edizione 2011