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Novembre - Dicembre
n.6/2012 Dal 1964
Notiziario ufficiale
Una lunga storia di solidarietà per i sordociechi
DELLA LEGA DEL FILO D’ORO Lega del Filo d’Oro - ONLUS via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)
L’editoriale di Rossano Bartoli
AT T UA L I TÀ
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AL CENTRO DI RIABILITAZIONE DI OSIMO SI LAVORA CON MODALITÀ DIVERSE, MA CON UN UNICO SCOPO: IL RECUPERO
Cari amici,
la partecipazione di tanti volontari, provenienti da luoghi diversi e ogni volta più numerosi, al 7° Forum di Modena ci dà grande soddisfazione. Non sono solo giovani e adulti, ma a volte tutta la famiglia ad essere coinvolti in questo “lavoro” per noi prezioso e la loro costante presenza al nostro fianco ci stimola e ci infonde serenità e fiducia. Due sentimenti indispensabili soprattutto ora, nel momento in cui prende il via l’attività del Centro residenziale di Modena: un impegno particolarmente forte, complesso e oneroso perché la crisi economica che il nostro Paese sta attraversando non è superata e tanti problemi devono ancora essere risolti. Come assicurano le parole del nostro presidente, vogliamo però proseguire il cammino intrapreso, migliorare ulteriormente le strutture e i servizi, offrire sostegno e risposte alle persone che hanno bisogno e alle loro famiglie. Siamo certi di poter continuare il lavoro perché sappiamo di poter contare sulla generosità e sulla stima di tutti i nostri sostenitori, ai quali va un sentito ringraziamento e i più cari auguri di Buone Feste.
“Laboratorio del Gusto” e molto altro, per potenziare i sensi indispensabili a chi non vede e non sente Attività stimolanti e spesso piacevoli sviluppano gusto, odorato e tatto insegnando a riconoscere i sapori, gli aromi, le forme e la consistenza dei cibi
DALL’ASSOCIAZIONE
Già da molto tempo alla Comunità Kalorama le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, che lì vivono in un clima di “grande famiglia”, preparano cibi diversi con il sostegno di operatori e volontari, con i quali, inoltre, vanno a fare la spesa e scelgono gli ingredienti. La vera “avventura” del “Laboratorio del Gusto” è cominciata circa quattro anni fa nella “casetta”, piccola struttura vicino alla nostra sede principale, dove ospiti giovani e adulti svolgono alcune attività per sviluppare le potenzialità residue, imparare a socializzare...
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TANTI NOSTRI VOLONTARI ALLA LORO “SPA DELL’ANIMA”
DAI CENTRI E DALLE SEDI
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Cultura, tempo libero, natura... …da Lesmo a Napoli a Molfetta, da Osimo a Termini Imerese le attività organizzate dai Centri e dai Servizi territoriali per ospiti e amici sordociechi sono numerose e sempre interessanti.
S T O R I E D I V I TA
Così è stato definito da uno dei partecipanti il 7° Forum Nazionale dei Volontari, che si è svolto presso l’Hotel Raffaello di Modena dal 9 all’11 novembre. Oltre 140 persone che dedicano parte del loro tempo ai nostri amici sordociechi e provenienti da numerose regioni, anche molto lontane, hanno avuto l’occasione di vivere momenti insieme, conoscersi, ritrovarsi, condividere esperienze. Soprattutto di ricaricare e rinfrescare le loro forze, proprio come... in una vera SPA!
Un percorso difficile e tante coccole per cominciare a vivere Può sembrare impossibile, ma si può rinascere a 18 mesi. È quello che è successo alla piccola Maria, venuta al mondo a Cosenza nel febbraio 2011 e “rinata” nell’agosto del 2012, quando è arrivata alla Lega del Filo d’Oro...
NESSUNO È AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro. Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a: Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN)
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... e a condividere con serenità esperienze diverse di cui ci si sente “protagonisti”, acquisendo così autonomia e autostima. Nicoletta Marconi, psicologa, spiega: “Ci siamo prefissi l’obiettivo, in prima istanza, di insegnare attraverso piccoli assaggi a discriminare il gusto degli alimenti, riconoscendo il dolce, il salato e l’amaro e consentendo di classificarli e capire quali sono più graditi. Il passaggio successivo è stato associare il gusto al nome dei cibi. La vera operatività, comunque, è preparare insieme semplici cibi di cui si possono riconoscere l’aroma, il gusto, la consistenza degli ingredienti”. I venerdì dei nostri “chef” E Catia Sartini, psicologa, racconta: “Generalmente il venerdì dodici utenti, divisi in tre gruppi e con l’attenta guida degli educatori, realizzano un piccolo menu imparando a distinguere, attraverso tatto, olfatto e gusto, la pasta dal riso, la carne dal pesce, l’insalata dalle patate o dai pomodori, una mela da un arancio, il caffè dallo zucchero. C’è molta partecipazione durante questa attività molto gradita: un piacevole affaccendarsi, a volte un po’ caotico, rumori di ciotole e mestoli; qualcuno indica qualcosa che gli serve, qualcun altro va di corsa a lavarsi le mani o si infila in fretta il grembiule. E tutti hanno la possibilità di condividere un momento particolarmente piacevole, che vivono sentendosi “protagonisti” e sviluppando le proprie capacità”. Il “Laboratorio” offre così l’occasione per ricreare un
ambiente familiare, proponendo profumi e sapori che lo rendono confortevole e rassicurante e costituisce un modo per apprendere nuove autonomie esercitando abilità conquistate in anni di intenso lavoro riabilitativo. Ora gli ospiti vanno anche a fare la spesa insieme agli educatori e realizzeranno piccoli ricettari tattili nei nostri locali di terapia occupazionale. “Sembra tutto molto semplice – conclude Catia – ma non è così. In questi anni la volontà, l’intraprendenza e l’impe-
gno degli educatori ci hanno consentito di mantenere e migliorare il “Laboratorio”, creando via via nuove oppor-
tunità di crescita per gli utenti, nonostante le numerose difficoltà che caratterizzano la vita di ogni giorno”. Cucina, ma non solo Un’esperienza, questa, che ora viene vissuta anche negli altri Centri e che, insieme a diverse attività come la coltivazione di erbe aromatiche e di ortaggi, porta allo sviluppo del gusto, dell’olfatto e del tatto. Un ulteriore supporto per raggiungere ottimi risultati è offerto dagli occasionali pranzi insieme, durante i quali anche solo una pizza o un arrosto si fanno riconoscere per il sapore, la forma o il profumo, e soprattutto durante le visite ad agriturismi e fattorie che propongono alimenti di cui, magari, si è potuta seguire tutta la lavorazione come, per esempio, il formaggio o i diversi tipi di pane o pasta. Non si tratta solo di semplici occasioni conviviali, comunque importanti per ritrovarsi, condividere, socializzare; ma sono momenti fondamentali sul cammino della riabilitazione e dell’inserimento in ambienti diversi da quelli abituali, a contatto anche con persone sconosciute. E per stimolare ulteriormente gusto, olfatto e tatto ora si sperimentano cucine “etniche”, di Paesi talvolta molto lontani, che offrono la possibilità di provare consistenze, aromi, gusti completamente diversi, di
decidere se un piatto piace oppure no, di sentirsi “parte
integrante del mondo” imparando a conoscere nuove tradizioni, a cominciare da quelle culinarie. E i bambini? “Considerata l’assenza di uno o entrambi i canali sensoriali (vista e udito) – spiega Patrizia Ceccarani, direttore del Centro di Riabilitazione – si stimolano il tatto (toccando, per esempio, la pasta cruda), il gusto (provando piatti diversi) e l’olfatto (attraverso gli aromi dei cibi), per permettere di usarli al meglio durante l’alimentazione e di avere un contatto con il mondo esterno. Dopo un colloquio con
i genitori per conoscere i gusti del loro bambino, i nostri interventi coinvolgono non solo il personale di cucina e la dietista, molto attenti nelle scelta e nella preparazione degli alimenti, ma anche operatori e logopedisti, per insegnare una giusta deglutizione e dare la possibilità di assaporare il cibo, che viene portato in appartamento perché il viavai della sala mensa può confondere la percezione sensoriale. La corretta alimentazione e lo sviluppo dei tre sensi sono molto importanti nel percorso di recupero e già da alcuni anni stiamo aggiornando il personale educativoriabilitativo sul tema “percezione olfattiva e gustativa” e sui diversi aspetti della nutrizione perché, per persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali di ogni età, la stimolazione di gusto, olfatto e tatto rappresenta una strada fondamentale verso l’autonomia e la conoscenza del mondo”.
Le buone azioni hanno un buon sapore! “Da testimonial della Lega del Filo d’Oro e supportato dal calore di due amiche come Marisa Laurito e Teresa Mannino, volevo ringraziare quanti tra voi ci hanno accompagnato nell’iniziativa di sensibilizzazione e raccolta fondi “Pasta della Bontà”, un’occasione per testimoniare il vostro sostegno alla Lega del Filo d’Oro. Per chi non l’avesse ancora fatto vi invito ad assaggiare la Pasta della Bontà ed aiutarci a regalare un sorriso in più ai nostri bambini sordociechi. A tutti voi che ci state vicino e alle vostre famiglie un sentito augurio di Buon Natale”.
Prosegue l’iniziativa “Pasta della Bontà”. Cerca il mercato “Campagna Amica” più vicino sul sito: www.pastadellabonta.it o contatta il numero verde 800.904.450
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AT T UA L I TÀ I TRADIZIONALI AUGURI NATALIZI CONFERMANO LA VOLONTÀ E L’IMPEGNO DELL’ENTE PER IL FUTURO
Guardiamo avanti e proseguiamo sul nostro cammino, grazie soprattutto ai Sostenitori Francesco Marchesi, presidente della Lega del Filo d’Oro, assicura la continuità e il miglioramento dei servizi nonostante la crisi in aiuto delle persone che hanno bisogno di noi e delle loro famiglie. Grazie al prezioso, inestimabile sostegno che ci arriva da tanti amici, privati, aziende, enti e altri ancora a breve apriremo il nostro Centro di Modena, daremo il via alla costruzione della nuova sede di Osimo e porteremo avanti programmi e iniziative importanti.
“Siamo arrivati alla fine di un anno sicuramente difficile a causa dei tanti problemi provocati dalla crisi economica del nostro Paese e di gran parte del mondo e molti altri ci aspettano per il futuro, che si prospetta certo non facile – sono le parole del nostro presidente –. Comunque, nonostante sia sempre più difficoltosa la raccolta fondi e sempre maggiori i tagli portati in forme diverse alle risorse pubbliche, la Lega del Filo d’Oro resta fortemente impegnata a mantenere, anzi, a migliorare ulteriormente lo standard dei servizi
A voi, che ci siete vicini con generosità e attenzione e a coloro che vorranno sostenerci in futuro desidero dire “grazie” davvero di cuore, augurando a tutti di trascorrere serenamente le prossime feste e di guardare avanti, insieme a noi, con tanta speranza”. E l’impegno dell’Ente a continuare il cammino con ulteriori miglioramenti ai servizi è stato ribadito anche dal nostro segretario generale, Rossano Bartoli, che, in una recente intervista al quoti-
diano milanese “Il Sole 24 Ore”, ha dichiarato: “Finché non saremo con le spalle al muro non accetteremo mai la logica di ridurre i servizi o abbassarre la qualità. Per questo dobbiamo concentrarci sulle attività gestionali, dove un approccio ancora più rigoroso rispetto al passato può produrre ulteriori risparmi ”: parole conforanti, che non lasciano spazio a dubbi e vogliono rassicurare tutte le persone che si rivolgono a noi perché hanno bisogno del nostro aiuto e che vogliamo continuare a sostenere.
LA NUOVA STRUTTURA EMILIANA OFFRE RISPOSTE CONCRETE ALLE FAMIGLIE DELLA REGIONE E DI ALTRE ZONE D’ITALIA
Una lunga storia a lieto fine La realizzazione del quinto Centro residenziale dell’Ente ha richiesto più di dieci anni. A gennaio, finalmente, entreranno i primi ospiti
Il sogno di un papà Nel lontano 1996 l’avvocato modenese Callisto Fornero, papà di un piccolo ospite del nostro Centro di Riabilitazione di Osimo, comunicò alla Lega del Filo d’Oro il desiderio di fondare nella sua città un’Associazione per realizzare in Emilia Romagna una struttura che potesse accogliere e aiutare persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali del territorio. All’Associazione, che nacque due anni dopo e si chiamò “ComeTe”, il nostro Ente garantiva collaborazione e
supporto tecnico basato sulla sua esperienza. Si era individuato un edificio da ristrutturare, ma l’Amministrazione Comunale manifestò profondo interesse al progetto e mise a disposizione un’area per una nuova costruzione. Purtroppo, nel dicembre del 1999 l’avvocato Fornero venne a mancare e gli accordi furono rivisti: “ComeTe” avrebbe realizzato il primo lotto cedendo poi la struttura alla Lega del Filo d’Oro, che si impegnava a completare il nuovo Centro e a occuparsi della gestione futura.
Date significative 27 ottobre 2001: posa della prima pietra. 16 ottobre 2003: passaggio della struttura alla Lega del Filo d’Oro. 9 marzo 2004: inaugurazione del primo lotto. 3 gennaio 2005: avvio, nei locali già ultimati, dell’attività di una nuova sede territoriale, che diventa punto di riferimento per le persone sordocieche e le loro famiglie e supporto per servizi sociali e sanitari della regione.
Gennaio 2008: riprendono i lavori che terminano tre anni dopo. 2011: la ditta costruttrice consegna le chiavi della struttura.
14 febbraio 2012: il Centro ottiene il certificato di agibilità. 24 aprile 2012: arriva l’autorizzazione al funzionamento per 24 posti letto di cui 2 per ricoveri temporanei. 3 ottobre 2012: il Comune di Modena rilascia l’accreditamento istituzionale per alcuni posti letto. Il vero cammino comincia ora L’accreditamento istituzionale rappresenta l’ultimo, fondamentale passo di un percorso più che decennale: senza di esso non sarebbe possibile aprire a gennaio le porte del nuovo Centro emiliano, accogliere i primi ospiti e dare il via all’attività volta a rispondere alle loro necessità. Com’è già avvenuto negli altri Centri, saranno alcuni giovani che rientrano in Emilia Romagna dopo molti anni trascorsi a Osimo, primo fra tutti proprio Gabriele, il figlio dell’av-
vocato Fornero che tanto aveva sognato questa struttura, mentre altri arriveranno anche da regioni limitrofe. Per loro, per gli ospiti che in futuro verranno accolti e per tutte le loro famiglie è la realizzazione di un sogno. Per noi questo è l’inizio di un altro impegnativo cammino, lungo il quale accompagneremo tutti con professionalità, dedizione e sensibilità, per offrire il nostro aiuto ricevendo in cambio quello che desideriamo: il loro sorriso. Grazie! Il nostro ringraziamento va ai privati, alle aziende, agli enti che, con contributi e finanziamenti, hanno reso possibile la realizzazione del Centro, prima fra tutti la Fondazione Vodafone, davvero preziosa sostenitrice. E ora che l’attività prende il via, speriamo di poter sempre contare sulla fiducia e sulla stima di coloro che fin qui ci hanno aiutato e che vorranno continuare a farlo.
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DAI CENTRI E DALLE SEDI
Navigli, templi greci e antiche rocche per vivere insieme significative esperienze Tra le attività educativo-riabilitative anche il contatto e la cura degli animali in fattoria OSIMO Un po’ di storia, quella degli antichi borghi d’Italia, e un po’ di poesia, quella di Dante, per gli utenti della nostra Sede di Osimo. Il tutto concentrato in un’unica gita a Gradara, il magnifico insediamento medievale (con origini molto più antiche) marchigiano in provincia di Pesaro e Urbino. Grazie alla collaborazione dell’Associazione Gradara In-nova e della ProLoco, i nostri “viaggiatori del tempo” sono stati protagonisti di una visita animata e teatrale lungo i vicoli e gli angoli più reconditi della cittadella, alla scoperta di un “patrimonio invisibile di storie e luoghi perduti che si sovrappone e si confonde con l’attuale fisionomia del centro storico”. D’obbligo poi la visita guidata alla splendida Rocca, sulle tracce della drammatica vicenda dello sfortunato amore di Paolo e Francesca da cui Dante ha tratto lo spunto per alcuni dei suoi versi più intensi e che nella camera di Francesca e in tutti gli ambienti del castello hanno fatto rivivere, anche attraverso esperienze tattili, emozioni legate ad un tempo ormai lontano. LESMO Una gita in battello lungo i Navigli milanesi forse non sarà emozionante come una crociera ai Caraibi, ma per gli ospiti del nostro Centro socio residenziale di Lesmo ha rappresentato un’avventura entusiasmante. Gli stimoli esterni, infatti, sono essenziali per creare quel senso di “partecipazione” che annulla l’isolamento al quale i nostri utenti sarebbero condannati a causa della loro disabilità e li fa sentire persone vive e operanti. Così una semplice “giro” su un corso d’acqua, orga-
nizzato nell’ambito delle attività programmate per “Tempo Libero Sunday”, si trasforma in un’esperienza nuova e gratificante e i nostri “naviganti” ce lo hanno confermato.
“Seliano” della famiglia Bellelli, a Capaccio, ha fatto da base operativa per l’escursione del giorno successivo ai templi di Paestum e tra i reperti archeologici custoditi nel Museo. TERMINI IMERESE Come abbiamo sottolineato altre volte, nell’ambito
NAPOLI Ecologia e archeologia per gli amici sordociechi seguiti dalla nostra Sede campana durante il week-end nel Cilento, che è ormai una meta preferenziale per le loro attività conoscitive. Dopo la visita all’oasi artificiale creata dallo sbarramento del fiume Alento per la costruzione di una diga, i nostri hanno partecipato ai laboratori sensoriali che hanno fatto conoscere loro la flora locale e le realizzazioni ottenute dal riciclo di materiali di scarto. La tenuta
Cavalleria Sant’Onofrio Onlus”. Si tratta di attività riguardanti la conoscenza e la cura di animali come cavalli, asinelli, pecore, cani, gatti e conigli, con l’assistenza degli educatori e l’abile guida del personale qualificato della fattoria. Si va dalla pulitura del manto alle carezze dell’animale, operazioni che inducono ad un benefico stato di rilassamento per alcuni utenti e di vera emozione per altri. E la tenerezza, la dedizione e la ricettività dimostrate dai nostri ospiti hanno contagiato anche i loro familiari, venuti a verificare, in un clima di commozione generale, le reazioni dei loro figli.
delle attività dei nostri ospiti il contatto con gli animali domestici assume un ruolo sempre più rilevante dal punto di vista educativo-riabilitativo. Il nostro Centro siciliano ha firmato un protocollo d’intesa che regolamenta la nuova attività di “fattoria sociale” con l’Associazione sportiva “Scuola di
MOLFETTA Presso il nostro Centro pugliese è stato avviato il Progetto “Laboratori...Amo”, che vuole essere uno strumento di sviluppo e di partecipazione attiva e solidale, organizzato dal nostro Ente in collaborazione con l’Associazione F.I.D.A.P.A. B.P.W.Italy (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari). Il Progetto prevede nuove attività indirizzate alla realizzazione, all’interno dei nostri laboratori, di manufatti in midollino e ceramica, che coinvolgono ospiti, operatori e socie della Federazione.
A MOLFETTA aiuti importanti Ancora una volta la BPPB – Banca Popolare di Puglia e Basilicata ci ha dimostrato la sua generosa disponibilità finanziando l’installazione sulle numerose finestre del nostro Centro pugliese di un particolare tipo di pellicole che servono ad attenuare la troppa luminosità, difficoltosa per chi ha residui visivi, e il calore talvolta eccessivo. Un aiuto importante, che va ad aggiungersi alla precedente realizzazione, sempre offerta da BPPB, di un necessario pozzo per l’acqua. Grazie!
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STO R I E D I V I TA
Maria “nata due volte” Ha meno di due anni la piccola calabrese che non ha voluto arrendersi alla malattia SEGUE DA PAG.
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...Accompagnata da tutta la famiglia, compresi i due fratellini, la bambina, affetta dalla Charge, ha mostrato subito capacità di recupero che nemmeno papà e mamma immaginavano potesse avere. Fin da subito l’esistenza di Maria è stata contrassegnata da ricoveri ospedalieri e interventi che non facevano certo presagire orizzonti confortanti. “Mia figlia, nata con un parto
cesareo, ha manifestato innanzitutto una grave malformazione cardiaca, una labiopalatoschisi completa (mancata saldatura del palato e del labbro superiore, n.d.r.) e un alterato sviluppo delle orecchie – racconta mamma Francesca, fisico medico –. Poiché non piangeva come tutti i neonati, ma emetteva solo dei rantoli, Maria fu subito trasferita in Neonatologia, dove è rimasta per due mesi, ma già dopo quindici giorni le fu diagnosticata una possibile Charge. Il sospetto dei medici di Cosenza è stato poi confermato all’ospedale “Bambino Gesù” di Roma, dove la bimba è rimasta otto lunghissimi mesi in terapia intensiva, subendo alcuni interventi”. “Navigando in Internet” Intubata, con versamenti ematici nei polmoni, Maria è stata poi trasferita nel dicembre dello scorso anno nel reparto di Broncopneumologia. Per tornare a casa la piccola ha dovuto attendere il marzo di quest’anno. “Non posso rendere l’idea della gioia dei fratelli che, a causa dei lunghi ricoveri ospedalieri, non l’avevano mai vista. Giuseppe, di cinque anni, e Luigi, di tre, l’hanno subito “adottata” circondandola di attenzioni. Per fortuna, nonostante dovessi assentarmi per
che al Centro Diagnostico hanno potuto incontrare ragazzi disabili e prendere coscienza dei loro problemi, ma anche alcune fisioterapiste di Cosenza che hanno voluto accompagnare Maria e i suoi a Osimo per ampliare le proprie conoscenze. “Nel nostro territorio c’è molta buona volontà, ma non si trova
assistere l’ultimogenita, i bambini si sono dimostrati più maturi della loro età”. Nell’intento di saperne di più a proposito di “Charge”, Francesca naviga in Internet e improvvisamente le si apre un orizzonte “diverso” per la piccola, scoprendo l’esistenza e le attività della Lega del Filo d’Oro. “Tra le varie realtà possibili, l’Istituto di Osimo, con il Centro Diagnostico e Riabilitativo, mi ha subito attratta, persuadendomi che ero sulla strada giusta, ma mi spaventava la distanza che ci separava. Non potendo contare su strutture analoghe più vicine, con mio marito Maurizio, docente universitario, abbiamo deciso di prendere comunque contatto. Tuttavia abbiamo inviato alla “Lega” il primo questionario vuoto, perché la bambina era in ospedale, oltretutto sotto l’effetto di sedativi”. Finalmente anche per Maria arriva il momento di essere
accolta a Osimo, dove l’intera famiglia trascorre il periodo da fine agosto a metà settembre. “Durante quelle tre settimane, la prima delle quali dedicata all’iter diagnostico, é stata trattata come una bimba normale. Gli operatori mi hanno aperto gli occhi sulle sue potenzialità, sottolineando le facoltà che possiede e le cose che può riuscire a fare. Adeguatamente stimolata comprende il processo di causaeffetto, riesce a fare dei giochini, come infilare le ciambelline in un perno, e ha mostrato di apprezzare la musica, dal momento che riesce a sentire da un orecchio e anche a vedere. Maria ancora non parla, anche perché è intubata, ma continuando a casa il programma riabilitativo impostato alla “Lega” penso possa fare dei progressi”. “Tutti insieme appassionatamente” L’esperienza osimana è stata “collettiva” perché ha coinvolto non solo i due fratellini,
assistenza specializzata, perché manca una richiesta specifica. L’università forma il suo personale a seconda del bisogno. Le fisioterapiste erano specializzate da poco tempo, per cui hanno addirittura scattato una serie di foto alle operatrici di Osimo per documentare il loro lavoro. Certamente per tutti il soggiorno è stato positivo, anche grazie al clima che si crea con le educatrici e con tutto il personale, compreso quello amministrativo, che si è dimostrato sempre disponibile e si è adeguato ai ritmi della bambina”. Reduce da un importante intervento al cuore, durato ben quattordici ore, Maria, tornata in ospedale a Roma, adesso dovrà subire altre operazioni di preparazione ad una crescita perlomeno soddisfacente, ma già la sua mamma pensa con gioia al
prossimo viaggio a Osimo. “Il dono di Maria” “Convinti della efficacia dei programmi riabilitativi abbiamo persino chiesto se fosse possibile abbreviare il lasso di tempo che ci separa dal secondo soggiorno a Osimo, che però avverrà tra un anno e durerà le due settimane previste. Grazie all’Associazione abbiamo smentito quanti a Cosenza ritenevano che non valesse la pena darsi tanto da fare e che non dovevo insistere con le terapie in quanto Maria era considerata un “soggetto di serie B”. L’operato del personale è più che positivo, anche per il supporto psicologico che fornisce alla famiglia. A noi, che rappresentavamo il classico esempio di persone sane e appagate, ha fatto capire quanta ricchezza Maria ci ha portato in dono”. Ora, superata l’angoscia iniziale dovuta alla scoperta della Charge, i genitori possono sperare in un futuro migliore per la figlia. Gli stessi fratellini partecipano alla “rinascita” della sorellina stimolandola in ogni modo, coccolandola, chiamandola, coprendola di baci e imboccandola, come hanno visto fare a Sonia, l’operatrice che a Osimo si occupava della bambina. In primavera Maria dovrà affrontare un altro importante intervento cardiaco. L’augurio per lei è di tornare in estate alla Lega del Filo d’Oro, pronta a fare altri passi avanti.
Ancora grazie a chi ci sostiene Vogliamo dire grazie a tutti coloro - privati e aziende - che hanno scelto una o più proposte del nostro Catalogo Regali di Natale. Il loro gesto è la testimonianza più valida della volontà di partecipare concretamente alla nostra crescita e rappresenta per noi un aiuto prezioso e uno stimolo a proseguire nel nostro impegno e nel nostro lavoro. E se qualcuno deve ancora decidere il regalo “dell’ultimissimo momento”, c’è la possibilità di contattare subito il nostro Ufficio Comunicazione e Raccolta Fondi tel. 071.7231763 email: natale@legadelfilodoro.it sito internet: www.legadelfilodoro.it
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I NOSTRI VOLONTARI SONO DA SEMPRE UNA RISORSA PREZIOSA: SENZA DI LORO TANTE INIZIATIVE SAREBBERO IRREALIZZABILI
“Offro soltanto un po’ del mio tempo, ricevo in cambio una ricchezza che non dimentico più” Queste le parole che emergono in tutte le testimonianze dei partecipanti all’incontro di Modena. I lavori del 7° Forum dei Volontari sono stati aperti il 9 novembre dal presidente della Lega del Filo d’Oro, Francesco Marchesi, che ha ringraziato tutti per il “lavoro” che svolgono al nostro fianco, e dal sindaco di Modena, Giorgio Pighi, che ha confermato la soddisfazione per la prossima apertura del nostro nuovo Centro, la stima e la fiducia nell’impegno e nell’operato dell’Associazione, la serenità ritrovata di tante famiglie. Sono poi seguiti due interventi che hanno molto coinvolto i presenti. Andrea Zorzi, ex giocatore nella Nazionale di Pallavolo e
oggi commentatore televisivo, e Giuliano Beltrami, non vedente, docente di Lettere, dirigente di Cooperative Sociali, giornalista, hanno riportato le loro esperienze di vita. Zorzi ha voluto sottolineare quanto sia stretto il legame fra lo sport “vero”, quello amatoriale ricco solo di valori morali, e il volontariato che quegli stessi valori condivide: entrambi danno vita a “squadre” nelle quali si cerca di dare il meglio di sé non guardando mai alle possibili man-
canze dei propri compagni, ma, anzi, aiutandoli e sostenendoli. Beltrami ha spiegato quanto spesso sia difficile, in un mondo come il nostro dove si guarda più all’esteriorità che ai sentimenti, credere nello “spirito di squadra”, ma che chi ci riesce, com’è per i volontari, offre tanto e riceve molto di più. In serata è stato proiettato il video “Un Senso Diverso”, realizzato da Eros Achiardi e Barbara Maffeo di Roma, che illustra con molto realismo la realtà dei nostri ospiti al Centro di Riabilitazione e alla Comunità Kalorama di Osimo. Nei due giorni successivi si sono susseguite numerose testimonianze di volontari che, provenienti da molte regioni, offrono il loro prezioso aiuto nelle diverse attività organizzate dai nostri Centri e dai servizi territoriali. Molti sono con noi da tanto tempo, altri da poco, tutti seguono corsi di formazione prima di “prendere servizio”, sono ricchi di una profonda, indispensabile sensibilità e affermano di sentirsi molto supportati, quasi “coccolati” dall’Associazione, che considerano una grande famiglia di cui fanno parte. Qualche testimonianza Massimo V., Modena, che da tre anni dedica parte del suo tempo agli amici seguiti dalla
nostra sede territoriale del capoluogo emiliano, in settembre ha vissuto la sua prima esperienza di “weekend di sollievo”, attività organizzata per offrire momenti di relax alle famiglie mentre i figli vengono seguiti e intrattenuti dai volontari: “La prima cosa che mi viene in mente pensando a quei giorni è l’affiatamento che si era creato fra tutti noi, volontari, genitori e le quattro ragazze: un aspetto importante perché ovunque vi siano armonia e serenità tutto riesce meglio. Non è stata semplicemente una gita, ma un susseguirsi di momenti importanti per ogni partecipante e credo che il “sollievo” sia stato per tutti”. Adelmo D.S., Osimo: “L’attività chiamata “OroSwim” vuole essere un momento di svago e di ricreazione nell’ambiente acquatico. Nulla è programmato né prestabilito: si entra in acqua e ci si lascia trasportare dall’umore del giorno. I ragazzi sono sempre entusiasti, dei veri “pesciolini” e noi volontari facciamo del nostro meglio per rendere divertenti questi momenti, cercando di capire com’è l’umore e inventandoci qualche gioco nuovo, sempre accompagnato da risate e allegria. Io ho cominciato a partecipare un
Informarsi ora è più facile Per ottenere maggiori indicazioni su come sostenere le attività della Lega del Filo d’Oro o effettuare donazioni con carta di credito o periodiche chiamate il nostro
anno fa: il primo incontro in acqua con i ragazzi è stato fantastico e, complice l’ottimo rapporto anche con gli altri volontari, ho deciso di continuare”. Ippolita P., Roma: “Sono volontaria presso la sede romana da 5 anni, ho partecipato a 3 soggiorni estivi e a 2 Forum... Durante i soggiorni io sono lì solo per “Loro”, gli amici sordociechi: per essere occhi e orecchie, a volte spalla, accompagnatrice, guida o intrattenitrice. La stanchezza si accumula, si dorme poco, le richieste sembrano sempre più assurde, ma nessuna difficoltà deve far vacillare noi volontari o farci pensare di non potercela fare: alla fine ci si diverte, si fa amicizia, si ride, ma è solo la magia che si può creare a un soggiorno”. Il “nostro” volontariato Presentando il libro da lei scritto sulla vita di Sabina Santilli, la nostra fondatrice, “Le mie dita ti hanno detto”, Sara De Carli, giornalista, ha citato alcune parole della stessa Sabina, che tanto a cuore aveva i volontari e il loro operato: “Alla base di ogni aiuto a un handicappato deve esservi il rispetto della persona, dei suoi diritti e
della sua dignità… La vera disponibilità d’animo ha pure bisogno di essere illuminata e guidata dalla conoscenza e dalla consapevolezza del suo compito... per dare l’aiuto a proposito e non in maniera da mortificare la dignità umana. Ma poi neanche la specializzazione serve a nulla se non c’è l’amore verso le persone che si vuole aiutare... È meraviglioso essere in compagnia, avere un aiuto comprensivo, ma anche e soprattutto contraccambiarlo e poter donare agli altri tutta la gioia di cui noi siamo capaci”. Ecco, questo è il volontariato alla Lega del Filo d’Oro, come lo ha inteso Sabina e com’è da sempre. Grazie! Al termine dei lavori il nostro segretario generale, Rossano Bartoli, ha voluto ringraziare tutti i partecipanti e anche i volontari che non hanno potuto essere presenti: “In tante regioni voi, che avete età molto diverse, che coinvolgete spesso intere famiglie, siete per noi una risorsa preziosa e insostituibile. Il Forum, che uno di voi ha definito una vostra “SPA per l’anima”, è un’importante occasione che permette a noi di capire, attraverso le vostre testimonianze, quanto l’Ente si sia sviluppato e quanto siamo uniti, come una grande “famiglia”, parola che, come ha detto tempo fa un altro di voi, è acronimo di Fiducia, Arricchimento, Mutualità, Iniziativa, Generosità, Laboriosità, Impegno, Amore! Grazie di esserci vicino sempre e, speriamo, in futuro tanti di più”.
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DALL’ASSOCIAZIONE
VISTI DAL VICINO Dayana, volontaria “a prima vista” «Ho cominciato 16 anni fa per provare un’esperienza nuova, quasi per gioco, come aspirante insegnante e invece è diventata motivo di vita a cui non saprei più rinunciare…». Dayana Galassi racconta così il suo impegno di volontaria presso la Comunità Kalorama della “Lega”. La proposta più vicina alla realizzazione del suo desiderio di occuparsi degli altri è stata quasi scontata per lei che vive ad Osimo. L’allora 17enne studentessa delle Magistrali rimase “folgorata sulla strada del Kalorama” incontrando Angelo che, accompagnato da un’operatrice, tornava felice dal mercato nascosto dietro un enorme ficus. La simpatia a prima vista per un sordocieco appassionato di floricoltura convinse Dayana ad occuparsi di chi ha difficoltà a comunicare, a intraprendere la via del volontariato e a non abbandonarla mai più. «Veramente volevo insegnare, ma, dopo la laurea in Filosofia nel 2002, alla quale intervennero gli stessi ospiti della Comunità, decisi di dedicarmi alla disabililità. Prima mi sono specializzata in “sostegno”, ma, essendo cambiata la
legge, ho preso una seconda laurea in Scienze della Formazione nel 2009. Ora in effetti faccio l’insegnante di sostegno nella scuola dell’infanzia, ma non dimentico quegli alunni sordociechi che mi hanno indicato il compito più adatto a me». Nei primi anni Dayana dedicava tutto il suo tempo agli ospiti del Kalorama, partecipando anche ai soggiorni estivi al mare e in montagna. In seguito, a causa degli impegni lavorativi, ha dovuto ridurre la frequenza delle sue presenze, ma si dedica con identica passione e incrollabile dedizione a questa attività. «Da sempre gli ospiti del Kalorama sono presenze irrinunciabili nella mia vita e al Centro mi sono sentita come in una famiglia, dove non esi-
stono distanze tra dirigenti e vari operatori. Il volontariato è parte integrante della mia vita. Mi coinvolge e mi gratifica. Ad esempio ricevo ogni anno, da ben dieci anni, tre o quattro lettere da un sordocieco di Bari che, dopo aver trascorso un soggiorno con me, mi ricorda ancora, senza avermi più incontrata, e mi scrive per chiedermi come sto e come va il mio lavoro. Questo è il tipo di ricchezza donata dal volontariato. A tutti consiglio di fare questa straordinaria esperienza, che fa crescere “dentro” e dà una visione della vita completamente diversa. Anche la mia famiglia ha condiviso la mia scelta, ospitando spesso a casa persone sordocieche che con noi si aprono e ci raccontano le loro vicende». Dayana, tra l’altro, non è mai mancata ai Forum del Volontariato che si svolgono dalla fine degli anni ’90. «Per tre giorni lo spazio è tutto dei volontari e l’occasione permette a ognuno di noi di mettere gli altri a parte delle proprie esperienze. Il Forum è un modo per ritrovarci, arricchirci ed effettuare uno scambio di vedute utile per svolgere sempre meglio il nostro lavoro».
Un filo d’oro con i giovanissimi
Anche i più piccoli incontrano la nostra realtà Sono 130 i bambini di età compresa fra i 3 e i 6 anni che frequentano la Scuola dell’Infanzia di Osteria Nuova di Montelabbate (Pu) e che cominciano a conoscere i nostri ospiti loro coetanei per capire la loro realtà attraverso giochi, favole, piccoli gesti di solidarietà. Il progetto di sensibilizzazione, articolato in tre fasi successive, ha preso il via lo scorso ottobre con un incontro fra Emanuela Storani, il nostro istruttore di Orientamento e Mobilità, gli insegnanti e i bambini ai quali sono state presentate, sotto forma di gioco, le nostre atti-
vità. La seconda fase prevede la visita dei nostri ospiti e la conoscenza del mondo della sordocecità attraverso brevi percorsi sensoriali, quaderni tattili costruiti dai bambini stessi, giochi insieme, recite basate su storie e favole; successivamente gli alunni verranno invitati a rinunciare a un giochino o a un dolcetto raccogliendo le monetine
equivalenti in un salvadanaio sapendo di poter così sostenere le attività riabilitative a favore dei loro nuovi amici meno fortunati. La terza e ultima fase prevede un incontro con un nostro rappresentante e una piccola festa per la consegna della somma raccolta, i ringraziamenti e i saluti. Un progetto, questo, che sta coinvolgendo molto sia i piccoli alunni, sia i nostri giovanissimi ospiti, che ha fatto nascere affetto e comprensione, che offre un importante ricordo per crescere “migliori” perché, si sa, i bambini non dimenticano mai più i momenti belli della loro infanzia.
Ultimi Seminari 2012 “Emozioni e apprendimento scolastico” (Ancona, 11 ottobre) e “La scuola incontra la famiglia quando l’alunno è con disabilità” (Molfetta, 26 novembre): questi gli ultimi Seminari di Studio del 2012 che abbiamo organizzato per chi opera accanto a persone con gravi problemi. Svolti da esperti, i due incontri saranno seguiti da altri nel 2013, per aiutare operatori, insegnanti, educatori ad acquisire ulteriori esperienze e a pensare alle famiglie come “risorsa fondamentale”.
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AV V E N I M E N T I
Anche noi abbiamo “corso” il Rally Sì, perché sulle fiancate delle macchine in gara e su quelle degli organizzatori era ben visibile il nostro logo, mentre i nostri volontari sono stati presenti durante le verifiche tecniche per distribuire materiale informativo e sensibilizzare partecipanti e pubblico alle iniziative e attività dell’Ente. Così anche noi abbiamo “corso” il 1° Rally Ronde Scicolone “Circuito Cefalù e Madonie” organizzato dal Team Palikè di Palermo per ricordare Salvatore Scicolone, giovane appassionato prematuramente scomparso. Una bellissima occasione
per farci conoscere e per ricevere un sostegno prezioso perché l’Associazione Ufficiali di Gara “Nando Di Falco” ha voluto devolverci parte del loro rimborso spese.
Al caro amico Giovanni Battista e a tutti coloro che hanno voluto accogliere la sua richiesta va il nostro ringraziamento e ancora tanti auguri per i suoi bellissimi 50 anni!
la brochure dell’Associazione Culturale all’interno della quale è inserita una presentazione della Lega del Filo d’Oro. Grazie di averci scelto e di volerci aiutare!
Le nozze d’oro con la vita…
Il nostro logo per una stagione
La generosità vola su due ruote
E’ la stagione teatrale 2012-2013, durante la quale l’Associazione Culturale “Il Mosaico”, che gestisce il Teatro “Moderno” di Vigevano (Pv), ha deciso di supportare il nostro Ente. Nel corso di una recente conferenza stampa, a cui ha partecipato anche Alberto Bianchi, direttore del Centro di Lesmo, sono stati presentati il cartellone degli spettacoli con il nostro logo e
Si è svolto anche quest’anno a Casacanditella (Rm) il tradizionale e molto atteso “Cicloraduno di solidarietà”, organizzato dalla locale Associazione Sportiva “Tutti a Ruota”. Come sempre i partecipanti sono stati davvero numerosi e hanno gareggiato con agonismo, lealtà e grande cuore. Per il nostro Ente, a cui la manifestazione è stata dedicata, era presente la
…il dottor Giovanni Battista Brandi, notaio di Molfetta (Ba), ha voluto festeggiarle con tanti amici e con un gesto davvero generoso: niente regali, ma una raccolta fondi a nostro favore! Erano presenti anche Rosa Francioli, ex presidente del Comitato dei Familiari della Lega del Filo d’Oro, e due mamme di ragazzi seguiti dal Centro socio residenziale pugliese.
Quando i punti offrono solidarietà Nei 71 ipermercati “Oasi” e supermercati “Tigre” del Gruppo Gabrielli di Ascoli Piceno fino al prossimo 4 giugno i titolari di Carta Unika, in base ai punti raccolti, hanno diritto ai premi offerti dal nuovo Catalogo 2012-2013. Fra tutti si può scegliere il “premio solidale” devolvendo parte dei punti alla Lega del Filo d’Oro, con la quale il Gruppo conferma l’ormai consolidata partnership e che riceverà la somma equivalente. Analoga l’iniziativa del Gruppo Buffetti di Roma che, con il Catalogo Premi 2012-2014 reperibile negli 800 punti vendita in Italia, invita i suoi clienti a offrire a noi parte dei punti e ci consegnerà il contributo raccolto al termine dell’iniziativa. Due esempi di concreta solidarietà davvero preziosa: grazie!
mamma di un ragazzo seguito dalla sede territoriale di Roma da poco scomparso, insieme a due volontari molto coinvolti nel rispondere alle domande e nel fornire informazioni sulle nostre attività.
È arrivata a Osimo una “piccola 500” È comoda, maneggevole, simpatica l’utilitaria consegnata al nostro segretario generale, Rossano Bartoli, dal presidente della Società Cooperativa COAL, Carlo Palmieri, quale premio non assegnato nel concorso “VinciSubitoCoal” che la Società di Camerano (An) ha organizzato per festeggiare i 50 anni di
Olga M. Sesto S. Giovanni (Mi)
nostro portafortuna sul cammino che vogliamo percorrere verso significativi traguardi.
CI HANNO AIUTATO ● ● ● ● ● ●
Oleificio dei Fiori srl - Fara Sabina (Ri) Associazione Dilettantistica Alma Juventus - Fano (Ps) Associazione Convittori Amici Collegio Campana - Osimo (An) Arese Bikers Motoclub - Arese (Mi) Gruppo Musicale della Pasquella - Sant’Elpidio a Mare (Fm) Rotaract Club - Palermo... ... e tantissime altre persone che ci hanno devoluto i loro contributi o hanno organizzato manifestazioni a nostro favore
Trilli nell’Azzurro
L A P O STA Carissimi, ho ricevuto la vostra lettera dello scorso settembre e vi ringrazio dei doni, che ho gradito moltissimo. Sono contenta che il mio piccolo contributo possa essere utile ai bambini che voi seguite. Ora proverò ad aggiungerne un altro, secondo le mie possibilità. Voglio inoltre ringraziarvi per tutto quanto fate per rendere più vivibile la vita di tanti bimbi e continuerò a fare quanto mi è possibile finché, data la mia tarda età, potrò farlo. Cari saluti a tutti voi.
attività dei suoi numerosi supermercati. La donazione dell’auto è prevista dalla normativa che regola questo tipo di manifestazioni: i premi non ritirati devono essere destinati alle Onlus, una modalità per offrire sostegno concreto a chi lavora in aiuto a persone che ne hanno bisogno. E questa simpatica macchina sarà il
Siamo noi che ringraziamo Lei, gentile Signora Olga, per il generoso sostegno che da tempo ci offre e che, unito a quello di amici sinceri come Lei, ci consente di continuare ad aiutare i nostri ospiti migliorando le strutture e i servizi. “Data la Sua tarda età”, come ci scrive, vorrebbe essere “Nonna Olga” per i nostri bambini? Ne sarebbero felici e, se potrà venire a trovarli, Le regaleranno un grande sorriso e un abbraccio. Grazie ancora. A tutti i bimbi della Lega del Filo d’Oro un caloroso e affettuoso augurio di
Buon Natale, sperando che la vita offra loro solo cose belle e tanta serenità. Grazie a tutti coloro che si prendono cura “fisicamente” di questi bambini: siete degli angeli!!! Auguri di vero cuore. Stefania C. Catanzaro Buon Natale anche a Lei, cara amica. Grazie per le Sue parole: non siamo “angeli”, ma ci impegniamo fortemente per cercare di offrire un futuro migliore a chi, come i nostri piccoli ospiti, ne ha tanto diritto. E la Sua letterina ci sprona a proseguire sul nostro cammino.
Cari amici, vi scrivo queste poche righe per farvi sapere che ho ricevuto il cuore profumato, le buste e gli auguri natalizi e il foglietto per fare qualche pacchettino. Vi ringrazio di cuore. Ho pensato di farvi giungere alcune “presine” che ho fatto con le mie mani: vi potranno essere utili in cucina. Vi saluto con rispetto e stima. Mamma Carmelina Cava dei Tirreni (Sa)
Grazie davvero per le Sue “presine”, che sono proprio belle. Le metteremo sull’Albero di Natale che ogni anno i nostri ospiti, insieme ai loro educatori, preparano al Centro di Riabilitazione. Passate le feste, diventeranno un prezioso aiuto nella “casetta”, durante le ore del “Laboratorio del Gusto” di cui raccontiamo proprio in queste pagine. Buon Natale e ancora grazie di tutto!
UN DOLCE RICORDO L’11 novembre Nonna Laura avrebbe compiuto 101 anni. Purtroppo è scomparsa più di un anno fa, ma Laura Mella, la nipotina che ne porta il nome, ospite del nostro Centro di Lesmo, la ricorda sempre con grande affetto.
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