Trilli nell'azzurro - Gennaio 2013

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Gennaio - Febbraio

n.1/2013 Dal 1964

Notiziario ufficiale della LEGA DEL FILO D’ORO

Una lunga storia di solidarietà per i sordociechi

Lega del Filo d’Oro - ONLUS via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)

L’editoriale

PRIMO PIANO

di Rossano Bartoli Cari amici, all’inizio di questo nuovo anno abbiamo dato il via all’attività nel Centro socio riabilitativo di Modena. Si tratta di un ulteriore servizio, per rispondere sempre più e meglio alle esigenze di chi si rivolge a noi, che porta a cinque il numero delle strutture residenziali attive sul territorio nazionale. Il prossimo obiettivo è la realizzazione della nuova sede di Osimo, che consentirà di aumentare sensibilmente la capacità operativa del Centro oltre che di accorpare in un unico complesso i diversi servizi oggi dislocati nel territorio cittadino. Il 2013 si prospetta quindi un anno particolarmente impegnativo, ma siamo incoraggiati a continuare in questo cammino di crescita dalle sollecitazioni che ci arrivano da tanti genitori e dalla solidarietà dei nostri sostenitori. In questo numero approfondiamo il ruolo della famiglia all’interno della Lega del Filo d’Oro e l’importanza del suo coinvolgimento nel percorso educativo e riabilitativo, anche in vista di un reinserimento della persona sordocieca e pluriminorata psicosensoriale a casa e nel proprio ambiente di vita.

NEL 2013 SI TERRÀ L’8a ASSEMBLEA DEI FAMILIARI DELLE PERSONE SORDOCIECHE

Far crescere i ragazzi è far crescere le famiglie La famiglia da noi è più che un partner: è un patrimonio fondamentale del percorso riabilitativo

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l 2013 ha in serbo un appuntamento importante per la Lega del Filo d’Oro: l’ottava Assemblea dei familiari. Per genitori e fratelli delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali seguite dall’associazione sarà un importante momento di confronto e di dialogo. Non si tratta però di un evento isolato: l’assemblea si inserisce piuttosto dentro una trama costante di relazioni e scambio tra le famiglie e i professionisti, che alla Lega del Filo d’Oro è una prassi consolidata. «Si tratta di una scelta ben precisa, fatta più di trent’anni fa. Siamo stati i primi», spiega Patrizia Ceccarani, direttore educativo riabilitativo al centro di riabilitazione di Osimo. «La famiglia è il nostro primo partner. Lavoriamo con i ragazzi e sui ragazzi, certo, ma siamo convinti che tutto questo deve accompagnarsi anche con un lavoro per far crescere le famiglie. Diciamo che da noi, insieme al ragazzo, entra tutta la sua famiglia. E che lavorando tutti insieme, si cresce tutti». > A PAGINA 2

Foto di gruppo. La settima Assemblea delle famiglie, nel 2010 a Nocera Umbra

ATTUALITÀ

DAI CENTRI E DALLE SEDI

A GENNAIO 2013 SONO PARTITE LE ATTIVITÀ

Vorrei essere una sirena

La casa di Modena ha i suoi primi abitanti

Sofia è uno dei protagonisti dello spettacolo Musicalmente Natale, messo in scena a Osimo dagli ospiti giovani e adulti del centro riabilitativo. Lo spettacolo ha messo in luce gli importanti risultati che si possono raggiungere attraverso il teatro: un metodo che la Lega del Filo d’Oro ha scelto esattamente dieci anni fa. Sofia, nella sua letterina a Babbo Natale, chiedeva di diventare una sirena, «per nuotare libera fra le onde». Per qualche istante il suo sogno si è avverato. > A PAGINA 4

Gabriele, Stefano, Marina, Carlo. Sono loro i primi che hanno traslocato nella nuova casa della Lega del Filo d’Oro, a Modena. Il centro residenziale ha aperto il 7 gennaio 2013 e nel giro di poche settimane gli ospiti accolti sono già sei. Particolarmente emozionante è stato l’ingresso di Gabriele: lui ha 24 anni, è originario di Modena, e fu proprio suo papà, nella seconda metà degli anni ’90, il primo a sognare una struttura per i ragazzi come suo figlio in Emilia Romagna, vicino a casa. «Il segreto con loro è non stare mai fermi, a nessuna età», spiega la mamma. «Fermarsi vuol dire regredire. In Gabriele invece io vedo sempre progressi piccoli ma costanti, anche oggi. Così sono serena, anche per il “dopo di noi”». > A PAGINA 3

STORIE DI VITA

Un viaggio con la chitarra in mano Stefano è di Ferrara e ha 48 anni. Più di 28 li ha trascorsi a Osimo, nel centro della Lega del Filo d’Oro. Prima di questo incontro la sua famiglia aveva girato diverse strutture, senza risposte. Qui invece Stefano ha trovato persone che lo hanno accompagnato in tutte le tappe della sua vita, prendendosi carico di esigenze sempre diverse. Lo hanno riconciliato con il mondo, smorzando la sua aggressività. «Accanto alla professionalità abbiamo sempre visto tanto amore, in tutti», dice la mamma: «Questo fa la differenza». > A PAGINA 5

NESSUNO È AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro. Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a: Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN)


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PRIMO PIANO

> DA PAGINA 1

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i tratta di un approccio ben colto e molto apprezzato dalle famiglie, che spesso bussano alla Lega del Filo d’Oro portandosi dietro un carico di sofferenza, delusione, paura e isolamento. I loro racconti sottolineano tutti il senso di “accoglienza” che hanno provato, la nuova “carica” data dal fatto di essere coinvolti in prima persona nel percorso educativo del figlio, la “sicurezza” che nasce dall’essere istruiti con tecniche e metodi da utilizzare anche a casa, per continuare a lavorare con il proprio figlio e aiutarlo a fargli fare tanti piccoli progressi, un passo dopo l’altro. «Non lavoriamo per le famiglie, ma con le famiglie», precisa la dottoressa Ceccarani. «Le famiglie sono un patrimonio fondamentale per il percorso educativo

Informarsi ora è più facile Per ottenere maggiori informazioni su come sostenere le attività della Lega del Filo d’Oro ed effettuare donazioni con carta di credito o periodiche chiamate il nostro

e riabilitativo, possono essere uno stimolo fortissimo ma possono anche diventare un ostacolo all’autonomia. Se il professionista fa un buon lavoro ma non riesce a portarsi dietro la famiglia, il risultato è la tela di Penelope. Così per prima cosa ci siamo concentrati sul coinvolgere la famiglia nel processo educativo-riabilitativo, informandola e formandola sul cosa fare e come fare». Una rivoluzione copernicana Tante mamme definiscono una «rivoluzione copernicana» il fatto che alla Lega del Filo d’Oro possono stare dentro la stanza dove i professionisti lavorano con i loro figli, vederli all’opera, “rubarne” i segreti. I professionisti poi consegnano alle famiglie un “programma”, che sia per le vacanze o per il rientro a casa, con tecniche, metodo, obiettivi. Gli utenti che vivono alla Lega del Filo d’Oro infatti sono ben pochi rispetto a quelli che vengono qui per un trattamento a termine di tre settimane: nella vita di tutti loro - più di 250 persone ogni anno - la famiglia è decisamente l’attore protagonista. «Noi mettiamo sempre in evidenza i punti di forza, dell’utente e della famiglia. Si comincia a lavorare da lì, magari da un aspetto pratico, in modo che il raggiungimento di un obiettivo faccia da stimolo e da volano per un impegno ancora più intenso. Quello che assolutamente è da

evitare è lasciar finire i genitori nel tunnel dei sensi di colpa, non serve a nessuno», spiega Ceccarani. Alla scoperta delle emozioni La tecnica però non bastava. E nemmeno i seppur necessari servizi di informazione, i seminari sulle leggi, i professionisti che rispondono al telefono alle domande dei genitori, i servizi di sollievo per consentire alle famiglie qualche giorno di riposo sereno, magari insieme agli altri figli. Così nel tempo alla Lega del Filo d’Oro hanno deciso di ampliare il raggio d’azione alle competenze emotivo-relazionali. Si lavora su due fronti: il primo è il fatto che i genitori non sono solo “la mamma di” e “il papà di” un ragazzo con disabilità, ma persone con una personalità, una professione, una loro emotività. Quindi si lavora su quello, con l’aiuto di psicologi e con i gruppi di auto aiuto, per crescere nella consapevolezza di cosa vuol dire essere genitori di un figlio che richiede tante attenzioni, come conciliare questo con l’esigenza di normalità degli altri figli, come avvicinare fratelli e sorelle senza schiacciarli sotto una responsabilità più grande di loro. Il secondo fronte d’azione ha l’obiettivo di facilitare la relazione dei familiari con ragazzi che hanno grossissime difficoltà di comunicazione: «costruiamo un sistema di comunicazione anche con i piccolissimi, perché anche rispondendo ai bisogni primari come il bagnetto si può costruire una relazione. Insegniamo

ai genitori a giocare con i loro bambini, perché si tende a dimenticare che questi bambini, come tutti gli altri, hanno bisogno di giocare: solamente che più il bambino è grave più il gioco deve essere strutturato. Così come cerchiamo di far capire che questi ragazzi hanno una loro emotività, seppur così difficile da decifrare. Il ramo potato «Signora, quando lei pota i rami, le spiace tagliare, perché sono belli. Però sa anche che poi la pianta cresce meglio, viene bella robusta, farà più frutti»: il professor Augusto Romagnoli, il primo in Italia a mettere a punto una didattica specifica per i bambini ciechi, usò queste parole per convincere la mamma di Sabina a lasciarla nella sua scuola, a tanti chilometri da casa. Sabina aveva 10 anni e da tre aveva perso vista e udito per una meningite. Quasi quarant’anni dopo quella bambina, Sabina Santilli, avrebbe fondato la Lega del Filo d’Oro. Quello della diagnosi precoce per lei era un chiodo fisso, già allora: «non si può attendere che questi piccoli perdano tutta la duttilità ed elasticità ad una educazione», diceva. In quasi cinquant’anni di attività della Lega del Filo d’Oro, tante mamme hanno lasciato Osimo con il cuore gonfio del dolore del distacco e l’impressione di aver tagliato un ramo, come la mamma di Sabina. Ma altrettante hanno avuto la gioia di vedere quel ramo fiorito.

Per le occasioni più gioiose della tua vita, battesimo, comunione, cresima, matrimonio, anniversario, laurea sostituisci le tradizionali bombon bomboniere iere con quelle della Lega del Filo d’Oro e contribuisci così ad aiutare i bambini e gli adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali.

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ATTUALITÀ LA GIOIA DI CHI FINALMENTE HA POTUTO AVVICINARSI AI PROPRI CARI

Nuova casa, con il calore di sempre I primi utenti hanno fatto il loro ingresso nel nuovo centro residenziale di Modena, che ora è ufficialmente operativo

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abriele, Stefano, Marina, Carlo. Sono loro i primi abitanti della nuova casa della Lega del Filo d’Oro, a Modena. Il centro residenziale ha aperto il 7 gennaio 2013 e nel giro di poche settimane gli ospiti accolti saranno sei. Particolarmente emozionante è stato l’ingresso di Gabriele (in foto). Lui oggi ha 24 anni, anche se - dice la mamma Anna Fausta - ha ancora «il musetto di un ragazzino». Se questa struttura è nata, un po’ è pure merito suo. Fu suo papà Callisto, infatti, nella seconda metà degli anni ’90, il primo a sognare una struttura per i ragazzi come suo figlio, ma in Emilia Romagna, vicino a casa. Gabriele stava a Osimo, era solo un bambino, ma i suoi genitori già avevano in testa il «dopo di noi». Papà Callisto è scomparso nel 1999, ed è la mamma oggi a spiegare: «Io

voglio che Gabriele continui la vita che fa oggi alla Lega del Filo d’Oro, piena di stimoli, di relazioni e di dignità», dice. «L’ho visto troppe volte: se ti fermi un attimo, questi ragazzi vanno subito indietro. Invece alla Lega del Filo d’Oro vedo che Gabriele fa progressi continui, piccoli ma costanti. È un po’ come scalare una montagna: non arrivi in cima correndo, ma solo un passo per volta». Per questo è importante avere una struttura vicina: «i genitori si sobbarcano chilometri», dice Anna Fausta, «ma domani? Se Gabriele è vicino a casa, per i fratelli sarà più facile seguirlo». Anna Fausta ha pianto, quando dopo tanti anni ha detto addio agli operatori di Osimo e alle colline marchigiane: «c’è la gioia di un sogno che si realizza, la gratitudine per persone straordinarie, e un po’ di paura per come Gabriele

saprà adattarsi alla nuova struttura. Anche se lui ha un piccolo residuo visivo, si orienta molto con la luce e i colori. Ma sono serena, perché la Lega del Filo d’Oro è un mondo, una famiglia, e sono certa che qui Gabriele troverà le stesse cose che ha trovato a Osimo». «È una certezza che i genitori colgono», spiega Rossano Bartoli, segretario generale della Lega del Filo d’Oro, ricordando che con la sede di Modena la Lega ha superato i 500 dipendenti. «Il personale è entusiasta, è stato preparato da noi, ha fatto un tirocinio a Osimo… Indubbiamente serve un periodo di adattamento, però abbiamo già aperto altre sedi, è un’esperienza collaudata». Altri genitori, pure loro pronti al trasferimento, hanno trovato queste bellissime parole per esprimere i loro sentimenti: «si cambia casa, ma la famiglia resta sempre la stessa». •

Gabriele. Originario di Modena, è tra i primi abitanti della nuova casa

MOLTE LE AZIENDE CHE GIÀ CI SOSTENGONO COME SPONSOR TECNICI

A Osimo sta per partire un cantiere: il Progetto Linguetta decolla La nuova struttura riunirà tutti i servizi, con ancora più efficienza e qualità. E gli spazi per accogliere sempre più persone

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l primo plastico presentato alla cittadinanza risale al 1989. Dopo tanti anni e dopo tante vicissitudini che hanno costretto a cambiare radicalmente il progetto, l’idea di riunire in un’unica nuova sede tutte le strutture della Lega del Filo d’Oro a Osimo sta per diventare realtà. Ne parliamo con il presidente, ing. Francesco Marchesi, che ci aggiorna sulle ultime novità.

costi, in particolare attraverso gli sponsor tecnici e la gestione diretta del cantiere, con un’adeguata direzione dei lavori. Nello stesso tempo è una scelta che vuole favorire tutte le aziende del territorio: il cantiere della Linguetta, dal nome della via di Osimo dove sorgerà la struttura, avrà quindi una ricaduta importante sul nostro territorio, direi anzi di tutto l’ambito regionale.

Da tanto tempo se ne parla, quando si parte con il cantiere? Il cantiere aprirà in primavera, sicuramente. Stiamo attendendo l’inizio dei lavori della Strada di Bordo, che è collegata con una parte consistente delle opere di recinzione del lotto. Il cantiere vero e proprio della struttura partirà immediatamente dopo.

All’interno di questi contatti con le aziende per trovare gli sponsor

tecnici c’è n’è uno particolare… Il presidente nazionale di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha avuto modo di conoscere da vicino la Lega del Filo d’Oro con una visita che ha fatto presso il nostro centro di Osimo a metà novembre insieme a sua moglie, la signora Adriana. Ha visitato la struttura intrattenendosi con gli ospiti e gli operatori ed esprimendo parole di elogio e di disponibilità a contribuire, mantendendo il rapporto con noi. Che significa “disponibilità”?

Quindi siete pronti? Abbiamo già individuato una ventina di aziende che faranno da sponsor tecnici e sono in fase di svolgimento le gare per i primi appalti. Perché parla al plurale? Abbiamo deciso di suddividere questo intervento in più appalti, fatti per tipologia. Questo ci consente di abbattere i

Osimo. Giorgio Squinzi e la moglie tra Francesco Marchesi e Rossano Bartoli

Nel nostro libro dei visitatori ha scritto questa frase: «Ammirati da quello che fate, potete contare su di noi». La sua azienda è già tra gli sponsor tecnici. Il progetto Linguetta prevede un impegno economico notevole. Perché la Lega del Filo d’Oro si lancia in un progetto così grande, proprio in un momento di diffusa crisi economica? Questo è un progetto partito molti anni fa. Noi ormai siamo “obbligati” ad avere una struttura in un unico sito, sia per risparmiare sulle locazioni sia per ampliare la nostra offerta di servizi, nonché per adeguare le nostre strutture, migliorandole. Abbiamo la possibilità di finanziare in parte questo intervento alienando il patrimonio immobiliare non strumentale dell’ente: tutti quegli immobili che la Lega del Filo d’Oro ha ricevuto in eredità prossimamente verranno alienati per finanziare questo intervento. Ovviamente poi nei prossimi anni ci saranno tutta una serie di iniziative per sostenere questo cantiere, e siamo certi che i nostri sostenitori ci accompagneranno con la consueta generosità. •


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DAI CENTRI E DALLE SEDI PICCOLE PILLOLE PER CAPIRE COME LA SCELTA DI APRIRSI AL TERRITORIO FA BENE A TUTTI

A stare insieme c’è più gusto Sono tante le iniziative messe in campo in tutta Italia, all’insegna della fantasia e della ricerca di stimoli sempre più ricchi

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eatro, tartufi, cori, letture animate, pizze e brindisi: gli ultimi mesi dell’anno nei centri della Lega del Filo d’Oro sono stati ricchi di allegria e incontri. Operatori e volontari ce la mettono tutta per realizzare sempre più attività, perché le esperienze in un nuovo ambiente e gli incontri con nuove persone sono strumenti eccezionali per stimolare le capacità dei nostri ospiti e sollecitare nuovi progressi. Lesmo

I ragazzi delle medie in visita per capire cosa fare da grandi Da grande? Vorrei lavorare con i sordociechi, come ho visto alla Lega del Filo d’Oro. Tra i cento ragazzi di III media che lo scorso dicembre hanno visitato il centro di Lesmo, forse per qualcuno scatterà il colpo di fulmine. O semplicemente si ricorderà delle emozioni e delle persone incontrate quel giorno. Al Centro Socio-Sanitario Residenziale ai ragazzi sono state presentate le varie figure professionali che vi lavorano, dagli educatori agli infermieri agli assistenti sociali, con l’incontro di una persona “in carne ed ossa” per ogni professione. Anche la festa di Natale è stata organizzata al centro insieme alle scuole: i cori degli alunni di cinque classi IV della scuola elementare hanno allietato circa 200 persone, in un bel momento di condivisione fra due realtà dello stesso territorio, molto diverse ma ormai affettuosamente unite. Ancora da Lesmo arriva il profumo dei due kg e mezzo di tartufo donato alla Lega del Filo d’Oro dai tartufai lariani nella ormai tradizionale tartufata di fine novembre. L’ultimo contributo è arrivato “in diretta”, dal tartufaio Ivo accompagnato dalla sua cagnetta Dea. La serata è stata un successo.

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Napoli

Molfetta

Calici alzati sulle note di Verdi: alla scoperta del teatro San Carlo Il 2013 ricorderà i 200 anni dalla nascita di Giuseppe Verdi. A Napoli hanno giocato d’anticipo: lo scorso 22 novembre gli utenti, gli operatori e i volontari del servizio territoriale della Campania hanno visitato il Teatro San Carlo di Napoli, dove era in cartellone proprio La Traviata. La scoperta del teatro è iniziata dalle sartorie, dove - raccontano entusiasti i visitatori - «abbiamo potuto apprezzare e addirittura indossare gli abiti scenici. Tra copricapi, corpetti e panciotti tutti ci siamo sentiti un po’ protagonisti». La visita del teatro più antico d’Europa è proseguita in platea, dove la guida ha spiegato alcune scelte architettoniche, per poi passare nell’elegante foyer e salire nei palchi, dove i visitatori hanno provato l’emozione di accomodarsi nel palco reale. E dopo l’opera, un’ottima pizza. Ovviamente con un brindisi in onore di Verdi.

E adesso il “Filo d’Oro” diventa anche un coro Il “Filo d’Oro” ora è anche un coro. Si chiama Gold Wire Ensamble (“Gruppo Filo d’Oro” in inglese) il coro composto dagli operatori del centro di Molfetta. Un’idea bella e spontanea, che testimonia come i dipendenti della Lega del Filo d’Oro siano coinvolti Sette note. Il Gold Wire Ensamble di Molfetta personalmente, anche con l’affetto e la passione, nel loro impegno accanto alle persone sorscoppiettante insieme a un gruppo di docieche. Il coro ha debuttato con il scout, che nel week end del 29-30 diConcerto di Natale del 13 e 14 dicemcembre hanno tenuto lì il loro campo. bre: la prima serata è stata dedicata a utenti e familiari, la seconda è stata Osimo aperta al pubblico. Sulle note dei tradiPagine piccanti e pagine amare: zionali canti natalizi, le voci del coro gusto e parole si esaltano hanno raccolto per la Lega del Filo A stare insieme c’è più gusto. Lo stanno d’Oro una bella offerta. Il Centro di Molscoprendo, ancora una volta, i giovani fetta ha anche vissuto un fine anno adulti che fanno riferimento al servizio territoriale di Osimo, attraverso il percorso “Letture ad alta voce”: otto pomeriggi all’insegna della cultura, del gusto e del divertimento, realizzati fra dicembre 2012 e marzo 2013 in collaborazione con il Comune di Civitanova Marche. Ogni incontro si apre con la lettura ad alta voce di alcune pagine, seguite da degustazioni a tema: dolce, piccante, amaro, frizzante… Grazie a questi appuntamenti si è formato sul territorio cittadino un piccolo gruppo di giovani adulti, con disabilità e non. Il risultato? Più socializzazione e una rete di relazioni allargata. Le degustazioni, inoltre, hanno stimolato gusto e olfatto, fatto importantissimo per i nonvedenti coinvolti nell’esperienza.•

A teatro. Il gruppo di Napoli in gita al teatro più antico d’Europa, il San Carlo

mano di Mimì scalda tutta la sala e io yszard Kapuscinski, un grandisL’ATTIVITÀ TEATRALE COMPIE DIECI ANNI tiro fuori il primo fazzoletto. Ogni gesto simo giornalista, diceva che il lascia trapelare il lavoro e la passione cinico non è adatto a questo che lo hanno istruito. mestiere. Ma un po’ di corazza, nel È la volta dei bambini. Sono tanti. tempo, la si fa. E invece. Osimo, colline Quasi tutti stanno in carrozzina: sono marchigiane, festa di Natale della Lega proprio i più piccoli ad avere plurimidel Filo d’Oro. I ragazzi hanno messo norazioni. Ognuno entra in scena con su uno spettacolo teatrale. «Prepara i una letterina per Babbo Natale. Sofia fazzoletti», mi dicono. Ma dai, penso. (in foto) cammina sulle sue gambe maLa sala è piena. Genitori, volontari, Presa diretta sul sorprendente spettacolo natalizio di Osimo gre, sorretta da un’educatrice. Sulla sua fratelli. Proprio oggi la Lega del Filo lettera c’è scritto: «Caro Babbo Natale, d’Oro compie 48 anni, un bel pezzo di fammi essere una sirena, per nuotare libera». Lei strada. Da dieci il teatro è un’attività centrale del sorride orgogliosa. Secondo fazzoletto. Babbo Napercorso educativo e riabilitativo. Ci lavorano in tale è perplesso: «Per esaudire questo desiderio particolare gli ospiti della comunità Kalorama. Lo bisogna essere in tanti». Questi “tanti” li ha trovati spettacolo che va in scena si ispira che alla Bola Lega del Filo d’Oro. In scena irrompono una hème. Si parte in sordina. Per gli attori è una condecina di volontari che muovono teli azzurri e quista entrare in scena al momento giusto, camblu. Tra le onde del mare spuntano tutti gli altri minare nella direzione giusta, compiere i gesti bimbi, agitando bacchette con dei grandi pesci. previsti dal copione. Milena, con la sua bella voce Sofia riappare tra i flutti, con una coda turchese. da contralto, fa da narratore e da colonna sonora. Su e giù. La sollevano in aria, radiosa, e sembra Ci sono il filosofo e il pittore. È la volta di Rodolfo l’étoile dell’Opera di Parigi. Terzo fazzoletto. Kae Mimì, la scena clou. «Che gelida manina, se la lasci riscaldar…», canta Rodolfo. Il bacio sulla puscinski aveva ragione. •

Caro Babbo Natale, fammi essere una sirena che nuota libera


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STORIE DI VITA

LA PRESA IN CARICO ACCOMPAGNA TUTTE LE FASI DELLA VITA, CAMBIANDO CON IL MUTARE DELLE ESIGENZE

Stefano, un viaggio con la chitarra in mano Era un ragazzino aggressivo, difficilissimo da gestire. Oggi ha 48 anni ama stare in compagnia. Il racconto di una trasformazione

Come palline di un flipper Stefano non ci vede, ma sente benissimo. «È nato prematuro, non ero nemmeno al settimo mese. L’hanno messo in incubatrice e il troppo ossigeno gli ha bruciato vista e cervello. È anche epilettico. Non so quanti oculisti abbiamo girato, ci hanno fatto fare cure che poi altri hanno definito “inutili torture”»: la signora Livia quegli anni dentro e fuori dagli ospedali se li ricorda come «un incubo. Avevo Ste-

Tutta una vita. Stefano oggi, a 48 anni, con la sua inseparabile chitarra

fano, un’altra bambina di solo un anno più grande, io stessa avevo solo 24 anni...». Stefano è un ragazzino difficile da gestire: «a volte non dormiva per sette giorni di fila. Noi siamo gente di campagna, di giorno si lavorava e la notte non si dormiva», rammenta. «Abbiamo provato a metterlo in un istituto, ma c’è rimasto 15 giorni, non erano in grado di gestirlo. Stefano era molto aggressivo: urla, calci, pugni, graffi… Non ce la si faceva in quattro a tenerlo». Quando incontra la Lega del Filo d’Oro, Stefano ha 9 anni. «Siamo andati a Osimo su suggerimento di una dottoressa del Centro di Igiene Mentale. È stato lì dieci anni e ce l’hanno proprio tirato su bene. Poi però quando veniva a casa riprendeva le vecchie, cattive abitudini. Quando la Regione ha smesso di pagare la retta, Stefano è tornato a Ferrara. Abbiamo provato quattro centri, un disastro». È la fatica di tante

famiglie: sentirsi palline sparate da un flipper, in una partita giocata da altri.

Livia. «Gli fanno portare la merenda ai compagni, a metà pomeriggio, ma spesso si rifiuta».

Finalmente una casa Dal 1994 Stefano è tornato a Osimo. «Dopo nove anni lui ha riconosciuto l’infermiera dalla camminata, apostrofandola subito con un “Ciao Teresa!”», dice la mamma. Piano piano, Stefano lascia da parte la sua aggressività. Qualche momento difficile capita ancora, ma raramente. Per la mamma lui adesso «è un angelo del paradiso, un coccolone. Stefano è come un bambino di tre anni, ma capisce cosa è bene e cosa è male. Alla “Lega” sanno quando bisogna lasciar correre e quando invece riprenderlo. È impensabile tenerlo a casa, nemmeno con l’aiuto di qualcuno: ha bisogno di un’assistenza specializzata». Oggi Stefano si aiuta a lavarsi e vestirsi, fa le sue attività e la sua terapia occupazionale… «Però è un pigrone», ammette

Verso Modena A inizio gennaio, dopo 18 anni, Stefano si è trasferito. È uno dei primi utenti del centro di Modena. «Per me è un sol-

lievo, so che questa sarà la sua casa fino alla fine dei suoi giorni: il nostro pensiero è sempre il “dopo di noi”». È da parecchio che lo preparano al cambiamento: a Osimo, per esempio, il gruppo in procinto di trasferirsi ha vissuto insieme tutto l’ultimo anno, per rafforzare la conoscenza reciproca. «Gliel’ho spiegato, sì», dice la mamma. «Tutte le mattine Stefano esce con il papà a fare qualche commissione. L’altra mattina dovevo andare in posta, così sono salita in macchina anch’io. Stefano subito mi ha chiesto: “mamma, andiamo a Modena?”». Stefano è nella casa di Modena da qualche settimana e prende le misure del nuovo ambiente. L’ansia di mamma Livia si è sciolta: «Se non avessimo incontrato la Lega del Filo d’Oro, non so come avremmo fatto. C’è una enorme professionalità ma allo stesso tempo negli operatori ho sempre visto un grande amore per questi ragazzi. In tutti e ovunque. Per questo sono serena». •

il autografo? MiScegli fai un Non ti costa nulla. Pensaci!

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Firma per il alla Lega del Filo d’Oro. Io l’ho già fatto! È un gesto che a te non costa nulla, ma che per tante persone sordocieche significa un futuro di speranza. Per informazioni 071 7231763

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Si ringraziano Renzo Arbore e il fotografo Claudio Porcarelli

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na volta ha cantato con Enrico Ruggeri, di cui adesso dice «è mio amico». Renzo Arbore, invece, lo aspetta nella nuova casa di Modena per l’inaugurazione. La chitarra è la sua compagna: gli piace pizzicare le corde, ama la musica e il ritmo, sta bene in compagnia. Stefano ha 48 anni, è nato a Ferrara, e per più di 28 anni ha vissuto a Osimo, al centro della Lega del Filo d’Oro. Stefano non ci vede, ma se volete sapere un segreto del centro di Osimo, dovete chiedere a lui. Gli amici, scherzando, più di una volta gli hanno dato della «spia». «Ha una memoria di ferro», dice mamma Livia, «capita che una parola faccia scattare nella sua testa un collegamento imprevisto». Gli operatori lo chiamano “verbalismo bizzarro”. Mamma Livia ride ricordando la volta in cui lei fece gli auguri a un’operatrice del centro: «so che aspetta un bambino, che bella notizia». L’operatrice era sbiancata: «Come lo sa? Non l’ho detto a nessuno!». «Me l’ha detto Stefano», aveva spiegato Livia. E lei si era ricordata che in effetti quel segreto lo aveva confidato a una sua collega, davanti a Stefano.


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DALL’ASSOCIAZIONE AGENDA

DEBUTTA IL NUOVO SITO, PER UN RAPPORTO ANCORA PIÙ STRETTO CON I DONATORI

Un piccolo dono per ogni momento d’oro Su momenti.legadelfilodoro.it lo “shop virtuale” e il monitoraggio di tutte le donazioni fatte Visto in tv

Tutti in acqua grazie agli Sms solidali Un grande grazie, anche quest’anno, alle tante persone che ci hanno sostenuto attraverso la campagna Sms solidale, che è stata attiva fra il 27 gennaio e il 24 febbraio 2013. Ancora una volta Renzo Arbore, amico di sempre, ci è stato vicino e attraverso la tv ci ha aiutati a far conoscere la nostra attività. I fondi raccolti con gli sms saranno destinati al progetto di fisioterapia e idroterapia: l’acqua infatti è un elemento che offre un contesto particolarmente favorevole alla riabilitazione delle persone sordocieche e con pluriminorazioni psicosensoriali. •

Appuntamenti

Una squadra per la maratona di Milano Anche nel 2013 la Lega del Filo d’Oro aderisce al Charity program della Milano City Marathon, che si terrà il 7 aprile in due opzioni: maratona o staffetta. Per aderire e destinare alla Lega del Filo d’Oro una parte della quota di iscrizione è necessario scaricare il modulo di adesione dal link http://www.legadelfilodoro.it/news/corri-con-noialla-milano-city-marathon o mandare una mail a eventi@legadelfilodoro.it. Chi ci sceglierà, correrà con il nostro simbolo sul pettorale (nella foto un runner dell’edizione 2012). I fondi raccolti serviranno a potenziare i programmi riabilitativi e di fisioterapia. State scaldando i muscoli? •

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ono tanti nella vita i “momenti d’oro”: il matrimonio, il battesimo di un figlio, la sua prima comunione… Ma anche il compleanno, il Natale, la laurea, la pensione. La Lega del Filo d’Oro può essere un amico vicino in ognuna di queste occasioni. Ogni anno sono già diverse migliaia, tra cui anche tante aziende, i sostenitori che ci scelgono per festeggiare un lieto evento. Da sempre la Lega del Filo d’Oro propone dei prodotti con il proprio logo come bomboniere, lettere personalizzate, biglietti di auguri, calendari, decorazioni - che ora fanno bella mostra di sé sul sito momenti.legadelfilodoro.it, nato per stringere ancora di più il rapporto online tra l’associazione e i suoi tanti sostenitori. «Festeggia il tuo momento, aiuta chi non vede e non sente», è lo slogan del sito. «La navigazione è originale perché è articolata non per prodotti, ma appunto per “momenti”. Basta registrarsi e scegliere i prodotti, che non hanno un prezzo ma un “con-

tributo minimo”, perché si tratta pur sempre di una forma di sostegno alle attività dell’associazione», spiega Alessandra, dell’Ufficio raccolta fondi. Il sito infatti sotto la cifra del contributo minimo riporta il contributo medio che i sostenitori hanno versato per quel prodotto e un bottone che consente, se lo si desidera, di incrementare il prezzo. Un esempio? Per la bomboniera del battesimo il contributo richiesto è di 2,50 euro, ma i sostenitori che l’hanno già scelta hanno voluto destinare alla Lega del Filo d’Oro molto di più: in media 4,71 euro, quasi il doppio. Accanto ai prodotti ci sono le cartoline virtuali, un modo speciale di fare gli auguri alle persone più care: si acquista una cartolina elettronica, la si personalizza con il nome del destinatario e il proprio augurio, la si invia e volendo la si condivide sui social network. Ogni cartolina è legata a un progetto specifico: la musicoterapia, le attività dei trattamenti a termine del centro diagnostico e riabilitativo, la fisioterapia, l’idroterapia… Ma il nuovo sito ha anche un’altra importantissima finalità: «facilitare e rendere ancora più semplice e veloce la comunicazione fra noi e i sostenitori», dice Alessandra. Ogni sostenitore che si registra potrà modificare direttamente dal sito la propria anagrafica,

Nel Suo testamento si ricordi delle persone sordocieche Il Suo testamento può diventare qualcosa di molto importante. Attraverso un lascito alla Lega del Filo d’Oro Lei assicura un futuro migliore a tante persone sordocieche che possono contare solo sul nostro aiuto. Per ricevere maggiori informazioni richieda il nostro opuscolo telefonando a:

Ufficio Comunicazione e Raccolta Fondi 071 7231763

comunicare una variazione di indirizzo, chiedere l’invio di comunicazioni, monitorare lo stato del proprio ordine, e soprattutto verificare, in tempo reale, tutte le donazioni fatte. «Si tratta di un servizio in linea con la serietà e la trasparenza

della Lega del Filo d’Oro verso i propri sostenitori», sottolinea Alessandra. Questo servizio consente di stampare tutte le dichiarazioni necessarie ai fini della dichiarazione dei redditi, visto che per portare in deduzione le donazioni fatte molti Caf chiedono, oltre alle ricevute, una dichiarazione dell’associazione. Dal nuovo sito si potranno stampare sia le dichiarazioni per ogni singola donazione sia una riassuntiva dell’intero anno: semplice, comodo, veloce. Basta un clic. •

/HJD GHO )LOR G·2UR / HJD GHO )LOR G·2UR @LegadelFilodOro

Asssistere, educaree, riabilitare e reinserire nella famiglia e nellaa società le persone sorrdocieche e pluriminorate psicosensoriali Segui

LAURA L AURA I loro occhi e le loro orecchie diventano per chi non vede e non sente una porta aperta sul mondo. Espandi | Retweet | Preferiti

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DALL’ASSOCIAZIONE VISTI DA VICINO

FLASH

APERITIVO AL BUIO PER LE AZIENDE

Le mie nozze (quasi) d’argento con i sordociechi

Per ora è stato solo un aperitivo, ma potrebbe diventare una proposta interessante. La società Et Line, che si occupa di formazione delle risorse umane, ha sorpreso i 200 partecipanti del suo ultimo seminario con un “aperitivo sensoriale” con Maria Assunta, sordocieca ospite del centro di Lesmo. La serata è iniziata al buio per prendere coscienza di come possiamo trovare strategie nuove per “guardare” la realtà e trovare risorse inattese per superare i problemi.

La testimonianza di Mario Trapanese, 88 anni, che è stato presidente della Lega del Filo d’Oro dal 1996 al 2011

P

er poco non sono state nozze d’argento: «Ma abbiamo optato per una separazione consensuale, per ragioni di età», dice con tono scherzoso. E subito aggiunge serio: «Era giusto lasciare spazio a persone nuove». Mario Trapanese, ex magistrato, è nato a Napoli ma vive nelle Marche fin da quando, a 29 anni, vinse il concorso in magistratura. Oggi di anni ne ha 88, da invidiare: «la carrozzeria si mantiene bene», si schermisce. Per 24 anni ha accompagnato la Lega del Filo d’Oro, prima come consigliere e poi come presidente. Ma continua a seguire la “Lega” e le sue manifestazioni, «perché ci ho lasciato il cuore». Nel 1987, quando ha incontrato la Lega del Filo d’Oro, immaginava che le sarebbe stato legato così a lungo? Certo che no. Ero appena andato in pensione e desideravo fare qualcosa nel campo della solidarietà dopo essere stato da sempre donatore di sangue. Mi proposero di interessarmi alla Lega del Filo d’Oro e dopo poco entrai nel Consiglio di Amministrazione, come volontario. Per me fu la scoperta progressiva di un mondo. Non la conosceva prima? Ne avevo sentito parlare solo una volta, in tv, da Mike Bongiorno. Mi ero reso conto immediatamente che si tratta di un problema gravissimo e che le persone sordocieche, che si trovano nel nero più nero, hanno bisogno di un’assistenza particolare e di personale formato in maniera specifica. Allora non era così, ed era un enorme errore. Pensi che la sordocecità come disabilità specifica dal punto di vista legislativo è stata riconosciuta solo un paio di anni fa. Insomma, mi sono sempre più appassionato.

Guardando indietro, quanta strada avete fatto? Io credo che per la Lega del Filo d’Oro esista un solo aggettivo: è una realtà straordinaria. La Lega del Filo d’Oro l’anno prossimo compirà cinquant’anni, che non sono tantissimi. Ma in questi anni è stata capace di un’evoluzione unica, anche rispetto ad altri enti: ha fatto passi da gigante. È nata da undici volontari ed è diventata un luogo di estrema competenza professionale, senza mai perdere la dimensione di passione dei volontari: in questi decenni ne ha allevati centinaia, preziosissimi. Qual è stata per lei la soddisfazione più grande? Sono quattro, tutte alla pari: l’apertura dei centri residenziali di Lesmo, Molfetta, Termini Imerese e Modena. L’allargamento della presenza della Lega del Filo d’Oro sul territorio è prezioso per le famiglie e per i sordociechi, anche attraverso le sedi territoriali. Penso ad esempio a Napoli, dove sono presenti tantissimi volontari. E il momento più difficile? Grazie a Dio nessuno. Certo c’è stato e c’è ancora da lavorare molto. In tutti questi anni ha avuto modo di stringere un’amicizia particolare con qualche sordocieco? Io ho avuto poche occasioni di contatti personali con i sordociechi, confesso questa mia carenza. Altri colleghi del Consiglio di Amministrazione hanno avuto contatti più diretti. Io li incontravo più che altro in occasione delle visite delle autorità, nelle feste… ma gradualmente, un anno dopo l’altro, vedevo in tutti tanti miglioramenti. In effetti vedere i risultati concreti in loro è stata la soddisfazione più grande. •

UN FILO D’ORO CON I GIOVANISSIMI

Il colpo vincente dei ragazzi del taekwondo che praticano il Taekwondo, Lo sport è un’ottima scuola di seguito dalla premiazione del vita. Insegna la lealtà e la diconcorso di disegno realizzato sciplina, ma anche a riconoin due scuole primarie di Anscere i propri punti deboli e a cona. Il Taekwondo è un’arte valorizzare, nel gioco di squamarziale originaria della Corea, dra, le diverse abilità che ciamolto spettacolare e alle Olimscuno ha. L’Accademia Dorica piadi di Londra, l’azzurro Carlo di Ancona per il secondo anno Molfetta è stato il primo italiano ha realizzato il progetto “I gioa vincere una medaglia d’oro vani e lo sport, per formare in questa disciplina. Ai nuovi un’etica di vita”, che quest’anno piccoli amici della Lega del - anche attraverso lo speciale patrocinio della Lega del Filo Il 16 dicembre il Palascherma Filo d’Oro, l’augurio di ragd’Oro - ha affrontato con i ra- di Ancona ha ospitato il grande giungere bei traguardi nello gazzi il tema della disabilità. raduno dei bambini e ragazzi sport e nella vita. •

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Come comunicano le persone sordocieche Le persone sordocieche, che non possono avvalersi del linguaggio verbale, utilizzano sistemi di comunicazione alternativi, sfruttando le proprie capacità residue per interagire con gli altri, capire e farsi capire. In ogni numero di Trilli nell’Azzurro approfondiamo uno tra questi sistemi.

Comportamentale Oggettuale Pittografica Gestuale e LIS

Ogni bambino, fin dall’infanzia, cerca di mandare messaggi e di farsi capire da chi gli sta intorno attraverso movimenti Malossi del corpo, gesti spontanei ed espressioni del viso: questa è la comunicazione Dattilologia comportamentale. Si tratta di una forma molto personale, che viene compresa solo dalle persone che conoscono bene Tadoma il bambino e capiscono quello che vuole esprimere con il proprio comportamento. Stampatello sulla mano Inoltre, può comunicare un numero ristretto di bisogni e, pertanto, viene solitamente usata come punto di Braille partenza per l’apprendimento di altri sistemi di comunicazione.


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DIARIO

IN BREVE

Maddalena, storia di un’amicizia diventata romanzo

Gara di fornelli a Tolentino: attenti a quei due

Maddalena era solo una bambina quando, per via della Grande Guerra, abbandonò Gorizia - dove era nata - per rifugiarsi a Offida, nelle Marche. Per tutta la vita, tuttavia, si sentirà sradicata e profuga. La sua storia è raccontata da Graziella Carassi, psicoterapeuta e scrittrice, figlia di una vecchia compagna di classe di Maddalena, in Maddalena profuga per sempre (Andrea Livi editore). L’autrice ha presentato il libro a Osimo (AN) lo scorso 15 dicembre, presso la libreria “Il mercante di storie”. I proventi della vendita del libro sono stati interamente destinati alla Lega del Filo d’Oro. Un bel modo per continuare a far vivere la stima che già in vita legava Maddalena alla nostra associazione.

Lucia e Arianna sono le vincitrici dell’edizione 2012 della gara di cucina “Due ai fornelli”, che per otto venerdì ha acceso le serate dell’Osteria San Nicola di Tolentino (MC). Non è il primo anno che Maria Letizia Trafeli e Domenico Sileoni, titolari dell’Osteria, destinano alla Lega del Filo d’Oro i fondi raccolti durante la competizione tra cuochi non professionisti. L’assegno è stato consegnato a Valerio Marchetti, consigliere della Lega del Filo d’Oro, durante la cena finale.

Spettacoli teatrali per sostenerci e farci conoscere Ancora una volta diciamo grazie a Maurizio Cirilli, po-

liedrico attore e regista che da tanti anni da Sassocorvaro (PU) ci sostiene attraverso i suoi spettacoli teatrali. L’ultimo è stato in occasione del Natale, a cui ha assistito Giovanni Ambrosini, papà di un nostro ragazzo. Dopo lo spettacolo sono stati venduti anche alcuni kit della nostra “pasta della bontà”.

Quando i versi diventano piccoli gioielli «Piccoli gioielli di una semplicità disarmante»: così la stampa locale ha definito le poesie di Amelia Sgobba, raccolte nel volume Abbraccio d’amore. Il libro è stato presentato in ottobre ad Altamura (BA), in un incontro che ha visto anche la partecipazione di una mamma della Lega del Filo d’Oro. L’autrice ha poi consegnato il ricavato della vendita del

libro al centro di Molfetta, cui ha fatto visita con tutta la sua famiglia. A lei un grazie e un arrivederci.

Una partita a bocce per solidarietà È un appuntamento fisso ormai da vent’anni, ma sempre più prezioso. Si tratta del torneo di bocce “Giochiamoci una bella partita di solidarietà”, organizzato da Federbocce e Coni Marche, con il patrocinio del Consiglio Regionale. L’evento, che coniuga sport e solidarietà, sostiene in particolare l’attività del nostro ente e quest’anno ha visto coinvolti un migliaio di giocatori, non solo marchigiani. La manifestazione si è chiusa il 9 febbraio a Osimo (AN) con le finali regionali. Alle gare ha assistito Guido De Nicola, consigliere e già presidente della Lega del Filo d’Oro.

Juventus Club, che bel goal Tanti giovani juventini hanno iniziato a fare il tifo anche per la Lega del Filo d’Oro. L’occasione per conoscersi è stata la cena di Natale organizzata dall’associazione Juventus Club di Molfetta (BA), i cui proventi sono stati donati alla Lega del Filo d’Oro. Ospite d’onore della serata era Sergio Brio, storico difensore bianconero, che ha voluto visitare di persona il centro della Lega del Filo d’Oro e fare i suoi auguri a tutti gli ospiti.

CI HANNO AIUTATO Il signor Luciano Brandoni - Villa Potenza (MC), che da tanti anni destina a noi le offerte raccolte con il suo presepe tradizionale

Aeronautica Militare di Loreto - Loreto (AN), che ha organizzato una cena di fine anno con raccolta fondi per la Lega del Filo d’Oro

Gli amici del Burraco di San Germano - Camerano (AN)

Gli alunni della classe 3aC dell’Istituto comprensivo statale (ex scuola media Giuseppe Toniolo) - Roma

Santa Claus Village - Giugliano in Campania (NA)

grazie!

Associazione Culturale “Maschere e Tamburi” - Capurso (BA)

“Tassisti con due ruote in meno” - Taxi Riders - Torino

Associazione Proloco Casteldurante - Urbania (PU) per la Festa della Befana

... e tantissimi altri che hanno organizzato manifestazioni in nostro favore

GS Campanella Ronchini ASD - Imola (BO)

LA POSTA Ciao a tutti! Siamo di nuovo noi, gli alunni della V A di San Paolo, provincia di Foggia. Anche quest’anno abbiamo pensato a voi e abbiamo preparato alla maestra dei cuoricini profumati, per ricavare un po’ di soldini da regalare a voi. Noi bambini abbiamo fatto anche degli scooby-doo con i fili colorati e anche se erano un po’ difficili, con un po’ di pazienza ci siamo riusciti e abbiamo venduto anche quelli, ricavando altri soldini. Speriamo che tutto questo che abbiamo fatto per voi vi faccia tanto piacere. Noi bambini vi auguriamo un buon, buon, buonissimo Natale, di vero cuore. la Quinta A Grazie cari amici! Sapete perché tanti anni fa Sabina Santilli, la nostra fondatrice, decise di chiamare la nostra organizzazione proprio “Lega del Filo d’Oro”? Perché voleva unire tutti i sordociechi, che allora erano nascosti e isolati nelle loro case, attraverso «il filo

d’oro del buon cuore e dell’amicizia, quell’amicizia che è la cosa che a noi serve prima di ogni altra». Anche i fili colorati dei vostri scooby-doo, uniti al vostro sforzo, ci stanno aiutando a stringere ancora di più questo filo di amicizia. Dentro, naturalmente, ci siete anche voi!

Cari amici, sono una vostra sostenitrice. Vi scrivo per ringraziarvi di vero cuore per le riviste che mi inviate: le leggo con immensa gioia e amore. Quello che fate agli ospiti della casa si può fare solo con un grande cuore, e tanto tanto amore. Grazie per quello che fate, i bambini sono fortunati ad avere accanto professionisti come voi. E che dire dei lavoretti che gli fate fare? Sono stupendi, straordinari. Queste sono persone speciali, solo un po’ più sfortunate di noi. Però con un grande cuore, con fede e tanto amore si supera tutto. Certo con fatica e sofferenza, ma ce la fa-

ranno ad affrontare tante cose. Vedete, io vorrei donarvi tanto se ne avessi la possibilità… continuerò a darvi il mio piccolo contributo, l’abbiamo fatto per tanti anni con mio marito e continuerò a farlo anche ora che lui ha trovato la serenità eterna. Andrò ai sindacati per vedere se posso donarvi il mio 5 per mille, è poco ma va bene lo stesso, vero? Cari saluti a tutti i bambini, alle loro famiglie e a tutti coloro che li aiutano a rendere la vita più bella e costruttiva Jolanda – San Gregorio Magno (SA) Cara Jolanda, grazie per il suo sostegno, che ci accompagna da tanti anni. Certo che il suo contributo “va bene lo stesso, anche se piccolo”! Ogni aiuto per noi è prezioso e vale tantissimo. Il 5 per mille è uno strumento recente ma molto importante. Come avrà letto, stiamo per partire con un nuovo progetto: costruire una nuova struttura ad Osimo, ancora più moderna e capace di accogliere sempre più persone. Vuole continuare a essere dei nostri?

Notiziario ufficiale della Lega del Filo d’Oro ONLUS Associazione Nazionale riconosciuta con D.P.R. n. 516 del 19.5.1967 Via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN) tel. 07172451 - fax 071717102 c/c postale 358606 WEB www.legadelfilodoro.it E-MAIL info@legadelfilodoro.it Direttore editoriale Francesco Marchesi Direttore responsabile Rossano Bartoli Comitato di redazione Maria Giulia Agostinelli, Chiara Ambrogini, Gianluca de Tollis, Lorenzo Gatto, Alessandra Piccioni. Segreteria di redazione Anna Maria Catena, Maria Laura Volpini Coordinamento editoriale e grafica Sara De Carli e Antonio Mola Vita Società Editoriale S.p.A. Stampa Tecnostampa s.r.l. Questo numero è stato chiuso in redazione il 28/01/2013 ed è stato tirato in 392.000 copie. Autorizzazione del Tribunale di Ancona 29.7.1981 n.15. Bimestrale - Poste Italiane SpA Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 2 - DCB Milano Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Per garantire la privacy I dati sono trattati per le attività di raccolta fondi, sia in formato cartaceo che elettronico, da Responsabili ed incaricati a ciò preposti e possono essesre comunicati a società di marketing diretto che effettuano l’invio di nostro materiale. Per esercitare i diritti di cui all’articolo 7 del D. Lgs. 196/2003 (tra cui modificare o cancellare i dati ) scrivere al Responsabile Comunicazione e Raccolta Fondi ( Responsabile del trattamento) presso Lega del Filo d’Oro Onlus Via Montecerno, 1 60027 Osimo - AN (Titolare del trattamento).


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