Anteprima Guida Blu 2012

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GUIDA BLU in collaborazione con

Touring Editore


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acanze balneari, qualità dell’ambiente, responsabilità, sostenibilità, buone pratiche amministrative e turistiche: sono questi i temi che la Guida Blu coniuga per il dodicesimo anno consecutivo, proponendosi come strumento importante per censire lo stato di salute dei nostri paesaggi marini e lacustri e insieme orientare le scelte di viaggio e vacanza, secondo le esigenze e la sensibilità di ciascuno. Una continuità che è anche quella del rapporto tra due associazioni amiche, forti delle proprie specifiche finalità e della propria storia: Touring Club Italiano, che qui gioca la sua collaudata esperienza guidistica, e Legambiente, attore protagonista dell’ambientalismo italiano. Viene così raccolta, e indirizzata, una tendenza che negli ultimi decenni si è andata affermando sempre di più: quella di concepire le risorse dell’ambiente come ricchezza comune, da vivere e condividere, contribuendo alla loro salvaguardia come interesse di tutti. Un’attitudine di rispetto della natura e dei luoghi tanto più significativa, in certo senso, perché rivolta al mare, alle acque, alle spiagge, mete originarie del turismo collettivo, delle vacanze nate in tempi ancora relativamente moderni, ma già storicizzabili, insieme alla scoperta del tempo libero dal lavoro, del reddito spendibile per viaggi e soggiorni fuori casa, del bisogno di svago. Oggi si tratta di coniugare, come spesso si dice, globale e locale, principi e realtà territoriali specifiche, raccolta di dati scientifici e iniziative concrete. Una nuova sensibilità culturale, del resto, spinge ad approfondire il concetto stesso di qualità dell’ambiente e di rispetto del territorio. A definirlo, nel caso specifico delle coste – e nelle nostre aspettative di visita, prima ancora che in teoria – sono senz’altro la qualità delle acque e la ricchezza dei fondali, ma anche l’integrità del paesaggio rispetto alla pressione edilizia e ai flussi di traffico, l’efficienza nella gestione dei rifiuti, il carattere eco-friendly delle strutture di accoglienza turistica e dei servizi di mobilità, gli standard di accessibilità dei luoghi, la cura con cui si conservano i beni storici e artistici rilevanti nel territorio e l’attenzione con cui se ne promuovono le tradizioni produttive. Contribuire alla conoscenza critica del patrimonio italiano in tutti i suoi aspetti, inclusi quelli naturali, ambientali, paesaggistici, è impegno anzi missione costitutiva di Touring Club Italiano: una conoscenza che è educazione alla responsabilità. Ad accrescere l’utilità della guida, oltre alla descrizione di circa 300 località di mare italiane, distribuite in 15 regioni su oltre 8000 chilometri di coste, più una settantina di siti lacustri, concorrono un’indicazione precisa delle spiagge, una “top 50” delle grotte marine da visitare, la segnalazione delle strutture ricettive aderenti alle iniziative di tutela di Legambiente.

Franco Iseppi Presidente del Touring Club Italiano

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cco a voi una nuova edizione della Guida Blu, il manuale con le istruzioni per l’uso delle coste italiane. All’interno, come ogni anno, troverete tutte le informazioni utili per una vacanza all’insegna della tutela del territorio e della sostenibilità, le spiagge più belle, gli itinerari più ricercati, le soluzioni d’ospitalità più rispettose dell’ambiente e così via. La Guida Blu è il racconto di un’Italia positiva, di un’Italia che funziona e che cresce. È un pezzo di Paese che sembra aver trovato la ricetta giusta per battere la crisi economica che sta ancora aggredendo il nostro continente. Si tratta di una ricetta che ha tanti ingredienti, come l’ambiente, la sostenibilità, la varietà dei prodotti enogastronomici, la gradevolezza del centro storico o la vicinanza con un’area protetta di pregio. Ma c’è un ingrediente fondamentale senza il quale questa ricetta non potrebbe mai essere realizzata, una sorta di ingrediente principe che ne assicura la buona riuscita, è la qualità. Le località che hanno conseguito il maggior numero di vele nella Guida Blu di quest’anno sono quelle che hanno scommesso su quest’ingrediente, che utilizzano la qualità come fattore di competizione sul mercato turistico, che combattono la crisi curando il proprio territorio, qualificando la propria offerta ai visitatori, migliorando l’efficienza dei loro servizi, presentando insomma un luogo bello e autentico in grado di assicurare una vacanza indimenticabile. È la ricetta giusta che anche il resto del Paese dovrebbe adottare se intende competere e vincere con le più ricercate destinazioni turistiche mondiali. L’Italia ha al suo interno i migliori ingredienti per confezionare eccellenti prodotti turistici, ha coste e mari fra i più belli del Mediterraneo, ha paesaggi mozzafiato e una cucina fra le più varie e gustose al mondo, ha straordinari centri storici, illustri vestigia del passato e meravigliosi parchi archeologici, ma tutto questo sarebbe inutilizzabile senza il fattore qualità. In questa guida abbiamo raccolto le migliori eccellenze del nostro territorio, le località che anche quest’anno faranno registrare buoni numeri di arrivi e presenze grazie a una sapiente strategia che ha saputo coniugare vivibilità ed emozione, ambiente e gusto, cultura e svago. Fatene buon uso e seguite gli itinerari consigliati, scoprite le migliori spiagge, gustate i prodotti più saporiti. Buona estate quindi, sotto il segno della qualità.

Sebastiano Venneri Vice Presidente Legambiente

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SOMMARIO

Come consultare la Guida Blu ................................................ 8 I criteri di valutazione (a cura di Legambiente) ................... 10 Le località con 5 vele............................................................ 12 Le località con 4 vele............................................................ 14 Le Regioni Liguria .............................................................................. 16 Veneto e Friuli Venezia Giulia ............................................. 46 Emilia-Romagna e Marche ................................................. 58 Toscana............................................................................. 74 Abruzzo e Molise ............................................................... 98 Lazio............................................................................... 110 Campania ........................................................................ 124 Puglia ............................................................................. 144 Basilicata e Calabria ........................................................ 172 Sicilia.............................................................................. 204 Sardegna......................................................................... 242 Località di lago................................................................... 284 Grotte marine..................................................................... 314 Turismo per l’ambiente ...................................................... 326 Indice.................................................................................. 344 Referenze fotografiche.......................................................... 348

Nella foto, Costa Smeralda (Sardegna)

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a guida è articolata in 11 capitoli regionali, 4 dei quali raggruppano due regioni ciascuno: rappresentano nel complesso le 15 regioni italiane affacciate sul mare. All’interno di ciascun capitolo è stata proposta una selezione di località e una rassegna delle spiagge più belle, a cura di Legambiente. Seguono poi una sezione dedicata alle più significative “Località di lago”, organizzate in ordine geografico, e una selezione delle più suggestive e interessanti “Grotte marine”. A chiudere il volume, la sezione dedicata al “Turismo per l’ambiente”, in cui vengono presentate le strutture ricettive impegnate nella difesa dell’ambiente.

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La carta regionale Visualizza la regione e permette una rapida localizzazione dei suoi centri e delle sue spiagge. Le località e le spiagge Sulla carta regionale sono evidenziate tutte le località e le spiagge descritte nel testo: i centri costieri con le vele (da cinque a una), le spiagge con i triangoli numerati.

I pittogrammi Rappresentano i criteri di giudizio assegnati alle località secondo i parametri di Legambiente spiegati a pagina 10. Le spiagge Un testo fornisce gli elementi per identificare le spiagge, le loro caratteristiche e le indicazioni per raggiungerle. Un rimando segnala spiagge prossime a due o più località.

I tre Villaggi TCI Marina di Camerota, Isole Tremiti e La Maddalena. 8


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COME CONSULTARE LA GUIDA BLU Le località di lago Come per i centri affacciati sul mare, anche alle località di lago è stato assegnato un giudizio complessivo, attraverso il simbolo delle vele, seguito da un breve testo descrittivo.

Grotte marine Descrizione e informazioni per 50 grotte scelte dagli esperti di Legambiente tra le 1048 censite dal Ministero dell’Ambiente.

Turismo per l’ambiente Le strutture ricettive e turistiche aderenti alle iniziative di Legambiente per la difesa ambientale.

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COME SI LEGGE LA GUIDA BLU ono 483 i centri balneari indicati dal Touring Club. Legambiente ne ha selezionati 305 sulla base dei dati raccolti sulle caratteristiche ambientali e sulla qualità dell’ospitalità. I dati sono stati integrati dalle valutazioni espresse dai circoli locali e dall’equipaggio della Goletta Verde. Il giudizio attribuito a ciascuna località, dalle 5 vele assegnate alle migliori fino a 1 vela, è frutto di valutazioni approfondite. I parametri sono suddivisi in due principali categorie: qualità ambientale e qualità dei servizi ricettivi. Così, vi saranno località naturalisticamente più significative delle premiate con le 5 vele, ma con servizi turistici non eccellenti. Altre località possono contare su strutture ricettive impeccabili in aree dove però mare e coste sono state più compromesse. La scelta degli indicatori e la loro attribuzione a differenti macroaree ha tenuto conto di requisiti chiave, definiti in ambito europeo con il contributo della rete delle ecolabel che seguono i criteri del progetto Life “VISIT”. Tali requisiti sono: Uso del suolo, degrado del paesaggio, biodiversità, attività turistiche: spazio consumato dalle strutture ricettive turistiche e da seconde case. Effetti delle attività turistiche sulla biodiversità. Presenza di aree naturali, centri storici conservati, arredo urbano, aree verdi, lungomare ecc. Stato delle aree costiere: pressione sui sistemi idrici. Affollamento dei turisti. Peso delle seconde case rispetto alla capacità abitativa totale. Impatto di attività destinate al tempo libero. Rapporto aree edificate-aree naturali. Costa non edificata (%) fino a un km dal mare. Mobilità: trend della pressione determinata dal turismo sul traffico. Miglioramento della disponibilità di mezzi di trasporto a basso impatto. Trend della durata del soggiorno. Impatto del trasporto sul rumore, qualità dell’aria, volumi di traffico e congestione. Energia: consumi energetici e approvvigionamento da fonti rinnovabili (prodotta sul luogo o importata). Contributo alla diminuzione dell’influenza sui cambiamenti climatici. Acqua e depurazione: pressione sulle risorse idriche locali, disponibilità di acqua a sufficienza per i turisti, qualità delle risorse disponibili, unità abitative o produttive collegate a impianti di depurazione delle acque di scarico, scarichi a mare abusivi, crisi idriche ecc. Rifiuti: iniziative per la riduzione dei rifiuti con diminuzione dell’usa e getta e imballaggi a perdere per un efficace sistema di gestione dei rifiuti. Incidenza della raccolta differenziata. Presenza di impianti di compostaggio o di fitodepurazione ecc. Abbandono di rifiuti nell’ambiente. Iniziativa per la sostenibilità: gestione dell’ambiente e del turismo con la partecipazione dei portatori di interesse (associazioni economiche, ambientaliste e dei consumatori). Gestione dei siti di interesse culturale e naturalistico. Presenza di strutture ricettive con etichette ambientali controllate da terzi, con esclusione di iniziative autocertificate. Sicurezza alimentare e produzioni tipiche di qualità: disponibilità di prodotti alimentari locali da coltivazioni biologiche e/o a basso impatto e di prodotti artigianali tipici, di specialità gastronomiche locali (piatti regionali con pesce, carni e formaggi, frutta e verdura di stagione). Mare, spiagge e oltre: qualità delle acque di balneazione, stato delle spiagge, pulizia del litorale, qualità dei fondali. Ricchezza ittica e faunistica, siti archeologici sommersi, presenza di relitti, diving e scuole sub. Percorsi culturali e/o naturalistici, ecoturismo, siti archeologici. Assenza di sversamenti di petrolio o altro, morie di pesci, bloom algali, schiuma e altro materiale in sospensione ecc. Struttura sociale e sanitaria: condizioni di vita della popolazione locale, grado di accettazione del turista, sicurezza generale, qualità dei servizi sanitari (es.: pronto soccorso, assistenza medica e sociale), servizi per disabili (rampe d’accesso al mare e ai servizi).

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CRITERI DI VALUTAZIONE 1

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A ciascun comune è stato assegnato un punteggio da 1 a 100, poi sintetizzato nell’assegnazione delle vele. Questa la distribuzione delle vele: 13 località - 5 vele 134 località - 3 vele Restanti località - 1 vela 42 località - 4 vele 92 località - 2 vele Ma le vele da sole non bastano a restituire la complessità e la varietà che ogni località offre. Per questo abbiamo utilizzato anche altri simboli grafici relativi ad aspetti specifici. Lo stato di conservazione del territorio e del paesaggio di una località è indicato con i petali. Abbiamo attribuito da 1 a 5 petali in base alla presenza di aree protette, al grado di artificializzazione del territorio, all’urbanizzazione della fascia costiera (1 km dal mare) e al suo livello complessivo di qualità e attrattiva, allo stato di conservazione del paesaggio. La stella, composta da 1 a 5 punte, fotografa la qualità dell’accoglienza e la sostenibilità turistica della località. Gli indicatori utilizzati misurano l’intensità e la densità turistica, l’incidenza delle seconde case sulla complessiva capacità abitativa, la presenza di produzioni tipiche di qualità e il loro livello di promozione e diffusione negli esercizi di ristorazione, qualità e disponibilità dei servizi pubblici generali. Il simbolo con l’onda indica le località migliori per quanto riguarda la pulizia del mare e delle spiagge, la presenza di spiagge libere, l’affollamento del litorale, la presenza di servizi di sicurezza a terra. Il castello contraddistingue le località che offrono luoghi di interesse storicoculturale, artigianato di qualità, musei e siti archeologici.

La maschera col boccaglio indica la presenza di fondali particolarmente interessanti per chi pratica l’attività subacquea e di servizi a terra (diving center, scuole sub ecc.). Questo simbolo indica la presenza di servizi per disabili motori.

Sono contrassegnati con la foglia i Comuni che nell’ultimo anno hanno promosso iniziative nel campo della gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti (diminuzione della produzione pro capite e incremento della raccolta differenziata) e della mobilità (realizzazione di piste ciclabili e di isole pedonali, istituzione di servizi di trasporto pubblico tra il centro abitato e il mare ecc.), del risparmio idrico ed energetico, della produzione locale di energia da fonti rinnovabili. Questo simbolo indica la presenza di Aree marine protette, di Parchi nazionali, regionali o naturali comprendenti le località trattate o in prossimità delle stesse.

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LE LOCALITÀ CON 5 VELE

nche quest’anno il Tirreno si conferma il mare più ricco di vele, con le località più belle e accoglienti per chi ama la vacanza di qualità; nelle sue acque infatti si affaccia la maggior parte dei 13 Comuni premiati con le 5 vele della Guida Blu. Sono luoghi che hanno scommesso sulla buona gestione del territorio, su servizi d’eccellenza, sulla manutenzione dei centri storici, sull’offerta enogastronomica di alto livello. Sono Comuni che garantiscono una vacanza indimenticabile e che, proprio grazie a queste caratteristiche, riescono a sopravvivere alla crisi, perché la qualità italiana è un prodotto che non conosce flessioni. Sardegna, Sicilia e Toscana sono le regioni che portano al vertice della nostra classifica una nutrita pattuglia di località e quindi svolgono un lavoro esemplare in termini di sostenibilità e tutela ambientale. Le località a 5 vele, oltre che per l’eccezionale e riconosciuto pregio naturalistico, continuano a distinguersi per l’impegno nella salvaguardia del paesaggio e del litorale e, soprattutto, per tante iniziative di sviluppo dei servizi e di valorizzazione e tutela del territorio. La Guida Blu non trascura gli amanti dei laghi e dedica una sezione altrettanto dettagliata alle località regine del turismo lacustre. In questo caso è il Trentino-Alto Adige la regione regina per numero di località tra le prime classificate. Sono sei quelle che conquistano le 5 vele: Appiano sulla Strada del Vino (BZ) sul Lago di Monticolo e Fiè allo Sciliar (BZ) sul Lago di Fiè nell’Alto Adige, Molveno (TN) sull’omonimo Lago in Trentino, Bellagio (CO) sul lago di Como, Massa Marittima (GR) in Toscana sul Lago dell’Accesa e Tuoro sul Trasimeno (PE) sull’omonimo lago.

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TOSCANA

CAPALBIO (GR) pag. 78

TOSCANA

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA

(GR) pag. 79

CAMPANIA

POLLICA-ACCIAROLI E PIOPPI (SA) pag. 128

PUGLIA

MELENDUGNO (LE) pag. 148

PUGLIA

OSTUNI (BR) pag. 149

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LE 5 VELE

BASILICATA

SARDEGNA

MARATEA (PZ)

BAUNEI (OG) pag. 176

pag. 246

SICILIA

SARDEGNA

NOTO (SR)

BOSA (OR) pag. 208

SICILIA

pag. 248

SARDEGNA

SANTA MARIA SALINA (ME) POSADA (NU) pag. 211

pag. 250

SICILIA

SARDEGNA

SAN VITO LO CAPO (TP)

VILLASIMIUS

pag. 213

(CA) pag. 251

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LE LOCALITÀ CON 4 VELE

nche le località con 4 vele si possono considerare luoghi di grande eccellenza che sanno coniugare un territorio di qualità con servizi di buon livello. Ci sono molti Comuni della Sardegna fra le località con 4 vele, una regione che evidentemente fa pesare la straordinaria bellezza del suo litorale. E c’è anche molta Toscana, l’altra regione che contende il primato del numero di vele alla Sardegna. Molte di queste località sono state al vertice della classifica in qualcuna delle edizioni passate e quest’anno, magari per qualche difficoltà amministrativa o qualche scelta sbagliata, hanno perso una vela. In altri casi si può trattare invece di località in crescita di punteggio che, con un piccolo sforzo già l’anno prossimo potrebbero ritrovarsi al vertice della classifica. In quest’elenco compaiono anche le migliori località del Medio e Alto Adriatico, un territorio molto penalizzato dai criteri e dai pesi degli indicatori utilizzati nella classifica. Si tratta in ogni caso di località che presentano una qualità di servizi eccellente, com’è nella tradizione adriatica, ma un territorio magari troppo antropizzato e appesantito da qualche metro cubo di cemento di troppo. Al contrario è possibile trovare, sempre in questo gruppo, località di straordinario valore naturalistico e paesaggistico, sacrificate magari da un’obiettiva difficoltà di collegamento con la terraferma o da una gestione dei servizi non sempre ottimale. Sono località da valutare con attenzione perché potrebbero rivelarsi ottime per chi è alla ricerca di una vacanza un po’ più spartana.

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LIGURIA LEVANTO (SP) pag. 20

PORTOVENERE (SP) pag. 21

RIOMAGGIORE (SP) pag. 22

VERNAZZA (SP) pag. 23

EMILIA-ROMAGNA E MARCHE PORTONOVO (AN) pag. 62

SIROLO (AN) pag. 63

TOSCANA CAPRAIA (LI) pag. 81

FOLLONICA (GR) pag. 82

ISOLA DEL GIGLIO (GR) pag. 83

MAGLIANO IN TOSCANA (GR) pag. 84

MARINA DI GROSSETO (GR) pag. 85

SCARLINO (GR) pag. 86

ABRUZZO E MOLISE ROCCA SAN GIOVANNI (CH) pag. 102

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LE 4 VELE

LAZIO MONTALTO DI CASTRO (VT)

BASILICATA E CALABRIA ROCCELLA JONICA (RC) pag. 178

pag. 114

SCILLA (RC)

SPERLONGA (LT)

pag. 179

pag. 115

SICILIA

CAMPANIA

ISOLE EGADI (TP)

ANACAPRI (NA) pag. 129

CASTELLABATE (SA) pag. 130

POSITANO (SA)

LENI (ME) MALFA (ME)

pag. 216

pag. 218 pag. 219

pag. 130

SARDEGNA

PRAIANO (SA) pag. 131

PUGLIA

ARBUS (VS) ARZACHENA (OT)

CASTRO (LE)

pag. 252 pag. 254

pag. 150

CABRAS (OR) CHIEUTI (FO)

pag. 255 pag. 151

DISO (LE)

CASTELSARDO (SS) pag. 257

pag. 152

DOMUS DE MARIA (CA) FASANO (LE)

pag. 258 pag. 153

OROSEI (NU)

MONOPOLI (BA)

pag. 259 pag. 154

NARDÒ (LE)

PULA (CA) pag. 261

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SANT’ANNA ARRESI (CI) OTRANTO (LE)

pag. 262 pag. 156

POLIGNANO A MARE (BA) pag. 158

SANTA TERESA GALLURA (OT) pag. 263

SINISCOLA (NU) pag. 265

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LIGURIA, TERRA DI CONTRASTI Liguria: un arco di terra dalla morfologia accidentata, aperto sul mare e chiuso alle spalle da monti che, in alcuni tratti di costa, s’innalzano a strapiombo direttamente dal mare e che, in questa terra, vedono unirsi Alpi e Appennini in corrispondenza del colle di Cadibona, come hanno imparato generazioni di scolari. Questa, in sintesi, è la Liguria, una regione che, negli anni, è diventata per molti sinonimo di vacanza, soprattutto estiva, grazie alle sue Riviere e alle sue località balneari; alcune di esse sono diventate dei must per i viaggiatori di tutti i Paesi, eredi di quelli del Grand Tour in voga nei secoli passati. La Liguria è lunga circa 300 km e la si può attraversare tutta in circa tre ore, dalla Toscana alla Francia, grazie all’autostrada, un nastro stradale che si snoda parallelo alla costa tra gallerie e tratti dove il mare fa da sfondo o s’indovina per un cambio della luce. È l’asse portante dei traffici, che ha sostituito la classica Aurelia, la Via che unisce e permette di conoscere città e borghi e che si allontana a fatica dal mare al quale sempre ritorna. Trasversalmente, invece, è tutto un dipanarsi di strade grandi e piccole che si snodano lungo le tante valli (Bisagno, Polcevera, di Fontanabuona, d’Aveto, Roia ecc.), tra le montagne oltre le quali si completa ciò che, un tempo, era noto come il triangolo industriale. Insomma, scoprire questa regione anche spostandosi in macchina (ma non esitate a scendere e a muovervi a piedi) non è difficile così come non è raro, soprattutto all’interno, scoprire luoghi e panorami dove si ha la sensazione di essere tra i primi a vederli. La geografia ristretta, imposta ai liguri dalla storia geologica della loro regione, li ha costretti a fare di necessità virtù e a sfruttare, in ugual misura, balze e piane. La verticalità naturale della Liguria si ritrova, infatti, anche nelle costruzioni, con edifici alti, trasformati in splendide e variopinte palazzate sul mare o in case dove i pieni e i vuoti, in mancanza di spazio, sono creati da tipici e caratteristici trompe-l’oeil. In mezzo agli edifici, come fossero sentieri o creuse (rese famose da Fabrizio De André), si dirama16

no viuzze, carruggi, budelli dove a volte il sole stenta ad arrivare e i profumi della quotidianità si mescolano al salmastro del mare, invisibile ma dominante e indispensabile, si sostiene, per la buona crescita di quel basilico Dop di Liguria, che adorna balconi e davanzali. Nel corso dei secoli monti, mare e uomini si sono fusi, amalgamati in questa terra che dalla Riviera di Levante (da Genova a La Spezia) a quella di Ponente (da Genova a Ventimiglia) rivela grandi differenze che emergono di volta in volta al di sopra degli elementi comuni a tutta la regione. Al centro della Liguria, posizione ideale per una città ribattezzata Superba, Genova e il suo Golfo Paradiso, chiuso a oriente dal Promontorio di Portofino, formano un comprensorio dalla doppia identità; al centro quella che ormai è definita la grande Genova e i suoi municipi, dominata dalla città, divisa tra antica e moderna cui si affiancano, nel vicino levante, una serie di borghi e cittadine con piccole spiagge, giardini, ville nascoste tra pini e olivi che non tutti conoscono e di cui ci si può fare una rapida idea salendo su uno dei tanti treni locali che viaggiano tra Genova e Camogli. Il Promontorio di Portofino, Area naturale protetta terrestre e marina, segna l’inizio del Golfo del Tigullio, la cui perla più famosa è senza dubbio Portofino. Ma molte altre sono le località premiate da vele che si susseguono lungo la costa, ora alta e rocciosa, ora bassa e pianeggiante con tratti sabbiosi, come Ra-


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LIGURIA

Santa Margherita Ligure

Portovenere

Cervo

Portofino

pallo, Santa Margherita Ligure, Lavagna, Sestri Levante e Moneglia, piccolo borgo al centro di un’insenatura tra pini e olivi. Poco dopo, oltrepassata Punta Mesco, la costa s’impenna: è il bastione delle Cinque Terre dove i terrazzamenti coltivati, in Liguria si chiamano “fasce”, hanno creato un paesaggio che assomiglia piuttosto a un’opera d’architettura. Qui è nato il primo Parco nazionale della Liguria prima che le Cinque Terre fossero dichiarate dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’umanità (1998). Parco e borghi delle Cinque Terre continuano con la splendida Portovenere, altro sito Unesco e il suo piccolo arcipelago delle isole Palmaria, Tino e Tinetto all’estremità occidentale del Golfo dei Poeti che arriva ai confini della Liguria a lambire la fertile piana del basso corso del Magra e delle sue alture comprese nel Parco di Montemarcello-Magra con ben tre località distinte da vele: Lerici, Ameglia e Sarzana. La riviera ligure di Ponente comprende le Riviere dei Fiori e delle Palme, due nomi che sottolineano le particolari condizioni di questo territorio che, grazie alle Alpi Liguri e Marittime, che s’innalzano oltre i 2000 metri a pochi chilometri dal mare, e alla geometria della costa gode di un microclima invidiabile con circa 3000 ore di sole l’anno, un valore tipico di latitudini più meridionali. Questa condizione privilegiata ha fatto delle due Riviere e delle loro località (da Bordighera e Sanremo a Imperia, da Alassio a Noli, Spotorno, Varazze, solo per citarne alcune) delle mete turistiche apprezzate da secoli, come testimoniano le tantissime ville storiche appartenute a famosi personaggi come la Villa Nobel di Sanremo, i grand hotel frequentati da nobili e regnanti, il Casinò e i tanti parchi e giardini pubblici di singolare bellezza presenti lungo tutta la riviera che, da sola, accoglie oltre il 70% delle presenze turistiche dell’intera Liguria. 17


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LE LOCALITÀ E LE SPIAGGE 4 LEVANTO

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PORTOVENERE . . . . . . . . . . 21 15. Spiaggia del Pozzale 16. Isola Palmaria RIOMAGGIORE . . . . . . . . . . . 22 14. Spiaggia del Canneto VERNAZZA . . . . . . . . . . . . . . . . 23

3 BERGEGGI . . . . . . . . . . . . . . . . 25 9. Lido delle Sirene CAMOGLI . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 CAMPOROSSO MARE . . . 28 1. Spiaggia di Balzi Rossi CELLE LIGURE . . . . . . . . . . 28 10. Spiaggia della Torre

18

DEIVA MARINA

. . . . . . . . . . 30

TAGGIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 5. Fortezza di Arma di Taggia

FRAMURA . . . . . . . . . . . . . . . . 32

2

LERICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 17. Spiaggia di Punta Corvo

AMEGLIA . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

. . . . . . . . . . . . . . . 36

ANDORA . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25

MONTEROSSO . . . . . . . . . . . . 36 13. Spiaggia di Monterosso

FINALE LIGURE . . . . . . . . . 31 7. Spiaggia di Punta Crena 8. Baia dei Saraceni

MONEGLIA

NOLI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 LAVAGNA . . . . . . . . . . . . . . . . . 33 PORTOFINO . . . . . . . . . . . . . . 39 RIVA LIGURE . . . . . . . . . . . . 40 6. Spiaggia di Riva Ligure SORI

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

MARINELLA DI SARZANA . . . . . . . . . . . . . . 35 RAPALLO . . . . . . . . . . . . . . . . . 39 12. Spiaggia del Pozzetto


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LIGURIA

SANTO STEFANO AL MARE . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

. . . . . . . . . 38

BORGIO VEREZZI . . . . . . . . 27

PIETRA LIGURE

CERIALE . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

SANREMO . . . . . . . . . . . . . . . . 40 3. Spiaggia dei Tre Ponti 4. Costa di Capo Verde

SESTRI LEVANTE . . . . . . . . 43 CERVO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 VARAZZE . . . . . . . . . . . . . . . . . 45 DIANO MARINA . . . . . . . . . . 30

1

LAIGUEGLIA . . . . . . . . . . . . . 33

ALASSIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

SANTA MARGHERITA LIGURE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 11. Spiaggette di Santa Margherita

LOANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 BORDIGHERA . . . . . . . . . . . . 26 2. Spiaggia delle Calandre

SPOTORNO

. . . . . . . . . . . . . . . 44

OSPEDALETTI . . . . . . . . . . . . 37

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LEVANTO

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| LA SPEZIA

Situata a ovest delle Cinque Terre e quasi nascosta nel verde di una baia accogliente, Levanto, segnalata con quattro vele, attende il turista per offrirgli una villeggiatura a diretto contatto con la natura, la stessa del Parco nazionale delle Cinque Terre che comprende anche questo comune. La cittadina, infatti, si distende tra l’ampia spiaggia sabbiosa, una delle più grandi della provincia di La Spezia, e due dorsali di colline che finiscono in mare con il promontorio del Mesco e la punta di Levanto, pennellate dai verdi argentati degli olivi e da quelli vividi delle vigne. Innumerevoli le insenature di questo tratto di costa, apprezzato e conosciuto dai turisti sin dall’Ottocento. Oggi centro prettamente balneare, dove gli stabilimenti hanno preso il posto dei leudi e delle feluche di un tempo, Levanto ha però mantenuto le tracce della sua storia. Lo testimoniano i resti dell’antica cinta muraria, il castello, nel quale spicca la torre dell’Orologio (1265), e piazza del Popolo dove alcune case medievali, in particolare casa Restani, dai raffinati archi duecenteschi, si affiancano alla loggia del Comune, del 1256. Da qui una breve salita porta a S. Andrea, la parrocchiale gotica (XIII sec.), dalla tipica facciata a bande orizzontali di marmo e serpentinite sulla qua-

le spiccano un rosone e un affresco del XV sec. Basta tornare in piazza Cavour per trovare l’atmosfera del Seicento ligure nell’ex chiostro del convento delle Clarisse. Uno splendido bassorilievo del XVI sec. decora la facciata dell’oratorio di S. Giacomo, mentre più avanti la chiesa di S. Maria della Costa è impreziosita dal bassorilievo (XVI sec.) con S. Giorgio e il drago. Sulla strada per Bonassola sorge il convento dell’Annunziata, che custodisce tele di B. Strozzi, di P.F. Sacchi e del Casone. Da non perdere i panorami che spaziano dalla Palmaria al promontorio di Portofino, il sentiero che conduce a Monterosso passando per la sommità del promontorio del Mesco e, a 313 metri di quota, i ruderi dell’eremo di Sant’Antonio. ENOGASTRONOMIA

:: La Mangialunga. Si tratta di una passeggiata enogastronomica attraverso i sentieri della vallata di Levanto, con sosta nei borghi, degustazione dei prodotti tipici della tradizione locale (stoccafisso in umido, trofie al pesto, pasta alla contadina, lattughe ripiene, “gattafin”, una tipica frittella di erbe levantese, castagnaccio e altro ancora). La manifestazione si svolge indicativamente la terza domenica di maggio e permette ai partecipanti di visitare antichi mulini, frantoi ristrutturati e cantine private nelle quali gli abitanti del posto accolgono i camminatori offrendo altri bicchieri di “bianco” e spuntini. L’iscrizione è a numero chiuso e perciò è consigliabile prenotarsi con largo anticipo al consorzio “Occhio blu”, tel. 0187802562, ospitalia@libero.it MANIFESTAZIONI

:: La Festa del Mare. Le rappresentazio-

Loggia medievale a Levanto.

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ni più spettacolari della Festa, che ha una preparazione religiosa nei giorni precedenti, si svolgono il 24 e 25 luglio, con i cortei storici, i tornei medievali, la processione dei crocefissi e della statua del Santo, l’illuminazione del golfo attraverso la posa in mare di diecimila ceri colorati, i fuochi d’artificio che chiudono l’evento.


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LIGURIA PORTOVENERE

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| LA SPEZIA

Distesa sul suo promontorio, in una cornice paesaggistica suggellata da tre piccole isole (Palmaria, Tino e Tinetto) e da scogliere imponenti, è parte dell’omonimo Parco naturale regionale. Protetta dalla massiccia cinta murata, Portovenere si allunga verso il monte retrostante con l’inconfondibile schiera di case, alte, strette e coloratissime, della calata Doria. In mezzo alla “palazzata” si aprono ripide scalinate a volta: sono i “capitoli”, e rivelano la funzione difensiva e di collegamento tra il porticciolo e l’interno. L’accesso principale a questo sistema edilizio avviene attraverso una porta con l’iscrizione “Colonia Januensis 1113”, affiancata da una torre con bifore e trifore; si percorre via Capellini, ricca di vestigia medievali e si giunge alla splendida chiesa di S. Pietro, che si erge a picco sul mare sulla punta del promontorio. Qui sorgeva il tempio dedicato a Venere, sul quale si sono sovrapposti un primo edificio paleocristiano, in marmo nero, e la struttura in gotico genovese della metà del Duecento. Il campanile, a torre, serviva per avvisare gli abitanti di eventuali pericoli provenienti dal mare. Sotto la chiesa, sulla destra, si apre una piccola insenatura su cui si affaccia la grotta Byron (Grotta Arpaia), dalla volta in ardesia, così chiamata in ricordo del grande poeta inglese e della sua leggendaria traversata del Golfo da Portovenere a Lerici. Nella parte alta del borgo sorge la chiesa romanica di S. Lorenzo, al romanico originario sono stati aggiunti elementi gotici e rinascimentali, l’interno custodisce affreschi, tavole e sculture quattro-cinquecentesche. Stradine e scalini portano al castello Doria, di impianto medievale ma ricostruito nel Cinquecento, che domina dall’alto il borgo. Una comoda gita in barca

La chiesa di S. Pietro a Portovenere.

(le comunicazioni sono frequentissime nei mesi estivi) consente di raggiungere facilmente la Palmaria, la più grande e l’unica delle tre isole del piccolo arcipelago regolarmente visitabile. Separata dalla terra ferma da uno stretto braccio di mare, chiamato Le Bocche, è la più ricca di vegetazione e di spiagge; durante il giro in barca si possono vedere la Grotta Azzurra e la Grotta dei Colombi. L’isola è coperta da una macchia mediterranea dove vivono lucertole e volano il gheppio e il gabbiano reale. MANIFESTAZIONI

:: La Madonna Bianca. È la patrona di Portovenere, la sua festa si celebra il 17 agosto. Nelle viuzze e negli angoli più caratteristici del borgo vengono sistemati altarini, archi di verde e ghirlande di fiori, con una suggestiva illuminazione alla veneziana. Particolarmente suggestiva è la processione serale che attraversa il borgo antico illuminato fino alla Punta di S. Pietro. :: S. Venerio. Il 13 settembre costituisce un’occasione unica per visitare la seconda isola del piccolo arcipelago di Portovenere. Il Tino, zona militare sotto il controllo della Marina Militare, in oc21


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