Il mio Casale n. 25

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Editoriale

Coltiviamo un sogno È quello di proporvi, ad ogni nuovo numero della rivista, la più ampia selezione di proposte, idee, spunti creativi, suggerimenti e soluzioni per il vostro casale. Perché nessuna casa ha mai un eguale, perché la personalità è ciò che distingue le persone e, con esse, le loro dimore. Abbiamo dunque voluto offrirvi una grande varietà di soggetti, studiati per cercare di agevolare le vostre scelte stilistiche e appagare la vostra vista. Focus dunque su materiali sempre in prima linea, come rame e ottone, pelle e ceramica; ma ci siamo concentrati anche sulle nuove tecnologie, come la fotolumiscenza, per darvi quel qualcosa in più su cui riflettere. Anche su questo numero troverete splendidi casali di campagna, suggerimenti per l’arredo della cucina, per il recupero o per un weekend all’insegna del gusto. Ci auguriamo che il nostro sogno, quello di soddisfarvi, si avveri!


Sommario

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Amore toscano

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Charme e storia

La casa nel borgo

Una dimora esclusiva nei pressi di San Gimignano, caratterizzata da un mix delizioso di charme e ricercatezza.

Castello del Nero è la sintesi di un lusso raffinato e moderno, di un incanto che si rinnova nella tradizione medievale.

Vivere le suggestioni medievali attraverso la riscoperta di un antico palazzo umbro.

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La fattoria sul colle

Fra provenzale e stile toscano

Da casa contadina a dimora country: anche Podere Leccino è parte di questa tradizionale evoluzione.

Fattoria del Colle è un posto ricco di storia e tradizione. Ce ne parla Donatella Cinelli Colombini.

Toscana e Provenza si fondono per spirito, clima e colori creando lo splendido recupero del Podere Ginepraia.

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Fra boschi e colline

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Arco... di tempo

La luce è dentro

Pelle e legno

Il pregio architettonico degli archi, un valore aggiunto imprescindibile.

Nuove applicazioni tecnologiche per l’illuminazione degli ambienti.

Due materiali di pregio e di importanza che uniscono comfort e stile classico.

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IL MIO CASALE EDITORIA EUROPEA SRL Editore e Direttore Responsabile Roberto Balsamo robertobalsamo@editoriaeuropea.com Segreteria di Redazione Adelina Balsamo adelinabalsamo@editoriaeuropea.com Ha realizzato questo numero Leonardo Studio Associato di Alberto Mazzantini e Carolina Peciola redazione@editoriaeuropea.com

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Ceramiche regali

Tavoli da lavoro

Dalla tradizione ceramica artigianale danese, delle opere d’arte.

Vecchi tavoli utilizzati per altri scopi, diventano nella casa pezzi di grande fascino.

Redazione Barbara Medici - Simona Picchio Grafica e impaginazione Eleonora Brugnolini Marketing e Relazioni esterne Ingrid Weymans ingridweymans@editoriaeuropea.com Direzione Amministrativa Editoria Europea srl Via degli Olmetti n. 18 00060 Formello (RM) Amministratore Unico Bruna Reali brunareali@editoriaeuropea.com Pubblicità a cura dell’Editore Editoria Europea srl Tel. 06/90400188 Fabrizio Balsamo fabriziobalsamo@editoriaeuropea.com Valentina Balsamo valentinabalsamo@editoriaeuropea.com Lorella Scortichini lorellascortichini@editoriaeuropea.com

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Cavalli & gli Dei

Insolite trame

Da un’idea dello stilista fiorentino Roberto Cavalli... e non solo.

Tessuti con colori accesi o trame di grigio per arredare e completare gli ambienti.

Concessionaria esclusiva per la diffusione Parrini & C. S.p.A. Formello (RM) - Via di Santa Cornelia, 9 - Tel. 06/907781 Milano - Viale Forlanini, 23 - Tel. 02/754171 Stampa Punto Web s.r.l. Via Variante di Cancelliera snc - 00040 Ariccia (Roma) Iscrizione n. 623 del 03/11/03 al registro della Stampa del Tribunale di Milano Per la richiesta di copie arretrate sono necessari euro 7,50 (spese di spedizione incluse) da inviare a mezzo vaglia postale o in francobolli a: Editoria Europea Srl Via degli Olmetti, 18 – 00060 Formello (Rm). Per la corrispondenza su questa pubblicazione scrivere a: redazione@editoriaeuropea.com editoriaeuropea@editoriaeuropea.com

Novità Pietre tecnologiche

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La tecnica Domotica sicura

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Materiali Rame e ottone

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Legno in risalto

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Per fare un tavolo...

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La struttura Casali all’antica

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Indirizzi delle aziende

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Per la cucina, proponiamo il classico binomio Una galleria di proposte per i piccoli pezzi di tra tinta noce e avorio decapato. arredo indispensabili in ogni abitazione.




Novità

Pietre tecnologiche

In mostra, a Bologna, le novità dal mondo della ceramica. La tecnologia è la protagonista della kermesse, grazie alle tante soluzioni che offre per il classico materiale ceramico.

Sfumature naturali

di Alberto Mazzantini

In basso, il grès porcellanato smaltato ad impasto colorato della collezione Rockway, di ABK, disponibile con superfici satin e stone, in 3 formati. Qui è proposta la variante Dorata. Dai prodotti naturali ai quali ci si è ispirati sono state riprese le leggere variabilità cromatiche.

Formati e colori

Imola Ceramica propone Aquileia (accanto), dalla collezione I Sassi, un porcellanato smaltato in nuovi formati, con finitura naturale lappata. Emil Ceramica, con il brand Provenza, presenta due minimali della la collezione W-Age (dettagli sotto): W-Age è il legno tagliato di testa, affermato nel design e nelle nuove correnti, in cui l’originalità deve confrontarsi con esigenze progettuali e creative.

L’evoluzione in mostra al Cersaie 2010

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gni anno, negli ultimi anni, i visitatori della kermesse bolognese sono sempre in costante aumento. E non si tratta solo di addetti ai lavori, ma anche di persone comuni che vanno al Cersaie per vedere quali sono le ultime tendenze del mercato in quanto a ceramiche e arredo bagno. Anche noi abbiamo fatto un giro tra gli stand ed abbiamo visto come i maggiori brand italiani, e non solo, stiano andando sempre più verso l’imitazione perfetta della natura. Che si tratti di riprodurre il legno o la pietra, resta il fatto che le tecnologie moderne permettono oggi di avere delle textures incredibili al tatto e alla vista, perfette per chi vuole ristrutturare la propria casa di campagna o intenda cambiarle il look.

Ispirato alla natura

Provenza, un brand di Emil Ceramica, presenta W-age, disponibile in 4 colori (Marrow, Heartwood, Ring, Cortex) e in 3 formati. Colori e formati sono presentati nelle finiture naturale e lucidata.

Effetto mosaico

Da Cerdomus, la linea Nature, un grès fine porcellanato, una superficie naturale a doppia pressatura che mantiene una forte personalità negli abbinamenti di mosaici ad effetto rustico.

Il gress che scalda

Anche Ceramica Fondovalle pensa al legno sotto altre forme. Ecco Ironwood, un grès porcellanato realizzato in doppia pressatura, per vivere la comodità della ceramica senza rinunciare al calore del legno. Nel dettaglio in basso si può apprezzare l’alto valore estetico del prodotto.

Ad imitazione del legno anticato

Il gruppo Serenissima Cir Industrie Ceramiche è una vera e propria fucina di idee. In dettaglio la serie Saint Barth, un grès fine porcellanato smaltato ad imitazione del legno antico.

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Amore toscano 10

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Il luogo ideale per il soggiorno ideale: una vacanza in Toscana tra le antiche mura medievali per rivivere la storia di San Gimignano in totale relax. Una dimora esclusiva per weekend romantici, nel cuore di un ambiente riservato e di charme.

di Simona Picchio

La Fortezza de’ Cortesi è stata sottoposta ad un restauro, che visibilmente, è stato eseguito secondo rigidi criteri conservativi. Agli inizi del XVI secolo, divenne la villa sontuosa della nobile famiglia cortesi e alla fine del 1700 restavano ancora tracce di grosse mura castellane, con porte e torrioni. Oggi è un bellissimo e incantevole borgo rurale, che mantiene ancora viva l’impronta architettonica del suo glorioso passato. Il mio casale 11


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Il casale u una variante dell’antica via Francigena, in posizione dominante sul colle di fronte alle torri di San Gimignano e alle colline del Chianti, si erge Fortezza de’ Cortesi, un notevole esempio architettonico della Val d’Elsa. Sembra che nel 929 d.C. il Re d’Italia donò il luogo detto Monte della Torre, ad Adelardo III, vescovo di Volterra. In seguito fu proprietà del marchese Ugo di Toscana. Centro di eventi culturali e politici, nel 1220 vi fu stipulato un patto di alleanza tra i comuni di San Gimignano e Colle Val d’Elsa. Raggiunse il suo splendore nel Rinascimento, quando il proprietario di allora, il prelato Paolo Cortesi, segretario di papa Giulio II, ne fece la propria dimora e cenacolo con il nome di “Castro Cortesio”. Nell’antica fortezza con torre medievale è stata ricavata una villa di 500 mq, che conserva intatto l’incanto di una volta, ma con tutto il comfort moderno e la discrezione che richiede un luogo di relax.

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La dimora si presenta come un raccolto nucleo abitativo che conserva ancora inalterata la sua struttura architettonica originaria.

Relax e natura: tutto lo charme della campagna toscana per una vacanza da sogno in un borgo rurale che guarda ancora con orgoglio al suo passato. Il mio casale

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La cura del particolare che si accompagna ad uno sguardo sempre rivolto al passato, rende particolare l’atmosfera di questo luogo quasi magico, perchÊ senza tempo.

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Il casale A sdrammatizzare il severo aspetto esteriore dell’antica fortezza contribuiscono le fioriere che abbelliscono tutte le finestre, i cespugli di rose rosse e bianche e tutte le piante rigogliose che apportano un tocco di freschezza e di colore.

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Basta osservare attentamente la stanza e poi chiudere gli occhi: non sarà difficile immaginare di trovarsi in una locanda medievale. LA VILLA Una struttura ricettiva di charme a pochi passi dai luoghi d’arte, di cultura e dell’enogastronomia della Toscana. Ad attendere gli ospiti, sei eleganti camere doppie arredate con mobili d’epoca e tessuti preziosi, da cui è possibile godere di panorami suggestivi ed incantati. L’edificio è stato sottoposto ad un at-

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tento restauro, rispettoso della struttura originaria. Sembra che il tempo si sia fermato e questo è suggerito soprattutto dalla presenza di pavimenti e soffitti in cotto fatti a mano e dalle travi in legno di castagno, così come dagli archi, le volte a vela e i camini medievali che conservano ancora intatto il fascino della loro vita passata.

La stanza della foto richiama un’atmosfera quasi fuori dal tempo, grazie alla convivenza di elementi e stili diversi, ma che conferiscono all’insieme un senso di calore ed accoglienza.


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GLI ESTERNI La dimora si affaccia su un giardino a terrazze con gazebo che guarda al panorama della campagna toscana e delle torri di San Gimignano ed è circondata da una proprietà di dodici ettari di terreno agricolo che comprendono una zona boschiva, l’uliveto e gli orti per la produzione di olio extravergine d’oliva, zafferano DOP di San Gimignano, cereali ed erbe aromatiche. A disposizione degli ospiti anche una grande piscina con il patio attrezzato con lettini prendisole e un pergolato.

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GLI INTERNI La Villa offre una grande privacy ed ampi spazi arredati con mobili ed accessori d’epoca autentici, e tessuti delle pregiate collezioni del rinomato stilista Rubelli. Gli ambienti sono ben curati e suddivisi. Per riscoprire il piacere della convivialità niente è più adatto del soggiorno con camino medievale attiguo alla sala da pranzo. Mentre per dedicarsi alla lettura o alla conversazione, l’ideale è il suggestivo salotto così come uno studiolo.

Sembra quasi di fare un viaggio nel tempo e attraverso epoche diverse, grazie alla convivenza nello stesso ambiente di oggetti e complementi di diverso stile. L’abito d’epoca sul manichino contribuisce ad accentuare il fascino di questa stanza.


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Ăˆ nella sala da pranzo ricca di ricordi medievali che viene servita la prima colazione a buffet fatta di torte preparate in casa, croissant appena sfornati, formaggi e salumi di produzione artigianale. Un rituale moderno, in un ambiente da sogno. 20

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Per le camere da letto, tutte ricche di fascino, è stata volutamente lasciata l’esclusiva caratteristica di luogo di riposo. Proprio per questo in nessuna di loro è stato messo a disposizione degli ospiti, il televisore. In alternativa è possibile immergersi nella lettura di libri, disponibili in diverse lingue e di cui è possibile usufruire per tutta la durata del soggiorno. Tutto questo, naturalmente, ne fa il luogo ideale per chi cerca una riservata, esclusiva tranquillità.

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All’ultimo piano, nella torre, la “Cortesiana” è un prestigioso ambiente di 65 mq, per due persone, dotato di cinque finestre che permettono di godere di un panorama spettacolare. L’ampia camera matrimoniale è arredata, tra l’altro, con un sontuoso letto a baldacchino ed è provvista di un bagno con vasca Devon. L’ambiente permette di godere di tutti i comfort più moderni e all’avanguardia.


Il casale La dimora può ospitare dodici persone in cinque camere doppie (Fina, Smeralda, Preziosa, Sigerio e Belviso) e nella Cortesiana. Il poter accogliere solo un numero limitato di ospiti permette di garantire un’attenzione particolare e quasi personale. Le stanze hanno tutte un fascino particolare che le caratterizza e sono diverse l’una dall’altra. Anch’esse sono arredate con autentici mobili d’epoca, letti a baldacchino con drappeggi e tappezzerie pregiate. Tutte sono arricchite dalla presenza di quadri e oggetti di famiglia che conferiscono loro un’atmosfera calda e vissuta. La particolarità delle stanze da letto è il coesistere di stili diversi tra loro che, riescono tuttavia a conferire agli ambienti una sensazione di piacevole armonia. Ogni stanza inoltre è contraddistinta da un colore o da un accostamento di colori che la contraddistingue. Anche nel caso delle soluzioni più audaci.

Un’idea insolita e quanto mai audace, quella di dipingere camino e pareti interamente nei toni del rosa, ma l’effetto è veramente sorprendente, anche per la presenza di oggetti che rievocano il passato. Un passato che rivive anche nel presente della stanza da letto in alto, sia negli arredi che nei tessuti. Una camera che non può non trasmettere armonia ed ordine se non altro per la simmetria con cui sono disposti gli arredi che, nella loro essenzialità, vanno a creare un ambiente ricco di suggestione.

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Per informazioni Fortezza de’ Cortesi Loc. Monti - 53037 San Gimignano (SI) Tel./Fax 0577/940123 Sito Web: www.fortezzacortesi.com E-mail: info@fortezzacortesi.com

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La tecnica

Domotica sicura Semplice, immediato, intuitivo, il sistema domotico By-me nasce per entrare nelle case e nelle abitudini di tutti, aiutandoci a vivere meglio e con più facilità la vita quotidiana.

Adatto ad ogni casa

di Alberto Mazzantini

Contenitori sicuri

I contenitori Isoset, pensati per garantire il massimo grado di sicurezza dei dispositivi elettrici anche negli ambienti meno protetti della casa. Un’apposita calotta avvolge e contiene i diversi dispositivi.

Dalla più moderna alla più tradizionale, grazie alle soluzioni estetiche proposte e alla grande versatilità, By-me si adatta al meglio ad ogni contesto.

By-me, sistema di controllo unico

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y-me è un sistema Bus, facilmente programmabile, che consente di realizzare la gestione coordinata di tutte le funzioni che tradizionalmente sono effettuate utilizzando normali dispositivi – quali interruttori, regolatori, cronotermostati, videocitofoni ecc. – ma che non sono in grado di interagire tra loro e che quindi non possono essere governati da un unico punto di supervisione e programmazione. Con By-me invece l’impianto domestico assume una valenza di

Impianto a zone Il tastierino digitale consente di attivare o disattivare l’intero impianto antintrusione o singole zone della casa grazie all’attribuzione di codici differenziati a cinque cifre.

“Sistema” poiché integra tutti gli impianti consentendone un controllo e una regolazione centralizzata assolutamente efficace. Semplicemente sfiorando un tasto è possibile scegliere tra ben 32 diverse combinazioni di temperatura, illuminazione e comfort configurate sulle proprie necessità quotidiane. Un sistema automatico e affidabile che comunica con l’uomo tramite cellulare anche quando si è lontani; che vigila sullo stato degli elettrodomestici, che segnala prontamente gli allarmi e, in caso di sovraccarico, interrompe l’alimentazione dei diversi apparecchi nelle modalità impostate evitando il fastidioso black-out che costringe a dover uscire di casa per ripristinare l’alimentazione elettrica. Sicurezza, comfort, risparmio energetico, controllo, comunicazione e videocitofonia integrati in un solo sistema, in grado di modellarsi di volta in volta sulle esigenze in continuo divenire di chi lo deve utilizzare e che si completa esteticamente con le serie civili Eikon, Idea e Plana per coordinarsi a qualsiasi contesto abitativo.

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Mimetizzato

Le cover si adattano perfettamente anche alla pietra, della quale riprendono le nuances di colore.

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Il recupero

Arco... di tempo Da molti secoli l’arco rappresenta uno dei principali elementi architettonici. Per un casale è spesso un valore aggiunto.

volge una funzione estetica e strutturale, ed è un must quando si parla di casali di campagna, siano essi di nuova edificazione o da recuperare. L’arco, specie quello a tutto sesto o il ribassato (in ambito rurale molto più diffusi dell’arco a sesto acuto), trova ampio uso nei casali di campagna, ad esempio abbinato a cornici per i vani d’in-

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gresso, usato per il portone (con sopra incisa la data di fabbricazione, spesso proprio nella chiave di volta, il cuore dell’arco), per le finestre e per gli elementi meramente decorativi. Nei casali e in tutti quegli edifici rurali che privilegiavano la funzionalità, l’arco era fondamentale per scaricare a terra il peso del solaio e garantire quindi maggiore stabilità. All’esterno, spesso si trovano archi a tutto sesto (ovvero semicircolari) o a

di Simona Picchio

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Casale dei sogni – Casaitalia International (www.casait.it)

Scuri e infissi sono su misura


Relais Tennis Club – Casaitalia International (www.casait.it)

Doppio arco

A metà tra una bifora (manca però la colonnina centrale) e una nicchia, questo doppio arco con mensola esterna può servire per dare luce ed aria ad un terrazzo interno.

Colore a contrasto

Nel caso di una facciata intonacata, in cui l’arco è un elemento strutturale realizzato in calcestruzzo, lo si può mettere in evidenza grazie ad una fascia di vernice, possibilmente di un colore che ne esalti le curve.

Niente spigoli

sesto ribassato (un arco più economico e meno difficile da realizzare, con un’apertura più bassa). All’intero, gli archi sono presenti nella cucina (spesso nella zona dell’acquaio e dei fuochi), nelle stalle e nella cantina (voltate o con crociera). In passato in molti casi questi ultimi vennero resi evidenti grazie ad uno strato di intonaco: il loro ripristino è uno dei punti fermi della ristrutturazione. Il materiale prescelto per la realizzazione degli archi è in genere il mattone in cotto, preferibilmente di recupero, ma si possono trovare anche blocchi di pietra locale.

Il casale del sole – Casaitalia International (www.casait.it)

Le rotondità dell’arco e l’assenza di angoli donano all’insieme grande morbidezza. Un arco è un invito ad entrare.

Per le due portefinestre che aprono direttamente sul giardino, due archi disegnati con mattoni in cotto sono l’ideale. Gli infissi ne seguono le forme, e la lunetta superiore dona maggiore luminosità agli interni. Il mio casale

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Casale del Cerro – Casaitalia International (www.casait.it)

Casale Bellavista – Casaitalia International (www.casait.it)

Nel dettaglio, una bifora con colonnina centrale e doppio arco in mattoni di cotto. In basso, una serie di archi ribassati per porte e finestre.

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Il recupero Relais La Grande Quercia – Casaitalia International (www.casait.it)

In & out

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Casale degli archi – Casaitalia International (www.casait.it)

Casale del Cerro – Casaitalia International (www.casait.it)

razie all’arco si possono realizzare elementi decorativi semplici ma di grande effetto, come la bifora qui accanto. La bifora è un tipo di finestra composta da due aperture, divise da una colonnina o da un pilastro su cui poggiano due archi. È un elemento architettonico tipico del periodo romanico e gotico, che molto spesso indica che la struttura ha nobili natali (residenza nobiliare, istituto di rappresentanza o religioso). Quando presente, conferisce al casale maggior pregio. E ancora, il sottoscala spesso può essere dotato di arco o nicchie, diventando, all’occorrenza, un luogo di passaggio tra una stanza e l’altra, ripostiglio, angolo TV, ecc. Infine, in una stessa struttura possono convivere archi a tutto sesto, archi ribassati e architravi; in particolare, se si tratta di aperture già esistenti, vanno mantenute per quanto possibile e perfino riaperte se, col passare del tempo, sono state chiuse.

Nel sottoscala

Al centro è stato ricavato un grande arco di passaggio, mentre ai lati sono preseti due piccole edicole che ricordano quelle usate un tempo per sistemare le candele accese e le immagini sacre.

Accogliente

Il grande arco che segna l’ingresso al portico invita ad entrare. L’assenza di angoli, infatti, contribuisce a creare un effetto rassicurante.

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Novità

La luce è dentro La luce che vedi solo quando serve: è una realtà grazie alle applicazioni nel campo della fotoluminescenza, le quali hanno permesso a questa giovane azienda di inglobare la luce dentro vetro, ceramica, plastica e cera. di Carolina Peciola

Soluzione adatta anche al casale Le scale sono fatte in vetro accoppiato con serigrafia a campo pieno, fotoluminescente, di colore azzurro posto tra i due vetri per una maggiore protezione dal calpestio.

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Il vero futuro della luce è il buio E ancora… ucedentro si occupa di applicazioni nel campo della fotoluminescenza, ovvero quella proprietà di alcuni rari alluminati di assorbire luce, naturale o artificiale, e di restituirla attraverso una diversa gamma di colori, in condizioni di oscurità. La fotoluminescenza può essere inglobata nel ciclo produttivo di vetro, ceramica, plastica e cera per ottenere manufatti che vivono di luce propria al buio. La luce emessa, pur non essendo paragonabile in termini di potenza di lumen ai sistemi elettrici tradizionali, dura ad intensità decrescente tutta la notte.

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L’azienda si è concentrata su applicazioni architettoniche e di design privilegiando l'aspetto del risparmio energetico. Così Luca Beltrame, presidente e CEO di Lucedentro: “Io penso a Lucedentro come ad una luce povera e in un certo senso per poveri. È un concetto di luce che lo vedi solo quando ti serve, cioè al buio o nella penombra, emozionale attraverso i colori che esprime, ma soprattutto intima, alla portata di tutti. Penso anche che questa luce che ci viene regalata dalla terra è simbolo della luce che c'è dentro ognuno di noi. Ecco, io vedo questa luce come specchio della luce interiore, la forza che è dentro di noi.”

In questa foto, la scala al buio. In basso a sinistra, la piastrella con foglie e a destra un mosaico in vetro riciclato, quest’ultimo ideale per bagni o piscine. Quanto alla piastrella, è in vetro accoppiato con all’interno una pellicola fotoluminescente di PVC sottoposta ad un disegno grafico.

Per informazioni Lucedentro Via Ragazzi del 99, 5 Casinalbo (MO) Tel. 059/550617 Sito Web: www.lucedentro.com/ita

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Il casale Crocevia di passato e presente

Charme e storia

Avvolto dall’abbraccio delle morbide colline fiorentine che ospitano olivi e i prestigiosi vitigni del Chianti, Castello Del Nero è la sintesi di un lusso raffinato e moderno, di un incanto che si rinnova, sospeso nel tempo e nei luoghi di un’antica tradizione medievale. di Barbara Medici

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embro di The Leading Small Hotels of the World e prima ESPA della zona e una delle pochissime in Italia, Castello del Nero è situato a Tavarnelle Val di Pesa, a breve distanza da tutte le più importanti località e città storiche della Toscana. A poco più di venti minuti di auto da Firenze, Siena e San Gimignano, il castello si trova nella posizione ideale per chi desidera vivere un’autentica esperienza toscana. Un magnifico ed elegante castello del dodice-

simo secolo, restaurato e convertito da antica residenza signorile a tempio del lusso e di un benessere sofisticato e d’élite. MOMENTI DI BENESSERE Negli oltre 1.000 metri quadrati del Centro Benessere, in ambienti caldi e affascinanti, arredati con il legno, il vetro e l’ardesia che si alternano con naturalezza e spontaneità, si potrà godere, nell’arco di un intero soggiorno o anche solo per poche ore, delle proposte di trattamenti olistici personalizzati, delle esperienze calde e fredde, dello spazio Vitality pool esterna e delle diverse aree re-

lax. La palestra, situata nella parte più antica del castello, è in grado di esaltare il confronto tra la modernità delle attrezzature all’avanguardia tecnologica e il fascino di una location secolare e antica. Ci si può rigenerare nella piscina esterna riscaldata, ammaliati da una vista incantevole sulle colline adiacenti, o ancora nei campi da tennis esterni, circondati da altissimi cipressi e illuminati per il gioco notturno. Nel bar e le sue salette, si può sorseggiare un drink prima o dopo cena, o nella cantina originale del castello, si degusta la preziosa selezione di etichette Castello del Nero.

In posizione dominante sulla Val di Pesa, da ogni angolo del Castello si aprono panorami spettacolari sui vigneti circostanti e sui magnifici giardini con cipressi secolari. La pace e la tranquillità che si respirano riflettono la quiete e il verde dei vitigni del Chianti Classico, che riposano accarezzati dal sole e dal vento e profumano di abitudini antiche ma mai dimenticate.

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Connubio di charme, country e attenzione al passato, la zona notte propone colori caldi e rilassanti, legati alla terra, a quello stesso colore ocra che caratterizza la campagna circostante.

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Il casale Ampi spazi living, comode sedute in stile provenzale, cotto toscano e un grande focolare per riscaldare ancor di più l’ambiente.

IL TERRITORIO Pur colpito dalla regale maestosità del castello, ogni visitatore saprà apprezzare i momenti semplici e confortevoli: le rilassanti giornate a passeggio lungo i sentieri circostanti, le visite ai tipici borghi rurali medievali o le serate nell’intimità di una saletta riservata, davanti a un caminetto scoppiettante, sorseggiando in compagnia pregiate selezioni di whisky o cognac. Il Castello del Nero vive in completa simbiosi con il proprio territorio, si nutre della sinuosità e della bellezza delle colline della Toscana, dell’essenza di una regione amata e corteggiata da tutto e il mondo e di un tempo che sembra magicamente essersi fermato. IL RIPOSO AL CASTELLO Si articola tra storia e modernità. Ognuna delle 32 camere, suddivise in Classic, Executive e Deluxe, e delle 18 suite, permette all’ospite di concedersi il lusso di rivivere lo stile e il decoro degli ambienti e degli scenari del dodicesimo secolo, senza tuttavia rinunciare ai più moderni ritrovati della tecnologia, del comfort e dell’intrattenimento, come area condizionata, connessione a Internet ad alta velocità e televisori di ultima generazione. Affreschi originali, soffitti a volta in legno pregiato, pavimenti in cotto antico, principeschi bagni decorati con marmo e mosaici, raffinati camini e antiche decorazioni: una collezione di tesori d’arte di immenso valore, riscoperti e riportati alla luce sotto la supervisione della Sovrintendenza alle Belle Arti, la quale ha avuto un ruolo importante nel restauro e recupero dell’intero castello.

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Lasciatevi ispirare... a pagina 47

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Il casale Da temi rinascimentali a chiari accenni al gusto provenzale, le varie stanze propongono temi e richiami sempre originali.

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A TAVOLA, UN’ESPERIENZA TOSCANA Non c’è nulla di meglio di una giornata a base di rilassamento olistico per stimolare un salutare appetito. Nel ristorante La Torre di Castello del Nero la soddisfazione dei cinque sensi passa necessariamente anche per la soddisfazione del palato, attraverso

Nella cantina per degustare vini e liquori, in un ambiente antico, caratterizzato ancora dall’originale soffitto a volte. 42

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una proposta enogastronomica che sposa ed esalta i sapori tipici del territorio e li sa riproporre in una veste nuova, in giusto equilibrio tra tradizione e innovazione. Gli chef di cucina propongono piatti d’autore, creati ad hoc da mani esperte e con prodotti rigorosamente selezionati e di alta

qualità, la maggior parte dei quali fatti in casa o tipici della regione. Dalla pasta all’olio, dal pane ai dolci fino ai pregiati vini locali: al Castello del Nero i piaceri della buona tavola diventano parte integrante e ideale completamento di un’esperienza di benessere unica e irripetibile.


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Tra marmi ed affreschi, un bagno rinascimentale che trae molta della propria essenza dall’abbinamento con il cotto tradizionale. 44

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Tutto il relax possibile, nella Vitality pool, con vista sulla campagna toscana.

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Lo charme unico della vasca free standing con piedi lavorati, arricchita da un medaglione in marmo in corrispondenza della rubinetteria.

Lasciatevi ispirare... a pagina 47 PASSATO E PRESENTE Il castello appartenne alla nobile famiglia Del Nero, Priori e Primi cittadini della città di Firenze, prima che la proprietà passasse alla nobile famiglia Torrigiani nel 1825. L’eleganza del passato è chiaramente visibile nei tanti affreschi, nella presenza degli stemmi di famiglia e nell’essenza stessa degli ambienti. Ma dall’atmo-

sfera storica si passa rapidamente a quella moderna, grazie al concetto di benessere diffuso che qui viene proposto. Preservare le peculiarità storico-architettoniche di una struttura può anche significare utilizzarle in modo tale da mettere ancor più in risalto gli accorgimenti moderni, tanto necessari quanto a volte difficili da conciliare.

Effetti a rilievo per la parete di fondo, venature del marmo ricreate anche sulla superficie esterna della vasca: due accorgimenti che donano maggiore profondità all’ambiente. 46

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Per informazioni Castello del Nero Strada Spicciano, 7 Tavarnelle Val di Pesa (FI) Tel. 055/806470 - Fax 055/80647777 Sito Web: www.castellodelnero.com E-mail: info@castellodelnero.com


Ispirazioni Da pagina 40

Motivi rinascimentali DALLE PARETI AI TESSUTI Medaglioni con fregi dipinti, stucchi e colori tenui, a richiamare l’eleganza stilistica dello stile rinascimentale. Il classico si sposa con marmi, colori e textures che, dalle pareti al soffitto, caratterizzano l’ambiente. In basso, l’illustrazione tratta da Renaissance Ornament, di Owen Jones, “The Grammar of Ornament” (1856), propone vari motivi decorativi ornamentali per i tessuti d’arredo.

L’alternativa Se amate i motivi rinascimentali ma pensate che dipingerli sulle pareti sia troppo pretenzioso, ecco l’alternativa più semplice ed efficace: il tessuto.

Un “must” di sempre

Da pagina 46

LA VASCA IN STILE Questa proposta in foto è stata addossata alla parete e rifinita con un medaglione in marmo, sul quale poggia la rubinetteria; le venature del marmo sono poi state riprese sulla parte esterna della vasca, che presenta anche dei piedi d’appoggio riccamente decorati.

L’alternativa La vasca vintage è splendida anche posta in posizione centrale o in diagonale, come nella foto. In questi casi si usa una rubinetteria a colonna. L’esterno può presentare varie finiture: invecchiato, smaltato o dipinto del colore preferito. Il mio casale

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Materiali

Pelle e legno Un binomio che unisce comfort e stile classico, perfetto per la zona living. di Carolina Peciola

SemplicitĂ che non tramonta 48

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Le forme del relax

Stile vintage Atmosfere argentine Nella pagina accanto, in alto il divano della collezione Estancia, disegnato da Richard Frinier. La struttura è in teak proveniente da foreste ecocompatibili. Disponibile anche in altre finiture, è finito a mano. Della stessa collezione la poltrona in basso, con poggiapiedi abbinato. La collezione si ispira romanticamente all’Argentina, proponendo un look a metà tra il coloniale e il rustico. CENTURY FURNITURE - PREZZI SU RICHIESTA

Pezzo classico Nell’immagine al centro, qui a destra, e in alto a sinistra, la poltrona Saint Honoré, in cuoio. Misura 92x97x89 h cm. Forma classica, con orecchie laterali e ampi braccioli. DE KERCOET - A PARTIRE DA € 1.950

Il poggiapiedi Kearney è un’ottomana in pelle che all’occorrenza può essere utilizzata come pouf o come poggiapiedi. La borchiatura a vista, in doppio ordine, le conferisce una certa austerità. HOOKER FURNITURE - BRADINGTON YOUNG PREZZO DA RIVENDITORE

La lounge chair della collezione Estancia si abbina al divano proposto in apertura del servizio. Le sue forme rimandano allo stile delle grandi proprietà argentine, proponendo elementi autentici dello stile coloniale spagnolo, in chiave vintage. CENTURY FURNITURE PREZZI SU RICHIESTA

La club chair La poltrona Vintage in pelle marrone (disponibile anche in nero) propone lo stile inglese Chesterfield. Aspetto invecchiato, struttura in pino e compensato, piedi in pino dipinto wengé e imbottitura con schiuma poliuretanica. Il cuscino è in 100% piume. MAISONS DU MONDE € 690

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Atmosfere

La casa nel borgo Vivere le suggestioni medievali

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Situato in uno dei luoghi più suggestivi dell’Umbria, a pochi chilometri da importanti città come Todi e Orvieto, si trova il Palazzetto de’ Conti. Un antico palazzo, incastonato tra le strette viuzze di un piccolo borgo medievale.

di Barbara Medici

Nella foto di apertura una prospettiva dell’ingresso di Palazzetto de’ Conti. La facciata è in pietra faccia a vista, il portone presenta un arco a volta in pietra con lunetta, mentre le finestre in alto hanno tutte una cornice che ne mette in risalto l’apertura.

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osto a metà strada tra Orvieto e Amelia, all’interno del piccolo borgo medievale di Tenaglie, il Palazzetto de’ Conti è un antico palazzo adibito in passato a corpo di guardia, risalente al XVII secolo. La struttura è stata oggetto di un sapiente e fine restauro, che l’ha trasformata in un’accogliente struttura ricettiva, nel rispetto delle caratteristiche originarie. Ci troviamo in Umbria, al confine con l’Alto Lazio, un’area geograficamente strategica perché in poco tempo è possibile raggiungere alcuni fra i più caratteristici centri storici dell’Umbria, per non parlare del perfetto collegamento alle principali vie di comunicazione. Tenaglie è un borgo medievale edificato attorno al XII-XIII secolo su una preesistente villa romana, il cui toponimo sembra derivare da Gens Tenilia, una famiglia venuta sul luogo con la colonia fondata al tempo dei Romani.

La spettacolare vista sulla valle del Tevere e sull’oasi naturalistica di Alviano, di cui gode il Palazzetto, contribuisce ad accrescere la suggestione e l’incanto di questo luogo.

LA STRUTTURA La proprietà è costituita dal Palazzo di guardia, finemente ristrutturato e perfettamente arredato, che costituisce il nucleo più importante e che si estende su tre livelli. Al piano terra si trova un salone centrale con camino, collegato direttamente ad un terrazzo panoramico di nuova realizzazione. Rappresenta un importante spazio all’aperto che permette di godere pienamente dello stupendo panorama su cui si affaccia il Palazzetto, ma è anche il luogo ideale dove consumare piacevolmente la colazione o concedersi momenti di relax.

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Atmosfere

Un insolito angolo bar: molto probabilmente era una mangiatoia il piano del tavolinetto che oggi ospita sul top tutto l’occorrente per preparare cocktail da sorseggiare durante una piacevole conversazione. Il mio casale

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L’ambiente, nonostante il suo aspetto a tratti severo, non vuole però trascurare il piacere del relax e della convivialità e offre anche la possibilità di ritagliarsi momenti ludici.


Atmosfere

GLI INTERNI Al primo piano del Palazzetto si trova un grande salone con camino, arredato sontuosamente con tessuti e tappeti pregiati. La caratteristica di questa zona living è la presenza di una parete interamente in pietra a faccia vista, arricchita dalla presenza di uno stupendo arazzo. L’ambiente è idealmente suddiviso in due zone: quella di fronte al camino, sembra quasi uno spazio ludico per la presenza di una scacchiera, mentre la zona a destra del camino sembrerebbe adibita ad angolo bar. Il piano del tavolinetto contenente le bevande, è un tavolo di recupero, probabilmente ricavato da una mangiatoia, sistemata su supporti in ferro.

La particolarità del camino è costituita dalla fascia in rame martellato, che oltre a svolgere la funzione specifica di contenimento dei fumi, assume anche un ruolo decorativo. Ad ornare la mensola del camino, una collezione di teiere d’argento. La zona dining è scavata in parte nella roccia e presenta una parete in pietra a vista dall’aspetto irregolare. Per quanto riguarda l’arredo, in primo piano, la presenza di oggetti artigianali di uso quotidiano provenienti probabilmente da un mulino. La semplicità e l’essenzialità della sala da pranzo contrasta con la ricchezza del salotto, rappresentata dalla convivenza di elementi, complementi e tessuti diversi.

Molto suggestiva la parete in pietra dall’andamento irregolare, che sembra avere l’intenzione di mantenere sempre viva l’origine e il ricordo di tempi andati.

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Evoca un perfetto stile baita, la camera da letto dove una parete ospita una fioriera in legno che oltre ad avere una funzione decorativa aiuta ad abbassare l’altezza del soffitto.

La parete di quest’altra stanza, realizzata ad effetto trompe l’oeil, regala l’illusione di affacciarsi su un giardino inglese. Un gioco di illusione che contribuisce ad ampliare lo spazio dell’ambiente.

Per informazioni Casaitalia International Tel. 0743/220122 Sito Web: www.casait.it E-mail: info@casait.it

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Ispirazioni Rame per il camino MEGLIO MARTELLATO Lucentezza e carattere sono garantiti: l’uso del rame martellato è l’ideale per il casale di campagna, tanto nelle finiture – come qui per il camino – quanto nei dettagli d’arredo e sulle pareti della cucina.

L’alternativa Molto bella e di grande effetto la cappa sagomata, interamente in rame martellato. Si sposa bene con il cotto e con il legno, ed è l’ideale sia per il camino in soggiorno che per la cappa in cucina.

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Se il soffitto è alto...

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… DECORATELO CON I FIORI Stile baita per questa camera da letto i cui alti soffitti sono stati resi molto più caldi ed accoglienti grazie a due elementi: un composé a sospensione, proprio sopra il letto, e un lungo contenitore in legno – fissato al soffitto e alle pareti – nel quale trovano posto altri fiori.

L’alternativa Se il soffitto della cucina è molto alto, potete far installare un controsoffitto (anche in legno o tavole di legno), al cui interno inserire dei faretti o altri punti luce. Il mio casale

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Materiali

Rame e ottone Dai lavelli alla rubinetteria, fino alle finiture, entrambi regalano quella lucentezza che, anche con il passar del tempo, continua a caratterizzare una cucina rustica. di Alberto Mazzantini

Curato nel dettaglio Lavello da semi-incasso in ottone brunito ad alto spessore (2 mm). Sporgente all’esterno circa cm 6 per un utilizzo piÚ comodo. Bordo e bastone in ottone. Tutto lo scintillio del metallo, per un lavello dalla finitura antica. RESTART - PREZZO SU RICHIESTA

L’unione che regala resistenza e splendore

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Lavelli in stile Due proposte diverse Belle Forêt propone un lavello da incasso in rame ad effetto martellato, qui in finitura bronzo ma disponibile anche in altre versioni. Accanto, il modello da incasso con frontale a vista, ideale per chi ama una cucina in stile inglese. In rame martellato, con finitura in rame antico. Il lavello da incasso, a partire da € 538 circa; il modello con frontale a vista, da € 2.278 circa. Nell’immagine a destra, il miscelatore Flamande, di Herbeau. Le finiture manuali e le dimensioni notevoli sono ideali per la cucina del casale. A partire da € 700 circa.

Per tutta la cucina Un look retrò ELG107 è una macchina di cottura 100 Artusi, con forno elettrico multifunzione ventilato con termostato, grill elettrico, programmatore analogico LCD, girarrosto trasversale. Piano cottura inox a 5 fuochi con tripla corona centrale o pescera, valvole di sicurezza e robuste griglie in ghisa. Completa la cucina il lavello angolare (LVQ040) da semi-incasso in rame brunito, alto 2 mm, disponibile anche con misure su richiesta. Tutto di Restart.

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La colonica che rinasce

Fra boschi e 60

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Una storia, quella di Podere Leccino, che è comune a molti casali di campagna: da casa di contadini a dimora country. Meno comune è forse il grande equilibrio stilistico raggiunto negli interni. di Carolina Peciola

iamo in Toscana, sulla Costa degli Etruschi, in particolare sul crinale di una collina a pochi chilometri dal mare e da famose località come Bolgheri, Castagneto Carducci, Volterra e San Gimignano. In passato Podere Leccino era la dimora dei contadini che lavoravano la terra della grande Fattoria Ricrio. Con l’abbandono delle campagne, nella metà del 1900, il podere ha vissuto un periodo di forte degrado, per poi essere finemente ristrutturato nel 2009 e nei primi mesi del 2010 nel rispetto della tipicità toscana. Essendo completamente franato, per la sua ricostruzione è stata usata la pietra gialla di Casale Marittimo (un paesino delle vicinanze). La torretta posta al centro dell’edificio, di vaga ispirazione leopoldina, sembra quasi ergersi per cercare di dominare le colline toscane.

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colline

Una struttura ampia, quella di Podere Leccino. Alla pianta centrale si uniscono un corpo laterale e un pergolato in cannucciato, che regalano ulteriori spazi living. La facciata in pietra è alleggerita da infissi e portelloni in legno, dipinti nel colore carta da zucchero. Il mio casale

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Una veduta panoramica di Podere Leccino, tra prati, colline boscose e campi. Ăˆ ben visibile la torretta, elemento architettonico particolarmente apprezzato, che dona all’edificio maggiore leggiadria.

La tecnica dello sfumato pittorico sembra essere stata appresa da Leonardo da Vinci proprio grazie all’osservazione delle colline toscane e delle diverse sfumature di colore che esse assumono.

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Il casale LA STRUTTURA Podere Leccino offre 20 posti letto in camere con bagno privato. All’occorrenza il casale può essere diviso in due comodi appartamenti distinti ed indipendenti, uno da 8 posti ed uno da 14. Il podere ha in totale 10 camere da letto, tutte con bagno privato più la “torretta” con due letti ed un bagno con doccia.

Un ampio tavolo con struttura in ferro battuto e piano in legno, per accogliere comodamente i propri ospiti in un pranzo all’aperto. Il pavimento è realizzato in cotto toscano, mentre la copertura del patio è in cannucciato.

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Una vista del casale dal giardino. A destra, in fondo, il barbecue in pietra e l’altalena per i bambini.

L’appartamento più piccolo da 8 persone ha due camere con bagno al piano terra, una doppia ed una matrimoniale, cucina a vista, zona pranzo con camino e due camere matrimoniali con letti a baldacchino e con bagno al primo piano. L’appartamento più grande da 14 persone ha due camere con bagno al piano terra, una doppia ed una matrimoniale, soggiorno, cucina a vista, camino, zona pranzo e 4 camere matrimoniali con letti a baldacchino e bagno al primo piano. Da questo appar-

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tamento si accede inoltre alla “torretta” con altri due posti letto e bagno. Tutti i locali del piano terra ed anche una camera dell’appartamento più piccolo accedono al giardino che circonda la casa. La villa dispone di un parcheggio privato, un portico ombreggiato con due grandi tavoli, un comodo barbecue in muratura, una altalena per i bimbi ed una splendida piscina a sfioro, riscaldabile, di 12x6 metri.


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Il relax ideale, nella bella stagione, è quello offerto dalla piscina a sfioro, a pochi passi dal casale. Circondata dal prato, gode di assoluta privacy. Il mio casale

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I pavimenti sono di cotto alternato con una posa particolare ad un grès porcellanato effetto pietra.

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ATTENZIONE AI PARTICOLARI Non si tratta solo della scelta dei materiali, dello stile d’arredo o del recupero architettonico di elementi del passato. Spesso la differenza la fanno dei piccoli particolari di cui non sempre ci si accorge. Ad esempio, tutte le finestre del casale Podere Leccino propongono due colorazioni, entrambe sulla stessa scala di rosa proposta dal cotto usato per la pavimentazione. La cornice esterna di ogni finestra presenta una piccola fascia dipinta,

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di una tinta più scura, mentre i quattro lati interni propongono una sfumatura più chiara. In questo modo si ha una corrispondenza cromatica con il pavimento e con la zoccolatura dipinta dello stesso colore. Inoltre, l’uso di due tonalità crea un effetto di profondità che, unito a quello creato dal particolare montaggio del pavimento, amplia visivamente lo spazio. L’uso di porte è limitato alla zona notte e alla separazione – tramite porta scorre-

vole – tra zona living e cucina. La luce fluisce liberamente, anche grazie all’assenza di tendaggi. Data la posizione isolata, infatti, si è scelto di non appesantire l’ambiente con i tessuti. Per le camere da letto, il problema della luce è stato risolto grazie agli scuri interni. Altro accorgimento: nel grande ambiente unico che vediamo in foto, sono stati posti tre lampadari dello stesso stile, la cui altezza è stata regolata tenendo come riferimento l’arco.


Il casale Cucina e zona dining sono “separate� da un arco a tutto sesto. Entrambi gli ambienti propongono dei lampadari a sospensione che riproducono le forme dei vecchi lumi a petrolio.

Un unico ambiente, diviso in zona living e dining attraverso due ampi archi che coprono l’intera larghezza della stanza. Un grande camino in pietra, lampadari in cristallo e arredi in stile, per dare all’ambiente un aspetto vissuto.

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Per la zona relax, formata da poltrone, divani e angolo TV, sono stati scelti colori molto chiari che vanno dal giallo all’ocra, al marrone chiaro. Un tocco di charme, con il salotto rivestito in tessuto damascato, e uno country con il grande innaffiatoio in rame usato come portavaso. 70

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SPAZIO ALLA CONVIVIALITÀ È certo una delle caratteristiche che salta agli occhi osservando le immagini degli interni di Podere Leccino: le tante zone living e dining sono tutte particolarmente ampie, pronte per accogliere molti ospiti. Stesso discorso anche la cucina qui a fianco, resa più un luogo di ritrovo che uno di lavoro. Anche gli elementi d’arredo e la scelta dei colori contribuiscono

ad accentuare l’ampiezza dello spazio e il piacere della convivialità. Accanto ad elementi tipici toscani, come il grande tavolo in legno abbinato a semplici ma robuste sedie con seduta in paglia a busta, troviamo un altro tavolo di colore bianco, usato come pratico piano d’appoggio. Dello stesso colore di questo anche la cucina, con l’acquaio posto proprio sotto alla finestra.


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Un ambiente nell’altro, per la zona giorno a forma di “Lâ€? in cui troviamo ben tre diverse zone dining, tutte con tavoli in legno di fattura semplice. La parte dedicata alla cucina è separata dal resto attraverso una porta scorrevole che ripropone forma e colore dei portelloni esterni in legno. 72

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Per la camera al piano terra, due letti in ferro battuto e pochi elementi d’arredo, per mettere in risalto i materiali costruttivi. 74

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Semplice e romantico, il baldacchino proposto in questa camera da letto. Comò e comodini si ispirano ai vecchi mobili della nonna.

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Per informazioni Podere Leccino – Ville Gelsi Via della Camminata, 3 Guardistallo (PI) Tel. 0586/652329 Sito Web: www.villegelsi.com E-mail: info@villegelsi.com

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Ispirazioni Da pagina 68

Fusione di stili VINTAGE E RUSTICO Per questo grande ambiente giorno sono stati scelti tre lampadari a sospensione in stile vintage. I tanti pendenti riflettono la luce del giorno e quella artificiale. Un mix di stili ed epoche che appare ben riuscito.

L’alternativa Presso negozi di antichità e rigattieri è facile trovare molti lampadari vintage, di varie forme e dimensioni. Accertatevi che non manchino troppi pendenti o che non siano troppo danneggiati.

Porte scorrevoli SOLUZIONE SALVA SPAZIO Utili per chi ha poco spazio, ma anche per chi ama gli spazi aperti e non vuole comunque rinunciare alla possibilità di avere la giusta privacy, le porte scorrevoli (qui in stile mercantile, abbinate agli scuri interni) sono la scelta migliore.

L’alternativa In alto una doppia porta scorrevole in tinta noce scura, in stile inglese (quindi con quadrettature), che riprende il disegno dell’arco in cotto. Bella da vedere, pratica da vivere.

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L’artigiano

(Da sinistra verso destra) Bricco latte Blue Fluted Half Lace in porcellana dipinta a mano, tazzina da caffè con piattino e mug termico.

Ceramicheregali a Manifattura Royal Copenhagen fu fondata nel 1775 per volontà della regina Giuliana Maria e rimase per molti anni proprietà della Corona danese. Dai fasti del ‘700 si evolve e mantiene attraverso i secoli la personalità e il gusto di una produzione unica nel suo genere. Questa “Si-

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gnora delle arti decorative danesi” ha sfidato nel tempo le più importanti manifatture d’Europa distinguendosi per i suoi rari oggetti d’arte e i raffinati servizi da tavola disegnati per secoli da impareggiabili artisti e realizzati ancor oggi secondo le vecchie tradizioni, da decoratori altamente specializzati. Per “capire” la manifattura Royal Copenhagen, basta guardare il servizio “Flora Danica”, diventato ormai sim-

bolo della manifattura stessa e punto di riferimento nella storia mondiale dell’arte decorativa della porcellana. Nei numerosi pezzi che lo compongono sono riprodotte in diverse e delineate sfumature di colore, ben settecento specie della vegetazione scandinava. In origine era destinato a Caterina II Imperatrice di tutte le Russie, poi divenne, e lo è tutt’ora, il servizio da ricevimento della Casa Reale Danese.


Parlano danese, questi pezzi in porcellana di fattura artigianale, dipinti a mano e particolarmente preziosi. Ma il loro linguaggio è anche universale, ed è quello della bellezza.

di Barbara Medici

Se Flora Danica è un capolavoro, gli altri classici non sono certo da meno. La forza di Royal Copenhagen è quella di non aver mai alterato la propria tradizione artigianale, mantenendo vivi i decori classici ma lanciando, al tempo stesso, uno sguardo alle nuove tendenze. Artisti e designer hanno interpretato, attraverso la porcellana, l’epoca nella quale stavano vivendo. Per questo motivo gli oggetti Royal Copenhagen rispecchiano secoli di culture, di sviluppi politici, tecnologici e sociali; di stili di vita, di usi e costumi, sia nelle abitudini a tavola sia nel modo di apparecchiarla. UNA PASSIONE PER IL BIANCO E IL BLU Sono i due colori prediletti che conferiscono a questi servizi in porcellana quell’aspetto elegante e raffinato che tanto piace agli estimatori del genere. In basso, da sinistra verso destra, la tazzina da caffè con piattino Blue Fluted Full Lace in porcellana dipinta a mano, con accanto la salsiera con piatto fisso e coperchio. In primo piano tazze da tè con piattino Blue Fluted Plain in porcellana dipinta a mano, appoggiate sui piatti piani Blue Fluted Mega in porcellana dipinta a mano.

Per informazioni Royal Copenhagen è distribuito in Italia da Messulam Via Rovigno, 13 - Milano - Tel. 02/283851 Siti Web: www.royalcopenhagen.com - www.messulam.net

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Le fasi del lavoro

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Nella fase di modellamento (1) l’idea astratta prende forme sempre diverse. L’artista o il disegnatore propongono prima un campione o un disegno, ad esempio di un piatto. Il modellatore riproduce il disegno e poi lo stampo. Occorre molta abilità per ottenere l’effetto artistico desiderato, nonché un’ottima conoscenza della porcellana e delle sue caratteristiche. Dopo aver creato la base di argilla si procede con il modellamento dell’oggetto.

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Ogni tipologia di prodotto richiede step diversi. Ad esempio, teiere e caffettiere vengono modellate in 5 passaggi: corpo, manici, beccuccio, coperchio ed eventuale manico del coperchio.

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Dopo aver ottenuto la forma si lascia asciugare per fissare la superficie. A mano vengono poi aggiunti eventuali elementi (manici, decori, ecc.) e vengono realizzate particolari lavorazioni (2-3). Alla fase del bagno (4) segue quella dell’asciugatura, per finire poi con la decorazione pittorica (5-6) ed infine con la cottura. Tutte le porcellane vengono cotte in forno per due volte (una prima volta a 950°C per 12 ore – per il “biscotto” – e una seconda a 1.400°C per altre 12 ore).

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L’artigiano Dall’alto, in senso antiorario, la brocca media, la piccola, la tazza da tè con piattino, piatti piani da 27 e 22 cm, tutto Blue Fluted Mega in porcellana dipinta a mano. In basso, la caffettiera Blue Fluted Full Lace in porcellana dipinta a mano e la teiera Blue Flower Curved.

IL SUCCESSO DI UN DECORO Karen ha reinterpretato con semplicità in chiave moderna e giovanile, lo storico decoro nato nel 1775. La designer è sempre stata colpita dalle piccole differenze che contraddistinguono i servizi dipinti a mano e che rendono ogni singolo pezzo unico: è stato quindi con il grande rispetto per l’antico che è nato Blue Fluted Mega. L’idea del decoro ingrandito è ripetuta anche sul retro di ogni prodotto, dove il logo Royal Copenhagen con le tre onde è stato riprodotto con

ironia e creatività. Blue Fluted è stato il primo decoro della Manifattura e nel tempo, è diventato così famoso da far parte della cultura danese. I servizi Blue Fluted e Blue Fluted Mega sono ancora dipinti a mano ed ogni pezzo è firmato dal decoratore. Blue Fluted Mega è conosciuto in tutto il mondo. Nella primavera 2006 è stata creata la collezione di pirofile dipinte a mano e nell’autunno il Black Fluted Mega un esempio di come la tradizione può fondersi con l’attualità del design e la moda.

Karen Kjaeldgaard-Larsen studentessa danese di design, ha creato casualmente la prima bozza del decoro di quello che sarebbe diventato il servizio Blue Fluted Mega. Un rilancio di un decoro – il Blue Fluted – con oltre 230 anni di tradizione.

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Zuppiera ovale con coperchio Flora Danica, in porcellana dipinta a mano. Dalla natura, l’ispirazione per il decoro pittorico.

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L’artigiano

Il tè è servito Da sinistra verso destra, teiera (35 cl) e mug termici (9 cl) Blue Fluted Mega in porcellana dipinta a mano.

Il candore della porcellana risalta se posto in contrasto con uno sfondo pastello. In base alla stagione dell’anno, si può decorare il vassoio di portata o il tavolo con fiori e foglie. La collezione alla parete Piccoli o grandi, ovali o rotondi, con bordo lavorato a rilievo o semplice: una collezione di porcellane è l’ideale per decorare la parete della cucina o della sala da pranzo.

Decori e rilievi Molti dei pezzi realizzati da Royal Copenhagen, tra cui i decori e le decorazioni, propongono l’uso di elementi a rilievo. Nella pagina accanto, il manico del coperchio di questa zuppiera Flora Danica propone due diversi gruppi floreali, rigorosamente dipinti a mano.

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La struttura

Casali all’antica

Nel rispetto dell’ambiente, dell’architettura locale e dell’autenticità dei materiali, la Volpetti Immobili di Prestigio ha realizzato delle costruzioni che abbinano la suggestione e il calore dell’“antico” alla solidità funzionale della struttura moderna.

A

di Alberto Mazzantini

d una vita nella natura e nelle tradizioni si adattano alla perfezione i casali progettati dalla Volpetti Immobili di Prestigio: un ricercato esempio di stile architettonico in piena linea con la tradizione delle costruzioni umbre all’antica che sposa la solidità della pietra al calore del legno. Un fascino racchiuso, solo uno tra i tanti possibili esempi, nel grande portico pavimentato con il pregiato cotto di Castel Viscardo e realizzato con grandi colonne in mattoni di recupero orvietani del 1700, travi e arcarecci di castagno e cotto rustico a vista. Una bioarchitettura fedele alla ricostruzione storica ma adattata agli standard di sicurezza e stabilità dei nostri tempi. I “Casali all’Antica” immersi nel cuore dell’Umbria in un’atmosfera sospesa nel tempo, vi aspettano con tutta la loro ricchezza di storia e tradizione, con uno sguardo sempre aperto alla comodità e all’innovazione. Per informazioni: www.vipliving.it

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Il casale

La semplice ospitalitĂ di una volta

La fattoria sul colle 86

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Una lunga storia, quella della Fattoria del Colle, posta nella campagna di Trequanda, in Toscana. Donatella Cinelli Colombini, “signora del Brunello”, ha reso la fattoria un luogo in cui assaporare davvero la Toscana. di Barbara Medici

a degustazione inizia all’arrivo: colori, profumi e rumori di una campagna, quella senese, tra le più dolci e invitanti d’Italia. Si prosegue con la stimolazione del gusto, e ci si siede alla tavola dell’Osteria di Donatella. Dal cavolo rifatto alla carne della trebbiatura, dalla zuppa trequandina alla zuppa di pane con lo zampino, il tutto innaffiato dai vini prodotti in aziende, tra cui spicca – re incontrastato – il Brunello. Dopo il lauto pasto ci si può rilassare con una visita alle splendide cantine, ricche di affreschi, o con uno dei quattro percorsi di trekking proposti. Ma sono tante le attività, in ogni stagione dell’anno: da quelle dedicate alla campagna alle lezioni di cucina, dalle attività sportive alle rievocazioni delle feste contadine.

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La facciata della Fattoria del Colle, una delle strutture ricettive proposte agli ospiti. La facciata lascia trapelare i vari interventi subiti nel corso del tempo, che hanno poi dato vita all’edificio attuale. In particolare, qui accanto si nota chiaramente un’apertura successivamente chiusa, di cui però resta la cornice in mattoni. Il mio casale • 87 Il mio casale 87


Il piazzale della Fattoria, punto di partenza per escursioni e passeggiate nell’azienda e nelle campagne. In basso, il giardino all’italiana chiuso da una grande pianta di glicine in fiore.

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Il casale C’è una data: 1592, anno in cui gli antenati di Donatella Cinelli Colombini hanno costruito la Fattoria del Colle. Ci troviamo nell’area di produzione del Chianti e della DOC Orcia. La Fattoria conta oltre 23 ettari di vigneto e vi si producono anche cereali e tartufi bianchi. Ci sono oliveti ed una struttura agrituristica con appartamenti e camere, tre piscine ed un ristorante, l’Osteria di Donatella. La parte più antica della Fattoria del Colle è un eremo, ancora oggi visibile nella cantina. Esso compare nei “Decimari” del XII e XIV secolo come “Ermitorium S. Egidii de Querciola”. Seguono secoli burrascosi: nel 1555 il paese di Trequanda fu assediato e probabilmente anche il Colle venne messo a ferro e fuoco. Nel 1592 Claudio Socini costruì la cappella e parte della villa attuale. Il Socini apparteneva a una famiglia di giuristi e di eretici: il personaggio di maggior spicco fu Mariano Sozzino (1401-1467) a cui Enea Silvio Piccolomini, poi divenuto Papa con il nome di Pio II, dedicò la sua

A destra, Villa Cenerentola, un’altra antica colonica posta su una collina e circondata dai vigneti.

Il portone d’ingresso di Villa Archi, una delle coloniche ristrutturate poste all’interno della Fattoria.

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Nella Villa Padronale, la Sala degli Stemmi, con lo splendido soffitto in legno dipinto. 90

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Storia dei due amanti, un testo che lascia supporre una giovanile passione fra il futuro Papa e la moglie del piccolo e brutto Mariano. I problemi fra i Socini e la Chiesa non finiscono qui: Lelio (1525-1562) e Fausto (1539-1604) furono fra i maggiori esponenti della Riforma protestante. La Chiesa

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li scomunicò e il Granduca di Toscana confiscò tutti i beni della famiglia, compresa la Fattoria del Colle. Ricomprata da Livio Socini nel 1919, venne riportata in famiglia dopo trecento anni. Nel corso dei secoli la villa del Colle era stata ampliata e arricchita per adattarla al soggiorno dei nobili cacciatori che vi

In alto, l’Osteria di Donatella: nella grande sala da pranzo con soffitto e pareti dipinte si possono degustare oltre 40 specialità toscane. Da maggio a settembre il ristorante propone laboratori del gusto e cene a tema.

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La Fattoria offre un’ospitalità molto semplice nelle vecchie case dei contadini. I mobili sono antichi ma il confort è moderno. In totale sono 19 gli appartamenti, di varia grandezza, che mettono a disposizione due, quattro o sei posti letto.

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A destra, la Sala del Biliardo, all’interno della Villa Padronale. All’interno dei tre archi chiusi si snoda, in un delicato trompe l’oeil, il tipico paesaggio toscano della Val d’Orcia, con le crete senesi, i vigneti e i filari di cipressi.


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sostavano durante l’inverno e per accogliere Pietro Leopoldo d’Asburgo (1747-1792), che ne fece il suo rifugio segreto. Illuminato Granduca di Toscana e successivamente Imperatore d’Austria, Pietro Leopoldo era tuttavia un inguaribile dongiovanni, tanto che la sua morte

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è spesso imputata agli eccessi amorosi. Con la scusa di seguire la bonifica della Val di Chiana, egli soggiornava spesso al Colle dove, dopo di lui, arrivava, attraverso una stradina di bosco, la Contessina Isabella dai lunghi capelli neri e dai grandi occhi romantici.


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La cucina con camino è uno dei gioielli della Villa Padronale. Le parti più antiche come la villa padronale, la cappella e l’eremo medioevale sono aperte alle visite. Il mio casale

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La cantina della Fattoria del Colle è di grande suggestione: inizia in un eremo medievale, attraversa il sotterraneo della villa cinquecentesca e poi sale fino al sotto tetto del Vin Santo.

Per informazioni Fattoria del Colle Trequanda - Siena Tel. 0577/662108 - Fax 0577/662202 Sito Web: www.cinellicolombini.it

GLI INTERNI Gli appartamenti sono stati ricavati nella Villa padronale e nelle vecchie case dei contadini. I nomi raccontano la storia e le attività che vi si svolgevano in passato. Il loro arredamento rispecchia la semplicità e la cultura del luogo, comprende mobili antichi ed è confortevole ma non lussuoso. Qualcosa di più esclusivo la si trova in villa, dove è possibile dormire nella camera che fu del Granduca di Toscana e della sua amante Isabella.

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LE CANTINE Da maggio a ottobre, nella cantina storica della Fattoria del Colle viene proposto ogni sera un intrattenimento gustoso: Brunello di grandi annate e sigaro toscano, tartufo bianco e Traminer "Sanchimento", birre artigianali, Champagne e bruschette. Ogni sera un programma diverso e una colonna sonora diversa ma sempre attualissima e toscana. Alla Fattoria del Colle si producono il Chianti Superiore DOCG, il Cenerentola DOC

Orcia, il Drago e le Sette Colombe IGT Toscana, il Leone Rosso IGT Toscana, il Vinsanto e l’olio extravergine di oliva.

La sala degustazione allestita in una delle cantine è un esempio di recupero e adattamento: i vecchi fiaschi in vetro sono diventati dei lampadari, le botti sono rimaste al loro posto e gli orci sono diventati la base per un piano di mostra.


Ispirazioni Soffitto decorato VERO PROTAGONISTA Il primo gesto, entrando in un soggiorno come questo, è quello di alzare gli occhi al cielo, anzi al soffitto, ed ammirarne le decorazioni. Nelle dimore più antiche e signorili non è raro trovare soffitti in legno dipinti o con cassettoni decorati a testimonianza dei fasti del passato.

L’alternativa Le travi in legno sono state prima decapate e poi vi è stato dipinto un motivo floreale monocromatico, ripreso poi sulla parete attigua. Una soluzione più soft, rispetto alla decorazione accanto, ma altrettanto efficace.

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Trompe l’oeil

Da pagina 93 IL PAESAGGIO SI VEDE L’utilizzo della pittura trompe l’oeil non inganna solo l’occhio, ma anche la mente: ci si illude di vedere un paesaggio che in realtà è nella nostra immaginazione, o magari è quello idilliaco delle campagne senesi raffigurate in questa sala.

L’alternativa Per la taverna, una finta finestra che guarda i vigneti e dei grappoli d’uva che creano un effetto tridimensionale, andando dal tralcio alle pareti di mattoni in cotto. L’inganno è a regola d’arte, e in stile con il casale. Il mio casale

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L’arredo

Tavoli da lavoro

Dai vecchi tavoli da lavoro dei macellai, con piano in legno o zinco, ecco i “billot” che arredano la cucina e permettono di avere un angolo di lavoro pratico e funzionale.

Piccolo e compatto In basso, un billot d’appoint, dalla collezione firmata Guy Martin, con tagliere in legno, cassetto e vano portabottiglie. Finiture antiche, in ottone, per un piano di lavoro utile per tagliare il pane. DE KERCOET - A PARTIRE DA € 1.236

di Simona Picchio

Due in uno

Stile e praticità francesi 98

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Dalla collezione Terroir, un mobile che oltre ad avere un ampio tavolo da lavoro con alzatina, dispone anche di ripiani e cassetti per avere sempre tutto a portata di mano. Il mobile è in pino massello, finito a cera, e misura 100x48x99 h cm. Il top è in zinco. COMPTOIR DE FAMILLE - € 520


Billot in acacia Tagliere in massello d’acacia dotato di portacoltelli e finiture in ottone brunito. Il portacoltelli è dotato di protezione per evitare il contatto accidentale con le lame. Misura 70x60x90 h cm. RESTART PREZZO SU RICHIESTA

Semplice Firmato Guy Martin, un billot d’appoint dall’aspetto semplice dalle linee pulite, con piano in legno e ripiano inferiore. Misura 68x40x90 h cm. DE KERCOET - A PARTIRE DA € 695

In palissandro Questo legno prezioso si sposa, nel billot Luberon, con il piano in ardesia naturale. Tutto il fascino di un mobile da lavoro, utile per tagliare, assemblare e presentare le pietanze. MAISONS DU MONDE - € 449

Tradizionale

L’ampia alzata con portacoltelli e le aste per appendere gli asciugamani sono i tratti più caratteristici.

È il tavolo di lavoro del macellaio, interamente in legno di pino, con finitura a cera color miele. Il top è in quercia trattata per scopi alimentari. Misura 90x55x110 h cm. Dalla collezione Grand Comptoir. COMPTOIR DE FAMILLE - € 790

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Degustazione

Cavalli & gliDei Cavalli Tenuta degli Dei. Si sta forse parlando del vino di Roberto Cavalli, lo stilista fiorentino? Solo in parte, perchĂŠ in questa storia i protagonisti sono due. Andiamoli a conoscere insieme. di Barbara Medici

Un sogno iniziato con il nuovo millennio 100

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l vino Cavalli è prodotto nell’azienda Agricola degli Dei, la tenuta che Roberto Cavalli acquistò circa trenta anni fa a Panzano in Chianti, un rifugio nascosto ai clamori e allo scintillio del suo mondo. Per anni è stato solo questo, poi il figlio Tommaso ha trasformato la casa di campagna in una realtà produttiva, dapprima come allevamento di trotter da competizione, e dal 2000 anche come azienda vitivinicola. Nell’uno come nell’altro caso attività ben lontane dall’essere un passatempo, vissute da Tommaso Cavalli con la determinazione di chi sa, non foss’altro per cultura familiare, mirare all’eccellenza. L’azienda dista circa 30 km da Firenze e si trova a Panzano in Chianti, proprio in prossimità dell’antica pieve di San Leolino che con le sue forme romaniche richiama l’attenzione in mezzo alle colline della Conca d’Oro. Ecco, la tenuta si apre proprio alle sue spalle, a ventaglio, per 70 ettari, occupati da boschi, ulivi, prati-pascolo e 3 ettari e mezzo di vigneto. Più a valle, invece, ci sono i recinti geometrici dei puledri, delle fattrici e degli stalloni. Le scuderie sono situate a fianco della casa colonica che accoglie la sede dell’azienda e l’abitazione di Tommaso Cavalli, che qui vive con la moglie Doroty e le figlie Ester, Sara e la piccola Anna. “Vivo a Panzano in Chianti dal 1989 – racconta Tommaso – unendo lavoro e passione ma sono legato a questa terra sin dalla mia infanzia: venivo qui con mio padre appena possibile e su queste colline, in lunghe passeggiate, ho imparato ad andare a cavallo. Non posso immaginare questo posto senza cavalli e vigneti. Come non posso immaginare la mia vita lontano da questa natura.” Se è Tommaso a vivere 365 giorni all’anno la realtà di Tenuta degli Dei, per “vestire” le bottiglie lo stile di Roberto Cavalli è stato imprescindibile. L’abito… o meglio l’etichetta della bottiglia è infatti caratterizzata da due fasce laterali che riprendono le texture storiche della maison Cavalli e, come in una vera collezione, cambiano di anno in anno.

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Alle vigne è stata destinata la parte più alta e soleggiata della tenuta, tra i 400 e i 450 metri s.l.m., individuata dopo accurati studi dei terreni. Uno stretto all’altro ci sono i filari di Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Alicante Bouchet.

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Nel vino si ritrovano tutte le sfumature di queste due terre: una fusione che dĂ vita ad un vino ricco, elegante, potente e non scontato.

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Degustazione

Il vino Il vino di Tommaso e Roberto Cavalli è un IGT Toscana. La prima annata è stata la 2004, prodotta in circa 5.000 bottiglie. Concorrono al suo blend una percentuale paritetica di Merlot e Cabernet Sauvignon, il 20% è Petit Verdot e per la parte restante intervengono Cabernet Franc e Alicante.

Chi chiede a Tommaso Cavalli cosa lo ha spinto da allevatore di trotter a buttarsi in quest’avventura che pretende, forse più di ogni altra, pazienza e perseveranza, si sente rispondere che è stata la voglia di fare un grande vino. Ma dietro questo, che è il desiderio di tutti i “vignaioli”, c’è di più. Per informazioni Tenuta degli Dei Via di San Leolino, 56 Loc. San Leolino – Panzano (FI) Tel. 055/852596 Sito Web: www.deglidei.it - E-mail: info@deglidei.com

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Il casale

Fra provenzale e stile toscano

Un ottimo esempio di recupero 104

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Due terre distanti eppure affini, per spirito, clima e colori: Toscana e Provenza si incontrano nella campagna di Bibbona, in provincia di Livorno. Il risultato è lo splendido recupero del Podere Ginepraia.

di Alberto Mazzantini Foto di Gianmarco Grimaldi

Un marciapiede in cotto toscano corre lungo il perimetro del casale, per aprirsi poi nell’ampio portico coperto con una pergola in cannucciato. Il colore degli infissi sembra voler richiamare l’azzurro del cielo. Il mio casale

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restigiosa villa con piscina situata sul crinale di una collina nel cuore della terra degli Etruschi, a pochi chilometri dal mare e da famose località come Bolgheri, Castagneto Carducci, Volterra e S. Gimignano, Podere Ginepraia è un casale dall’indole shabby chic, raffinato e semplice al tempo stesso. Tanto i suoi esterni quanto gli interni coniugano armonia e stile, passione per i dettagli d’arredo e rispetto autentico per i lasciti del passato. Osservando il retro dell’edificio (foto in basso), si possono notare tante finestre, molte delle quali aventi dimensioni ed altezze diverse. È chiara, nella parte sinistra dell’edificio, l’aggiunta di un nuovo corpo (a partire dal contrafforte). In passato, le dimensioni della casa crescevano infatti in rapporto al nucleo familiare. Le aperture presenti nel corpo in questione (rispetto alla parte destra la pietra appare molto più nuova) sono più regolari e ampie rispetto alle altre. Questo perché, mentre in passato porte e finestre dovevano essere piccole per limitare la fuoriuscita di calore, più avanti questa necessità venne meno, e conseguentemente le dimensioni crebbero.

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Il casale Nella foto, l’appendice del casale con la grande portafinestra ad arco che mette direttamente in comunicazione casa e parco.

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IL PODERE Gode di una posizione invidiabile. Si trova infatti a circa 15 km dal mare e 25 km da Volterra. Siamo al margine interno della Costa degli Etruschi vicino ad importanti zone vinicole: Bolgheri DOC, Terratico di Bibbona IGP, Montescudaio DOC. La zona è anche a forte vocazione olivicola IGP con importanti frantoi (ad esempio il Frantoio Peccianti di Bibbona); la stessa fattoria Ricrio (il casale si trova al suo interno) produce olio Toscano IGP e coltiva tutte le terre adiacenti a questo ed altri casali (circa 650 ettari). La vocazione agricola è orientata principalmente ai cereali quali grano duro, orzo e avena, nonché prati di erba medica e seminativi di favino. IL RECUPERO Il podere originariamente aveva le stalle al piano terra e l’abitazione al primo piano. Gli animali ricoverati al piano terra riscaldavano l’ambiente insieme a stufe e camini che erano posti al

primo piano. La Ginepraia è stata restaurata tra il 2007 ed il 2008. Sono stati usati i materiali originali, in quanto l’edifico non era totalmente crollato al momento del restauro. Nel pieno rispetto delle tipicità toscane e dei materiali trovati in loco sono stati realizzati un totale di 20 posti letto in camere con aria condizionata e bagno privato per soggiorni nella massima tranquillità. All’occorrenza il casale può essere diviso in due comodi appartamenti distinti ed indipendenti da 10 posti letto ciascuno. Il podere ha in totale 9 camere da letto, tutte con bagno privato.

Per la colazione, il pranzo o la cena, ci si può accomodare sotto il pergolato, arredato con un grande tavolo in ferro battuto - abbinato alle sedute - che costituisce il miglior invito alla convivialità.


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Stalle ieri, zona dining oggi: il grande arco in cotto resta a testimonianza del passato, ma apre letteralmente a nuove abitudini.

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Un tocco shabby chic per la cucina, grazie alle sedie in legno color avorio, con cuscini dall’ampia gala. La zona lavello ha alle spalle una grande finestra ad arco. I MATERIALI E L’ARREDO I pavimenti sono di cotto alternato ad un grès porcellanato effetto pietra. Gli intonaci sono a calce, invecchiati. Gli arredi sono il risultato di una minuziosa ricerca e scelta fatta in molti mercatini dell’antiquariato. I lavandini in pietra sono per la maggior parte fonti battesimali recuperati qua e là. Le stampe ed i quadri raffigurano principalmente scene di caccia ed ambienti tipici toscani e vengono direttamente da mercatini ed antiquari di zona o di Milano. Le applique e le abat-jour sono fatte espressamente a mano da un artigiano locale e scelte di stanza in stanza in base al colore delle pareti e dei decori. Così pure tavoli esterni e pergole sono opera di un artigiano fabbro locale. I letti in ferro battuto vengono invece da un azienda del lucchese. Mettere insieme tutti questi materiali richiede abilità, gusto e lungimiranza. Si tratta, in ultima analisi, di guardare al passato per preservarlo e andare oltre, proponendo così uno stile fresco, tipico delle case di cam-

pagna provenzali. Colori chiari e scuri si alternano, così come superfici lisce e lavorate, semplici o dipinte. Il modo migliore per fondere shabby chic d’ispirazione provenzale e stile rustico toscano è proprio quello di alternare i mobili in legno di colore scuro ad altri decapati, color avorio o con finiture antiche e colori pastello (sia per il mobilio che per le pareti).

In armonia con l’arredo della cucina, il lampadario a sospensione ha la struttura in metallo e tre ampi paralumi in tessuto rosato, per riprendere le nuances delle pareti.

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La privacy è questione di un attimo: la porta a libretto - realizzata seguendo disegno e colore degli scuri esterni - si apre e si chiude all’occorrenza.

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DI VOLTA IN VOLTA Il solaio a volte è uno degli elementi tipici delle case coloniche. Spesso, infatti, i solai a voltine – interposti tra il pianterreno e il primo piano dei vecchi cascinali – erano usati proprio perché, data la loro conformazione arcuata, erano in grado di sostenere grandi sovraccarichi. Presentano dei profilati in acciaio (o putrelle in ferro) e dei mattoni posti in piano, a coltello o in modo decorativo. Col tempo è spesso capitato che questi solai siano stati coperti con l’intonaco o con dei controsoffitti. Se avete la fortuna di averne uno, sappiate che con la sabbiatura i mattoni riacquisteranno l’originale bellezza e il colore. Se il locale in questione veniva usato come cantina o magazzini, troverete al solaio dei ganci in ferro. A voi la scelta di mantenerli o toglierli. Una volta ripulito, il solaio a voltine si presenterà come questo nell’immagine in alto.

SCALA DI ROSA Per mettere in risalto il colore rosato del cotto toscano di fattura artigianale o di recupero, si può giocare con i colori alle pareti e con la scelta di arredi nelle varie tonalità del legno. Pezzi come la vecchia madia in legno, con tanto di stemma crociato, accentuano il legame tra il casale di oggi e quello di ieri.

L’alzata dei tre gradini che immettono nella stanza in alto è stata dipinta di una tonalità di rosa che ben si sposa al colore del cotto toscano. Il solaio a voltine, tipico toscano, mostra non solo i segni del tempo, ma anche mattoni di vari formati, segno evidente che si trattava di un locale adibito a zona lavoro. Il mio casale

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IL CAMINETTO, PEZZO IMMANCABILE La sala da pranzo del Podere Ginepraia propone una vecchia cornice in pietra, messa in risalto grazie all’uso del colore per la cappa e la base e grazie alla presenza di una composizione floreale. Un caminetto non deve necessariamente svolgere la sua funzione principale, ovvero riscaldare la stanza. Se il vecchio caminetto è in disuso e, per varie motivazioni, non può essere utilizzato, può comunque diventare un punto focale nella stanza. Se invece quest’ultima ne è sprovvista, se ne può sempre realizzare uno: basta fissare alla parete una cornice, senza aggiungere la cappa. In commercio si trovano sia cornici in legno, di varia foggia, sia in pietra e in marmo, in vari stili e colori. Nei negozi di antichità e nei mercatini si possono scovare anche pezzi d’epoca, ancora splendidi e in grado di catturare l’attenzione.

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DUE MATERIALI Cotto e grès possono convivere, e i pavimenti di Podere Ginepraia lo dimostrano. Un materiale antico, anche di recupero, può dare ad uno moderno (e molto più pratico) quel tocco di “vissuto” che garantisce funzionalità e stile. Inoltre, la soluzione permette di riutilizzare al meglio – senza sprechi – quei mattoni in cotto che magari sono stati recuperati durante i lavori di ristrutturazione.

Al centro della sala spicca un grande lampadario i cui portalumi sono quelli tipici delle vecchie lampade a petrolio. Un richiamo a quando le case coloniche erano prive di illuminazione elettrica e l’unica luce era quella data dai lumi a petrolio.


Sullo sfondo, l’antica cucina di un tempo, con il focolare e il piano di lavoro. In passato, quando questa era una casa di contadini, costituiva il cuore della casa. Il mio casale

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Arredi semplici si alternano ad elementi di charme, mobili “della nonna� e dettagli romantici, come il baldacchino. Gli spazi sono ampi e vivibili, tutti caratterizzati da pareti colorate.

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Pendenti di cristallo a formare il paralume del lampadario, il cui scintillio si riflette sulla grande specchiera antica posta sopra il comò.

Per il bagno dai colori romantici, un lavabo ovale sormontato da un piano in marmo che ne ricalca le forme voluttuose. Il colore rosato e le variegature del marmo riprendono il rosa antico della parte superiore della parete.

Per informazioni Podere Ginepraia - Ville Gelsi Via della Camminata, 3 - Guardistallo (PI) Tel. 0586/652329 Sito Web: www.villegelsi.com E-mail: info@villegelsi.com

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Ispirazioni Da pagina 111

Colore e fantasia LA SEDIA SI VESTE Per rendere più comode anche le sedute del tinello o della cucina, i cuscini sono una scelta obbligata. Semplici o coloratissimi, fantasia o tinta unita, possono essere coordinati con i tendaggi e gli altri tessuti d’arredo.

L’alternativa Se le sedute sono vecchie o non in ottimo stato, potete rivestirle interamente, con un tessuto a piacere, e realizzare sul retro un bel fiocco. In alternativa potete usare un nastro in tulle colorato o uno patchwork. Se invece avete dei cuscini semplici, potete arricchirli aggiungendo ai quattro lati dei bordi alti e colorati.

Il pavimento arreda Da pagina 112 INTRECCI DI GUSTO Per dare al vostro casale un tocco particolare, scegliete una formula diversa per la pavimentazione. Fanno al vostro caso gli intrecci di formati, materiali e colori, che permettono anche di recuperare dei materiali antichi. Esistono anche molte soluzioni già pronte in cui ceramica e legno si fondono.

L’alternativa Le mattonelle di piccolo formato, in varie sfumature di colore, sono “racchiuse” da listoni in legno, come piccoli tesori. Al legno si sposa bene anche la pietra, meglio se di recupero.

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Tessuti

Colori accesi e scale di grigio, per arredare gli spazi con tessuti dalle trame particolari, perfetti per un casale.

Insolite trame

di Carolina Peciola

Dal jacquard francese ai motivi barocchi 120

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Tinte forti Nell’immagine di apertura del servizio, la tovaglia e striscia da tavola Datcha, di Le Jacquard Français, in cotone, con trama e ordito colorati (qui nella versione rossa). La striscia (55x200 cm) costa € 29,50; la tovaglia (175x175 cm) costa € 50,50 (nella versione 175x200 cm costa € 76). Qui accanto, dall’alto la stampa Kulkunen, da un disegno del 1960, creata da Maija Isola: una superficie riccamente adornata di foglie, uccelli e bacche, intervallata da file di campane. Sotto, Fandango, da un disegno del 1962, ispirato ai decori barocchi. È un velluto di cotone. Entrambi i tessuti sono di Marimekko; il primo costa € 36/ml, il secondo € 55/ml.

Striscia da tavola Si chiama Venezia, è in puro lino in tinta in filo su ordito e trama in vari colori (qui in scala di grigio). LE JACQUARD FRANÇAIS - € 32,10 (55X200 CM)

Motivi country Tra pois e patchwork, a destra il cuscino Millie Birdhouse (40x40 cm). Qui in foto la coperta Millie in rosso. Disponibile in varie misure. GREENGATE - CUSCINO € 35,60 - COPERTA DA € 20 (100 X 140 CM)

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La cucina

Legno in risalto Il binomio cromatico tra legno tinta noce e legno decapato o avorio risulta vincente. Il tutto legno, però, continua a reggere il passo. di Alberto Mazzantini

Classicità e raffinatezza Provenza, con le sue linee semplici, ripropone l’elegante stile classico delle cucine tradizionali. La bellezza e la solidità del legno massello, con il calore della tinta noce abbinata al laccato avorio arricchito con leggere anticature, creano un ambiente speciale. ARRITAL CUCINE - PREZZO SU RICHIESTA

La cucina diventa una vera e propria zona living

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Fascino rustico La cucina-zona pranzo della collezione Bastide, tutta giocata sull’accostamento di avorio decapato e tinta noce. Qui il tavolo, la sedia senza braccioli e il mobile da lavoro con cassetti estraibili in rattan. GRANGE - PREZZI SU RICHIESTA

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Total wood In ciliegio, il tavolo allungabile per tutta la famiglia dalla collezione Ateliers de Grange, in abbinamento con la cassettiera Lyonnais, in legno di noce, e con le sedie Consulat, con e senza braccioli. GRANGE - PREZZI SU RICHIESTA

Pura tradizionee Per una cucina rustica, ecco tante idee dalla collezione Tradition. In fondo, la piattaia da muro (50x29x73 h cm), con ganci e scomparti per piatti e tazze. Le sedie (40x43x94 h cm) sono finite a cera. La tovaglia a quadri bianchi e rossi Mamie Carreaux è in 100% cotone. COMPTOIR DE FAMILLE PIATTAIA € 236 - SEDIA € 153 - TOVAGLIA DA € 44,90

L’isola da vivere Dalla collezione Bastide, l’isola centrale con ampio bancone, per una colazione o un pranzo veloci. In abbinamento, i due sgabelli Morphée, con struttura in ferro e seduta in paglia intrecciata. GRANGE - PREZZI SU RICHIESTA

Le cucine rustiche puntano su abbinamenti particolari e fantasia, colori e materiali diversi che rendono l’ambiente più vero e vissuto. 124

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La cucina

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Arredo Funzionale Bonheur du Jour è la consollescrittoio da ingresso della collezione Directoire. In legno di ciliegio, misura 79x50x105 h cm. Compatta e con ante vetrate dove riporre la corrispondenza o le chiavi, è l’ideale per l’ingresso o il corridoio. GRANGE PREZZO SU RICHIESTA

Perfetto per l’ingresso 126

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Per fare un tavolo... Ci vuole il legno! Ma ci sono tavoli e tavoli: dallo scrittoio al tavolo da caffè, dalla consolle che diventa piano d’appoggio allo sgabello, ecco una galleria di proposte.

di Simona Picchio

Per l’ingresso Dalla collezione Directoire, il mobile d’ingresso in legno di ciliegio. Misura 127x32x79 h cm ed è dotato di ante e cassetti per riporre oggetti e biancheria. GRANGE PREZZO SU RICHIESTA

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Per il soggiorno, ampio uso di pellami e cuoio, legno e metalli.

Il trionfo del vintage Sì al vintage Dalla Vintage Collection, bauli da viaggio usati come armadi, altri come tavoli bassi, si sposano bene con divani di foggia classica. Oggetti e mobili per ricreare le suggestioni di viaggi, mercatini d’antiquariato e dimore di stile. ARTEINMOTION PREZZI SU RICHIESTA

Ricordi di viaggio

Con borchie In alto e a destra, due proposte nello stesso stile. Il baule-tavolo ricorda da vicino i forzieri dei pirati, con tanto di borchie a vista e maniglie in ferro. Lo sgabello riprende la stessa ispirazione; anch’esso può essere usato come tavolo basso. LES COMPTOIRS DU SUD PREZZO SU RICHIESTA

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I vecchi (o nuovi) bauli da viaggio spopolano e diventano parte dell’arredo. Come il piccolo baule Watson Union Jack, in tela di cotone e cuoio. Misura 60x45x30 h cm. DE KERCOET - A PARTIRE DA € 695

Pezzo d’autore Scrittoio e tavolo da lavoro, Claude Bernard è un pezzo davvero importante. In legno di noce, misura 125x61x100 h cm. Si tratta di un pezzo dalla collezione Mémoire, concepito come omaggio a grandi personaggi della storia. GRANGE - PREZZO SU RICHIESTA


Arredo

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