2007 - 2008 _ sintesi finale
docenti Pierparide Vidari _ Raffaella Trocchianesi _ Nicola Marras _ Stefano Garaventa
Oltre alla trasformazione della fondazione in museo sede di mostre ed esposizioni, è stata creata un’area laboratoriale strettamente collegata con l’ambito della didattica per i ragazzi. Un’occasione per i giovani di sperimentare l’arte, oltre che fruirla passivamente, attraverso la guida dell’insegnante e l’esempio diretto fornito dagli artisti chiamati a collaborare nel progetto. In base alle possibilità aperte dai laboratori, si sono studiati alcuni spazi (due per la precisione) in cui le opere nate dalla collaborazione tra artisti e bambini avrebbero potuto trovare una degna collocazione e divenire oggetto di mostra. In primo luogo la sala delle esposizioni temporanee. Quest’area è stata concepita come spazio il più flessibile possibile, per riservarle un aspetto polifunzionale e adattarsi a sala di esposizione di opere, così come a salone per eventi occasionali. Il secondo luogo è stato denominato, vetrina _ preludio: con questo termine si vuole individuare uno spazio, situato in corrispondenza dell’ingresso al museo, che funga da preludio, anticipazione e strumento per incuriosire le persone, invogliandole a visitare la fabbrica. Allo stesso tempo, il termine vetrina rimanda all’idea di spazio allestito, e in quanto tale progettato e realizzato dalle mani di qualcuno, ad esempio gli artisti, in una possibile collaborazione con i ragazzi in laboratorio. Sempre parlando di attività, la fabbrica museo ospita, oltre all’ormai tradizionale book - shop, anche uno spazio di raccolta per la letteratura grigia, denominato archiviarti: una biblioteca di consultazione per documentazione come: volantini, flyer, rassegne relative a mostre, giornali…realizzati in corrispondenza di un particolare evento e destinati a perdersi, se non conservati e schedati. Per quanto riguarda questo ambito, ci siamo mosse nella logica del caffè letterario, puntando ad una compenetrazione tra lo spazio dell’archivio, quello del book – shop, delle installazioni temporanee e lo spazio-bar realizzato nel capannone posteriore. Terzo e ultimo livello di comunicazione è quello dell’”extra sé”. Si tratta in questo caso di quelle onde che dall’antenna si propagano più in lontananza, verso luoghi progressivamente più distanti. E’ questo il livello della comunicazione su lungo raggio. Si parla in questo caso di come la fabbrica afferma la sua identità a livello di logo, grafica, volantini, flyer e advertising.
_comunicazione in sè
visita generale
dei percorsi visita didattica
delle suggestioni raccolte
scorci visivi scorcio colonne scorcio sulla corte scorcio verticale scorcio ausoni vetrina preludio
_comunicazione per sè
due ingressi
valorizzare identità fabbrica attività
laboratori artisti e bambini
WC
spogliatoio materiali manualità lavoro di gruppo area semiaperta deposito macchinari
_comunicazione extra sè
logo flyer