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Guida turistica alle più belle spiagge della Riviera del Conero

Titolo | Le spiagge del Conero Autore | Marco Mancinelli

© Tutti i diritti riservati all’Autore. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta senza il preventivo assenso dell’Autore.

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Impaginazione e progetto grafico a cura di Elena Mancinelli

Si ringraziano per le foto: Archivio Spadari pag 75 Tommaso Rossi pag 28/55/84/90 Lovely Ancona - Enzo Torelli pag 72 Questa seconda edizione 2020 Le Spiagge del Conero vuole ampliare gli orizzonti di chi si accinge a visitare questo splendido territorio fatto di mare, di roccia, di natura e del lavoro incessante di infinite genera- zioni dei nostri avi.

L’amore per il mare e le meravigliose spiagge sono forse tra i principali motivi di interesse che richiamano ogni anno migliaia di turisti nell’a- rea del Conero e questa Guida è nata proprio per aiutare coloro che intendono scoprirle e per contribuire a tutelare questo piccolo pezzo di paradiso.

Ma un turismo responsabile non può prescindere dalla conoscenza del contesto ambientale, da alcune informazioni di carattere storico e culturale e da una sana gioia di provare nuovi sapori ed emozioni eno-gastronomiche. Abbiamo cercato di rendere la vostra vacanza al Conero un’esperienza unica portandovi a scoprire angoli sconosciuti alla maggior parte dei turisti, attratti solo dal fascino del mare.

Infine abbiamo voluto tracciare due itinerari per i sempre più numerosi amanti di canoe, kajak e SUP descrivendo, pagaiata dopo pagaiata, la costa da Sirolo ad Ancona, soffermandoci sui principali punti di riferi- mento e su tutte le spiagge raggiunte nei due percorsi.

Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno contribuito nel tempo a proteggere il Monte Conero e le sue spiagge dalla specu- lazione e agli autori locali delle pubblicazioni e delle fonti da cui sono state tratte parte delle informazioni contenute nel testo. Senza di loro questa Guida non avrebbe avuto né ragione né modo di essere scritta.

L'autore Marco Mancinelli

Il parco del Conero .............................................................. 8 L'uomo e il Conero ................................................................. 9 La Guida .................................................................................... 9 Ambiente ................................................................................ 10 Geologia del Conero .......................................................... 11 La costa .................................................................................. 11 Flora Parco del Conero .................................................... 12 Fauna Parco del Conero .................................................. 14

Storia

Preistoria .................................... 18 Le gradine ................................... 18 Incisioni rupestri .................... 18 I Piceni .......................................... 19 I nuovi porti ............................... 19 I romani ........................................ 20 Grotte romane .......................... 22 Medioevo ..................................... 22 Insediamenti monastici ....... 22 La pirateria nell'Adriatico ... 24 Storia recente .......................... 25

Grotte litoranee di Ancona ......................................... 28 Santa Maria di Portonovo ............................................ 30 San Pietro al Conero ....................................................... 32 Le Grotte di Camerano ................................................... 34 Il Teatro Cortesi e le mura medioevali a Sirolo ... 35

Cucina tipica

SOMMARIO

Il Rosso Conero .................................................................. 38 Il Verdicchio ........................................................................ 39 Al Stuccafiss ....................................................................... 40 El brudett .............................................................................. 42 I mòscioli ............................................................................... 44 I Vincisgrassi ...................................................................... 46 Crescia sa i grasselli ........................................................ 48 I sciughetti ........................................................................... 50

Le spiagge

Prima di partire ............................................................ 54-57 Spiaggia Urbani ................................................................. 58 San Michele e Sassi Neri ................................................. 60 Le due Sorelle ...................................................................... 62 Spiaggia dei Gabbiani ....................................................... 64 Spiaggia della Vela .......................................................... 66 Portonovo ............................................................................. 68 Mezzavalle e il Trave ....................................................... 72 La Vedova .............................................................................. 74 La Vena .................................................................................. 76 La Scalaccia .......................................................................... 78 La Scalaccia 2 ...................................................................... 80 Sentiero della fonte ........................................................ 82 Il Passetto ............................................................................ 84 La Grotta azzurra .............................................................. 85

Escursioniin canoa

Dove affittare la canoa ............................. Itinerario Nord ............................................... Itinerario Sud ................................................. Attività sportive al Conero .....................

88 89 91 94

Territorio

Il promontorio roccioso denominato Monte Conero sorge a circa metà strada tra i rilievi del carso triestino e il Gargano, interrompendo un continuum di litorale basso e sabbioso che si estende per tutta la costa dell’Adriatico per oltre 700 km. Costituito prevalentemente da rocce calcaree, il Conero si erge 572 mt al di sopra del livello del mare, rappresentando un ambiente unico e straordinario dove si incontrano mare e roccia, boschi e spiagge, costituendo da sempre un punto di riferimento per coloro che in ogni epoca hanno attraversato il Mare Adriatico.

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Il Parco del Conero

Il Conero è la propaggine orientale dell’Appennino Umbro-Marchigiano situato tra la città di Ancona a Nord e la pianura alluvionale del fiume Musone a Sud, circondato da una corona di rilievi collinari a Occidente e dall’Adriatico Centrale a Oriente.

Il carattere peculiare dell’area del Conero, il clima, la sua geo-morfologia e la sua storia ne fanno un luogo di straordinario interesse naturalistico, culturale e ambientale da tutelare contro le spinte edilizie speculative che precedono il turismo di massa, non ancora approdato sulle sue spiagge strette e rocciose.

Per questo motivo è diventato area protetta nel 1988 quando venne istituito dalla Regione Marche il Parco Regionale del Conero e da allora gode della tutela dei suoi ambienti naturali e delle sue bellezze paesaggistiche. L'area del Parco interessa i Comuni di Ancona, Camerano, Sirolo e Numana.

Ente Parco Regionale del Conero

Via Peschiera 30/a 60020 Sirolo - AN • www.parcodelconero.org

Quando andare

La migliore stagione per godere delle bellezze del Conero e delle sue spiagge é sicuramente tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate.

Potrete apprezzare al meglio la splendida natura rigogliosa e la trasparenza del Mare Adriatico senza la calca che caratterizza le spiagge più famose durante il mese di Agosto. Anche settembre è un ottimo periodo per organizzare una vacanza, magari allargando lo sguardo al territorio circostante, ricco di eventi culturali e legati alla vendemmia del Rosso Conero. (box pag 53)

Luoghi del Conero

ANCONA CAMERANO SIROLO NUMANA

L'uomo e il Conero

La presenza umana, dalle più remote epoche preistoriche ad oggi, ha profondamente segnato il territorio e l’ambiente naturale. Il paesaggio agricolo marchigiano, con gli appezzamenti regolari che rimandano alle antiche “centuriazioni” romane, è ampiamente caratterizzato in tutta l’area del Conero, mentre l’attività umana millenaria a Portonovo e nell’abitato di Sirolo hanno lasciato un segno profondo, con edifici antichi e importanti ritrovamenti storici. A Camerano per secoli è stata realizzata una vera e propria città sotterranea, utilizzata a scopi difensivi contro le scorrerie piratesche nell’Adriatico. Ma è soprattutto l’area a monte della S.P. del Conero ad essere stata interessata, in tempi recenti, da una vasta opera di rimboschimento finalizzata alla difesa del suolo, mentre l’attività estrattiva, terminata ormai da decenni, ha lasciato vistose cicatrici nel paesaggio, in particolare vicino alla spiaggia delle Due Sorelle e nel versante occidentale.

La Guida

In questa Guida descriveremo in modo dettagliato i sentieri e le spiagge che si susseguono da Sirolo, vera perla di questo tratto di costa, fino alla

Spiaggia della Vena - Ancona

città di Ancona. Sono quindi descritte sia spiagge rinomate e facilmente raggiungibili come Spiaggia Urbani a Sirolo, sia tratti di costa sconosciuta ai più e in cui si arriva solo da sentieri nascosti tra la vegetazione. Vogliamo però anche accompagnarvi nella conoscenza del patrimonio ambientale, storico ed eno-gastronomico dell’area circostante, andando alla ricerca e scoperta di sensazioni, sapori ed emozioni che fanno di una vacanza al Monte Conero un sogno ad occhi aperti. Infine abbiamo inserito anche una particolareggiata descrizione di due itinerari da praticare in canoa, aggiungendo alla Guida prospettive diverse e nuovi stimoli alla visita.

Come arrivare al Conero

AUTO

A14 - Casello autostradale Ancona Sud

TRENO

Stazione di Camerano-Aspio Stazione centrale di Ancona

NAVE

Porto passeggeri di Ancona • www.porto.ancona.it Porto turistico • www.marinadorica.it

AEREO

Aeroporto di Ancona-Falconara, distante 30Km • www.aeroportodiancona.net

Storia

La presenza dell’Uomo nella zona del Conero è datata a circa 100.000 anni fa, nel Paleolitico Inferiore, come ci raccontano i manufatti musteriani in selce e le amigdale acheuleane ritrovati durante gli scavi in prossimità della vetta del Monte Conero. Un popolamento antichissimo, precedente alla comparsa di Homo Sapiens in Europa e quindi riconducibile ai nostri cugini Neanderthal, già abituali frequentatori dell’area.

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La pirateria nell'Adriatico

Le incursioni Turche e barbaresche o dei pirati Uscocchi flagellarono la costa adriatica dalla metà del IX secolo fino alla definitiva conquista di Algeri nel 1830 da parte dei francesi. Nell’anno 848 infatti la prima scorreria saracena si impadronì addirittura dei bronzi dorati (6 statue, le decorazioni e 14 rostri) che decoravano l’Arco di Traiano nel porto di Ancona.

Il periodo d’oro della pirateria nel Mare Adriatico fu però tra il 14° e il 18° secolo, ed ebbe un impatto particolarmente violento sulle zone vicine al mare e nell’immediato entroterra. Si hanno notizie di attacchi pirateschi e cattura di prigionieri al Castello del Poggio

Basilica di Loreto

La costruzione della Basilica inizia nell’anno 1468 in stile gotico, ma già con accenti rinascimentali e prosegue nel 1487 sotto la guida del celebre architetto toscano Baccio Pontelli. I torrioni semicircolari, alleggeriti dalle grandi finestre gotiche, fanno intuire la funzione difensiva della grande struttura basilicale, completata infine con la costruzione dei camminamenti di ronda per consentire la miglior difesa del santuario dagli attacchi pirateschi. (1518), a Massignano e a Numana, mentre Porto Recanati fu assalita e distrutta dai corsari Turchi sempre nel 1518. Anche gli allora castelli di Sirolo e Camerano dovettero fare i conti con attacchi simili provenienti dalle fuste corsare. Lo si comprende dalla loro struttura urbanistica completamente murata e fortificata, come a Sirolo in cui il tracciato difensivo è ancora oggi ben visibile. Oppure come a Camerano, distante solo 5 km dal mare, ove gli abitanti scavarono dopo l’anno 1000 un complesso, e ancora oggi non completamente conosciuto, sistema ipogeo a carattere difensivo, utilizzato anche come rifugio durante l’ultimo conflitto mondiale.

Anche la Basilica di Loreto fu pesantemente fortificata nel 1485 in funzione anti piratesca, soprattutto per difendere i tesori che custodiva dalle incursioni turche, all’epoca particolarmente frequenti. Ancora nel 1716 il problema delle incursioni doveva essere particolarmente grave, tanto che Papa Clemente XI fece erigere a Portonovo la Torre di guardia, che potete vedere ancora oggi, proprio a difesa della baia e come punto di osservazione per prevenire gli attacchi dei Turchi.

Storia recente

Nel 1809, durante il Regno d’Italia di Napoleone Bonaparte, il Viceré Eugenio di Beauharnais fece costruire, sempre a Portonovo, una struttura militare fortificata, chiamata ancora oggi proprio Fortino Napoleonico. La costruzione doveva servire per contrastare i traffici marittimi e per impedire alla flotta inglese di potersi rifornire di materiali e di acqua potabile durante le Guerre Napoleoniche che interessarono anche l’Adriatico Centrale.

Pensato sul modello delle fortificazioni dell’architetto rinascimentale Francesco di Giorgio Martini, il Fortino Napoleonico fu realizzato probabilmente utilizzando parte dei resti dell’antico monastero benedettino. Dopo la sconfitta napoleonica passò allo Stato della Chiesa e quindi, dopo la battaglia di Castelfidardo e la proclamazione del Regno d’Italia, divenne di proprietà dello Stato Italiano, cadendo presto nell’oblio e in rovina.

Negli anni ‘60, dopo un completo restauro che ha permesso di conservare le linee architettoniche originali, è stato

Il Fortino Napoleonico di Portonovo

trasformato in un lussuoso albergo.

Dagli inizi del '900 il Conero fu intensamente sfruttato, con massicci abbattimenti di alberi e l’apertura di numerose cave di pietra. Sono ancora riconoscibili, soprattutto nelle aree dietro Portonovo, le tipiche spianate delle “carbonaie”, mentre nel versante verso Sirolo erano ubicate le zone estrattive e diverse fornaci per la calce, di cui una ancora intatta vicina alla frazione di San Lorenzo.

Anche il pascolo intensivo ha contribuito ad un generalizzato ed eccessivo sfruttamento del suolo, causando problematiche di frane e smottamenti continui.

Negli anni ‘30 il Conero risultava quasi completamente spoglio nel versante occidentale per cui, per consolidare i versanti, furono piantati migliaia e migliaia di alberi, in particolare pini d’Aleppo e lecci, che attualmente costituiscono le specie vegetali più comuni dei pendii meno ripidi del Monte.

Arte e cultura

Il patrimonio storico, architettonico, culturale e artistico dell’area del Conero rappresenta un sufficiente motivo per trascorrervi una vacanza. Vi proponiamo quindi alcuni dei più affascinanti luoghi di interesse della zona, che siamo sicuri soddisferanno la vostra curiosità. Abbiamo escluso la descrizione della città di Ancona in quanto esula dalle finalità di questa guida, per cui si rimanda alla lettura di specifiche pubblicazioni.

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Visitare le grotte

Per effettuare il percorso delle Grotte di Camerano e visitare il vicino Museo della Fisarmonica, potete rivolgervi all’Ufficio IAT situato in Piazza Roma 26 a Camerano, tel. 0717304018 oppure andate nel sito • www.grottedicamerano.it

Le grotte di Camerano

Facciamo un piccolo salto e ci portiamo a Camerano per visitare il vastissimo sistema ipogeo che si ramifica nel sottosuolo dell’abitato soprastante. Nonostante Camerano non sia sulla riva del mare, abbiamo inserito questa deviazione per la sua assoluta unicità nell’intera area del Conero e per l’indiscusso interesse storico.

La datazione dei primi scavi per realizzare questo vero e proprio paese allo specchio ci riportano all’incirca nel XIV secolo, anche se molto probabilmente esisteva già un reticolo sotterraneo nel periodo piceno, ovvero duemila anni prima. Il sistema labirintico di grotte, di cui una parte buona visitabile, si estende all’incirca sotto il perimetro dell’antico castello trecentesco e forse ne faceva parte integrante. All’interno delle grotte troviamo ambienti che assomigliano a sale, mentre altri sono più piccoli o destinati alla permanenza di molte persone, corridoi di collegamento

Grotte di Camerano - Chiesa ipogea

ad andamento labirintico e gli ingressi al sistema, diffusi in molti edifici. Lo scopo è chiaramente difensivo, per proteggersi in caso di pericolo o durante le razzie piratesche, ma l’utilizzo recente è stato quello di magazzino o cantina e solo il recente recupero ha ripristinato l’antico fascino.

Sotterranea è anche una chiesa, che si sviluppa su due piani sotto l’antico Palazzo Ricotti, costruito sui resti del castello medioevale e collegato al resto del reticolo ipogeo. All’interno, in un vasto ambiente scavato nell’arenaria, si aprono sui lati alcune grandi nicchie mentre di fronte troviamo una parete che ci separa da una specie di abside, ove anche qui sono scavate nicchie nelle pareti. Il soffitto dell’”abside” è ornato da un bassorilievo a forma di croce greca racchiuso in un cerchio, mentre dal pavimento, tramite una scalinata, si scende in quella che sembra essere una vera e propria cripta.

Il Teatro Cortesi e le mura medioevali a Sirolo

Ultima tappa del nostro viaggio artistico e culturale è Sirolo, non a torto definita la Perla dell’Adriatico. Oltre le bellezze naturalistiche e allo stupendo panorama che si può godere dalla piazzetta, Sirolo nasconde due piccoli gioielli architettonici molto vicini fra loro, anche se realizzati in tempi diversi. Possiamo infatti vedere affiancati l’edificio di architettura ottocentesca del Teatro Cortesi realizzato nell’anno 1875 e il torrione, incastonato nelle antiche mura medievali mai espugnate.

Il primo sorge tra l’antica porta di accesso e la possente torre ed è stato realizzato in pietra bianca del Conero. L’interno è a ferro di cavallo, con due ordini di palchi sovrastanti e sorretti da eleganti colonne. Dal rosone centrale del soffitto scende uno stupendo lampadario in cristallo che illumina le decorazioni e gli specchi, in un effimero gioco di luci. Durante l’inverno vi si svolge un’interessante stagione teatrale mentre in estate è generalmente chiuso al pubblico, ma anche la sola visita dall’esterno è da non perdere.

Torrione di Sirolo

Teatro Cortesi di Sirolo

Il Torrione

Il torrione è invece quello che rimane delle antiche fortificazioni medioevali che hanno difeso l’abitato per oltre cinquecento anni, ovvero da circa l’anno 1000 quando si hanno le prime notizie storiche del castello fino alla fine del seicento, quanto Sirolo entrò nei territori dello stato della Chiesa. Il vicino arco gotico, che fungeva da porta della città, è datato intorno al 1050 mentre il torrione è stato probabilmente realizzato dalla famiglia dei conti Cortesi, signori di Sirolo fino alla metà del XIII secolo, quando cedettero il castello ad Ancona.

Cucina tipica

Il felice incontro tra la terra ed il mare ha prodotto nella zona del Conero piatti, sapori e vini di grande qualità e raffinatezza. Ancona è la città del brodetto di pesce e dello stoccafisso, detti appunto “all’Anconetana”, mentre Portonovo è la patria del mosciolo selvatico (Mytilus galloprovincialis), presidio Slow Food che il resto del mondo chiama cozza. Come non ricordare i celebrati vincisgrassi, uno

dei piatti più conosciuti della cucina marchigiana o i sciughetti o la pizza con i grasselli, frutti della cultura culinaria contadina? Anche i vini esprimono al meglio la lunga tradizione vitivinicola, con i due più famosi DOC marchigiani, il Rosso Conero e il Verdicchio, prodotti entrambi nelle sassose colline soprastanti il mare Adriatico tra Ancona e Sirolo.

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CRESCIA SA I GRASSELLI Pizza con i ciccioli

difficoltà facile

dosi 4 persone

Curiosità

Questa tipica ricetta tradizionale marchigiana è diffusa in tutta la regione e la potete trovare praticamente in tutte le panetterie della zona del Conero. Si tratta di una focaccia lievitata contenente quello che rimane del grasso del maiale dopo l‘estrazione a caldo dello strutto, ovvero i “grasselli”. È una preparazione molto antica, che rimanda alla tradizione della “pista del porco” cioè alla lavorazione domestica del maiale, ancora molto comune nelle campagne marchigiane, in particolare nelle zone più interne. Lo strutto e i “grasselli” sono una delle parti meno pregiate del maiale per cui erano utilizzate dai contadini per la propria alimentazione mentre le parti più “nobili” erano destinate alla vendita o, in caso dei mezzadria, al proprietario della terra.

Ingredienti

800 gr farina tipo 0 500-600 gr acqua tiepida 1 bustina lievito di birra secco 200 gr ciccioli di maiale

preparazione

150 min

cottura

30 min

qb limone grattugiato 1 cc olio Evo qb sale/pepe/rosmarino o timo. PREPARAZIONE

La preparazione è abbastanza semplice, a patto di avere i grasselli e lo strutto. • Fate l’impasto come per la pizza, con acqua e farina, aggiungete il lievito, un cucchiaio di strutto e un filo d’olio d’oliva extravergine. • Impastate bene e aggiungete quindi i grasselli (senza esagerare), grattugiate la buccia di un limone, fino ad ottenere un prodotto omogeneo, lucido e non appiccicoso.

• Fate lievitare per un paio di ore al caldo e quindi rimpastate il tutto, aggiungendo il sale. • Stendete la massa ottenuta su una teglia unta d’olio aiutandovi con le dita per un’altezza circa di un paio di centimetri. • Fate riposare per una mezz’ora circa e quindi infornate a 200° cuocendo per 30/35 minuti. Non va mangiata troppo calda ed è ottima accompagnata alle erbe di campo o al posto del pane.

Le Spiagge

Ogni spiaggia che va da Sirolo ad Ancona ha un suo particolare fascino e una sua armonia, ma anche una diversa difficoltà nel raggiungerla. La Guida vi aiuterà a trovare la vostra spiaggia ideale e a viverla con la massima sicurezza e tranquillità. La semplice e intuitiva simbologia, le cartine e le descrizioni vi guideranno in questo affascinante itinerario tra terra e mare.

Ancona

GROTTA AZZURRA

IL PASSETTO SCOGLI LUNGHI

LA SCALACCIA LA VENA LA VEDOVA IL TRAVE

MEZZAVALLE

SPIAGGIA IL MOLO LA CAPANNINA

SPIAGGIA DELLA VELA

SPIAGGIA DEI GABBIANI

LE DUE SORELLE

SASSI NERI

SAN MICHELE

SPIAGGIA URBANI

Sirolo

Numana

Sentieri e spiagge

Alcuni sentieri sono particolarmente impegnativi. Non sottovalutate mai le indicazioni della guida e siate sempre prudenti. La valutazione del grado di difficoltà è comunque soggettiva, anche considerando un escursionista medio. Se non ve la sentite, scegliete una spiaggia più facile da raggiungere e vi divertirete sicurmente di più.

Verificate sempre le condizioni meteo e del mare prima di mettervi in cammino. Alcuni tratti di costa sono percorribili con difficoltà anche con il mare poco mosso. Non entrate in acqua se le condizioni del mare e le vostre condizioni fisiche non lo permettono. Tenete sempre in considerazione che in caso di pioggia risalire alcuni sentieri in terra battuta può diventare molto difficile soprattutto se avete con voi molta attrezzatura.

Sentieristica del Parco

Laddove i sentieri descritti in questa Guida siano anche quelli della sentieristica ufficiale del Parco del Conero, essi sono indicati con il loro nome e numero della Carta Escursionistica, che potrete trovare presso il Centro Visite del Parco in Via Peschiera 30/A a Sirolo (AN) oppure al sito • www.parcodelconero.org/sentieri/

Rispetto per l'ambiente

Tutti i sentieri che percorrerete e le spiagge dove andrete fanno parte del Parco Regionale del Conero e sono quindi un’area protetta sottoposta ad un rigido vincolo di tutela ambientale.

Non abbandonate mai rifiuti in terra o in mare, in particolare la plastica. Non accendete mai, per nessun motivo, fuochi nei sentieri o lungo la spiaggia. Rispettate la fauna selvatica terrestre e marina. Ricordatevi che nel Parco tutta la fauna è protetta e le sanzioni per le violazioni possono essere molto pesanti. Non raccogliete o distruggete piante selvatiche, fiori o arbusti. Abbiate rispetto degli altri fruitori del Parco, dei sentieri e delle spiagge, evitate rumori inutili e non arrecate danno alle cose e alle proprietà altrui.

Ordinanze

Alcune Amministrazioni Comunali e la Capitaneria di Porto hanno limitato l’accesso ad alcuni sentieri e tratti di costa per motivi di sicurezza. I sentieri temporaneamente interdetti sono indicati negli specifici capitoli mentre per conoscere le Ordinanze della Capitaneria di Porto di Ancona potete consultare il sito • www.guardiacostiera.gov.it/ancona/ nella sezione Ordinanze e avvisi.

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Bandiera blu 2020

SERVIZI

SPIAGGIA URBANI

Difficoltà sentiero: facile Attrezzatura: nessuna Tempo percorrenza: 5 min Cartografia del Parco: no Dislivello: 20 metri circa

Una bella spiaggia di ghiaia a forma di mezzaluna, incastonata sotto la falesia del Monte Conero tra la Punta Giacchetti e la Grotta Urbani. Parcheggi subito a monte della spiaggia e servizio autobus.

SPIAGGIA URBANI

COME ARRIVARE

Sotto le mura di Sirolo, pochi metri a valle del Teatro Cortesi prendete la strada che scende a sinistra per Via Bosco (indicazioni per Spiaggia Urbani). Scendete fino al termine della strada e subito sotto il parcheggio vi troverete in un belvedere sopra la spiaggia.

Proseguite a sinistra (o a destra) per pochi metri e siete arrivati. In estate la spiaggia è molto affollata e parcheggia- re è un problema, quindi molto meglio prendere l’autobus che parte da Sirolo, sicuramente più economico.

INDICAZIONI UTILI

La spiaggia è servita di tutti i comfort: stabilimenti balneari, ristoranti, bar, docce, ecc. In estate è decisamente

affollata e meta di famiglie con bambini a causa del fatto che l’acqua è quasi sempre calma e abbastanza pulita. Spesso sul lato a mare degli scogli che la circondano potrete vedere i pescatori di móscioli intenti a pulirli dopo averli pescati.

MEZZI PUBBLICI

Durante la stagione estiva è disponibile un servizio di autobus che ogni mezz’ora circa dal parcheggio davanti al Comune di Sirolo vi porterà alla Spiaggia Urbani.

Spiaggia Urbani è una bella insenatura sot- to le falesie e la pineta, delimitata a Nord da una punta rocciosa e da una scogliera artifi- ciale e a Sud da un piccolo molo in cemento. La spiaggia, tutta di ghiaia fine, è molto ampia nella zona Sud ed è particolarmente riparata dalle scogliere. Sotto la falesia vi sono diverse grotte artificiali scavate ed utilizzate dai pe- scatori come ricovero delle barche e a fianco vi sono alcuni stabilimenti balneari e un paio di ristoranti.

Verso Nord la spiaggia si assottiglia in prossi- mità del costone roccioso detto “Punta Giac- chetti” e della scogliera artificiale, mentre proseguendo oltre si arriva alla spiaggia di San Michele. Verso Sud, dopo la scogliera, si apre la grande Grotta Urbani, una grotta naturale scavata dal mare nella falesia, pur- troppo compromessa nella sua bellezza dalla scogliera artificiale.

Se salite sulla scogliera e saltellate sugli scogli e sui massi davanti alla grotta, potete raggiungete i “lavi”, ovvero un tratto di costa molto caratteristica, posta a circa 45° che de- grada fino al mare. Fate comunque sempre attenzione perché la pendenza dei “lavi”, so- prattutto se bagnati, potrebbe farvi scivolare. In corrispondenza di una spaccatura nella roccia potete scendere in acqua e continuare a nuoto per circa 10 minuti fino alla “grotta della secca dei frati”, accessibile e ricoperta di concrezioni viola.

Escursioni in canoa

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Affittare la canoa

A Portonovo potete affittare canoe, Kayak e SUP in due stabilimenti (vedi pag. 94) oppure potete mettere in acqua la vostra canoa a fianco dello stabilimento balneare La Capannina, ove è presente un corridoio dedicato proprio a questo. Potete arrivare in auto (direzione Chiesetta) e, percorsi poche decine di metri, sarete in acqua, prendendo il largo in tutta sicurezza.

Conero in canoa

La canoa è sicuramente uno dei mezzi migliori per navigare sottocosta in tutto il promontorio del Conero: ecologica ed economica, permette di arrivare ovunque, anche in spiagge altrimenti inaccessibili. Abbiamo scelto come luogo di partenza delle escursioni la baia di Portonovo, sicuramente un punto baricentrico e il posto più facile per mettere in acqua la vostra canoa al seguito oppure per affittarla.

Percorsi

Seguiremo quindi due itinerari: uno verso Sud e uno verso Nord, descrivendo le spiagge, gli scogli e gli altri punti di riferimento che troverete durante la navigazione.

Raccomandazioni

Come sempre le raccomandazioni d’obbligo: mettetevi in acqua solo con mare calmo e con previsioni meteo favorevoli. Equipaggiatevi con indumenti adeguati e acqua a sufficienza, tenendo conto che il peggioramento delle condizioni meteo marine, le correnti contrarie, la stanchezza e caldo possono giocare brutti scherzi e rovinarvi la giornata. Considerate anche, soprattutto se non siete particolarmente abituati, che pagaiare stanca e le condizioni fisiche sono un elemento determinate per la riuscita della vostra escursione. Ultima raccomandazione: di solito il percorso di andata è sempre molto più facile. Anche un tratto non particolarmente impegnativo, quando percorso al ritorno dopo una giornata al mare, sembrerà sicuramente più duro, quindi pianificate sempre bene la vostra giornata in canoa, tenendo conto anche dei tempi di percorrenza.

SEGGIOLA DEL PAPA

IL TRAVE

VERSO NORD

11 Km | 6 Miglia

Da Portonovo alla seggiola del Papa (Ancona) Questo itinerario è molto impegnativo in quanto non c’è alcuna possibilità di accesso in auto per il recupero della canoa lungo il percorso. Quindi dovrete per forza ritornare indietro al punto di partenza.

PORTONOVO

Itinerario Nord

Lasciata la spiaggia della Capannina, dirigetevi verso nord avendo come punto di riferimento la Torre Clementina, che già potete chiaramente vedere.

Superata questa, dopo un breve tratto, sarete di fronte al Fortino Napoleonico e poi al molo di Portonovo. Oltrepassato il molo, troverete una zona densa di stabilimenti balneari e poi baracche di legno che si interrompono prima di un lungo tratto con grandi massi e qualche frana.

Fate attenzione agli scogli affioranti e proseguite fino alla spiaggia di Mezzavalle, che inizia dopo un masso isolato a pochi metri dalla riva. Proseguite costeggiando questa meravigliosa e lunghissima spiaggia a forma di mezzaluna, dove potete fermarvi ovunque e dove, percorsi poche centinaia di metri, troverete un punto di ristoro sulla

spiaggia, bagni e qualche ombrellone.

Proseguite, avendo come punto di riferimento lo scoglio del Trave, fino a dove la spiaggia si restringe bruscamente, quasi all’altezza di uno scoglio affiorante. Da quel punto in avanti fino al Trave non potete più avvicinarvi alla costa e assolutamente sbarcare a riva, causa il grave e costante pericolo di frana di tutto il versante. Potete quindi prendere terra solo una volta raggiunto il Trave, dove la falesia diventa bassa e la spiaggia si allarga. Per coloro che non hanno particolari doti fisiche o allenamento, il consiglio è di fermarsi qui.

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