da Rivista20 n.48 novembre dicembre2021 Campania da pag.50 a pag.54

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CAMPANIA

“EMOZIONI A CONFRONTO“ PIANO DI SORRENTO (NA) Villa Fondi

--La kermesse artistica- culturale “Emozioni a Confronto” curata dall’Associazione Ars Harmonia Mundi con la sua presidentessa, l’eclettica Letizia Caiazzo, ci stupisce di anno in anno con performances di eccezione e artisti di calibro internazionale. La IX edizione, svoltasi il 18 settembre a Villa Fondi De’ Sangro è stata un crescendo di emozioni! Si sono alternati sul palco i cinque artisti visivi Angela Vinaccia, Gaetano Di Donna, Giuseppe Caputo, Leonilde Fappiano e Giuseppe Castiello e ognuno di loro ha donato all’uditorio attento la sua fantastica arte: un turbinio di colori, comunicazione a forti tinte, maestria di esecuzione e tanto pathos in ogni opera esposta successivamente in Mostra nella Serra della Villa che fu dei Principi De’ Sangro insieme alle opere degli artisti ospiti: Alfredo Avagliano, Claudio Morelli e Letizia Caiazzo. L’arte in ogni sua forma è stata declinata grazie alle grandi doti organizzative della digitalpainter Caiazzo che con la sua associazione, da oltre 15 anni, si occupa della promozione della cultura nel territorio costiero e non solo. Dalla presentazione di libri a quella di spettacoli di musica e danza, dalle mostre ai caffè letterari, ogni territorio artistico è stato esplorato in questi nove anni e la kermesse “ Emozioni a Confronto”, che riceve ogni anno il patrocinio del Comune di Piano di Sorrento, ci ha abituato a performance di raro livello artistico. Pittori di fama nazionale e internazionale si sono alternati di volta in volta sul palco mettendosi a nudo grazie alle domande dei relatori presenti: il critico Carlo Roberto Sciascia, il prof. Fiorentino Vecchiarelli, già presidente dell’Accademia dei Dogliosi in quel di Avellino, la poetessa e scrittrice Ilde Rampino, la giornalista Adele Paturzo. Si sono raccontati e hanno descritto il loro mondo, la loro

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evoluzione artistica e il loro universo di emozioni, dalla cui proiezione ha preso vita la loro esplorazione artistica. Grande stupore e apprezzamento per tutti: per l’arte di Gaetano di Donna declinata utilizzando materiali di recupero propria della tecnica dell’assemblage, termine coniato negli anni cinquanta dal francese Jean Dubuffet, utilizzata anche dai famosi artisti futuristi Marinetti, Boccioni e persino da Picasso; per la grande maestria di Angela Vinaccia nel plasmare le sue sculture di legno di ulivo e di tufo, materiali poveri che ricordano il suo legame con la terra; per l’arte surreale di Leonilde Fappiano che “rappresenta il mondo filtrato dalla sua visione della vita, si libera dai condizionamenti imposti dalla razionalità e interpreta la realtà mediante il linguaggio figurativo dei bambini, privo di ogni influenza sociale e/o ambientale”; per l’architetto con la passione per la pittura Giuseppe Caputo che grazie ai suoi quadri “con l’ ampio lessico di luci, colori, linee, gesti, crea un raffinato universo visivo, dove lo sguardo vola ben oltre la superficie del quadro, verso le vaghe dimensioni dei sogni”; infine Napoli e le sue icone simboliche raccontata dagli stupendi acrilici di Giuseppe Castiello. La serata è stata anche un susseguirsi di fantastiche impressioni sonore sulle note del compianto Ennio Morricone, di leggiadre anime in movimento tra racconti di dolore, di protesta, di gioia e di felicità e arte di tessuto grazie a fantastiche creazioni retrò esposte nella terrazza della Villa ad accogliere i numerosi ospiti lungo il viale d’ingresso. Si è chiuso magicamente il sipario su questa fantastica serata, il cui palcoscenico ha avuto un fondale d’eccezione, l’ineguagliabile bellezza della marina carottese con l’unicità dei suoi tramonti, Arrivederci all’anno prossimo con Emozioni a Confronto - X edizione!!!! Vittoria Samaria


LETIZIA CAIAZZO

Da sempre, per Letizia Caiazzo, prestigiosa esponente della Cyberpittura internazionale, è stata una scelta d’ Ispirazione e di Fede associare la propria eclettica e polivalente creatività anche ai soggetti ed alle tematiche del Sacro, sia in un afflato misticamente rivolto al Mistero, sia, molto spesso, anche in relazione alle emergenze sociali, viste come proiezioni di Consapevolezza, di Sdegno, di Solidarietà con gli Ultimi e i Vessati dalla disumanità “umana”, di Appello contrito e commosso alla Provvidenza e alla Giustizia, di semplice ma sincera, sublime Preghiera ad un Cristo che conobbe troppo la Sofferenza per non ascoltarla. Anche questa pregevole opera, dal significativo titolo “Soffio di Luce” (60 x 60, su tela) che riunisce l’evocante insufflare dell’Estro all’abbacinante risposta del Divino, riesce ad inglobare il Richiamo e la Risposta con esiti espressivi riusciti a bilanciare composti equilibri di composizione e vibranti aneliti d’invocazione tramite uno sfondo di Architetture dell’Oltre omaggiate

da un tributo floreale consono alle cromie di Passione che dominano il manifestarsi del Sacro e l’ostendere al Divino, in un finalizzare di braccia e mani aperte a quel Chiedere ed Attendere che la Luce di Dio, congruamente anche qui apparsa e attenzionata al centro di questa e ogni altra Preghiera, doni Risposte di Grazia ad un accorato Impetrare. Un vero e proprio Momento di Estasi su cui soffermarsi a meditare e ad associarsi, un Mistico Amplesso fra Estetica ed Etica come in ogni altra opera, anche apparentemente solo “umana”, di questa particolarissima ed affabulante Artista che avvince sempre, nella sua doviziosissima produzione, attraverso i Silenzi della Materia, le Vibrazioni della Carne, i Moti dell’Anima, le Pulsioni che attraggono e manifestano la Divinità. Prof. Nuccio Mula - Docente universitario di teorie e fenomenologie della visualità, Critico Internazionale d’Arte e Letteratura Scrittore - Giornalista

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CAMPANIA

Le opere del MANN nelle pagine di Alessandro Baricco”, che sarà in programma al MANN fino al 10 gennaio 2022. Il percorso, presentato nelle sale della Farnesina, intreccia la rappresentazione iconografica di quindici reperti (databili tra VI e IV sec. a.C.) alla riscrittura del celebre autore torinese. Cinque le sezioni per definire il suggestivo dialogo tra diverse forme d’arte: 1. Omero, Iliade: un’epopea umana; 2. il racconto della guerra; 3. le donne di Omero; 4. la morte di Patroclo e il ritorno di Achille in battaglia; 5. l’ultima notte di Troia. Apre l’allestimento il busto di Omero in marmo pentelico (Collezione Farnese, II sec. d.C.) che, nei primi giorni di programmazione della mostra (9-11 settembre), compie un “viaggio simbolico” per essere esposto nella Cappelletta di Terra Murata a Procida in occasione della rassegna MARetica: un trait d’union per valorizzare cultura e patrimonio del Mediterraneo, in un ideale avvicinamento a “Procida Capitale della Cultura- 2022”. Nelle sale della Farnesina, oggi, allestitori ed archelogi sono stati a lavoro per presentare al pubblico gli antichi Dal 09 Settembre 2021 al 10 Gennaio 2022 ORARI: 9:00 - 19:30; chiuso martedì TEL.: +39 081 44 22 111 MAIL: man-na@beniculturali.it SITO : http://mannapoli.it

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manufatti che, spesso poco noti, rappresentano un interessante spaccato sulla fortuna dei poemi omerici nella decorazione vascolare antica. La mostra, curata da MarialuciaGiacco (Funzionario archeologo del MANN/ Responsabile Ufficio Mostre Italia-Estero), è inserita nel progetto universitario “Obvia- Out of bondaries, viral art dissemination”e rientra in un più ampio quadro di collaborazione culturale con Regione Campania, Comune di Procida e Procida Capitale della Cultura-2022.


CARAVAGGIO, UNA NUOVA LUCE. REALTÀ AUMENTATA NAPOLI - AL PIO MONTE DELLA MISERICORDIA

Il Pio Monte della Misericordia presenta il nuovo progetto CARAVAGGIO, UNA NUOVA LUCE, che sarà disponibile al pubblico fino al 31 dicembre 2021. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con AR Tour, racconta in modo inedito la Cappella del Pio Monte: un emozionante viaggio tra tecnologie innovative e nuove forme narrative, per rivivere una storia antica oltre quattro secoli. Un tour della Cappella, prodotto grazie a immagini, filmati e ricostruzioni virtuali: nuovi contenuti multimediali che potranno essere fruiti attraverso occhiali 3d che utilizzano la tecnologia della realtà aumentata per un vero e proprio salto indietro nel tempo.“Adattarsi ai tempi ed essere sempre aggiornati è un obiettivo importante per il Pio Monte della Misericordia – spiega Alessandro Pasca di Magliano, Soprintendente del Pio Monte della Misericordia. – Un’Istituzione secolare che non rinuncia ad utilizzare le più moderne tecnologie, utili perché la fruizione delle opere d’arte risulti quanto più esaustiva possibile. Grazie ai nuovi occhiali 3D i visitatori potranno vedere con i loro occhi come è nato il Pio Monte, quali bellezze custodisce e avere tutte le informazioni aggiuntive che desiderano”. La scelta del Pio Monte si è indirizzata nella realizzazione di un soggetto e un testo narrativo finalizzato a ricreare l’atmosfera del Seicento e spiegare la nascita dell’Istituzione, attraverso la stesura di una sceneggiatura scritta

espressamente da Maurizio Burale, responsabile dei progetti culturali del Pio Monte della Misericordia. Una ricostruzione storica, attenta e particolareggiata, a tutti gli effetti. “La tecnologia che caratterizza i nostri occhiali, ovvero la Realtà Aumentata, – afferma Luigi Percuoco amministratore delegato di AR Tour – consente di non perdere mai il contatto con il contesto che ci circonda e dunque, la Cappella e tutte le bellezze storico-artistiche che la caratterizzano, saranno sempre in primo piano. Elementi aggiuntivi, come immagini 3D, ologrammi e informazioni varie, compariranno sulle lenti, totalmente trasparenti, supportando e arricchendo il processo di fruizione. Tutto questo ci consentirà di apprezzare in maniera innovativa uno dei più importanti capolavori del 600 napoletano.” Al quadro de Le Sette opere della Misericordia è sovrapposta l’immagine in alta risoluzione del fotografo Luciano Pedicini. Non solo, i personaggi del dipinto, attraverso la renderizzazione, appaiono a rilievo fuori dall’opera, restituendo una realtà impreziosita e suggestiva. Il racconto è arricchito, inoltre, da numerose opere di artisti come Gaspar van Wittel, Antonio Joli, Jusepe de Ribera, Andy Wharol per le vedute del Vesuvio, Micco Spadaro per scene di popolo, Luca Giordano per alcuni dettagli che ricostruiscono il periodo della peste a Napoli e Vincenzo Migliaro per la restituzione pittorica della città partenopea.

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