Piero Casacchia Portfolio | Selected Works
Piero Casacchia
Mi sono laureato a Roma in Progettazione Architettonica nella Facoltà di Architettura dell’ Università degli studi di Roma Tre con il massimo dei voti e la lode. Ottima padronanza del linguaggio grafico, tecnico ed informatico. Abituato ad avere capacità di coordinazione, organizzazione e chiarezza nei lavori di gruppo.
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INFORMAZIONI PERSONALI Data di nascita: 29 Febbraio 1992, Roma. Indirizzo: Via Giovanni da Procida 20, Roma, 00162. Recapito Telefonico: + 39 3343741709 Email: Pierocasacchia@libero.it LinkedIn URL https: www.linkedin.com /in/piero-casacchia
ISTRUZIONE Feb 2019 - Oggi
Master in Management- Promozione- Innovazioni Tecnologiche nella Gestione Roma, Italia dei Beni Culturali Master Biennale di II livello
Set 2016 - Dic 2018
Università degli Studi di Roma Tre - Progettazione Architettonica (Dm 270) Laurea Magistrale in Architettura e Ingegneria Edile Titolo della Tesi: Il Parco Archeologico del Colle Oppio Relatore: Luigi Franciosini Votazione Finale: 110 con lode/ 110
Roma, Italia
Set 2011 - Mar 2016
Università degli Studi di Roma Tre - Scienze dell’Architettura (L-17) Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura Titolo della Tesi: La Fenomenologia dell’Abitare Relatore: Luigi Franciosini
Roma, Italia
Set 2007 - Giu 2011
Liceo Classico Torquato Tasso Diploma di maturità classica
Roma, Italia
Gen 2017 - Oggi
Studio Bibliografico Sonia Natale Stage/ Praticantato Web Designer Grafica, stampa ed editoria di cataloghi per le mostre
Roma, Italia
Gen 2017 - Ott 2018
Biblioteca delle Arti dell’Università degli Studi di Roma Tre Borsa di Collaborazione Front Office in Biblioteca Pubblicità, Grafica segnaletica
Roma, Italia
Dic 2015 - Ott 2018
Ingegnere Stefano Boccabella e Architetto Pietro Antonio Pecilli L’Aquila, Italia Collaborazione Disegni sul Cad per la ricostruzione di un appartamento nel centro dell’ Aquila Stampa e Grafica
Gen 2016 - Lug 2017
Studio d’ Architettura Spazioreale di Gabriella Centofanti Tirocinio/ Collaborazione Disegni al Cad per progetti di ristrutturazioni di interni Fotomontaggi e Render
Nov 2015 - Dic 2015
Serge Plantureux Cabinet Expertise & Investigation Stage/ Tirocinio Grafica, editoria e stampa di cataloghi per la galleria fotografica Mostra Paris Photo, Grand Palais
ESPERIENZE DI LAVORO
Roma, Italia
Paris, Francia
CONOSCENZE LINGUISTICHE E COMPETENZE INFORMATICHE Lingue e Certificazioni Inglese scitto e parlato (Livello B2 Certificato). Francese scritto e parlato (Livello B2 Certificato) Applicazioni e Programmi Utilizzati Autocad, Rhino, SketchUp, Photoshop, Illustrator, InDesign, Revit, Excel, Sap 2000, QGIS 03
La mia Architettura
Non c’è Architettura senza una costruzione efficiente, senza una tettonica ben definita. Il processo costruttivo incorpora il materiale e il suo uso in accordo alle sue proprietà. Tale metodo è determinato quindi dalla topografia, dalla disposizione funzionale e, infine, dalla forma. In questo quadro, il luogo assume il ruolo centrale mediante il quale il procedimento architettonico prende avvio: da un lato, il radicamento nella terra, dall’altro la forma come espressione di costruzione, organizzazione e misura.
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Il Parco Archeologico del Colle Oppio
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Città Alessandrina
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Stradivari Studenthousing
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L’ Asse della Musica
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La Torre di Via Pasini
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Modelli e Plastici di Studio
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Progetto di recupero di un identità storica
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Morfologia di un intervento
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Il delicato rapporto tra composizione e tecnologia
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Intervento urbano di riconnessione e valorizzazione
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Riqualificazione energetica ed ambientale
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Il concept, la materialità delle idee
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IL PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLLE OPPIO Progetto di recupero di un’identità storica
Il Parco del Colle Oppio sorge sull’omonimo colle, uno dei sette del primitivo Septimontium, e si affaccia sulla valle del Colosseo e sull’area archeologica centrale. Il parco è inserito in un contesto urbano e storico caratterizzato da forti identità quali quelle dei rioni limitrofi Monti, Esquilino e Celio. Obiettivo della proposta progettuale è quello di riuscire a ricondurre i complessi tracciati storici ad una chiara struttura narrativa che restituisca l’identità del luogo ed esalti le tracce archeologiche, sintesi materiche del tempo. L’interpretazione dello spazio nella sua vasta complessità morfologica rappresenta il primo vero e proprio passo progettuale, e determina fortemente l’intervento architettonico rendendolo coerentecon un paesaggio in continuo divenire. L’ idea forte alla base della nostra proposta è certamente l’evocazione di alcune scelte del passato: la terrazza sulla città, le linee guida del tracciato delle Terme di Traiano, gli orientamenti della Domus Aurea. Nel rapporto che la ricerca ha con la teoria archeologica la tesi mira al recupero del frammento, al recupero di una tettonica, al recupero di una fragilità, eco del suo tempo, che il progetto esalta e invita a perseguire e sviluppare in futuro. La finalità è dunque la valorizzazione del presente attraverso la definizione di alcune immagini che hanno caratterizzato l’area nel corso della sua storia e che permangono nella consapevolezza collettiva al di là delle trasformazioni urbanistiche e delle reinvenzioni che derivano da alcune erronee interpretazioni.
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CITTA’ ALESSANDRINA Morfologia di un intervento
Il tema della progettazione del Centro Culturale nel quartiere Alessandrino riguarda sostanzialmente il problema della riqualificazione del versante orientale dell’insediamento urbano. Ex borgata abusiva, il quartiere si è sviluppato a partire dall’inizio del secolo scorso tra la via Casilina e la via Prenestina, grazie proprio alla presenza delle consolari che consentono un collegamento diretto con il centro. La struttura orografica è caratterizzata dai tratti morfologici tipici dell’agro romano, la cui successione di rilievi e avvallamenti è misurata dal filo orizzontale dell’antico acquedotto Alessandrino. Porzioni di agro romano, intramezzati da porzioni di città, caratterizzano la struttura del tessuto urbano fino a ricomporsi in sistemi di maggiori dimensioni dove è ancora percepibile il rapporto originario dell’acquedotto con il proprio contesto naturale. La struttura urbana è composta quasi esclusivamente da piccoli nuclei di edilizia residenziale compatta con spazi pubblici e infrastrutture carenti o fortemente degradati. Il progetto di un edificio a piastra è dunque parte di un piano più complesso chiamato “Città da ristrutturare” ed è finalizzato al miglioramento della qualità urbana dell’insediamento e, in particolare, all’adeguamento e all’integrazione della viabilità e dei servizi pubblici. Il perimetro dell’edificio è delimitato da un’area che si estende nella porzione di territorio compresa tra via degli Olmi e via dei Meli, lungo la direttrice Nord-Sud, e tra l’edificio scolastico Teresa Gullace e il limite di sviluppo del tessuto residenziale del quartiere Alessandrino lungo la direttrice Est-Ovest.
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Copertura + 8,80 m
Il solaio intermedio + 3,50 m
Piano terra - 0,00 m
Piano interrato parcheggi -2,90 m
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STRADIVARI STUDENTHOUSING
Il delicato rapporto tra composizione e tecnologia L’ area di progetto si trova tra via Ettore Rolli e via Panfilo Castaldi. Nell’ ambito del masterplan l’intento è stato quello di riorganizzare la circolazione e la viabilità della strada poiché l’edificio mira a spezzare la continuità di via Degli Stradivari, imponendosi come nuovo polo visivo per coloro che arrivano da Ponte Testaccio. L’ architettura presenta una configurazione a elle che abbraccia una corte/piazza interna riparata che funge da invito per coloro che provengono dall’altra parte del fiume. L’idea di base è stata quella di realizzare un edificio imponente, ma contestualizzato per forma e rivestimento con l’apparato architettonico circostante, che si posa su un basamento che non segue il perimetro della struttura sovrastante ma è bensì caratterizzato da tutta una serie di cellule auto organizzate portanti il cui accostamento permette il passaggio tra la corte e le zone limitrofe consentendo inoltre l’eventuale riparo dalle intemperie. La volontà finale è quella di creare un’opera che si integri con il contesto architettonico e funga da polo attrattivo per i cittadini andando a valorizzare il territorio e l’ambiente. L’idea progettuale concerne la costruzione di uno studentato su sei piani fuori terra. Quattro piani hanno una funzione prettamente residenziale e sono caratterizzati dall’alternanza di abitazioni e spazi comuni. Il piano basamentale è dedicato esclusivamente ai servizi commerciali e ai luoghi d’incontro tra gli utenti della zona e gli utenti dell’edificio. L’ultimo piano invece prevede una serie di aule studio raccordate da una grande biblioteca.
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L’ ASSE DELLA MUSICA Intervento urbano di riconnessione e valorizzazione
All’ interno di un tessuto architettonico fortemente consolidato l ’idea forte alla base del progetto nasce da un ‘esigenza urbana: mettere in comunicazione Villa Glori con la zona del Foro Italico mediante un asse pedonale che intersechi edifici dall’alto tasso culturale quali l’Auditorium di Renzo Piano, il Palazzetto dello Sport di Pier Luigi Nervi , il MAXXI di Zaha Hadid ed il futuro Museo delle Scienze. Il lungo viale è arricchito dalla presenza di totem che, con il loro particolare design, ricoprono la duplice funzione di sedute, nei pressi dei luoghi di maggiore stazionamento, e di lampioni durante la notte. I modelli totem inoltre indicano, tramite il loro maggiore o minore accostamento, la percorrenza e ritmano come in uno spartito musicale il passo del pedone dando forte carattere all’intero asse e favorendo la fruibilità dei numerosi servizi offerti dal contesto cittadino. Gli interventi previsti sono in linea con le previsioni urbane di trasporto pubblico e di creazione di parcheggi interrati, che consentiranno di ottenere un miglioramento nella mobilità dell’area, con ricadute positive in termini di riduzione del traffico. Il progetto determina quindi un miglioramento della qualità paesaggistica complessiva del contesto urbano favorendo l’apertura di spazi fruibili per la collettività. La piazza e le aree dinanzi al MAXXI e un’area posta davanti al mercato rionale , verso via Piero della Francesca, sono caratterizzate da un sistema di spazi pubblici all’aperto e di tettoie per la sosta e l’istallazione di nuovi servizi dedicati al pubblico, nell’ ottica di valorizzazione e riconessione alla quali l’intero progetto di “Guido Reni” ambisce .
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LA TORRE DI VIA PASINI Riqualificazione energetica e ambientale
L’ edificio sorge a Pietralata, il XXI quartiere di Roma. Attraversata dal fiume Aniene, quest’area presenta segni di insediamenti umani sin dall’ epoca romana. La presenza del fiume incise nella storia del luogo e la vera urbanizzazione avvenne durante il ventennio fascista, durante il quale vennero edificati numerosi lotti di edilizia popolare estremamente economica. La grave carenza di servizi spinse ben presto le amministrazioni a sostituire i lotti con nuovi palazzi, così che tra gli anni ’50 e ’60 il volto del quartiere cambiò radicalmente. È nell’anno 1968 che viene costruito l’edificio oggetto del progetto di riqualificazione architettonica e tecnologica, mirato al miglioramento delle prestazioni. L’ edificio è composto da 4 fabbricati, strutturalmente indipendenti tra loro, connessi tramite un corpo scala comune. I quattro fabbricati sono uguali tra loro e ruotati ciascuno di 90 gradi rispetto a quello adiacente, ed ospitano ciascuno una singola abitazione. Per rendere più semplice la distribuzione i fabbricati hanno quote di imposta differenti, per corrispondere alle tre rampe che si ripetono ogni piano. La composizione dei prospetti risponde ai caratteri principali tipici del periodo, con una chiara esposizione della grammatica costruttiva: sono ben visibili pilastri e travi in calcestruzzo armato che fanno da marcapiano, nonché le tamponature in cortina laterizia, sostituita da superfici intonacate al di sopra e al di sotto delle aperture. Il tipo edilizio è tipico del periodo e venne ampliamente replicato negli interventi di edilizia popolare in diverse zone della capitale, diventando quasi un “marchio” della periferia romana.
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MODELLI E PLASTICI DI STUDIO Il concept,la materialità delle idee
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La mia Architettura
Non c’è Architettura senza una costruzione efficiente, senza una tettonica ben definita. Il processo costruttivo incorpora il materiale e il suo uso in accordo alle sue proprietà. Tale metodo è determinato quindi dalla topografia, dalla disposizione funzionale e, infine, dalla forma. In questo quadro, il luogo assume il ruolo centrale mediante il quale il procedimento architettonico prende avvio: da un lato, il radicamento nella terra, dall’altro la forma come espressione di costruzione, organizzazione e misura.
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Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti nel mio portfolio in base art. 13 del D. Lgs. 196/2003.