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news online

musica e concerti

Cinema, fotografia e teatro

arte e Letteratura

esperienze e iniziative scolastiche


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Sommario Caparezza a Lecce 4 Assegnati i premi al festival del cinema europeo

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Tra Cielo e Terra 8 Razza umana: l’imperdibile mostra di Oliviero Toscani

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Il corpo che cambia 12 Un viaggio attraverso i libri 14 Tutti gli appassionati di fumetto al Lecce Cosplay & Comics

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“Lecce Tatoo fest 2018”: grande successo di pubblico

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Record di visitatori alle giornate del FAI, le bellezze italiane prendono nuova vita

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Uno scrigno d’arte della Magna Grecia 22 Non solo arte: si studia anche danza al nostro liceo

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Liberi di apprendere … diversamente 26 Let’s keep in touch: il progetto dedicato alla danza

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I colori del tango 30 Il Grafico Apprendista 32 L’ evoluzione storica delle manifatture Knos 34 Krill Academy: Il futuro dell’editoria leccese 36 Un concerto “collettivo” alle Manifatture Knos 38 Reportage fotografico 40 Gli incontri con gli alunni del “Galateo-Frigole” di Lecce, partner del nostro progetto!

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“Suffragette”: un film sui diritti delle donne

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“Adotta un Monumento”: il progetto artistico del “Galateo-Frigole”

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Perché un giornale online 45


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musica e concerti

Caparezza a Lecce

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’attesa sta per terminare e finalmente, il 13 agosto prossimo, Caparezza si esibirà in Piazza Libertini alle ore 21:00. Verranno presentati i brani dell’ultimo album, Prisoner, uscito il 15 settembre 2017. Non solo, anche le canzoni più “vecchie” che tanto hanno fatto ballare i suoi fans. Quella di Lecce, sarà la 14esima tappa del tour che ha già riempito gli stadi, i palazzetti e le piazze di tutta Italia. Michele Salvemini, in arte Caparezza, è un noto cantautore pugliese, che si batte ancora oggi per la difesa del territorio. Il quarantacinquenne di Molfetta, durante la sua carriera musicale, ha trattato temi sullo sfruttamento e sulla povertà, infatti, è amato da tutte le generazioni, sia giovani che adulti. Grazie al suo tour, sarà un’estate ancor più divertente per i tanti appassionati del genere. I biglietti sono già in esaurimento, nonostante la data sia ancora lontana. Si preannuncia un grande spettacolo, probabilmente sold out già un mese prima dell’evento. Alberto Bisconti, Veronica Munitello

Cresce l’attesa per il concerto del cantautore pugliese, che si esibirà a Lecce, il 13 agosto.


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Cinema, fotografia e teatro

Assegnati i premi al festival del cinema europeo Si è conclusa la XIX edizione della Rassegna che si è svolta anche quest’anno a Lecce presso il Cinema Massimo

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utti i colori del mondo cinematografico si sono incontrati in unico grande evento: il Festival del Cinema Europeo, che è tornato per la XIX edizione nella multisala Massimo di Lecce, da lunedì 9 aprile a sabato 14 aprile 2018. Anche quest’anno, sono stati “al timone” della manifestazione Cristina Soldano, la fondatrice e Alberto La Monica, il direttore artistico. L’evento ha avuto come protagonista il linguaggio universale dell’arte, promuovendo l’interculturalità e la pace. Numerose le iniziative finalizzate a mettere in risalto la cultura del cinema, tra cui il Concorso di lungometraggi “Ulivo d’oro” che ha avuto come vincitore della sezione Miglior film “The Party’s over”. Invece, il Pre-

mio Speciale della Giuria è stato assegnato a “Disappearance”. Gli altri riconoscimenti previsti dal festival erano il “Premio Emidio Greco” per il miglior cortometraggio italiano e “Short Matters”, rassegna delle opere candidate all’ultima edizione del Best European Short Film Awards. Il concorso riservato al nostro territorio è stato anche quest’anno, il “Puglia Show” che si è posto l’obiettivo di far conoscere i giovani registi locali. Tra i partecipanti, il cortometraggio “Tra cielo e terra” realizzato dalla sezione Audiovisivo e Multimediale del Liceo Artistico “Ciardo-Pellegrino”. Per quanto riguarda le commedie, il “Best European Comedias” che ha selezionato i 5 migliori lavori. Tra gli ospiti speciali di quest’anno, sono stati presenti alcuni registi e

attori, protagonisti del cinema europeo: Michael Winterbottom, Ildikó Enyedi, Kim Rossi Stuart e Jasmine Trinca. Non solo, poiché ha partecipato all’evento anche Mario Verdone, critico, saggista e storico della “settima arte” che col Premio omonimo, vinto da Roberto De Paolis con “Cuori Puri”, mette in rilievo i giovani autori del cinema italiano. Questa XIX edizione ha reso omaggio a Pedro Almodòvar, sessantottenne regista spagnolo di successo, con film come “Tutto su mia madre” e “Parla con lei”. Ha raggiunto la sua popolarità intorno agli anni ottanta

con il suo stile basato sulla rappresentazione della realtà ai margini della società, con trame basate su passioni e sentimenti caratterizzate da elementi scandalistici e provocatori. Il merito, dunque- come affermato dall’Assessore all’Industria Turistica della Regione Puglia Loredana Capone- va a lui e ad altri operatori che hanno messo impegno e passione nel migliorare il Festival dal punto di vista del contenuto audiovisivo e multimediale. Varvara Linde, Nicolò Pendinelli, Sofia Rizzo


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Tra Cielo e Terra

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Com’è nato questo cortometraggio? Abbiamo proposto ai ragazzi di scrivere la loro storia o un episodio molto importante per loro. Alla fine abbiamo scelto la storia più significativa ma anche più semplice da realizzare a causa del tempo e dello spazio limitato. Il motivo del titolo “TRA CIELO E TERRA”? Il titolo riprende un commento fatto dalla protagonista sul finale, che riassume il suo desiderio di rivivere quelle sensazioni uniche, che solo la danza può dare: lo stato idilliaco di trovarsi sospesa tra la terra e il cielo mentre si balla.

Intervista al professore Dario Patrocinio, regista dell’acclamato cortometraggio al Festival del Cinema Europeo I ragazzi e le ragazze del Pon “ Italiano e Pagine d’Arte” incontrano il professore Dario Patrocinio, docente dell’indirizzo Audiovisivo e Multimedia presso la sede Pellegrino del Liceo Artistico e Coreutico di Lecce, regista del pluripremiato cortometraggio scolastico “TRA CIELO E

TERRA”. L’Incontro con il prof. Patrocinio è stato fortemente voluto per l’interesse che ha suscitato la proiezione del film, avvenuta anche nella nostra città presso il Cinema Massimo il 13 Aprile 2018.

Quanto è stato impegnativo realizzarlo? E qual è stata la maggior difficoltà incontrata? E’ stato molto impegnativo ma allo stesso tempo molto divertente, la difficoltà maggiore è stata quella di dover girare tutte le scene in un’unica stanza: l’aula 39, infatti, mutava il suo aspetto anonimo in diverse scenografie di volta in volta, diventando all’occorenza una palestra o un teatro. Com’è stata l’esperienza di lavorare fianco a fianco con degli adolescenti? E’ stato molto divertente mettere in pratica tutto ciò che si era studiato durante l’anno. Nonostante la confusione nel retroscena, tutti i problemi si risolvevano nel momento del “ciak, Azione!”.

Quale messaggio si è voluto trasmettere? Ogni obiettivo, ogni sogno che si voglia realizzare deve essere il risultato dell’impegno, della passione e della costanza. Anche se ci possono essere momenti difficili in cui tutto sembra perduto non bisogna arrendersi mai: alla fine, l’obiettivo sarà raggiunto. Qual è stata l’emozione provata nel ricevere tutti questi riconoscimenti? Motivo d’orgoglio è stato vedere il nostro corto sugli schermi dei festival di tutto il mondo e rappresentare l’Italia in paesi dove la cultura è molto diversa dalla nostra, come gli Stati Uniti, il Canada, le Filippine e molti altri. Qual è la maggior soddisfazione derivata da questo lavoro? Prima ancora dai premi ricevuti, la soddisfazione più grande è stata quella di vedere il nostro short movie proiettato a Lecce durante il festival del cinema europeo. Quale consiglio dà ai ragazzi che sognano di poter svolgere un lavoro in ambito cinematografico? Il consiglio che do ai ragazzi è di lavorare sodo sulla comunicazione, i suoi linguaggi e le analisi filmiche e di scegliere una scuola adatta a realizzare i propri obiettivi e proseguire gli studi con passione. Varvara Linde, Sofia Rizzo


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Cinema, fotografia e teatro

U Razza umana: l’imperdibile mostra di Oliviero Toscani Nel castello aragonese di Otranto, nei mesi scorsi, sia i salentini che i numerosi turisti hanno potuto ammirare le opere del grande fotografo italiano.

n’imperdibile esposizione fotografica si è svolta a Otranto, nei mesi scorsi. Dal 20 gennaio fino al 31 marzo 2018, presso il Castello Aragonese, si è tenuta la mostra di Oliviero Toscani. I numerosi visitatori hanno potuto ammirare il progetto, che il noto fotografo milanese porta avanti da anni, realizzando ritratti nelle strade e nelle piazze del Mondo. «“Razza umana” è frutto di un soggetto collettivo - ha scritto il critico d’arte e curatore Achille Bonito Oliva- lo studio di Oliviero Toscani inviato speciale nella realtà della omologazione e della globalizzazione. Con la sua ottica frontale ci consegna un’infinita galleria di ritratti che confermano il ruolo dell’arte e della fotografia: rappresentare un valore che è quello della coesistenza delle differenze». Un’esposizione, curata da Nicolas Ballario e coordinata da Lorenzo Madaro, che mette in scena la potenza creativa e la carriera del

fotografo, attraverso le sue immagini più note che hanno fatto discutere il mondo su temi come il razzismo, la pena di morte, l’AIDS e la guerra. Oliviero Toscani è nato a Milano nel 1942. Creatore di campagne pubblicitarie e fotografo di moda ha collaborato, e lo fa tutt’ora, per giornali e riviste di ogni parte del mondo. Dal 1982 al 2000, ha creato l’immagine, l’identità, la strategia di comunicazione e la presenza online di United Colors of Benetton, trasformandolo in uno dei marchi più conosciuti al mondo. Da quasi trent’anni è impegnato nel progetto: Nuovo Paesaggio Italiano, con cui racconta il degrado dell’Italia. La mostra di Toscani ad Otranto è stata vista da molte scuole ed ammirata da addetti ai lavori e semplici curiosi. I visitatori hanno potuto così conoscere, attraverso le sue opere, uno dei geni indiscussi della fotografia italiana. Maddalena Teresa Tommasi, Anna Lia Guglielmo, Denise Ingrosso.


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Cinema, fotografia e teatro

Il corpo che cambia «E’ in atto una rivoluzione del corpo, che si ribella alla gravità e mostra la sua levità». Questa frase ci fa già capire il senso dello spettacolo.

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ono le parole di Silvia Gribaudi, coreografa e performer selezionata nel 2010 in Aerowaves Dance Across Europe; finalista del premio equilibrio nel 2013 ed ospite in numerosi festival nazionali ed internazionali tra cui, nel 2009, la Biennale di Venezia Ground 0 e nel 2012 l’Edinburgh Fringe Festival. R.OSA è una performance che s’inserisce nella corrente poetica della Gribaudi, la quale con ironia irriverente porta in scena l’espressione del corpo, della donna e del ruolo sociale che esso occupa attraverso un linguaggio “informale” nella relazione con il pubblico. S’ispira alle immagini di Botero, quindi, al concetto di successo e prestazione, ed è uno spettacolo che con sarcasmo intende sensibilizzare lo spettatore alla “diversità” della performance. R.OSA è uno spettacolo che fa riflettere su come tutti noi vediamo la fisicità degli altri, secondo i canoni globali. Nella rappresentazione si esibisce Claudia Marsicano, attrice vincitrice del premio Ubu 2017. La performance è caratterizzata da espressività facciale e movimenti come il ponte ed i salti. Il nome R.OSA è stato scelto prima della realizzazione dello spettacolo, prendendo spunto da un nome femminile assai diffuso. Invece OSA sta per osare, poiché la performance racconta di una ragazza in sovrappeso che “distrugge” i canoni a cui tutti siamo abituati. Anna Lia Guglielmo, Giulia Meleleo


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arte e Letteratura

Un viaggio attraverso i libri Martiri, storia e bellezza. Tutto su Otranto

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ono molti i libri che raccontano la storia di Otranto, bellissima cittadina ricca di storia, arte e cultura, situata nel sud-est del Salento. Nel Medioevo venne costruita la cattedrale (1080-1088), dove oggi, al suo interno, sono conservate le ossa di 12.000 martiri. Il 27 luglio del 1480 Maometto ll riuscì ad approdare sulle coste del Salento, nei pressi di Roca e l’11 agosto dello stesso anno, i Turchi riuscirono ad entrare nella città nonostante la resistenza dei cittadini. Quest’ultimi si consegnarono nelle loro mani per la fede di Cristo. Tra i testi che celebrano la bellezza, ma anche i sacrifici dei suoi abitanti per proteggerla dagli attacchi nemici, occorre ricordare “Otranto” di Roberto Cotroneo. Questo libro

parla di una restauratrice olandese, Helena, alle prese con il mosaico della cattedrale. Lo scrittore ha “mescolato” sapientemente diverse tematiche: dai misteriosi labirinti del Medioevo fino alla passione per la alchimie di un Sud magico. Chi si accinge alla lettura di questo romanzo, avrà la netta sensazione di esplorare i resti di una memoria collettiva e di un’anima tormentata: quella della protagonista, con il ricordo di una madre pazza e di un padre pittore. Il primo martire di Otranto, secondo le cronache, fu ucciso a mezzogiorno nell’ora in cui “i demoni scelgono di rivelarsi”. Sarà impossibile, leggendo “Otranto“, non avere voglia di vedere la città, il mare ma soprattutto il mosaico pieno di misteri ed enigmi. Di Cotroneo possiamo citare anche “I Demoni di Otranto”, riadattamento e rielaborazione del libro recensito in precedenza. Lo scrittore crea un poema che accompagna il lettore in un viaggio sospeso tra cielo e terra, pas-

sato e presente, sogno e realtà. Un libricino ricco di storia che abbaglia e ti fa socchiudere gli occhi per poi riaprirli in un tempo passato, all’interno della cattedrale, fra le ossa di chi si è sacrificato per difendere la propria religione. Leggenda vuole che il figlio di una delle vittime fuggì ed imparò a tagliare il diamante, governando la luce, che inonda la cattedrale della città e illumina il mosaico che dà vita ai demoni. Restando sull’argomento, ricordiamo il romanzo “ L’ora di tutti” di Maria Corti, del 1962. Testo ispirato alle vicende delle battaglie di Otranto, nelle quali i Turchi la invasero. Nel romanzo sono presenti cinque personaggi che seguono le fasi della battaglia, l’assalto alla città e la resa finale, ed è diviso in cinque parti narrate in prima persona da ognuno dei protagonisti Giovanna Caputo, Sofia Fanghella


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arte e Letteratura

Tutti gli appassionati di fumetto al Lecce Cosplay & Comics Grande riscontro di pubblico in Piazza Palio, al termine delle due giornate dedicate completamente agli amanti dei manga e dei cartoons.

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i è svolta, tra sabato 24 e domenica 25 marzo, la IV edizione del LECCE COSPLAY & COMICS, uno degli eventi più importanti e attesi da oltre 8000 persone appassionate al fantasy, in Puglia. L’evento organizzato dall’associazione “I Guardiani della Galassia” e dal Comune di Lecce, si è svolto in piazza Palio, nel complesso Lecce Fiere. Protagonisti della rassegna, i personaggi di cartoni animati, saghe di supereroi e icone del mondo fantasy. Questo evento ha accolto ospiti internazionali, workshop, competizioni ludiche, dimostrazioni, laboratori, spettacolo e intrattenimento per tutti. La sezione dei fumetti ha visto la partecipazione dei celebri disegnatori italiani Pasquale Qualano e Antonio Fuso; altri ospiti molto attesi, Alessia Coppola, blogger e autrice di romanzi Fantasy, Pietro Cinieri e Alessandro Masella, registi di un corto horror e youtuber come i Player

Inside. Ad attirare maggiormente l’attenzione, la gara che si è tenuta nel secondo giorno dell’evento, a cui hanno partecipato un gran numero di cosplayer provenienti da tutto il Salento; gli appassionati si sono calati nei panni del loro personaggio preferito (legato al mondo dei fumetti) copiandone, oltre ai vestiti, gli atteggiamenti ed esibendosi davanti ad una giuria. Altrettanto importante, la sezione delle mostre e delle dimostrazioni, con pitturazione di modelli robotici ed esposizione di modellini Lego. Ciò che porta a una continua crescita della fiera è la presenza di un vasto pubblico con la passione in comune per il fumetto, la cultura, l’intrattenimento e lo spettacolo.Community, attività commerciali, autori emergenti e scuole del fumetto hanno la possibilità di farsi conoscere e promuovere la propria arte. Varvara Linde, Nicolò Pendinelli, Sofia Rizzo


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arte e Letteratura

F “Lecce Tatoo fest 2018”: grande successo di pubblico È arrivato alla sua quarta edizione, l’imperdibile appuntamento per gli amanti del tatuaggio

ont calligrafici, scrittura gotica, font graffiti, rose, scheletri, tribali, maori, doodle: è tempo di “Lecce Tattoo Fest”.In piazza Palio esperti tatuatori da ogni parte d’Italia e d’Europa e special guest arrivati da oltreoceano, hanno dato voce alla manifestazione. Il tatuaggio strumento di decorazione corporea, considerato ancora qualche anno fa roba da delinquenti , oggi invece è divenuto una tecnica auto-narrativa, E’ in fondo un coloratissimo mezzo di espressione personale , utilizzato sin dall’antichità nelle società tribali come rito di iniziazione, per dimostrare la maturità ed il coraggio di un individuo o come per i cristiani per marcare la propria identità spirituale . Nel 2014 nel Salento è nata questa convention internazionale del mondo tattoo, inventata da un gruppo di giovani salentini che hanno pensato di promuovere il proprio territorio attraverso la storia del tatuaggio, richiamando gli estimatori di questo creativo universo

a prendere parte ad un appuntamento unico, arricchito da performance musicali e artistiche. Solo nel 2017 oltre 17mila visitatori hanno affollato la convention leccese, oggi alla sua quinta edizione. Aurora Orlando


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arte e Letteratura

Record di visitatori alle giornate del FAI, le bellezze italiane prendono nuova vita Boom di presenze anche nella ventiseiesima edizione

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urante le giornate primaverili del FAI, che si sono svolte Sabato 24 e domenica 25 marzo in tutta Italia, il numero dei visitatori è stato superiore a 700.000 persone, nei 1.000 luoghi esposti al pubblico. 40.000 studenti delle scuole medie e superiori sono diventati apprendisti ciceroni. Fra le tante città che hanno partecipato, Lecce è stata una delle più ‘’gettonate’’. Il FAI a Lecce Nel Salento i luoghi artistici disponibili alla fruizione dei visitatori sono stati presentati nella sala teatrino dell’ex Convitto Palmieri a Lecce, dalla consigliera della Provincia di Lecce Simona Manca. Alla conferenza stampa sono intervenuti il vescovo metropolita della città di Lecce, i dirigenti scolastici delle scuole superiori “Marcelline”, del Liceo Scientifico “De Giorgi”, del Liceo Artistico “Ciardo Pellegrino”e del Liceo Scientifico “G. Banzi Bazoli”. Le Giornate di primavera a cura della delegazione Fai di Lecce sono organizzate con il patrocinio della Provincia di Lecce, della Regione Puglia, delle Arcidiocesi di Lecce, Nardò e

Ugento e dei Comuni di Lecce. Le bellezze leccesi aperte al pubblico durante questa edizione sono state: il Palazzo Carafa, il Palazzo Famularo e il Palazzo Tamborino Cezzi. Nella provincia invece sono state aperte al pubblico: Villa Romano a Monteroni, l’Abazia di Santa Maria Cerrate a Surbo, la Chiesa di San Paolo a Galatina, la Chiesa di Santa Teresa e il Castello Acquaviva Personè a Nardò. Inoltre, si è potuto visitare ambienti riservati, all’interno delle abitazioni vescovili. Il percorso è stato intitolato “Le Stanze del Vescovo” e si è svolto tra le diocesi di Lecce, Nardò e Ugento. Gabriele Leone


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esperienze e iniziative scolastiche

Uno scrigno d’arte della Magna Grecia Mercoledì 11 aprile, due classi prime del Liceo Artistico “Ciardo Pellegrino”, hanno visitato il Museo Nazionale Archeologico “Marta” di Taranto

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nche quest’anno, la scuola ha realizzato un viaggio avventuroso, attraverso la cultura di un'epoca che ha reso Taranto una città florida e unica nel suo genere.

Il giorno 11 aprile, la nostra classe ha visitato il Museo Archeologico “Marta” di Taranto. Ci siamo ritrovati alle ore 8:30 con i nostri docenti e successivamente abbiamo preso il pullman che ci ha portato nella cittadina ionica. Una volta

arrivati sul posto, abbiamo incontrato le guide che ci hanno accompagnato durante il tragitto. Dopo aver visitato il centro storico, siamo entrati nel museo e abbiamo iniziato il nostro percorso. Il MARTA di Taranto, fondato nel 1887, è tra i venti musei più importanti d’Italia. Espone una delle più grandi collezioni di manufatti della Magna Grecia, tra cui i famosi Ori. Occupa la sede dell’ex Convento di San Pasquale di Baylon, edificato nel XVIII secolo. Al suo interno, vi sono anche reperti risalenti alla preistoria ed all'epoca bizantina. Il nuovo percorso espositivo narra la storia di Taranto e del territorio pugliese, a partire dalla preistoria per arrivare al quarto secolo a.C. Nel primo piano troviamo reperti risalenti al periodo compreso tra l’età ellenistica fino al medioevo. Tra le opere più importanti, la tomba dell'atleta di Taranto con il suo corredo, scoperta in via Genova nel 1959. A tal proposito, la giovane direttrice del MARTA, Eva Degli Innocenti, afferma che si tratta di "un unicum al mondo, perché è stato rinvenuto anche lo scheletro di questo atleta famoso nell'antichità con le sue

quattro anfore panatenaiche, i trofei che aveva vinto durante le Olimpiadi". Tra gli altri pezzi forti del museo ci sono le oreficerie, tra cui i famosi ori di Taranto di epoca ellenistica e romana, e una tra le più importanti collezioni italiane di ceramiche laconiche di importazione e di sculture di pregio, come il celebre Zeus di Ugento, un capolavoro di bronzistica classica. Nella collezione preistorica spiccano le Veneri di Parabita, piccole statue che rappresentano madri scolpite in osso di bue e risalenti al 20mila anni avanti Cristo. Nel settore medievale, invece, vanno segnalate la stele multilingue in ebraico, greco-bizantino e arabo; tre comunità che convivevano pacificamente in quella che nel Medioevo era una città multiculturale e aperta agli scambi con tutto il Mediterraneo. Terminato questo emozionante viaggio “indietro nel tempo”, siamo ritornati a Lecce, alla nostra realtà quotidiana, rinfrancati nello spirito da una magnifica esperienza.

Marta Fattizzo e Francesca Musco


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esperienze e iniziative scolastiche

Non solo arte: si studia anche danza al nostro liceo Quest’anno, come nel 2016/2017, alcuni ragazzi hanno scelto l’indirizzo coreutico del “Ciardo Pellegrino”

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’indirizzo coreutico nasce nell’anno scolastico 2016/2017, integrato nel “Liceo Artistico Ciardo-Pellegrino”. Ha aperto nuove opportunità di studio per tanti allievi e allieve, che coltivano la passione per la danza. L’offerta formativa del Liceo ha programmato attività per una maggiore esperienza nel linguaggio coreutico e per migliorare la capacità espressiva nell’interpretazione e l’esecuzione di brani musicali. Il nome coreutico deriva da chorèia, termine

con il quale nell’antica Grecia veniva indicata la danza e choròs, l’insieme di persone che nelle feste religiose andava in processione, danzando. Il corso di studi prevede materie comuni agli altri indirizzi già esistenti, ma per la sua tipicità ha introdotto discipline caratterizzanti come tecnica e pratica della danza classica, tecnica e pratica della danza contemporanea, laboratorio coreutico, teoria e pratica musicale per la danza. Gli obiettivi del corso sono quelli di sviluppare l’autonomia e la facoltà

di autovalutazione, di apprendere le tradizioni e i contesti relativi a opere, generi, autori, artisti e movimenti, riferiti alla musica e alla danza, permettendo di capire e analizzare i movimenti e le forme coreutiche nei loro principi costitutivi e la rispettiva terminologia. Infine le capacità che gli allievi acquisiscono sono quelle di saper integrare le due tecniche in un’unica danza e saper interagire in modo costruttivo nell’ambito di esecuzioni collettive. Anna Lia Guglielmo, Maddalena Teresa Tommasi


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esperienze e iniziative scolastiche

Liberi di apprendere … diversamente Un’esperienza didattico - laboratoriale coinvolgente

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ella storica sede dell’ex Istituto d’Arte “G. Pellegrino” a Lecce, si è svolta una coinvolgente quanto interessante esperienza didattico – laboratoriale, inserita nella programmazione 2014 – 2020 dei Fondi Strutturali Europei. L’attività è stata resa possibile grazie ad un accordo

di programma, siglato dalla Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo “Cosimo de Giorgi” di Lizzanello, prof.ssa Maria Assunta Corsini e dalla Prof.ssa Tiziana Paola Rucco, Dirigente Scolastica del Liceo Artistico e Coreutico “Ciardo-Pellegrino” di Lecce. L’apporto di competenze esterne alle istituzioni scolastiche, pur se a

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titolo non oneroso, è stato rilevante perché ha consentito di affrontare le problematiche della dispersione, dell’inclusione e dell’insuccesso scolastico, oggetto del PON “Inclusione sociale”, in maniera fortemente innovativa, da una prospettiva globale, toccando tutti gli ostacoli che, nel contesto scolastico, possono rendere più difficile l’integrazione precoce nella comunità, scolastica e non, agendo al contempo su difficoltà di apprendimento e di orientamento, situazioni familiari, economiche e culturali e di svantaggio sociale in genere. Il percorso laboratoriale, dal titolo “Insieme per un futuro condiviso” è stato sviluppato da un gruppo di studenti delle classi seconde e terze della Scuola Secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo di Lizzanello e Merine, prevedendo la realizzazione di uno spot sul tema dei Diritti Umani. L’attività progettuale ha affrontato la tematica dell’uguaglianza che attualmente, nell’ottica del villaggio globale, si confonde con l’omologazione. Ecco perché tutti gli “attori” indossano una maschera bianca, che li rende sì uguali, ma privi di espressione, di emozione, di quel vissuto personale che costituisce la vera ricchezza di ognuno di noi. DIVERSAMENTE UGUALI, il titolo della sceneggiatura pensata dal gruppo classe, rappresenta, in sintesi, un motto che inneggia al diritto alla libertà e all’unicità dell’uomo, che deve rivendicare e difendere, accanto ai diritti, le sue tradizioni e peculiarità.

In questo contesto si è inserito il pregevole e paziente apporto formativo del prof. Dario Patrocinio, docente di Discipline audiovisive presso il “Ciardo – Pellegrino” che, con la collaborazione della prof.ssa Marinilde Giannandrea e di alcuni discenti del corso di studi, hanno offerto la possibilità di utilizzare gli strumenti multimediali per sviluppare nuovi orizzonti espressivi e comunicativi. Propedeutica alle riprese video è stata la predisposizione dell’ambiente di lavoro, e delle luci in particolare, la verifica dell’efficienza delle strumentazioni, la definizione di alcuni ruoli, come ad esempio il “ciak man”, la segretaria di produzione e gli operatori, seguendo una sorta di canovaccio ideato dai giovani sceneggiatori. Il montaggio delle sequenze video è stato realizzato correggendo, con tagli sapienti, alcune scene, aggiungendo effetti particolari, anche sulla scorta dei suggerimenti provenienti dagli alunni. Una formula vincente quella della collaborazione e co-progettazione tra i due segmenti scolastici di primo e secondo grado, un’alleanza formativa finalizzata all’acquisizione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze di base e di quelle trasversali che, privilegiando una metodologia operativo – laboratoriale, favorisca nell’alunno l’assunzione di un ruolo attivo e partecipativo nella costruzione del proprio sapere.

​ a docente con incarico di Esperto L ​​​​​Prof.ssa Nicolina Bianchi


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esperienze e iniziative scolastiche

Let’s keep in touch: il progetto dedicato alla danza

N Il pon è durato 30 ore ed ha offerto ai corsisti, la possibilità di esprimere al meglio la propria creatività

ell’anno scolastico 20172018 tra i vari progetti pon é stata introdotta una novitá, dedicata alla danza, a cui é stato attribuito il nome “Let’s keep in touch”. Questo pon é stata una grandissima opportunità per tutti i ragazzi del Liceo, con lo scopo di unire vari stili, per mettersi in gioco e tirar fuori la propria creatività; inoltre ha permesso ai ragazzi con un carattere introverso e talvolta timido di aprirsi e abbattere il muro di insicurezza e difficoltá, che tendono molto spesso, a bloccare la propria personalitá ad emergere e soprattutto per credere in sé stessi e nelle proprie potenzialità molte volte

nascoste. Un ulteriore aiuto sono stati i laboratori di fiducia, fondamentali per la crescita di ogni ragazzo ed importanti per lo svolgimento dei lavori. Durante le 30 ore del pon abbiamo avuto l’occasione di conoscerci, acculturarci e ampliare la mente. Abbiamo lavorato per arrivare ad un prodotto finale ossia lo spettacolo di fine anno che quest’anno, sará fatto, secondo decisione della preside, in comune con alcuni pon ed indirizzi; ne sarà partecipe oltre al pon di danza, il pon di teatro, che metterà in scena uno spettacolo rivisitato su Pirandello che sará il tema portante anche per le coreografie create durante il pon.


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esperienze e iniziative scolastiche

I colori del tango Una mostra/perfomance nel centro storico di Lecce

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na fusione di due culture e un gemellaggio tra nazioni, attraverso l’arte e la musica. La mostra in questione, si è tenuta il 28 marzo alle ore 19 negli spazi di Palazzo Turrisi, nel centro storico di Lecce. L’iniziativa era inserita nell’ambito della manifestazione

‘’SALENTO TANGO FEST’’, sponsorizzata dal Comune di Lecce e organizzato da TangoEventiPuglia, un network di Associazioni pugliesi interessate alla diffusione del Tango argentino in Italia. A questo evento hanno partecipato per la prima volta gli studenti della 1° A coreutico guidata dalla Prof.

ssa Marika Zannettino, e la 4° F di pittura, coordinata dal Prof. Enzo De Giorgi; gli interpreti hanno individuato un comune tema per verificare come i confini tra arti figurative e danza siano evanescenti o addirittura inesistenti. Il tango lo possiamo definire una metafora del dialogo tra culture differenti, che si incontrano attraverso i corpi, comunicando tra loro e permettendo di abbattere le “diffidenze” sociali. La Dirigente Scolastica Tiziana Rucco dell’istituto d’arte e coreutico “Ciardo-Pellegrino”, in merito all’importante iniziativa, ha sottolineato “il valore della contaminazione culturale, risorsa indispensabile per lo sviluppo dell’umanità, come si è verificato in Argentina oltre 100 anni addietro, credo sia un importante messaggio educativo da offrire alle

giovani generazioni”. Insomma un appuntamento con l’arte e la cultura, grazie alla partecipazione di giovani artisti e promettenti ballerine, appassionati di questa sensuale e coinvolgente danza. Giulia Meleleo


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esperienze e iniziative scolastiche

Il Grafico Apprendista

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el liceo artistico CiardoPellegrino di Lecce, da ben dieci anni si studia grafica. Gli studenti, a conclusione del percorso scolastico, dovranno: conoscere gli elementi costitutivi dei linguaggi progettuali e grafici; avere consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo nella produzione pubblicitaria; conoscere ed applicare le tecniche grafico-pittoriche ed informatiche nei processi operativi. Non solo, poiché i ragazzi impareranno ad individuare il corretto approccio nel rapporto progetto-prodotto-contesto, applicato alla comunicazione visiva e editoriale. Infine, terminato il percorso di studio, saranno in grado d’utilizzare tecnologie adeguate alla progettazione e produzione grafica e applicare i principi della percezione visiva e della forma grafico-visiva.

La nostra scuola permette di studiare le tecniche relative a questo interessante lavoro, attraverso un apposito percorso di studi

In cosa consiste concretamente il lavoro di Grafico (o graphic designer) ? Siamo di fronte ad un professionista che realizza disegni, bozzetti, lavori di animazione ed elaborati multimediali da utilizzare in ambito artistico, della comunicazione o della pubblicità. Un grafico può lavorare come dipendente per un’agenzia pubblicitaria, per una redazione di una rivista o di un sito internet, studi professionali o case editrici. Può tuttavia anche operare come freelance, contrattando di volta in volta con il committente (singoli soggetti o aziende) le sue attività e il suo compenso. Insomma, un lavoro al passo con i nostri tempi, che permette di esprimere pienamente la creatività di ciascuno. Alberto Bisconti e Veronica Munitello


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Speciale salento art

L’ evoluzione storica delle manifatture Knos Alla scoperta della storia delle manifatture

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e manifatture KNOS erano in origine una scuola professionale, che si chiamava CNOS (Centro Nazionale Opere Salesiane). Era un istituto che aveva la funzione di formare gli operai per offrire loro, un futuro lavorativo all’interno delle fabbriche del nord Italia. Nel corso degli anni, l’aspetto delle officine è cambiato tanto, ma lo scopo e le finalità originarie del posto sono rimaste le stesse: la formazione e la ricerca. Cosa c’era dentro le manifatture Quando nel 2007, alcuni volontari ebbero finalmente il consenso di entrare nella scuola ormai abbandonata dal 1982, trovarono uno spazio di quattromila metri quadri pieno di macchinari industriali arrugginiti e finestre impolverate da circa 25 anni. Grazie alla forza di una quarantina di braccia, si riuscì a liberare dal luogo le pesanti macchine, che vennero successivamente vendute ad una ditta estera. I soldi ricavati furono investiti per la riconversione della struttura in un centro sociale.

I volontari Sono delle persone straordinarie che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, hanno dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull’autonomia artistica e organizzativa. Nel corso degli anni, hanno coinvolto associazioni, scuole, semplici cittadini, artisti e professionisti in cerca di novità. L’idea Principale L’idea principale delle manifatture è: ridare alla città uno spazio pubblico, ripartire dalla periferia e dall’abbandono per creare nuove opportunità di sviluppo. Le attività svolte all’interno del Knos trovano reciproco nutrimento e condividono la capacità di interagire con il luogo e gli spazi. Un altro scopo è diffondere un nuovo modo di intendere la comunità, attraverso la condivisione e la creatività. La buona volontà e le tante idee lo hanno reso uno tra i poli culturali più grandi e attivi della Regione Puglia. Gabriele Leone e Denise Ingrosso


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Krill Academy: Il futuro dell’editoria leccese Un nuovo progetto delle Manifatture Knos si svilupperà nei prossimi giorni, con una serie di incontri tenuti da esperti del settore

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breve inizieranno i corsi della Krill Academy, la scuola dedicata all’editoria, al design ed alla comunicazione digitale. La presentazione del progetto si è svolta il 19 aprile alle Manifatture Knos di Lecce, una struttura originariamente dismessa e riorganizzata da volontari, che l’hanno trasformata in uno dei più importanti centri culturali della città. I ragazzi del progetto Pon “Italiano e pagine d’arte”, frequentanti il Liceo Artistico “Ciardo-Pellegrino”, sono stati ospitati in questa struttura per un’introduzione generale guidati da Cesare Liaci, Presidente della coo-

perativa “Coolclub” (partner del nostro progetto) e Mino Degli Atti, tra i fondatori di Krill Magazine, rivista quadrimestrale, la quale prende il nome dalla parola norvegese Krill che significa “giovane frittura di pesce”, ma in un senso più esteso, il nutrimento originario in riferimento al plancton oceanico che alimenta l’ecosistema marino. Degli Atti ha presentato ai ragazzi Krill Academy, raccontando com’è nata l’idea originaria ed evidenziandone gli obiettivi. La scuola editoriale offre dei corsi di vari livelli per la formazione sia di principianti che di professionisti, guidati da esperti.

Gli incontri, che saranno dal vivo e online, consisteranno in workshop basati sul design di progetti editoriali e di comunicazione e sulle strategie di promozione di quest’ultimi. I primi due incontri si svolgeranno il 26 Maggio e l’8 Giugno. Si partirà con un workshop condotto dalla giornalista e social media manager Ilaria Pellegrino che coinvolgerà i partecipanti nello studio ed utilizzo dei social; con l’obiettivo di usare parole e immagini d’impatto per una comunicazione digitale funzionale. Il secondo sarà gestito dal designer

e art director Daniele Rollo che si occuperà della realizzazione e della promozione di nuovi brand con l’aiuto di LiveXtension un’agenzia che si occupa di strategie di comunicazione digitale, social media management e advertising. Al termine di quest’incontro formativo, i corsisti già fortemente stimolati dall’ interesse su tematiche e obiettivi del progetto, potranno trarne giovamento per la costruzione del proprio futuro professionale. Varvara Linde, Nicolò Pendinelli, Sofia Rizzo


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8 aprile 2018: maxi-esibizione di gruppi musicali che presenteranno la compilation Km97 presso le Manifatture Knos, in via Vecchia Frigole a Lecce. Una serata di live acustici ed elettrici, video, interviste con le quattordici band e i progetti di musica indipendente del Salento. Si alterneranno i Treble, Rocky, Dani Silk_official, La Marina, Miss Mykela, Massime Frequenze, Maison Rouge, I Viaggi di Madeleine, Nereide, Bravata, Clab, Leta, JEKOCRIMINAL, URO. La manifestazione rientra nel programma del festival SUD-EST INDIPENDENTE, promosso e organizza-

Un concerto “collettivo” alle Manifatture Knos Un’esibizione speciale di gruppi musicali che presenteranno la compilation Km97, a cura della cooperativa CoolClub

to dalla cooperativa CoolClub con il patrocinio del Comune di Lecce e di Corigliano d’Otranto, con B94, Officine Cantelmo e il sostegno della Regione Puglia. Fa parte della programmazione di interventi musicali, nella realtà culturale salentina, in collaborazione con le Manifatture Knos, che promuove, ormai da diversi anni, la collaborazione tra artisti, persone e gruppi, che si avvalgono della creatività, dell’arte e della cultura per lo sviluppo di una società partecipativa ed inclusiva. Aurora Orlando


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Reportage fotografico

Il 18 aprile ci siamo recati con il gruppo del PON “italiano e pagine d’arte” alle Manifatture Knos per visitarle e farci raccontare come sono nate. Abbiamo conosciuto Mino Degli Atti Reponsabile Comunicazione del Knos, che ci ha raccontato di come negli anni si sono sviluppate queste manifatture e com’erano nel passato. Insieme a lui c’era Cesare Liaci, che invece ci ha parlato delle attività della cooperativa “Cool Club”, tra cui il festival Sud Est Indipendente che si svolgerà anche quest’estate presso l’Ostello del Mare di San Cataldo. Abbiamo voluto realizzare il reportage per documentare il nostro incontro e per far conoscere questo luogo che accoglie ogni giorno artisti, musicisti e attori provenienti da varie parti del mondo. Giovanna Caputo e Sofia Fanghella


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Gli incontri con gli alunni del “Galateo-Frigole” di Lecce, partner del nostro progetto!

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n data 9 aprile, si è tenuto presso il “Ciardo -Pellegrino”, il primo incontro con gli studenti della Scuola Media “Galateo-Frigole” di Lecce, impegnati nella realizzazione di “Giornal...mente” e partner del nostro progetto ”Italiano e pagine d’arte”. I ragazzi accompagnati dai docenti Carla Testa e Antonella Maci, hanno assistito al lavoro della nostra redazione e partecipato alla stesura di alcuni pezzi. Il 12 aprile, invece, gli alunni del Galateo, sono ritornati per “apprendere” gli aspetti relativi al design grafico e all’impaginazione di un giornale on-line.

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“Suffragette”: un film sui diritti delle donne

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n film molto istruttivo, in grado di far capire a noi ragazzi quanto siano importanti la parità tra i sessi e i diritti delle donne. Noi studenti del Comprensivo “Galateo” abbiamo avuto il piacere di vedere al Db D’essai di Lecce, il film “Suffragette”. In un’opera cinematografica del 2015, diretta da Sarah Gavron con protagoniste Carey Mulligan, Anne-Marie Duff e Helena Bonham Carter. Nel cast vi è anche Meryl Streep, nei panni di Emmeline Pankhurst, attivista e politica britannica che guidò il movimento suffragista femminile del Regno Unito. Siamo a Londra nel 1912, e Maud Watts sta tornando a casa da una delle tante e ripetitive giornate di lavoro, quando assiste a delle sue colleghe che scagliano pietre contro la vetrina di un negozio in segno di disapprovazione della legge che gli vietava il voto. Da quel momento Maud comprende che il modo in cui le donne venivano trattate all’epoca non è corretto e va cambiato lottando anche a costo di perdere la vita. Con sei anni di sceneggiatura alle spalle la regista sceglie proprio Carey Mulligan, l’attrice protagonista, per interpretare il ruolo della giovane operaia. Lei accetta subito e diventa in seguito anche co-sceneggiatrice. Nel 1928, dopo una lunga battaglia, tutte le donne al di sopra dei 21 anni ottennero il diritto di votare come i

maschi. Un film originale, adatto a far capire cosa abbiamo sbagliato in passato in modo da non commettere niente di tutto ciò in futuro. La pellicola si conclude drammaticamente. Il film colpisce per i contenuti trattati e per il modo in cui sono stati raccontati. Grazie a queste eroine, le donne di oggi possono godere di diritti che non avrebbero mai potuto ottenere senza il coraggio e il sacrificio delle suffragette. E’ un film costruttivo perché ora spiega la storia delle donne nel mondo offrendo spunti di riflessione sulla realtà che in alcune parti del mondo è tuttora presente. Da vedere assolutamente.

Gli studenti dell’ Istituto Comprensivo “Galateo”


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“Adotta un Monumento”: il progetto artistico del “Galateo-Frigole”

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Perché un giornale online

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aggio è il mese di Adotta un Monumento nella nostra scuola. Puntuali anche quest’anno all’appuntamento. L’Istituto “Galateo-Frigole” di LECCE ha adottato, da anni ormai, la Chiesa delle Alcantarine. Il progetto ventennale “Adotta un monumento” che affonda le sue radici nel 1992 è, per noi studenti, quasi un “rito”. Ci educa soprattutto al rispetto e alla tutela del patrimonio storico-artistico. Adottare un monumento non significa solo conoscerlo, ma anche prenderlo sotto tutela spirituale e valorizzarlo in tutti i suoi aspetti, averne cura, tutelarne la conservazione, diffonderne la conoscenza.

a febbraio a giugno, gli studenti frequentanti il primo, secondo e terzo anno del Liceo Artistico e Coreutico Statale “Ciardo Pellegrino” di Lecce hanno partecipato al PON “Italiano e Pagine d’Arte”, basato sullo studio della comunicazione e dell’editoria artistica. La finalità è stata quella di realizzare un giornale online. Il corso è stato suddiviso in quindici incontri settimanali, prevedendo uscite didattiche in collaborazione con l’Associazione culturale e sociale delle Manifatture Knos e la cooperativa Coolclub. Inoltre, durante una lezione, sono stati ospitati i ragazzi del progetto Pon di giornalismo dell’Istituto Comprensivo “Galateo” di Lecce. I primi incontri del nostro corso, hanno riguardato lo studio delle moderne tecniche di comunicazione e dei principi che regolano la costruzione di un articolo; in seguito, i “giovani giornalisti” hanno scritto i loro pezzi, partendo dalla formazione di un team che ha costituito la

redazione di Salento Art. Successivamente, gli studenti sono stati suddivisi in gruppi di lavoro con lo scopo, anzitutto, di ricercare le fonti dei propri elaborati, con un occhio vigile a possibili fake news. Soprattutto, i corsisti hanno realizzato un certo numero di articoli, incentrati sui più rilevanti eventi culturali presenti sul territorio salentino, tra concerti, mostre, visite guidate, presentazione di libri e manifestazioni scolastiche. L’idea comune era quella di rappresentare le caratteristiche culturali ed artistiche della “ Salentinità”, attraverso un giornale on line, per cogliere l’immediatezza e l’attualità di ogni evento. Non solo, l’obiettivo era anche quello di presentare un prodotto editoriale al passo con i tempi, accattivante e capace di raccontare la realtà utilizzando i linguaggi della multimedialità e del design.

La Redazione di Salento Art


Redazione giornalistica: “SALENTO ART” Alberto Bisconti 2° B Giovanna Caputo 1°A Sofia Maria Fanghella 1°A Marta Fattizzo 1°A Anna Lia Guglielmo 2°A COREUTICO Denise Ingrosso 3° A Gabriele Antonio Leone 1°A Varvara Linde 2° C Giulia Meleleo 1° A Veronica Munitello 2° B Francesca Musco 1° A Aurora Orlando 1° A Nicolò Pendinelli 3° B Sofia Rizzo 2° C Maddalena Teresa Tommasi 2° A

Progetto PON FSE 10.1.1A FSEPON-PU-2017-141 “Cantiere Aperto” A cura della Dirigente Scolastica Prof.ssa Tiziana Paola Rucco Modulo “Italiano e pagine d’arte” Tutor: Prof.ssa Anna Chiracò Esperto Esterno: Giornalista Angelo Centonze Coordinatrice dei progetti Pon: Prof.ssa Marinilde Giannandrea


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