Le Stelle del Palio
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Le Stelle del Palio
Le Stelle del Palio
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L’Editoriale Non siamo sole (English version)
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Sedilo: il fascino del passato che rivive ogni anno (English version)
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Istriceddu e i suoi fratelli Il sangue di Nessi Tue nella razza di Bachisio Carta
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Ignazio, Matteo e Fedora Saura La storia degli allevatori di Sedilo appassionati di Siena e del suo Palio
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Il sangue non è acqua Guida all’acquisto non sempre facile di un cavallo in Sardegna
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Perchè le misure nel cavallo del Palio di Siena
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La scelta della fattrice Genealogia, prestazioni e morfologia
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Come riconoscere un buon cavallo. Consigli utili per chi acquista
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Il futuro dell’anglo arabo sardo
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Alla ricerca di nuovi stalloni Solitario e Gost de Mores
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Alla ricerca di nuovi stalloni Ite Bellu: le forme del barbero di Piazza Eros de Ozieri: la stirpe di Urbino
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Alla ricerca di nuovi stalloni Figliolo, bellezza indiscussa
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Sommario
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Allevamenti storici Zamaglia. La linea di Oriolu vincitore di Palio
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Allevamenti di oggi Giovanna e i cavalli di Gallura (English version)
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Oro di Gallura è a Siena Il sauro acquistato da un gruppo di contradaioli senesi
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La scuola francese di Denoix sbarca in Sardegna In calo del 40% la nascita di puledri
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La bacheca dell’anglo arabo & Co.
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Derby Sardo e Gran Premio Cronaca delle giornate di corse più attese della stagione
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Odorico vince a suon di campanella
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Focus Mezzo Sangue Prestazioni cavalli da Palio in ippodromo
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Il riposo del cavallo da Palio Prato sì, ma con estrema cura e controllo quotidiano
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La preparazione atletica del fantino Come evitare infortuni e dolori
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Guarda chi c’era...
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Cavalli sotto la lente Le storie dei vincitori del Palio di ieri e di oggi Barberi esordienti nel 2010
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Le Stelle del Palio
Le Stelle del Palio LE STELLE DEL PALIO Si ringrazia per il sostegno al progetto e la cortese collaborazione il Consorzio per la Tutela del Palio di Siena
EDITORIALE di Viola Carignani
Anno I • Numero 2 • Dicembre 2010 www.lestelledelpalio.com Editore Cluster Editori In fase di registrazione presso il Tribunale di Siena Direzione e Redazione Via dei Termini 72a - 53100 - Siena Tel. 057745561 - Fax 0577270815 info@lestelledelpalio.com Direttore Responsabile Viola Carignani Direttore Editoriale Fabrizio Barbagli Fotografia e direzione artistica Linda Frosini Traduzioni a cura di Mariavera Speciale Segreteria di redazione Claudia Cataldo Hanno collaborato a questo numero Stefania Abbattista, Antonio Degortes, Francesca Droghini Collaborazioni speciali Daniela Chioccioli Commissione veterinaria del Comune di Siena Chiara Pascucci Pepi Ilaria Balocchi Francesco Sionis Raffele Ginanneschi Salvatore Budroni Stampa Petruzzi - Via Venturelli, 7 Città di Castello (PG)
Concessionaria Pubblicità Cluster Editori Via dei Termini 72a 53100 - Siena Tel. 0577111674-5 Fax 0577270774 info@clustereditori.it
Non siamo sole
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apevamo di non essere sole ad avere la passione per i cavalli e, il successo del primo numero de Le Stelle del Palio, ce lo ha dimostrato. Ci siamo rese conto che in Italia ci sono tantissimi appassionati di cavalli e di palio e così abbiamo pensato, con la casa editrice Cluster Editori, di ampliare la distribuzione della rivista. Da questo numero infatti, potrete trovarla in tutte le edicole delle città e dei paesi dove esiste un forte legame tra tradizione e cavalli. Le Stelle del Palio oltre che a Siena e provincia sarà in vendita anche a Fucecchio, Bientina, Ferrara, Asti, Legnano, Arezzo, Grosseto e in tante altre città ancora, dove i cavalli occupano un posto speciale. Le Stelle del Palio sarà in vendita anche in tutte quelle città della Sardegna dove le manifestazioni equestri sono al centro della vita cittadina. Crediamo che il circuito dei palii rappresenti una fetta importante del mercato del cavallo, soprattutto del mezzo sangue e sappiamo quanti di voi si spostano per seguire da vicino
gli eventi dove corrono cavalli e fantini che vediamo spesso protagonisti anche al Palio di Siena. Vorremmo che le Stelle del Palio diventasse una piazza per scambiare idee e informazioni sulle tradizioni delle nostre città per proteggerle e farle conoscere nel modo giusto. Da tutti voi che organizzate giostre, rievocazioni storiche e palii aspettiamo notizie da pubblicare. Da tutti voi allevatori e proprietari di cavalli, aspettiamo segnalazioni per avere notizie sugli ultimi arrivati in scuderia da poter fotografare. Se nel primo numero de Le Stelle del Palio abbiamo pubblicato una sorta di catalogo di tutti i cavalli iscritti all’Albo del Comune di Siena, in questa seconda uscita, abbiamo cercato di approfondire alcuni aspetti della razza anglo araba che speriamo possano essere utili a tutti gli appassionati. Anticipazioni sul terzo numero? Ci saranno tutti i cavalli iscritti all’albo entrati in età da Palio e uscirà in primavera. Stiamo già visitando le scuderie per le fotografie. Buona lettura. •
Viola Carignani
Direttore Responsabile
Io sono quella che scrive, lei è quella che fa le foto. Vogliamo proporre il nostro modo di vedere i cavalli del Palio di Siena. Il punto di vista di due donne che hanno una passione vera per i cavalli e che quando lavorano in mezzo a queste creature straordinarie si scordano di guardare l’orologio. Una visione un po’ romantica, ma è quella che dà vita a Le Stelle del Palio, l’unica rivista sul cavallo anglo arabo.
Direttori commerciali Laura Dami l.dami@lestelledelpalio.com Marilena Masia marilena@lestelledelpalio.com Account Elisa Baraldo elisa@lestelledelpalio.com Lia Coppola lia@lestelledelpalio.com Pamela Micheli p.micheli@lestelledelpalio.com Servizio abbonamenti abbonamenti@lestelledelpalio.com
Linda Frosini
Inserzioni nella bacheca annunci@lestelledelpalio.com
Fotografia e direzione artistica
Segnalazioni focusmezzosanghe@lestelledelpalio.com
Per fotografare i nuovi cavalli in età da Palio o che entreranno a far parte del Albo dei Cavalli da Palio chiamateci o inviate un sms oppure inviate una mail.
We are not the only ones We already knew that we are not the only ones to be keen of horses, and the great success of the first number of Le stele del Palio has been a proof of it. We have realized that in Italy there is a lot of people who loves horses and the Palio. So we decided, with the editor Cluster Editori, to widen the distribution of our magazine. This number will be available not only in the newspaper kiosks of Siena but also in many other small towns that are particularly attached to horses, tradition and with the Palio of Siena. In fact, Le Stelle del Palio will be sold also in Fucecchio, Bientina, Ferrara, Asti, Legnano, Arezzo, Grosseto and other cities, as for example those Sardinian cities where horse-races are part of the city life. We think that the many Italian “palios” represent an important sector of the horse-markets, most of all for crossbreed horses, and we know also that many of you like to see from close up the events where it is possible to see horses and jockeys that sometimes we can see at the Palio of Siena. We wish that Le Stelle del Palio could become a way to exchange opinions and ideas about our traditions, to protect them and promote them in the right way. We are looking forward hearing from you who organize horse races and “palios”, and from horse breeders and owners who have interesting news about new-born horses that we would like to photograph and to talk about. If the first number has been a sort of list of the horses signed in the register of the municipality of Siena, this second number has been dedicated to some particular characteristics of the Anglo-Arabian horses that we hope could be useful for everyone who is keen on horses. What about the next number? We will introduce the horses in the register of the municipality of Siena that now have reached the proper age to race the Palio. We are visiting stables and breedings to photograph them. So, enjoy your reading and see you in spring!
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Le Stelle del Palio
Le Stelle del Palio
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Ardia di Sedilo, mattina del 7 Luglio 2006, discesa da “Su Frontigheddu”. Ritrae: sa Prima Pandela Salvatore Meloni; sa segunda Pietro Meloni; sa terza Antonio Carboni.
sardegna speciale
Sedilo: il fascino del passato che rivive ogni anno di Viola Carignani | foto di Linda Frosini
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mare Sedilo è facile, perché è una città che rapisce il cuore di chi ama i cavalli. Arrivando si capisce subito che è un posto speciale. Percorrendo le strade del paese si vedono cavalli ovunque. Insieme alle macchine e ai motorini c’è chi va al bar a prendere un caffè in sella al proprio cavallo. Insomma i cavalli fanno parte attiva della vita di Sedilo. Credo che sia questo uno dei motivi per cui questa città dell’oristanese, colpisce chi ama
i cavalli. Pur essendo ormai un paese moderno dove i ragazzi navigano su internet e vanno a studiare all’estero, Sedilo mantiene intatte certe caratteristiche che l’era della globalizzazione non potrà cancellare. Un po’ come a Siena, anche qui sacro e profano si mescolano e vivono una vita reale che si materializza nella corsa dell’Ardia. E’ la festa di San Costantino Imperatore che si ripete ogni anno il 5, 6 e 7 di luglio. Uomini a cavallo attraversano il paese
e percorrono le strade fino a passare sotto l’arco al di là del quale sorge la chiesa. Capire il significato dell’Ardia non è facile per chi vive a chilometri di distanza, ma è facile rimanerne affascinati. Sedilo protegge gelosamente la sua Festa e lo fa come ogni città e paese che riesce a mantenere viva la sua tradizione, quella che rende un posto unico al mondo. Gli abitanti di Sedilo lo sanno, sanno di appartenere alla loro tradizione e questo fa di loro un popolo speciale.
A Sedilo ogni anno nascono tanti cavalli, ma ce ne sono due in modo particolare che rappresentano qualcosa di speciale per Siena: Istriceddu e Fedora Saura. L’uno allevato da Bachisio Carta e l’altra da Ignazio Falchi, sono cavalli che non solo hanno vinto il Palio di Siena, ma in qualche modo hanno saputo interpretare il significato che, feste uniche al mondo, hanno per i loro popoli. Istriceddu e Fedora hanno portato in Piazza del Campo quel coraggio sfrontato degli uomini dell’Ardia. •
Foto gentilmente concessa da Mario Sollai Fotografia e Studio (dal 1981) Via San Cipriano , 39 09042 Monserrato CA Tel. 070 580266 333 4878917
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sedilo
Sedilo: the charm of a past that lives again every year
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edilo it’s easy to love, it’s a town that enchants every horse-lover. As you arrive, you get immediately the impression that you are in a special place. Walking around its streets you can see horses everywhere. With cars and motorbikes, horses are the favourite means of transport: people go even to the bar by horse. Horses are part of Sedilo’s life. I suppose this is one of the reasons why this town in the province of Oristano makes a deep impression on people who love horses like me. Even though it’s now a modern town, where young people know well how to surf the internet and go to study abro-
ad, Sedilo preserves some typical characteristics that the era of globalization cannot delete. It’s just like Siena, in some way, where the sacred and the profane merge and combine in the race of Ardia. The race take place on the occasion of San Costantino Imperatore’s fest, that recurs every year on July 5th, 6th and 7th. Men and horses go through the town and ride along the streets until they pass behind an arch, beyond which there is a sacred building. It’s not easy to understand the true meaning of Ardia for those who don’t live there, nonetheless it’s easy to feel its charm. Sedilo protects jealously its Fest, as well as every city
or town that can keeps alive its tradition. People of Sedilo knows it very well. They know they are part of this tradition, that makes them a special people. Every year Sedilo gives birth to many horses, but two of them in particular represent something special for Siena: Istriceddu and Fedora Saura. The first one is bred by Bachisio Carta and the other by Ignazio Falchi. They are not only two horses that have won the Palio of Siena, but in some way they have also been able to interpret the meaning that some special Fests have for their people. •
Le Stelle del Palio
Istriceddu maschio baio oscuro nato nel 2003 in Italia Allevatore Bachisio Carta
Le Stelle del Palio Stallone APPROACH THE BENCH baio 1988 Eire
Fattrice BOLINA SARDA baio 1997 Italia
LAW SOCIETY baio 1982 Stati Uniti d’America
ALLEGED
ARGUING sauro 1981 Eire
PHARLY
NESSI TUE baio 1986 Italia
fatti furbo
TEMPESTINA I baio 1992 Italia
SACRIPANT
VANITA II
GENEALOGIA
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Bachisio Carta che corre verso di noi con Bolina Sarda, madre di Istriceddu, seguita dai puledri e da altre fattrici
ARANTELLE
CRIMEA
INDUSTRIA
Istriceddu e i suoi fratelli Il sangue di Nessi Tue nella razza di Bachisio Carta
di Viola Carignani | foto di Linda Frosini
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quadra che vince non si cambia” si dice in gergo e così ha fatto anche Bachisio Carta, sedilese allevatore di Istriceddu. La sua passione per i cavalli è a tutto tondo perché Bachisio negli anni è riuscito a costruire una razza di alta qualità sia nella linea
corsa che in quella del concorso ippico che nell’endurance. Proprio in questa disciplina uno dei suoi cavalli ha ricevuto il premio dell’Unire come miglior cavallo da fondo dell’anno. La coppa lucida che rappresenta l’attestato di allevatore di qualità, brilla su un mobile nel salotto di casa Carta dove Bachisio
conserva tutti i premi e le decine di foto dei cavalli che gli hanno dato tante soddisfazioni. Una delle ultime è Navina, finalista nel salto in libertà a Verona e ad Arezzo nei quattro anni Unire. “Vincere il Palio di Siena è stato bellissimo, ci racconta quando andiamo a fargli visita – ero a casa davanti alla
televisione come sempre da solo in tranquillità perché non mi piace essere disturbato quando c’è il Palio. Seguo tutti i programmi che danno su Toscana Channel con 96 Ore di Palio e tutti i vecchi fantini sardi che sono molto divertenti. Tutti qui a Sedilo guardano la Tv di Siena”.
L’orgoglio del sedilese si vede negli occhi di Bachisio e traspare dalle sue parole. “E’ stato ancora più bello quest’anno perché a Siena hanno vinto due cavalli nati e allevati a Sedilo. Ma spero che Istriceddu vinca anche il terzo Palio e poi come sempre si offre da bere a tutti gli amici per festeggiare, perché qui si usa così”. Ormai è una sorta di gara quella tra allevatori che contano le vittorie sul tufo di Piazza dei cavalli da loro allevati con tanta cura e sacrificio.
sardegna speciale sedilo
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Bachisio è un appassionato di Palio. “Mi piacciono molto sia Trecciolino che Brio entrambi hanno saputo interpretare bene il cavallo e mi è piaciuto anche Bastiano quando su Rai2 ha detto che personalmente avrebbe montato Istriceddu” sorride e ci porta a vedere i nuovi nati all’azienda dove i cavalli hanno a disposizione decine di ettari per pascolare durante la bella stagione. Saliamo tutti in macchina e ci spostiamo in campagna. Bachisio si avventura nel
grande recinto per cercare le cavalle e i puledri che sono a pascolare lontano e noi aspettiamo pazienti il suo ritorno davanti al cancello del paddock. Ad un certo punto arriva al galoppo una baio oscura le narici aperte e gli occhi infuocati: è Bolina Sarda, la madre di Istriceddu, dietro a lei i figli. Sembrano fotocopie di Istriceddu, il padre è sempre Approach The Bench. Sono tre i fratelli pieni del vincitore di Palio. Il più grande che ha già debuttato in cor-
sa è Omodeus. La razza è ottima: bella morfologia e tanto carattere. “Bolina è una cavalla di qualità - spiega Bachisio - il padre era il grande Nessi Tue e trasmette molto delle qualità del vincitore ai suoi discendenti. La scelta dello stallone per i puledri, è caduta su Approach perché ho pensato che il purosangue fosse la cosa migliore per una femmina come Bolina e ho avuto ragione”. Vedremo nel tempo se i fratelli avranno la tempra per vincere a Siena. •
Fedora Saura femmina grigia nato nel 2001 in Italia Allevatore Ignazio Falchi
Le Stelle del Palio 11 Stallone VIDOC III baio 1994 Italia
Fattrice ALYSSA grigio 1996 Italia
PREPOTENTE baio 1988 Italia
VESUVIO
EVELYN DE S. ANNA sauro 1980 Italia
MATOUKA
SOLERO grigio 1978 Italia
BROOK
PANDORA baio 1987 Italia
VILLASALTO
VANITA II
GENEALOGIA
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VALANGA DE S. ANNA
STIENTA
ELOISA
Ignazio, Matteo e Fedora Saura La storia degli allevatori di Sedilo appassionati di Siena e del suo Palio di Viola Carignani | foto di Linda Frosini
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enza cavalli non si può stare. Ecco quello che viene in mente quando si va a casa della famiglia Falchi a Sedilo. Loro il cavallo lo tengono sotto casa in un grande box ricavato nella rimessa. E’ la sala parto dove sono nati tanti puledri e dove è nata anche Fedora Saura. Il 2010 è stato
(
un anno importante per Sedilo: ben due cavalli della città dell’Ardia hanno vinto a Siena e questo riempie d’orgoglio gli allevatori. Ma è anche l’ultimo anno per Alyssa che muore dopo aver dato alla luce il suo ultimo puledro, un maschio sauro che si chiamerò Reberde (Birbante ndr).
Reberde, nato nel 2010, è l’ultimo figlio di Alyssa. Il piccolo è rimasto orfano a un mese e allevato con il biberon da Matteo e Ignazio che si sono presi cura del piccolo figlio dello stallone arabo Ingegnoso
)
Ignazio è orgoglioso dei suoi cavalli così come il figlio Matteo che dal padre ha ereditato la passione. Cavalli ne hanno diversi e la loro la giornata ruota in parte intorno ai puledri che vengono accuditi con cura ogni giorno. Chiediamo se sono contenti della vittoria di Fedora.
sardegna speciale sedilo
“Siamo molto felici che la cavalla nata qui sotto casa, sia riuscita a vincere ancora una volta - ci dice Ignazio - ma avrebbe potuto vincere anche ad agosto - aggiunge con una nota di orgoglio - è una cavalla fortissima”. Un po’ come a Siena anche a Sedilo quando si vince non si guadagna nulla ma si spende. “Per la vittoria del Palio di luglio abbiamo offerto da bere a tutto il paese per fe-
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Nata nel 2009, la puledra baia nella foto a destra è sorella piena di Fedora Saura. In alto Pasidu da Oscar Dey e Alyssa. Intanto Matteo monta il sauro è Nhefer da Fontideo e Alyssa
steggiare. Vincere costa ma è bellissimo”. E’ buffo ma è così, in questi palii non si vince denaro ma solo gloria e si spende e tanto, per festeggiare il successo. Mentre parliamo di vittorie e bevute, vediamo anche i discendenti di Fedora, tra questi una sorella piena. Nata nel 2009 la puledra è una figlia di Vidoc, ancora non sappiamo il nome ma l’iniziale sarà la Q come per tutti i nati in Sardegna in questo
anno. Diversamente da Fedora ha preso il mantello del padre. “Ancora da Siena non abbiamo avuto richieste per questa puledra - ci spiegano i Falchi - strano ma vero, non sembra che ci sia interesse per una sorella piena di Fedora”. La puledra è molto bella e chissà se avrà le qualità della sorella, ma questo sarà solo il tempo a dircelo. Al prato ci sono
altri fratelli della grigia vincitrice di Palio. Nhefer nata nel 2006 figlia di Fontideo, Osca nata nel 2007 figlia di Oscar Dey e Pasidu un maschio grigio molto interessante sempre figlio di Oscar Dey che sembra la fotocopia di Fedora. La razza dei Falchi quindi resiste nonostante la capostipite sia deceduta, vedremo se altri cavalli di Sedilo sbarcheranno a Siena. •
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Il sangue non è acqua Guida all’acquisto non sempre facile di un cavallo in Sardegna di Viola Carignani | foto di Linda Frosini
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omprare un cavallo in Sardegna può sembrare facile, ma di facile l’acquisto non ha proprio niente. Prendere un traghetto o un aereo è semplice, ma una volta giunti a destinazione ci si chiede: e ora dove si va? Ci vuole una guida, qualcuno che vi indichi dove sono allevamenti e scuderie, che conosca i numeri di telefono e gli indirizzi dei posti giusti. Purtroppo è un po’ come cercare un ago in un pagliaio. Quando poi, finalmente, si trova il canale giusto, la Sardegna vi è già entrata sotto la pelle e non potrete più farne a meno perché l’ospitalità dei sardi che incontrerete è unica. Sono persone squisite che hanno non solo la passione, ma anche le conoscenze per poter allevare il cavallo giusto. Ho imparato tanto ascoltando i loro racconti e continuo ad imparare ogni volta che vado in quella che io amo considerare ”l’isola dei cavalli”. Ma torniamo al nostro viaggio alla scoperta del “canale giusto”. Se provate a digitare il nome di un cavallo sardo su un qualsiasi motore di ricerca gli unici risultati che troverete sono quelli relativi al palio di Siena. Non illudetevi di imbattervi nel sito dell’Incremento Ippico aggiornato o di qualche allevamento sardo, perché ne rimarrete assai delusi. Se altrimenti cercate un demi sangue francese vi accorgerete di come sarà facile contattare l’associazione dell’Anglo Arabe per avere ogni tipo di informazione con una banca dati immensa e tutto il supporto possibile per avvicinarsi al mondo dell’acquisto. Così come se cercate un cavallo da sella: ogni paese europeo che allevi cavalli sportivi, mette on line quanti più canali possibili per aiutare i compratori e invogliarli nell’acquisto. Sulle riviste specializzate si trovano nomi, indirizzi, cellulari, posta elettronica dell’agente dello stud book pronto ad organizzare la gita in Francia, Germania, Olanda, Belgio, Svezia, Irlanda e così via. Ogni asta o evento di puledri, cavalli adulti, o di elite è pubblicizzato per permet-
tere a tutti di prendere un volo e farsi un buon fine settimana di vacanza e poi seguire l’evento e acquistare in serenità il futuro campione. In Italia non è così. O meglio non lo è per l’anglo arabo il cui libro genealogico è seguito dall’Unire, e non troverete un agente di riferimento e nemmeno pagine on line su stalloni fattrici o puledri. Niente di niente. Sono riuscita
a trovare, con non poche difficoltà, in Sardegna i libri dell’Incremento con tutti i dati sulle genealogie dell’anglo arabo, libri difficilmente reperibili. E solo grazie al prezioso aiuto di un amico ne ho avuto qualcuno. Oggi l’Incremento neanche stampa più quei preziosi libri con i dati aggiornati sulla razza. Ci si rende purtroppo conto che in Sardegna non esiste una rete com-
merciale. Si aspetta di vendere e ci si lamenta se non si vende. E’ molto più facile acquistare all’estero che da noi. Finiti i contributi elargiti dall’Unire, finita la festa del cavallo in Sardegna. Eppure allevatori seri e preparati ci sono e credetemi non sono pochi, ma per competere bisogna essere sul mercato. Alcuni allevatori in Sardegna hanno pensato che essere competitivi significasse introdurre il seme dei migliori stalloni europei da salto ostacoli per creare una sorta di razza da sella sarda che sinceramente è molto lontana da quei cavalli che spopolavano in ogni disciplina sportiva fino agli anni Novanta. Si è investito molto sulle linee da corsa e nessuno si è preoccupato di far conoscere agli altri il lavoro che è stato fatto. Il cavallo anglo arabo sardo è avvolto nel mistero, tutto sembra nascosto da segreti di stato. In Sardegna ci sono cavalli di altissimo livello ma non c’è una rete commerciale. Il ritornello dei sardi è sempre lo stesso: “Cavalli non se ne vendono, i prezzi sono bassi e non rientriamo con le spese, contributi non ci sono più e premi ancora meno”. L’unico sbocco di mercato secondo quanto viene riferito in alcuni interventi ai congressi della Conferenza Internazionale dell’Anglo Arabo, sembra essere quello senese e del circuito in cui si corrono palii con i mezzo sangue. La mancanza di comuniczione fa si che in molti acquistino da commercianti senza scrupoli, alimentando tra le altre cose, un mercato di persone che sperano di ottenere molto spendendo poco: non si può andare in Sardegna pensando di comprare due etti di bottarga. Mi ci scappa da ridere quando sento che il budget di chi cerca un cavallo è di duemila euro! Acquistare un cavallo è un impegno ed è costoso. Pensare di ottenere un cavallo atleta risparmiando su alimentazione, allenamento, consulenze veterinarie e investimento di base, è sempre una pessima scelta, soprattutto quando si parla di Palio. Siena non può essere la pattumiera dei cavalli a fine carriera. Il palio va garantito con cavalli di razza. C’è chi mi dice che prima si correva con i maremmani, ma erano altri tempi, il mondo cambia mi dispiace per chi la pensa diversamente. Chi invece vorrà ancora affidarsi al caso o al
SCRIVETECI Vorremmo in questa occasione aprire una pagina dove pubblicare le vostre lettere perché vorremmo che Le Stelle del Palio diventasse una sorta di appuntamento per tutti noi appassionati di cavalli e di Palio, di confronto costruttivo. Scrivete a: viola@lestelledelpalio.com
Nella foto in alto, una performance di Ilon in una delle corse di addestramento di Monticiano. Ilon (da Vidoc III e Alias) è terzo nel Derby Sardo nel 2006
commerciante di turno potrà farlo e magari vincerà ugualmente il Palio perché i cavalli ci fanno sempre bugiardi. Fortunatamente l’ambiente è molto cambiato negli ultimi dieci anni. Sono nate figure professionali nuove e ci sono ottimi proprietari di cavalli da Palio, consapevoli che il contributo, per altro sempre più risicato del Comune, può servire per mantenere a mala pena il cavallo per un paio di mesi. La qualità costa ma è fondamentale. Si, certo, può succedere che si acquisti un cavallo a due lire e poi si vinca tutto, ma non è la regola. Negli ultimi anni qualcosa si è mosso: gruppi di ragazzi si mettono alla ricerca di un buon cavallo. Studiano risultati e comportamenti, controllano le linee di sangue e poi comprano. C’è chi sa cosa sono i mezzo sangue e sa acquistare. Chi conosce a memoria tutte le razze e i prodotti che negli anni hanno vinto derby e gran premi e che poi sono arrivati a Siena. Ma davvero pensate che i più grandi vincitori di palio siano stati dei ronzini??? Sbagliato: erano campioni. Urbino, Saputello, Salomè, sono frutto della migliore selezione del cavallo da corsa in Sardegna. Il sangue non è acqua e nell’acquisto di un cavallo da corsa o da Palio, bisogna anche guardare la genealogia, perché devono essere cavalli che, almeno sulla carta, siano frutto di una selezione fatta di campioni che hanno la tempra per esser vincitori. Mi ricordo che fino a pochi anni fa chiedevo ai proprietari senesi di chi fossero figli i loro cavalli e a mala pena sapevano rispondermi. Adesso mi dicono in Sardegna che alcuni senesi cercano i figli del tale stallone..
Il prossimo anno ci saranno meno cavalli a disposizione e molti resteranno in allevamento perché ci sono sempre meno
soldi. Ma questo da una parte non sarà un male per la Sardegna e per il mondo del Palio, perché ci sarà più attenzione,
più qualità e selezione, e questo non potrà che essere positivo in attesa di tempi migliori per tutti. •
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Perchè le misure nel cavallo del Palio di Siena
Misure minime e massime di cui deve essere in possesso il cavallo aspirante a partecipare al Palio, secondo il Protocollo istituito dal Comune di Siena: • stinco di almeno 19 cm per cavalli alti da 150 a 156 cm; • stinco di almeno 19,5 per cavalli alti da 156 a 163 cm.
Articolo a cura della Commissione Veterinaria del Palio di Siena | foto di Linda Frosini
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a morfometria (l’analisi della morfologia attraverso lo studio di dati biometrici) è sempre stato uno strumento fondamentale nello studio del cavallo sportivo. Studio sia finalizzato ad aspetti riproduttivi che attitudinali nel costante tentativo di individuare parametri in grado di permettere giudizi “predittivi” circa le capacità attitudinali del cavallo. La bibliografia nazionale ed internazionale rende disponibili una grande quantità di lavori e studi scientifici basati sulla morfometria del cavallo, studi che hanno trovato nella metà del secolo scorso il periodo più prolifico. Infatti in tale epoca l’analisi delle misure dell’altezza, della spalla, del torace, dello stinco insieme a quelle relative alle altre più diverse sedi anatomiche, rappresentavano uno dei principali strumenti di analisi e valutazione dell’attitudine del cavallo in virtù della mancanza di tutti quegli strumenti tecnologici che oggi permettono quadri diagnostici e possibilità di analisi molto più approfondite ed esaustive. In quell’epoca, momento di transizione tra impiego del cavallo per il lavoro ed il movimento e impiego su vasta scala dei mezzi meccanici, il cavallo era anche e principalmente un mezzo di movimentazione e lo studio delle sue estremità (arti) era spinto all’analisi dei minimi
La mossa (prima prova Palio 16 agosto 2010) - La partenza da fermi è un elemento del “modello di prestazione” richiesto per il cavallo da Palio
particolari. Basta aprire e sfogliare i testi sacri della podologia (studio del piede del cavallo) e della mascalcia dell’epoca per trovarsi di fronte a studi morfometrici molto approfonditi sulla relazione dei segmenti del dito, sull’inclinazione del dito, l’inclinazione e forma dello zoccolo, il funzionamento dinamico e statico della leva digitale. Tali studi comprendevano ovviamente concetti matematici complessi e l’impiego di limiti, integrali, derivate e studi trigonometrici. Oggi l’analisi morfologica del cavallo ha perso questa centralità nello studio della valutazione delle attitudini del cavallo lasciando posto ed importanza alla valutazione della capacità di performance di
ogni potenziale atleta. Sono quindi fioriti studi e ricerche sull’individuazione di sempre nuovi “Test da campo” con finalità specialistiche predittive circa le potenzialità attitudinali di un giovane atleta. Nell’ambito morfologico si è sviluppato il concetto di armonia complessiva del modello rispetto al più analitico studio dei singoli distretti anatomici valutati singolarmente. In altri termini un cavallo dai limitati diametri, così detto “leggero”, ma armonico in tutte le sue forme è considerato oggi più robusto ai fini sportivi rispetto ad un soggetto con diametri maggiori, ma che presenta disarmonie, cioè rapporti tra le diverse misure disomogenei per difetto di alcuni distretti anatomici. Ad esempio se un cavallo è complessivamente “leggero” ma ha stinchi molto robusti e zoccoli voluminosi è un cavallo disarmonico e
Curva di San Martino La corsa prevede il raggiungimento di massime velocità e la rimodulazione delle falcate per affrontare ben sei severe curve alla ricerca del mantenimento costante dell’equilibrio nelle decelerazioni ed accelerazioni. La stabilità del cavallo si ha quando il baricentro è non troppo distante dal terreno, tipico di statura medio-bassa.
quindi potenzialmente fragile. Il Comune di Siena ha avviato ormai da diversi decenni una metodologia scientifica finalizzata alla migliore selezione attitudinale e sanitaria dei cavalli potenzialmente adatti a correre il Palio di Siena. Le diverse regole di selezione hanno subito negli anni continui cambiamenti affinando metodiche e criteri interpretativi ma sempre nel rispetto dei principali concetti di base. Per correre il palio è necessario che un cavallo sia sano e morfologicamente “adatto”. In base a tale idoneità morfologica i cavalli aspiranti a correre il Palio sono classificati in cavalli “nel tipo”, pienamente rispondenti alla morfologia ideale, cavalli “vicini al tipo”, “non aderenti al tipo”, “lontani dal tipo” in base al grado di aderenza o meno del modello all’ideale. Ma qual’è il modello ideale del cavallo “da Palio di Siena”? Questo è facilmente deducibile dal così detto “modello di prestazione” e cioè dalla peculiare tipologia dell’impegno che il Palio di Siena comporta. Si tratta di una corsa su 990 metri complessivi durante la quale ogni cavallo deve affrontare tre curve ad angolo retto in lieve discesa e tre curve ad angolo retto in lieve salita. La corsa prevede quindi il raggiungimento di massime velocità e la rimodulazione delle falcate per affrontare ben sei severe curve alla ricerca del mantenimento costante dell’equilibrio nelle decelerazioni ed accelerazioni. Durante la carriera generalmente si osserva una velocità media di circa 800 metri/minuto con punte di velocità massima che sfiorano i 60 chilometri all’ora (1.000 metri/min.) a fine falso rettilineo prima della curva di San
Martino nel primo e secondo giro. Per un tale modello di prestazione è necessario disporre di un cavallo veloce, in grado di raggiungere la velocità di 1.000 metri/ minuto in circa 150 metri con partenza da fermo, coordinato, in grado di modulare l’ampiezza delle proprie falcate facilmente (con ampiezza di falcate non eccessiva, di circa 5-5,30 metri /falcata), con un’eccellente stabilità (quindi con baricentro non troppo distante dal terreno tipico di un cavallo di statura mediobassa), dal fisico robusto, cioè armonico in tutte le sue componenti morfologiche. In relazione a questi dati generali sono state definite le misure ipotizzate ottimali di altezza e circonferenza dello stinco
che, nell’ambito del regolamento, prevedono una relazione tra loro. Il protocollo per l’erogazione di incentivi per l’allevamento, il mantenimento e l’addestramento dei cavalli da Palio al paragrafo “Albo dei cavalli” negli articoli n. 6 e 7 definisce le misure minime e massime di cui deve essere in possesso il cavallo aspirante a partecipare al Palio. Tali misure prevedono un rapporto tra altezza e circonferenza dello stinco ed in particolare è previsto: − uno stinco di almeno 19 cm per cavalli alti da 150 a 156 cm; − uno stinco di almeno 19,5 per cavalli alti da 156 a 163 cm. E’ chiaro che poi con la definizione del
“tipo di cavallo” la Commissione veterinaria seppur in presenza di un cavallo dotato delle misure previste può non ritenere il soggetto idoneo se “disarmonico” e quindi “lontano dal tipo” perchè potenzialmente “fragile”. Sono cavalli “lontano dal tipo” i cavalli eccessivamente alti, perchè meno coordinati, con un baricentro alto che determina una minore stabilità della massa in movimento durante le curve; i cavalli più pesanti e quindi con una maggior difficoltà nel gestire l’inerzia del movimento durante le variazioni di velocità in particolare nelle decelerazioni ed i cambiamenti di direzione con sovraccarico delle strutture distali degli arti (nodelli e falangi); i cavalli doligo-
Curva del Casato - Il cavallo da Palio deve gestire senza difficoltà l’inerzia del movimento durante le variazioni di velocità, in particolare nelle decelerazioni ed i cambiamenti di direzione senza sovraccaricare le strutture distali degli arti, nodelli e falangi
morfi (morfologia tipica del P.s.i.) dotati di una falcata ampia con minor attitudine a riaccorciare la falcata durante le repentine variazioni di traiettoria e velocità. Quindi la determinazione delle misure del “tipo ideale” del cavallo da palio, che ormai da anni sono state definite, registrate e studiate in relazione anche ai risultati sul campo, hanno avuto ed hanno lo scopo di dare un’indicazione tendente all’oggettivo ai proprietari dei cavalli per la scelta del cavallo più adatto. L’indicazione, come specificato è “tendente” all’oggettivo poiché come si sa le misure di interesse: altezza e circonferenza dello stinco, in base a come e quando vengono prese, allo strumentario impiegato, alle procedure osservate, al clima, alle varie condizioni del pelo o del turgore dei tessuti, etc. possono talvolta subire cambiamenti anche significativi. A esempio in inverno il pelo dello stinco è più ingombrante e conferisce misure abbondanti alla circonferenza dello stinco, un cavallo a riposo o mal nutrito presenta un’altezza inferiore di circa 2-3 centimetri rispetto a quella che verrà registrata misurando nuovamente il cavallo in una fase di piena condizione fisica; ancora l’altezza subisce importanti variazioni se misurata con il cavallo posto su una superficie non piana od in un atteggiamento non corretto e tutto ciò senza considerare la fisiologica crescita dell’unghia. Tuttavia, la Commissione Veterinaria del Comune continua nel suo costante sforzo di rendere sempre più vicine all’oggettivo le proprie metodiche selettive e questo non solo per un connaturato approccio professionale alla problematica, ma anche nel tentativo di rendere sempre più chiare e limpide le scelte fatte…o almeno questo sarebbe l’intento… con tutta la passione che contraddistingue i molti “uomini di cavalli” che, a vario titolo, partecipano a “la festa” del Palio. •
I cavalli brachimorfi e doligomorfi (morfologia tipica del Purosangue inglese) sono “lontani dal tipo” ovvero non sono morfologicamente adatti a correre il Palio di Siena
16 Le Stelle del Palio
Le Stelle del Palio 17
Come riconoscere un buon cavallo
Consigli utili per chi acquista
La scelta della fattrice Genealogia, prestazioni e morfologia
S
di tutto. Nel campo dell’anglo arabo è ancora più complicato la scelta della fattrice: la sua appartenenza ad una razza o all’altra, la genealogia, la morfologia e la carriera agonistica sono alla base di ogni buon proposito allevatoriale. Se il nostro percorso comincia da una fattrice puro sangue inglese per produrre un anglo arabo, siamo facilitati dal punto di vista della scelta della genealogia. Nel purosangue inglese, infatti, conosciamo le discendenze sin dalla generazione più lontana, e soprattutto l’attitudine o meno a correre su determinate distanze (velocisti, mailer e fondisti) e su determinati terreni. Dobbiamo comunque sempre tenere conto degli altri parametri, sia morfologici che attitudinali. Dal punto di vista morfologico le fattrici purosangue inglese, anno caratteristiche completamente diverse in base anche all’incrocio fatto, quindi si avranno le velociste che sono piuttosto piccole con diametri trasversi più accentuati e posteriori più potenti, le fondiste o mailer sono più alte e longilinee, alte sulle gambe e con posteriori meno pronunciati, ma allo stesso tempo potenti nella spinta. La purosangue inglese varia molto in base
Xenofonte da “L’Arte Equestre” di Daniela Chioccioli - Comunicazione etologica | foto di Linda Frosini
di Pascucci Pepi Chiara - Medico veterinario specializzata in Ginecoologia e Neonatologia | foto di Linda Frosini
ono nata e cresciuta in un allevamento di purosangue inglese, è qui che ho imparato ad amare i cavalli e quello che nel tempo è diventato il mio lavoro: quello di medico veterinario. In particolar modo mi occupo della riproduzione e dell’allevamento di questo stupendo animale, perchè alla base dello sport equestre in tutte le sue discipline, c’è l’allevatore che ha il compito di scegliere la miglior linea di sangue per produrre il miglior campione. A questo proposito cercherò di dare quei pochi consigli che mi sono stati dati a suo tempo per scegliere la fattrice, che purtroppo non sarà mai la migliore. Per esperienza, so che la maggior parte degli allevatori, e tra questi ci sono anche io, capita che si scelga la fattrice solo perché è la cavalla di “casa”, magari è “la figlia della figlia” e speriamo che questa ci dia il campione, ma purtroppo la maggior parte delle volte non è così, anzi spesso questa nostra scelta si rivela una vera e propria fregatura, i puledri prodotti non rispecchiano le nostre aspettative e quindi ……. La scelta della fattrice giusta ha molte sfaccettature, la genealogia è alla base
“Nel caso in cui l’intenzione sia di comprare un cavallo già montato, scriveremo alcune note che il compratore dovrà conoscere se non vorrà essere sopraffatto dal suo acquisto”
all’allevamento da cui proviene, inteso come linee americane o europee. Quindi la scelta della fattrice purosangue inglese può essere più facile, ma allo stesso tempo difficile, perchè si deve sempre controllare la morfologia, l’attitudine alla corsa e la carriera agonistica, senza dimenticare la produzione, se già di una certa età. Queste fattrici se utilizzate per produrre un anglo arabo devono essere incrociate per regolamento con anglo arabo a fondo arabo e quindi con più percentuale di sangue arabo, in modo tale che la somma delle due percentuali di sangue non superi il 75% di sangue inglese, o direttamente con il PSA dal quale incrocio si avrà un prodotto anglo arabo al 50%. Se invece vogliamo scegliere una fattrice anglo araba con la quale possiamo produrre anglo arabi a fondo inglese o a fondo arabo in base all’incrocio che andremo ad effettuare, dal mio punto di vista, la scelta si rende più ardua. Questo perché in base alla loro genealogia delle volte risulta difficile sapere le loro attitudini in quanto possono provenire da madri arabe o padri arabi che hanno corso o non hanno mai corso e di cui non conosciamo una discendenza, se sono stati cavalli da corsa o
meno perché in Italia ci sono pochissime corse riservate a questi cavalli e la ricerca va fatta presso chi detiene il libro genealogico di razza. In questo caso la fattrice anglo araba, sempre a mio avviso, deve essere scelta per l’attitudine alla corsa, per la morfologia e per caratteristiche atletiche. Comunque abbiamo la fortuna che molto spesso queste femmine derivano da stalloni conosciuti o che siano loro stessi anglo arabi o addirittura che siano dei purosangue inglese. Molto spesso mi viene chiesto se quella o questa fattrice è adatta o meno a produrre un cavallo da Palio e la mia risposta è sempre la stessa, non lo sapremo mai se quella fattrice è adatta per fare un futuro barbero di Piazza. E’ difficile dare un consiglio, ma spesso si possono trovare fattrici molto adatte alla produzione di anglo arabi solo stando attenti a pochi piccoli particolari. Genealogia, morfologia, attitudine alla corsa sono la base della scelta del futuro allevatore. Cavalle di qualità daranno figli di qualità, o come si dice nelle scuderie da corsa: cavalli “utili”, che si mantengono e portano a casa il premio allevatore. •
I
n fondo non sembra una scelta così difficile.. il mondo è pieno di buoni cavalli (che di solito hanno gli altri…), quello baio con le quattro balzane e la lista in fronte sembra proprio un bel soggetto. Pronto il proprietario vi elenca una serie di lunghissimi pregi, dati magari da una super genealogia o da questo e l’altro successo, mentre voi lasciate intravedere il vostro interesse guardandolo con insistenza vi elenca anche, a suo dire, l’unico e trascurabile difetto che ha : non sale sul camion; non si fa ferrare; entra a fatica
nelle gabbie ecc. Molte storie iniziano così, alcune sono fortunate, altre meno. Certe persone sembrano avere un talento naturale per trovare buoni cani, buoni cavalli e buoni amici, altri d’altro canto pare che trovino solo il peggio che c’è in giro, altri ancora lasciano semplicemente succedere le cose perdendo così il controllo delle loro scelte. Lasciamo da parte le ultime due categorie e concentriamoci sulla prima , quella cioè che fa al caso nostro. Come riconoscere un buon cavallo? Ammesso che il colore e le quattro bal-
zane ci piacciano molto, passiamo ad altro: come si comporta il cavallo? Questa domanda non viene dopo la risposta del veterinario (per quanto possa apparire strano) ma bensì prima, un cavallo sano ma ingestibile non serve a molto, il mondo dei cavalli è pieno di animali votati al macello . Date un’occhiata nel mondo del calcio: quanti talenti senza testa ci sono in giro? Non vi fate illudere, per diventare dei campioni bisogna allenarsi tutte le mattine e le doti straordinarie solo in rari casi riescono a fare miracoli, quindi il carattere, perché
è di questo che stiamo parlando, è fondamentale. Un cavallo sereno che non ha paura dell’uomo, delle cose che lo circondano o degli altri cavalli, è in parte già una garanzia, ci potrà assicurare una adeguata preparazione sportiva per esaltare al meglio le sue doti di atleta. Cercate di conoscerlo meglio : guardate come si relaziona con l’uomo, se schiaccia le orecchie quando vi avvicinate oppure se è sereno ed attento, se si lascia condurre alla longhina senza fare il rodeo e tutto quello che vi appare importante per valutare questo aspetto, magari sono solo piccole cose ma intanto vi fate un idea. Certo le caratteristiche fisiche sono importanti come lo è senza dubbio il controllo del veterinario, ma il carattere non è trascurabile, tanto più che il cavalloatleta deve essere in parte già predisposto alla resilienza, che è la capacità di gestire uno stato di stress emotivo e fisico per rendere al meglio durante la prestazione sportiva, tornare ad una situazione di defaticamento e infine di nuovo ad un lavoro di allenamento. Questi step, con un cavallo troppo emotivo e senza una adeguata preparazione mentale durante l’addestramento, lasciano ricordi negativi e indelebili. Quindi valutare il cavallo in una situazione relativamente calma, come per esempio nella sua scuderia, è fondamentale… cavalli che già a casa loro non sono gestibili raramente migliorano in condizioni di stress. Sereno non significa “spento”, dovete trovare un buon mix tra allegro e rispettoso, vivace ma educato, interessato è forse l’aggettivo migliore, perché demotivato non và sicuramente bene. Il mix non è facile, alcune volte la genetica ci può aiutare ed è importante conoscere anche il carattere dei genitori, questi ultimi spesso trasmettono caratteristiche positive. Allevatori seri assicurano di certo uno sviluppo fisico e mentale adeguato per quella che sarà la vita del nostro atleta, come certamente tutte le prime fasi dell’addestramento concorrono ad una crescita equilibrata; tutti questi elementi, se opportunatamente presi in considerazione, fanno parte di quel mix di cui parlavamo prima. In sintesi il nostro cavallo ideale dovrebbe assomigliare ad un incrocio tra un leone e un gatto, coraggioso e fiero, ma pronto altresì a fare le fusa. Non è facile, ma il mondo è pieno di buoni cavalli… •
18 Le Stelle del Palio
Le Stelle del Palio 19
Chi è Francesco Sionis Francesco Sionis è stato Presidente dell’Istituto Incremento Ippico e Responsabile Unire area Sella. Da sempre allevatore di cavalli.
zioni nazionali, diversamente da quanto avviene nel cavallo da sella, dove il nostro paese affonda in una marea di importazioni che contribuiscono al pericoloso sbandamento della nostra bilancia commerciale. L’anglo arabo sardo rappresenta un esempio virtuoso su cui sarebbe bene riflettere da parte di chi dovrebbe governare la politica allevatoriale. Vuole essere questo un primo modesto contributo perchè si apra una discussione sulle regole di base dell’allevamento. Provare a fare chiarezza su questi temi appare ormai non più eludibile. •
Il futuro dell’anglo arabo sardo “Vuole essere questo un primo modesto contributo perchè si apra una discussione sulle regole di base dell’allevamento” di Francesco Sionis - Presidente Ippodromo D. D. Meloni - Chilivani | foto di Linda Frosini
D
a circa quattro lustri la Sardegna, aderendo alla Conferenza Internazionale dell’Anglo Arabo ha rinunciato all’originaria denominazione di anglo arabo sardo per il cavallo allevato nella Regione ed il cui libro genealogico era detenuto con cura dall’allora Istituto Incremento Ippico della Sardegna. Sotto l’impulso e la direzione del grande ippologo Lucio Gratani il Libro venne pubblicato negli anni ‘80 e ‘90 dando una dimostrazione di efficienza e puntualità che non troverà riscontro dapprima nell’ENCI, che lo sottrasse all’Istituto Sardo, nè poi nell’UNIRE dove l’ENCI finì a seguito dell’incorporazione degli Enti Tecnici. Chi si pronunciò in Conferenza Internazionale dell’Anglo Arabo per la dizione “Anglo Arabo” tout court intendeva dare un contributo all’internazionalizzazione della razza e allo scambio di
esperienze tra i diversi paesi presso i quali l’anglo arabo viene allevato. A seguito di ciò si diede luogo a corse “aperte” con la partecipazione di cavalli “stranieri”, soprattutto in Francia e in Sardegna. Nel frattempo, però, la Francia ha apportato fondamentali modifiche nei regolamenti del cavallo da corsa. La percentuale minima consentita per i cavalli detti “a fondo inglese” è passata dal 25% di sangue arabo al 12,50%. Per il “fondo arabo” dal 50% al 37%. Permanendo in Italia, le vecchie regole, ogni confronto internazionale è molto difficile date anche le inevitabili differenze nelle proposizioni di corsa e negli indirizzi di allevamento. Ma, cosa ancora più importante, è cambiata la concezione di razza. L’anglo arabo assume sempre più la connotazione di un prodotto “usa e getta”, dove la schiacciante prevalenza del PSI (partendo dalle razze pure si tratta di far partecipare all’incrocio il PSI per tre
generazioni di seguito) lo caratterizza come un PSI di secondo ordine anzichè come una razza con caratteristiche proprie. La storia dell’allevamento sardo che, come è stato anche recentemente sottolineato da Enrico Landoni dell’Università di Milano, rappresenta un caso unico in Italia, affonda le sue radici in una politica selettiva che - a partire dal 1874 con l’istituzione del Regio Deposito Stalloni - utilizza le fattrici indigene per l’incrocio con ottimi riproduttori, prevalentemente arabi o orientali, provenienti dai paesi di origine e poi mette in pratica rigorosi progetti selettivi, con l’introduzione delle stazioni di monta selezionate (Progetto Grattarola) conservando sempre la memoria con un archivio straordinario, del cui valore solo la colpevole leggerezza delle amministrazioni pubbliche e l’altrettanto colpevole “distrazione” dell’Unire può non accorgersi. L’impostazione dell’allevamento sardo, basata su incroci
mirati, più concordati che imposti dai tecnici dell’Istituto dell’Incremento Ippico fino all’anno 2000, ha dimostrato in modo non equivoco: a. le più pregiate linee femminili hanno continuato, con oculati accoppiamenti, a dare risultati straordinari con soggetti che hanno ottimamente figurato anche dopo la carriera in corsa; b. la necessità di andare all’accoppiamento con il PSI partendo da un soggetto a “fondo arabo” ha garantito, nella media, quelle doti di equilibrio sia morfologico che di carattere, che hanno fatto dell’anglo arabo sardo un eccellente cavallo da Palio e per altre discipline equestri (completo, endurance, monta da lavoro ecc.). Come è evidente, i risultati sono giunti attraverso la pressione selettiva, che ha assicurato nella storia della trasmissione delle caratteristiche de-
siderate, mantenendo i migliori ceppi originari. Che su questioni di tanto interesse e significato, non dica la sua proprio chi detiene il Libro Genealogico, è un fatto talmente anomalo e serio che non merita commenti. Ma la riflessione è molto semplice: che tipo di struttura tecnica ha l’Unire per
proporre agli amministratori una strategia in tal senso? Le competenze degli amministratori sono tali da consentire l’elaborazione di una strategia allevatoriale?Resta il fatto che, comunque sia, la voce di chi ha la titolarità per rappresentare l’anglo arabo deve farsi sentire a livello internazionale perchè l’esigenza di
regole condivise è improcrastinabile. D’altronde, o si fa questo passo, o si torna alla casa d’origine, con buona pace degli scambi paritari in ambito CEE. L’anglo arabo sardo, che come si è detto, ha dimostrato di essere utilissimo anche fuori dagli ippodromi. Ha rappresentato un baluardo per le produ-
stalloni
[ Alla ricerca di nuovi stalloni ]
Solitario e Gost de Mores ANTONIO EFISIO PINNA, il numero uno degli allenatori italiani di mezzo sangue e di arabi ci OSPITA NEL SUO CENTRO DI ALLENAMENTO PER RACCONTARCI LA STORIA DI QUESTI DUE STALLONI di Viola Carignani | foto di Linda Frosini
M
spiccano per prestazioni e somme vinte in ippodromo Solitario e Gost de Mores. Siamo quindi andati nella provincia di Oristano, dove a pochi metri dal mare sorge il centro di allenamento per cavalli da corsa diretto da Antonio Efisio Pinna, il numero uno degli allenatori italiani di mezzo sangue e di arabi. Telefoniamo e dopo i convenevoli di rito, abbiamo il permesso per fare una visita e scattare alcune foto per la rivista. In scuderia regnano serenità e allegria. I ragazzi sono tutti molto simpatici e hanno sempre voglia di scherzare. Il lavoro
1000 metri di pista in sabbia naturale conferisce al centro di allenamento di Pinna un elevata qualita
SOLITARIO maschio baio nato nel 1991 in Italia Allevatore Petreni Gino Stallone ROSCOE BLAKE baio oscuro 1975 Regno Unito
BLAKENEY baio 1966 Regno Unito
HETHERSETT
RHODIE baio oscuro 1962 Stati Uniti d’America
RASPER
Fattrice UDIENZA baio 1973 Italia
MOUNEYA baio 1948 Francia
DENOUSTE
BICICLETTA baio 1948 Italia
GALANTE DE OZIERI
Stallone SONNIENDE baio oscuro 1991 Italia
GOST DE MORES maschio sauro Fattrice nato nel 2002 UBERTA DE MORES II in Italia sauro 1993 Italia Gost de Mores
di una scuderia come quella di Pinna è duro, i puledri da domare e i cavalli da allenare, ma sembra che nessuno senta la fatica. Quando arriviamo ci sono già alcuni cavalli che hanno finito il lavoro e sono alle docce, altri invece fanno il canter nella pista in sabbia naturale di 1000 metri in mezzo ai gabbiani. La prima cosa che notiamo è che i cavalli sono sferrati, il terreno è così buono che non c’è bisogno quasi mai del maniscalco. “Di solito li ferriamo solo per andare in corsa - ci dice Pinna, che ci accoglie con la gentilezza che lo contraddistingue - Allora volete vedere gli stalloni” sorride. Vogliamo sapere tutto come sempre quando facciamo tappa in Sardegna. Questa volta ci interessa la storia di Solitario perché la sua vita si incrocia con Siena.
Era il 1973 quando a Oristano nacque Udienza una femmina a fondo arabo nella cui genealogia troviamo Rigogolo e Denouste, Efisio si innamorò di questa cavalla ma il padre decise di venderla. Fu comprata da Beppe Camedda che al tempo acquistava molti cavalli in Sardegna per rivenderli ai senesi appassionati di Palio e di corse. “Udienza ha passato molti proprietari- ci racconta Pinna con un velo di malinconia perché quella cavalla gli aveva rapito il cuore- ho cercato in ogni modo di ricomprarla e non ci sono riuscito neanche quando aveva 20 anni. Sono però riuscito a comprare uno dei suoi figli”. Cominciò così la storia di Solitario cavallo nato a Siena a Gino Petreni. “La cavalla fu coperta con uno stallone inglese, Roscoe Black - prosegue Anto-
nio Efisio Pinna - era il 1991 quando nacque Solitario un baio a fondo inglese, è stato l’unico mezzo sangue prodotto da questo stallone. Non sono riuscito ad avere la madre e così Gino mi vendette il figlio”. Il destino ha voluto che Solitario tornasse in Sardegna a Oristano. Pinna aveva ragione quando cercava in tutti mi modi di riavere quella “razza” perché Solitario è stato un campione e padre di vincitori: Export, Decantado, Ellevada e Macombo. Poi è la volta di Gost, abbiamo fatto tanti chilometri per fotografarlo. Proveniente dalla razza dei fratelli Calvia, Gost è un sauro con le balzane alte che impressiona per la sua stazza. Grande fiero e veloce, Gost è la speranza del futuro allevatoriale. I suoi primi figli sono nati nel 2010 quindi dovremo ancora aspettare qualche anno prima di vedere i risultati. I ragazzi lo preparano. Due spazzolate e il pelo diventa lucidissimo. Ma sarà Pinna a portarlo fuori dal box, da qualche giorno non lavora e di energia ne ha ancora da vendere. Ci spostiamo tutti, come suggeriscono i ragazzi di scuderia perché Gost sta per uscire. Le narici allargate, la coda portata alta, soffia e nitrisce come solo gli stalloni sanno fare. Eccolo di fronte a noi in tutta la sua eleganza: Gost de Mores. Ci facciamo da parte perché il cavallo si alza in piedi e ci mostra tutto il meraviglioso corpo fatto di muscoli, sfida Antonio Efisio e lo esorta a giocare con lui. Una piccola danza per noi spettatori affascinati da tanta bellezza. Gost guarda l’obbiettivo della fotocamera e si lascia immortalare da vero campione quale è. •
WINDMILL GIRL RIA MOONEY
GENEALOGIA
i nuovi sardegna
antenere alto il livello della razza del mezzo sangue da corsa, richiede continui sforzi da parte degli allevatori. Negli ultimi anni gli stalloni razzatori dell’anglo arabo sardo sono deceduti. Finita l’era dei grandi riproduttori dell’Incremento, oggi ci si rivolge anche presso stazioni di monta di privati che mettono a disposizione ottimi soggetti che potrebbero in futuro rappresentare il ricambio di sangue del cavallo da corsa. Nei nostri viaggi in Sardegna abbiamo cercato alcuni di questi stalloni. Tra tutti
Le Stelle del Palio 21
2010
MAGICIENNE LIVIETA EX MARIOLA
FATTI FURBO sauro 1981 Italia
MEDAR
CRIMEA baio 1978 Italia
TIRIOLO
OSCAR DEY sauro 1987 Italia
URBINO DE FLORINAS
NABILA DE PORTO CONTE grigio 1986 Italia
SOLERO
MEDUSA TAITU’ I QUADRELLA LA CRUCCA LOREDANA
GENEALOGIA
20 Le Stelle del Palio
22 Le Stelle del Palio
Le Stelle del Palio 23
[ Alla ricerca di nuovi stalloni ]
Ite Bellu: le forme
del barbero di Piazza di Viola Carignani | foto di Linda Frosini
stalloni
NEORION
OSCAR DEY sauro 1987 Italia
URBINO DE FLORINAS
CRIMEA baio 1978 Italia
TIRIOLO
ONDINA NICOLETTA QUADRELLA LA CRUCCA TAITU’I
Eros de Ozieri:
la stirpe di Urbino di Viola Carignani
T
GENEALOGIA
EROS DE OZIERI maschio sauro Stallone nato nel 2000 VIDOC III in Italia baio Allevatore: 1994 Italia Fois Nicola Fattrice TANIA sauro 1992 Italia
PREPOTENTE baio 1988 Italia
VESUVIO
EVELYN DE S.ANNA sauro 1980 Italia
MATOUKA
RUBIS DE CARRERE sauro 1983 Francia
ELABORAT
GALA DE OZIERI sauro 1982 Italia
JEREZ
VANITA II VALANGA DE S. ANNA NEVADOUR ONEGLIA
utti gli appassionati di Palio ricordano Urbino de Ozieri e le sue prestazioni in Piazza del Campo. Un cavallo che fu scartato per manifesta superiorità che batteva in Piazza anche i purosangue che a quel tempo potevano ancora partecipare alla corsa senese. Urbino ebbe poi un ultimo momento di gloria poco prima di morire quando fu portato in Piazza per un giro d’onore. Migliaia di persone si alzarono in piedi per rendere omaggio al grande Urbino. Oggi all’allevamento dei fratelli Agostino e Nicola Fois, prosegue la tradizione di famiglia. Nel 2000 nasce Eros de Ozieri, un sauro figlio di Tania de Ozieri e dello stallone dell’Incremento ippico Vidoc. E’ un fondo arabo con una percentuale del 65,05 per cento discendente in linea materna da Urbino nella sua linea di sangue troviamo tutti vincitori di corse classiche: oltre ad Urbino ricordiamo Gala de Ozieri,
Idea de Ozieri, Rass de Ozieri, Balim de Ozieri, Cinzia de Ozieri, Lars de Ozieri, Manna de Ozieri, Nadia de Ozieri. Il cavallo dimostra subito qualità e infatti andrà a vincere il 77° Derby Sardo all’ippodromo di Chilivani. Nello stesso anno vince a Napoli il Derby Italiano dell’Anglo Arabo e il Gran Premio Mediterraneo dell’Anglo Arabo Internazionale di Chilivani. A Grosseto si piazza secondo nell’Internazionale Premio Fed. Anglo Arabo Mediterraneo. Eros totalizza un montepremi vinto in corsa di oltre 57mila euro. Il cavallo viste le prestazioni, viene presto messo in razza e i primi figli mostrano subito le qualità di cavalli da corsa. L’ultimo successo di un figlio di Eros è a settembre nel Derby Sardo vinto da Odyseus. Poi Oneglia de Ozieri terza nell’Internazionale di Chilivani, poi Naikos e Oscar de Sedini che hanno ottenuto diversi piazzamenti. •
settembre 1 G 2 V 3 S 4 D 5 L 6 M 7 M 8 G Palio di Castel del Piano (GR) 9 V 10 S 11 D 12 L 13 M 14 M 15 G 16 V 17 S 18 D Palio di Asti (AT) 19 L 20 M 21 M 22 G 23 V 24 S 25 D 26 L 27 M 28 M 29 G 30 V
i nuovi sardegna
QUASSIA sauro 1989 Italia
agosto 1 L 2 M 3 M 4 G 5 V (OR) ia - Sedilo 6 S s’Ard - Sedilo (OR) 7 D Palio di Fos’Annrdia i (NU) 8 L 9 M 10 M 11 G 12 V 13 S 14 D 15 L 16 M Palio dell’Assunta - Siena (SI) 17 M 18 G Palio di Piancastagnaio (SI) 19 V 20 S 21 D 22 L 23 M 24 M 25 G 26 V 27 S 28 D 29 L 30 M 31 M
2010
MEDAR
luglio 1 V 2 S Palio Palio di Provenzano - Siena (SI) 3 D 4 L 5 M 6 M 7 G 8 V 9 S 10 D Palio di Casole d’Elsa (SI) 11 L 12 M 13 M 14 G 15 V 16 S 17 D Palio di Bientina (PI) 18 L 19 M 20 M 21 G 22 V 23 S 24 D 25 L 26 M 27 M 28 G 29 V 30 S 31 D
Fattrice ATINDHERIES baio 1996 Italia
DIGOS sauro 1979 Italia
GENEALOGIA
Stallone BALENT sauro 1997 Italia
Luglio
ITE BELLU maschio baio nato nel 2001 in Italia
Agosto
Ite Bellu ha dimostrato ottime qualità in pista. “Ha vinto sempre facile di tre o anche quattro lunghezze anche battendo i fondo inglese – spiega l’allevatore Salvatore Canu – ho pensato di tenerlo e metterlo in razza perché ha una genealogia importante e perché ha una morfologia che credo sia la più adatta per quello che viene richiesto a Siena per il Palio. E poi il carattere, da non sottovalutare, è freddo e deciso. Mi è sempre piaciuto per questo ha deciso di tenerlo”. Salvatore Canu sui cavalli la sa lunga perché da quando era un ragazzo ha sempre allevato e portato cavalli in pista, una passione che gli ha permesso di centrare molte volte l’obiettivo con cavalli che nel tempo si sono rivelati grandi razzatori oltre che campioni: Fatti Furbo, Sonniende, Nessi Tue, sono frutto dei suoi incroci e, nelle genealogie dove troviamo questi stalloni, quasi sempre c’è un cavallo da corsa.•
Settembre
U
no stalloncino dalle forme disegnate, compatto veloce e scattante, ma dal carattere equilibrato. Alto un metro e sessanta, Ite Bellu (Fatti Bello ndr) potrebbe essere interessante come riproduttore per cavalli con le misure richieste dal Protocollo del Comune di Siena che richiede appunto cavalli dal baricentro basso, compatti e robusti. Nato a Laerru nel 2003, Ite Bellu è un figlio di Balent e Atindheries . Il padre è un figlio di Digos diretto discendete di Medar grande razzatore dell’anglo arabo sardo e di Quassia da Neorion. La madre è figlia di Oscar Dey, ottimo padre di fattrici, e di Crimea capostipite della razza di Laerru madre di campioni quali Sonniende e Nessi Tue. Il padre Balent nel 2000 ha vinto ben sei corse, una dietro l’altra tagliando sempre per primo il palo. In totale in carriera ha sedici corse con vittorie e piazzamenti per un totale di oltre 47mila euro di montepremi vinto.
aprlie 1 V 2 S 3 D 4 L 5 M 6 M 7 G 8 V 9 S 10 D 11 L 12 M 13 M 14 G 15 V 16 S 17 D 18 L 19 M 20 M 21 G 22 V 23 S 24 D 25 L 26 M 27 M 28 G 29 V 30 S
Gennaio
Aprile
maggio 1 D 2 L 3 M 4 M 5 G 6 V 7 S 8 D 9 L 10 M 11 M 12 G 13 V 14 S 15 D 16 L 17 M 18 M 19 G 20 V 21 S 22 D 23 L 24 M 25 M 26 G 27 V ) 28 S ara (FE o di Ferr 29 D Pali Palio Legnano (MI) 30 L 31 M
febbraio 1 M 2 M 3 G 4 V 5 S 6 D 7 L 8 M 9 M 10 G 11 V 12 S 13 D 14 L 15 M 16 M 17 G 18 V 19 S 20 D 21 L 22 M 23 M 24 G 25 V 26 S 27 D 28 L
Febbraio
Maggio
giugno 1 M 2 G 3 V 4 S 5 D Palio dei Borghi di Mordano (BO) 6 L 7 M 8 M 9 G 10 V 11 S 12 D 13 L 14 M 15 M 16 G 17 V 18 S 19 D Palio di Castiglion Fiorentino (AR) 20 L 21 M 22 M 23 G 24 V 25 S 26 D 27 L 28 M 29 M 30 G
marzo 1 M 2 M 3 G 4 V 5 S 6 D 7 L 8 M 9 M 10 G 11 V 12 S 13 D 14 L 15 M 16 M 17 G 18 V 19 S 20 D 21 L 22 M 23 M 24 G 25 V 26 S 27 D 28 L 29 M 30 M 31 G
Marzo
Giugno
Gennaio 1 S 2 D 3 L 4 M 5 M 6 G 7 V 8 S 9 D 10 L 11 M 12 M 13 G 14 V 15 S 16 D 17 L 18 M 19 M 20 G 21 V 22 S 23 D Palio di Buti (PI) 24 L 25 M 26 M 27 G 28 V 29 S 30 D 31 L
24 Le Stelle del Palio Le Stelle del Palio 25
26 Le Stelle del Palio
Le Stelle del Palio 27
201
0
Stallone SONNIENDE baio 1991 Italia
FIGLIOLO maschio baio nato nel 2001 attrice in Italia BAMBOLINA Allevatore Denanni Pietro baio 1992 Italia
FATTI FURBO sauro 1981 Italia
MEDAR
CRIMEA baio 1978 Italia
TIRIOLO
ERCOLANO baio 1974 Stati Uniti d’America
SIR IVOR
SOUFFLE DU NORD sauro 1983 Italia
GUADANINI
MEDUSA TAITU’ I GREEN VALLEY
GENEALOGIA
i nuovi sardegna stalloni
VENT DE BRETAGNE
[ Alla ricerca di nuovi stalloni ]
Figliolo, bellezza
indiscussa
di Viola Carignani | foto di Linda Frosini
S DICEMBRE 1 G 2 V 3 S 4 D 5 L 6 M 7 M 8 G 9 V 10 S 11 D 12 L 13 M 14 M 15 G 16 V 17 S 18 D 19 L 20 M 21 M 22 G 23 V 24 S 25 D 26 L 27 M 28 M 29 G 30 V 31 S
Dicembre
NOVEMBRE 1 M 2 M 3 G 4 V 5 S 6 D 7 L 8 M 9 M 10 G 11 V 12 S 13 D 14 L 15 M 16 M 17 G 18 V 19 S 20 D 21 L 22 M 23 M 24 G 25 V 26 S 27 D 28 L 29 M 30 M
Novembre Ottobre
OTTOBRE 1 S 2 D 3 L 4 M 5 M 6 G 7 V 8 S 9 D 10 L 11 M 12 M 13 G 14 V 15 S 16 D 17 L 18 M 19 M 20 G 21 V 22 S 23 D 24 L 25 M 26 M 27 G 28 V 29 S 30 D 31 L
ulla bellezza di questo cavallo che abbiamo visto in Sardegna non si discute. Un morello dalla struttura imponete che vive in Sardegna in un ampio paddock dove può galoppare libero. Quando siamo andate a far visita a questo allevamento siamo rimaste colpite dalla sua grazia e agilità nei movimenti. La storia sportiva di questo cavallo è piuttosto breve. Ha fatto solo quattro corse ottenendo due
primi e due secondi. Tra i piazzamenti ricordimo il suo secondo posto al Gran Premio di Chilivani, quando si piazzò secondo dietro a Freesby che in quell’occasione vinse la prestigiosa corsa. Pochi dunque i risultati del morello di Pietro Denanni, ma interessante la genealogia di questo cavallo. Il padre di Figliolo è infatti Sonniende un nome che significa garanzia di successo in corsa. La madre è una purosangue, Bambolina, figlia di Ercolano, vincitrice in corsa a Chilivani. Ritirato precocemente dall’ambiente sportivo, Figliolo è in razza dal 2007 e sono già tre i suoi figli che vediamo in corsa, figli a cui trasmette una gran bella struttura. •
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DATI E VITTORIE dei cavalli di Zamglia
[ Allevamenti di oggi ]
1921 Cerva de Ozieri - Derby sardo 1999 Ajo de Zamaglia da Rubis de Carrere e Arborea vincitore premio Enci PSA figlio. Il presente: Pazosu de Zamaglia apprezzato alla Quintana di Foligno che ha festeggiato il compleanno per i suoi venti anni. Bantu da Approach e Tavola de Zamaglia, primo classificato tra gli italiani ai mondiali di endurance a Parigi del 1997
[ Allevamenti storici]
Zamaglia: la linea di Oriolu, vincitore di Palio
OZIERI, DOVE LA STORIA DEL CAVALLO ANGLO ARABO SARDO RIECCHEGGIA TRA LE COLLINE di Viola Carignani | foto di Linda Frosini
L
a Sardegna è famosa per il suo mare e per le meravigliose coste, per vacanze indimenticabili. Ma non è tutto qui. Per noi appassionati di cavalli, è qualcosa di più di una spiaggia bianca e di un mare turchino. In Sardegna soprattutto nel nord, c’è la storia del cavallo italiano. Sì perché nel nostro paese i veri cavalli italiani sono gli anglo arabi sardi e i maremmani, tutto il resto è frutto di oculati incroci che arrivano dai paesi del nord Europa. Se andiamo alla ricerca delle origini, non possiamo che far tappa ad Ozieri all’allevamento di Zamaglia della famiglia Comida. Allevatori di bestiame e cavalli da sempre, i Comida sono proprietari terrieri che si tramandano di padre in figlio la tradizione dell’allevamento e della terra. Luigi Comida è amareggiato dalle politiche allevatoriali sarde ma non per questo ha perso la passione dei cavalli che ha ereditato da nonni e zii. “A quei tempi - ci spiega- si girava per l’azienda a cavallo, non c’erano le jeep. I cavalli dovevano essere forti e resistenti perché si andava a cavallo per chilometri, per ore fino al calar del sole. La resistenza era quindi la prima cosa. Cavalli che sopportassero la fatica, il caldo, i chilometri. Nasce così la prima selezione dell’anglo arabo, un cavallo leggero, nevrile e instancabile”. A Zamaglia si respira ancora la storia dell’allevamento sardo. Tutto comincia alla fine dell’Ottocento e cresce di pari passo con l’Istituto Incremento Ippico che dava le linee guida agli allevatori per costruire una razza che potesse competere con i cugini francesi i più grandi sele-
zionatori al mondo del cavallo sportivo . “Quando ero ragazzo, c’erano già meno cavalli qui in allevamento, perché era cominciata l’era della meccanizzazione agricola e i cavalli da lavoro erano stati sostituiti con i trattori – racconta- negli anni Venti invece i cavalli erano davvero tanti ed erano robusti. A quei tempi si allevava anche per l’esercito, erano i primi del Novecento. L’esercito aveva bisogno di cavalli veloci ma resistenti da mandare in Abissinia per la cavalleria. Fu così che in Sardegna si cominciò ad aumentare gli incroci tra fattrici autoctone e stalloni arabi”.
A casa, Luigi Comida ha ancora i certificati di monta dell’Incremento del 1911, quando si cominciò a incrociare con stalloni arabi. “I nostri cavalli erano forti e resistenti – ricorda Comida- mio zio che pesava 100 chili li montava tutto il giorno in giro per l’azienda e quelli che non ce la facevano li dava via senza metterli in razza. Era una selezione naturale. L’allevamento del cavallo sportivo cominciò più tardi, con la nascita dell’ippodromo di Chilivani: era il 1920 e la mia famiglia vinse il primo Derby”. La passione per i cavalli divenne forte
anche per Luigi Comida che ci ha raccontato del più importante acquisto dell’allevamento. “C’erano le aste a Foresta Burgos e in vendita c’era una cavalla con gli occhi grandi e sinceri figlia del grande Matouka. Aveva 18 anni e nessuno voleva comprarla anche perché costava sei milioni delle vecchie lire. Non badai a spese e la portai a casa”. La storia de Zamaglia è costellata di successi con cavalli che hanno vinto in corsa, nella disciplina dell’endurance e al Palio di Siena. Poi la passione è calata così come il mercato. Camminiamo tra i cavalli e le vacche al pascolo sui terreni aridi della Sardegna e Gigi Comida ci dice, con un velo di malinconia, che tutto sta finendo. “Siamo cani sciolti, non c’è più una linea guida centrale come prima che ci aiutava a dare l’indirizzo a scegliere stalloni e fattrici, adesso abbiamo tre tipi di anglo arabo: quello da corsa, da concorso ippico e da endurance. Ma per fare il cavallo sportivo da salto ostacoli andiamo a ricercare stalloni europei che mal si addicono alle nostre cavalle. Bisogna calcolare il clima, i nostri terreni aridi con pascoli scarsi prima di pensare ad allevare cavalli sportivi che sono abituati ad altre latitudini”. La realtà è che l’allevamento del cavallo è rimasto un piccolo ramo dell’azienda, poche le fattrici che vanno dallo stallone e di conseguenza pochi puledri. Tra quelle poche fattrici ancora in produzione, Comida sta attento a non perdere la linea che ha dato i natali a Oriolu de Zamaglia, vincitore del Palio di Siena. •
Giovanna e i cavalli di Gallura di Viola Carignani | foto di Linda Frosini
è
relativamente nuova del mestiere ma il successo è arrivato quasi subito perché ha fatto le scelte giuste fin dall’inizio acquistando le migliori fattrici del mercato, investendo tempo e denaro in quello che è diventato in venti anni uno degli allevamenti di riferimento per gli appassionati di razza. Giovanna Picconi ha una grande passione per il suo lavoro e pensiamo sia per questo che i suoi cavalli sono già molto richiesti. Siamo andati a farle visita. Lo scenario che si presenta al visitatore quando arriva all’allevamento di Gallura è diverso rispetto a quello di chi alleva nell’interno della Sardegna. Giovanna vive al mare, in quel pezzo di costa co-
Sono i cavalli ad esprimerci la passione che lei ha per il suo lavoro nosciuta dai turisti perché il mare è fantastico. Siamo a Santa Tersa di Gallura e lei, Giovanna, invece di dedicarsi ad un’attività turistica, ha scelto la dura vita dell’allevatore, la campagna gli animali, i sacrifici. Elegante anche quando si trova in mezzo alle sue pecore (fa un formaggio delizioso ndr) e ai suoi puledri, Giovanna quando parla dell’avventura intrapresa anni fa, si
Horse-breeders today: Giovanna Picconi’s horse breeding “of Gallura” She’s quite new in this job but success has arrived relatively soon, because she has been able to make good choices since the very beginning, buying the best broodmares and spending time and resources in the enterprise that in twenty years has become a point of reference for keen on
thoroughbred horses. Giovanna Picconi does her job with passion and we imagine that it’s the reason why her horses are so much in demand. We have paid a visit to her breeding. The setting is fantastic, very different from the one of an inland breeding. Giovanna lives by the sea, in an almost unknown piece of Sardinian coast, Santa Teresa di Gallura. Giovanna, instead of a comfortable tourist resort, has chosen the hard breeder’s life: country, animals and many sacrifices. She looks elegant even when she walks around her sheep (she makes also an excellent cheese!) and foals. When she talks about her adventure, Giovanna moves, her eyes tremble with emotion and she starts to tell about the difficul-
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[ Allevamento di Gallura ] ties and satisfactions of her job. While we talk, her foals walk towards us and sniff our pockets looking for sweets and carrots. Linda finds it difficult to take shots because the foals follows her everywhere, they lick her camera and play with her. They are managed horses, explains Giovanna, trying to apologise their boldness, they don’t fear man because they have been in contact with veterinaries and horseshoers since they were very young. A race-horse must be used to be touched says Giovanna, as her horses walks around her looking for a caress. She goes on telling her story. Everything started in 1990 with three brood-mares: Olimpia, filly of Solero, Raggio di Luna and Frine. Then the first foals were born: Teres Gallurese, a filly that has ridden plain and jump races with good results, Vendetta Gallurese, Brezza Serale and Carisma. In a few time, Giovanna gains from Unire the possibility to give to her horses the name “of Gallura”. Ten years later Giovanna foresees international commercial outlet in the Arabian thoroughbreds. She buys Siliqua at the Incremento Ippico and its first foal will be Gai de Gallura, that after a successful career in the regular races passes to Federico di Mattero, and Innozente di Gallura, another good racer. Giovanna studies horses’ bloodlines and understands that the best genealogies comes from Sardinia. So she buys two Arabian mares that soon will catch the attention of some buyers from the United Arab Emirates. The mares are Fata de Nulvi and Diva de Nulvi, both fillies of Zulema, dam of French stallions, and of Rubis de Carrere. These mares mark a turning point in the story of Giovanna’s breeding. Zulema, in fact, foals only three fillies: Fata, Diva and Elettra. So, her bloodline is rare and precious and for this reason very much in demand. One of Zulema’s colts, Zefiro de Nulvi, has been sold for more than 100 millions of liras in the United Arab Emirates and now is an appreciated stallion in Germany. At the end of the 90s Luigi Bruschelli introduces Giovanna’s breeding into the world of the Palio. In few years, many horses of Gallura arrive in Siena. Giovanna’s brood-mares and crossbreds respect all the standards required by the Palio of Siena. Next year we will see new horses of Gallura in the city of the Palio: Oro, Ora and Opera have just been bought by Sieneses. • Opera, che speriamo di rivedere presto nei circuiti della Toscana
Diva ed Elettra. La linea di sangue di Zulema è l’unica in Italia e per questo molto richiesta. Uno dei suoi figli maschi, Zefiro de Nulvi fu venduto per oltre cento milioni di lire negli Emirati Arabi e oggi è apprezzato stallone in Germania. Alla fine degli anni Novanta arriva il contatto con Siena e con il mondo del Palio tramite il fantino Luigi Bruschelli che con Giovanna instaura subito un rapporto di fiducia.
I puledri maschi che corrono negli ampi prati dell’allevamento
Oro di Gallura è a Siena
Il sauro acquistato da un gruppo di contradaioli senesi di Viola Carignani | foto di Linda Frosini
O
ro di Gallura è sbarcato a Siena dopo il Gran Premio di Chilivani. Ad acquistarlo un gruppo di ragazzi senesi con tanta passione, la maggior parte di loro alla prima esperienza come proprietari di cavalli da Palio. Sì, da Palio, perché l’intenzione è quella di poter iscrivere il cavallo al contributo e farlo partecipare al circuito di preparazione organizzato da Comune di Siena. La scelta non è stata fatta a caso. Sinistra: 53°Gran Premio Sardo, Oro di Gallura finisce settimo.
emoziona gli occhi le brillano e si scioglie e comincia a parlare e raccontare le difficoltà e le gioie del suo lavoro di selezione della razza. Mentre parliamo, i puledri ci vengono incontro ci ispezionano e cercano caramelle e carote nelle nostre tasche. Linda non riesce a scattare le foto perchè i cavalli la seguono ovunque, leccano la macchina fotografica e non le si spiccicano di dosso. Sono cavalli molto maneggiati, spiega Giovanna quasi a volersi scusare della loro intraprendenza, non temono l’uomo perché fin da piccoli vengono toccati e abituati alla visita del maniscalco o del veterinario. Il cavallo sportivo deve essere abituato a farsi fare tutto ci dice Giovanna mentre i cavalli le stanno vicino per cercare una carezza. Noi ci divertiamo ad accarezzare tutto il branco di puledri e Giovanna comincia a raccontare. Tutto inizia nel 1990 con tre fattrici Olimpia, figlia di Solero, Raggio di Luna e Frine. Nascono i primi puledri: Teres Gallurese, una femmina che ha corso sia in piano che in ostacoli con buoni risultati, quindi Vendetta Gallurese, Brezza Serale e Carisma.
In breve tempo Giovanna ottiene l’affisso da allevatore dall’Unire e i suoi prodotti porteranno tutti il nome “Di Gallura”. Passano dieci anni e Giovanna intravede nel mercato sbocchi internazionali attraverso il puro sangue arabo. Acquista dall’Incremento Ippico, Siliqua e il primo prodotto sarà Gai di Gallura che dopo una carriera in pista passa sotto la sella del cavaliere di Endurance Federico di Matteo. Poi Innozente di Gallura che si distingue in corsa. Giovanna studia le linee di sangue dei cavalli e si rende conto che in Sardegna esistono i migliori alberi genealogici del mercato e così riesce ad acquistare due femmine arabe che attireranno l’attenzione dei compratori degli Emirati Arabi, i più grandi appassionati del mondo di questa razza. Le cavalle sono Fata de Nulvi e Diva de Nulvi. Entrambe figlie della francese Zulema (sorella di stalloni performer in Francia) e di Rubis de Carrere, le cavalle daranno una svolta definitiva alla selezione dell’allevamento di Gallura. Zulema infatti ha avuto solo tre figlie femmine: Fata,
In capo a pochi anni sono tantissimi i cavalli di Gallura che troviamo iscritti all’albo. Le sue fattrici e gli incroci che produce sono molto attenti alla morfologia e ai parametri richiesti da Siena e Giovanna con attenzione produce cavalli che rispecchiano le caratteristiche richieste dal Palio di Siena. Il prossimo anno vedremo nuovi cavalli di Gallura nella città del Palio: Oro, Ora e Opera sono infatti stati acquistati da senesi. •
Destra: il lavoro mattutino a Montalbuccio (Siena)
La piccola “cooperativa” di senesi, la chiamiamo così scherzosamente e con molto affetto, si è affidata ai consigli di un amico più esperto di cui non facciamo il nome, che dopo attenta ricerca ha individuato il cavallo che potrebbe avere le carte in regola per fare al caso senese. Oro di Gallura infatti proviene
da un allevamento in cui i puledri sono ben seguiti fin da piccoli e proprio per questo possono avere una vita sportiva più lunga che è quello che si cerca per un barbero di Piazza. Il bel sauro, che nel 2011 avrà quattro anni, si è già ambientato nella nuova scuderia e nella prossima stagione parteciperà
ad un paio di appuntamenti in ippodromo, almeno questo nelle intenzioni di partenza. Ma l’obiettivo finale è ovviamente il Palio. Lo vedremo quindi a febbraio all’appuntamento invernale delle visite veterinarie alla clinica del Ceppo per accedere all’Albo dei cavalli da Palio. •
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La scuola francese di Denoix sbarca in Sardegna di Viola Carignani | foto di Linda Frosini
N
el nostro recente viaggio in Sardegna abbiamo avuto la fortuna di imbatterci nell’equipe veterinaria francese della Maison Alfort, il centro di ricerca di Cirale, diretta da Jean Marie Denoix. Grazie ad un progetto pilota a livello europeo, gli studenti della facoltà di medicina veterinaria di Sassari, possono usufruire di contatti importanti come quelli della scuola francese e ricevere così uno standard formativo di alto livello. “La Sardegna è sempre stato un paese di allevatori di ovini e anche di cavalli e questo fino alla crisi del mondo zootecnico, è stato un mix giusto che ha dato frutti importanti - ci spiega Eraldo Sanna Passino docente di patologia chirurgica alla facoltà di Sassari. Sta girando l’isola accompagnato da Fabrice Audige della Maison Alfort per visitare i cavalli grazie ad un programma finanziato dalla Regione per l’Università. Ci siamo incontrati a Osili alla clinica della dottoressa Alessandra Diaz, un centro specializzato nell’inseminazione artificiale. “Il momento non è dei migliori per il mondo allevatoriale sardo e per il mondo dell’ippica in generale - ci dice ancora Passino - quello che risente di più della crisi è quello del cavallo da corsa dove l’intervento del veterinario è sempre l’ultima risorsa. Chi alleva cavalli da salto invece cerca di prevenire e si affida molto di più alla consulenza del medico”. Una situazione non facile per l’economia dell’Isola e per gli studenti che saranno i professionisti del domani che vedono sfumare opportunità di lavoro perché di cavalli ne nascono sempre meno anche in Sardegna che fino ad oggi ha detenuto il record di produzione in Italia. Il nostro incontro con i veterinari è motivo di scambio di idee sul futuro dell’allevamento: che ne sarà dell’anglo arabo sardo? Troveremo ancora i cavalli di qualità di un tempo da far correre nei circuito dei palii, in ippodromo e in concorso ippico? Abbiamo chiesto alla dottoressa Diaz come è cambiato il mercato negli ultimi
In calo del 40% la nascita di puledri
anni. “Oggi ci sono allevatori di due categorieci dice a malincuore la Diaz mentre ci mostra fattrici e puledri al pascolo intorno alla clinica - un piccolo gruppo riesce a competere a livelli europei perché sceglie linee di sangue che hanno uno sbocco commerciale, gli altri sono rimasti indietro perché non investono e per far pari ar-
Da sinistra Fabrice Audige, Eraldo Sanna Passino e Alessandra Diaz
rancano sempre di più, sono tagliati fuori dal mercato e non vendono”. Anche a Osili, come in altri posti ci dicono le stessa cosa. “Anche gli allevatori di cavalli devono diventare imprenditori se vogliono continuare a fare buoni cavalli - prosegue la dottoressa - l’assistenzialismo di un tempo è finito e ha creato solo immobilismo”.
I cavalli non si vendono ci dicono spesso gli allevatori che abbiamo visitato nei nostri viaggi, e il motivo è semplice: non c’è una rete commerciale. “Non abbiamo una rete commerciale che ci permette di vendere. Chi ha capito che il mercato va avanti anche senza di noi ha cambiato le cose e lavora in un altro modo, quelli che invece aspettano ancora che ci sia una politica di assistenza e di contributi, è fuori da ogni giro”. La situazione è destinata a peggiorare, la percentuale di chi copre le fattrici è scesa drasticamente del quaranta per cento. Mettiamo a disposizione le pagine de Le Stelle del Palio anche per dare spazio ad un confronto tra allevatori e appassionati, allenatori e organizzatori di palii e giostre per aprire una sorta di forum che saremo lieti di ospitare ad ogni uscita (scriveteci a focusmezzosangue@lestelledelpalio. com). •
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bimbumbam del menhir
Anglo Arabo Sardo. Femmina saura del 1997 da sato ostacoli. Figlia di EschiloII e Isolafà
Per informazione contattare 333 1286098 oppure scrivere a info@cavallidelmenhir.com
La bacheca dell’anglo arabo & co.
ZIGULì
Sella Italiano con libretto Unire. Plurivincitore in Cross country e salto ostacoli. 22 anni, castrone, baio.
Per informazione contattare Massimo Bencini 3332522449
[ Focus Mezzo Sangue | Ippodromo di Chilivani ] Zeffiro
Maschio baio nato nel 2009; madre: Zullina; Padre: Dahalamy.
Per informazione contattare Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Siena. Tel. 0577.595217- cell.3355836124
parpignol del menhir
Maschio baio del 2008. Anglo Arabo Sardo linea da corsa, figlio di Approach the Bench e Utinam del Menhir.
Foto di Salvatore Budroni
Per informazione contattare 333 1286098 oppure scrivere a info@cavallidelmenhir.com
PASSIDU
Anglo Arabo Sardo Maschio grigio nato nel 2008; figlio di Oscar Dey e Alyssa. In doma.
Per informazione contattare Matteo Falchi 338 1049347
femmina saura anglo-araba
del 2008 da Canapino e Dancer Mara.
Per informazione contattare Massimiliano Brilli 3338370700
Hipster
Castrone sauro del 2002, Anglo Arabo, ottimo cavallo da passeggiata, utilizzato per caccia alla Volpe, e treccking. Bravo, domato all’inglese.
Per informazione contattare Chiara Pascucci Pepi 348 6053998
Oppure invia i dati richiesti nel tagliando per email all’indirizzo: bacheca@lestelledelpalio.com
Da Sinistra: premiazione Odyseus, vincitore dell’edizione 2010 del Derby Sardo. Cadeddu, conosciuto come fantino ed attore in un “Medico in famiglia” saluta dalle gabbie. Prima curva del 53°Gran Premio Sardo
Derby Sardo e Gran Premio cronaca delle giornate di corse più attese della stagione di Salvatore Budroni - Speaker di Chilivani e giornalista | foto di Linda Frosini
I
l Derby Sardo ed il Gran Premio di galoppo, riservati agli Anglo Arabi di 3 anni qualificati a Fondo Arabo e a Fondo Inglese, non sono una semplice corsa, ma la “Corsa delle corse”. Le Classiche per eccellenza, il sogno di ogni allevatore, proprietario, allenatore o fantino, sognate da tanti ma raggiunte da pochi. L’edizione 2010 del Derby, che da 84 anni si disputa sul tracciato chilivanese, ha premiato per la prima volta l’allevamento di Antonio e Santino Canu. Ineluttabile il modo in cui il loro pupillo Odyseus ha centrato il bersaglio grosso, rifi-
lando 4,5 lunghezze alla favorita della corsa Ossidiana Bella, protagonista indiscussa della stagione che si è dovuta arrendere al finish devastante del figlio di Eros de Ozieri e Bandolera. Il cavallo, affidato in gestione per l’attività agonistica a Rino Luiu, in training presso le scuderie di Mario Migheli. In cabina di pilotaggio, il non più giovanissimo Angelo Godani, che ha 50 anni, coglie un ulteriore alloro e fatalità in sella ad un figlio di Eros de Ozieri che, sempre con lo stesso Jockey, trionfò nell’edizione numero 77 del 2003. •
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53° GRAN PREMIO SARDO
1 OCEANO BAIO (MS) M.b. Raffaello e Caramia
Steccato 10 Peso: kg 58 Fantino: Oppes G. Allenatore: Cottu A.
2 ODORICO (MS) M.s. Solitario e Camorisa
Steccato 7 Peso: kg 58 Fantino: Biagiotti M. Allenatore: Pinna A.
PER ANGLO ARABI DI 3 ANNI NATI ED ALLEVATI IN ITALIA CON PERCENTUALE DI SANGUE ARABO INFERIORE AL 50%. QUALIFICATI A FONDO INGLESE
3 OGIVA (MS) F.s. Tiglio De Ureco e Varli
Steccato 6 Peso: kg 56,5 Fantino: Sanna G. Allenatore: Carli L.
5 OLETTO DE FLORINAS (MS) M.b. 6 OLIMPICA DE SEDINI (MS) F.s. 7 OLINDA LUNA (MS) F.b. Slaney Squire e Giloba
Steccato 8 Peso: kg 58 Fantino: Fadda A. Allenatore: Fadda F.
Prospect of G e Flu de Sedini
Steccato 4 Peso: kg 56,5 Fantino: Maneddu M. Allenatore: Muroni G.
Approach The B e Baiettina
Steccato 15 Peso: kg 56,5 Fantino: Salis P. Allenatore: Cottu A.
4 OHI KOMO (MS) M.b.o Figliolo e Eicomo
Steccato 16 Peso: kg 58 Fantino: Fresu G. Allenatore: Canu S.
8 OLISSEO (MS) M.s. Approach The B e Romanella
Steccato 11 Peso: kg 58 Fantino: Serra JC. Allenatore: Pinna A.
53° GRAN PREMIO SARDO
9 OPPALA (MS) F.b. Approach The B e Curiosona
Steccato 13 Peso: kg 56,5 Fantino: Marcialis M. Allenatore: Cottu A.
13 ORO DI GALLURA (MS) M.s. Prospect of G e Ira Di Gallura
Steccato 5 Peso: kg 58 Fantino: Fumi E. Allenatore: Muroni S.J.
10 ORBITA (MS) F.s. Approach The B e Beverly Hill
Steccato 4 Peso: kg 56,5 Fantino: Gessa S. Allenatore: Pinna A.
14 ORSO ROSSO (MS) M.s. Taff’s Acre e Ciao Alcea
Steccato 14 Peso: kg 58 Fantino: Fadda M. Allenatore: Cherchi G.
PER ANGLO ARABI DI 3 ANNI NATI ED ALLEVATI IN ITALIA CON PERCENTUALE DI SANGUE ARABO INFERIORE AL 50%. QUALIFICATI A FONDO INGLESE
11 ORHAN (MS) F.b. Rio Napo e Uanessa
Steccato 1 Peso: kg 56,5 Fantino: Sanna Mario Allenatore: Muroni S. J.
15 OSCAR SAURO (MS) M.s. Fisich e Andalusea
Steccato 9 Peso: kg 58 Fantino: Migheli Ad. Allenatore: Oppes F.
12 ORIANA BONORVESA (MS) F.b. Approach The B e Didora
Steccato 12 Peso: kg 56,5 Fantino: Bianchina A. Allenatore: Masale R.
16 OTTO E MEZZO (MS) M.s. Prospect of G e Calum
Steccato 2 Peso: kg 56,5 Fantino: Basile S. Allenatore: Masale R.
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In alto: Odorico ritratto in una simpatica foto mentre guarda il pubblico dopo la vittoria Da sinistra: il team senese che “accompagna” Ogiva in terra di Sardegna, di fianco un momento della premiazione della vittoria del 53° Gran Premio Sardo disputato sabato 25 settembre 2010
53° Gran Premio Sardo
PER ANGLO ARABI DI 3 ANNI NATI ED ALLEVATI IN ITALIA CON PERCENTUALE DI SANGUE ARABO INFERIORE AL 50%. QUALIFICATI A FONDO INGLESE
Odorico vince a suon di campanella di Salvatore Budroni - Speaker di Chilivani e giornalista | foto di Linda Frosini
I
l 53° Gran Premio Sardo deciso a tavolino dai Commissari, che insindacabilmente stabiliscono il danneggiamento da parte di Ogiva nei confronti di Odorico negli ultimi 200 metri di gara. E’ quindi Odorico, da Solitario e Camorisa, ad iscrivere il suo nome nell’albo d’oro della competizione e regalare alla
scuderia di Antonio Efisio Pinna l’ennesimo prestigioso trofeo. La corsa non ha lasciato spazio a particolari tatticismi, in quanto Ogiva, decisa a offrire dimostrazione di superiorità assoluta, mena le danze fin dal primo metro di corsa, imponendo un ritmo insostenibile per tutti ad eccezione di Odorico. All’ingresso in retta, dove
sembrava che la battistrada dovesse pensare a controllare solo un ritorno dell’avversario, accade l’imponderabile. Un improvviso e repentino scarto della leader, disturba l’azione dell’inseguitore e ciò determina le conseguenze emesse dai giudici nell’immediato dopo gara. A distanza siderale dai primi 2 son giunti Ottoemezzo
e Orhan completando il quadro dei primi quattro. In entrambe le gare, a dimostrazione di quanto siano trainanti le corse che sanciscono i migliori soggetti di una generazione, la partecipazione di un pubblico d’altri tempi accorso da ogni angolo della regione ad affollare in ogni ordine di posto, tribune e parterre. •
Ippodromo “DON DEODATO MELONI” Chilivani-Ozieri L‘ippodromo di Chilivani fu inaugurato nel 1921 alla presenza del re d’Italia Vittorio Emanuele III. Le corse al galoppo e in ostacoli, furono occasione per testare i cavalli cosidetti “mezzosangue” e per selezionare i migliori riproduttori che hanno dato origine, nel tempo, alla razza del cavallo “anglo-arabosardo”, oggi riconosciuta dalla CIAA (Confederazione Internazionale dell’anglo arabo). Tali riunioni di corse fino al 1975, sono state riservate esclusivamente ai cavalli nati e allevati in Sardegna, di razza “mezzo sangue anglo arabi sardi” e, come già detto, hanno mantenuto sempre viva la passione dei sardi per il galoppo. L’ippodromo si è caratterizzato notevolmente per la promozione, la valorizzazione e la commercializzazione del cavallo anglo arabo da galoppo, e dal 1990 anche del puro sangue arabo, attraverso una continua selezione che ha migliorato
progressivamente la produzione, consentendole di assumere un’invidiabile leadership in Italia e di confrontarsi ad armi pari con i più titolati esponenti dell’allevamento francese. Allo stesso tempo l’ippodromo ha svolto la funzione di centro di allenamento fornendo partenti per l’ippodromo di Sassari e successivamente contribuendo in maniera determinante, attraverso il continuo rifornimento di cavalli partenti, allo sviluppo delle corse per gli anglo arabi ed arabi negli ippodromi di Grosseto, Corridonia, Napoli, Novi Ligure e Siena. In Sardegna si svolgono, fin dal 1921 il Derby Sardo (giunto quest’anno all’84a edizione) e dal 1958 il Gran Premio Sardo (quest’anno la 53a edizione) dell’anglo arabo, corse classiche di selezione rispettivamente riservate ai soggetti a fondo arabo e a fondo inglese. Dal 1987 si svolge nell’impianto il Meeting Internazionale del cavallo anglo-arabo ed arabo che quest’anno giunge
alla sua 24a edizione. Grazie a questi confronti i cavalli sardi hanno raggiunto un notevole livello qualitativo che ha consentito più volte, non solo di battere gli ospiti francesi, ma anche di andare a vincere importanti corse di selezione in Francia e in Spagna. Dal 1998 l’ippodromo di Chilivani è entrato a far parte della rete nazionale delle scommesse contribuendo notevolmente allo sviluppo delle puntate sui cavalli nati e allevati in Sardegna. Dalle statistiche risulta che tali corse sono particolarmente gradite agli scommettitori per il sempre vasto campo dei partenti, per l’incertezza del risultato e per la spettacolarità che si traducono spesso in quote altamente remunerative. L’ippodromo di Chilivani è inoltre un importante centro di allenamento che conta la presenza di circa 220 cavalli stanziali durante tutto l’anno. Viene anche utilizzato dai cavalli allenati nel circondario per i più importanti lavori in pista.
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[ Focus Mezzo Sangue | Prestazioni cavalli da Palio in ippodromo ] Prestazioni in ippodromo dei cavalli iscritti all’Albo 2010. Risultati fino a novembre 2010, troverete i risultati di dicembre nel prossimo numero! Segnalateci novità e risultati dei vostri Mezzo Sangue in ippodromo scrivendo a: focusmezzosangue@lestelledelpalio.com
Fargo Wells
3, 03/11/2010, GR, 2200, DISCENDENTE, Pesante, 52, € 816, 00, 12, Migheli A.D. 1, 20/08/2010, GR, 1600, DISCENDENTE, Buono, 52½, € 2.550,00, 1, Migheli A.D. 4, 07/07/2010, GR, 1750, ASCENDENTE, Buono, 66½, € 204, 00, 5, Biagiotti Marco 3, 17/03/2010, GR, 2200, DISCENDENTE, Buono, 56, € 612,00, 4, Migheli A.D. 1, 10/03/2010, GR, 2200, ASCENDENTE, M.Pesante, 62½, € 1.700,00, 4, Migheli A.D. 3, 24/11/2010, GR, 2200, VENDERE, M.Pesante, 53½, € 408,00, 11, Migheli Antonio Domenico
Mercenaria
9, 03/11/2010, GR, 2200, DISCENDENTE, Pesante, 50, 6, Mereu Simone 1, 13/10/2010, GR, 1600, VENDERE, L.Pesante, 54½, € 1.700,00, 3, Mereu Simone 2, 17/08/2010, CP, 1800, VENDERE, Buono, 55½, € 748,00, 5, Mereu Simone 6, 24/11/2010, GR, 2200, VENDERE, M.Pesante, 57½, 14, Mereu Simone
Magic Tiglio
1, 24/08/2010, CP, 1400, ASCENDENTE, Buono, 48, € 1.700,00, 7, Salis Pasquale 7, 26/02/2010, GR, 1600, ASCENDENTE, Morbido, 49, 2, Mereu Simone
Galeotto di Gallura
9, 15/06/2010, GR, 1600, VENDERE, L, Buono, 53, 6, Migheli A.D
Garcon de Sedini
4, 31/03/2010, GR, 1600, ASCENDENTE, Buono, 50, € 204, 00, 5, Marras F. S. 5, 10/03/2010, GR, 2200, ASCENDENTE, M.Pesante, 50, 2, Sanna Gavino
Mar dei Coralli
3, 24/08/2010, CP, 1400, ASCENDENTE, Buono, 57½, € 408,00, 5, Migheli A. D. 1, 10/08/2010, CP, 1800, ASCENDENTE, Buono, 52, € 1.700,00, 3, Migheli A. D 4, 29/07/2010, LI, 950, HANDICAP DI MINIMA, Pesante, 52, € 204, 00, 6, Migheli A. D 3, 17/07/2010, GR, 2200, ASCENDENTE, Buono, 52½, € 408,00, 7, Migheli A. D 3, 07/07/2010, GR, 1750, ASCENDENTE, Buono, 53, € 408,00, 8, Migheli A. D 9, 30/06/2010, GR, 2200, ASCENDENTE, Buono, 52½, , 5, Migheli A. D 1, 31/03/2010, GR, 1600, ASCENDENTE, Buono, 49, € 1.700, 00, 6, Mereu Simone
NESPOLINO
6, 13/03/2010, GR, 1750, CONDIZIONATA, L.Pesante, 56, 6, Migheli Antonio Domenico 12, 17/08/2009, CH, 1600, CONDIZIONATA, Buono, 54½, 6, Manueddu Mauro
NUORESA SO’
8, 13/10/2010, GR, 1600, VENDERE, Pesante, 56, 5, Sanna Gavino 3, 18/08/2010, GR, 1750, ASCENDENTE, Buono, 54, € 408,00, 10, Sanna Gavino 2, 29/07/2010, LI, 1950, HANDICAP DI MINIMA, Pesante, 53½, € 748, 00, 3, Sanna Gavino 2, 07/07/2010, GR, 1750, ASCENDENTE, Buono, 50½, € 748,00, 1, Polli Antonio 3, 31/03/2010, GR, 1600, ASCENDENTE, Buono, 52, € 408,00, 10, Sanna Gavino 5, 26/02/2010, GR, 2200, VENDERE, Morbido, 54½, 10, Russo Guido 4, 05/02/2010, GR, 2200, ASCENDENTE, Morbido, 54½, € 204,00, 3, Russo Guido
Miguel
10, 10/11/2010, GR, 1600, CONDIZIONATA, Pesante, 55, 6, Sulas Salvatore RT, 03/11/2010, GR, 2200, DISCENDENTE, Pesante, 50,13, Sanna Mirko 10, 20/10/2010, GR, 1750, CONDIZIONATA, Morbido, 55, 4, Monteriso Marco 4, 25/08/2010, GR, 2200, ASCENDENTE, Buono, 54½, € 204,00, 1, Fumi Erik RT, 30/06/2010, GR, 2200, ASCENDENTE, Buono, 55, , 4, Sulas Salvatore 2, 10/03/2010, GR, 2200, ASCENDENTE, M.Pesante, 58, € 748,00, 3, Temperini Giacomo 4, 26/02/2010, GR, 1600, ASCENDENTE, Morbido, 57, € 204,00, 3, Sulas Salvatore 7, 24/11/2010, GR, 2200, VENDERE, M.Pesante, 56, 1, Russo Guido
2, 18/08/2010, GR, 1750, ASCENDENTE, Buono, 57, € 748,00, 9, Biagiotti Marco 5, 13/03/2010, GR, 1750, ASCENDENTE, L.Pesante, 61, 7, Temperini Giacomo 8, 26/02/2010, GR, 1600, ASCENDENTE, Morbido, 62, , 9, Temperini Giacomo 1, 05/02/2010, GR, 1600, VENDERE, Morbido, 56, € 1.700,00, 4, Temperini Giacomo
Missisippi
4, 28/10/2010, SS, 1500, CONDIZIONATA, Morbido, 56½, 2, Biagiotti Marco 8, 30/09/2010, CH, 2400, CONDIZIONATA, Buono, 56½, , 3, Bianchina Alberto
Misteriosu
3, 03/03/2010, GR, 1000, VENDERE, Morbido, 56, € 408,00, 8, Fumi Erik
NICOLAS DE P.ULPU
9, 13/08/2010, SS, 2000, CONDIZIONATA, Buono, 57,10, Fadda Manuel,
Come si leggono le prestazioni in alto: ordine di arrivo, data corsa, piazza, metri, tipo corsa, terreno, peso, premio vinto, numero steccato, fantino Mister Booster al palo di arrivo
BORSAIOLA DA CLODIA
3, 10/11/2010, GR, 1600, CONDIZIONATA, Pesante, 55, € 1.326,00, 13, Biagiotti Marco 7, 03/11/2010, GR, 2200, DISCENDENTE, Pesante, 53½, , 5, Sulas Salvatore 7, 20/10/2010, GR, 1750, CONDIZIONATA, Morbido, 55, 9, Biagiotti Marco 4, 22/05/2010, CO, 1750, HANDICAP, Sabbia, 53½, € 1.020,00, 6, Ercegovic G. 1, 10/03/2010, GR, 1600, DISCENDENTE, M.Pesante, 51, € 3.400,00, 10, Ercegovic G. 1, 26/02/2010, GR, 1600, ASCENDENTE, Morbido, 57, € 1.700,00, 4, Biagiotti Marco 3, 05/02/2010, GR, 1600, VENDERE, Morbido, 52, € 408,00, 3, Sanna Gavino 1, 24/11/2010, GR, 2200, VENDERE, M.Pesante,57½, € 1.700,00, 9, Sulas Salvatore
Mississippi
NANBO KING
11, 30/10/2010, GR, 1750, ASCENDENTE, Buono, 58½, 2, Sulas Salvatore 4, 20/08/2010, GR, 1600, DISCENDENTE, Buono, 50, € 306,00, 7, Polli Antonio 4, 03/08/2010, CP, 1400, VENDERE, Buono, 61, € 204,00, 6, Barontini Riccardo 3, 24/07/2010, GR, 1600, ASCENDENTE, Buono, 58, € 408, 00, 6, Sulas Salvatore 1, 07/07/2010, GR, 1750, ASCENDENTE, Buono, 54, € 1.700, 00, 7, Sulas Salvatore 3, 09/06/2010, GR, 1750, ASCENDENTE, Buono, 53½, € 408, 00, 9, Sulas Salvatore 3, 13/03/2010, GR, 1750, ASCENDENTE, L.Pesante, 55½, € 408, 00, 2, Sulas Salvatore 2, 03/03/2010, GR, 1000, VENDERE, Morbido, 57, € 748, 00, 1, Sulas Salvatore 2, 12/02/2010, GR, 1750, ASCENDENTE, M.Pesante, 54, € 748, 00, 9, Sulas Salvatore 5, 05/02/2010, GR, 1600, VENDERE, Morbido, 57, 8, Marcelli Germano
Lybeccyo
[ 27 Agosto 2010 ]
CAVALLI SENESI E SARDI SI SONO SFIDATI SULLA PISTA MAREMMANA Mister Booster e Oppala trionfano nelle classiche di fine estate dell’ippodromo del Casalone (Gr). Questa volta senesi e sardi si sono divisi al 50% il podio. Mister Booster, vincitore del premio riservato ai 4 anni ed oltre, porta i colori della scuderia del senese di Simone Berni. Oppala invece è la femmina di Giovanni Solinas che si è aggiudicata il premio per i 3 anni.
L’Artista, durante il Premio Sella Italiano a Grosseto il 27 Agosto. Nel 2010 era tra i cavalli ammessi all’”albo cavalli da Palio”
L’ARTISTA
1, 10/11/2010, GR, 1600, CONDIZIONATA, Pesante, 56½, € 5.525, 00, 3, Basile Salvatore 2, 03/11/2010, GR, 2200, DISCENDENTE, Pesante, 63½, € 1.496,00, 3, Basile Salvatore 3, 27/08/2010, GR, 1750, DISCENDENTE, Buono, 57½, € 2.040,00, 5, Depau Angelo 2, 15/07/2010, NA, 2000, HANDICAP, Buono, 60½, € 3.366,00, 5, Basile Salvatore 1, 22/06/2010, GR, 1750, CONDIZIONATA, Buono, 55, € 5.100, 00, 5, Basile Salvatore 6, 22/05/2010, CO, 1750, HANDICAP, Sabbia, 62, , 3, Russo Guido 2, 14/04/2010, GR, 1750, CONDIZIONATA, Buono, 59, € 1.496,00, 2, Basile Salvatore 2, 17/03/2010, GR, 2200, DISCENDENTE, Buono, 62½, € 1.122,00, 6, Basile Salvatore 2, 10/03/2010, GR, 1600, DISCENDENTE, M.Pesante, 60, € 1.496,00, 6, Basile Salvatore 3, 19/02/2010, GR, 1750, CONDIZIONATA, M.Pesante, 57, € 612,00, 8, Basile Salvatore 1, 12/02/2010, GR, 1750, VENDERE, M.Pesante, 56, € 1.700,00, 7, Basile Salvatore
NOVANTA
1, 30/06/2010, GR, 2200, ASCENDENTE, Buono, 60, € 1.700,00, 7, Biagiotti Marco 6, 17/03/2010, GR, 2200, DISCENDENTE, Buono, 54½,5, Biagiotti Marco 4, 10/03/2010, GR, 1600, DISCENDENTE, M.Pesante, 51½, € 408,00, 8, Polli Antonio 1, 26/02/2010, GR, 2200, VENDERE, Morbido, 56, € 1.700,00, 8, Biagiotti Marco 4, 05/02/2010, GR, 1600, VENDERE, Morbido, 58, € 204,00, 10, Biagiotti Marco
2, 20/10/2010, GR, 1750, CONDIZIONATA, Morbido, 53½, € 1.870,00, 6, Sulas Salvatore 6, 27/08/2010, GR, 1750, DISCENDENTE, Buono, 54, , 12, Monteriso Marco 1, 15/07/2010, NA, 2000, HANDICAP, Buono, 53, € 7.650,00, 7, Sulas Salvatore 3, 22/06/2010, GR, 1750, CONDIZIONATA, Buono, 53½, € 1.224,00, 12, Sulas Salvatore 2, 31/03/2010, GR, 1600, ASCENDENTE, Buono, 70, € 748,00, 1, Marcelli Germano 4, 17/03/2010, GR, 2200, DISCENDENTE, Buono, 59, € 306,00, 9, Marcelli Germano 9, 13/03/2010, GR, 1750, ASCENDENTE, L.Pesante, 68½, 4, Marcelli Germano 2, 26/02/2010, GR, 2200, VENDERE, Morbido, 54½, € 748,00, 2, Marcelli Germano Borsaiola da Clodia, durante il Premio Sella Italiano a Grosseto il 27 Agosto. Ha partecipato alle prove di notte del Palio del 2 luglio 2010
NIBBIO BAIO
10, 15/06/2010, GR, 1600, VENDERE, Buono, 56, 4, Muzzi Alessandro
NO MI TOCCHESE
4, 24/08/2010, CP, 1400, ASCENDENTE, Buono, 64½, € 204, 00, 3, Sanna Gavino 6, 18/08/2010, GR, 1750, ASCENDENTE, Buono, 62, , 6, Di Stasio Cristiano 5, 10/08/2010, CP, 1800, ASCENDENTE, Buono, 67, 5, Barontini Riccardo 2, 13/03/2010, GR, 1750, CONDIZIONATA, L.Pesante, 56, €1.122,00, 5, Fumi Erik
NURAGHE
10, 13/10/2010, GR, 1600, VENDERE, Pesante, 56, 11, Salis Pasquale
NOTTAMBULO
12, 30/10/2010, GR, 1750, ASCENDENTE, Buono, 47, 6, Sanna Gavino 12, 13/10/2010, GR, 1600, VENDERE, L.Pesante, 56, 7, Sulas Salvatore
Corsa SELLA ITALIANO del 27/08/2010 GR Terreno Buono Tempo Bello 1750 € 22.000, 00 per cavalli di 4 anni ed oltre Ordine Arrivo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
Nome Cavallo MISTER BOOSTER -MS NANNI NARCISO -MSL’ARTISTA -MSLYMBARA -MSBOSILVIA DA CLODIA BORSAIOLADACLODIA NURCIA -MSNOGALES -MSNORUEGINO -MSISPANICO SAURO-MSMANNA DE OZIERI-MS NATHAN DEY -MSIL CURATO -MS-
Peso 51½ 60 57½ 56½ 47½ 54 53 56½ 57 54 52½ 47½ 52
Fantino Mereu Simone Fresu Gianni Depau Angelo Sanna Gavino Sanna Mario Monteriso Marco Gessa Sandro Fadda Antonio Manueddu Mauro Biagiotti Marco Migheli A. D. Salis Pasquale Santangelo C.
Corsa DELL’ANGLO ARABO del 27/08/2010 GR Terreno Buono Tempo Bello 1750 € 22.000,00 TRIO per cavalli di 3 anni Ordine Arrivo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 PA
Nome Cavallo OPPALA -MSODORICO -MSOTTO E MEZZO -MSOCEANO BAIO -MSORA BASTA -MSOHI KOMO-MSORZATA -MSOSSIDIANA BELLA-MS ORLADU -MSORIANA BONORVESA
Mortimer (nato nel 2005 da Approach the Bench e Quirite II), lui è stato uno dei dieci fortunati protagonisti del Palio di Agosto 2010, ed ha egregiamente figurato nonostante la sua inesperienza. Ora dopo un salutare bagno di fango... si diverte insieme ad un compagno e regala alle stelle del Palio uno splendido show, come se sapesse che eravamo lì a fotografarlo...si pavoneggia e si mette in posa come un vero barbero di Piazza
Peso 47½ 52 59½ 61½ 58½ 59 59½ 58 52 47
Fantino Salis Pasquale Gessa Sandro Sanna Gavino Fadda Antonio Monteriso Marco Fresu Gianni Biagiotti Marco Manueddu Mauro Migheli A. Domenico Biagiotti Marco
Il riposo del cavallo da Palio PRATO Sì, MA CON ESTREMA CURA E CONTROLLO QUOTIDIANO di Daniela Chioccioli - Comunicazione etologica | foto di Linda Frosini
è
un luogo comune, a dire il vero uno dei tanti, pensare che molti problemi sia fisici che comportamentali si possano risolvere con un paio di mesi di prato? Spesso sicuramente c’è del vero ma perché alcune volte il campo dei miracoli non fa il miracolo? Certamente l’amico che sa tutto vi ha dato questo consiglio: buttalo al prato.. magari d’inverno quando la stagione degli impegni rallenta, il risultato è spesso deludente, cavalli smagriti o obesi, zoccoli rovinati, insomma avevamo un atleta in buona forma e ci ritroviamo ad iniziare tutto da capo. Veramente tutto da capo e non solo dal punto di vista fisico, anche certi atteggiamenti che magari con il lavoro quotidiano erano spariti, riaffiorano creando i giusti presupposti per degli incidenti, infatti non è raro che alla ripresa del lavoro i cavalli si facciano male in maniera seria. Ovviamente ancora peggio se il nostro amico cavallo si era guadagnato il prato proprio per la sua fama di essere un tipo allegro, in questo caso difficilmen-
te il prato diventa un tocca sana. Certo un periodo di riposo dopo una condizione di stress (sia fisico che mentale) funziona, ma solo se è gestito
Borsaiola da Clodia, nata nel 2006, figlia di Bombolino e Gilda (XXVIII). Un momento di relax, ma senza perdere l’allenamento, infatti l’abbiamo vista in splendida forma alla riunione autunnale di Grosseto. Borsaiola ha partecipato alle prove di notte del Palio di Luglio 2010
in maniera corretta, insomma non deve essere un parcheggio. È importante programmare un lavoro leggero, magari alla corda e con una certa regolarità, inserendo delle uscite in campagna solo al passo ed in compagnia di altri cavalli, per alcuni soggetti è più che sufficiente anche un’uscita a piedi. Fondamentale è inoltre trovare un amico fidato con cui divedere il prato, socializzare è un grande stimolo che spesso rafforza e migliora il carattere dei cavalli, rendendoli più rispettosi e tranquilli proprio perché il confronto con gli altri individui della propria specie smorza tensioni e aggressività e questo aspetto non è mai da trascurare. Questo periodo può essere inoltre utile per risolvere i problemi che spesso trascuriamo come salire e scendere dal camion, il cavallo è sicuramente più disponibile se cerchiamo di affrontare i problemi con calma e senza la fretta della quotidianità o della prestazione sportiva. Quindi è vero che il prato può essere un toccasana ma solo se è il cavallo a prendersi un periodo di riposo, per noi
spesso è un lavoro in più ma può comunque essere ricco di soddisfazioni e di successi, anche se non sportivi ma mirati a creare una relazione di collaborazione. Direi che ricette universali non esistono, ma vale sempre la regola del vecchio buon senso. • Lardò, nato nel 2004 da Approach the Bench e Carmenna, passa le sue ferie al Centro Ippico Il Cannuccio, dove Massimo Bencini, il titolare, lo accudisce con cura. Lardò ha completato dignitosamente la stagione 2010 di addestramento al Palio
42 Le Stelle del Palio
Le Stelle del Palio 43 Il fantino del Palio deve avere la potenza di un duecentometrista, il cuore di un ciclista scalatore, la postura di un ginnasta, la mente di un golfista
di Ilaria Balocchi - Personal Trainer foto di Linda Frosini
I
l fantino deve essere un atleta. Mentalmente forte, fisicamente superiore. Il fantino deve avere caratteristiche che gli permettono di ottimizzare ogni sua performance e quella del suo cavallo. E se invece fosse causa di intralcio per il cavallo? Motivo di sconfitta o peggio vittima di un infortunio? I cavalli non sbagliano e se accade pensiamo ad una preparazione atletica non adeguata a quell’appuntamento, la stessa identica cosa va fatta pensando ad un fantino, il nostro atleta. Perché non è stato performante in quell’occasione tanto importante, con quel cavallo tanto forte? Possiamo partire da qui per programmare una corretta preparazione atletica: da quello che non ha funzionato. Non esiste preparazione se prima non si è lavorato alla soluzione di problemi fisici e psichici. Se al termine della stagione di corse fa male la schiena, il collo, una spalla, vengono spesso cram-
La preparazione
atletica del fantino Come evitare infortuni e dolori pi all’inguine, è obbligatorio un periodo di riposo (cavalli al paddock, fantini al mare o in montagna), poi pensare a come prepararsi per l’anno a venire. Istintivamente verrebbe da fare quello che fanno i più, ore e ore di cavallo a pelo, un giorno dopo l’altro. Ma questa è tecnica, non preparazione. Il gesto atletico che ricopia la performance è l’ultimo aspetto da curare nella preparazione, per due motivi: l’intensità e l’usura. L’intensità è racchiusa nel gesto atletico, che corrisponde poi al massimo sforzo che si esprime durante la performance dunque impossibile da mantenere per lunghi periodi (tanto intenso è lo
sforzo, tanto breve è nel tempo la capacità del fantino-cavallo di mantenerne l’intensità durante la performance). L’usura. I cavalli che corrono, quanto tempo al giorno vengono allenati? Un’ora? Due ore? Un’uscita o due? Non si osa fare di più perché andrebbero incontro ad un’usura debilitante in breve tempo, e invece che cavalli ‘performanti’ avremmo cavalli muscolati e allenati con articolazioni compromesse. Per l’uomo vale la stessa regola, diversificando l’allenamento l’atleta-fantino può fare anche due sedute di preparazione quotidiana, ma è comunque soggetto all’usura della struttura muscolo-sche-
letrica come tutti i mammiferi: una volta infortunato con notevole difficoltà torna a posto. Le caratteristiche che deve sviluppare un fantino professionista sono fisiche: tonicità, flessibilità, bilanciamento (muscoli posturali, agonisti e antagonisti) e psico-motorie: prontezza, reattività. La preparazione atletica deve essere programmata dividendo la stagione in off season e on season, ma prima, come ho già scritto, devono essere trattati eventuali problemi fisici, ignorarli porterebbe solo a far diventare un problema, una zavorra pesantissima; la preparazione avrebbe una progressione discontinua e andrebbe a minare anziché a incrementare le capacità del fantino. Il periodo fuori dalla stagione di corse si deve concentrare in primis al miglioramento della capacità cardiovascolare e respiratoria. E’ la base della preparazione di tutte le discipline sportive ed anche l’aspetto più semplice da ottimizzare e mantenere allenato. Un metabolismo aerobico eccellente porterà il nostro fantino ad avere polmoni da nuotatore e cuore da ciclista. In un secondo tempo devono essere trattati l’incremento della forza e della flessibilità. Parlo della forza resistente di un fondista che supera agilmente l’insorgere della fatica, della forza esplosiva di un velocista con muscoli reattivi e pronti a qualsiasi situazione. Al fantino del palio serve la flessibilità di un ginnasta perché il suo corpo sia capace di diventare tutt’uno con quello del cavallo. A ridosso della stagione di corse, si lavora sulla tecnica diminuendo progressivamente il tempo dedicato agli altri aspetti, aumentando le sedute fino ad arrivare ad un massimo di due o tre richiami alla settimana. Le sedute di allenamento fuori dalla stagione agonistica possono essere anche due al giorno, diversificate (per esempio la mattina seduta di aerobica, la sera potenziamento) con un giorno almeno di riposo dedicato alla flessibilità. Una volta dentro la stagione agonistica il fantino deve assolutamente mantenere la muscolatura per postura e flessibilità, e fare dei richiami di forza. Chi vuole evitare ulcere da abuso di farmaci antiinfiammatori e magari guadagnarsi una lunga e felice carriera agonistica, deve entrare nell’ordine di idee di avere la potenza di un duecentometrista, il cuore di uno ciclista scalatore, la postura di un ginnasta, la mente di un golfista (non c’è cosa più inutile di un
fisico forte in una mente debole). Ma entriamo nel vivo della ‘nostra’ discussione. Abbiamo detto che il primo aspetto, la base su cui poi sviluppare la preparazione, è quella aerobica - anche se la performance di una corsa a pelo è di tipo prevalentemente anaerobico – ma cuore, polmoni e muscoli devono funzionare al meglio per poter passare allo step successivo. L’ aerobica si può fare correndo, in bici, sullo step a casa, in palestra, e in piscina, basta avere un cardiofrequenzimetro e dei parametri cardiaci di riferimento. Durante la fase off season, tre-quattro sessioni alla settimana di quaranta minu-
ti ciascuna sono sufficienti, nel periodo agonistico bastano due richiami a settimana. Le sessioni di forza e flessibilità off season dovrebbero essere tre-quattro volte a settimana; due richiami a settimana on season. La parte posturale andrebbe curata tutta la stagione almeno due volte alla settimana. Ho introdotto la ‘postura’ come aspetto da curare assolutamente, perché il fantino che monta a pelo più di tutti sottopone il suo apparato muscolo-scheletrico ad un lento, ma inesorabile logorio. Sul cavallo a pelo si subiscono continue sollecitazioni della colonna vertebrale e delle spalle. La postura di chi monta a
STRECHING CERVICALE
Montare a pelo, senza una muscolatura posturale forte, porta nel tempo ad un solo epilogo: dolore muscolare cronico
STRECHING SCHIENA
Jonatan Bartoletti detto Scompiglio in allenamento
STRECHING GAMBE
L’incrmento di forza e flessibilità si possono fare sia a casa che in palestra, ci sono esercizi specifici a corpo libero e con gli attrezzi. La forza resistente si allena con sessioni di circa 40-50 minuti, con alte ripetizioni mantenendo una bassa intensità. Potenziamento muscolare e reattività si allenano contemporaneamente. Le sedute non devono superare i 30-40 minuti, le ripetizioni sono basse, l’intensità massima possibile, gli esercizi multi articolari, così da allenare anche le capacità neuromuscolari.
pelo è bacino anteroposto, esattamente il contrario di quella naturale o auspicabile (avete presenti i ciclisti?), deltoidi (spalle) intraruotati ( vedi boxeur), femorali, ischi crurali e psoas in accorciamento (nel tempo portano alla ruotazione della bassa schiena e del bacino). Questi sono solo alcuni degli aspetti che pongono fine precocemente alla carriera del fantino. Sia nello stretching che nella ginnastica posturale ci sono esercizi che migliorano la forza di ‘tenuta’ della cinghia addominale e della schiena, la parte
“Non essendoci un protocollo di preparazione specifica per il fantino, in questo contesto ho voluto dare qualche spunto di riflessione ai fantini professionisti, una sorta di scommessa per coloro che ancora non lo hanno fatto, perché provino a cimentarsi in un percorso di preparazione fatto con criterio e continuità, come se si trattasse di allenare un cavallo atleta. •
Il fantino deve essere un atleta. Mentalmente forte, fisicamente superiore
del nostro corpo preposta a mantenere la ‘posizione’ in qualsiasi situazione di movimento ci troviamo, montare a pelo, in corsa compresa. Questo è un aspetto forse noioso da allenare, ma a mio avviso più rilevante di altri, tenuto conto della differenza che c’è tra la postura che si tiene a cavallo e quella auspicabile. Montare a pelo, senza una muscolatura posturale forte, porta nel tempo ad un solo epilogo: dolore muscolare cronico.
s e c c co te lta re on m è e lt lt lc le o an o er ot ? co i, ua no nz do sci rd i( Ist ltro ale p nosce ali v fon oi la i, bu ? Am . 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i s e l s n e f ll e r f i, o co asci ca rari i so e, a s c’è i come vi f ), qu scur lasci allo? dive attro : non succ vien ogna front n si do c el ve tine n be tica loro to po arie prop lte st part ma o a a ser lcune orie cava iraco a ser e stor loro g n e d n n r u n .L r g a , he nch che tro: No tri… e tra cora l cav pe e qu ha nte non i bis a in ; no rden sta d mat rio u a fa elle uan rdin o il . Mo o da ano) scon a un sì, a cate un re m a un olt delle oi i p nizia celte l c a ve é ( o , d , e e m e n l t M a r e l i l t a c ? o s r c c o q a a i m i o o i i n e e p i o s n s e o t o a i a h f . l e n d p l r c r o s n c a o n m a r i l i m o s r h l ie ro nt oll ie ro Palio 45 ir ca gg is oStelle er al li d a le on o c ce tr le ro e e cc o isp te ia ol m e e s si m an pi du nic i a rta de 44 Le Stelle del Palio on perc ari gh Le sì p inar t r le lodel cav i elen il pe mo a o in g nno g e, l’u , altr mpo illu aio c ifett mpli dom cam e e la ul ca e cos o la r i tut bra p re; e ontr rio (p oti s tto. P abbi Lasc parir ri ca o vi e izian ime sì pri cono o vi e bie e contr n s n n , i e d u e l g l d le l B c b d s v s n lt g e a te ra rs a ia e. p p n a l lo n o ri ra ri in m on co ir ei se a b traor di Molt lo de ibi ttere ti ma eno. t bu nza o so pass ci so lito h uo d n gir e si vi fa uello abile ano uest re d balza sale edere e do llena te se fa fer osì il terin e e le sogg nelle scelt ssa a o in rieta orie e le u a be si rie rieta lle ga così i m e s i s a l i e . r a l n , t i i d l a e a s c t Q r n o) e a o n ti in p n q p te o c m ser ecc ntro ing il ca gi, d ltre m sul an e do a no insis trov olto testa di so e, a e c’è : co Non …), ascu lasc allo? ivent attro : no suc n vie gna n fro on si ndo del v atti n be atica e lor to p rie so l pro olte s par no) m ari c l pro ica n endo e r a o e n i t i i e c m ind pr te, a moci es eel a u gabb sì il è p con che no m enza (che anch io ch altro giro? altri o e tr ncora l cav er d le qu e ha ente a no i biso ista i on; n erde osta le m rio u a a f dell quan dina nto i c. M o da stra in r nto i a fat perd o r i c i n u o r n sa i , q ssim tuna tria le elle o co pa attin nd dolo pare accia nti s valli enca egg o ad o in o gli unic tri a rta i re, p con to ch licem and ion la l ami se p risp tutte prop entr rollo (per raor . Pro ie ec sciam arire solo Pro tra ose e o o p i l l i r n l . p t d p t e m o t ; e n l a a le m i ca va iraco ungh o fo once o v tica n rden il m rdan anto ci pi i tale ni ca vi el lo il siam ci son hann ire, l’ o , a ompo llude Baio dife semp a do cam ane sul c le c po la narsi bra rare con ario oti s getto gabb e.La app inari getto re; e e le c s i e a s . r c d . n l c c i d e a o il e ta sa ir c g d lz g d st re do in le as a po tte em er a o le er o ei so le nt o ra elt ua ile ile do land un are m ie di ne so rie e rie a a f se p to si tu n , fic sse g ’altro alzan qua di bu stenz vino to , p test solit suo è in g e si i fate quell urab cian ?Que re d ro ba on sa cede iene a al nte s i fa f così veter e e le el so a nel ro sc o pos traor el so a fer cced p f o n i r r f a u o , asc ua nar as allo enta att : n suc n v sogn fro on s ndo del ttin un b atic e lo ant ti s un b si f e su m o a a se , alc tego pr entr le co ì d tere tri d ro b lcio: eno insi tro mol enza e di he, a e c’ : com on v l m o pa da ) l i i q s r l , e i u o o a a r i e r ; t e l n f n l p n c e e d sì o o pi on no i b a i m o ha nt o qu in N tri… e t ch tro al att el av div e q he ; n rd sta ma io or a ca on en io i s (ch nc ac (pe na al nto rrar eder nsì riesc nca u o co due olt stia gia re o e o elt ostro mici, le qu del do è olo c are c ccian alent alli ca a ggio d al giro? li al nico i anc ta il c per on l o che ceme anda pion list mion e pe ispo te le ropr ntra ollo d (per e e le ropr on; n icem r i m e b c g o e f e l P i c le o an i ar p la ca v a li d ia i t av len pe o a n on do tt io e in m pl os a r ut m tr e, ltr or ap ;e oc o g ’u e a to ch enea o ave l ap ma i cas vi e inizi ultim to. si fa te su v rin ni bis t r e ) e il uoni lore mon . il m rdan canto e ci p uant oni c vi e lo il siam no i ann ire, l ro , a omp luder Bai dife semp ta do ei ca ane e sul e le c po l arsi t mbr rrare l con rinar matt mbr l cam sem e r e t n s s no n ra tario orie e le gg non men o as i so o h o d i ete u no e ve pio u za b l co nel ile. gua ro i si c ue per g bra e fa a l lo bile no ues e d alz sale der e do len e se e q n n s a e s s i o l f ì l g b l q r a : o s e e s t t e t i t a o e e e e ; i c n i l m r c u s u t m s lz b lt io h li d e e n en n ,p ia in di e ar a o su rie Q ra n al ront si fa o co el v utte ront sal asci ei be ion plic ile é e d na s ne se ioè c ta ei ca ire e sol prop olte da pa ch hiat ì diffi eress ri d’a ro ba l calc ieno insist trovi olto testa di so e, a e c’è com vi fa …), q ascu lasc llo? ivent attro : no succ n vie gna t d l s f n b d n f r n m i i m o o u o n a a a u t h a c d o i e s occ cos int alt att de è p M p e n o in a e p rs in u e m no va d a h st ra te tr ri ch o: so or on n ges perc ri da pers ella ris tare rio sul c ano s ap dinar to il ecc. iamo n n lta stro ici, e qu ndo do lo co re ch iano senz li (ch a an gio c altr o? N li alt ico e anco il ca per le q che h men nda n ni bi lista ion; perd rispo llena lista ha : i anc p i a , a u l o u n a n e c r r e n l c le o a d e e n g ci ss c a , a g e sce vo am e l mo i a o r o r e m a ti a ce o ma ttere mag Cert a , q po strao o. Pr abbi e.Las a p n sa a las op r div mo and nto p piac alen cava i elen il pe mo a in gi nno , l’un , altr port dere io co ifetto mpli dom mpi e e l ul ca e cos po la ogna e e l to ch , alt o r a e il oni ore l . d l o n b e n i o g t u er bu n doti gett lle sa l cara , dati eno prim m : n ncor elt ne , pe ol ta n ile.. uard o ca ne ci nti t uoni za v solo assia ono to ha dire giro i com e illu lo Ba ile d o se esta ei ca alzan ale s ere l e do i bis lzan difet giro a e c e o c s d i u s l e m a i g i a e l l e a s a l e d t a o c r i g n n b i s i s n b n v der r q e le el so ica n loro va indi preg ltre i sull nte he h ltri a rav valli che occh diffi esse d’alt balza o: qu o di sisten ovino to , p ta ci i sol a su ’è in me vi fa , que cura ascia o?Qu tare ttro b non ucced n vie pion tro b abile c’è i e o a o c p u n e a r c a i ( b f c u , n ) le l at s n a : e a ill co n o sì e, e c ol o tr er es as ci en ri n ca am at ur ed in all so en in fetto iro , , u li , q issim nate iamo rio atti o un a a f o del nd fate a ni mes ate u lta co o int i, alt uattr l cal è pi con che no m nza t i (ch anch io ch ltro: ? No ltri… o e tr cora l cav r div le qu e ha ente da n dei c le qu trasc io ch a a a t g i o m ri r u h in m ll i tr d a iro i lis n q ll n ic m D g re an an e ia ch em gg de do i a ic n se e lo str ce rim irac lung fort cent pe ca do on v ter tte le prop e; en ntro la bile c’è i p e a ? A llo . na s il vo i am e e le ndo mon ando to pa piacc lenti i cava elen il peg o ad in g no gl l’un altri porta re, io co fetto plic dom ntar io co nico il pe ì n o v m e t o r o u n N l e di e ra e ns es o il u re , a n on or d lo ce n de Ba di am o de rsi t mbra ferra sì il c o m vi em ta ’u ive ta re, an ci be a far erie ne so ie e c an ascu io ch Qu giro? z a l a a t ? ma mbra vede e bu il col nel m ile.. guar tro c ane anti i buo nza o sol passi ci son ito ha o di giro si co e illu ello bile no s Ques er d ello B ire, l no so e o s r a s o g tr c u u t a i l p l e e li n ) m cono una , alcu tego e a u d , ia in ? d po allen nte s si fa do c e u lz a all o in o b co e l peg s o v r i t n r ì n s intr aval o che hiat ì diffi eress ri d’a o ba io: q ieno nsist trovi olto testa di so e, a s c’è com vi fa ), q ascur lasc vallo ere, ), q suo trov n a a n s n o a a i s a i e c r o at n a lc so i t s : h i… tr n d a te e p str si rie lenc o co due tr e cc lc lt m ic i… a a he ss he ra qu , l’un solo o l isog a in f on; n perd a i a ci e p t e e r n cia uon me un o lta co tro in ici, a quat el ca do è o con re ch ano senz i (ch a anc gio c altro ? No li altr co e anco a il c e illu i altr che, re c a r l i o b e e i i c o t a r po test on o dir ovin e d ioni la lis cam cose pa rari rio v inizi ultim i, b ? Am ate sce l vos i am e le do d mon ndol o pa iacci enti avall lenc peg o ad giro no g l’uni ltri port i fat o gl a an to pa c m n p a n o e r a l p o e a i z u a llo . D na e i on t e i l a v nn enc an n t t n e on . il e p tal i c vi e o il am n ic a u r Ba e, a s che a c o i han re, o , com n n v i cam ane ale su dere ssa olo i prie stori rte le i rda an ci l l lor . n i u o e s ti se o o o l n p o s z cav acell bra vede i e b il co nel m ficile gua ltro c zane uant buo nza o so pass i son lito uo di n gir e si ? No lito h vi e altro e l m e s a h e r n r e o ce d a al nto narie o il p Molt da p : c i tale qu a anc to pa m sem intra vall che iata ì dif resse d’a bal o: q o di siste rovin lto , sta c di so , a s c’è i com giro i so nza ri d’ nd tare ro b : non e suc a o , a l r ) u i . t t o a t o lt c t n m q n tt d n ca so e e on e in in e d ste lt en ro te nc os o: lci te … he tri ch do dive qua e ha men er raor Pron ie ec ciam d a qua tri i ele ro ca o n sciat uoni mes n oc lta c ro in ci, al uatt el ca è pi con e che no m nza li (ch anc io ch altr sono i (ch insi ici, a p l a a ( h d s . t a e t : e r t c a s o s o e a o n i la , b Am e u sce ost mi le q l a o o bb gli za v d’al ue , pe con l etto mplic o d ond ndolo o par iacci nti s cava lenc pegg o ad ta ci avall o con ni am t na il v i a am calci ari doti ggett le ga lte.L o ani o? i d e o Q a n v s i e n f i ? l n m n e e l s t r e i e i r l e o e o l o o tr ll u re n o i te a es n ic e i p al l m da ia .D on ni uo ic all llude Bai ile d ano s ete e e l bel s a ne ro sc ha insis ci, al , p o de on cava ello bra eder e bu l colo nel m ile.. i guar ro ca ane c nti t buo za v o solo pass nza t buon dand i e b v v o o a u i o c b l n i o t d i l c i i e m v i lt b on a n t r , n ti i e ti ll c n il c fate quell cura lasc sol o con i am u l ma on se intra avall che iata diffi resse i d’al balz o: qu no d siste rovin olto nti s o di gua cava a d mat rio u a fa delle mo l mo a t i s b i t a s , o n d n l a h e r a e r v a o e e p o n o e un tati do n iate ni c esso occ così inte altr attro calci è pi on in che t no m tale pie ress oni po on ri…) e tr nco isp tte l pro entr trollo cia ata n ch dand e bu r m i è u c a ( e N c t t o o fon lasc buo mm un lta stro ici, qu el o a o t ; l u a b a a e i i i c o v i n t d l e r r n n r li , c ll lo i In pi cch si c giro? gli a l’uni , altr va gua aval po arsi semb errar il co oi ani, o? A Date a sce il vo i am e e le do d mon ndo to pa piac : qua mond stro i cani ci e a o o v : o c e , n l d c n l o e f a ì n n i c o m i e n e i n n i s s r e o le e us entr oni aval llo . ra un dere buo olor l mo le.. i ard can ne c alcio .. il il vo uon o. on teres uoni lza ate u : c sono han o dir in gi en a al ront si fa o co i e c u u i a o c e o c l b u e r e a e v e b c r i g r l b c t f b m d l b n o v z n i in , n n g alt a ci solit , a su e c’è o, are b buon l ma sem ntra valli che i ata n diffi esse d’alt bal o de diffic eder vare nos ttro lo . D no biso sta in n; no erde o d stro cani d t ì i v i r o o l v o e n a a i a a n s a h d i s s r ì o e a r h e r n o c c i o i i d o p d ie c te o tt ch lt tr ss co qu tr re u tati o no ciate oni on os nt ca cc rt an pion e la l cami ose è p e il v buon am enza (che a an eggio o nd as bu mme un o elta tro i ici, a qua el m lta c te in le pe a al e le al ma i e m v s o c c o r l s c e l m s e o i s f i c d d no imal :In fo voi ani, lo? A Date na s il vo i am e e l ata n a sce lascia tura che olore tati land mon vede ovare stro. , pa enti s vall elen o il p ta ei ca alzan ale su ere le s o a r l n i c a e e a i l n r l u o c o o r d n è l e s u d b i a l’us entr uoni cava ello . bra eder e buo l colo occh ra u e voi nto n a cio he il ali v o pa le.. i e intr per t so n molt nti ta oni c za v no so ?Q ntare ttro non ucce o b r ,m i a i i r u l l m n c e t m v b c m n e l l a s i t i c n c : o a l v e b e a a m n e e l a e a u p o te u n ll a fi e l ia o n av r div le qu e ha ente ni cesso ovar n bu al m non s e intr cava so ch ate on se , me un t , qu esso di a e sti ì dif lasc tura fa a ccia io: q o di insis he tr c l a h n s i m i i a a , pe con tto ch licem suc er tr ere u otat ndo sciat uoni mes llo . D do n cesso vere rima Am pieno sto c ta co e vo to n è che ci pi l calc è pie con are c t r o a p p dere Baio dife emp le nosc ali v In fo oi la ni, b ? Am ace n fon o suc ano ulla p allo? lli è i que scel entr talen a cio ane o de ndo dolo nto p m a u s o r u rico nim so: tre v i ca allo al m so:I altr br ci s cav cava e d una so, m e un uell balz ond l mo rdan o ca i c te ill uello abile ano s u a m ’ v i n ’ i o u e e é q i l a r a q m o di er l men buo n ca otat er l’ o e ne se iam buon dei erch bra cces aver a , ttro nel m ile.. gu d’altr om vi f …), ascu lasc c p a e , t r u m v n o o m p e s t o : c a s r o i i p n s a u i o e e n r i s u s i d t pi zion cess ova n b mal ioni que per ncen re u on re , on s ltro ran a pr le q hiat diffi tere altr tro ? No i altr o e ncor l a l b e c r z c i ì m u c e a a a l , l o e n t i s c ’ i u u in n c d te ru tt l g i ro Ist tro s per scere di a oIstr ia o d .Cer ie e c onos to , i cara ndo to e l e sem oci su lore un o ta co stro amic o a in gi nno , l’un , altr o m o l e l P l r f d log eno go rovate c il o te ce on m es o vo ni ia o ha ire ric l’a ural cono m cate ome e a m indi so: In a qu pers ntria he il . Da na s re il buo ass i son lito uo d n gir t i o a r a p n riconoscere c o u , i n me pie e o c d e s e u e v l s u q C ser d c l ’ i è o o rt a o olt test he di che, a he c’ li , per l gia o.Ce e con mess mace mbra trave avall Co li è n - più o meno o m c o l c volti n o (c za ra ioni eal men rie Am i al n se te in ni c va r l a di senesi noti o o? n re t ian i sen valli nca a eggio o o z a e g c a u i n a u t e g c t c l r b p n e a immortalati e sardi Ist uper e, alt e cat aval ali vo ondo i las ani, pia talen ni ca vi ele o il p i c t c o l f o c u s all’ ge a tuna e d uon anim :In tre v oni ne anti i bu nza o so ippodromo n a o u z m n e u r d u l s i chilivani b n i o b ti ba io: q ieno nsist trovi o f le ul e un eno d er l’u o, me are o n i r c in occasione p t v o s rte scer pi ni p cess tro at l cal o è con e che u è a r o o q c e i d del i p e lo n u d ll n ar gran da rico cava struz tro s ale p e le ndo l mo ando to p e I premio o or .i an rd me ei do l’al tur col nel m cile. gua tro c Co do d rlan to e to na l i n on pa ta diffi sse ’al es he li m amo a qu n tale ro. sso c cchia così ntere ltri d ti o d e u st me n o lta ro i ci, a no es ch logia aver aso ? Am ate u a sce l vost ami i c o n a , ne rano a al vall lo . D ra u ere i uon e o o t g b t f a b d l b l c e e r es mo i qu supe e sem è che uon mac sem trav alli e n e d una rson a cio un b ti al o no ate in i cav l e da rte p quel scere i vota fond lasci buon Ce ma , cono imal o: In e voi cani, i pri me r di an r l’us entr oni u o C ieno ni pe so, m re b a s p o è uzi ucce trov r Ist tro s per l e l’a ural t na
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Cavalli sotto la lente Le storie dei vincitori del Palio di ieri e di oggi di Lello Ginanneschi | foto di Linda Frosini
O
il ’74. Emblematica anche la storia di Topolone, che per ragioni diverse al debutto assunse il nome di Eucalipto, poi Ettore, Dragone, quindi Topolone, con il quale resterà negli annali della Festa. Storie come le loro ce ne sono tantissime. Ma erano altri tempi, oggi è tutto più omologato e preciso:dei cavalli, pardon, dei barberi, sappiamo tutto, dalla nascita fino al loro arrivo in Piazza. Il Campo è però un luogo particolare, capace di esaltare
le caratteristiche di barberi scarsissimi in ippodromo, oppure di far quasi scomparire le doti dei campioni. E’ parte della bellezza e della magia della Festa la capacità di ribaltare ogni pronostico e di dare gloria, anche se solo per un giorno, pure ai “brutti anatroccoli”, che con il bacio di Siena, diventano re o regine ed entrano nella storia. Fenosu, Miura, passando per Ogiva, senza scordare Livietta, tante storie, tutte diverse, ma tutte speciali. •
Barberi esordienti nel 2010
S
ono stati sei i debuttanti nella stagione paliesca appena conclusa. Tutto sommato si sono viste buone cose, con punte di eccellenza, quantomeno in prospettiva, che fanno supporre che il 2011 potrà essere
Debutto & champagne Vincere al primo Palio è difficile, ma non impossibile. Negli ultimi dieci anni sono stati sette i debuttanti vittoriosi: Gangelies (2 luglio 2000 Istrice, Trecciolino), Ugo Sanchets (2 luglio 2001 Leocorno, Trecciolino), Zodiach (16 agosto 2001 Drago, Dé), Berio (16 agosto 2002 Tartuca, Trecciolino), Donosu Tou (2 luglio 2004 Giraffa, Salasso), Caro Amico (16 agosto 2006 Selva, Salasso) e Già del Menhir (2 luglio 2008 Istrice, Trecciolino). Nell’ultimo trentennio il digiuno più lungo dei debuttanti è stato di quattro anni, per due volte. Per adesso ne sono già passati due e statisticamente il 2011 potrebbe portare sugli allori un barbero alla prima esperienza. Chissà! Il fantino che ha vinto più Carriere con i debuttanti è Luigi Bruschelli detto Trecciolino con cinque trionfi (su dodici totali), quindi con quattro Ciancone e tre Il Pesse. Singolare è la carriera di Aceto, a segno solo con Livietta nel 1968, Palio dalla dinamica incredibile, nelle sue 14 vittorie. foto di Giulia Brogi
gni Palio, o quasi, presenta al canape cavalli nuovi. E’ una tradizione della Festa, una delle caratteristiche che ne garantisce la prosecuzione nel tempo. Vincere il primo Palio corso, per un barbero è possibile, ma ovviamente richiede delle doti non indifferenti, unite a quelle sane dosi di fortuna, che messe insieme creano un mix vincente, tale da far assurgere un barbero, da debuttante male accolto, a eroe con un eterno posto nel cuore dei contradaioli. Alcuni di questi arrivano con un grande curriculum, con vittorie in ippodromo in grande quantità, che fanno “saltare” il popolo a prescindere da quelle che potranno essere le doti dello stesso. Alle volte confermano subito le grandi qualità, come nel caso di Già del Menhir, altre invece richiedono tempo. Tante le loro storie, da Saputello a Lahib, passando per Rass de Ozieri, senza dimenticare il purosangue Terence, conosciuto con il nome di Marco Polo, che corse tre pali senza vincere fra il 1973 ed
Indianos
ancora migliore. Per un cavallo il primo Palio è sempre difficilissimo e raramente i risultati sono pari alle effettive potenzialità, vuoi per le difficoltà di adattamento, vuoi perché alle volte contrada o fantino non credono (o non si fidano)
guardare anche il Palio dell’avversaria. Ovvio che non ci sono state per lui le situazioni ideali per mettersi in mostra, per poter migliorare nei quattro giorni della Festa. Non dimentichiamo che questo baio proviene dalle scuderie di Pinna e che nella sua carriera può vantare anche la vittoria di un Derby. Anche per lui sarà necessario il preliminare banco di prova delle corse in provincia, per capire se il passaggio di età e di esperienza hanno portato anche ad un miglioramento concreto delle sue doti potenziali di piazzaiolo. Lo attendiamo con fiducia. Lo Specialista è stato un debuttante particolare, visto che è arrivato a toccare il tufo il 16 sera dopo moltissime corse
Lahib
Giostreddu
Mortimer
fino in fondo del barbero, oppure perché sacrificato alle strategie paliesche, come l’avversaria sul Campo. A luglio ha debuttato soltanto Giostreddu, anche se per lui parlare di primo Palio è limitativo, vista la grandissima esperienza accumulata nelle corse in provincia. Senza il piccolo infortunio subìto, forse avrebbe vinto il Palio, o quantomeno avrebbe lottato fino in fondo. Sicuramente avrebbe reso più dura la serie di sorpassi di Fedora, anche se con le ipotesi si va poco
lontano. La storia ha detto altro e di quello dobbiamo prendere atto: ha vinto Fedora Saura, la migliore di tutti il 2 luglio. Ad agosto sono stati ben cinque i barberi che hanno preso parte alla loro prima Carriera. Mortimer, un bel sauro figlio di Approach, ha conquistato la fiducia dei capitani grazie a ottime prestazioni in provincia specie negli ultimi appuntamenti. Mocambo ha pagato moltissimo il debutto e la necessità della contrada di
in provincia e diverse presenze in Piazza nelle fasi di avvicinamento alla Tratta. Durante i lunghi minuti alla mossa è stato penalizzato dalle pressioni esercitate dagli altri cavalli, che non gli hanno consentito di rendere quanto avrebbe potuto in corsa. Sicuramente il passaggio di età e l’aumento di esperienza non potrà che portare miglioramenti. Su Lahib è possibile fare un discorso parallelo a quello del barbero andato in sorte all’Onda. In ippodromo ha mostrato potenza pari ai migliori mezzosangue d’Italia, così come nelle corse di preparazione, ha fatto capire di essere predisposto anche alle difficili curve del Campo. La prima esperienza, non è stata felice sempre per le forti pressioni che ci
sono al canape durante le fasi della partenza. Atteso per la prossima stagione. Ed eccoci arrivati al grigio Indianos. Anche questo cavallo come gli altri debuttanti potrebbe diventare uno dei
punti di riferimento per costituire il lotto dei dieci nelle carriere del 2011. Ha fatto vedere un carattere ottimo, una buona indole da piazzaiolo e nei quattro giorni è molto migliorato.
Mocambo
Verba (non) volant L’uso delle parole nel Palio è fondamentale, fa parte della cultura della Festa e differenzia Siena da ogni altra manifestazione ippica. In tante piste esiste la frusta, il caschetto e la casacca, sul Campo c’è il nerbo, lo zucchino e il giubbetto. Il cavallo quando entra in Piazza si deve chiamare barbero, unico posto che abbia questo privilegio. Giulio Pepi, compianto senese, era un attento osservatore di questi piccoli particolari, delle parole della nostra Festa. Si accigliava quando sentiva dire barbaresco, anche se oramai questa parola è entrata stabilmente nel vocabolario paliesco. Giulio Pepi preferiva usare la parola barberesco, perché questo deve essere il nome del fiduciario che accompagna il barbero. Sarà difficile cancellare parole come “soggetto” spesso nominata in sostituzione di barbero, così come le altre parole che, parafrasando i latini, nel Palio “non volant, sed manent”, le parole non le porta via il vento, ma rimangono. Non sarà questa una delle cause dell’eventuale decadimento del Palio, ma certamente toglie un mattoncino, se pur piccolo, alla tradizione. Lo Specialista
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