OBIETTIVOSUD rassegnafotograficacrotonese2012
A CURA DI GRUPPOFOTOAMATORICROTONE
GRANDI MOSTRE FIAF
«GLIANNIDEL NEOREALISMO» TENDENZEDELLAFOTOGRAFIAITALIANA IDEATA E REALIZZATA DALLA:FIAF
PALAZZOBARRACCO PIAZZA CASTELLO N° 20
Gli anni del neorealismo
Tendenze della fotografia italiana
I
l Neorealismo è stato un movimento culturale affermatosi nella letteratura italiana del secondo dopoguerra, estesosi, poi, pure nel cinema e nella fotografia. Si manifesta nella sua opposizione al fascismo, tramite il nucleo di intellettuali al quale facevano capo Moravia, Alvaro, Rosselli, Silone e Salvemini, per quanto riguarda la letteratura, che scrissero contro la dittatura del governo italiano dell’epoca. Legati al movimento neorealistico italiano pure Antonio Gramsci, Carlo Levi, Cesare Pavese. Molto più conosciuto al vasto pubblico il neorealismo cinematografico, nato dalle macerie del cinema d’anteguerra, sugli studi distrutti di Cinecittà, movimento che si protrasse dal 1942 al 1953. Nacquero film che si distinguevano per il loro realismo, una verità senza retorica e mistificazione, di cui i maggiori esponenti furono i registi Luchino Visconti, Roberto Rossellini, Vittorio De Sica, Giuseppe De Santis e lo sceneggiatore Cesare Zavattini. C’è, poi, la fotografia neorealista, una fotografia che riprende tutto un mondo che non esiste più. Un’arte fotografica che nel 1947 nasce e si sviluppa da cognizioni apprese nei vari circoli, nuovi centri di ritrovo di molti giovani che danno il via all’affermazione di quest’arte, creando una reale crescita individuale, il linguaggio e la cultura fotografica in genere. Ne deriva l’uscita di riviste illustrate e volumi di fotografia, quali nuovi veicoli di verifica della potenzialità del linguaggio fotografico. Tutto ciò è evidente nelle bellissime e significative immagini in esposizione al Museo di Arte Contemporanea (Mack) di Crotone dal 9 giugno al 6 luglio 2012 ne “Gli anni del Neorealismo.Tendenze della fotografia italiana”. La mostra, ideata e realizzata dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (FIAF), in collaborazione con l’Archivio Fotografico Toscano, curata da Fulvio Merlak, Claudio Pastrone e Giorgio Tani, ripercorre quasi trent’anni di storia attraverso l’obiettivo sensibile dei più noti fotografi italiani come Gianni Barengo Gardin, Carlo Bevilacqua, Piergiorgio Branzi, Alessandro Brembilla, Giuseppe Bruno (Bepi), Alfredo Camisa, Tranquillo Casiraghi, Cesare Colombo, Mario De Biasi, Mario Giacomelli, Nino Migliori, Federico Patellani, Franco Pinna, Fulvio Roiter, Enzo Sellerio e altri ancora, interpreti del cosiddetto “neorealismo fotografico”, corrente culturale e fotografica caratterizzata per i contenuti sociali e per l’impegno civile di molti dei suoi autori.
Il periodo rappresentato dagli scatti presenti in mostra è caratterizzato da forti cambiamenti storico sociali. Sono gli anni del dopo ricostruzione e del passaggio da un’economia agraria ad un primo sviluppo industriale, della crescita sproporzionata delle città e dell’abbandono delle campagne, della speculazione edilizia, della povertà e del degrado, di migrazioni, di lotte ideologiche forti. Il neorealismo fotografico, dunque, come espressione artistica più genuina di cui disponiamo per raccontare il costume, le abitudini, la cultura, le forme del divertimento e dello svago collettivo dell’Italia degli anni ‘50. Attraverso la mostra si intende, quindi, analizzare le radici del fenomeno del neorealismo e le tendenze che ne sono scaturite, offrire strumenti, immagini e testimonianze mai presentate in questo territorio, in modo di poter comprendere, almeno in parte, i travagli del popolo italiano in quel periodo cruciale del dopoguerra, caratterizzato da forti cambiamenti storico sociali. I fotografi di questo periodo e la loro poetica del quotidiano e del documento sono oggi una testimonianza preziosa. Questo occhio “amatoriale” caratterizza il gusto e le scelte artistiche in modo netto, con una forte voglia di realtà, senza retorica, di quotidianità e verità, per cogliere con la macchina fotografica il fluire della vita nei suoi momenti più comuni. Gruppo Fotoamatori Crotone
PARLIAMO dI neorealismo
Tratto da“Dettagli a fuoco” di Cesare Colombo
P
arliamo di neorealismo soprattutto per il cinema, riferendoci a titoli arcinoti (Roma città aperta, La terra trema, Ladri di bicicletta) che nel mondo sono emblemi culturali assoluti, sbocciati proprio lungo il secondo dopoguerra che è oggetto della nostra rievocazione. Ma il realismo della letteratura, delle arti figurative, e tanto più del cinema con ambizione creativa, non possono prescindere dallo specifico mezzo tecnico che le trasmette. La macchina organizzativa e strumentale del cinema, la sua necessità di codificare e ripetere mimando con la recitazione solo alcuni momenti della dimensione reale… già contraddice l’approccio immediato del “realismo”. Anche le riprese documentarie non sono più tali, perché è impossibile mimetizzare davvero ingombranti cineprese, carrelli, riflettori. Dunque l’approccio (o pedinamento) che Cesare Zavattini teorizzava pensando al cinema come specchio totale della vita, di fatto non era possibile. Al contrario, il fotografo autore che si nasconde con la sua ridotta fotocamera entro il flusso sociale che lo circonda – e cerca di bloccarne alcuni frammenti intervenendo con una scelta di tempo e di posizione – può, o meglio poteva, aspirare ad immagini documentali e forse “realistiche”. Quindi se è vero che l’imporsi del cinema detto neorealista favorì anche un rinnovamento della fotografia italiana del dopoguerra, lo fece perché additò una dimensione sociale da esplorare e suggerì dei diversi valori “interni” alle inquadrature. Più disarmate, prive di retorica formale. Senza il sonoro della recitazione, senza il trucco sui volti e lo spot sui capelli, la fotografia fu insomma costretta ad aggredire in diretta l’umanità, rinunciando ad ogni mediazione che non fosse appunto l’inquadratura ed i suoi dati prospettici e tonali. Tuttavia, nelle tante immagini della fotografia lungo i fatidici anni ’50, continuano a pesare diverse tradizioni culturali e visive. E le figure stesse dei fotografi autori ci appaiono oggi come prigioniere di ruoli operativi prefissati. L’amatore, il professionista dedito all’umile fotocronaca, l’esteta solitario, il sociologo teorizzante… e così via definendo. L’intreccio di questi ruoli, il panorama culturale degli editori e dei lettori delle immagini, la vitalità drammatica del nostro Paese dopo il ventennio di regime e la tragedia bellica, saranno il sommario humus su cui tentare, oggi, un bilancio di personalità e tendenze. Di declini e di illusioni, di progetti e di successi. Cesare Colombo
9 giugno 2012, ore 11,00, presso il Mack.
Proiezione dell’audiovisivo
«Photostorie»
realizzato da Cesare Colombo
La fotografia, per definizione, rappresenta il visibile con estremo dettaglio. E ferma ogni istante. Ma non ci restituisce mai il trascorrere del tempo. Raccontare con le fotografie, significa dare ad esse un ordine, appunto, narrativo. Ma come fanno, oggi, e come hanno fatto finora i fotografi? Fin dal 1800 gli autori si sono sforzati di condensare entro un solo negativo, o attraverso un fotomontaggio, una visione che possiamo definire narrativa, ma sarà solo dall’inizio del ‘900 che proveranno ad accostare le riprese con la compiutezza di un brevissimo racconto. Cesare Colombo Fotografo e storico della fotografia
Cesare Colombo (Lecco 1935) è protagonista da quasi cinquant’ anni nella fotografia, e in generale nella comunicazione visiva. Affianca al lavoro di ripresa (architettura, reportage per l’industria, illustrazione editoriale) un impegno di ricerca sulle immagini storiche. Nella prima attività ha operato per riviste come Abitare, Domus, Vie del Mondo e per aziende come IRI, IBM, 3M, Fiera Milano, Bayer, Ciba, Kraft, Enimont, ecc. Dagli anni 70 ha prodotto molti servizi sul lavoro dei designer Italiani, sull’ industria del mobile e dell’arredo e sulle mostre specializzate del settore. Nelle sue foto è prevalente l’interesse per l’uomo, protagonista dinamico dell’inquadratura, ma anche simbolo delle vicende sociali d’oggi. Significativa è l’antologia Milano veduta interna (Alinari, 1990); più di recente, un completo percorso attraverso le sue immagini è raccolto nel fotolibro Life Size, Photos 1956-2006 Ed Imagna 2009 con testo di Giovanna Calvenzi. Nel 2004 ha curato per le Ed. Agorà l’antologia “Lo sguardo critico. Cultura e fotografia in Italia” 1943-68. Come ricercatore ha prodotto mostre e fotolibri per editori ed enti pubblici: “L’uomo a due ruote” (1987); “Tra sogno e bisogno” e “Occhio al cibo per Coop” (1985 e 1990); “Scritto con la luce per Electa” (1987); “La fabbrica di immagini” per Alinari (1988); “Un paese unico. Italia, fotografie” 1900-2000, ancora per Alinari; “Ferrania. Storie e figure di cinema e fotografia” De Agostini (2004); “AnniCinquanta. La Fotografia” Artificio-Skirà, (2005); “Cento anni di imprese” Alinari 24 Ore Cultura, (2010).
“foto di Enzo Carli”
9 giugno 2012, ore 18,00, presso il Mack.
Discorso per immagini sul neorealismo in Calabria:
«Nelle Indie di quaggiù » realizzato da Attilio Lauria Quasi un sinonimo del più noto “Hic sunt leones”, l’espressione “Le Indie di quaggiù” era usata dai missionari gesuiti a fine Settecento per indicare quelle zone d’Italia, soprattutto del meridione, che ai loro occhi necessitavano di un particolare impegno nell’opera di evangelizzazione. A due secoli di distanza, in quell’esotico a portata di mano che era la Calabria neorealista, arrivarono i fotoreporter: non possiamo non interrogarci oggi sullo sguardo che ci restituirono con le loro immagini, se un documento da affidare alla storia, o piuttosto un vuoto clichè. Attilio Lauria BFI Docente Fiaf Redattore Fotoit Delegato Fiaf per la Regione Calabria
Attilio Lauria (Napoli 1961), fotografo, giornalista pubblicista. Si occupa di fotografia ormai da diversi anni, e negli ultimi soprattutto in veste di critico e curatore. Dirige dal 2004 la Galleria Arteaparte, e dal 2006 è il direttore della rassegna “PaolaFotografia”. Insignito nel 2008 dell’onorificenza di Benemerito della Fotografia Italiana, è redattore della rivista FOTOIT, e docente del Dipartimento Didattica della Fiaf, la Federazione Italiana delle Associazioni Fotografiche. Tra i principali eventi curati, la collettiva “Il suono della normalità” per l’edizione 2008 del FotoGrafia, Festival Internazionale della Fotografia di Roma, nonchè alcune delle mostre della rassegna “Festivart” per l’Università della Calabria. Ha curato inoltre, per la ONG ActionAid, l’edizione 2009 e 2011 del calendario etico e solidale. Ha organizzato e curato il primo contest italiano dedicato alla fotografia con iPhone (www.iphoneography.eu); invitato come giurato alla seconda ed alla terza edizione di Eyephoneography (www.eyephoneography.com), rassegna spagnola di iphoneografia. In veste di Coordinatore Artistico Regionale, ha curato la partecipazione della Regione Calabria al progetto “Passione Italia”, organizzato per la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Suoi testi critici compaiono nei cataloghi di numerose mostre, tra cui “Immagini del Gusto”, “i.Phoneography”, “Eyephoneography#2”, ed “ITAca”.
FOTOGRAFIE DI: ENRICO BACCI • ALDO BELTRAME • GIANNI BERENGO GARDIN • CARLO BEVILACQUA • ENZO BEVILACQUA • GIANNI BORGESAN • PIERGIORGIO BRANZI • ALESSANDRO BRENBILLA • GIUSEPPE (BEPI) BRUNO • ALFREDO CAMISA • TRANQUILLO CASIRAGHI • MARIO CATTANEO • CESARE COLOMBO LUIGI CROCENZI • MARIO DE BIASI • SERGIO DEL PERO • TONI DEL TIN • PIETRO DONZELLI • ERNESTO FANTOZZI • STANISLAO FARRI • FERRUCCIO FERRONI MARIO FINOCCHIARO • MARIO GIACOMELLI • FOSCO MARAINI • NINO MIGLIORI ENRICO PASQUALI • FEDERICO PATELLANI • FRANCO PINNA • FULVIO ROITER ENZO SELLERIO
CONTATTI
Via Cappuccini, 27 88900 Crotone, Italy www.fotoamatoricrotone.it info@fotoamatoricrotone.it Gruppo Fotoamatori Crotone
Palazzo Barracco Piazza Castello, 20 Tel. 0962 905714 88900 Crotone, Italy mack@provincia.crotone.it Orari: Mattina: da LunedĂŹ a Sabato
ore 10.00-12.30
Pomeriggio: Mar, Gio, Sab, Dom
ore 16.00-19.30
Per tutto il periodo delle mostre si svolgeranno proiezioni, incontri, seminari e workshop, a cura della Fiaf e del Gruppo Fotoamatori Crotone, con ospiti Cesare Colombo, Daniela Sidari, Attilio Lauria, Giuseppe Torcasio e altri ancora. Per informazioni Mack Stefania Malerba 3478192650 FIAF Sergio Cimino 3357390474 GRUPPO FOTOAMATORI Romolo Sanguedolce 3388861557 artwork: LinkMedia • Stampa: Print Seriart