VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE
volontariato
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Ovunque
protetti
Volontari al lavoro nei giorni dell’emergenza, ma anche quotidiane certezze per le comunità e il territorio. Unità d’intenti e condivisione operativa. E una grande fiducia nei giovani. di Serena
Bonetti
A
fine febbraio abbiamo tutti detto, letto e scritto che la ValSeriana e la Val di Scalve non si sarebbero fermate. Sappiamo tutti che risvolti tremendi hanno avuto, nel giro di pochi giorni quei giustificati slanci ottimistici. Eppure, percorrendo a ritroso questi mesi surreali, non possiamo che confermare quel messaggio, rileggendolo in chiave diversa. Tutti abbiamo sofferto, la maggior parte di noi bloccata in casa dal lockdown. Qualcuno invece ha avuto l’onere di soffrire correndo, macinando chilometri dentro e fuori la Lombardia, mantenendo vivi quei
servizi essenziali che sono alla base della rete sociale di una comunità. I molti gruppi territoriali di Protezione Civile, le associazioni di volontariato, il Corpo Volontari Presolana, la Croce Blu di Gromo, la Croce Verde di Colzate: sono loro che hanno permesso alle nostre Valli di non fermarsi. Sino a pochi giorni prima della tremenda irruzione del Covid 19 fra gli impegni istituzionali c’erano (e ci sono) pasti da distribuire agli anziani, persone da accompagnare per cure in ospedale, sentieri in quota da manutenere, manifestazioni cui prestare