LISA FERRARA PORTFOLIO
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA | ARCHITECTURAL DESIGN
UNA NUOVA PIAZZA PER GORLA
A NEW SQUARE FOR GORLA
Milano, Gorla
Laboratorio di Progettazione Architettonica 2M | Architectural Design Studio 2M
Prof. M.S.Prusicki, A.Schiavo - a.a. 2016/2017
PROJECT HABANA, LA PIAZZA DELLE LEGAZIONI
PROJECT HABANA, THE SQUARE OF LEGATION
Cuba, L’Avana
Laboratorio di Progettazione Architettonica 3 | Architectural Design Studio 3
Prof. R.Canella, V.Garatti, M.Canesi - a.a. 2012/2013
ABITARE I COLORI DELL’ACCOGLIENZA
TO INHABIT THE COLORS OF HOSPITALITY
Milano, Magazzini Raccordati
Laboratorio di Progettazione degli Interni e Conservazione del Costruito 2M | Interior Design and Conservation of Buildings Studio 2M
Prof. M.Borsotti, S.Pistidda - a.a. 2016/2018
ALLESTIMENTO | EXHIBITION DESIGN
L’INSOSTENIBILE INEFFABILITÀ DELLO STILE
THE UNSUSTAINABLE INEFFABILITY OF STYLE
Vicenza, Basilica Palladiana
Corso di Grandi Mostre e Musealizzazioni | Design Great Exhibitions and Musealizations
Prof. P.Caliari - a.a. 2016/2017
ATMOSPHERES 2016
ATMOSPHERES 2016
Città Studi, Milano
Workshop
Prof. M.Borsotti - a.a. 2015/2016
6 INDICE TABLE OF CONTENTS SELECTED WORKS 2011-2018
12 16 30 36
20
IL MORO, IL SANTO E L’EBREO, IL MERCANTE DI VENEZIA
THE MOORISH, THE HOLY AND THE JEW, THE MERCHANT OF VENICE
Padova, Loggia Cornaro
Corso di Scenografia | Scenography
Prof. S.Cattiodoro - a.a. 2015/2016
AIDA
AIDA
Teatro alla Scala, Milano
Design per il Teatro -Scenografie | Theatre Design - Scenography
Prof. C.Silva - 2018
PROGETTAZIONE GRAFICA | GRAPHIC DESIGN
L’INSOSTENIBILE INEFFABILITÀ DELLO STILE
THE UNSUSTAINABLE INEFFABILITY OF STYLE
Vicenza, Basilica Palladiana
Corso di Grandi Mostre e Musealizzazioni | Design Great Exhibitions and Musealizations
Prof. P.Caliari - a.a. 2016/2017
Selected works 7 SCENOGRAFIA
| SCENOGRAPHY
42 46 58
“La Costruzione è per tener su, l’Architettura è per commuovere.”
(Le Corbusier)
“The purpose of Construction is to make things hold together, of Architecture to move us.”
(Le Corbusier)
8
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA ARCHITECTURAL DESIGN
9
UNA NUOVA PIAZZA PER GORLA
A NEW SQUARE FOR GORLA Milano, Gorla
Come contributo alla riqualificazione delle periferie della città di Milano facendo leva sul potenziamento e la valorizzazione del suo sistema delle acque, si ipotizza una nuova centralità lungo il Naviglio della Martesana e più precisamente a Gorla. Storicamente nato come borgo adiacente ai confini (e successivamente annesso) di Milano, Gorla si presenta come un quartiere fortemente legato alla propria identità locale. Il progetto si propone di ripristinare il tema della piazza antica riformulandola in chiave contemporanea, dando vita a un luogo di collettività supportato da edifici con funzione pubblica e una darsena quasi a volerne rafforzare il rapporto con l’acqua.
Tutto il sistema regge su una maglia regolare di pilastri che sostengono un basamento sopra il quale sembrano poggiare tre elementi distinti: l’edificio delle terme, la biblioteca e l’auditorium; in realtà al piano terra quest’ultimi si compenetrano generando uno spazio comune e diverse aree al coperto. Sulla sponda sud un edificio orizzontale ospita negozi e atelier. La scelta dei materiali tenta una connessione con le preesistenze storiche adiacenti, l’antica torretta di Villa Duprè e il convento delle Clarisse progettato da Giovanni Muzio.
As a contribution to the redevelopment of the suburbs of the city of Milan by leveraging the upgrading and enhancement of its water system, a new centrality is assumed along the Martesana Canal and more specifically in Gorla. Historically born as a village adjacent to the borders (and subsequently annexed) of Milan, Gorla is presented as a neighborhood strongly linked to its local identity. The project aims to restore the theme of the ancient square by reformulating it in a contemporary key, giving life to a place of community supported by buildings with public function and a dock almost to strengthen its relationship with water. The whole system holds on a regular mesh of pillars that support a basement above which seem to rest three distinct elements: the building of the baths, the library and the auditorium; in reality, on the ground floor the latter interpenetrate generating a common space and several indoor areas. On the south bank a horizontal building houses shops and ateliers. The choice of materials attempts a connection with the adjacent historical pre-existences, the ancient tower of Villa Duprè and the convent of the Clarisse designed by Giovanni Muzio.
12 1 2 4 3 3 5 6 7 7 9 10 10 13 11 13 14 12 11
LEGENDA:
1. Parcheggio
2. Spogliatoi
3. Piscina
4. Negozi
5. Foyer teatro
6. Biglietteria e servizi teatro
7. Teatro
8. Camerini attori
9. Magazzino e vani tecnici
10. Bar
11. Biblioteca
12. Studioli
13. Servizi biblioteca
14. Terme
Piano Terra
Piano Primo
Piano Secondo
Piano Terzo
Piano Coperture
Piano Interrato
Esploso assonometrico con funzioni di progetto
Una nuova piazza per Gorla
SCALA 1:200 12 Professori: M. Prusicki, A. Schiavo, G. Cislaghi, S.Casolo, S. Scansani, P.F. Sacerdoti Studentesse: Antonella Bellinetti 840969 Lisa Ferrara 850400 Ania Folady 880065 LEGENDA 1. Piscina con centro termale 2. Foyer del teatro 3. Teatro 4. Commercio 5. Torretta Villa Duprais PIANO TERRA, QUOTA +127 PROSPETTO SUD SCALA 1:200 15 Professori: M. Prusicki, A. Schiavo, G. Cislaghi, S.Casolo, S. Scansani, P.F. Sacerdoti Studentesse: Antonella Bellinetti 840969 Lisa Ferrara 850400 Ania Folady 880065 PIANO TERZO, QUOTA +139 SEZIONE BB B B LEGENDA Piscina con centro termale Biblioteca Teatro 1 Una nuova piazza per Gorla 14
Planimetria del piano terra (+127m slm)
Prospetto longitudinale sud
Planimetria del piano terzo (+135.5m slm)
SCALA 1:200 14 M. Prusicki, A. Schiavo, G. Cislaghi, S.Casolo, S. Scansani, P.F. Sacerdoti Studentesse: Antonella Bellinetti 840969 Lisa Ferrara 850400 Ania Folady 880065 PIANO SECONDO, QUOTA +135.5 LEGENDA 1. Piscina con centro termale 2. Biblioteca 3. Teatro SCALA 1:200 15 M. Prusicki, A. Schiavo, G. Cislaghi, S.Casolo, S. Scansani, P.F. Sacerdoti Studentesse: Antonella Bellinetti 840969 Lisa Ferrara 850400 Ania Folady 880065 PIANO TERZO, QUOTA +139 SEZIONE BB LEGENDA 1. Piscina con centro termale 2. Biblioteca 3. Teatro SCALA 1:200 16 Professori: M. Prusicki, A. Schiavo, G. Cislaghi, S.Casolo, S. Scansani, P.F. Sacerdoti Studentesse: Antonella Bellinetti 840969 Lisa Ferrara 850400 Ania Folady 880065 PIANTA DELLE COPERTURE Una nuova piazza per Gorla 15 Sezione trasversale dell’edificio Teatro Sezione trasversale dell’edificio Terme Render di progetto 1 Render di progetto 2 Sezione trasversale dell’edificio Biblioteca
PROJECT HABANA, LA PIAZZA DELLE LEGAZIONI
PROJECT HABANA, THE SQUARE OF LEGATION
Cuba, L’Avana
Sulla base di una nuova ipotesi di sviluppo del sistema di trasporto mercantile del Centro America (il quale viene intercettato dall’intero mercato mondiale), si ipotizza un nuovo centro direzionale nella città de l’Avana, situata in un punto strategico e capace di far fronte alle esigenze del caso. Il luogo identificato come quartier generale di tutte le attività amministrative, commerciali e ricreative, viene progettato sotto il nome di “Piazza delle Legazioni”. Si identificano due assi principali perpendicolari tra loro, all’intersezione della quale si presenta su un doppio livello una piazza a pianta centrale con una vasca, il cui scopo è quello di rendere più fresco l’ambiente inferiore rispetto a quello sovrastante. Quest’ultima da accesso a un teatro con platea interna e cavea all’aperto sul retro, una biblioteca e community center per l’istruzione, le relazioni sociali e l’arte, e infine gli uffici, un gruppo di edifici semi-indipendenti legati allo studio, la coordinazione e la direzione dei lavori riguardanti gli anelli commerciali e l’ipotesi di un nuovo sviluppo per il Centro America.
Delineano il percorso principale di accesso alla piazza dieci padiglioni a supporto delle attività direzionali.
Il tutto è completamente immerso nel verde di un parco, le cui geometrie ricordano le opere dell’artista e architetto brasiliano Burle Marx.
On the basis of a new hypothesis of development of the Central American transport system (which is intercepted by the entire world market), a new management center is assumed in the city of Havana, located in a strategic point capable of meeting the needs of this aim.
The place identified as the headquarters of all administrative, commercial and recreational activities is designed under the name of “Piazza delle Legazioni”.
First of all are identified two main axes perpendicular to each other and at the intersection of them there is a square on a double level with a fountain, whose purpose is to make the lower environment cooler than the one above.
The square directs to a theater with an internal auditorium and open-air one in the back, to a library and community center for education, social relations and art, and to offices, a group of semi-independent buildings designed for the study, the coordination and the direction of all concerning the hypothesis of a new development for Central America. Next the main access route to the square, there are ten pavilions to support the directional activities. Everything is completely immersed in a park, whose geometries recall the works of the Brazilian artist and architect Burle Marx.
LEGENDA:
1. Ingresso
2. Auditorium e sale proiezioni
3. Uffici generali (Tipo A)
4. Uffici generali (Tipo B)
5. Sale conferenze (Tipo C)
6. Sale conferenze (Tipo D)
16
Esploso dell’edificio uffici 1 2 3 4 4 5 6
Project Habana 17
Project Habana
18
LEGENDA:
1. Piazza centrale
2. Ingresso
3. Sala lettura
4. Area bambini
5. Auditorium interno
6. Auditorium esterno
7. Galleria espositiva
8. Atelier e laboratori
9. Ristorante e bar
1 2 3 4 5 6 7 8 8 8 8 8 9
Pianta della Biblioteca
Project Habana 19 Pianta
C Pianta
Tipo A Pianta
B Pianta
D
modulare Tipo
modulare
modulare Tipo
modulare Tipo
Prospetto e sezione prospettica di un edificio degli uffici
ABITARE I COLORI DELL’ACCOGLIENZA TO INHABIT THE COLORS OF HOSPITALITY
Milano, Magazzini Raccordati
Sotto il rilevato ferroviario di Stazione Centrale si trovano i Magazzini Raccordati, una serie di oltre cento spazi con volte a botte ormai caduti in disuso.
Il progetto si propone di affrontare il tema attuale dell’immigrazione potenziando gli spazi di alcuni di questi magazzini, attualmente occupati dall’associazione ARCA per far fronte all’emergenza. Viene quindi studiato un sistema di prima accoglienza comprendente diversi servizi necessari, senza dimenticare l’aspetto dell’integrazione dell’intervento all’interno di una realtà metropolitana difficile. Pertanto si è tentato di rendere un luogo inospitale adatto a soddisfare le esigenze di un’emergenza in corso e al tempo stesso di restituirlo alla collettività. Ciò è avvenuto attraverso la creazione di una copertura modulare colorata, la quale ha generato degli edifici ex novo proporzionali alle dimensioni dei magazzini ai quali si accostano. Essi ospitano alcune delle funzioni dell’Hub come la registrazione, uno spazio bimbi, una sala studio e due aree per l’attesa e l’intrattenimento al coperto. Tutti gli interventi sono stati concepiti in un’ottica di reversibilità e sostenibilità.
È stato inoltre realizzato il progetto di conservazione di una porzione di facciata dei magazzini.
Below the railway station of the Central Station there are the Raccordati Warehouses, a series of over one hundred spaces with barrel vaults now fallen into disuse. The project aims to tackle the current problem of immigration by strengthening the spaces of some of these warehouses, currently occupied by the ARCA association to cope with the emergency. A system of initial reception is then studied, including the various necessary services, without forgetting the aspect of integration of the intervention within a difficult metropolitan area. Therefore we tried to make an inhospitable place suitable to meet the needs of an emergency in progress and at the same time to return it to the community. This happened through the creation of a colored modular cover, which generated new buildings proportional to the size of the warehouses to which they are combined. They host some of the hub’s features such as registration, a children’s area, a study room and two indoor waiting and entertainment areas. All the interventions have been conceived with a view to reversibility and sustainability. The project to preserve a portion of the warehouse facade was also realized.
20 Concept
Concept edifici ex novo
di progetto
Abitare i colori dell’accoglienza 21
Abitare i colori dell’accoglienza
Prospetto longitudinale nord-ovest
22
F E D
Planivolumetrico di progetto (+35m)
Planimetria di progetto (+1.5m)
Abitare i colori dell’accoglienza 23
C B A
E Area bambini
C Sala polifunzionale A Assistenza D Sala proiezioni B Registrazione Sezione A-A’ Render Registrazione
Render Sala proiezioni
Render Sala studio A B C
Sezione B-B’ Sezione C-C’ F Sala studio A’ B’ C’
Abitare i colori dell’accoglienza
Fotoraddrizzamento
Materico e degrado
Progetto di conservazione
Fotoelaborato post conservativo
24
LEGENDA:
Materiali:
Patologie di degrado:
Progetto di conservazione:
FASE 1
Rimozione vegetazione Rimozione impiantistica Pulitura generale a secco Pulitura mediante impacchi Pulitura ad acqua in pressione FASE 2
Pulitura ad acqua Intervento umidità di risalita
Interventi puntuali infissi: sostituzione infissi aperture con telai in PVC con codice colore omogeneo mantenendo grigliati in ferro preesistenti
Deposito
Crosta
Graffiti Efflorescenza Umidità di risalita Lesione Marcescenza Ossidazione Vegetazione infestante
superficiale
nera
Conglomerato Cementizio Decorazioni C. Cementizio Legno Alluminio Impianti Ferro Vetro PVC
Cc Dc L Al Im Fe Vt Pvc 01 02 03 04 05 06 07 08 09 R 01 R 02 PL.01 PL.03 PL.04 PL 02 I.01 I.02 Abitare i colori dell’accoglienza 25
“L’opera non è soltanto l’oggetto, ma anche quello che lo circonda e i vuoti, gli spazi.”
(Oscar Niemeyer)
“The work is not only the object, but what surrounds it, the voids and the spaces.”
(Oscar Niemeyer)
26
ALLESTIMENTO EXHIBITION DESIGN
27
L’INSOSTENIBILE INEFFABILITÀ DELLO STILE
THE UNSUSTAINABLE INEFFABILITY OF STYLE
Vicenza, Basilica Palladiana
In occasione dei 750 anni dalla nascita di Giotto, si vuole celebrare lo stile in tutta la sua “insostenibile ineffabilità”.
All’interno della Basilica di Vicenza, la mostra mette in relazione due teatri, uno antico e uno contemporaneo: il Teatro Farnese e il Teatrino Scientifico di Aldo Rossi. La loro antitesi genera contrapposizione e la loro presenza fa da cornice ai tre allestimenti temporanei.
Le tre personalità che si alternano con una timeline quadrimestrale sono quelle di Aldo Rossi, Ferdinando Galli Bibiena e Gio Ponti. Tre architetti legati al mondo del teatro, le cui scenografie, quasi tutte inedite, vengono presentate su un palcoscenico. La suggestiva ambientazione mette in mostra anche altre opere dei tre architetti sulle diverse arti che hanno accompagnato le loro vite, dal design, all’architettura, fino alla pittura.
Esternamente, lungo il loggiato, vengono appesi dei tendaggi che richiamano il sipario teatrale e accompagnano, insieme a proiezioni di citazioni dell’architetto in mostra, il visitatore per tutto il percorso.
In Piazza dei Signori un sistema di teli a rullo regolabili a seconda delle necessità, rende possibile far diventare il prospetto della Basilica, ad esempio, un cinema all’aperto.
On the occasion of the 750th anniversary of Giotto’s birth, we want to celebrate style in all its “unsustainable ineffability”.
Inside the Basilica of Vicenza, the exhibition relates two theaters, one ancient and one contemporary: the Teatro Farnese and the Teatrino Scientifico of Aldo Rossi. Their antithesis generates contraposition and their presence frames the three temporary installations.
The three personalities who alternate with a four-monthly timeline are those of Aldo Rossi, Ferdinando Galli Bibiena and Gio Ponti. Three architects linked to the world of theater, whose scenographies, almost all unpublished, are presented on a stage. The evocative setting also showcases other works by the three architects on the different arts that have accompanied their lives, from design to architecture to painting. Externally, along the loggia, hangings are hung that recall the theater curtain and accompany, along with projections of citations of the architect on display, the visitor throughout the journey.
In Piazza dei Signori a system of adjustable roller blinds according to needs makes it possible to make the facade of the Basilica, for example, an open-air cinema.
30 Ilmanualediimmaginecoordinata 21.07.17 - 21.11.17 ALDO
1617/18 - 2017/18 TEATRO FARNESE 68 21.11.17 - 21.03.18 FERDINANDO
21.03.18 - 21.07.18 GIO PONTI Cartoline 68 Ilmanualediimmaginecoordinata 21.11.17 - 21.03.18 FERDINANDO
21.03.18 - 21.07.18 GIO
Cartoline
ROSSI
GALLI BIBIENA
GALLI BIBIENA
PONTI
Riproduzione della scenografia di Aldo Rossi
Riproduzione della scenografia del Bibiena
Riproduzione della scenografia di Gio Ponti
L’insostenibile ineffabilità dello Stile 31
LEGENDA:
1. Ingresso e Foyer
2. Atrio Principale
3. Palcoscenico Teatrino Scientifico
4. Quinte con videoproiezioni
L’insostenibile ineffabilità dello Stile 32 1 2 3 4 5
5. Cavea Teatro Farnese
L’insostenibile ineffabilità dello Stile 33
Allestimento della Cavea del Teatro Farnese
L’insostenibile ineffabilità dello Stile 34 L’InsostenibileIneffabilitàdelloStile
Progetto per il prospetto della Basilica Palladiana
L’insostenibile ineffabilità dello Stile 35
Ilmodello
Ilmodello
Progetto per il loggiato esterno
Modello in scala del progetto
Modello in scala del progetto
ATMOSPHERES 2016
ATMOSPHERES 2016
Città Studi, Milano
In occasione della Design Week di Milano e degli eventi del circuito del “Fuorisalone”, viene proposto un progetto site-specific al fine di valorizzare l’interno di una corte del campus Leonardo del Politecnico di Milano. Attraverso dei particolari arredi componibili e modulari, lo spazio viene allestito al fine di essere utilizzato per piccole soste dove poter lavorare, mangiare o semplicemente sedersi durante una pausa.
I moduli sono composti da delle basi cubiche strutturali in cemento rosso, su cui poggiano lastre di un materiale plastico innovativo, il dulver, realizzate con diverse forme, in modo da rendere la sosta piacevole e al tempo stesso dare riconoscibilità all’area attraverso un linguaggio fluido e colorato.
On the occasion of the Milan Design Week and the events of the “Fuorisalone” circuit, a site-specific project is proposed in order to enhance the interior of a courtyard of the Leonardo campus of Politecnico di Milano.
The modular furniture is designed to be assembled and to set up this space in order to be used for working, eating or simply sitting during a break. The modules are composed of structural cubic bases in red cement which supports slabs of an innovative plastic material rest, the dulver, with different shapes, to make the stay pleasant and give recognizability to the area through a fluid and colorful language.
36 50
50
Montagg Trasformazione
50
50
Montaggio panchine Trasformazione
taggio panchine e
Trasformazione
da sedia
Montaggio panchine e moduli lineari
50
Trasformazione da sedia a tavolino / montaggio espositore
Montaggio panchine e moduli lineari
50
Trasformazione da sedia a tavolino / montaggio espositore
Montaggio panchine e moduli lineari
Abaco delle funzioni
Trasformazione da sedia a tavolino / montaggio espositore
Assonometria
Atmospheres 2016 37 A A’ B B’ A A’ B B’ A
Planimetria A B
A’
Render di progetto 1
B’
Sezione A-A’
Sezione B-B’
Render di progetto 2
Render di progetto 3
“Quando scarabocchi e tutto sembra funzionare ... quella è la parte più eccitante”
(Ken Adam)
“When you scribble and everything seems to work ... that is the most exciting part”
(Ken Adam)
38
SCENOGRAFIA SCENOGRAPHY
39
IL MORO, IL SANTO E L’EBREO, IL MERCANTE DI VENEZIA
THE MOORISH, THE HOLY AND THE JEW, THE MERCHANT OF VENICE
Padova, Loggia Cornaro
La scenografia realizzata per il Mercante di Venezia si prefigura con l’intento di capovolgere il più comune punto di vista dell’opera, ponendo al centro dell’attenzione la visione del personaggio “antagonista” Shylock. Ciò avviene letteralmente attraverso la costruzione di un palcoscenico antistante la Loggia, il cui spazio centrale, posto allo stesso livello del pubblico in modo da crearne un’inconscia impersonificazione, diventa il luogo dove l’ebreo segue la vicenda guardando dal basso ciò che succede intorno a lui.
Al piano superiore due lunghi trampolini fuoriuscenti dalle aperture rappresentano il mondo di Belmonte, un’isola parallela priva di problemi dove i personaggi di Porzia e la sua ancella possono raccontare i propri fatti; inoltre, vengono incorniciate con delle luci a LED le statue della loggia, emblema dei tre scrigni d’oro, argento e piombo.
Sullo sfondo due vasche piene d’acqua connesse tra loro si svuotano e si riempiono con lo scandire del tempo, indicando metaforicamente una bilancia, simbolo della giustizia. Sull’alzata del palcoscenico intorno a Shylock è incisa la frase “La legge è uguale per tutti?”.
The set design for the Merchant of Venice is intended to overturn the most common point of view of the work, placing the vision of the “antagonist” character of Shylock at the center of attention. This happens through the construction of a stage in front of the Loggia, whose central space, at the same level of the public in order to create an unconscious impersonation, becomes the place where the Jew follows the story looking from below what is happening around him.
On the upper floor, two trampolines emerging from the openings symbolize the world of Belmonte, a parallel island without problems with the characters of Porzia and her maid that can tell their own facts; furthermore, the statues of the loggia, emblem of the three coffers gold, silver and lead, are framed with LED lights.
In the background two pools full of water are emptied and filled with the scandal of time, metaphorically indicating a scale, a symbol of justice. The phrase “The law is the same for everyone?” Is engraved on the edge of the stage around Shylock.
42 Planimetria
Il Moro, il Santo e l’Ebreo - Il Mercante di Venezia 43
Il Moro, il Santo e l’Ebreo - Il Mercante di Venezia 44
Prospetto trasversale
Il Moro, il Santo e l’Ebreo - Il Mercante di Venezia 45
Prospetto longitudinale
Teatro alla Scala, Milano
La scenografia realizzata per Aida di Giuseppe Verdi al Teatro alla Scala di Milano, nasce da uno studio preliminare del libretto originale e viene infine rappresentata attraverso un elemento simbolico dell’antico Egitto, la Piramide, che permane in scena per tutta la durata dello spettacolo.
Essa poggia su una pedana rotante costruita in contropendenza al declivio del palcoscenico e a seconda della faccia che mostra varia le ambientazioni, con l’ausilio di pochi elementi aggiuntivi che vengono introdotti tra un cambio di scena e l’altro.
Viene così limitata la chiusura del sipario tra i vari atti, permettendo una migliore scorrevolezza dello spettacolo e meno interruzioni.
Tutta la scenografia viene posizionata sulla porzione di palcoscenico mobile, in modo tale da permettere nel corso dell’Atto IV - Scena II, di salire a vista grazie all’ausilio dei ponti e ricreare, come da indicazioni originali, una scena divisa in due.
Il fondale è uno schermo in PVC per retroproiezioni. Infine incorniciano alcune scene elementi costruiti ed appesi, come colonne e tende di seta tempesta.
The scenography created for Giuseppe Verdi’s Aida at the Teatro alla Scala in Milan, stems from a preliminary study of the original libretto and is finally represented through a symbolic element of ancient Egypt, the Pyramid, which remains on stage for all the duration of the show.
It rests on a rotating platform built in counter-slope to the slope of the stage and the scenes are variated depending on which face of the Pyramid is shown, with the additional help of a few external elements that are introduced between one scene change and the other.
The closing of the curtain between the various acts is thus limited, allowing a better smoothness of the show and less interruptions.
All the scenography is positioned on the portion of the mobile stage, in such a way as to allow, during Act IV - Scene II, to rise up with the help of the bridges and recreate, as in the original indications, a scene that is divided in two levels.
The backdrop is a PVC screen for rear-projections and almost all the scenes are framed by built and hung elements, such as columns and storm silk curtains.
46 Concept dei movimenti della piramide A B C
AIDA AIDA
Aida 47
Pianta e sezione della scenografia con verifica degli sforamenti
Aida 48
Bozzetto Atto I - Scena I “Sala del palazzo del Faraone”
Aida 49
Bozzetto Atto I - Scena II “Tempio del Dio Vulcano”
Aida 50
Bozzetto Atto II - Scena I “Stanza di Amneris”
Aida 51
Bozzetto Atto II - Scena II “Ingresso della città di Tebe”
Aida 52
Bozzetto Atto III - Scena I “Rive del Nilo e Tempio di Iside”
Aida 53
Bozzetto Atto IV - Scena II “Tempio del Dio Vulcano e Sotterranei”
“La fantasia è come la marmellata, bisogna che sia spalmata su una solida fetta di pane.”
(Italo Calvino)
“Fantasy is like jam, it must be spread on a solid slice of bread.”
(Italo Calvino)
54
PROGETTAZIONE GRAFICA GRAPHIC DESIGN
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L’INSOSTENIBILE INEFFABILITÀ DELLO STILE
THE UNSUSTAINABLE INEFFABILITY OF STYLE
Vicenza, Basilica Palladiana
Lo studio dell’immagine coordinata della mostra “L’insostenibile ineffabilità dello Stile” progettata all’interno della Basilica Palladiana, ha attraversato diversi aspetti legati alla grafica, alla promozione e all’inaugurazione dell’evento.
Il marchio della mostra nasce dall’unione formale tra contenuto e contenitore, in una declinazione che racchiude in sè il tema della prospettiva centrale, così come la simmetria e l’idea di una “finestra” su un mondo fantastico, scenografico.
A supporto di una maggiore comprensione dei tre allestimenti in programma, sono state studiate delle varianti cromatiche, una per ogni protagonista (rosso, blu e giallo), riconoscibili in ogni elemento della mostra.
Per sponsorizzare l’evento sono state realizzate diverse pubblicazioni, gadget personalizzati ed è stato creato un sito web dedicato.
Inoltre, in occasione dell’inaugurazione è stato ideato un finger food a buffet con relativa presentazione.
The study of the branding of the exhibition “The unsustainable ineffability of Style” designed inside the Palladian Basilica, has gone through different aspects related to the graphics, promotion and inauguration of the event.
The brand of the exhibition is born from the formal union between content and container, in a declination that embodies the theme of central perspective and symmetry, as well as the idea of a “window” on a fantastic, scenographic world.
For a better understanding of the three different expositions, color variations have been studied, one for each protagonist (red, blue and yellow), recognizable in every element of the exhibition.
To sponsor the event, various publications, personalized gadgets and a dedicated website have been created.
In addition, a buffet finger food with a presentation was designed and realized for the inauguration day.
58 44 Ilmanualediimmaginecoordinata l’Insostenib ileIneffabili tàdelloStile 1 x 4 x 2 x 2 x 1 x 1 x 3 x 1 x 3 x 2 x 4 x 2 x 2 x 2 x 15 x 4 x 4 x 1 x 8 x 2 x 2 x 12 x 3 x 1 x 2 x l’Insostenib ileIneffabili tàdelloStile 1 x 4 x 2 x 2 x 1 x 1 x 3 x 1 x 3 x 2 x 4 x 2 x 2 x 2 x 15 x 4 x 4 x 1 x 8 x 2 x 2 x 12 x 3 x 1 x 2 x Analisi geometrica Ilmanualediimmaginecoordinata l’Insostenib ileIneffabili tàdelloStile 1 x 4 x 2 x 2 x 1 x 1 x 3 x 1 x 3 x 2 x 4 x 2 x 2 x 2 x 15 x 4 x 4 x 1 x 8 x 2 x 2 x 12 x 3 x 1 x 2 x l’Insostenib ileIneffabili tàdelloStile 1 x 4 x 2 x 2 x 1 x 1 x 3 x 1 x 3 x 2 x 4 x 2 x 2 x 2 x 15 x 4 x 4 x 1 x 8 x 2 x 2 x 12 x 3 x 1 x 2 x Analisi geometrica
Studio del marchio
Pannelli con infografiche della mostra
L’insostenibile ineffabilità dello Stile 59 Gadget e pubblicazioni per la mostra
61 Grazie per la vostra attenzione. Thank you for your attention. CONTATTI | CONTACTS +353 85 7262209 ferraralisa91@gmail.com www.issuu.com/lisaferrara91 lisa39116